Redazione

Continuano gli appuntamenti del laboratorio di ricostruzione degli anni 1989-1992 promosso da Mesagne Bene Comune. Ieri sera alle ore 19:30 presso le Officine Ipogee di piazza Sant’Anna dei Greci Mesagne, si e' tenuta una riunione con un gruppo di persone, sul tema specifico, raccogliendo opinioni, esperienze e percezioni individuali. Inoltre si e' esaminato, è chiarito infatti come, a parere degli organizzatori, sia importante ricostruire una memoria storica ed usarla come pro-memoria, sia rispetto a quegli episodi che vorremmo non si ripetessero più, sia in riferimento a quelle esperienze e buone pratiche che, come ieri, possono funzionare anche oggi da anticorpi sociali contro eventuali derive degradanti a danno della comunità o di parti di essa. In quest'ottica si ritiene utile estendere l'invito ai successivi incontri in programma ad altri referenti, oltre quelli riunitisi, appartenenti al mondo delle istituzioni e a tutti coloro che nel passato hanno svolto attività sociale, politica e amministrativa in città. Ricordiamo a tutta la cittadinanza a partecipare per i prossimi incontri a coloro che hanno voglia di contribuire alla ricostruzione di quegli anni, e inoltre ad inviare articoli, foto, documenti, racconti all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Gino Stasi per MBC

Con l’inizio della stagione estiva il Questore di Brindisi ha disposto un rafforzamento del dispositivo di controllo del territorio sia in città sia nelle località della provincia più frequentate dai turisti così come concordato in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto di Brindisi.

Nel fine settimana appena trascorso la Polizia di Stato con la collaborazione della ASL, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, che ha contribuito anche con il suo nucleo cinofili, ha effettuato una serie di controlli che si sono concentrati sul litorale a nord del capoluogo. Il Commissariato PS di Ostuni con il dispositivo interforze ha controllato tre esercizi commerciali e una discoteca elevando sanzioni per un importo complessivo di oltre 10.000€; le persone identificate sono state 94 e 55 i veicoli. Un giovane è stato trovato in possesso di un piccolo quantitativo di sostanze stupefacenti che deteneva per uso personale e, per questo, è stata contestata una sanzione amministrativa con la relativa segnalazione alla Prefettura per le valutazioni ai fini del ritiro dei documenti validi per l’espatrio.

Le attività di controllo hanno interessato anche le piccole imbarcazioni da diporto molto numerose lungo le coste del litorale di Fasano . Sono stati impiegati gli acquascooter della Polizia di Stato garantendo la sicurezza dei bagnanti che , complice il grande caldo, hanno affollato tutte le spiagge della costa brindisina. 

I controlli straordinari voluti dal Questore di Brindisi si ripeteranno anche nelle prossime settimane e interesseranno tutta la provincia. 

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Sabato 5 e domenica 6 luglio, presso l’atrio del castello di Mesagne (Br) si inaugura la III edizione del MIGfest, Mesagne International Guitar Festival, la manifestazione a ingresso gratuito interamente dedicata alla chitarra e ai suoi virtuosi, patrocinata dal Comune di Mesagne e dalla Coop. Rinascita – Progetto Sai Mesagne.

La manifestazione che rientra nel cartellone “Mesagne-Estate 2025”, si svilupperà in due serate e prevede due concerti da 50 minuti ognuno: il primo avrà inizio alle ore 20:45, il secondo alle ore 21:45. Gli artisti che si esibiranno sono ben noti nel panorama chitarristico internazionale e ora, grazie alla direzione artistica del M° Antonio Molfetta e alla direzione organizzativa di Anna Rita Pinto per A.P.S. Cabiria che produce l’evento, potranno essere apprezzati anche nella cittadina messapica.

Sabato 5 alle ore 20:45, si esibirà Simone Onnis con il concerto “Musica dei sensi”; alle ore 21:45 il duo Italian Reverie Duo, con Luciano e Giusy Miriam Pompilio, con il concerto “Passioni d’amore e anime popolari”.

Domenica 6 alle ore 20:45, si esibirà il Duo Paganini, con Gabriele Curciotti e Francesco Cappelletti, con il concerto “Da Paganini a Piazzolla”, alle vore 21:45 i Flamenco Fusion Duo, con Daniele Bonaviri e Monica De Luca, con il concerto “Tinto de verano”.

Media Partner dell’evento: Idea Radio e Cine Script – accademia di cinema e scrittura creativa

 

L'artista indipendente pugliese, con la sua hit "Ciao come stai?", porta per la prima volta la sua città in una prestigiosa competizione internazionale. Il verdetto finale arriverà il 24 agosto.

BRINDISI – La musica non conosce confini e il talento, quando è puro e tenace, trova sempre la sua strada. Lo dimostra la straordinaria notizia che arriva direttamente da Los Angeles: il cantautore brindisino Max De Lorenzis è finalista ai prestigiosi InterContinental Music Awards (ICMA), uno dei più importanti riconoscimenti globali per la musica indipendente.

Ma cosa sono gli InterContinental Music Awards? Non si tratta di un concorso qualunque. È una competizione globale che celebra l'eccellenza, l'originalità e la maestria degli artisti di ogni continente. A differenza di molti altri premi basati sulla popolarità, gli ICMA si avvalgono di una giuria composta da professionisti dell'industria musicale che valuta la qualità intrinseca della musica. Essere selezionati come finalisti significa quindi ricevere un vero e proprio sigillo di qualità riconosciuto a livello internazionale, un onore che premia l'arte prima ancora dei numeri.

A portare Max nell'olimpo dei migliori artisti internazionali è la sua canzone "Ciao come stai?", che gareggerà nella competitiva categoria Europop. Un traguardo che non è solo una vittoria personale per questo talentuoso artista di 30 anni, ma un vero e proprio momento di orgoglio per l'intera città di Brindisi. Per la prima volta nella storia, infatti, il nome del capoluogo adriatico risuona in una competizione di tale caratura, grazie a un artista che ha fatto dell'indipendenza e della qualità la sua bandiera.

"Ciao come stai?" non è un brano qualunque. Terzo singolo estratto dal suo acclamato album di debutto "La 5° Casa", la canzone è stata scritta e composta dallo stesso Max insieme al sound designer brindisino Nicola Bruno, che ha curato anche la produzione dell'intero album. Una collaborazione tutta "made in Brindisi" che ha dimostrato di avere la stoffa del successo fin dalla sua uscita. La ballad ha infatti dominato la Classifica Video Indipendenti Italiani, mantenendo la vetta per tre settimane consecutive, un'impresa rara nel frammentato panorama musicale odierno. Il pubblico ha premiato la canzone anche sulle piattaforme di streaming, dove ha già superato i 300.000 ascolti su Spotify, confermando l'incredibile capacità del duo creativo di creare una connessione emotiva e diretta con gli ascoltatori.

Questo successo è la punta di diamante di un percorso artistico solido e coerente. Max De Lorenzis, nato a Brindisi nel 1995, si è distinto nel panorama musicale italiano per il suo sound pop-dance distintivo, con chiare e raffinate influenze anni '80. Il suo album d'esordio, "La 5° Casa", ha scalato le classifiche fino a entrare nella top 50 di iTunes Italia e ha raccolto complessivamente oltre un milione di ascolti su Spotify.

Ma i record non finiscono qui. Max è l'unico artista indipendente della Puglia a vantare due brani – uno in italiano e uno in inglese – con più di 200.000 stream ciascuno, a testimonianza di una visione artistica che sa essere locale e internazionale al tempo stesso. La sua carriera è costellata di successi, come la top 3 nella Classifica Dance Italiana con "Sogno solo il sole" e ben cinque singoli piazzati in top 10.

Al di là dei numeri, ciò che rende la musica di Max De Lorenzis così speciale è il suo messaggio. Le sue canzoni non sono solo melodie orecchiabili, ma veri e propri inni alla resilienza e all'auto-affermazione: un invito a credere nei propri sogni e a trovare il coraggio di esprimere la propria unicità, anche quando si parte da una piccola provincia del Sud Italia.

Mentre cresce l'attesa per la proclamazione dei vincitori, prevista per il prossimo 24 agosto, una cosa è certa: Max De Lorenzis ha già vinto. Ha dimostrato che con passione, dedizione e un'identità forte è possibile trasformare un sogno nato in una cameretta di Brindisi in una realtà applaudita a livello mondiale. E tutta la Puglia, oggi, fa il tifo per lui, con gli occhi puntati su quella data.

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L’espianto dei 4 ulivi infetti da Xylella oggi a Bisceglie nella provincia della BAT è necessario per eliminare la fonte di inoculo e arrestare l’avanzata del batterio killer che continua a ‘camminare’, per cui serve una sorveglianza capillare e che le pratiche di prevenzione siano attuate in aree pubbliche e private. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, con il via all’eradicazione delle piante infette a Bisceglie ed il conseguente avvio delle attività nell’area buffer di 50 metri.  

E’ stata programmata un’attività di sorveglianza rafforzata dell’area di 400 metri attorno alla zona infetta, finalizzata a verificare la presenza di ulteriori piante infette e di conseguenza l’estensione dell’area infetta, con l’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia che nell'agro di Bisceglie nel 2025 ha prelevato e analizzato 249 campioni vegetali da piante della specie Prunus avium (4 piante) e Olea europea (245) specie ospiti a Xylella fastidiosa, mentre è in corso la caratterizzazione del ceppo di Xylella fastidiosa sottospecie pauca individuata in agro di Bisceglie da parte dell’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (IPSP) – CNR di Bari.

Nelle pratiche di prevenzione come le lavorazioni artificiali contro la ‘sputacchina’, il vettore allo stadio giovanile, o le misure fitosanitarie contro l’insetto adulto, sono coinvolti – precisa Coldiretti Puglia – anche i Comuni pugliesi e agli enti pubblici come Consorzi di Bonifica, ANAS , Demanio, che devono pulire campi abbandonati, strade e cigli stradali pubblici e demaniali incolti e pieni dei famigerati sputi dell’insetto vettore ‘sputacchina’ che inoculando la malattia è responsabile dell’avanzata della Xylella fastidiosa.

Pratiche di prevenzione meccanica e fitosanitaria, monitoraggi delle piante non solo visivi  e dell’insetto vettore ‘la sputacchina’, campionamenti ed espianti in caso di ulivi infetti, nuovi strumenti per la individuazione precoce di nuovi focolai, considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, sono – conclude Coldiretti Puglia – l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L’efficacia e sistematicità – conclude Coldiretti Puglia – sono garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe e non vanno messe in alcun modo in discussione.

Risultano contaminati quasi 21 milioni di alberi e contro il dilagare della Xylella che è arrivata in provincia di Bari sono determinanti monitoraggio, campionamento, analisi di laboratorio e continua ricerca, per l’individuazione dei focolai nei primissimi stadi della infezione –  conclude Coldiretti Puglia - su piante sensibili e la successiva rimozione secondo legge, così come il controllo della presenza di potenziali vettori contaminati, restano l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L’efficacia e sistematicità è garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe, anche puntando sulle tecnologie innovative di monitoraggio remoto.

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CARENZA DI PERSONALE E CAOS MOBILITÀ, LAVORATRICI E LAVORATORI TRATTATI COME MERCE E SILENZI IMBARAZZANTI. COSA ACCADE IN ASL BRINDISI?

La domanda che oggi poniamo pubblicamente è semplice, ma drammatica: cosa accade nella gestione del personale di Comparto Sanitario in ASL BRINDISI?

Ogni giorno si prendono decisioni che spostano persone come pacchi, ignorandone le competenze, calpestando le tutele e inficiando percorsi professionali di infermieri e operatori con anni di esperienza alle spalle.

La FP CGIL Brindisi non intende più tacere. Non davanti a uno scenario che è ormai fuori controllo.

In nome di una mobilità interna priva di graduatorie pubblicate, priva perfino di logica assistenziale, decine e decine di lavoratori vengono spostati d’ufficio con provvedimenti improvvisi, senza alcuna programmazione e spesso senza neppure una comunicazione preventiva degna di questo nome, se questa è la modalità per la copertura delle carenze pa situazione può solo peggiorare.

In queste settimane, con modalità improvvise e spesso senza alcun confronto, sono stati disposti decine e decine di spostamenti d’ufficio, molti dei quali resi definitivi senza alcuna rotazione, trasparenza o logica professionale.

Alcuni casi sono emblematici dell’approccio improvvisato e arbitrario adottato dalla dirigenza:

  • un’infermiera altamente specializzata in area critica è stata trasferita dalla Rianimazione alla Dialisi;
  • un’altra è stata spostata d’urgenza dal Blocco Operatorio di Ostuni, poi sostituita con un OSS, perché qualcuno ha scoperto solo dopo anni che mancavano infermieri in sala operatoria.

Senza contare gli innumerevoli spostamenti d’urgenza per patologie, cosa che come FP CGIL Brindisi riteniamo necessaria ma che va accompagnata da un esame di tutte le pratiche e che non è certo deputata alla Dirigenza delle professioni Sanitarie ma bensì al datore di Lavoro, cosa che oramai in un accentramento sempre più evidente accade superando anche le disposizioni di legge dettate dal TESTO UNICO sulla Sicurezza sul Lavoro.

Questa gestione scomposta e a volte punitiva non rispetta le competenze, le esperienze, né le esigenze cliniche reali dei reparti.

Intanto, come viene gestito il piano ferie estive? Con ulteriori spostamenti d’ufficio, proprio mentre il personale è in ferie. Invece di pianificare con criterio e anticipo, si colma la carenza organizzativa con provvedimenti estemporanei, che spostano i lavoratori senza preavviso, lasciando reparti scoperti e peggiorando il clima lavorativo. Una gestione che non tutela nessuno, né i lavoratori, né i pazienti.

E che dire della graduatoria degli OSS? Una procedura avviata e apparentemente conclusa, ma di fatto immobile: la ASL Brindisi non chiama nessuno, o chiama e riceve solo rifiuti. E allora la domanda è inevitabile: che condizioni offre questa Azienda? Perché tanti candidati che hanno superato la selezione dicono no a Brindisi e accettano altrove? La risposta, se non la conoscono in Direzione, gliela diamo noi: offrono incertezza, precariato, spostamenti arbitrari e nessuna valorizzazione.

È questa l'organizzazione? Questo il governo clinico?

E il trattamento riservato ai lavoratori stabilizzati dopo anni di precarietà ha dell’inaccettabile: la formula "provvisoriamente assegnato" che compare nei loro contratti è un marchio di precarietà permanente, uno stigma umiliante che smentisce nei fatti ogni principio di valorizzazione del personale.

Senza contare il danno umano, professionale e organizzativo generato da questa confusione permanente, in cui nessuno sa più a chi rivolgersi, chi decide cosa, e con quale criterio. Ogni atto viene giustificato con una mobilità che non si vede, ma che serve a tutto: a coprire errori, a spostare chi è scomodo, a punire senza dirlo.

La legge parla chiaro: la mobilità interna deve essere regolata da criteri di trasparenza, rotazione, equità. Qui invece si naviga a vista, con decisioni prese in uffici dove il confronto sindacale è stato sostituito dal monologo, quando va bene, o dalla sudditanza psicologica quando va peggio.

E mentre i lavoratori vengono gestiti come "variabili di aggiustamento", i problemi veri rimangono. Le liste d'attesa esplodono. Le UTIN rischiano di chiudere. Le radiologie interventistiche restano ferme per carenza di tecnici. I reparti operano con organici ridotti all’osso, senza OSS e senza infermieri, ma con un carico crescente di attività improprie.

Con un Piano di riordino ospedaliero mai completato, se non nella parte dove si prevedevano dismissioni di U.O. e servizi, restando in attesa delle attivazioni previste, ma non sia mai che su Brindisi succeda.

A tutto ciò si aggiunge un fatto gravissimo, che si vorrebbe derubricare ma per cui invece chiediamo un intervento urgente, la FP CGIL ha segnalato un episodio documentato di aggressione verbale ai danni di una coordinatrice infermieristica da parte di un esponente sindacale. La stessa coordinatrice ha presentato segnalazione formale. Eppure nulla è stato fatto. Nessuna risposta, nessuna tutela, nessun richiamo. Che messaggio vuole dare la ASL Brindisi? Che chi aggredisce impunemente il personale merita copertura? Che le donne possono essere insultate senza conseguenze, se a farlo è qualcuno vicino alle stanze che contano?

A questo punto, chiediamo pubblicamente: con chi dobbiamo confrontarci? Chi ha la responsabilità delle decisioni? Chi risponde del caos in cui versa la gestione del personale?

Perché la sensazione netta è che si lasci fare a singole figure permettendo loro di agire senza coordinamento e senza rendere conto. Ma la sanità non si dirige per inerzia. E il personale non si governa con atti d’autoritarismo camuffati da urgenze.

La FP CGIL Brindisi chiede:

  • la pubblicazione immediata e completa della graduatoria di mobilità interna;
  • la cancellazione della clausola "provvisoriamente assegnato" dai contratti dei lavoratori stabilizzati;
  • l’attivazione di un tavolo di confronto reale sul governo delle risorse umane;
  • l’apertura di una verifica esterna sulla gestione del personale da parte della Dirigenza delle Professioni Sanitarie.

Il tempo è scaduto. Il silenzio non è più un'opzione. E la FP CGIL Brindisi non farà più sconti a nessuno.

Il Segretario Generale FP CGIL BRINDISI

Luciano Quarta

Il Coordinatore Sanità FP CGIL Brindisi

Francesco Pollasto

Non è solo una canzone. “Puglia Nuova” di Ignazio Deg è un manifesto. Un inno elettronicopizzicatoNon è solo una canzone. “Puglia Nuova” di Ignazio Deg è un manifesto. Un inno elettronicopizzicatoche parte dal cuore del Salento e finisce dritto nei cuori (e nei piedi) di chi ama ballare,vivere e – perché no – riscoprire la propria terra con occhi nuovi.Il videoclip, uscito in questi giorni, è una vera esplosione visiva e culturale. A guidarci in questoviaggio onirico e festoso ci sono due icone assolute: Nonna Ncetta e Graziella, già virali nei reeldel comico Mandrake, qui trasformate in nonnine punk con cresta e giubbotti borchiati, pronte adare il via a un’odissea pugliese fuori da ogni cliché.Ma non è finita: nel cast anche le celebri nonnine del visionario Tommy Cash, che si scatenano alritmo di pizzica elettronica come se non ci fosse un domani. Il risultato? Un cortocircuito trapassato e futuro che travolge.Il video è stato girato tra San Pietro in Bevagna (Ta) e Masseria Sansone di Ostuni. Ignazio Degsi muove tra Harley Davidson rombanti (grazie agli Indian Bikers MC Taranto 1% MimmoBreccia), danzatori in cerchio e ragazzi speciali, uniti in una festa collettiva dal respiro sociale eumano.Tra i momenti più surreali e memorabili del video, c’è un uomo misterioso che imbocca le ballerinecon delle orecchiette “magiche”, capaci di ridare loro l’energia per ballare ancora più forte. Unascena cult, simbolica e gustosamente ironica che trasforma la tradizione gastronomica in purabenzina da danza.La regia e la produzione, firmata da Carmine D’Angela, che restituisce immagini potenti, conmomenti sospesi tra poesia visiva e follia punk.La bellezza autentica della Puglia prende forma: tra bar di paese, tamburelli al tramonto, pizzichesotto il sole, e ritmi digitali, “Puglia Nuova” è una dichiarazione d’amore alla terra. Ma anche ungrido generazionale: “siamo ancora qua”.Un lavoro corale che ha visto il contributo di tantissimerealtà, dai ballerini delle scuole di pizzica come “I Pizzicati di Amalia” e “Le Tarantoline diAmalia”, fino al supporto delle comparse, della Street School di Teddy Wigga, e delle locationmagiche come il Bar Rifugio di San Pietro e il Piccolo Fiamma di Villa Castelli.Ignazio Deg non canta solo la Puglia. La reinterpreta. Lareinventa. La elettrifica.E alla fine del video, la scritta “PUGLIA NUOVA” esplode su untamburello, al tramonto.

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Due arresti in flagranza di reato per evasione e detenzione di stupefacenti. Intensificati i controlli in materia di sicurezza stradale e presso gli esercizi pubblici.

Nell’ambito dei servizi preventivi disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, diretti a ridurre i reati sul territorio e fornire un reale incremento della sicurezza alla cittadinanza, i Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana, con il dispiegamento di numerosi militari, anche con il supporto delle Squadre di Intervento Operativo dell’11° Reggimento Carabinieri “Puglia” di Bari e delle unità antidroga del Nucleo Cinofili di Modugno, hanno svolto in quel centro un servizio straordinario di controllo del territorio ad “alto impatto”. Le verifiche hanno interessato la zona industriale e le aree del centro con alta affluenza giovanile, inclusi il centro storico e i parchi.

Sono stati arrestati in flagranza un uomo per evasione dalla misura della detenzione domiciliare cui era sottoposto, in quanto sorpreso da una pattuglia presso un bar del centro del paese senza giustificato motivo, e un altro per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, in quanto trovato in possesso di 20 dosi, per un totale di 20 grammi.

Durante i controlli sono stati segnalati due giovani all’Autorità Amministrativa perché trovati in possesso di modici quantitativi di stupefacente per uso personale. Molti sono stati altresì i controlli effettuati presso gli esercizi pubblici e su persone e mezzi in materia di Codice della Strada.

Tale servizio rientra nell’attività di contrasto alla criminalità diffusa che il Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi svolge sistematicamente in tutta la provincia.

Il prestigioso “Premio Ipogeo 2025”, sul tema “Cultura visione e cambiamento”, ricevuto nei Giardini Pensili del Palazzo Ducale di Presicce dalle mani dell’assessore regionale Viviana Metrangola e davanti a un parterre di personalità di altissimo profilo, già assegnato lo scorso anno a Don Antonio Coluccia, non è un riconoscimento attribuito a Toni Matarrelli. "Lo è alla mia terra, alle comunità che provo a rappresentare ogni giorno, allo sforzo che la Puglia ogni giorno profonde per guardare al futuro investendo sulla responsabilità e sulla bellezza", ha precisato il sindaco Matarrelli.

Un grosso incendio è scoppiato nella tarda serata di oggi, martedì 1° luglio 2025, a Fasano, interessando un deposito della ditta Ecoambiente. Le fiamme, visibili a grande distanza, stanno generando una densa colonna di fumo nero che ha messo in allarme i residenti della zona.

Sul luogo dell'incendio è confluito tutto il personale dei Vigili del Fuoco disponibile su scala provinciale, con decine di mezzi e squadre impegnate senza sosta per cercare di domare il rogo. La natura del materiale stoccato all'interno del deposito rende le operazioni di spegnimento particolarmente complesse e delicate.
Al momento, le cause dell'incendio non sono ancora note e non ci sono informazioni precise sull'entità dei danni o su eventuali feriti. Le autorità raccomandano la massima cautela e invitano i cittadini a tenersi lontani dalla zona interessata per non ostacolare il lavoro delle squadre di soccorso. L'attenzione resta alta anche per i potenziali rischi ambientali derivanti dal fumo e dai materiali combusti.
 
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Incendio Eco Ambiente Sud: Il Sindaco Zaccaria in contatto con ARPA Puglia per monitoraggio fumi

 

Massima attenzione alla salute pubblica e costante aggiornamento per i cittadini

 

Fasano - In merito all'incendio divampato questa sera presso la ditta Eco Ambiente Sud in contrada Fascianello, il Sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria, informa la cittadinanza sulle azioni intraprese dall'Amministrazione comunale.

«Ho contattato la responsabile provinciale di ARPA Puglia (Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione dell'Ambiente), dottoressa D'Agnano, per richiedere un intervento immediato in conseguenza dell'incendio divampato nello stabilimento Eco Ambiente Sud in contrada Fascianello: ho avuto rassicurazioni che le squadre tecniche di ARPA si stanno già dirigendo verso Fasano. L'obiettivo principale dell'intervento di ARPA Puglia sarà l'analisi dei fumi sprigionati dall'incendio: queste analisi sono fondamentali per comprenderne la natura e determinare l'eventuale presenza di sostanze nocive. È nostra priorità assoluta fornire alla popolazione un'informazione puntuale e scientificamente fondata sulla qualità dell'aria e su qualsiasi potenziale rischio. Appena riceveremo i primi riscontri dalle analisi di ARPA, sarà mia premura comunicarli tempestivamente alla cittadinanza attraverso i canali ufficiali del Comune. Per il momento invito i residenti dell'area interessata a seguire esclusivamente le comunicazioni diramate dalle autorità, senza dar credito a voci incontrollate».

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