Redazione

Sovraindebitamento Antonino, il sindaco respinge fermamente le accuse dellopposizione.

Sulla vicenda relativa alla decisione del Tribunale di Brindisi-Settore Procedure Concorsuali, riguardante listanza avanzata dallex sindaco della Città, Giovanni Antonino, mi preme fare chiarezza e confutare ogni argomentazione fin qui fatta.
Premesso che il Comune di Brindisi ha appreso della nomina dellOrganismo di Composizione della Crisi da sovraindebitamento attraverso una comunicazione del 2 agosto 2024 da parte dellAgenzia delle Entrate-Riscossione-Puglia, parte principale della procedura, la Giunta comunale, immediatamente e allunanimità, ha dato mandato allavvocatura civica di opporsi allOrganismo di Composizione della Crisi e successivamente di costituirsi e resistere nella procedura giudiziale.
La Giunta quindi, nellagosto dello scorso anno, ha compiuto un atto politico netto e chiaro e per chi ne avesse voglia è sufficiente leggere la delibera 221 del 2024. In conseguenza di questa scelta politica, il Comune si costituiva in giudizio in opposizione alle richieste presentante dallistante e, alla luce delle proprie difese, veniva coinvolta la Corte dei Conti, la quale confermava le posizioni del Comune di Brindisi e prospettava limpossibilità di partecipare al giudizio, chiedendo il coinvolgimento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi nella valutazione di merito.
Nonostante la puntuale difesa operata dal Comune, il giudice ha ritenuto di respingere tutte le eccezioni formulate dal Comune, dalla Procura della Repubblica e dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione, quindi ha omologato un piano riformulato che, con l’Agenza delle Entrate-Riscossione quale creditore, prevede il pagamento totale di una somma di € 252.000,00 con il pagamento di una rata mensile e costante di € 600,00 per un totale di n° 420 rate. 
L’Amministrazione con nota PEC prot. n. 80804/2025 ha comunicato tale decisione alla Corte dei Conti per le sue determinazioni. 
Allo stato, nel merito della vicenda, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione  creditore procedente abilitato - non risulta abbia opposto ricorso, nonostante latto di cessione del credito (cartolarizzazione) definita nel 2018, a seguito di decisione del Commissario Giuffrè.
In tali condizioni il Comune di Brindisi, pur avendo esperito ogni tentativo per opporsi alla decisione assunta dal Tribunale non dispone di alcun elemento aggiuntivo e significativo tale da far prevedere una revisione del giudizio con una sia pur minima percentuale di successo. 
Questa ricostruzione è atta a dimostrare la volontà politica di questa Amministrazione, che ha sempre inteso tutelare gli interessi dellEnte senza infingimento alcuno.
Giuseppe Marchionna
Brindisi, 9 luglio 2025.

Abbiamo apprezzato molto l’attenzione rivolta alle OO.SS. da parte del neo Amministratore di ARCA NORD Salento, Avv. Vittorio Rina, che ci ha convocati in data odierna.
A lui, la CGIL di Brindisi rivolge un augurio di buon lavoro.

Abbiamo colto l’occasione per ribadire la nostra visione d’insieme sul tema delle politiche abitative, condivisa con lo SPI, la FILLEA e il SUNIA di Brindisi.

La CGIL di Brindisi intende rilanciare la contrattazione sociale e territoriale, con particolare attenzione ai temi della sanità, della scuola, dell’edilizia scolastica, del fisco e delle politiche abitative, al punto che sostiene la proposta di legge per il diritto alla casa in Costituzione dal titolo “MA QUALE CASA”.

Vogliamo ripartire dalle periferie urbane, che spesso coincidono con le periferie umane, con l’obiettivo di rendere i quartieri luoghi di vita collettiva, di partecipazione democratica, di socializzazione e di cultura ed emancipazione. Per farlo, occorre dare continuità alle esperienze del Quartiere Paradiso, un esempio che tiene insieme la ristrutturazione degli edifici con la rigenerazione urbana, anche attraverso l’arte dei murales.

Il miglioramento della qualità dei quartieri passa anche dall’azione di riqualificazione dei marciapiedi, della viabilità, dell’illuminazione e dalla realizzazione di spazi collettivi e di “rifugi climatici”: azioni che richiedono il coinvolgimento del Comune e della Regione Puglia – ARIF.

Infine, sarebbe auspicabile accelerare sul versante del Protocollo di Legalità relativamente ai lavori edili in appalto.

Dal nostro punto di vista, ci sono tutte le condizioni per fare un buon lavoro, congiunto e unitario, al fine di rendere i quartieri luoghi più vivibili e dare più dignità ai residenti.

Brindisi 9.7.2025

Marcello Petarra
Segretario generale
SUNIA CGIL Brindisi

Giuseppe Maggiore
Segretario generale
FILLEA CGIL Brindisi

Rosa Savoia
Segretario generale
SPI CGIL Brindisi

Massimo Di Cesare
Segretario generale
CGIL Brindisi

SI COSTITUISCE IL GRUPPO NO CPR BRINDISI, 37 ASSOCIAZIONI SCRIVONO UNA LETTERA AI COMUNI DELLA PROVINCIA DI BRINDISI E ALLA STESSA PROVINCIA PER CHIEDERE LA CHIUSURA DEI CENTRI DI PERMANENZA PER IL RIMPATRIO E L’ABOLIZIONE DELLA DETENZIONE AMMINISTRATIVA DELLE PERSONE MIGRANTI.

Tutti i Comuni della Provincia di Brindisi hanno ricevuto la lettera sottoscritta da più di 30 associazioni per la chiusura dei CPR e l’abolizione della detenzione amministrativa per le persone migranti. Dopo la morte di Abel Okubor nel Cpr di Restinco si è costituito il Gruppo No CPR Brindisi per continuare l’impegno che da anni le associazioni e i movimenti del territorio hanno assunto per la chiusura del CPR DI Restinco e di tutti i CPR. La richiesta, destinata ai consiglieri e ai sindaci, nonché al Presidente e i consiglieri provinciali, è di adottare un atto deliberativo di ferma contrarietà ai CPR in quanto realtà patogene per le persone migranti, di cui violano i diritti fondamentali e mettono a rischio la salute e la vita.

Dopo la recente sentenza della Corte Costituzionale che riconosce nella detenzione amministrativa una violazione dell’art. 13 della Costituzione che sancisce l’inviolabilità della libertà personale, dopo l'appello della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM) accolto dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (FNOMCeO) e del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, riguardante i Centri di Permanenza per i Rimpatri (CPR) e il ruolo dei medici e degli psicologi in tali strutture, è alle rappresentanze della società civile nei Consigli Comunali che le realtà associative e i movimenti si rivolgono, sollecitandoli a utilizzare tutti gli strumenti a loro disposizione per esprimere una posizione chiara e pubblica.

Brindisi, 09 luglio 2025

 

 

Si trasmette la lettera inviata via PEC a tutti i Comuni della Provincia di Brindisi e alla Provincia di Brindisi, che ha come destinatari i sindaci e i consiglieri, per la pubblicazione integrale.

 

LETTERA ALLE RAPPRESENTANZE DEGLI ENTI LOCALI DELLA PROVINCIA DI BRINDISI

 

                                                          Ai Sindaci e ai Consiglieri dei Comuni della Provincia di Brindisi

                                                                                                                                                                  Al Presidente e ai Consiglieri  della Provincia di Brindisi

“Gli interessi pubblici incidenti sulla materia dell’immigrazione  non possono scalfire il carattere universale della libertà personale, che, al pari degli altri diritti che la Costituzione proclama inviolabili, spetta ai singoli non in quanto partecipi di una determinata  comunità politica, ma in quanto esseri umani”

Sentenza n. 94/2025- Corte Costituzionale

A pochi chilometri dalla città di Brindisi, in località Restinco, il Centro di Permanenza per il Rimpatrio esiste da più di venti anni. Più volte, nel corso degli anni, movimenti e associazioni hanno ribadito la loro posizione contraria a tali centri, chiedendone la chiusura e sollevando questioni legate alla dubbia legittimità costituzionale e denunciando violazione dei diritti dei trattenuti e casi di abusi e violenza. A pochi mesi dalla morte di Abel Okubor, l'ennesima, chiediamo ai sindaci delle città della Provincia di Brindisi, al Presidente della Provincia di Brindisi, ai consiglieri comunali e provinciali di esprimere la propria posizione sulla chiusura di questi- come affermato dal garante regionale dei diritti dei detenuti dopo le visite ispettive del 2023-luoghi di per sé patogeni, dove la sofferenza e la disperazione di chi è detenuto al loro interno è una condizione comune che trova espressione nel corpo. Il rischio altissimo è di considerare sofferente solo chi fa emergere il suo disagio attraverso eclatanti atti dimostrativi, eterolesivi e autolesionistici peraltro lasciati senza continuità assistenziale né  rivalutazione dell’idoneità alla vita detentiva”

Proprio sul CPR di Restinco, a seguito delle visite delle rappresentanze parlamentari, le espressioni per descrivere quanto visto sono le seguenti :“Il registro degli episodi critici sembra un bollettino di guerra ( I.Salis europarlamentare 2025), “la contenzione tramite psicofarmaci e la negligenza sanitaria sono questioni all'ordine del giorno, luoghi patogeni dove non è improprio parlare di deriva manicomiale ( R.Scarpa, deputata parlamentare 2025)”.

In data 27 giugno 2025 la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri accoglie pubblicamente l’appello della Società Italiana di Medici delle Migrazioni in cui si legge

“La detenzione amministrativa presenta criticità in materia di rispetto della dignità delle persone e dei loro diritti, incluso quello alla salute. La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ne ha denunciato gli effetti in quanto pratica patogena sia per la salute fisica, sia per quella mentale.

Numerose evidenze descrivono i CPR come contesti di degrado igienico-sanitario, sofferenza fisica e mentale e abbandono sociale, con ripetuti atti di violenza auto- ed etero-inflitta sui corpi delle persone recluse. Le stesse evidenze, a distanza di 25 anni dalla loro istituzione, confermano che questi luoghi, ovunque e a prescindere dai differenti gestori, sono sistematicamente e profondamente patogeni e mettono a rischio la salute e la vita delle persone che vi vengono detenute”

I CPR sono luoghi da chiudere, strutture in cui la dignità umana è brutalmente calpestata, spazi di produzione della sofferenza, una vergogna legalizzata, per cui l'Italia è stata più volte denunciata dalle organizzazioni di tutela dei diritti umani, compresa la CEDU.

Con il presente documento tutte le associazioni e i movimenti firmatari chiedono alle amministrazioni della Provincia di Brindisi e alla Provincia stessa l’adozione di un atto deliberativo entro 30 giorni dalla ricezione della presente. L’atto dovrà esprimere ferma contrarietà ai CPR  in quanto realtà patogene per le persone migranti, di cui violano i diritti fondamentali e mettono a rischio la salute e la vita.

Con la presente si chiede altresì l'invio al Governo e al Parlamento della richiesta di abolizione della detenzione amministrativa e la trasmissione alla Prefettura di Brindisi, al Ministro dell’Interno, ai Presidenti del Senato e della Camera, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al Presidente della Regione Puglia; ai gruppi consiliari della Regione Puglia

ADESIONI: Mesagne Bene Comune Odv, La Collettiva TFQ Brindisi, Digiuno di Giustizia in solidarietà coi Migranti -Bari, Tutori Msna Puglia Odv, Associazione Migrantes Brindisi OdV, Cnca Puglia, Arci Brindisi, Arci Puglia, Anpi Brindisi, Voci della Terra Odv, Officine M.A.I. +,, CIR-Consiglio Italiano dei Rifugiati, Comunità Africana di Brindisi e Provincia APS, Ass. MALI YIRIWA TÒN Puglia, Nigeria Union of Brindisi and Province, Ghana National Association in Brindisi, Compagni di Strada, Medicina Democratica, CILD-Coalizione Italiana Libertà e Diritti Civili, Associazione Progetto Diritti, LasciateCIEntrare, Free Home University (Salento), Comitato Io Accolgo Puglia, Peacelink nodo di Lecce, Missionari Comboniani di Cavallino, LE, Diritti a Sud, SeminAzioni APS, Associazione il Giunco ETS, APS Street View, Fridays For Future Lecce, Scuola di Dialogo Mesagne, LeA Liberamente e Apertamente, Arci Cassandra, Associazione Dottorandi/e Italia (ADI) Lecce, APE06-AlterProjectEmpowerment, Associazione “La Solidarietà” comunità islamica Brindisi.

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La Regione Puglia informa che sono aperte le procedure per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo per l’anno scolastico 2025/2026.

Alla misura si aggiunge la nuova procedura per la fruizione dell’agevolazione tariffaria sull’acquisto di abbonamenti mensili del trasporto pubblico locale in favore degli studenti pendolari di scuola secondaria di 2° grado.

Fino alle ore 12 del 4 agosto 2025, le studentesse e gli studenti frequentanti le scuole secondarie di 1° grado e di 2° grado della Puglia potranno richiedere la fornitura dei libri di testo. L’istanza potrà essere presentata da parte di uno dei genitori, da chi rappresenta il minore o dallo studente, se maggiorenne, unicamente per via telematica attraverso la piattaforma www.studioinpuglia.regione.puglia.it, alla sezione Libri di testo a.s. 2025/2026. Anche quest’anno è prevista una seconda finestra temporale, che sarà attiva dalle ore 12:00 dell’8 settembre 2025. La dotazione finanziaria complessiva è pari a 10.711.474,46 euro.

Potranno accedere alla misura i nuclei famigliari con Isee non superiore a 12mila euro, limite elevato a 15mila nel caso di famiglie numerose con 3 o più figli. L’altra novità importante di quest’anno è che gli studenti pendolari delle scuole secondarie di 2° grado pugliesi che presentano l’istanza per la fornitura dei libri di testo potranno richiedere anche l’agevolazione tariffaria sugli abbonamenti mensili del trasporto pubblico locale. Per la misura sperimentale, la Giunta regionale ha stanziato 11.096.024,00 euro.

Lo sconto applicato sarà pari al 50% sul prezzo di vendita dell’abbonamento mensile con numero di corse non inferiore a 52, con fruizione da ottobre 2025 a maggio 2026, relativamente al servizio di TPL di competenza della Regione Puglia e della Città Metropolitana e Province pugliesi.

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Nell'ambito del progetto di Valorizzazione del Castello Alfonsino - Forte a Mare, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio Brindisi Lecce, l'Associazione Le Colonne propone, sabato 12 luglio, alle ore 19.15, un appuntamento dedicata alla storia del territorio.

L'archeologo Francesco Romano condurrà una visita guidata tematica dal titolo"I Castelli di Puglia": partendo dagli elementi architettonici della fortezza brindisina, condurrà un "viaggio" tra analogie e differenze dei più importanti Castelli pugliesi, tra i quali: Castello Svevo di BrindisiCastello Carlo V di LecceCastel del MonteCastello Aragonese di TarantoCastello Aragonese di OtrantoCastello Dentice di Frasso di Carovigno.
 
La prenotazione è obbligatoria sulla piattaforma www.pastpuglia.it.

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Il grano pugliese perde altri 5 euro a tonnellata, un drammatico trend al ribasso che ha portato il frumento ad una quotazione di 300 euro a tonnellata, e che rischia di mettere a repentaglio anche l’attuale campagna di raccolta, caratterizzata da qualità eccellente e quantità in calo, con la siccità che stringe i campi in una morsa, facendo tra l’altro lievitare i costi di produzione. E’ la Coldiretti Puglia a chiedere  all’Assessore regionale la convocazione urgente di una tavolo di crisi, attorno a cui far sedere tutti gli attori della filiera perché i prezzi del grano in campagna sono diventati insostenibili.

“Abbiamo chiesto più volte all’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia la convocazione del tavolo di crisi con ogni urgenza e ora va riunito senza indugio perché non c’è più tempo da perdere. E’ preoccupante lo stato di criticità del settore cerealicolo colpito dalla siccità e dall’aumento dei costi di produzione, ma il problema concreto è causato dall’abbassamento del valore del grano, a causa delle importazioni selvagge dall’estero e della scarsa valorizzazione del prodotto regionale” , denuncia Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia.

“Il boom di arrivi di grano estero conferma un trend – rileva Pietro Piccioni, direttore Coldiretti Puglia - che negli ultimi anni ha visto una serie di Paesi, dal Canada alla Turchia, fino alla Russia, alternarsi di fatto nell’inondare il mercato italiano di prodotto, spesso in coincidenza con il periodo di raccolta, con il risultato di far crollare le quotazioni del grano”.

Il clima ha avuto impatti gravi anche sulla produzione di grano con le stime della trebbiatura al ribasso rispetto alla media produttiva, seppur in aumento nel confronto con un disastroso 2024, caratterizzato da una gravissima siccità in Puglia, il “granaio d’Italia”. La stima della Coldiretti e di Cai – Consorzi Agrari d’Italia, registra il raccolto di grano duro per la pasta che dovrebbe attestarsi sui 3,7 milioni di tonnellate, mentre quello del tenero segnerà una produzione che arriverà sotto i 2,5 milioni di tonnellate, comunque su livelli qualitativi tra il buono e l’ottimo. A restare sotto le attese produttive è stata in particolare la provincia di Foggia, la prima provincia italiana per ettari coltivati a cereali, dalla quale viene il 20% circa di tutto il grano duro italiano. A causa della siccità si segnala un calo almeno del 20% rispetto al normale potenziale produttivo.

Durante l’attuale campagna commerciale sono arrivati dal Canada quasi 800mila tonnellate di grano duro, oltre il doppio (+104%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, secondo l’analisi Coldiretti su dati della Commissione Ue. Una vera e propria invasione a conferma di un trend che negli ultimi anni ha visto una serie di Paesi, dallo stesso Canada alla Turchia, fino alla Russia, alternarsi di fatto nell’inondare il mercato italiano di prodotto, con gli arrivi che aumentano con l’avvicinarsi del periodo di raccolta, facendo crollare i prezzi.

Nonostante risultati al di sotto delle aspettative, i prezzi pagati agli agricoltori restano bassi, con le quotazioni del grano duro che in calo del 13% nell’ultima settimana di giugno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo l’analisi Coldiretti su dati Ismea. A pesare è ancora una volta il fenomeno delle importazioni selvagge, con ingenti quantità di grano straniero che arrivano a ridosso del periodo di trebbiatura con l’effetto di far crollare il prezzo di quello nazionale.

Il grano straniero viene peraltro coltivato usando spesso prodotti da anni vietati in Europa – conclude Coldiretti Puglia – come quello canadese, ad esempio, che viene trattato in pre raccolta con il glifosato, con una modalità vietata nel nostro Paese.

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:Presenti per Gaza", lunedì 14 luglio inaugurazione mostra nella Pinacoteca comunale.

Dal 14 al 18 luglio 2025, la Pinacoteca comunale di San Michele Salentino ospiterà “Presenti per Gaza”, una mostra collettiva che raccoglie più di 40 artisti internazionali uniti da un progetto artistico e umano di grande valore simbolico e civile. L’iniziativa sarà poi riproposta dal 23 al 27 luglio nella suggestiva cornice della sala dell’associazione “G. Di Vittorio” di via Castello, 20 a Mesagne.
La mostra nasce da una chat di gruppo creata durante la pandemia, uno spazio virtuale che ha permesso ad amici e artisti di restare uniti in un tempo di isolamento. Oggi quella stessa rete torna a vivere per uno scopo più alto: trasformare la bellezza dell’arte in solidarietà concreta per la popolazione di Gaza, vittima di una crisi umanitaria senza precedenti.
A fare da filo conduttore è la voce autorevole di Roberto Piumini, scrittore e poeta tra i più noti nel panorama italiano, capace di raccontare con profondità e delicatezza le grandezze e le miserie dell’essere umano. Intorno a lui, si sono raccolti artisti che operano nei campi della fotografia, poesia, illustrazione, pittura, letteratura, tutela dei beni culturali: tutti uniti da un comune senso di responsabilità civile.
L’inaugurazione della mostra a San Michele Salentino è programmata per le ore 20:00 di lunedì 14 luglio, alla presenza del sindaco Giovanni Allegrini, del presidente della Provincia di Brindisi Toni Matarrelli, dell’assessora alla Cultura Tiziana Barletta, della consigliera provinciale con delega alla Cultura Rosalia Fumarola, della direttrice scolastica Ornella Manco e del curatore della mostra, l’architetto Enzo Longo.
Uno spazio significativo sarà dedicato anche ai lavori realizzati dai bambini delle classi terze della scuola dell’infanzia di San Michele, che hanno lavorato sul tema “L’arte e la sua magia”.
Le opere esposte, tutte donate dagli artisti, saranno messe in vendita o proposte all’asta. Il ricavato sarà interamente devoluto a Vento di Terra ETS, una realtà attiva da anni in Palestina, in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. L’associazione lavora per offrire istruzione, supporto psicologico e sociale, tutela delle persone fragili, promozione delle capacità e dei talenti locali, con la convinzione che solo una cultura condivisa possa essere terreno di pace e crescita.
Vento di Terra è conosciuta anche per la costruzione della Scuola di gomme di Khan Al Ahmar e della scuola La Terra dei bambini, entrambe più volte abbattute e ricostruite, simboli di una resistenza pacifica che si nutre di istruzione e speranza.
In un tempo buio per la popolazione di Gaza, stretta tra assedio, bombardamenti e fame, Presenti per Gaza si fa gesto di vicinanza, testimonianza e azione concreta. Oltre all’esposizione, entrambe le tappe della mostra saranno arricchite da performance artistiche, musica, danza e teatro, con la partecipazione gratuita di artisti che, anche con la loro presenza, scelgono di essere parte attiva di un messaggio universale di solidarietà.

Giovedì 3 luglio, all’interno del cartellone di MesagnEstate 2025, l’Associazione Collettivo MusicArte, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, ha regalato alla città una serata indimenticabile con l’evento “The Night of the Stars – La Notte delle Stelle tra Musica e Arte”. Un’occasione speciale in cui i veri protagonisti sono stati i nostri piccoli artisti, che hanno brillato sul palco come autentiche stelle.

Dopo un anno accademico ricco di impegno e passione, i giovani talenti hanno mostrato tutto il loro valore, emozionando il pubblico con performance cariche di entusiasmo e creatività. “Avete dato il meglio di voi stessi – ha dichiarato il presidente Dario Ziza – e questa sera lo avete dimostrato. Il nostro augurio è che non smettiate mai di sognare e di credere nei vostri sogni. MusicArte, dopo 26 anni, ne è la prova vivente: ci abbiamo creduto, abbiamo investito nel centro storico di Mesagne per rigenerarlo e renderlo il luogo vivo e accogliente che è oggi”.

A fianco di MusicArte, la realtà di Lab Creation continua ogni giorno a lavorare con passione e dedizione per dare voce e spazio ai giovani, attraverso laboratori e attività rese possibili grazie al sostegno dell’ente locale, della Regione e dello Stato. Un impegno che si traduce anche in importanti opportunità lavorative. “Il nostro sogno – prosegue il team – è continuare questo percorso e consolidarlo, ma sappiamo che è possibile solo grazie alla collaborazione con le famiglie, l’Amministrazione Comunale, il Sindaco Toni Matarrelli e l’Assessore alle Politiche Giovanili Vincenzo Sicilia. Insieme, possiamo realizzare grandi cose”. La responsabile delle attività del sodalizio è Stefania Molfetta.

Un sentito ringraziamento va a tutti i collaboratori e professionisti che hanno reso possibile questo evento: Alessandro Dell’Anna, Katya Fiorentino, Maria Lubelli, Carlotta Gorgoni, Martina Cristian, Marco Pagliara, Marco e Alessandro Leuzzi, Cecilia Flumian, Anna Lioce, Mino Pinto, Brunella Stuto, Brunilda Tahirllar, Giuseppe Lanotte, Clarissa Perrucci, Serena Calò, Alessia Benvenuto, Anna Rita Pinto, Antonio Tocci, Giorgia Montanaro, Carlotta Dionisio, Arianna Saba, Ignazio De Girolamo.

Laboratorio di Disegno: Gioia Viola, Lanzo Valerio, Lenoci Linda, Mare Andrei Dacian, Crastolla Nicole, Giulia Murri, Gioele Ligorio, Alessio Mario Attanasio, Lanzo Federico, Antonio Destino, Elena Desiate, Miccoli Matteo, Andrea Passalacqua, Diego Scoditti, Alessandro D’Errico, Maria Cristina Morizzo, Victoria Verdicchio, Gabriel Teodor Mare, Marco Cisternino, Gabriele Bosco, Brando Biscosi, Walter Di Levrano.

Laboratorio di Illustrazione: Gabriele Geusa, Diego Demilito, Andrea Rizzo, Daniele Deluca, Erica Augurio, Marzia Di Viggiano, Daria Molfetta, Claudia Fitto, Arianna Saba, Carlotta Dionisio, Chiara Conversano.

Laboratorio di Canto: Ginevra Verdicchio, Roberta Monaco, Michelle Coluccia, Martina Djelli, Rebecca Romolaccio, Marta Destino, Sofia Galiano, Martina Vinci, Sara Aresta, Greta Gioia.

Laboratorio di Chitarra: Luca Amoruso, Nicolò Calia, Alessandro Verde, Mattina Noberti, Diego Bocina, Giuseppe Miglietta, Deluca Gemma, Antonio Furore, Walter Di Leverano, Greta Gioia.

Laboratorio di Batteria: Giosuè Pignatelli, Matteo Furone, Alberto Morobianco.

Laboratorio di Pianoforte: Alessia Denitto, Carlotta Destino, Marco Augurio, Tiziano De Benedettis, Luca Amoruso, Marta Destino.

Buone vacanze a tutti i nostri allievi. Che l’estate sia piena di ispirazione, sogni e nuove energie per continuare a crescere insieme.

Con affetto, Associazione Collettivo MusicArte & Lab Creation

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Mesagne per la Pace

Luglio 09, 2025

Il Consiglio Pastorale della Città di Mesagne espressione delle 7 Comunità parrocchiali, ha
sentito l'urgenza di prendere la parola e proporre alcune iniziative perché non si può rimanere indifferenti davanti all’orrore dei conflitti in corso in tutto il mondo:
* esposizione simbolica di uno striscione sulla facciata delle nostre chiese che richiami il valore della Pace nelle varie lingue dei territori teatro degradante della guerra;
* invocazione del dono della pace nelle celebrazioni che si svolgono nei giorni della Novena in preparazione della festa patronale della Madonna del Carmine;
* ⁠promozione, insieme a gruppi ed associazioni presenti nella città di un incontro nella seconda metà di luglio per tenere desta l’attenzione, offrire aggiornamenti sulla situazione e praticare forme di coinvolgimento e di solidarietà nei confronti di popolazioni stremate e condannate ad una morte collettiva dalla guerra, dalle malattie e dalla fame usata come arma per un genocidio.

Vorremmo lavorare insieme all’intera Città affinché:
* non si resti indifferenti di fronte a qualsiasi conflitto mondiale, nazionale e locale
* si urli lo sdegno per il genocidio della popolazione palestinese
* si chieda la fine dei bombardamenti su Gaza, nella martoriata Ucraina, in ogni
angolo della terra dove ancora si combatte
* si reagisca davanti alla prospettiva del riarmo dell’Europa proposto
ingannevolmente come lo strumento migliore per evitare o combattere le
eventuali guerre future

Vorremmo invece proporre di:
* disarmare le nostre azioni e le nostre parole;
* attuare iniziative che mettano al centro la dignità dell’uomo;
* progettare azioni che educhino alla pace e risolvano i conflitti senza armi;
* promuovere la cultura dell'esercizio critico in un dialogo aperto a tutti lavorando
sulla cultura del dissenso senza annullare l’altro, reimparando a discutere.

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Alle cittadine e ai cittadini di Mesagne

 

Situazione geopolitica

        La situazione geopolitica internazionale si fa sempre più drammatica, difficile, esplosiva. La terza guerra mondiale, definita da papa Francesco “a pezzi” già nel 2014, sta progressivamente saldando i vari pezzi e si avvia verso una guerra globale, col rischio di diventare guerra nucleare.

        Le varie situazioni di crisi sembrano sempre più sfuggire al controllo della politica e del diritto internazionale. Governi e Capi di stato sono sempre più lontani dall'utilizzo delle vie diplomatiche e delle Istituzioni internazionali per affrontare la nuova situazione di umiliazione e disprezzo della vita umana.

        Nel mondo ci sono attualmente 56 conflitti con 92 Paesi coinvolti, provocando annualmente decine di migliaia di vittime e milioni di persone costrette a migrare dal proprio Paese di origine.

        Siamo davanti ad una catastrofe umanitaria che avrà ripercussioni gravi anche nel futuro.

 

Papa Leone XIV

        “La pace non è un’utopia spirituale, è una via umile, fatta di gesti quotidiani, che intreccia pazienza e coraggio, ascolto e azione. E che chiede oggi, più che mai, la nostra presenza vigile e generativa”. Si esprimeva così papa Leone XIV nell’incontro con i vescovi italiani del 17 giugno scorso.

        E aggiungeva: “Penso alle parrocchie, ai quartieri, alle aree interne del Paese, alle periferie urbane ed esistenziali. Lì dove le relazioni umane e sociali si fanno difficili e il conflitto prende forma, magari in modo sottile, deve farsi visibile una Chiesa capace di riconciliazione.”

 

La nostra Chiesa che è in Mesagne

        Il Consiglio Pastorale Vicariale, espressione delle 7 Comunità parrocchiali, ha sentito l'urgenza di prendere la parola e proporre alcune iniziative perché non si può rimanere indifferenti davanti all’orrore di questi conflitti in corso:

  • esposizione simbolica di uno striscione sulla facciata delle nostre chiese che richiami il valore della Pace nelle varie lingue dei territori teatro degradante della guerra;
  • invocazione del dono della pace nelle celebrazioni che si svolgono nei giorni della Novena in preparazione della festa patronale della Madonna del Carmine; e così chiedere per tutti noi un cambiamento di mentalità e di atteggiamenti per divenire operatori di pace;
  • promozione, insieme a gruppi ed associazioni presenti nella città di un incontro nella seconda metà di luglio per tenere desta l’attenzione, offrire aggiornamenti sulla situazione e praticare forme di coinvolgimento e di solidarietà nei confronti di popolazioni stremate e condannate ad una morte collettiva dalla guerra, dalle malattie e dalla fame usata come arma per un genocidio.

 

Per un cammino insieme

        Vorremmo lavorare insieme all’intera Città affinché:

  • non si resti indifferenti di fronte a qualsiasi conflitto mondiale, nazionale e locale
  • si urli lo sdegno per il genocidio della popolazione palestinese
  • si chieda la fine dei bombardamenti su Gaza, nella martoriata Ucraina, in ogni angolo della terra dove ancora si combatte
  • si reagisca davanti alla prospettiva del riarmo dell’Europa proposto ingannevolmente come lo strumento migliore per evitare o combattere le eventuali guerre future

Vorremmo invece proporre di:

  • disarmare le nostre azioni e le nostre parole;
  • attuare iniziative che mettano al centro la dignità dell’uomo;
  • progettare azioni che educhino alla pace e risolvano i conflitti senza armi;
  • promuovere la cultura dell'esercizio critico in un dialogo aperto a tutti lavorando sulla cultura del dissenso senza annullare l’altro, reimparando a discutere.

Infine

        Nel cuore del suo ultimo messaggio il compianto papa Francesco ha ribadito con forza una verità disarmante quanto semplice: "La speranza non delude! Spes non confundit!" (cfr. Rm 5,5). Non una speranza illusoria, ma un impegno profondo, concreto, radicato nella responsabilità e nell'azione.

        È la speranza di chi affida le proprie fragilità alle mani forti di Dio, di chi si rialza, cammina, e si fa pellegrino di un futuro diverso, testimone di una vita che vince la morte, dell’amore che disarma l’odio, la paura e la violenza.

        Che queste parole trovino ascolto e siano guida per un futuro di pace.

Il Consiglio Pastorale della Vicaria di Mesagne

Le carceri minorili italiane sono state a lungo considerate un’eccellenza a livello europeo per la loro capacità di coniugare finalità rieducativa, inclusione sociale e tutela dei diritti dei minori. Questo paradigma si è tradotto in strumenti concreti come la messa alla prova (art. 28 DPR 448/1988), il collocamento in comunità e il coinvolgimento dei servizi territoriali. Tuttavia, negli ultimi anni, il sistema ha subito una preoccupante torsione repressiva con una tendenza alla detenzione anche in presenza di reati minori. Con il Decreto Caivano (DL 123/2023, L. 159/2023) si è abbassata la soglia per la custodia cautelare minorile, a discapito di misure alternative.

Tra il 2022 e l’aprile 2025, i minori detenuti negli IPM sono passati da 392 a 611 (+55%), con solo 27 ragazze – un aumento insostenibile senza adeguati potenziamenti strutturali.
Valentina Farina, Garante delle Persone Private della Libertà Personale per la Provincia di Brindisi, avverte: “Servono interventi urgenti soprattutto in relazione al sovraffollamento e alla medicalizzazione del disagio intramurario che accentuano una condizione insopportabile. Il valore della <messa alla prova> nella giustizia minorile non è mera clemenza, ma uno strumento educativo-rieducativo in grado di interrompere il ciclo deviante, intervenendo sulle cause profonde come la povertà educativa. La detenzione dovrebbe essere un’extrema ratio, non una risposta automatica”.
 
Sovraffollamento, impoverimento educativo e medicalizzazione. Nei 9 IPM più sovraffollati – con punte sopra il 150% in istituti come Milano, Treviso e Cagliari – si riscontrano carenze strutturali e relazionali gravi, con uso massiccio di psicofarmaci (spesa aumentata del 1.000%). Episodi di violenza istituzionale e un boom di suicidi (91 nel 2024 e 33 solo nei primi cinque mesi del 2025) delineano un disagio strutturale.
Per far fronte all’emergenza, spazi IPM sono stati ricavati all’interno di carceri per adulti: una coabitazione che mina la separazione necessaria tra circuiti e compromette l’efficacia educativa.
In relazione ai casi di matricidio negli ultimi mesi la Puglia è stata teatro di episodi e storie di violenza irreversibile familiare. Giovani in stato confusionale, gravi criticità relazionali e psicologiche, omicidi emblematici di un disagio accresciuto, emerso da esiti estremi di un disfacimento del clima familiare, dell’assenza di spazi di ascolto e dell’inefficacia dei primi segnali di disagio. Non si tratta di semplici atti criminali, ma richiami forti verso la necessità di interventi precoci sul versante della tutela minorile, in famiglia, a scuola, nei servizi sociali; è la denuncia di una comunità che non è riuscita a intercettare i segnali di crisi prima della tragedia.
Questi fatti non vanno letti esclusivamente come eventi criminali, ma come l’esito estremo di un fallimento diffuso nel sistema educativo e di welfare. Farina commenta:
«Quando si arriva al gesto estremo, la domanda non può essere: ‘come punire’ ma come educare. Il ruolo della difesa nella salute mentale come parametro giuridico, merita in futuro la valutazione dei coefficienti della salute mentale: traumi, fragilità cognitive, dipendenze. L’attivazione di perizie psico-sociali, relazioni terapeutiche e consulenze cliniche è essenziale per costruire una strategia multilaterale e capaci di tutelare il minore anche al di fuori del carcere”.
Tra gli Interventi operativi proposti dalla Garante:
1. Rilanciare la messa alla prova e le misure alternative
2. Valutazione dei casi di reale pericolosità
3. Potenziamento strutturale degli IPM: personale, spazi, formazione
4. Salvaguardia della salute mentale: riduzione dell’uso di psicofarmaci, potenziamento percorsi terapeutici
5. Trasparenza e controllo: monitoraggio, prevenzione di abusi e violenze.