Redazione
Picchiato e minacciato di morte per un debito di droga
Picchiato e minacciato di morte per un debito di droga; un arresto dei Carabinieri per estorsione e detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.
Nella serata del 25 novembre, a San Vito dei Normanni, i Carabinieri della Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia hanno arrestato in flagranza di reato un 35enne per i reati di estorsione e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. L’uomo, già noto alle Forze dell’Ordine, avrebbe colpito ripetutamente al volto un 43enne del luogo, minacciandolo di morte, pretendendo la consegna di una somma di denaro pari a 17.000,00 euro, quale controvalore del credito, in realtà inesistente, dallo stesso vantato per la vendita di sostanza stupefacente del tipo cocaina.
I Carabinieri, allertati dalla vittima, hanno avviato immediatamente un’attività investigativa che, sulla base delle dichiarazioni raccolte e dagli elementi emersi nel corso di un servizio di osservazione, ha permesso di documentare la dinamica della richiesta estorsiva ed acquisire elementi indiziari a carico del presunto autore, che è stato arrestato subito dopo la consegna di una prima tranche di denaro pari a 500,00 euro in banconote di vario taglio; la somma è stata recuperata e restituita alla parte offesa.
A suffragare ipotesi che l’estorsore fosse coinvolto in un traffico di sostanze stupefacenti il fatto che presso la sua abitazione, nel corso della successiva perquisizione domiciliare, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato 55 grammi di cocaina che, in considerazione del quantitativo, appare verosimile ritenere che fosse destinata alla vendita; l’uomo, pertanto, dovrà rispondere anche del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito è stato condotto in carcere.
Tale servizio rientra nelle attività di contrasto alla criminalità diffusa che il Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi sta svolgendo in tutta la provincia
Floriana Pinto presenta Pupi Avati
Oggi in Commissione sanità regionale la mancata assunzione di parte dei dipendenti del San Raffaele
Di natura sindacale l’audizione richiesta dalla Uil Fpl Brindisi e poi dalla Cisl in merito all'esclusione di una parte del personale della Struttura riabilitativa San Raffaele di Ceglie Messapica dal transito alle dipendenze della Asl.
La richiesta di audizione nasce in merito alla mancata inclusione, nelle procedure di assunzione a tempo determinato, di 21 dei 157 dipendenti del San Raffaele alla Asl che ha internalizzato il servizio offerto fino alla legge 21 del 2024 dalla struttura privata.
Il segretario Uil Fpl Gianluca Ficecchia ha richiamato la legge 21 chiedendone l’applicazione integrale, ritenendo che anche il personale espulso, per motivi di non idoneità del profilo professionale, debba essere integrato alle dipendenze della Asl.
Una posizione condivisa dalla Cisl, rappresentata da Flavia Ciracì, che ha chiesto alla Asl di trovare dei percorsi - anche individuando profili professionali diversi – per assicurare la continuità lavorati anche a queste persone.
Il direttore amministrativo della Asl Brindisi Luigi Spina ha spiegato che le procedure si sono svolte nel pieno rispetto della legge 21 e della normativa vigente: “Ci sono 21 persone che non sono state assunte. 12 perché non in servizio a giugno 2024, dunque escluse per disposizione di legge. Tre hanno superato i 65 anni di età e non possono essere assunte nella pubblica amministrazione. Le altre sei non hanno i requisiti di idoneità. Si tratta di tre medici, due biologi e una psicologa, tutti senza il titolo di specializzazione necessario”.
Il consigliere Luigi caroli, (Fratelli d’Italia) è quindi intervenuto chiedendo che si predisponga la più preso il bando per l’assunzione a tempo indeterminato, facendo riferimento alla legge che esplicita come la selezione debba avvenire per titoli. Caroli ha anche chiesto un confronto in Commissione prima dell’emanazione del bando.
L’intento della Commissione, ha concluso Vizzino, è adoperarsi per trovare soluzioni affinché a tutti i lavoratori sia assicurato un futuro occupazionale. L’argomento tornerà a breve all’ordine del giorno della Commissione sia per dare seguito all’audizione di oggi, con l’auspicata convocazione di un tavolo tecnico con i sindacati, come richiesto dalla Cisl, sia per la pendente richiesta presentata da Caroli.
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Mesagne. A Natale regala un prodotto sartoriale della Casa di Zaccheo
Il laboratorio sartoriale nasce grazie alla lungimiranza e all’impegno dei volontari della “Casa di Zaccheo”, e si propone di trasmettere le basi sulla conoscenza laboratoriale della sartoria, attraverso un ciclo di lezioni frontali e pratiche per realizzare capi semplici e acquisire dimestichezza con tessuti e lavorazioni. Il progetto, dono di Papa Francesco, è stato finanziato dal Dicastero Vaticano per il servizio dello sviluppo umano integrale, in collaborazione con l’Arcivescovo Mons. Giovanni Intini. Il laboratorio sartoriale è uno spazio aperto alla collaborazione con altre realtà del territorio il cui obiettivo è la creazione di opportunità di lavoro, competenze tecniche e possibilità di nuovi percorsi per persone in difficoltà. Le persone coinvolte nel laboratorio acquisiranno competenze sempre specifiche nella produzione e confezionamento di abiti e accessori, nella realizzazione artigianale di articoli da regalo, bomboniere, arredi sacri per la messa, confezione di tuniche per la prima Comunione.
"È nostra abitudine coinvolgere e stimolare i nostri ospiti in laboratori manuali,- dice don Pietro Depunzio - per imparare un mestiere e mettersi alla prova con semplici mansioni in contesti lavorativi e sociali protetti per avviarsi al reinserimento vero e proprio».
Le famiglie possono ordinare e farsi personalizzare LA VESTE BIANCA PER IL BATTESIMO.
Rivolgersi presso la Casa di Zaccheo, durante i giorni di apertura del LABORATORIO SARTORIALE, dal Lunedì al Giovedì, dalle ore 9.30 alle 11.30.
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Presentazione libro "Magma" con l'autore Raffaele Costantini presso Officine Ipogee.
Presentazione libro "Magma" con l'autore Raffaele Costantini ven. 29/11 h. 19 Officine Ipogee.
Venerdì 29 novembre alle ore 19, presso le Officine Ipogee in piazza Sant'Anna dei Greci a Mesagne, le associazioni Mesagne Bene Comune e APS Street View organizzano la presentazione di MAGMA di e con Raffaele Costantini.
Tre ragazzini inseparabili assistono ad un agguato mafioso in un bar affollato di un’estate del 1980. Crescono in un paese del sud che divora il futuro dei bambini.
Una presentazione a più voci in cui è il romanzo ad aprire spazi di confronto sulle esperienze giovanili, sulle relazioni familiari, sui contesti criminali e su come questi possono influenzare giovani esistenze. Carla Orlandini e Michele Anam Caiulo ci racconteranno del progetto Le regole del gioco, in cui un team composto da attori, videomaker, educatori ed assistenti sociali ha condiviso un percorso di un anno con un gruppo di minori utilizzando il teatro per scoprire le mille sfaccettature dell'essere.
Forza Italia: “La violenza non sempre è visibile”
A San Michele Salentino, per la Giornata contro la Violenza sulle Donne, si è svolto il Convegno organizzato da Forza Italia “La violenza non sempre è visibile”
Ostetricia e Ginecologia del Perrino: meno cesarei nel report PNE
Ostetricia e Ginecologia del Perrino: meno cesarei nel report PNE.
COLDIRETTI PUGLIA, ALLEVAMENTI A RISCHIO CORMORANI
CLIMA: COLDIRETTI PUGLIA, ALLEVAMENTI A RISCHIO CORMORANI; OGNI UCCELLO RIESCE A MANGIARE FINO A 10KG DI PESCE AL MESE.
Con le temperature sopra la media stagionale in un novembre da 18 gradi, c’è l’invasione di cormorani in Puglia, gli uccelli che si cibano di pesce, più che triplicati a causa della tropicalizzazione del clima, con ripercussioni economiche gravi per i pescatori e per gli allevamenti di pesce in mare aperto. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, con la tropicalizzazione del clima che manda la natura in tilt e fa proliferare la fauna selvatica, come i cormorani che da migratori sono diventati stanziali in Puglia con danni alla pesca negli allevamenti, in mare ed in laguna, ma l’effetto dei cambiamenti climatici si avverte anche a livello strutturale, con il surriscaldamento del mare e i mutamenti delle correnti.
Ogni cormorano mangia fino a 10 chilogrammi di pesce al mese, oltre 300 grammi al giorno, lasciando tra l’altro – denuncia Coldiretti Puglia - pesci feriti nell’attività predatoria e con il rischio della diffusione di malattie e parassiti. Il numero di cormorani svernanti è cresciuto di circa venti volte negli ultimi 25 anni – aggiunge Coldiretti Puglia - secondo un andamento parallelo e strettamente correlato alla crescita esponenziale delle popolazioni nidificanti nei paesi dell'Europa centrosettentrionale.
La presenza sempre più invasiva dei cormorani – aggiunge Coldiretti Puglia - viene segnalata dai pescatori in provincia di Bari sia a sud, tra Mola di Bari e Torre a Mare che a nord tra Giovinazzo e Bisceglie, sulla costa di Taranto, nella laguna di Varano, sulla Diga di Capaccio del Celone a Lucera e presso la palude del Lago Salso a Manfredonia, a Gallipoli e sugli oltre 400 chilometri di costa della regione.
E’ ormai una vera e propria emergenza alla luce dei danni provocati all’attività degli allevamenti di pesce in mare aperto in Puglia e alla vita stessa dei pesci nei mari. L’attività predatoria dei cormorani – spiega Coldiretti Puglia - sottopone a forte stress la vita marina poiché è talmente intensa da non permettere la crescita, lo sviluppo e la riproduzione delle specie di cui si nutrono.
Non si limitano alle specie di pesce pregiate – aggiunge Coldiretti Puglia - perché mangiano anche quelle specie-foraggio che dovrebbero fungere da pasto per le prime, rendendo ancor più negativo il loro impatto sul settore ittico. Per acquacoltori e pescatori di mestiere la riduzione del pescato risulta il fattore di maggior impatto – riferisce Coldiretti Puglia - mentre per i pescatori sportivi a rischio è la riduzione degli stock ittici dovuti ad una ridotta produzione naturale.
I danni causati dai cormorani vanno ad aggiungersi agli effetti del conflitto in Ucraina, con uno scenario nelle marinerie molto grave per il caro carburanti che sta fermando i pescherecci e le barche nelle banchine e il calo dei consumi per l’inflazione che ha fatto perdere potere di acquisto alle famiglie.
In Puglia sono enormi i danni causati dalla fauna selvatica, con i cinghiali distruggono le coltivazioni e attaccano gli uomini e gli animali allevati – denuncia Coldiretti Puglia - come anche i lupi e i cani inselvatichiti, gli storni azzerano la produzione di olive e distruggono le piazzole, le lepri divorano letteralmente interi campi di ortaggi, i cormorani mangiano i pesci negli impianti di acquacoltura, con un danno pari ad oltre 16 milioni di euro. Gli agricoltori stanno provvedendo a recintare a proprie spese con costi considerevoli le aziende agricole per difendersi dai cinghiali che distruggono strutture e produzioni. Si tratta di una situazione insostenibile – conclude la Coldiretti regionale - che sta provocando l'abbandono delle aree interne, con problemi sociali, economici e ambientali.
Il futuro del Sito di interesse nazionale di Brindisi
Il futuro del Sito di interesse nazionale di Brindisi: Arpa Puglia chiama a discuterne esperti e protagonisti.
La Polizia di Stato di Brindisi contro la violenza sulle donne
La Polizia di Stato di Brindisi contro la violenza sulle donne: diverse iniziative durante la settimana.
Nel corso di questa settimana, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, hanno avuto luogo nel Capoluogo e in provincia una serie di eventi dedicati alla sensibilizzazione e alla lotta alla violenza di genere. La Polizia di Stato, con il Questore di Brindisi Giampietro LIONETTI e gli operati della Questura, ha partecipato attivamente alle iniziative, sottolineando l’importanza di unire le forze e “fare squadra” per contrastare questo fenomeno sociale che colpisce ogni anno migliaia di donne.
Gli eventi, organizzati da scuole, Comuni e Associazioni, hanno visto la partecipazione di numerosi studenti, cittadini e attivisti, dimostrando un forte interesse verso la tematica. Le attività hanno incluso convegni, seminari, flash mob, marce e momenti di confronto, creando spazi di dialogo e racconti di esperienze concrete.
Uno dei principali appuntamenti è stato organizzato il 25 novembre, presso il Comune di Torchiarolo dove, nella sala consiliare si è tenuto il convegno “Una sciarpa rossa contro la violenza sulle donne”. All’iniziativa, che ha coinvolto un elevato numero di studenti, sono intervenuti un gruppo di professionisti e Autorità locali, tra cui il Questore Lionetti. Per l’occasione, nell’ambito della compagna permanente “Questo non è amore”, era presente il camper con un’equipe multidisciplinare della Polizia di Stato.
Nella stessa giornata, ad Ostuni e Mesagne sono stati realizzati parallelamente altri eventi. Presso l’ITET “Pantanelli- Monnet” di Ostuni, è stato organizzato un seminario si sensibilizzazione rivolto agli studenti della scuola secondaria di secondo grado a cui ha partecipato il personale del Commissariato distaccato, così come a Mesagne con l’evento “Oltre le parole…”, ove si è tenuta una marcia di sensibilizzazione con la presenza di Associazioni e studenti. Presso la villa comunale, dopo gli interventi istituzionali, a cui ha preso parte anche il Dirigente del Commissariato di P.S. di Mesagne, e un momento di intrattenimento per gli studenti, l’amministrazione Comunale ha provveduto alla piantumazione di un albero intitolato al ricordo delle vittime di femminicidio.
Il 26 novembre, a San Pietro Vernotico, il Dirigente della Divisione Anticrimine della Questura ha partecipato al convegno “Chi ti ama non ti tarpa le ali”. Obiettivo dell’evento promuovere, tra gli studenti e nella comunità scolastica la cultura della “non violenza” nei confronti delle donne ed educare all’affettività e al rispetto delle differenze di genere, quale forma di prevenzione alla formazione di comportamenti discriminatori.
Le iniziative a tema si chiuderanno giovedì 28 novembre con due incontri. Al mattino, presso San Pietro Vernotico con l’evento organizzato dal Comune: “Insieme contro la violenza di genere” pensato per coinvolgere Istituzioni, Forze dell’Ordine, operatori del diritto e giovani cittadini in un dialogo aperto e costruttivo sulla lotta contro ogni forma di violenza di genere; un’occasione per approfondire il ruolo cruciale della Polizia di Stato nella lotta alla violenza e nel supporto alle vittime, alla presenza del Questore e del Vice Dirigente della Squadra Mobile.
Nel pomeriggio presso l’ex convento Santa Chiara di Brindisi si terrà un evento organizzato dalla CGIL Brindisi incentrato sul “codice rosso”, al quale prenderanno parte Funzionari ed operatori della Questura.
La lotta contro la violenza sulle donne è una responsabilità condivisa che richiede il supporto di tutti e pertanto, la Polizia di Stato rinnova continuamente il suo impegno nella lotta contro la violenza.