Redazione

Desidero chiarire che la notizia secondo cui la Chirurgia e l'Ortopedia dell'Ospedale di Ostuni dipenderanno dall'Ospedale di Francavilla "NON È VERA".

L'Ospedale di Ostuni è un ospedale di base, parte integrante dei tre nosocomi previsti dal piano di riordino della Regione Puglia. Svolge un ruolo essenziale nell'ambito dei servizi erogati dall'ASL di Brindisi, e la Chirurgia e l'Ortopedia sono reparti fondamentali e imprescindibili. È importante sottolineare che il nosocomio di Ostuni non sarà declassato. Invitiamo quindi la popolazione a non allarmarsi.

Tantissimi cittadini di Ostuni trovano risposte adeguate ai loro bisogni di salute in questa struttura, oltre alla miriade di turisti che, nell'arco dell'anno, affollano la città. Negli anni, l'Ospedale di Ostuni è stato martoriato da notizie non veritiere, che hanno generato confusione e preoccupazione tra i cittadini. È fondamentale tutelare e difendere la sanità provinciale, e l'Ospedale di Ostuni rappresenta un pilastro fondamentale in questo contesto.

Già in passato si era tentato di smantellare la struttura, ma noi ci siamo sempre opposti a tali ipotesi, che al momento sono inesistenti. In merito a questa questione, ho contattato telefonicamente il Direttore Generale dell'ASL di Brindisi, Maurizio De Nuccio, il quale mi ha assicurato che nulla sarà cambiato per quanto riguarda l'Ospedale di Ostuni.

La Direzione Generale, sin dal suo insediamento, ha confermato il ruolo e l'importanza dell'Ospedale di Ostuni, assicurando che nulla sarà modificato in merito a Chirurgia e Ortopedia.

Ribadisco il mio impegno e quello della Regione Puglia a garantire un servizio sanitario di qualità e a proteggere le strutture fondamentali per la salute della nostra comunità.

Tommaso Gioia 

Consigliere per la Sanità del Presidente della Regione Puglia

 

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ACCENSIONI ED ESPLOSIONI PERICOLOSE, 4 UOMINI DENUNCIATI DALLA POLIZIA DI STATO DI BRINDISI.

Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato di Brindisi, in seguito agli accertamenti di polizia giudiziaria e amministrativa effettuati in ricorrenza dei festeggiamenti della notte di Capodanno, ha deferito all’Autorità Giudiziaria quattro persone.

Si tratta di un uomo di Mesagne, di uno di Ostuni e di due turisti in visita ad Ostuni, ritenuti responsabili del reato di accensioni ed esplosioni pericolose in luogo pubblico senza autorizzazione dell’Autorità di P.S., aggravate dalla presenza di un cospicuo numero di persone.

Nello specifico, con l’arrivo della mezzanotte del 31 dicembre 2024, durante i festeggiamenti di Capodanno, gli agenti dei Commissariati di Mesagne e Ostuni, in servizio nelle principali piazze, hanno sorpreso le persone mentre accendevano i fuochi pirotecnici (cd. “cassette”), senza nessuna autorizzazione ed in luoghi affollati.

Si richiama l’attenzione della cittadinanza sulla pericolosità degli artifici pirotecnici, specie se prodotti artigianalmente, per la gravità dei danni che possono arrecare all’integrità fisica delle persone. Nel caso venissero accidentalmente ritrovati, si invitano i cittadini a contattare subito il 112 NUE.

Nell’aula magna del Tecnico Economico E. Ferdinando in via D. Chiesa a Mesagne la dott.ssa Michela Giannini responsabile della comunicazione dell’ITS Academy Turismo Puglia, ha illustrato agli studenti di quarto e quinto anno l’offerta formativa dei corsi biennali di alta specializzazione.

Si è parlato dell’alta specializzazione per le nuove professioni del futuro. É stato molto interessante conoscere le caratteristiche di questi percorsi che sono gratuiti, prevedono un contatto immediato con le aziende, hanno un placement / inserimento nel mondo del lavoro del 98%, hanno il vantaggio di valere come crediti formativi nei concorsi pubblici, promuovono l’auto-imprenditorialità.

Gli alunni dell’indirizzo Turismo e Sistemi Informativi Aziendali, si sono dimostrati molto interessati all’incontro di orientamento formativo che ha fatto loro scoprire un ventaglio di possibilità per le scelte post maturità. È stato ricordato agli studenti dell’indirizzo Turismo che avranno l’opportunità di frequentare un PCTO di 40 ore focalizzato sul management delle destinazioni eno-gastronomiche, in collaborazione con l’ITS, ore proficue per approcciarsi fattivamente al mondo del lavoro.

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Un’ondata di maltempo con la colonnina di mercurio improvvisamente crollata anche di 10 gradi ha colpito la Puglia, dopo che sono stati ad oggi 157 gli eventi estremi che si sono abbattuti campagne e città, con tornado, grandinate, tempeste di vento e nubifragi improvvisi e violenti, che si abbattono su un territorio fragile, ma è stata la siccità che già dall’inverno ha creato le condizioni critiche per dichiarare lo stato di calamità. A darne notizia è Coldiretti Puglia, sulla base della banca dati ESWD diffusa in occasione della nuova perturbazione che sta colpendo anche la Puglia.

Il risultato è che agli effetti del maltempo si sono sommati quelli della siccità con cali a doppia cifra per alcune produzioni simbolo dal grano all’olio d’oliva, colpiti dalla mancanza di acqua. Non sorprende dunque che il 69% degli italiani sia ormai rassegnato al fatto che occorre ormai abituarsi a convivere con i rischi di catastrofi ambientali e eventi atmosferici avversi, secondo un’indagine Coldiretti/Censis.

A causa della mancanza di acqua – dice  Coldiretti Puglia – sono balzati alle stelle i costi di carburante per l’irrigazione e in difficoltà per l’allarme siccità fuori stagione sono in realtà tutte le colture in campo a causa della maturazione contemporanea delle verdure. Una situazione preoccupante in Puglia – sottolinea la Coldiretti Puglia - dove a causa della siccità grave del 2024  ci sono stati raccolti dimezzati dalle ciliegie al grano, dal miele fino alle olive. La crisi idrica ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, ma anche gli apicoltori hanno dovuto dire addio ad oltre 1 vasetto di miele su 2 con le api stremate senza cibo per le fioriture azzerate. Ma anche la campagna di raccolta delle olive è stata inficiata dalla siccità con un crollo di oltre il 40% delle quantità rispetto all’anno prima.

Con il numero delle aziende di agricoltura, silvicoltura e pesca che è calato per la prima volta sotto la soglia delle 700mila unità, Coldiretti chiede un intervento urgente a sostegno del settore, a partire dalle scelte di politica europea.  Un passo avanti importante è arrivato dalla decisione della Commissione Europea di accogliere una delle richieste avanzate dalla Coldiretti nel corso delle sue mobilitazioni a Bruxelles, con la modifica del regolamento “de minimis” per il settore agricolo, gli aiuti di piccola entità che non hanno alcun impatto sugli scambi nel mercato unico. Il nuovo regolamento raddoppia la soglia ad azienda (da 25mila a 50mila euro in tre anni) dando la possibilità agli Stati di erogarli senza doverli notificare alla Commissione e incorrere nel rischio di procedure di infrazione per distorsioni della concorrenza. Una misura importante anche per i suoi effetti sul Fondo emergenza agricole, poiché aumenterà le possibilità per i governi di sostenere le filiere in crisi.

Ma per garantire quella sovranità alimentare europea che la Presidente della Commissione Ue von der Leyen ha annunciato di voler porre alla base del suo secondo mandato occorre intervenire – sottolinea Coldiretti -sulle risorse della Politica agricola comune, assicurando che esse vadano solo ai veri agricoltori.  Una misura essenziale per ridurre la vulnerabilità dell’Europa e difendere quello che gli studiosi definiscono “eccezionalismo agricolo”, non a caso al centro dell’assemblea Coldiretti. Con questo termine si indica l’attenzione particolare data all’agricoltura e al cibo rispetto ad altri settori, motivata dal fatto che la sicurezza degli approvvigionamenti alimentari è parte essenziale della sicurezza e della sovranità nazionale.

La perdita di ogni metro quadrato di produzione agricola europea e la sua sostituzione hanno effetti negativi – conclude Coldiretti - anche dal punto di vista dell’ambiente e della salute, con un aumento delle emissioni, un arretramento dei presidi ambientali e civici e minori sicurezze per i nostri cittadini.

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 Il Team Para Sailing Brindisi è lieto di annunciare che ospiterà la Para Sailing Academy e la squadra nazionale di vela paralimpica, per una serie di allenamenti in preparazione dei Mondiali che si terranno in Australia a marzo 2025.

La Para Sailing Academy è un progetto condotto da FIV e CIP, volto alla promozione della vela paralimpica in tutto il territorio italiano.

Gli allenamenti si svolgeranno in due sessioni: dal 14 al 20 gennaio e dal 18 al 24 febbraio 2025.

L’iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione con i circoli FIV ospitanti, la Lega Navale Italiana – Sezione di Brindisi e l’associazione GV3 A Gonfie Vele Verso la Vita, fondatori della prima scuola di vela paralimpica pugliese che ha istituito il “Team Parasailing Brindisi”. Tutto questo sarà possibile grazie al supporto della FIV, Federazione Italiana Vela Ottava Zona.

Le attività sportive si terranno nello spettacolare “Stadio del Vento” del porto interno di Brindisi, utilizzando imbarcazioni Hansa 303, simbolo di inclusività e innovazione nella vela paralimpica. La base operativa sarà presso il Marina di Brindisi, mentre gli incontri istituzionali avranno luogo nella sede della Lega Navale Italiana – Sezione di Brindisi.

Oltre agli allenamenti della squadra nazionale, il programma prevede una serie di attività collaterali:

  • Allenamenti di alto livello per il gruppo paralimpico nazionale e per gli atleti della squadra paralimpica locale che fa capo a Brindisi.
  • Formazione e aggiornamento rivolti a istruttori, ufficiali di regata, dirigenti sportivi e persone di supporto, per promuovere la crescita del settore para sailing.
  • Attività di promozione dedicate al territorio, con il coinvolgimento di scuole, associazioni e genitori, per avvicinare nuove generazioni e comunità alla vela paralimpica.

L’evento rappresenta un’importante occasione per la città di Brindisi, che si conferma un punto di riferimento per lo sport paralimpico e per la promozione dei valori di inclusività e integrazione attraverso lo sport.

Invitiamo tutti gli appassionati, le istituzioni e la cittadinanza a partecipare e sostenere questa straordinaria iniziativa.

“La vela è uno sport che unisce e ispira, e siamo felici di mettere a disposizione la nostra esperienza e le nostre strutture per sostenere un progetto così importante. È un’opportunità

per Brindisi di dimostrare il proprio valore come punto di riferimento per lo sport paralimpico.” Dichiara Salvatore Zarcone, Presidente della Lega Navale Italiana di Brindisi.

“Accogliere la Parasailing Academy e contribuire alla preparazione della squadra nazionale è per noi motivo di grande orgoglio. Questo evento sottolinea il nostro impegno per l’inclusione e per la promozione della vela paralimpica, valori che da sempre guidano la nostra associazione.” – dichiara Marco Miglietta, Presidente dell’associazione GV3.

Grande soddisfazione del Presidente del Comitato VIII Zona della Federazione Italiana Vela Alberto La Tegola: - “Sono molto soddisfatto del lavoro intrapreso dalla Lega Navale di Brindisi e da GV3 sulla vela paralimpica, anche perché i primi importanti risultati si vedono e altri Circoli in Puglia stanno percorrendo i primi passi di questo percorso verso l’integrazione sportiva e sociale. La presenza della Para Sailing Academy testimonia l’apprezzamento della Federazione Vela nazionale ed è un importantissimo passo per la promozione di questa attività sul nostro territorio.”

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ROSSOTONO MESAGNE-CLEAN UP MOLFETTA 84-78.

Per l'ultima gara del girone d'andata, la Rossotono Mesagne ospita la Clean Up Molfetta per il big match di giornata che contrappone terza e quarta forza del campionato. Coach Olive schiera Stella, la new entry Maralossou, Mucenieks, Kalan e Mazzullo, mentre coach Gesmundo risponde con Scarpone, Didonna, Chiriatti, Mezzina e Infante.
L'inizio di gara premia la fisicità del Molfetta, che prova a fuggire subito con un vantaggio in doppia cifra grazie ad un Infante dominante sotto canestro ed a percentuali mostruose dalla linea dei 6.75. Nei primi minuti, invece, la Virtus si mantiene a galla soprattutto grazie a capitan Stella, che lancia la rimonta di fine quarto che porta i gialloblu sul -3 (28-31).
Nel secondo parziale gli uomini di Olive capovolgono l'inerzia dell'incontro grazie agli ottimi ingressi di Piscitelli e Qittane, che alzano l'asticella dell'aggressività difensiva consentendo un parziale monstre di 22-10. Si inizia a rivedere anche il miglior Kalan, che scalda le mani dall'arco grande contribuendo in maniera sostanziale al +9 finale (50-41).
Al rientro dalla pausa lunga, il pubblico di casa fa conoscenza con il miglior Maralossou, il quale inizia a tagliare con regolarità la difesa biancorossa con penetrazioni rapide e fantasiose dopo venti minuti di sostanziale conoscenza con l'ambiente e gli avversari. Il Molfetta si regge sul trio Infante, Mezzina, Suraci, mentre la Virtus riesce a ruotare con maggiore profitto il roster mantenendo alta la qualità delle giocate (68-55).
Negli ultimi 10 minuti, dopo aver toccato anche il +15, la Virtus inspiegabilmente si spegne per qualche minuto, consentendo agli ospiti di rientrare in partita fino al -2. Nel momento caldo, Stella, Oboichuk e Maralossou mettono in cascina tre canestri che riportano gli ospiti a distanza di sicurezza. Gli ultimi 90 secondi sono di gestione e servono a preparare il tripudio finale del numeroso pubblico gialloblu, presente nonostante le impervie condizioni climatiche. Un segnale di crescita e passione da non trascurare.
La Rossotono centra la sesta vittoria consecutiva, un risultato eccezionale in relazione alla complessità di un girone che regala sempre sorprese inattese, come nella giornata appena conclusa. I gialloblu sono adesso secondi dietro la coppia Lecce-Castellaneta, a +4 dalle inseguitrici. Chapeau.
Mesagne: Stella 24, Piscitelli 9, Qittane 10, Mucenieks 0, Kalan 24, De Ninno NE, Berdychevskyi 0, Oboichuk 2, Meroza NE, Carriero NE, Mazzullo 1, Maralossou 14. All. Olive, Ass. Carone.
Molfetta: Suraci 16, Scarpone 2, Costa NE, Delmas NE, Chiriatti 6, Sasso 0, Didonna 9, Patimo NE, Mongelli 0, Infante 23, Sciangalepore NE, Mezzina 22. All. Gesmundo.

Dopo anni di crisi sanitaria senza interventi risolutivi, il Sindaco di Brindisi, sulla scia dei commenti dei rappresentanti di partiti del governo che più ha tagliato i fondi alla sanità, è intervenuto sulla riorganizzazione proposta dalla ASL di Brindisi. Una riorganizzazione che, contrariamente a quanto si vuol far credere, non mira a chiudere servizi.

Un modello di eccellenza che torna al passato

L’accorpamento del Centro Grandi Ustionati, della Chirurgia Plastica e della Chirurgia Riparativa Mammaria in un’unica unità complessa non è una novità, ma un ritorno a un modello organizzativo che in passato ha funzionato. Tale struttura, sotto la guida di un unico primario, ha rappresentato un’eccellenza del P.O. di Brindisi, attirando medici specialisti e garantendo cure di altissimo livello grazie alla professionalità di lavoratori e lavoratrici della sanità.

Il Sindaco e i rappresentanti regionali e nazionali dei partiti di governo che più ha tagliato i fondi alla sanità dovrebbero riflettere su come si sia arrivati a questa situazione. Invece, si cerca di spostare l’attenzione su altri temi, in quella che appare come una strategia di distrazione di massa, non si può dimenticare che la città di Brindisi sta affrontando numerose altre criticità che richiedono attenzione. Una di queste è la chiusura dell’unico asilo nido comunale, un servizio essenziale per le famiglie e per i bambini della città. La decisione di chiudere questa struttura ha lasciato molte famiglie in difficoltà e ha messo da parte l’esperienza e la professionalità delle educatrici che lo hanno reso un’eccellenza locale.

Un altro problema grave è rappresentato dalla cronica carenza di personale all’interno del Comune di Brindisi. Questa situazione sta creando forti disagi per i lavoratori e, di conseguenza, per tutti i cittadini che si trovano a dover fare i conti con un’amministrazione sempre più in affanno nel fornire servizi essenziali.

La Funzione Pubblica CGIL Brindisi sottolinea inoltre la persistente mancanza di dialogo con le rappresentanze sindacali. Il Sindaco Marchionna continua a evitare un confronto costruttivo su temi fondamentali per il futuro della città. Questa chiusura al dialogo è preoccupante e non fa che aggravare le difficoltà di una città che avrebbe bisogno di unità e collaborazione per affrontare le sfide che la attendono.

Nonostante tutto, la Funzione Pubblica CGIL Brindisi non si arrende. Continueremo a batterci con determinazione per difendere i diritti dei cittadini e dei lavoratori, perché i servizi pubblici non sono un privilegio, ma un diritto fondamentale. Le battaglie che abbiamo portato avanti in passato sono oggi più attuali che mai, e siamo pronti a dare il nostro contributo affinché Brindisi possa voltare pagina e guardare al futuro con maggiore fiducia.

Luciano Quarta

Segretario Generale Funzione Pubblica CGIL Brindisi

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Venerdì sera, il centro storico di Mesagne è stato teatro di una serata alquanto movimentata, segnata da un episodio di violenza che ha coinvolto un gruppo di giovani, tra cui alcuni minorenni e persino un genitore. Il primo episodio si è verificato in Piazza Porta Piccola, dove una discussione accesa è rapidamente degenerata in una violenta rissa. Tutto è iniziato con un'accesa lite verbale, i cui motivi sono ancora oggetto di indagine da parte delle autorità. Tuttavia, in pochi istanti, le parole hanno lasciato spazio alla violenza fisica: pugni e calci sono volati senza controllo, trasformando la piazza in una scena di caos. La situazione è ulteriormente degenerata quando altri individui si sono uniti al gruppo iniziale, aumentando il numero dei partecipanti e aggravando il pericolo per la sicurezza pubblica. Preoccupati dall'escalation, alcuni passanti hanno allertato le forze dell'ordine. Sul posto sono intervenute due volanti della polizia che, con grande determinazione, hanno riportato la calma. Gli agenti hanno separato i contendenti e proceduto all'identificazione di tutti i coinvolti, compresi sia gli aggressori che le vittime. Al termine delle operazioni, è stato confermato che tutti i partecipanti alla rissa saranno denunciati per rissa in luogo pubblico, un reato che prevede ammende che possono raggiungere i 2.000 euro. Ma non è tutto: pochi giorni prima, un altro episodio analogo si era verificato in un locale pubblico della città. Anche in quel caso, la polizia è riuscita a identificare i responsabili, che ora saranno chiamati a rispondere delle proprie azioni. Sono inoltre previsti provvedimenti nei confronti del locale in cui è scoppiata la lite, a conferma della severità con cui le autorità intendono affrontare situazioni di questo tipo. L'episodio di venerdì sera ha acceso i riflettori su un problema crescente: la presenza di episodi di violenza giovanile che mettono a rischio la tranquillità e la sicurezza pubblica. Le autorità hanno ribadito l'importanza di un intervento tempestivo e deciso per contrastare tali fenomeni, lanciando un appello alla responsabilità e alla collaborazione da parte di tutta la comunità.

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A causa di un problema tecnico improvviso è temporaneamente interrotta la normale erogazione idrica nell'abitato di Brindisi (BR).

I tecnici di Acquedotto Pugliese (AQP) lavoreranno ininterrottamente fino al ripristino del regolare servizio, che dovrebbe avvenire presumibilmente entro la tarda mattinata di oggi.

I disagi potrebbero essere avvertiti soprattutto negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.

Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.

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Il lupo, sebbene in piccoli nuclei, sta tornando a popolare il territorio pugliese: un evento che porta con sé implicazioni ecologiche, sociali e istituzionali. Da qui la necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica e i professionisti dell’informazione, coinvolgendo attivamente sia i cittadini che i giornalisti in un incontro a carattere scientifico che si è tenuto venerdì pomeriggio nella sede Media Porto - Polo Biblio Museale di Brindisi.

Il convegno, dal titolo "Lupo appenninico nel territorio provinciale di Brindisi - la comunicazione giornalistica e multimediale", è stato organizzato dal Centro di Fauna Selvatica della Provincia di Brindisi con l’intento di fornire gli strumenti necessari per trattare con maggiore efficacia e competenza i fatti di cronaca legati alla presenza del lupo nel brindisino.

Dopo i saluti dell’Amministratore Unico di Santa Teresa S.p.a. Giovanni Luca Aresta,  

ci sono state le relazioni degli esperti Ettore Randi, biologo genetista e docente dell’Università di Bologna; Antonio Iannibbelli, fotografo naturalista e divulgatore scientifico; Domenico Campanile, dirigente Sezione Gestione Sostenibile e Tutela delle Risorse Forestali e Naturali della Regione Puglia; Vito Magli, Dirigente Veterinario ASL/Br.

Hanno moderato gli interventi il caposervizio di Quotidiano di Puglia Erasmo Marinazzo e Paola Pino D’Astore, biologa del Centro Fauna Selvatica.

Il lupo stimola nelle persone particolari reazioni emotive - ha affermato il prof. Randi - ed è un atteggiamento che può anche essere giustificato, ma è fondamentale cercare di riportare le condizioni e le valutazioni sulla base di quello che conosciamo dal punto di vista della ricerca scientifica. Oggi infatti siamo qui proprio per cercare di spiegare bene, in modo corretto, cosa vuol dire convivere, coesistere con i lupi”.

Un convegno dunque per conoscere, proteggere il lupo e non averne paura: la sua presenza è mal tollerata, proprio perché lo si conosce poco. “Ognuno ha il “proprio lupo” nella testa - ha detto Iannibbelli - costruendo immagini fantastiche di creature che mangiano qualsiasi cosa. La realtà è molto diversa: il lupo ha paura dell’uomo, è un animale fragile che è stato a rischio estinzione in Italia”.

“Oggi Santa Teresa S.p.A., con la Provincia di Brindisi e il suo Centro Fauna, si fa promotore di una iniziativa importante che vede al tavolo illustri i relatori tra i massimi esperti di riferimento del settore - ha detto l’Amministratore di Santa Teresa Aresta - un convegno aperto a tutti per promuovere una maggiore informazione, ma soprattutto per sfatare quei miti e quelle leggende che molto spesso avvolgono la storia del lupo. Siamo certi che questo convegno potrà dare un contributo importante per la comunità provinciale e verso questo animale che va compreso e protetto”.

L’intento del convegno divulgativo era proprio quello di fornire una corretta informazione per sfatare miti e pregiudizi sul lupo, promuovendo una maggiore comprensione e accettazione della sua presenza sul territorio provinciale.

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