Redazione

Mercoledì 23 aprile h.19 alle Officine Ipogee, Mesagne Bene Comune organizza un primo incontro per la preparazione di una giornata finalizzata a ricostruire gli anni 1989-1992 della città di Mesagne. Un triennio tra i più tragici e allo stesso tempo più significativi per il fermento giovanile e i servizi attivati. Mercoledì raccogliamo materiale fotografico, video, storie e quello che può essere utile. Per info Gino Stasi
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In occasione delle consultazioni referendarie di domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025, si rende noto che la Commissione Elettorale Comunale procederà alla nomina di 83 scrutatori effettivi e di 30 supplenti tra gli iscritti all’Albo, che avranno presentato istanza di disponibilità ad assumere l’incarico di scrutatore e che siano in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere regolarmente iscritti all’Albo degli scrutatori del Comune di Mesagne nell’anno 2025;
  • essere studenti privi di reddito o, in alternativa, iscritti ad un Centro per l’Impiego (ufficio di collocamento) come disoccupati o inoccupati.

Sarà inoltre predisposto un elenco aggiuntivo di scrutatori mediante acquisizione di istanze da parte dei cittadini, seppur non iscritti nell’Albo degli scrutatori del Comune di Mesagne nell’anno 2025, da nominare come sostituti in caso di sopravvenuto impedimento, tramite ulteriore sorteggio.

Le istanze potranno essere trasmesse a partire da martedì 22 aprile 2025 e fino alle ore 12.00 di lunedì 12 maggio 2025, esclusivamente mediante le seguenti modalità:

  • a mano direttamente all’Ufficio Protocollo del Comune di Mesagne;
  • tramite PEC all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
  • https://www.comune.mesagne.br.it/novita/referendum-2025-avviso-pubblico-per-la-nomina-di-scrutatore-di-seggio-elettorale/

ove incontri, da fine aprile a fine giugno, con docenti universitari e ricercatori di prestigio nazionale e internazionale: si svolgeranno presso la Biblioteca Comunale e nell'Auditorium del Castello.

Mesagne – Un viaggio affascinante alla scoperta delle ricche testimonianze custodite nel Museo Archeologico del Territorio "Ugo Granafei"- MATER di Mesagne e dei segreti della civiltà messapica e del mondo greco-romano: è questo l'obiettivo di "Reperti Parlanti, i racconti del Mater", il nuovo ciclo di conferenze promosso dal Comune di Mesagne. La presentazione del programma si è tenuta questa mattina presso Palazzo dei Celestini, svelando un programma di nove imperdibili appuntamenti che, a partire da fine aprile e fino a fine giugno, animeranno la Biblioteca Comunale, nella sede storica di Piazza IV Novembre, e l'Auditorium del suggestivo Castello normanno svevo.

Il sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli, ha sottolineato l'importanza di questa iniziativa nell’ambito del percorso di valorizzazione culturale intrapreso dall'Amministrazione comunale: "Negli ultimi anni, il Museo di Mesagne si è rinnovato profondamente, aprendosi a nuove esperienze inclusive per cittadini e visitatori. Tuttavia, la semplice esposizione, pur esaustiva, potrebbe non bastare a svelare la profonda rilevanza di civiltà così distanti da noi. Per questo motivo, riteniamo fondamentale offrire ulteriori opportunità di approfondimento sui reperti giunti sino a noi". Il MATER, istituzione culturale tra le più antiche della Puglia, è da sempre impegnato nella promozione di attività divulgative e didattiche, che vengono realizzate con lo scopo di rafforzare il legame tra la comunità mesagnese e il suo prezioso patrimonio archeologico. Mimmo Stella, consulente del Comune di Mesagne per la valorizzazione e tutela delle aree archeologiche e dei beni monumentali e museali, ha evidenziato la particolare rilevanza di alcuni temi trattati: “Penso alla speciale attenzione dedicata al mondo funerario e all'approfondimento sull’antica regina viarum, alla luce del suo recente riconoscimento come sito Patrimonio dell'Umanità UNESCO, nel luglio 2024, con la nostra Muro Tenente tra le core zone dell'Appia". La dottoressa Alessia Galiano, direttore del Museo di Mesagne, ha illustrato il valore aggiunto degli incontri: "Grazie alla partecipazione di autorevoli accademici e ricercatori provenienti da università italiane ed estere, il pubblico potrà intraprendere un viaggio straordinario. Ogni singolo reperto diventerà una chiave di lettura per svelare il mondo antico, creando una connessione viva con il passato attraverso le lenti dell'arte, della storia sociale e dell'economia dell'epoca".

Monete, iscrizioni, ceramiche, gioielli e strumenti musicali saranno osservati con occhi nuovi, trasformandosi da preziosi oggetti in potenti narratori di storie, frutto di studi approfonditi che sono serviti a individuare con precisione, e a motivare con ipotesi supportate da riscontri scientifici, i contesti di provenienza.

Il programma

  • 29 aprile – "Tra Ionio e Adriatico: la moneta dell’antichità", a cura del Prof. Aldo Siciliano, docente di Numismatica presso l’Università del Salento e presidente dell’Istituto per la Storia e l’Archeologia della Magna Grecia.
  • 6 maggio – "Storie dell’aldilà: l’abitato messapico di Mesagne raccontato dalle necropoli", a cura della Prof.ssa Liliana Giardino, già docente di Urbanistica del mondo classico presso l’Università del Salento.
  • 13 maggio – "Le iscrizioni messapiche e latine", a cura del Prof. Mario Lombardo, professore emerito di storia greca presso l’Università del Salento.
  • 20 maggio – "Gli strumenti musicali raffigurati sui reperti del Museo: rituali e miti", a cura di: Prof.ssa Flavia Frisone, ordinario di Storia Greca presso l’Università del Salento; Prof. Massimo Raffa, ricercatore di Musicologia presso l’Università del Salento; Dott.ssa Alessandra D’Eugenio, ricercatore specializzato in Archeologia musicale presso le Università di Valladolid (Spagna) e La Sapienza di Roma; Dott.ssa Rosa Fragorapti, ricercatore musicista, musicologo specializzato nella lira greca antica, Università Musica, arte e Beni culturali di Cremona.
  • 27 maggio – "Storie dell’aldilà: le società antiche raccontate dalle necropoli", a cura della Prof.ssa Flavia Frisone.
  • 6 giugno – "Oggetti preziosi per i Messapi: le scoperte di via Duca di Genova", a cura della Prof.ssa Katia Mannino, professore associato di Archeologia Classica presso l’Università del Salento.
  • 10 giugno – "Monete antiche a Mesagne e dintorni", a cura della Prof.ssa Adriana Travaglini, già professore associato di Numismatica presso l’Università del Salento, docente presso la Scuola di specializzazione in Beni archeologici “Dinu Adamesteanu” dello stesso Ateneo.
  • 17 giugno – "Dinamiche di genere tra VII e V secolo a.C.: dati dalle necropoli di Mesagne e del suo territorio", a cura della Dott.ssa Maria Teresa Giannotta, primo ricercatore Consiglio Nazionale delle Ricerche Lecce.
  • 25 giugno – "Via Appia Regina Viarum: il sito patrimonio mondiale UNESCO nel contesto territoriale", a cura di: Prof. Gert Jan Burgers, ordinario in Archeologia Mediterranea presso VU-Libera Università di Amsterdam e direttore scientifico del Parco Archeologico di Muro Tenente; Arch. Francesca Riccio, soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce.

Il ciclo di conferenze #Reperti parlanti è realizzato d’intesa con la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, con il patrocinio della Regione Puglia, in collaborazione con l’Associazione FLIPNET – Ente accreditato per la formazione dei docenti. Per info, prenotazioni e contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – tel. 0831.732286 – 732289; cell. 342.5886581.

Nella prima mattina, nelle province di Brindisi, Lecce e Padova (nonché nelle case circondariali di Sassari, Oristano, Bari, Lecce e Agrigento), i Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi, con il supporto, nella fase esecutiva, del Nucleo Cinofili Carabinieri di Modugno (BA) e dell’Aliquota di Primo Intervento Carabinieri di Brindisi, hanno eseguito un’Ordinanza di Applicazione di Misure Custodiali emessa dal G.I.P. del Tribunale di Lecce su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia – di Lecce, nei confronti di 10 persone, indagate a vario titolo per “associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti” con l’aggravante di aver agevolato l’associazione di tipo mafiosa denominata “Sacra Corona Unita” operante nella frangia “Tuturanese”, per “spaccio di sostanze stupefacenti” e per “violazioni in materia di armi”.

Questa mattina, nelle province di Brindisi e Lecce (nonché nelle case circondariali di Sassari, Oristano, Bari, Lecce e Agrigento), i Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi, con il supporto, nella fase esecutiva, del Nucleo Cinofili Carabinieri di Modugno (BA) e dell’Aliquota di Primo Intervento Carabinieri di Brindisi, hanno eseguito un’Ordinanza di Applicazione di Misure Custodiali emessa dal G.I.P. del Tribunale di Lecce su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia – di Lecce, nei confronti di 9 persone, indagate a vario titolo per “associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti” con l’aggravante di aver agevolato l’associazione di tipo mafiosa denominata “Sacra Corona Unita” operante nella frangia “Tuturanese”, per “spaccio di sostanze stupefacenti” e per “violazioni in materia di armi”.

L’indagine condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Brindisi dall’ottobre 2022 al novembre 2024, rappresenta la fase conclusiva di una ben più ampia e complessa attività investigativa, che ha preso le mosse appunto nel mese di ottobre 2022, a seguito di una crescente recrudescenza di gravi atti intimidatori ai danni di alcuni esercizi commerciali in San Pietro Vernotico (BR), che ha ingenerato un allarme sociale dovuto anche alla pericolosità dei soggetti coinvolti, tale da rendere urgente e necessaria l’esecuzione, in data 22 luglio 2024, di fermi di indiziato di delitto emessi dalla D.D.A. di Lecce e dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce nei confronti di 6 persone (di cui due minorenni) ritenute responsabili, a vario titolo, di “associazione di tipo mafioso” con l’aggravante dell’associazione armata, “tentata estorsione”, “danneggiamenti con esplosivi o a seguito di incendio”, “lesioni personali” e “porto e detenzione di armi da fuoco”.

A seguito delle indagini che hanno supportato il menzionato Decreto di Fermo di Indiziato di Delitto, il 1° agosto 2024 il GIP del Tribunale di Lecce ha emesso un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere per 5 indagati (4 dei quali colpiti dal Decreto di Fermo, a cui si aggiunge il capo e promotore dell’associazione mafiosa in disamina).

Il Ministro della Giustizia, in accoglimento della richiesta formulata dalla D.D.A. di Lecce, in data 22 agosto 2024 ha applicato, a carico del capo e promotore del sodalizio mafioso la detenzione ex art. 41 bis del regime carcerario.

L’attività d’indagine ha consentito di:

  • delineare gli assetti organizzativi sul territorio dell’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e di stabilire in modo chiaro i ruoli ricoperti dai sodali all’interno dell’associazione; nello specifico, sono stati individuati:
  • il capo e promotore, detenuto in carcere, elemento di spicco della frangia tuturanese della Sacra Corona Unita, si attivava per assicurare all’associazione il costante e puntuale canale di approvvigionamento di stupefacenti, impartendo direttive per la gestione dell’attività di compravendita, imponeva i prezzi di acquisto e vendita e la spartizione dei proventi dell’attività illecita;
  • l’organizzatore, affiliato di assoluta fiducia e riferimento del vertice, operava sul territorio, mantenendo diretti contatti con lo stesso e ricevendo da questi dettagliate disposizioni in ordine alle varie fasi dell’attività di acquisto, distribuzione ai pusher e vendita del narcotico, nonché rendendo conto al predetto dell’andamento dell’illecita attività della riscossione delle somme dovute dai partecipi preposti allo spaccio, conducendo le trattative per gli approvvigionamenti e concordando i prezzi di acquisto secondo le indicazioni operative sempre disposte dal detenuto in carcere;
  • gli affiliati fornivano il proprio contributo approvvigionando di stupefacente direttamente i pusher, provvedendo al trasporto, alla custodia, confezionamento ed allo spaccio di stupefacenti sotto la direzione del preposto organizzatore, operando quali pusher alle dirette dipendenze di lui, rendendo conto a lui dell’attività e consegnandogli gli introiti, nonché le somme elargite a titolo di pensiero quale contributo al mantenimento in carcere del detenuto (quale capo e promotore) e di altri affiliati detenuti;

–      accertare i luoghi di occultamento degli approvvigionamenti presso gli immobili in uso ai predetti referenti compartecipi;

–      identificare i sodali dell’associazione con base operativa in San Pietro Vernotico (BR) e gli appartenenti alla rete di spaccio per la distribuzione nelle province di Brindisi e Lecce.

–      accertare la disponibilità di armi da fuoco, con l’arresto in flagranza di 2 persone e con il sequestro di 2 pistole semiautomatiche, 1 pistola a tamburo, 1 fucile monocanna, 1 silenziatore per arma di costruzione artigianale;

–      arrestare in flagranza di reato 5 persone e sequestrare complessivamente 10,6 kg. di cocaina, 1,4 kg. di marijuana e 400 grammi di hashish;

–      indagare ulteriori 10 persone ritenute responsabili dei singoli episodi di spaccio.

L’indagine inquadra le dinamiche criminali che hanno portato l’organizzazione a porre in essere una grave recrudescenza con atti intimidatori di straordinaria gravità per il territorio di San Pietro Vernotico e dei Comuni limitrofi, che hanno ingenerato un forte allarme sociale per modalità esecutive e pericolosità dei soggetti coinvolti, tali da rendere necessario riunire più volte il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza in Prefettura, oltre a numerose Riunioni Tecniche di Coordinamento.

Gli indagati sono da ritenersi non colpevoli fino a quando la responsabilità penale non sarà accertata con sentenza irrevocabile.

ASL BRINDISI: CORDOGLIO PER LA SCOMPARSA DI PAPA FRANCESCO.

 
La ASL di Brindisi esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco, figura straordinaria di umanità, fede e coraggio.
 
Il Direttore Generale, Maurizio De Nuccio evidenzia:
 
“Papa Francesco è stato un punto di riferimento morale per il mondo intero. Con il suo esempio ci ha insegnato che la sofferenza non è mai invisibile e che la malattia, pur nella sua durezza, può diventare terreno di speranza e dignità. Non si è mai piegato di fronte alle difficoltà fisiche, affrontando con forza e determinazione ogni prova, continuando a lottare per i più fragili, per gli ultimi, per chi soffre. La sua vicinanza ai malati, ai sofferenti, agli operatori sanitari è sempre stata autentica, sentita, concreta. Ha dato voce a chi non ce l’aveva, ha portato conforto dove c’era dolore, e ha promosso la cura come gesto di amore e rispetto per la persona umana.”
 
In questo momento di grande tristezza, la comunità della Asl Brindisi si unisce al cordoglio del Paese e del mondo intero, custodendo nel cuore l’eredità spirituale e umana di un Papa che ha saputo illuminare anche i momenti più bui con la luce della speranza.

GIORNATA TERRA: COLDIRETTI PUGLIA, CRESCE FENOMENO ORTI URBANI; MA ANCHE IN AFFITTO DA ALTAMURA A MONOPOLI.

il decalogo Campagna Amica per l’orto perfetto.

Cresce il fenomeno degli orti urbani, collettivi, didattici e socio-terapeutici anche grazie alla nuova spinta offerta dagli enti locali, ma non mancano gli ‘orti in affitto’ da Altamura a Monopoli, dove gli agricoltori mettono a disposizione dei consumatori pezzi di orto che curano assieme, per poi procedere con la raccolta del piccolo tesoro del fai da te rurale. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in occasione della Giornata Mondiale della Terra (Earth Day) del 22 aprile, promossa per la prima volta nel 1970  dalle Nazioni Unite.

Se in passato erano soprattutto i motivi economici a spingere questa tendenza ora si somma la voglia di voler trascorrere più tempo all’aperto a contatto con la natura e il piacere di offrire alla propria famiglia e agli amici i prodotti freschi che sono il frutto del proprio lavoro. Una tendenza che – continua la Coldiretti Puglia– si accompagna anche da un diverso uso anche del verde privato con i giardini e i balconi delle abitazioni che sempre più spesso lasciano spazio ad orti per la produzione “fai da te” di lattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane, ma anche di piselli, fagioli fave e ceci da raccogliere all’occorrenza.

Si tratta – spiega la Coldiretti – in larga maggioranza di famiglie che hanno ereditato aziende o pezzi di terreno da genitori e parenti dei quali hanno voluto mantenere la proprietà per esercitarsi nel ruolo di coltivatori e allevatori, piuttosto che venderli come accadeva spesso nel passato. Ma ci sono anche tanti che – precisa la Coldiretti regionale – hanno acquistato terreni o piccole aziende agricole anche in aree svantaggiate per ristrutturarle e avviare piccole attività produttive, dall’olio al vino, dall’allevamento delle galline a quello dei cavalli.

Ma non manca neppure chi ha approfittato dell’opportunità messa a disposizione dagli enti locali che organizzano e affittano veri e propri orti urbani che sono messi a disposizione in quasi 3 capoluoghi di provincia su 4 (73%) secondo l’analisi della Coldiretti su  dati Istat che evidenzia la presenza di ben 2,17 milioni di metri quadrati destinati ad orti urbani.

Ogni amministrazione – spiega la Coldiretti regionale – applica parametri e sistemi diversi per la concessione degli orti pubblici: ci sono comuni che li danno in uso annuale in cambio di un piccolo canone dopo averli recintati e attrezzati con acqua e piccolo riparo per gli attrezzi, altri che li riservano solo a certe fasce di età e altri ancora che aprono dei veri e propri bandi per le assegnazioni con quote di canone che cambiano a seconda del reddito e dell’età.

Se in passato erano soprattutto i più anziani a dedicarsi alla coltivazione dell’orto, memori spesso di un tempo vissuto in campagna, adesso la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di coltivazione. Un bisogno di conoscenza che – continua la Coldiretti regionale – è stato colmato con il passaparola e con le pubblicazioni specializzate, ma che ora ha favorito la nascita della nuova figura del tutor dell’orto che la rete degli orti urbani di Campagna Amica mette a disposizione.

Dall’orto portatile da tenere con sé anche in ufficio a quello verticale per risparmiare spazio nelle case, dall’orto “ecologico” per riciclare materiali e non inquinare a quello rialzato per chi ha maggiori difficoltà a piegarsi sono molte – sottolinea la Coldiretti Puglia – le opportunità per i coltivatori fai da te. L’investimento per realizzare un orto tradizionale in giardino si può stimare – continua la Coldiretti – intorno ai 300 euro per 20 metri quadrati “chiavi in mano” per acquistare terriccio, vasi, concime, attrezzi, reti per delimitare le coltivazioni, sostegni vari, sementi e piantine. Individuare lo spazio giusto e, la stagionalità, conoscere la terra di cui si dispone, scegliere attentamente semi e piantine a seconda del ciclo e garantire la disponibilità di acqua sono – conclude la Coldiretti – alcune delle regole fondamentali per ottenere buoni risultati. Ecco i 10 consigli per un orto perfetto:

1.     Spazio giusto: è necessario individuarlo. L’orto in piena terra è la soluzione migliore. Per chi non ha il giardino, il balcone o il terrazzo sono una buona alternativa. L’importante è che siano soleggiati e ventilati. Attenzione al recupero dei terreni abbandonati lungo le linee ferroviarie, i canali, etc., verificare eventuali diritti altrui e che non si tratti di terreni inquinati o precedentemente oggetto di discarica abusiva.

2.     Stagionalità: occorre conoscerla. A ogni periodo dell’anno il suo prodotto. Per sapere quando e cosa coltivare è utile dotarsi di un calendario delle semine.

3.     Giusto tempo: gli orti, anche quelli di piccole dimensioni, necessitano di cure quotidiane. Se si ha poco tempo il consiglio della Coldiretti è di comprare le piantine già sviluppate e trapiantarle.

4.     Buona terra: è garanzia di risultati. Per mantenere un buon livello di fertilità è meglio scegliere compost vegetale biologico o terriccio universale.

5.     Semi e piantine: ci sono selezioni da fare e regole da rispettare a seconda che si lavorino ortaggi a ciclo lungo (fagioli, piselli, fave) o a ciclo corto (ravanelli, rucola o carota).

6.     Trapianto: si realizza quando le dimensioni della piantina superano quelle del recipiente. E’ possibile cambiare più volte il vaso aumentandone man mano la grandezza.

7.     Acqua: per un’adeguata crescita alle colture il terreno deve essere sempre umido, ma mai bagnato, secondo la Coldiretti. Le innaffiature vanno regolate a seconda della temperatura e dello sviluppo delle piante. Attenzione alla qualità dell’acqua (contenuto in calcare,etc.) ed al contenuto in cloro.

8.     Temperatura: è importante fare attenzione all’andamento del tempo. A marzo e ad aprile il rischio di gelate notturne è ancora alto: è bene quindi proteggere le piantine con dei teli isolanti (ad esempio di tessuto non tessuto);

9.     Parassiti: formiche, mosca degli orti, ragnetti rossi e bruchi sono i principali insetti che possono arrivare a creare seri problemi alla produzione. Per limitare questi attacchi, utilizzare reti anti-insetto e metodi fisici (raccolta e distruzione larve ed adulti), meglio un prodotto più bruttino, ma sano, è bene scegliere ortaggi che si adattano meglio al clima e al territorio dove si vive. E’ preferibile non improvvisarsi utilizzatori di pesticidi.

10. Costi: realizzare un orto in giardino, secondo Coldiretti, ha una spesa contenuta. Tra terra, piantine o semi, concime e strumenti di lavoro, l’investimento si può stimare intorno ai 300 euro per uno spazio di 20 metri quadrati “chiavi in mano”.

È  morto Papa Francesvo. L'annuncio è stato dato Sua Eminenza, il Card Farrell, ha annunciato con dolore la morte di Papa Francesco, con queste parole: “Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l'anima di Papa Francesco all'infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino".

È  morto Papa Francesvo. L'annuncio è stato dato Sua Eminenza, il Card Farrell, ha annunciato con dolore la morte di Papa Francesco, con queste parole: “Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l'anima di Papa Francesco all'infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino".

MESAGNE – Come da tradizione, la Parrocchia Tutti i Santi – Chiesa Madre di Mesagne organizza per lunedì 21 aprile 2025, in occasione del Lunedì dell’Angelo, un pellegrinaggio comunitario al cimitero cittadino. L’appuntamento è fissato per le ore 8:00, con partenza dalla Chiesa Madre.

 
L’iniziativa, profondamente sentita dalla comunità locale, rappresenta un momento di preghiera e raccoglimento che unisce la celebrazione della Pasqua con il ricordo dei defunti. «Con le parole dell’Angelo alle donne nel cuore – si legge nel messaggio che accompagna l’annuncio – guidati dalla luce del Cero pasquale, raggiungeremo il nostro Cimitero per cantare l’Alleluia e celebrare l’Eucaristia, per rinnovare la professione della nostra fede, per alimentare la nostra speranza, offrire la carità del suffragio ai nostri Defunti».
 
Un gesto di fede e di amore che, anche quest’anno, vedrà numerosi fedeli camminare insieme in segno di comunione e di speranza, affidando alla luce della Pasqua il ricordo dei propri cari e l’impegno a vivere la fede con rinnovato slancio.

PASQUETTA: COLDIRETTI PUGLIA, TUTTO ESAURITO IN AGRITURISMO CON PASSEGGIATE IN ULIVETI E BOSCHI DIDATTICI.

Tutto esaurito negli agriturismi per la Pasquetta 2025 in Puglia, dove ad essere gettonati dai pugliesi sono i picnic o le gite fuori porta nel rispetto della tradizione al mare, in campagna o comunque nel verde, con il turismo lento tra gli uliveti e i boschi didattici, complici il bel tempo ed il climi mite. E’ quanto emerge dall'analisi  di Coldiretti Puglia per la Pasquetta, che evidenzia la voglia di evasione dei cittadini in occasione del  Lunedì dell’Angelo che segue  la Pasqua, con il tutto esaurito negli agriturismi pugliesi, secondo l’associazione agrituristica Terranostra, con i vacanzieri che hanno deciso di pranzare a tavola nelle masserie di Puglia con i cuochi contadini all’opera per proporre i piatti tipici della tradizione.

Numerosi agriturismi in Puglia – rileva Coldiretti Puglia – si sono attrezzati per la giornata con l’offerta di alloggio e di pasti completi ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione di spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali a chilometri zero di Campagna Amica.

Sulla base delle indicazioni di Campagna Amica a far scegliere una delle aziende agrituristiche pugliesi – sottolinea la Coldiretti Puglia – è anche la spinta verso un turismo tutto Made in Italy di prossimità, “sostenibile” in termini di costi, distanze e rispetto del proprio benessere. Ma a scegliere gli agriturismi sono sempre di più i giovani, in coppia e in gruppo, che apprezzano un modo più slow e conviviale di vivere i giorni di festa.

Si registra anche una crescente attenzione a mete secondarie spesso in abbinamento al turismo religioso, ecologico e a quello enogastronomico - insiste Coldiretti Puglia - con oltre 80 agriturismi lungo i cammini di pellegrinaggio che uniscono l’arte, la bellezza, la storia con il cibo e la cultura contadina, come la Via Francigena che unisce Brindisi, Monopoli e Bari fino al Gargano, con la possibilità di varianti marittime come quella da Bisceglie, Giovinazzo fino a Bari, ma anche la Via Leucadense in provincia di Lecce e la Via Sallentina in provincia di Taranto dove si producono le 379 specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, in oltre 900 agriturismi che conservano da generazioni i segreti della cucina contadina, oltre ai 1000 agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica e le numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino e dell’olio.

Tra i piatti più gettonati nei picnic del Lunedì dell’Angelo ci sono – sottolinea la Coldiretti Puglia– lasagne, pasta alla forno, agnello, salumi, formaggi, uova sode e le tradizionali grigliate a base di carne, pesce ed anche verdure. Non mancano però – conclude la Coldiretti Puglia– polpette, frittate di pasta o di verdure, pizze farcite, ratatouille e macedonia, ma anche colomba farcita da creme realizzate con la “cucina del giorno dopo” favorita dalla tendenza a ridurre gli sprechi.