Redazione
INDUSTRIA, ENERGIA, CHIMICA A BRINDISI: DOVE ERAVAMO RIMASTI?
L’inizio del nuovo anno porta sempre speranze ed attese ed in questo 2025 tali auspici sembrano ancora più marcati per l’evenienza storica, culturale e religiosa del Giubileo. Per l’occasione papa Francesco ha lanciato un appello che più che un messaggio religioso sembra indicare il metodo del nostro impegno politico-sindacale: «La Speranza non è morta, la Speranza è viva, e avvolge la nostra vita per sempre! La Speranza non delude». Di speranza, di pace, di giustizia sociale e di lavoro ne abbiamo vitale bisogno. Nel mondo, in Italia e soprattutto da noi, a Brindisi.
Con speranza, quindi, la UILTEC prosegue la sua missione di seguire l’evoluzione del sistema industriale brindisino nella sua Transizione Energetica ed Ecologica; una Transizione che sta procedendo su un binario unico senza considerare in modo puntuale la altrettanto necessaria Transizione Sociale. Tradotto: molti processi produttivi sono stati fermati «dall’alto» senza che siano garantiti tutele e lavoro. La Transizione Energetica è un processo irreversibile, indietro non si torna, ma al momento sta lasciando a Brindisi solo desertificazione industriale. Gli investimenti più volte annunciati e le tante, troppe, idee per il futuro ad oggi rimangono solo propaganda.
L’Italia continua a non avere una chiara strategia industriale ed energetica. Ha rincorso le mode del momento avviando una decarbonizzazione spinta, fermando di colpo tutte le Centrali a carbone, rinunciando ad una Transizione graduale dal carbone al gas. L’Italia si è affidata totalmente agli impianti rinnovabili che hanno già dimostrato di essere insufficienti per il fabbisogno nazionale e di essere fonti di energia discontinua che richiede, quindi, importazioni di energia dall’estero sempre maggiori. Risultato: il costo dell’energia in Italia è tra i più alti d’Europa, alla Borsa Elettrica è il doppio della media europea. Non è diminuito nemmeno l’inquinamento anzi vi è stato un aumento di CO2 di circa il 20% dovuto ad un aumento della domanda di energia nel mondo. Sono aumentate invece le bollette per le famiglie e per le tante aziende energivore del nostro Paese. Una catastrofe. Bene che il Governo abbia ricominciato a parlare di Nucleare: dallo storico Referendum sono intervenute tecnologie nuove ed occorre discutere della ipotesi con serietà e senza ideologia. Quando si parlava di TAP a Melendugno e di Rigassificatori, abbiamo assistito a molta ideologia ma se oggi l’Italia può essere indipendente dal gas russo lo deve proprio a queste opere industriali tanto osteggiate.
A proposito di accanimento ideologico: è di questi giorni la sentenza del Consiglio di Stato che respinge l’appello del Consorzio ASI contro il Deposito GNL Edison a Brindisi. Soldi pubblici spesi in carte bollate e tempo perso per un investimento che risponde a pieno alla Transizione Energetica tanto invocata. Eppure un progetto ostacolato fino ad oggi, con alcuni partiti politici che intendono ricorrere alla Procura per bloccare l’opera. Gli stessi partiti che per voce di altri propri rappresentanti avevano offerto disponibilità per la Transizione della nostra industria «nel pieno rispetto della dignità delle persone e del tessuto sociale». In alcuni casi occorre fare pace con se stessi.
La Uiltec di Brindisi prosegue nel suo impegno. Nei prossimi giorni, supportata dalla Segreteria Nazionale di Categoria e dalla UIL Confederale, saremo impegnati sui Tavoli Ministeriali per la vertenza Eni-Versalis, una delle tante vertenze chiave per il futuro dell’Industria a Brindisi. Assieme a Versalis il quadro è drammatico e complesso: da Enel, con la fermata della centrale di Cerano; a Basel, con la fermata dell’impianto P9T e la volontà di mettere in vendita il sito di Brindisi; ad EuroApi (ex Sanofi), nuovamente in difficoltà produttiva con il risultato di mandare a casa una quindicina di lavoratori nel bel mezzo delle festività natalizie. Il 2025 sarà un anno caldo per la difesa del lavoro a Brindisi.
Per la Uiltec occorrono urgenti Accordi di Programma specifici, sia per il settore Elettrico che per quello Chimico, capaci di coinvolgere le diverse Aziende interessate dai processi di Transizione. Il Governo deve garantire l’assunzione di Responsabilità Sociale da parte di queste Aziende. I Gruppi Industriali devono a loro volta rispettare il nostro territorio e le professionalità acquisite dalle maestranze brindisine nel corso degli anni. Non sono sufficienti solo degli Ammortizzatori Sociali, Leggi Speciali, Commissari Unici, tutti strumenti utili a gestire il transitorio. Brindisi, invece, ha urgenza di confermare la sua vocazione industriale attraverso investimenti ecosostenibili, gli unici per poter sostenere l’intera economia e i livelli occupazionali.
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Fenailp Ostuni: 'No all'aumento della tassa di soggiorno, conseguenze negative sull'economia cittadina'
"Le forze economiche e sociali di Ostuni apprendono con sorpresa e sconcerto che, lo scorso 30 dicembre, l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Angelo Pomes ha deliberato, senza alcuna consultazione e in totale assenza di trasparenza, il raddoppio della tassa di soggiorno per case vacanze, Bed and Breakfast, Agriturismi e strutture ricettive di categoria 4 e 5 stelle. Come Associazione, esprimiamo un netto disaccordo sia sul metodo adottato che sul merito della decisione.
Nel metodo, contestiamo l’assenza di dialogo con le forze sociali ed economiche della città. Non vi è stato alcun confronto preventivo né una comunicazione ufficiale che preannunciasse l’intenzione di aumentare una tassa che ha un impatto diretto su un settore strategico come il turismo.
Una gestione così poco partecipativa danneggia il tessuto economico e mina il rapporto di fiducia tra l’Amministrazione e gli operatori del territorio. Nel merito, riteniamo sbagliato aumentare la tassa di soggiorno senza prevedere un vincolo di scopo. È inaccettabile che le risorse derivanti da questa imposta non vengano destinate esclusivamente al miglioramento dei servizi turistici, come il trasporto pubblico, la pulizia delle spiagge, la cura del verde pubblico, l’implementazione di parcheggi e l’accesso gratuito ai luoghi di interesse culturale. Invece di investire in infrastrutture che possano rendere Ostuni una destinazione più attrattiva e fruibile, temiamo che queste risorse finiscano nel generico calderone della spesa corrente. È lecito chiedersi se i fondi raccolti con la tassa di soggiorno saranno usati, come accaduto lo scorso anno, per coprire costi di servizi essenziali come lo smaltimento dei rifiuti, un servizio che, tra l’altro, risulta in proroga da quasi due anni. Tutto ciò in una città che si presenta poco curata e spesso sporca, penalizzando ulteriormente la nostra immagine turistica. Chiediamo al Sindaco Pomes e all’Amministrazione Comunale di fare chiarezza sulle reali intenzioni legate all’utilizzo di questi fondi, e soprattutto, di avviare un confronto costruttivo con le associazioni e gli operatori del settore, affinché si possa tornare a una gestione condivisa e orientata al bene della comunità. La trasparenza, la partecipazione e il rispetto delle esigenze di chi vive e lavora a Ostuni sono principi fondamentali per garantire uno sviluppo equilibrato della città e un turismo di qualità".
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"Lupo appenninico nel territorio provinciale di Brindisi - la comunicazione giornalistica e multimediale"
Il prossimo 10 gennaio a partire dalle ore 15.30, nella sede del Media Porto - Polo Biblio Museale di Brindisi, si terrà un convegno divulgativo sulla comunicazione giornalistica e multimediale riguardante la diffusione nel nostro territorio del lupo appenninico. L’evento, rivolto principalmente agli operatori dell’informazione, è organizzato dal Centro di Fauna Selvatica della Provincia di Brindisi.
Dopo i saluti istituzionali della Presidente del Consiglio della Regione Puglia Loredana Capone, del Presidente della Provincia di Brindisi Toni Matarrelli e dell’Amministratore Unico di Santa Teresa S.p.a. Giovanni Luca Aresta, si terranno le relazioni degli esperti Ettore Randi, biologo genetista e docente dell’Università di Bologna; Antonio Iannibbelli, fotografo naturalista e divulgatore scientifico; Domenico Campanile, dirigente Sezione Gestione Sostenibile e Tutela delle Risorse Forestali e Naturali della Regione Puglia; Vito Magli, Dirigente Veterinario ASL/Br.
Si tratta di un’iniziativa utile a fornire gli strumenti necessari per trattare con maggiore efficacia e competenza i fatti di cronaca legati alla presenza del lupo nel brindisino.
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Sulla delicata questione della riattivazione degli autovelox, con l’obiettivo di prevenire incidenti stradali e non di generare entrate economiche, è intervenuto Toni Matarrelli, sindaco di Mesagne e presidente della Provincia di Brindisi. Per affrontare il tema, Matarrelli ha annunciato la convocazione, per questa settimana, di un tavolo di lavoro in Provincia con tutti i sindaci interessati. "Il tema degli autovelox – ha dichiarato il sindaco – è stato spesso oggetto di polemiche, causando non poche difficoltà agli amministratori locali. Si è arrivati a un vero e proprio paradosso: alcuni politici e ministri dell’attuale governo affermano che gli autovelox siano strumenti usati unicamente per ‘fare cassa’. Questa accusa è infondata e rischia di compromettere un principio fondamentale: la sicurezza stradale. Gli autovelox non fanno altro che sanzionare chi supera i limiti di velocità stabiliti. Non c’è alcun errore da parte delle istituzioni, ma solo infrazioni commesse dagli automobilisti".
Matarrelli ha poi sottolineato come, nei Paesi del Nord Europa, i sistemi di controllo della velocità attivi 24 ore su 24 garantiscano il rispetto delle norme, con benefici tangibili in termini di sicurezza stradale: "Laddove esiste un limite, nessuno osa superarlo, consapevole di essere monitorato. In Italia, al contrario, si tende a sovvertire questa logica, arrivando persino a eliminare gli autovelox e, di fatto, incentivando comportamenti pericolosi. È assurdo che alcuni politici sostengano che non si debba sanzionare l’eccesso di velocità per evitare di incrementare le entrate pubbliche. Una visione del genere è del tutto fuorviante. Le regole esistono per essere rispettate, e l’eccesso di velocità va punito perché mette in pericolo vite umane". Il presidente della Provincia ha concluso con un impegno concreto: "Il nostro obiettivo è ripristinare quanto prima i livelli minimi di sicurezza sulle strade. Ho già avviato un dialogo con altri sindaci del territorio e ci incontreremo nei prossimi giorni per definire una strategia condivisa. Possiamo contare sul supporto della Prefettura, che si sta dimostrando un punto di riferimento prezioso. Siamo fortunati ad avere un prefetto così competente, vicino alle amministrazioni locali e profondamente impegnato per la sicurezza dei cittadini".
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Mesagne. Gli autovelox per prevenire i sinistri
Sabato pomeriggio, intorno alle ore 18.00, si è verificato un nuovo incidente stradale sulla statale 7 Brindisi-Taranto, nei pressi di Mesagne, all’altezza dello svincolo per la zona industriale. L’incidente ha coinvolto una Volkswagen Golf e un cane. Fortunatamente, il conducente è rimasto illeso, riportando solo danni al veicolo, ma per il cane l’impatto è stato purtroppo fatale. La carcassa è stata rimossa la mattina successiva da un’azienda specializzata. Questo episodio riaccende i riflettori su un problema di crescente preoccupazione: negli ultimi sei mesi, lungo il tratto tra Villa Castelli e Latiano, si sono registrati ben quattro decessi. Di fronte alla gravità della situazione, la Prefettura, la Polizia Stradale, i comandi di Polizia Locale e i Comuni interessati stanno collaborando per redigere una relazione da inviare al Ministero dei Trasporti. L’obiettivo è ottenere l’autorizzazione necessaria per omologare gli autovelox, attualmente ritenuti non conformi e quindi inutilizzabili come strumenti di prevenzione. “L’operatività degli autovelox è essenziale per prevenire gli incidenti”, ha dichiarato Antonio Ciracì, comandante della polizia locale di Mesagne e Villa Castelli.
“Pensiamo, ad esempio, a cosa sarebbe potuto accadere se l’automobilista coinvolto nell’incidente di sabato avesse viaggiato ad alta velocità. Purtroppo, casi simili si sono già verificati su questa arteria, dove molti conducenti, ignorando il codice della strada e il buon senso, raggiungono velocità anche di 200 chilometri orari”. Il comando della polizia locale sta attualmente preparando una relazione che documenta tutti i sinistri avvenuti lungo il tratto di statale 7 che attraversa il territorio di Mesagne. Questo documento sarà inviato alla Prefettura e alla Polizia Stradale e rappresenterà una base per l’incontro tra i sindaci previsto nei prossimi giorni, durante il quale verrà tracciato un quadro preciso della carenza di sicurezza stradale. La situazione è ulteriormente aggravata dalla sospensione temporanea dell’uso degli autovelox su questa importante arteria, che collega Brindisi a Taranto. Nel frattempo, i sindaci attendono le conclusioni del tavolo tecnico istituito alcuni mesi fa dal Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. Questo tavolo ha il compito di stabilire regole chiare per l’omologazione di tutti i dispositivi strumentali, inclusi gli autovelox. Va ricordato che la questione ha preso rilevanza dopo una sentenza emessa lo scorso aprile dalla Corte di Cassazione. Con la sentenza n. 10505 del 18 aprile 2024, la Corte ha chiarito che approvazione e omologazione degli autovelox non sono equivalenti. L’omologazione serve a verificare che l’apparecchio rispetti tutti i requisiti tecnici previsti dalla normativa e ne consenta la riproduzione in serie, mentre l’approvazione riguarda esclusivamente il prototipo, valutato secondo gli standard richiesti. La mancanza di chiarezza legislativa in materia ha portato spesso a considerare i due termini come sinonimi, con conseguenze gravi: gli accertamenti della velocità effettuati con dispositivi non omologati sono illegittimi e le multe possono essere facilmente annullate con una semplice richiesta alla Prefettura.
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I carabinieri del NAS sequestrano pesci e dolci
CONTROLLI NEL SETTORE “SICUREZZA ALIMENTARE” E “STRUTTURE SOCIO-SANITARIE E ASSISTENZIALI” DEL NAS DI TARANTO DURANTE LE FESTIVITÀ NATALIZIE E DI FINE ANNO: CHIUSURE E SEQUESTRI.
I Carabinieri del N.A.S. di Taranto durante il periodo delle festività natalizie e di fine anno, hanno intensificato i controlli tesi alla verifica della corretta commercializzazione e tutela della salute dei consumatori di vari prodotti alimentari, soprattutto nei settori della produzione dolciaria, della commercializzazione e trasformazione di prodotti ittici (pasticcerie, esercizi commerciali, depositi prodotti ittici, pescherie, ristoranti) nonché finalizzati alla tutela delle persone delle cosiddette “fasce deboli”.
Sono stati eseguiti complessivamente 73 controlli, dei quali 32 non conformi (oltre il 40%) e sono state accertate 32 violazioni di carattere amministrativo. Sono state segnalate 16 persone alle autorità amministrative ed elevate sanzioni per un valore totale di oltre 45.000 €. Infine sono stati eseguiti sequestri di strutture e alimenti per un valore complessivo di circa 1.850.000 €. In particolare, in un esercizio di ristorazione di Ostuni, i Carabinieri del Nas nel corso di attività ispettiva congiunta con personale del SIAN e SISP del Dipartimento di Prevenzione della locale Asl, hanno sottoposto a blocco ufficiale per la successiva distruzione 150 kg di alimenti carnei, ittici e preparati gastronomici, privi di rintracciabilità, mentre il Direttore del SIAN con successivo provvedimento, ha disposto la chiusura immediata dell’attività di ristorazione per gravi carenze igienico-sanitarie.
In altre attività della provincia brindisina, a seguito dei controlli effettuati presso alcune attività di pasticceria e pescheria, sono stati sequestrati 55 kg circa di prodotti ittici e 45 di prodotti dolciari per mancanza di rintracciabilità. A seguito di accertate carenze igienico-sanitarie e strutturali, il SIAN della Asl di Brindisi, ha disposto la sospensione immediata di un esercizio di somministrazione, preparazione e vendita di panettoni e biscotti senza glutine la cui attività era stata avviata in assenza di s.c.i.a. sanitaria e con il personale privo di specifico corso di formazione.
Cobas. Mancata riconferma della dietista delle mense scolastiche
l Sindacato Cobas in queste ore ha chiesto un incontro con la ditta Serenissima ,ditta che gestisce le mense comunali per i bambini, e con il Sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, sulla incredibile storia che ha portato una giovane lavoratrice con la qualifica di dietista a rimanere in questi giorni a casa dopo quasi 2 anni di contratti a tempo determinato.
Alla nostra richiesta fatta oggi, 6 Gennaio giornata della Befana, il Sindaco Marchionna ci ha immediatamente risposto convocandoci per domani mattina,Martedì 7 Gennaio, allo scopo di raccogliere informazioni sull’accaduto.
La cosa che più ci ha colpito è che la ditta ha ricevuto dal Comune di Brindisi intanto una proroga di 3 mesi ,fino a Marzo, ed il capitolato di gara prevede assolutamente la presenza di una dietista nell’elenco del personale, cosa che a partire da questi giorni non viene rispettato.
In questi giorni avevamo posto gentilmente alla responsabile aziendale gentilmente la domanda del perché il contratto di lavoro a tempo determinato della giovane lavoratrice dopo quasi 2 anni la ditta Serenissima lo aveva ritenuto concluso .
La risposta è stata che la lavoratrice aveva raggiunto il limite massimo delle assunzioni a tempo determinato e che per questo veniva lasciata a casa.
Il Cobas ritiene che il contratto può essere tranquillamente trasformato a tempo indeterminato perché della dietista è obbligatoria la presenza e perché dopo quasi 2 anni ha acquisito una esperienza che perderla è un danno per la collettività.
Riteniamo che nei fatti può essere considerata dopo 2 anni parte della cosiddetta “Platea storica” .
Aprire il nuovo anno con un ripensamento da parte della ditta sarebbe una cosa certamente buona.
Brindisi 06.01.2025
Per il Cobas Roberto Aprile
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La Befana dei vigili del fuoco di Brindisi è arrivata dal cielo
La Befana dei vigili del fuoco di Brindisi è arrivata dal cielo. Oggi 6 gennaio la caserma dei vigili del fuoco di Brindisi si è trasformata in un luna park a cielo aperto dove decine di vigili del fuoco (liberi dal servizio) hanno fatto divertire i bambini di ogni età con percorsi, scalate, gonfiabili , musica, palloncini e zucchero filato. I piccoli si sono anche improvvisati pompieri, con idranti hanno colpito sagome a forma di fiamma. Hanno putoto visitare i camion, salire nella cabina e utilizzare alcune attrezzature di soccorso proprio come i vigili del fuoco. Il momento più suggestivo è stato quando dal castello di manovra sono stati fatti scendere due spiderman, ma non poteva mancare la nostra Befana calandosi da un'altezza di oltre 20 metri. Non sono mancati doni e gadget per i piccolini e tanta allegria per tutti.
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Giovani Europeisti Verdi, due giornate di pulizia sulle spiagge del litorale Brindisino
Come GEV (Giovani Europeisti Verdi) Puglia, componente giovanile del Partito politico "Europa Verde", abbiamo scelto di concludere il 2024 e accogliere il nuovo anno con due giornate di pulizia delle spiagge del litorale brindisino. Lo abbiamo fatto il 31 dicembre e il 5 gennaio insieme ad altri tesserati di Europa Verde della Provincia Brindisi, a tanti volontari di associazioni attive da tempo e a singoli volenterosi cittadini.
Siamo un gruppo ancora in crescita, perciò riteniamo fondamentale partire da gesti concreti e che, nel loro piccolo, contribuiscano a migliorare il nostro territorio. Cerchiamo di portare le tematiche ambientali e sociali nelle istituzioni, per un cambiamento concreto che parta dall’alto, ma riteniamo comunque necessario il contributo e la sensibilizzazione dei singoli e crediamo nell’importanza dei piccoli gesti quotidiani.
Per questo azioni come la raccolta dei rifiuti in spiaggia possono fare la differenza, sia per il benessere del pianeta e di chi lo abita, che per la sensibilizzazione dei cittadini.
Le tante reti e bustine di plastica che abbiamo recuperato, infatti, avrebbero molto probabilmente messo a rischio la vita di altrettanti animali. Le spiagge da cui siamo passati hanno visto, dopo la pulizia, un netto miglioramento a livello ambientale e di vivibilità. Ci auguriamo poi che le tante persone che si sono fermate a osservare e a complimentarsi per l’iniziativa si uniscano a noi la prossima volta.
Viste le condizioni in cui riversano le nostre spiagge, sarebbe di grande aiuto anche semplicemente portare con noi un sacchetto durante le nostre passeggiate al mare, raccogliendo anche solo i rifiuti che incontriamo nel nostro cammino.
Ogni rifiuto che abbandoniamo rimane in circolazione per anni, decenni, rappresentando un rischio per la biodiversità e per il pianeta. Raccogliere un rifiuto dalla spiaggia significa sottrarlo da questo pericoloso ciclo senza fine di cui siamo l’origine, ma anche la soluzione. Basta solo dare il proprio piccolo, grande contributo.
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Riceviamo e pubblichiamo una nota di un nostro lettore sullo stato dei tombini a Mesagne, in via Reali di Bulgaria. L'efficienza delle grate è importante poichè quando piove permette il regolare deflusso delle acque pluviali evitando gli allagamenti.
Caro direttore, questa è la situazione dei tombini di Viale Bulgaria ...Da tempo che non si vede passare un operatore ecologico per la pulizia, non dico ogni giorno ma almeno 1 volta a settimana. Negli anni novanta lo vedevi ogni giorno passare a piedi, era una mentalità diversa oggi invece motorizzati si volatizzono. Grazie da un cittadino che paga le tasse regolarmente.
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