Redazione

Sono numeri importanti quelli registrati nell’attività dello Scap, il Servizio di Consulenza ambulatoriale pediatrica: 5.246 accessi nel Perrino di Brindisi e 4.353 nell’ospedale di Francavilla Fontana, per un totale di 9.599 accessi complessivi nell’anno 2024 e un trasferimento della presa in carico al Pronto Soccorso pari solo al 6% circa dei casi trattati.

Si tratta di un servizio dedicato ai bambini che giungono negli ospedali con l’ipotesi di un codice bianco e verde, attivo dal 2017 grazie ad un progetto della Regione Puglia che ne affida la gestione ai pediatri di libera scelta con l’obiettivo di migliorare l’integrazione ospedale-territorio.

Nella provincia di Brindisi lo Scap è funzionante nell’ospedale Perrino di Brindisi e nel Camberlingo di Francavilla Fontana, in locali adiacenti al Pronto Soccorso ed è curato da un medico pediatra e un infermiere per turno. Si può accedere quando non è aperto l’ambulatorio del pediatra di libera scelta: il sabato e prefestivi, domenica e festivi, dalle 8 alle 20.

L’accesso è diretto per patologie non traumatiche come tosse, mal di gola, febbre, otiti, dolori addominali, che possono essere trattate ambulatorialmente.

Sono 43 i pediatri della provincia che turnano nell’organizzazione del servizio, 39 convenzionati e 4 non convenzionati, con il coordinamento di Elisabetta Quaranta e Franco Gianfredi, mentre sono 22 gli infermieri della Asl impegnati a rotazione nelle due sedi, coordinati da Carmelo Villani e Pietro Molendini.

“I benefici di questa buona pratica - riferisce Giulia Calabrese, dirigente medico della Asl Brindisi responsabile dello Scap - sono molteplici: le famiglie e i bambini non devono più stazionare per molto tempo nei Pronto Soccorso, la struttura ospedaliera stessa registra una riduzione importante di accessi impropri al Pronto soccorso, ed inoltre viene garantita continuità assistenziale con i pediatri di famiglia che hanno in carico i bambini durante la settimana. A partire da ottobre 2024 - aggiunge – l’attività dello Scap è informatizzata e registrata sulla piattaforma regionale Edotto. Il numero di accessi fa comprendere quanto sia collaudato e utile il servizio per le famiglie”.

Allo Scap possono accedere anche i non residenti, con un vantaggio per i comuni che registrano un aumento della popolazione nei periodi di maggiore afflusso turistico.

La Asl Brindisi ha presentato richiesta alla Regione di ampliamento del progetto con l’attivazione dello Scap anche nell’ospedale di Ostuni.

Un video informativo prodotto di recente spiega come accedere e come funziona il servizio.

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L’Ordine dei Medici al fianco degli studenti del Liceo  Fermi- Monticelli nella formazione sanitaria: una giornata nel reparto di Radioterapia . Questa mattina gli studenti del terzo anno del Fermi-Monticelli di Brindisi hanno visitato reparto di Radioterapia presso l’ospedale Perrino di Brindisi  accompagnati dalla responsabile dott.ssa Chiara De Luca. I ragazzi con le docenti, la prof.ssa Daniela Scalzo e la prof.ssa Lucia Di Paola, alla presenza  del direttore generale della ASL , Maurizio De Nuccio, del direttore amministrativo della Asl, Loredana Carulli, del Presidente dell’Ordine dei Medici, il dott.  Arturo Oliva ,  del coordinatore del percorso dott. Vito Fumai e del Direttore Sanitario del “Perrino” Andrea Molino, hanno trascorso la giornata nei laboratori di uno dei reparti più importanti dell’ospedale Perrino di Brindisi. Questa visita si inserisce all’interno di un progetto formativo  che vede la collaborazione della scuola con l’Ordine dei Medici della Provincia di Brindisi. Un  percorso di potenziamento-orientamento “Biologia con curvatura biomedica”, promosso dalla Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri,  sostenuto dal Ministero dell’Istruzione.

 “Si tratta di un progetto molto importante – ha detto il presidente Arturo Oliva –che prevede, a partire dal terzo anno dei licei, un indirizzo ‘biomedico’, extracurricolare, che accompagna gli studenti verso le facoltà di area medica. Centocinquanta ore complessive suddivise in tre anni, di insegnamenti, tra lezioni frontali con i biologi e lezioni pratiche, con i medici delegati dall’Ordine, e visite sul campo, ad ambulatori, ospedali, laboratori di ricerca, studi specialistici. I ragazzi imparano a conoscere il lavoro del medico e a valutare le proprie motivazioni”. 

“Siamo veramente grati all’Ordine dei Medici di questa collaborazione - ha detto la dirigente scolastica del Liceo Fermi-Monticelli, Stefania Metrangolo- E’ un percorso di orientamento e formazione che offre la possibilità agli studenti di confermare la propria scelta. I ragazzi non solo si rapportano direttamente con la cura del paziente ma anche con tutto che concerne il back office , tanto è vero che oggi l’attività è stata svolta nel reparto di Radioterapia che cura tanto l’aspetto fisico quanto quello medico della materia. Oggi concludiamo un percorso importante per i nostri studenti che si avvicinano alla maturità e che hanno maggiore consapevolezza delle loro scelte”. Con questo percorso gli studenti, quindi, si avvicinano fattivamente alla attività medica arricchendo il loro bagaglio culturale e umano.

“L’iniziativa – ha concluso Oliva – è possibile grazie alla preziosa e costante collaborazione con la ASL e con gli istituti scolastici, dei dirigenti scolastici e dei docenti di Scienze che guidano gli studenti durante il triennio finale. Il mio ringraziamento va anche al Direttore Generale e ai colleghi che gratuitamente mettono a disposizione le loro competenze per animare il percorso di studi”.

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Francavilla Fontana lancia il Master Executive per il Servizio Civile Universale:formazione, inclusione e futuro.

Questa mattina, nel suggestivo scenario del Castello Imperiali di Francavilla Fontana, ha preso il via il Master Executive per il Servizio Civile Universale. Un progetto ambizioso, nato dalla sinergia tra realtà impegnate nella formazione e nella promozione sociale del territorio: Gruppo FORTIS, Consorzio dell'Ambito Territoriale Sociale BR3, Fondazione Parco Culturale ETS, Dante Alighieri ETS e Uninettuno Puglia.
L’iniziativa rappresenta una risposta concreta alla crescente necessità di offrire ai giovani del Servizio Civile Universale strumenti validi per rafforzare il proprio profilo professionale, accrescendo al contempo il proprio ruolo attivo nella società.
Alla presentazione erano presenti figure chiave dei diversi enti promotori. Per il Gruppo FORTIS, il direttore generale Francesco J. Pagnelli ha sottolineato l’importanza del progetto, definendolo “uno strumento fondamentale per le ragazze e i ragazzi che hanno scelto di intraprendere il percorso del Servizio Civile Universale”. Pagnelli ha evidenziato come il Master offra “una formazione aggiuntiva utile a potenziare le competenze pratiche, civiche e solidali, allineandosi ai valori della cittadinanza attiva”.
Anche il Consorzio dell’Ambito di Francavilla Fontana ha ribadito l’impegno nel promuovere un’offerta formativa accessibile e di qualità. Le referenti Angelica Tafuri, assistente sociale specialista, e Antonella Di Noi, pedagogista, hanno ricordato che il Master è un’opportunità concreta per arricchire il proprio curriculum con competenze certificate, spendibili nel mondo del lavoro.
Lucrezia Lanzellotta, referente territoriale per Uninettuno Puglia, ha condiviso il valore educativo del Master, inserendolo in una visione più ampia di crescita comunitaria, inclusione sociale e promozione della cittadinanza consapevole. I giovani partecipanti frequenteranno i percorsi formativi previsti, ciascuno pensato per rispondere a diverse vocazioni e interessi. Il primo promuove il cambiamento sociale attraverso progettazione, inclusione, collaborazione tra enti, volontariato, arte e psicologia. Il secondo guarda al sociale con un’attenzione particolare all’ambiente, affrontando temi come sostenibilità, green economy, cittadinanza attiva, mediazione culturale e leadership. Il terzo si concentra sulla progettazione e gestione degli interventi sociali, approfondendo aspetti legati al benessere mentale, alla coesione comunitaria e alla risposta alle emergenze.
Questo Master, unico nella sua offerta, si pone come ponte tra il percorso del Servizio Civile e il mondo del lavoro, offrendo ai giovani strumenti concreti per diventare cittadini consapevoli, pronti ad agire e contribuire al cambiamento.

MENSE: COLDIRETTI PUGLIA, ATTIVE IN PUGLIA SOLO NEL 18,4% SCUOLE; CON COSTO DI 662€/ANNO QUALIFICARE CIBO E PASTI

 

Le mense in Puglia sono attive solo nel 18,4% delle scuole, uno dei dati più bassi d’Italia, ma con un costo annuale di 662 euro vanno qualificati cibo a pasti per garantire sana e corretta alimentazione alle giovani generazioni. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, sulla base del report di Cittadinanzattiva, in occasione della Giornata in campo a Spinazzola organizzata da Coldiretti e CAI Consorzi Agrari d’Italia, dove i bambini della scuola omnicomprensiva De Cesare - Mazzini di Spinazzola e gli studenti degli Istituti tecnici agrari di Gravina  e Corato nella cooperativa cerealicoltori Coldiretti della Murgia sono stati guidati lungo un percorso dai campi sperimentali di grano fino agli impasti con la farina.  

Con una stima di 90 milioni di pasti all’anno per 585.000 studenti nella sola refezione della scuola dell’obbligo, uno strumento per qualificare i pasti somministrati nella refezione scolastica viene dal protocollo d’intesa tra Coldiretti Puglia e ANCI della Puglia che imprime una svolta salutista, eliminando i cibi ultra-formulati e con glifosate dai menù, privilegiando negli appalti i cibi locali e a km 0 che valorizzano le realtà produttive locali e riducono i troppi passaggi intermedi.

Il Protocollo d’intesa mira a qualificare le mense scolastiche e le mense collettive di competenza dei Comuni, garantendo – spiega Coldiretti Puglia - che nei capitolati degli appalti sia prevista la presenza di prodotti agroalimentari e frutta e verdura rigorosamente stagionali e del territorio, oltreché di cibi ‘glifosato free’ e non siano utilizzati alimenti ultra-formulati.  In Puglia il 10,3% dei minori è obeso con rischi gravi per la salute, con l’11,1% dei bambini che mangia frutta meno di una volta a settimana o mai e solo il 39,8% dei bambini consuma una merenda adeguata di metà mattina, con un impatto potenzialmente devastante sulla salute delle giovani generazioni, con 1 genitore su 4 che boccia le mense scolastiche.

Le mense scolastiche e pubbliche devono essere un luogo per difendere la salute e contrastare i pericoli legati ad una cattiva alimentazione che minacciano le giovani generazioni, dove i cibi ultra-formulati stanno prendendo sempre più spazio, facendo crescere l’allarme nelle famiglie. Basti dire che secondo un recente rapporto Coldiretti/Censis l’82% dei genitori chiede un piano pubblico per salvaguardare la salute dei propri figli, sempre più “drogati” di energy drinks, merendine e simili, una vera e propria dipendenza che crea enormi pericoli per il loro sviluppo e che va fermata con forme di etichettatura sui pericoli ad essi collegati.

Proprio le scuole devono diventare parte attiva nella concreta diffusione e promozione della Dieta mediterranea, intensificando i percorsi di educazione alimentare nelle scuole. Per aiutare tutto il sistema scolastico e le famiglie ad alimentare al meglio le giovani generazioni e l’intero nucleo familiare, da anni il Progetto di Educazione alla Campagna Amica agevola l’incontro tra i bambini e i prodotti agricoli ‘fatti’ dagli agricoltori. In Puglia negli ultimi 10 anni sono stati coinvolti nel progetto delle masserie didattiche 250mila bambini e 480 scuole, di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori.

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AppiAnticA: la nuova app del Centro Commerciale di Mesagne che premia la fedeltà

Scaricabile gratuitamente tramite smartphone, il nuovo canale di comunicazione apre ad un mondo di vantaggi e premi con il concorso “APPIA Club 2025 -2026”.

Il Centro commerciale di Mesagne comunica il lancio della sua app ufficiale: "AppiAnticA". Si tratta di un'innovativa piattaforma progettata per offrire ai clienti un'esperienza di shopping ancora più gratificante e ricca di sorprese. A portata di click, disponibile gratuitamente su Apple Store e Google Play Store, l'app regala un accesso immediato a tutte le informazioni utili sul Centro Commerciale, inclusi orari di apertura dei negozi e servizi commerciali disponibili. L’app funge da canale di comunicazione privilegiato con gli store, che potranno prontamente condividere con i clienti promozioni imperdibili e interessanti anteprime sui nuovi arrivi.

Fino al 28 febbraio 2026, tutti i clienti che scaricheranno l'app potranno iscriversi e partecipare al concorso APPIA Club 2025/2026 e avere la possibilità di vincere fantastici premi. Per ottenere i punti, basterà entrare nel Centro Commerciale ed effettuare il “Check-in”, condividere l’attività con gli amici, caricare le foto degli scontrini degli acquisti effettuati nei negozi del Centro Commerciale entro il giorno successivo all'emissione. I punti accumulati consentiranno di partecipare a vincite immediate e ad estrazione. Entra subito in APPIA Club e scopri un mondo di vantaggi esclusivi, direttamente sul tuo smartphone!

Il concorso APPIA Club 2025 -2026 riserva sorprese speciali ogni mese. Fino al 31 maggio, ogni acquisto effettuato presso i punti vendita del Centro Commerciale e registrato tramite l’app permetterà di ottenere punti preziosi. Ogni giorno in palio ci saranno gift card da 20 euro. Scarica subito l’app “AppiAnticA” per non perdere nessuna delle fantastiche opportunità. La fedeltà non è mai stata così conveniente. 

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Il sindacato Cobas organizza mercoledì 14 Maggio alle ore 9,00 un sit in davanti l’istituto di vigilanza Rangers in via Titi alla zona industriale .

Il Cobas davanti la sede della società sosterrà le ragioni per cui condurrà l’azienda nelle aule di tribunale per comportamento antisindacale perché non riconosce il nostro rappresentante interno ; spiegheremo perché  continua lo stato di agitazione  con  la conseguente richiesta alla locale Prefettura di un tentativo di conciliazione per la vertenza intrapresa sulla sicurezza dei lavoratori nei campi fotovoltaici ,per i comportamenti discriminatori dell’azienda nei confronti dei nostri iscritti.

Il Cobas denuncerà nei prossimi giorni alla Magistratura la società Battistolli,proprietaria della “Vigilanza Rangers”, per comportamento antisindacale  (articolo 28) in quanto non riconosce il nostro RSA(rappresentante sindacale aziendale ) presente in azienda.

A Brindisi sono decine e decine le aziende dove il Cobas svolge attività sindacale ed ha propri rappresentanti.

Migliaia di sentenze danno ragione ai sindacati come il Cobas , la Magistratura riconosce il diritto ad avere rappresentanti interni.

Il loro rabbioso atteggiamento ,secondo noi, nasce dal fatto che il Cobas ha sostenuto mesi di intensa attività  rivolto ad ottenere garanzie di sicurezza nell’ingresso nei campi fotovoltaici dei lavoratori della ditta di vigilanza Rangers;

impegno che è arrivato ad ottenere attraverso lo Spesal,organismo della Asl che controlla gli ambienti di lavoro, un nuovo DVR(documento di valutazione del rischio) da applicare in tutti i campi fotovoltaici in cui è impegnata la società in tutta Italia.

Avviene che la società continua a non applicare le nuove regole di rispetto del diritto della salute dei lavoratori perché gli costerebbe un bel po' di euro.

Questa situazione porta anche da parte della società a discriminare i lavoratori iscritti al Cobas.

Abbiamo inoltre sollevato nei giorni scorsi il problema dello spostamento dei mezzi aziendali da Brindisi a Mesagne senza nessuna discussione che preveda un minimo di rimborso di spese per la benzina.

Insomma quello che vuole questa azienda è …di non disturbare il conducente.

Brindisi 13.05.2025

Per il Cobas Roberto Aprile

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Protezione Civile, potenziata la capacità di intervento contro gli incendi boschivi con una flotta aerea autonoma
Approvato un investimento triennale da 10 milioni di euro per rafforzare il sistema regionale di prevenzione e risposta alle emergenze ambientali

La Regione Puglia compie un passo significativo nel rafforzamento della propria capacità di risposta agli incendi boschivi, attraverso l’adozione di una flotta aerea antincendio autonoma a supporto delle attività della Protezione Civile regionale. Il provvedimento, recentemente approvato dalla Giunta regionale, prevede un investimento complessivo di circa 10 milioni di euro per il triennio 2025-2028. Il piano, che sarà attuato mediante affidamento a un soggetto esterno selezionato tramite procedura di gara aperta, mira a incrementare l’efficacia e la tempestività degli interventi sul territorio pugliese, contribuendo a limitare i danni ambientali e paesaggistici provocati dai roghi, spesso di origine dolosa.

“La disponibilità di poter intervenire con una flotta autonoma ridurrà i tempi di intervento, oggi condizionati dalla distanza delle basi aeree nazionali utilizzate fino ad oggi e che sono concentrate prevalentemente sul versante tirrenico”, ha commentato l’ingegner Barbara Valenzano, Responsabile della Sezione Protezione Civile della Regione Puglia. “Si tratta di una misura indispensabile per rendere più sicuro il territorio e tutelare il patrimonio ambientale, storico e paesaggistico della nostra regione”.

Il piano operativo prevede l’utilizzo integrato di sistemi di geolocalizzazione avanzati, già in dotazione alla Protezione Civile, per ottimizzare le operazioni di rilevamento e risposta. Sono inoltre in corso valutazioni per la dislocazione dei mezzi aerei, inclusi velivoli tipo Canadair, presso l’aeroporto di Foggia e in ulteriori basi strategiche sul territorio regionale.

Il potenziamento della capacità operativa avviene in un contesto che, nel 2024, ha registrato risultati incoraggianti: il numero di incendi si è ridotto rispetto alla media dell’ultimo decennio, con un calo significativo anche dei danni rilevati. “Pur in presenza di segnali positivi – prosegue Valenzano – l’attenzione resta alta e continua la costante implementazione degli strumenti a disposizione per la prevenzione ed il contrasto degli incendi. Qualora la gara per l’assegnazione del servizio che garantirà la presenza della flotta aerea dovesse andare deserta, abbiamo già previsto la possibilità di richiedere supporto alla Protezione Civile nazionale per garantire la copertura sulla dorsale adriatica, attualmente priva di basi operative”.

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Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio nell’abitato di Mesagne (BR).  I lavori riguardano l’installazione di nuove opere acquedottistiche.

Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica il 16 maggio 2025 in Via Marcantonio Catiniano, Via Zullo, nel tratto compreso tra Via Epifanio Ferdinando e Via Diaz, e Via Damiano Chiesa.

La sospensione avrà la durata di 8 ore, a partire dalle ore 08:00 del giorno 16 maggio 2025 con ripristino alle ore 16:00.

Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.

Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.

Per informazioni:

Acquedotto Pugliese, inoltre, offre ai cittadini la possibilità di ricevere direttamente e gratuitamente, in tempo reale, al proprio indirizzo di posta elettronica, le informazioni relative alle sospensioni del servizio, aderendo al servizio di newsletter myaqpaggiorna.

 

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Leoci: “Carovigno, Fasano e Ostuni riconfermano la Bandiera Blu 2025: un orgoglio per tutta la Puglia. Complimenti alle nuove città premiate”


“Una soddisfazione enorme e un motivo di orgoglio per tutta la nostra Puglia: Carovigno, Fasano e Ostuni si confermano anche per il 2025 tra le eccellenze costiere italiane, ottenendo nuovamente la prestigiosa Bandiera Blu. È un riconoscimento che va oltre la bellezza paesaggistica: premia il lavoro costante, la progettualità, l’attenzione all’ambiente e la visione sostenibile che queste comunità hanno saputo costruire nel tempo.”
Così il capogruppo di CON alla Regione Puglia, Alessandro Leoci, commenta con entusiasmo i risultati della cerimonia di premiazione tenutasi oggi a Roma presso la sede del CNR, dove la Foundation for Environmental Education (FEE) ha ufficializzato le località italiane insignite del prestigioso riconoscimento per l’anno in corso.
“Carovigno, Fasano e Ostuni sono due esempi virtuosi – prosegue Leoci – che dimostrano come sia possibile coniugare attrattività turistica, tutela ambientale e qualità dei servizi. La loro riconferma non è un risultato scontato: è frutto di un impegno quotidiano, di scelte politiche coerenti, di investimenti in infrastrutture sostenibili e di una partecipazione attiva della cittadinanza e degli operatori del settore.”
“Mi congratulo inoltre – aggiunge il capogruppo di CON – con le nuove città premiate, tra cui Castrignano del Capo, Margherita di Savoia e Pulsano, che entrano o rientrano nella prestigiosa lista. Il loro ingresso fa salire a 27 il numero complessivo delle località Bandiera Blu in Puglia, a conferma di un modello regionale vincente nel campo del turismo sostenibile, dell’accessibilità, della gestione dei rifiuti, dell’educazione ambientale e della qualità delle acque.”
“Questo traguardo – afferma ancora – rafforza la responsabilità di tutti noi nel continuare a difendere e valorizzare il nostro patrimonio naturale e culturale. La Bandiera Blu non è un premio da esibire, ma un impegno da rinnovare ogni giorno. Le politiche regionali devono continuare a sostenere con convinzione i Comuni costieri attraverso strumenti concreti per l’innovazione, la pianificazione integrata e la partecipazione dei territori. Solo così – conclude il consigliere regionale Alessandro Leoci - potremo costruire una Puglia sempre più pulita, accogliente e consapevole, all’altezza delle sfide ambientali e turistiche del presente e del futuro.”

 

Bandiera Blu: Fasano nuovamente tra le migliori spiagge italiane

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Storica riconferma per il litorale fasanese: per il 15° anno consecutivo le acque ottengono il prestigioso riconoscimento Bandiera Blu, simbolo di eccellenza ambientale e impegno per la sostenibilità

Fasano - Grande soddisfazione per il Comune di Fasano che anche per il 2025 si fregia della prestigiosa Bandiera Blu. Per il quindicesimo anno consecutivo, le acque cristalline che bagnano il nostro litorale, da Egnazia a Savelletri fino a Torre Canne, hanno ottenuto il riconoscimento dalla FEE (Foundation for Environmental Education), confermando l'eccellenza delle nostre spiagge.

A ritirare l’ambito vessillo blu a Roma la consigliera comunale con delega alla Valorizzazione internazionale del territorio Manuela Rosato: «Questo importante riconoscimento, ritirato oggi a Roma – spiega Rosato -, rappresenta un momento di orgoglio per Fasano, che vede premiati anni di lavoro e di attenzione all’ambiente. Un merito per l’amministrazione comunale, le associazioni locali e tutti gli operatori che quotidianamente lavorano per preservare il nostro patrimonio naturale, oltre che un incentivo a proseguire su questa strada, rafforzando le politiche di sostenibilità e di tutela delle nostre spiagge e del nostro mare. Fasano, con questa conquista, si conferma come una delle mete più apprezzate per chi desidera coniugare turismo di qualità e rispetto per l’ambiente».

Questo importante traguardo è il risultato di un impegno costante nella tutela e nella valorizzazione del nostro ambiente costiero. La Bandiera Blu certifica non solo la qualità e la pulizia delle acque di balneazione, basandosi sui risultati di eccellenza degli ultimi quattro anni di analisi dell'ARPA, ma premia un approccio olistico alla sostenibilità.

L'istruttoria per l'assegnazione del vessillo blu è sempre più rigorosa e quest'anno i parametri di valutazione sono aumentati significativamente. Oltre alla qualità delle acque, la FEE valuta attentamente le buone pratiche ambientali, l'educazione alla sostenibilità e la promozione di un turismo responsabile.

Il Programma Bandiera Blu, un Ecolabel internazionale riconosciuto a livello globale, rappresenta una garanzia di qualità ambientale per turisti e operatori del settore, promuovendo un modello di turismo sostenibile nelle località marine e lacustri.

L'Amministrazione Comunale esprime grande orgoglio per questo risultato, frutto del lavoro sinergico di diversi attori e della crescente sensibilità della comunità verso le tematiche ambientali. Questo quindicesimo sigillo di qualità è uno stimolo a proseguire con ancora maggiore impegno nella tutela del nostro prezioso patrimonio naturale.

 

 

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14 MAGGIO VERNISSAGE ore 19
“IL RITO” di Massimiliano Morabito
Cisternino - Palazzo Lagravinese

La casa della Donazione Carmi si arricchisce di 7 nuove opere e ospita “IL RITO” di Massimiliano Morabito.  Un viaggio sonoro e visivo nei riti del Sud Italia.
Dal 14 maggio al 29 giugno, ingresso gratuito.

 

A Palazzo Lagravinese di Cisternino, centro permanente dedicato all’opera di Lisetta Carmi, tra le più grandi fotografe del Novecento, il 14 maggio 2025, alle ore 19.00, si inaugura “IL RITO”, la nuova mostra fotografica di Massimiliano Morabito. L’esposizione, promossa dall’Amministrazione Comunale di Cisternino e sostenuta dalla BCC di Locorotondo, è curata da Walter Trento per Nùevù Studio, con il supporto di Angela Conte, e sarà visitabile fino al 29 giugno 2025 (ingresso gratuito; orari: martedì-sabato 17:00-20:00, domenica 10:00-13:00).

Morabito, formatosi in Etnomusicologia a Bologna, ha costruito nel tempo un archivio personale di suoni e immagini, ispirato anche dall’incontro con Lisetta Carmi, che giunse in Puglia per la prima volta grazie al musicologo Leo Levi. La riapertura di Palazzo Lagravinese con la mostra “IL RITO” rappresenta un ideale ritorno alle origini: un tributo ai legami umani e intellettuali che legano Carmi e Morabito, entrambi interpreti della narrazione visiva del Sud. In occasione della mostra, la Donazione Carmi si arricchisce inoltre di 7 nuove fotografie, che vanno ad ampliare un patrimonio già unico: scatti autografati e timbrati, che raccontano il viaggio umano e artistico di Lisetta Carmi attraverso il mondo – da Genova all’India, dai campi profughi ai ritratti di Ezra Pound e Babaji – oggi patrimonio della comunità di Cisternino.

“IL RITO” è molto più di una mostra: è un’indagine antropologica visiva, un’esplorazione profonda dei riti e delle feste popolari del Sud Italia, vissuti e documentati dal pugliese Morabito in oltre vent’anni di ricerca sul campo. Morabito ha iniziato il suo percorso attraverso il suono, costruendo un vasto archivio di registrazioni e immagini, in una pratica documentaria che si è evoluta in una vera e propria poetica del gesto rituale. Le fotografie in mostra restituiscono la densità emotiva e simbolica di questi momenti collettivi: i battenti di Guardia Sanframondi, le donne della Desolata a Canosa, i Serpari di Cocullo, i Cucibocca di Montescaglioso, i riti arborei di Alessandria del Carretto, la questua pasquale della Valle d’Itria, il Rumita di Satriano di Lucania. Ogni scatto cattura la tensione tra intimità e spettacolo, fede e carne, tradizione e trasformazione. Morabito entra in questi spazi rituali con il rispetto di chi conosce il peso del silenzio e il valore del suono. La fotografia, qui, non è alternativa all’ascolto: è la sua naturale prosecuzione. 

Questa nuova mostra rappresenta dunque un ideale passaggio di testimone. Massimiliano Morabito, legato a Lisetta da un’amicizia e da un’intesa di sguardo nata nel segno della ricerca e della musica popolare, raccoglie oggi quella stessa urgenza di raccontare l’invisibile. Fu proprio attraverso il musicologo Leo Levi che Lisetta giunse in Puglia la prima volta; fu anche l’ammirazione per il lavoro di Diego Carpitella – figura centrale negli studi etnomusicologici – a unire i percorsi di Carmi e Morabito.

“IL RITO” segna quindi anche la riapertura del Palazzo come luogo vivo della cultura, dove il patrimonio lasciato da Lisetta Carmi continua a dialogare con il presente. Un viaggio sonoro e visivo nei riti del Sud Italia. Un percorso che ci invita a osservare e ad ascoltare: a scorgere, nei gesti che si ripetono, la vibrazione di un’umanità che resiste, trasforma e celebra la vita.

Al primo piano di Palazzo Lagravinese, a partire dal 3 luglio 2025, si apre un secondo percorso espositivo intorno all’opera del fotografo di Cisternino Vito Zizzi. Fu proprio lui, nel 2006, a riunire Lisetta Carmi, Uliano Lucas e Joe Oppedisano in un progetto condiviso. Il suo lavoro oggi torna protagonista con una selezione di scatti inediti, emersi dal suo vasto archivio: un’indagine intima e lucida sui riti familiari e sociali della Puglia. Dai momenti di passaggio della vita – battesimi, comunioni, matrimoni, funerali – alle celebrazioni collettive e le attività contadine come la vendemmia o la raccolta delle olive, sino alla tavola come luogo rituale per eccellenza. Zizzi si distingue per un approccio tecnico originale, riconosciuto a livello nazionale, tanto da essere citato nei manuali per lo studio della luce e della composizione.

L’evento è realizzato in collaborazione con l’Associazione Pietre Vive, l’Ass. “Poli…giò”, la Biblioteca di Comunità Tommaso Fiore, l’Ass. Ideando e il suo Laboratorio Urbano Jan Net, la Coop. Equal Time, l’Ass. Macrohabitat – Storie dell’Uomo e dell’Abitare la Terra.

Informazioni utili
Palazzo Lagravinese, Cisternino
Dal 14 maggio al 29 giugno 2025
Orari di visita: martedì-sabato 17:00-20:00; domenica 10:00-13:00

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