Redazione

AIDO MENS SANA MESAGNE – MESSAPICA BASKT CEGLIE = 75 – 83.

Mens Sana Mesagne: Malvindi, Rollo 6,Potì, Paciullo 5, Pazzarelli 22,
Brunetti 23, Panico, Moro, Delle Grottaglie, Gigli 11, Ciccarese 8, Liace.
Allenatore: Cosimo Romano.
Messapica Basket Ceglie: Gualano 23, Gallo 16, Passaro, Cvetanovic 12,
Vitucci 13, Ruggiero, Lanzillotti, Serpentino 12, Crovace 2, Ciracì, Argento
5, De Levrano. Allenatore: D. Faggiano.
Parziali: 20-16 15-21 17-20 23-26
Arbitri: Iaia Carella


Seconda sconfitta consecutiva per la Mens Sana Mesagne che perde anche la
testa della classifica. La imbattuta Messapica Ceglie dei mesagnesi Gallo,
Crovace e Gualano, gli ultimi due ex biancoverdi, porta a casa meritatamente
una vittoria importante per il prosieguo del campionato. I mensanini,
invece, reduci da una settimana molto complicata con Brunetti e Pazzarelli
fermi in infermeria per motivi di salute, mettono in mostra una involuzione
già vista a Brindisi sette giorni fa. In una palestra gremitissima, dove
probabilmente sarebbe stato insufficiente anche il Paladefrancesco, con la
presenza di un piccolo gruppo di tifosi cegliesi che hanno correttamente
sostenuto la squadra per tutto l’incontro, coach Romano recupera Brunetti e
Pazzarelli e li manda in campo con Liace, Gigli e Ciccarese anche lui in
fase di recupero. Coach Faggiano invece schiera Gualano, Cetanovic,
Serpentino, Crovace e Gallo. Brunetti e Gigli aprono la contesa, Serpentini
ribatte, ma due triple di Pazzarelli e Gigli fanno ben sperare i padroni di
casa. Inizia invece il Gualano show, scuola mensanina fin dal minibasket e
per tutto il settore giovanile prima di approdare nella formazione senior.
La guardia mesagnese mette subito a referto due triple delle sette in totale
incidendo notevolmente sull’esito dell’incontro. Cvetanovic realizza il
primo vantaggio per i viaggianti (10-12), poi è il Mesagne a riprendersi la
testa dell’incontro e con i tiri liberi di Ciccarese chiude il primo tempino
sul 20-16. Al rientro in campo i mensanini piazzano un parziale di 9-2
(29-18) frutto delle incursioni di Rollo e Paciullo. Ci pensa ancora
Gualano, molto aiutato dalla difesa biancoverde, a realizzare ancora dalla
lunga distanza, mentre l’attacco di Potì e compagni comincia a balbettare.
La tripla di Argento riporta il Ceglie prima a -1 (35-34) e poi in
vantaggio alla chiusura del parziale sempre con Gualano che infila la quinta
tripla nei primi venti minuti di gioco sul 35-37. Al rientro in campo la
tripla di Brunetti riporta in testa i biancoverdi, ma la partita non cambia
e la Mens Sana è sempre a rincorrere fino alla fine dell’incontro.
L’argentino Pazzarelli, anche questa sera fortemente condizionato dai falli
personali, diventa il punto di riferimento dell’attacco mensanino, ma dal
46-46 il Mesagne subisce un parziale di 0-9 con tripla e canestro di Vitucci
(46-55). Il terzo quarto va in archivio sul 50-55. L’ultimo quarto inizia
con due triple di Pazzarelli che infiammano la palestra, poi il tiro libero
di Brunetti impatta il risultato (59-59), con nove minuti ancora da
giocare. Ma è il momento di Cvetanovic che allunga nuovamente per gli ospiti
e ancora Gualano a mettere il sigillo. (61-71) Il Ceglie raggiunge il
massimo vantaggio con i tiri liberi di Gallo (64-77) per poi concludere
agevolmente l’incontro. Buona la prestazione del collettivo ospite e per
quello che ha dimostrato fino ad ora merita la prima posizione in
classifica, anche se vincolata da una penalizzazione. Negativa invece la
prestazione della Mens Sana Mesagne che ancora non ha dimostrato di essere
la squadra schiacciasassi che tutti gli addetti ai lavori gli hanno
accreditato. Dopo le gravi lacune difensive delle scorse settimane, contro
il Ceglie sono apparsi anche problemi nella fase di attacco, spesso lasciata
solo nelle mani di Brunetti e Pazzareli. Insufficiente l’apporto dei
giocatori della panchina quando sono stati chiamati in campo e impalpabile
la prestazione di altri. Anche questa sera un 17/29 (58%) ai tiri liberi ha
condizionato il risultato finale. Adesso il calendario ha in programma due
trasferte per l’AIDO Mens Sana Mesagne, sabato prossimo alle ore 18:00
presso il Palafiom, i mensanini affronteranno la complicata trasferta con la
Santa Rita Taranto, una delle squadre più in forma del momento.

La scomparsa di Salvatore Bianco lascia un vuoto incolmabile nel mondo ACSI e dell’intero panorama dello sport brindisino e pugliese. Non solo per gli incarichi e la storia che Salvatore ha significato - per oltre 50 anni presidente, volto ed anima di ACSI Brindisi - ma sopratutto per il valore aggiunto e lo stile che il presidente Bianco ha saputo trasmettere a diverse generazioni di sportivi dell’Alto Salento. La sua passione più forte senza dubbio il settore giovanile del calcio dove ha saputo accompagnare e far crescere sodalizi e centri sportivi in città e nel territorio e creare le condizioni affinché moltissime giovani leve locali potessero fare il salto di qualità da professionisti e fino alla massima serie. Dai primi anni Settanta ai primi decenni del Duemila Salvatore Bianco ha visto, vissuto e saputo interpretare diverse epoche dello sport rispondendo con la tenacia e la costanza del suo temperamento alle difficoltà piccole e grandi di chi vuole fare sport in provincia. La sua storia è la storia di ACSI e di questo gli si dà unanimemente tributo oggi al termine del suo percorso umano. L’ultimo match vinto da Salvatore per ACSI è stato quello del ricambio generazionale e la sua grande esperienza messa a disposizione dei nuovi dirigenti del territorio. A Salvatore il nostro ricordo grato e l’impegno a proseguire con ancora maggiore impegno il lavoro che ha saputo tracciare. Alla famiglia Bianco l’abbraccio della famiglia ACSI.

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«Una CIMA ROSSA per fermare la violenza sulle donne» è il titolo dell'evento-convegno che si terrà nella sala «Renato Fadda» della sezione brindisina della Lega Navale Italiana lunedì 25 novembre, con inizio alle ore 10.00: una «cima rossa» unisce le iniziative di sensibilizzazione promosse dalla LNI in tutta Italia in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

IL PROGRAMMA

Ore 10:00 presentazione e saluti: Salvatore Zarcone, presidente della LNI Brindisi

INTERVENTI

- Angela Silvia Paradiso, assistente sociale - Pedagogista Cooperativa Sociale «Il Faro» che tratterà il tema «La comunità educante a sostegno delle vittime di violenza»;

- Avv. Anna Cavaliere, Membro Commissione Pari Opportunità del Comune di Brindisi che tratterà il tema «La voce di un Avvocato».

 

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Comune di Brindisi. Mennea: " Stupiscono le affermazioni dell'assessore Amati"

Di  seguito una nota del consigliere regionale e Commissario regionale di Azione, Ruggiero Mennea:

“Stupiscono le affermazioni dell’assessore Amati che, interferendo sulle vicende del Comune di Brindisi, afferma di volere una ricomposizione delle forze riformiste e di voler assumere un ruolo collaborativo in tal senso, istituzionalmente e politicamente. Di fatto, un invito al ribaltone, un tentativo disperato di pentimento rispetto al nuovo ruolo che ricopre grazie al suo ostile nemico politico del recente passato, ma che ha prodotto solo l’ennesima frizione all’interno della maggioranza regionale, che lo ha prontamente smentito”. Così il Commissario regionale di Azione e Consigliere regionale, Ruggiero Mennea.
“È necessario e doveroso precisare che Amati, rappresentando se stesso e nessun partito, parla a titolo personale, e non in rappresentanza politica di Azione. Solo la Segreteria provinciale di Azione e i dirigenti locali di Brindisi, d’intesa con il Commissario regionale, possono assumere qualunque tipo di decisione politica rispetto alle vicende amministrative di Brindisi.”
“E’ davvero paradossale che l’assessore Amati, quando ricopriva l’incarico di Commissario regionale di Azione, abbia prima imposto lo schieramento di Azione Brindisi al fianco del Sindaco Marchionna, definendolo <<un democratico di tradizione, contrapposto a candidati scelti da Emiliano con l’obbedienza di numerosi amministratori uscenti e corresponsabili del più insensato no-a-tutto>> e ora rinnega la propria posizione, nel solco del più bieco trasformismo. Ma Amati ci ha già abituati a questa incoerenza politica, a queste contraddizioni e ai clamorosi dietrofront rispetto ai numerosi attacchi frontali al Presidente Emiliano di questi ultimi anni, e i cittadini hanno compreso che questi atteggiamenti narcisistici, che non hanno nulla di politico, sono finalizzati esclusivamente ad alimentare la sua sfrenata ambizione”.
“L’assessorato che Amati ricopre in maniera autoreferenziale, disconosciuto persino dal Segretario Calenda, non è merce di scambio sui territori, ma quel ruolo deve essere utilizzato in modo diligente e non fazioso per l’interesse esclusivo di tutti i cittadini pugliesi. Non abusi, quindi, dell’assessorato per vicende politiche che nulla hanno a che fare con il suo ruolo tecnico”, conclude Mennea.

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Il Segretario Provinciale comunica che, in considerazione dell’impegno in giunta del nostro Segretario Cittadino uscente, Ercole Saponaro,si è deciso di procedere a una riorganizzazione del nostro movimento politico, accogliendo nuove adesioni e ridefinendo ruoli e responsabilità.  

In questo contesto, si annuncia la nomina del nuovo Commissario Cittadino nella persona di Alessandro De Vincentis, al quale sarà affidato il compito di guidare la segreteria cittadina. Inoltre, verranno assegnate nuove deleghe e responsabilità ai membri che hanno recentemente aderito al nostro movimento.  

Un ringraziamento speciale va a   Ercole Saponaro, per il prezioso lavoro svolto come Segretario Cittadino. Questa riorganizzazione avviene in piena condivisione con lo stesso Saponaro, con il Segretario Regionale  Sen. Roberto Marti, con il Capogruppo in Consiglio Comunale Lidia Penta e con il Consigliere Comunale Alessandro Miceli

Siamo certi che questa rinnovata struttura contribuirà a rafforzare il nostro impegno sul territorio e a garantire un lavoro sempre più efficace al servizio dei cittadini.  


SEGRETERIA POLITICA BRINDISI

Alessandro De Vincentis – Commissario cittadino
Pietro Siliberto –
Vice Commissario cittadino
Gianni Signore – Responsabile della comunicazione
Achille Azzariti – Responsabile organizzativo
Ercole Saponaro – Assessore comunale
Lidia Penta – Consigliere comunale Alessandro Miceli – Consigliere comunale
Massimo Mevoli – Componente direttivo
Loredana Mevoli – Componente direttivo
Giuseppe Paglionico – Componente direttivo
Sarah Luiz – Componente direttivi Francesco Traversa – Componente direttivo
Gina Lazzoi – Componente direttivo
Marina Miggiano – Componente direttivo

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“Oltre le parole” è la marcia contro la violenza sulle donne che si svolgerà  lunedì 25 novembre a Mesagne. Promossa dall'Aps “Gruppo Pari Opportunità” , con il Patrocinio del Comune di Mesagne e del Consorzio ATS BR/4, l’iniziativa si avvale della collaborazione dell’IISS “E. Ferdinando”, degli istituti comprensivi “Giovanni XXIII-Moro” e “Carducci-Materdona”, e ancora di CNA Impresa Donna e Confcommercio. L’evento celebra la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne promossa dall'Onu sin dal 1999.

La partecipazione alla manifestazione - sono invitate autorità locali, civili e religiose, forze dell’ordine, Cav - Centri antiviolenza., associazioni e parti sociali - è aperta a tutti i cittadini. Programma e itinerario:  partenza alle ore 9.15 da via Eschilo, dal piazzale antistante l’IISS Epifanio Ferdinando in via Eschilo; il corteo attraverserà le vie Panareo, si fermerà in via Roma, nei pressi del Comune, qui una delegazione istituzionale si unirà alla marcia; si procederà verso piazza Garibaldi, piazza Giacomo Matteotti, via Luca Antonio Resta, via Albricci, piazza IV Novembre e piazza Vittorio Emanuele II, per giungere in Villa comunale.

L’iniziativa ha come obiettivo quello di coinvolgere i cittadini di ogni età e, in particolare, le alunne e gli alunni degli Istituti Scolastici, in un percorso di consapevolezza e impegno contro la violenza di genere – spiegano gli organizzatori -, sarà l’occasione per condividere un momento di riflessione su un fenomeno che, purtroppo, è ancora attuale, come dimostrano i fatti di cronaca che periodicamente giungono alla nostra attenzione”. Al termine della marcia, in Villa Comunale, nei pressi  della sede dell’Aps “Gruppo Pari Opportunità”, un momento di riflessione; a seguire, la piantumazione di un albero di canfora, simbolo di resilienza e speranza, e la collocazione di una targa che inneggia a “un mondo senza paura”.Oltre_le_parole_loc.jpg

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CLIMA: COLDIRETTI PUGLIA, NEVE E PIOGGIA POSSONO SALVARE PUGLIA DA SICCITÀ; -92MLN METRI CUBI ACQUA NEGLI INVASI

Ma la grandine è l’evento climatico avverso più temuto dall’agricoltura

La pioggia e la neve possono salvare la Puglia dalla siccità dopo il caldo anomalo che ha causato gravi sintomi di stress idrico, con i quantitativi di acqua negli invasi che segnano -92milioni di metri cubi, pari a -73% di scorte idriche rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, uno scenario che si aggrava pesantemente ai danni dell’agricoltura pugliese che ha perso già il 50% del cibo e dei prodotti simbolo della Dieta Mediterranea, ma l’emergenza è anche per l’uso potabile, con la riduzione della pressione nella distribuzione della rete idrica che porta acqua nelle case.  E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti Puglia, sulla base dei dati ANBI; in relazione agli effetti delle piogge a macchia di leopardo in Puglia e delle nevicate nel foggiano, ma a preoccupare sono gli eventi estremi e soprattutto la grandine.

Importante è infatti - sottolinea la Coldiretti regionale - che il cambiamento climatico sia progressivo, senza ondate di freddo estremo e gelate improvvise ma anche manifestazioni violente che distruggono le coltivazioni, come la grandine. Le precipitazioni – precisa la Coldiretti – sono importanti per ripristinare le scorte di acqua negli invasi  e nei terreni asciutti.  Anche la pioggia deve cadere - continua la Coldiretti – in modo costante e durare nel tempo, mentre i forti temporali, soprattutto se si manifestano con precipitazioni intense, rischiano di provocare danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti.

La grandine invece – sottolinea la Coldiretti Puglia - è l’evento climatico avverso più temuto dall’agricoltura in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni in campo, perché colpisce frutta e ortaggi in modo da provocarne la caduta o danneggiandoli in modo tale da impedirne la crescita o lasciando deformazioni tali da renderli non adatti alla commercializzazione. Un evento climatico avverso che – precisa la Coldiretti regionale – si ripete sempre con maggiore frequenza ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis. 

A causa della mancanza di acqua – denuncia Coldiretti Puglia – sono balzati alle stelle i costi di carburante per l’irrigazione e in difficoltà per l’allarme siccità fuori stagione sono in realtà tutte le colture in campo a causa della maturazione contemporanea delle verdure. Una situazione preoccupante in Puglia – sottolinea la Coldiretti Puglia - dove a causa della siccità grave del 2024  si registrano raccolti dimezzati dalle ciliegie al grano, dal miele fino alle olive. Per la siccità e le temperature ben al di sopra della norma sin dall’inverno ne hanno fatto già le spese le clementine che sono finite al macero, compromesse dalla mancanza di acqua che ne ha inibito l’accrescimento, ma anche la produzione di grano per fare pane e pasta risulta dimezzata per effetto della prolungata siccità che ha stretto tutta la regione in una morsa per mesi causando il taglio delle rese. La crisi idrica ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, ma anche gli apicoltori hanno dovuto dire addio ad oltre 1 vasetto di miele su 2 con le api stremate senza cibo per le fioriture azzerate, con il 60% in meno di raccolta condizionata dal caldo e dalla siccità. Ma a preoccupare è l’andamento della campagna di raccolta delle olive, dove si registra finora un crollo di oltre il 40% delle quantità rispetto all’anno scorso.

Ma nelle campagne gli effetti si fanno sentire anche – precisa la Coldiretti Puglia – per i parassiti che sono rimasti attivi con le temperature miti e attaccano più facilmente le colture ancora in campo, come avviene peraltro nelle città dopo sono ancora diffuse zanzare e mosche. Una conferma del cambiamento climatico in atto con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti regionale – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola.

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In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il Comune di San Michele Salentino, attraverso l’Assessorato alle Pari Opportunità guidato da Angela Martucci, promuove un’iniziativa di sensibilizzazione che unisce tradizione e impegno sociale. Il progetto “Mani in pasta contro la violenza” è frutto della collaborazione tra il Comune, l’associazione Donne per le Donne e il Pastificio Ligorio di San Vito dei Normanni, e rappresenta un esempio concreto di come le sinergie tra enti pubblici e società private possano dare vita a iniziative di grande impatto sociale. 

Al centro del progetto ci sono confezioni di orecchiette artigianali racchiuse in un packaging rosso, simbolo della lotta contro la violenza di genere. Su ogni confezione è riportato il numero nazionale anti violenza e stalking 1522, un servizio pubblico gratuito attivo 24 ore su 24, che offre supporto e ascolto alle vittime di violenza. Accanto alla pasta, ogni confezione è arricchita da una presina realizzata a mano dall’associazione “Donne per le Donne” di San Michele Salentino, un simbolo di calore e protezione, pensato per comunicare un messaggio chiaro: l’aiuto è a portata di mano e denunciare è possibile.

Il progetto non si limita alla distribuzione delle orecchiette con questo messaggio forte, ma si articola in una campagna più ampia che coinvolge scuole, istituzioni locali e la comunità intera. Attraverso incontri educativi e attività di sensibilizzazione, si punta a costruire una rete sociale capace di sostenere le vittime e promuovere una cultura di rispetto e inclusione. 

I numeri della violenza di genere in Italia e nel mondo sono drammatici. Nel 2024, una donna è stata uccisa ogni tre giorni in Italia, nella maggior parte dei casi per mano di partner o ex partner. A livello globale, secondo l’UNICEF, una donna su tre subisce violenza fisica o sessuale nel corso della vita. Questi dati allarmanti evidenziano l’urgenza di intensificare le azioni di prevenzione e sensibilizzazione. 

“Questa iniziativa – spiega l’assessore Angela Martucci – rappresenta un modello di collaborazione tra istituzioni e privati. Grazie al contributo del Pastificio Ligorio e dell’associazione “Donne per le Donne”, possiamo portare un messaggio potente nelle famiglie, promuovendo la prevenzione e il supporto contro la violenza di genere.” 

Il progetto ha ottenuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale della Puglia rappresentata da Loredana Capone, e prevede una distribuzione capillare delle confezioni nei punti vendita locali, nei mercati settimanali e durante eventi promossi dal Comune. Inoltre, una campagna di sensibilizzazione sui social media amplificherà il messaggio. 

“Questa iniziativa – aggiunge il sindaco di San Michele Salentino Giovanni Allegrini – rientra nelle azioni concrete messe in campo dal Comune per promuovere una cultura basata sul rispetto e sull’inclusione, valori fondamentali per una società libera da ogni forma di violenza e discriminazione.” 

"Mani in pasta contro la violenza" si propone di entrare nelle case con un messaggio di responsabilità e consapevolezza, ricordando che insieme è possibile combattere la violenza e costruire una comunità più giusta e paritaria.

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In Puglia si sta lavorando per definire una strategia di sviluppo turistico orientata al futuro, con l’obiettivo di identificare la regione come una destinazione privilegiata. La crescita esponenziale di questo settore coinvolge tutte le forze economiche, culturali e formative del territorio. Venerdì 22 novembre, negli spazi del Centro Polifunzionale “Pancrazio Gennaro” di San Pancrazio Salentino sede del circuito Gruppo FORTIS e Nodo Galattica, si è svolto l’Hospitality Training Day, un evento che ha trasformato il piccolo centro salentino in un punto di riferimento per il dibattito sul futuro del turismo in Puglia. L’evento ha raccolto nella stessa location istituzioni, aziende, associazioni di categoria e giovani, per discutere temi centrali come la formazione, l’innovazione tecnologica e le strategie per rendere la Puglia una destinazione turistica di eccellenza.
La giornata ha visto una grande partecipazione, suscitando l’interesse di numerosi visitatori e dando vita a confronti stimolanti, arricchiti anche da dirette online. L’iniziativa si è articolata in diversi momenti, tra cui gli Engagement Games svolti nella biblioteca di comunità, la diretta radio su RadioSalento.net e un confronto pubblico nel teatro. Ogni evento ha offerto ai partecipanti l’opportunità di condividere idee e discutere le tendenze del settore turistico, creando un clima di dialogo e arricchimento reciproco.
Al centro del dibattito, temi chiave come l’intelligenza artificiale, la sostenibilità, l’ospitalità inclusiva, la qualità turistica, il ruolo strategico della ristorazione e la motivazione del personale. L’obiettivo principale è stato fornire agli operatori del settore – dai proprietari di strutture ricettive ai ristoratori, passando per le agenzie di comunicazione – strumenti concreti per affrontare le sfide di un mercato in continua evoluzione.
Tra gli ospiti di spicco, l’Assessore regionale al Turismo Gianfranco Lopane e l’Assessore regionale allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci, che hanno evidenziato l’importanza di puntare su formazione e tecnologia per consolidare la reputazione della Puglia come destinazione di qualità. Arricchente anche l’intervento inviato dalla Presidente del Consiglio Regionale, Loredana Capone, che ha richiamato l’importanza della formazione professionale in questo settore.
Il tema dell’intelligenza artificiale ha suscitato particolare interesse. “L’IA è come un’onda alta che dobbiamo governare,” ha dichiarato Delli Noci, sottolineando l’importanza di formare i giovani con competenze adeguate per sfruttare appieno le opportunità offerte da queste tecnologie. Ha inoltre annunciato collaborazioni con grandi realtà come Microsoft e Google per creare “palestre formative” dedicate ai giovani pugliesi.
Gianfranco Lopane ha aggiunto che la Puglia sta lavorando a una nuova strategia turistica, Puglia Destination Go, con l’obiettivo di qualificare ulteriormente l’offerta turistica e aumentare la quota di presenze internazionali, oggi già al 50% durante l’estate. La sostenibilità e la digitalizzazione saranno i pilastri su cui costruire il futuro del turismo regionale, con un’attenzione particolare alla reputazione online delle destinazioni e degli attrattori turistici.
Un altro tema cardine è stato il coinvolgimento dei giovani, identificati come protagonisti dello sviluppo turistico della regione. Alessandro Leoci, Consigliere regionale per le politiche giovanili, ha evidenziato l’importanza di creare percorsi di accompagnamento che formino figure professionali in grado di rispondere alle sfide del settore.
Anche la sostenibilità è stata al centro delle discussioni moderate da Francesco Joseph Pagnelli, Direttore Generale del Gruppo FORTIS. “La trasformazione delle aziende in società benefit e l’autoconsumo energetico sono passaggi fondamentali per aumentare la competitività delle imprese pugliesi,” ha affermato Delli Noci, sottolineando la necessità di affrontare con coraggio le sfide energetiche e ambientali.
L’Hospitality Training Day ha dimostrato come il turismo pugliese possa evolversi puntando su qualità, formazione e innovazione. Gli operatori del settore sono chiamati a lavorare in sinergia per valorizzare le peculiarità del territorio, dall’entroterra alla costa, e costruire una destinazione che non si basi solo sul prezzo ma sulla reputazione e sull’esperienza unica offerta ai visitatori. Prezioso il contributo apportato dai referenti partner dell’iniziativa come l’Unione Regionale Cuochi, Associazioni Cuochi di Brindisi, Associazione Cuochi, Trulli e Grotte, Associazione Italiana Sommelier, Federalberghi Lecce, Associazione Food and Beverage Manager, Segafredo, Joebar Academy.
San Pancrazio Salentino, per un giorno, è stato al centro di questo cambiamento, tracciando la strada per una Puglia sempre più protagonista nel panorama turistico internazionale.

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I Carabinieri della Stazione di Mesagne, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione e repressione dei reati concernenti le truffe agli anziani, hanno effettuato mirati servizi di prossimità in favore delle classi più deboli della popolazione. Il Maresciallo Maggiore Angelo Torrone della Stazione Carabinieri di Mesagne, nella serata del 16 novembre, in occasione della Santa Messa presso la Chiesa Santa Maria di Betlemme, ha incontrato un gruppo di fedeli anziani. In particolare, li ha sensibilizzati in merito alle truffe messe in atto da finti appartenenti alle forze di polizia, falsi impiegati INPS e operatori di luce e gas, ma soprattutto finti parenti in difficoltà.

L’incontro ha coinvolto attivamente gli anziani con i quali sono stati affrontati delicati argomenti con casi pratici, esperienze dirette e considerazioni; inoltre è stato distribuito il VADEMECUM redatto dal Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi.

Ancora una volta l’Arma dei Carabinieri, da sempre impegnata a tutela delle comunità, rinnova l’invito alla popolazione a segnalare immediatamente eventuali analoghi fenomeni criminali, la cui pervasività ai danni delle persone anziane costituisce motivo di allarme sociale. In tale ottica, si evidenziano alcune delle metodologie più diffuse e nel contempo si forniscono dei semplici ma efficaci suggerimenti su come comportarsi per evitare spiacevoli situazioni di cui, sovente, l’ignara vittima si accorge quando ormai è troppo tardi. Tra i modus operandi criminali, alcuni dei più frequenti sono:

-     come detto, il finto “dipendente di una società di erogazione di energia elettrica”;

-     il falso incidente stradale: la vittima viene contattata telefonicamente da uno sconosciuto che si presenta come “avvocato” il cui cliente sarebbe asseritamente rimasto coinvolto in un incidente stradale con il nipote della persona anziana. Tale presunto avvocato suggerisce quindi all’anziana vittima di pagare una somma di denaro per risolvere rapidamente e senza ulteriori più gravi conseguenze la questione, oppure prospettando l’obbligo di pagare una presunta “cauzione” a causa del momentaneo “fermo” del nipote operato dalle forze dell’ordine. I truffatori cercano di agire quindi facendo percepire una gravità tale dell’accaduto, al punto da non consentire il tempo sufficiente per riflettere su quanto si stia effettivamente verificando;

-     il finto “amico” di famiglia: talvolta i truffatori sanno come intenerire gli anziani, facendo leva sui loro sentimenti, bontà, generosità e comprensione; sentimenti genuini che gli vengono invece ritorti contro per indurli in buona fede a “regalare” somme di denaro a sconosciuti che, scaltramente entrati in possesso di alcune informazioni personali e familiari delle vittime designate e presentandosi come “amici di vecchia data” dei figli o dei nipoti, una volta carpita la fiducia dell’anziano interlocutore, lo persuadono a rivolgere un dono in contanti per poter far fronte a fittizi problemi economici, spese sanitarie dovute a gravi malattie, la perdita del lavoro o altri problemi di varia natura che, ovviamente, inducono ad un pagamento;

-     un pacco postale “urgente”: l’anziano/a viene contattato/a telefonicamente da un presunto dipendente di un ufficio postale o ditta che si occupa del servizio di corriere a domicilio, il quale comunica che, a breve, un collaboratore si recherà a casa dell’anziana vittima per consegnare un pacco “urgente”, il cui destinatario effettivo sarebbe la figlia o il nipote che, per i più svariati motivi, non ha ancora potuto procedere al pagamento; causa per la quale al momento della consegna l’anziano/a dovrà imprescindibilmente corrispondere l’importo dovuto. È bene sapere che i truffatori fanno leva proprio sulla “urgenza”, in quanto induce la vittima a non esitare, instillando il dubbio che la cosa più importante sia quella di non rischiare di perdere il pacco;

-     dipendenti di banca o appartenenti alle forze dell’ordine in abiti borghesi: di visite, quando si è in casa, se ne possono ricevere tante, ma non certo quelle degli impiegati di banca, i cui servizi vengono offerti solo presso gli sportelli, per corrispondenza, con carte di credito e online. Particolare attenzione, poi, a chi dice di far parte di enti benefici o religiosi, che, in modo assolutamente più credibile, preavvisano con messaggi nella buca delle lettere e di prassi non inviano volontari nelle abitazioni. O ancora, alla porta si presenta uno o più appartenenti alle Forze dell'Ordine, con un tesserino di riconoscimento a giustificare gli abiti civili? Comportamento del tutto inusuale: Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza operano presso le abitazioni in uniforme e vi giungono con auto di servizio con i colori istituzionali.

Ecco quindi che bisogna alzare la guardia e, prima di lasciarsi convincere, è sempre meglio prendersi il tempo necessario per capire senza fretta se ciò che viene chiesto o proposto dagli sconosciuti sia realmente lecito. Dunque, mai fornire telefonicamente informazioni personali, anagrafiche e bancarie, così come è bene non aprire subito la porta di casa se non si è certi di chi stia bussando/citofonando. Allo stesso modo, è necessario prestare attenzione e non rischiare di farsi distrarre quando fuori casa si presentano due persone o anche più. Non solo. Curare rapporti di buon vicinato è certamente un ottimo strumento per aiutarsi a vicenda. In tutti questi casi, quando non si sa cosa fare e ci si trova da soli, può essere molto utile semplicemente telefonare ad un parente e chiedere un aiuto o, meglio ancora, chiamare i Carabinieri al numero di emergenza 112 per ricevere un immediato ausilio telefonico e per avere il supporto di una pattuglia che potrà raggiungere l'abitazione e svolgere gli accertamenti necessari. Una breve chiamata, spesso, aiuta a evitare brutte sorprese ed è per questo che anche nelle prossime settimane saranno tenuti ulteriori incontri con quante più famiglie e anziani, al fine di instaurare un confronto, in un’ottica di prevenzione del fenomeno. Infatti, soprattutto nell’ultimo periodo, sono diversi i casi di persone, anche anziane, che, grazie ai consigli ricevuti nel corso dei vari incontri, sono riuscite a evitare il raggiro.

Gli incontri sono inseriti in una più ampia calendarizzazione di appuntamenti che vedono l’Arma dei Carabinieri operare vicina agli anziani, al fine accrescere il senso civico e la fiducia dell’Istituzione.

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