Redazione

Emergenza Covid, gli aggiornamenti 

 
Oggi a Mesagne 6 nuovi casi e 8 guariti. 
 
Sono 52 le persone attualmente positive, di cui 3 ricoverate ma nessuno in condizioni gravi. 

Il 27 Dicembre scorso abbiamo pubblicamente denunciato alla città  di aver ricevuto da parte del Presidente del Consiglio Comunale Argentieri convocazione per il Consiglio  svolto stamattina, peraltro già frutto di un precedente rinvio, la sera della vigilia di Natale. Convocazione che per giunta arrivava senza tutta la documentazione necessaria e  completata soltanto in data 29 dicembre alle ore 19:53.

Questo nonostante il Presidente del Consiglio Comunale Argentieri, avesse garantito più volte che non sarebbe più successo.  Tutto questo ai nostri occhi era apparso provocatorio e lesivo della dignità e delle prerogative dei consiglieri comunali e delle loro funzioni istituzionali. 
Oggi il Presidente del Consiglio Comunale, ritirando grande parte degli argomenti ci ha dato ragione nella forma e nella sostanza. 
Pertanto il nostro comunicato stampa non era minimamente strumentale né pretestuoso, ma fondato su motivi validissimi e seri a tutela del lavoro dei consiglieri comunali e dei cittadini tutti. 
A dir il vero ci saremmo aspettati che prima di annunciare in radio il ritiro dei punti, il Presidente Argentieri fosse venuto prima, per rispetto verso l'assise che presiede proprio nel Consiglio Comunale e di ascoltare dal Sindaco e dal Presidente stesso  una assunzione di responsabilità politica per quanto accaduto, invece di scaricare sulle assenze e ritardi accollati ad uffici e dipendenti comunali. 
Nella sostanza quindi il consiglio si è tenuto con una tutta una serie di punti ritirati dalla presidenza. Tra quelli discussi se da un lato siamo soddisfatti per aver visto approvato da tutti, sia pur mediato in consiglio, la nostra mozione sull’agricoltura che impegna per il 2021 volta a riabbassare l’aliquota sui terreni agricoli e a mettere realmente nel prossimo bilancio  somme destinate a convenzione delle professionalità che possano seguire i nostri agricoltori nella progettazione di conversioni agricole e la ricerca di finanziamenti a fondo perduto o agevolati, dall’altro siamo profondamente delusi dalla bocciatura della nostra mozione con cui si chiedeva di pagare le ex lavoratrici dell’Istituto Caterina Scazzerti che da anni aspettano nonostante delle cause già vinte ed esecutive e nonostate già nel 2019 il Consiglio Comunale aveva impegnato la giunta a porre rimedio a questa sgradevole situazione.
 
Coalizione Claudio Ruggiero

Tre giovani ulivi arricchiranno il patrimonio verde dell’ospedale Perrino di Brindisi. A donare le piante, domani mattina alle 11:45, saranno due associazioni di motociclisti: Due ruote per la Speranza e Free Chapter V45 Harley Group Umbria.

Le  associazioni raggruppano appassionati di motociclette di grossa cilindrata. A Brindisi i gruppi sono in via di costituzione formale, ma nel frattempo contano già i primi aderenti.

A consegnare gli alberelli in ospedale saranno i rappresentanti locali dei due gruppi, e cioè per  il primo, più specificamente dedito alla beneficenza, Faraj Esmaeil Zadeh, che nella vita è un tecnico di produzione su navi da crociera e studia Giurisprudenza a Taranto; e per il secondo Roberto Ostuni che  presta servizio nel corpo dei Vigili del Fuoco.

Nessun rischio di assembramento: non ci sarà la  parata di motori rombanti che abitualmente caratterizza manifestazioni del genere. A  renderla impraticabile, le misure di sicurezza anti-Covid. Prima di arrivare al Perrino, la delegazione dei motociclisti regalerà altre due piante di ulivo, a testa, all’associazione di volontari Fratellanza popolare di San Vito dei Normanni ed alla locale compagnia dei Carabinieri.

Gli ulivi vengono donati in segno di riconoscenza per gli sforzi profusi in questi mesi dai soggetti in prima linea nel territorio brindisino contro la terribile epidemia: i volontari, le forze dell’ordine e, soprattutto, medici ed infermieri. Non sono stati scelti a caso: oltre ad essere uno degli emblemi della Puglia sono infatti noti per le caratteristiche di resistenza a condizioni ambientali difficili e longevità.

“Che questi alberi, simbolo di una grande terra – ha detto Faraj  Esmaeil Zadeh – ricordino a tutti l’ abnegazione e lo spirito di servizio dimostrato da questi splendidi esseri umani durante la pandemia”:

“Agli ospedali di Brindisi – continua  Faraj, che è di origine iraniana – sono legato, li ho frequentati sin da bambino. Mia madre ha lavorato come infermiera, prima al Di Summa e successivamente al Perrino”.

Gli ulivi donati sono della cultivar leccino, una varietà resistente alla xylella. Hanno un anno e mezzo di vita, e misurano al massimo 130 centimetri. Una scelta non casuale: è un auspicio di crescita. E quindi di speranza nel futuro.

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Ieri in data 29 Dicembre 2020, il Presidente della Provincia di Brindisi Riccardo Rossi e i consiglieri e le consigliere provinciali di maggioranza hanno ripianato le perdite degli scorsi anni e portato in pareggio il bilancio dell'azienda. Un risultato, questo, per nulla scontato, che ha dato prova di altissimo senso di responsabilità da parte di coloro che hanno votato consapevolmente, con l'intento di  salvaguardare ben 80 posti di lavoro e, come si suol dire, mettendoci la faccia. E' quando si tratta di prendere decisioni difficili che si vede la qualità di colui o colei che si assume la responsabilità personale di portare a casa un obiettivo importante con il cuore proteso verso la cittadinanza. Peccato non si possa dire la stessa cosa della minoranza di centro destra che invece ha preferito addirittura non presentarsi in consiglio. Dove sono finiti i paroloni precedenti sulla questione? E' sempre molto semplice non presentarsi e glissare le responsabilità lasciando agli altri l'impegno di decisioni importanti.  Quando si tratta di coraggio, lo si deve avere soprattutto per dire la verità seguita dai fatti. Le affabulazioni fanno presa per qualche tempo poi servono i fatti proprio come è accaduto ieri. Vorremmo ricordare che il Presidente della Provincia e i consiglieri e le consigliere provinciali non percepiscono alcuna indennità e quindi mettono a disposizione della comunità se stessi dando prova dell'esistenza di una vera classe politica. E allora i paroloni ridondanti li lasciamo andar via con il vento. Preferiamo la concretezza e la responsabilità assunte.

                                                                                                              Brindisi Bene Comune il gruppo consiliare

                                                                                                              Anna Maria Calabrese

                                                                                                              Anna Portolano

                                                                                                              Giuseppe Cellie

                                                                                                              Luana Mia Pirelli

                                                                                                              Belinda Silvestro

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La giunta comunale di Brindisi ha approvato oggi, 30 dicembre, una delibera per l’utilizzo di una parte del Fondo di riserva per: completamento e sistemazione del parco dell’ex Collegio Tommaseo, pulizia e sistemazione dell’ex caserma Ederle, efficientamento dei corpi illuminanti a led della pubblica illuminazione.

In particolare, per l’ex Tammaseo sono stati stanziati 150mila euro per la messa in sicurezza dell’area verde. È stata verificata l’oggettiva necessità di un radicale e tempestivo intervento finalizzato al controllo della vegetazione arbustiva che per molti tratti invade la corsia stradale e della vegetazione arborea con interventi di contenimento del rischio arboreo al fine di rimuovere lo stato di rischio e il potenziale pericolo per la pubblica e privata incolumità. I lavori saranno eseguiti da Multiservizi.

Per l’ex caserma Ederle saranno utilizzati 50mila euro per la messa in sicurezza e la sistemazione di varchi di accesso all’area di via Castello con l’inserimento di alcuni giochi per bambini. Anche questi lavori saranno eseguiti da Multiservizi.

Infine, con 17mila euro, è prevista la sostituzione di alcuni corpi illuminanti a led per la pubblica illuminazione. L’amministrazione sta valutando la possibilità di utilizzare questi primi 64 corpi illuminanti per migliorare la visibilità di piazza Cairoli.

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 30 dicembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 11.121 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.470 casi positivi: 582 in provincia di Bari, 38 in provincia di Brindisi, 188 nella provincia BAT, 256 in provincia di Foggia, 148 in provincia di Lecce, 248 in provincia di Taranto, 5 residenti fuori regione, 5 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 23 decessi: 8 in provincia di Bari, 6 in provincia BAT, 2 in provincia di Brindisi, 1 in provincia di Foggia, 4 in provincia di Lecce, 2 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.033.478 test.

34.112 sono i pazienti guariti.

52.740 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 89.303, così suddivisi:

34.429 nella Provincia di Bari;

10.274 nella Provincia di Bat;

6.393 nella Provincia di Brindisi;

19.718 nella Provincia di Foggia;

6.988 nella Provincia di Lecce;

10.890 nella Provincia di Taranto;

516 attribuiti a residenti fuori regione;

95  provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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CAPODANNO: COLDIRETTI, UE GRAZIA VONGOLE NEL PIATTO. In vigore il regolamento che salva i menu tipici Made in Italy delle feste

L’Unione Europea grazia le vongole nel piatto degli italiani per Capodanno con l’entrata in vigore del regolamento del regolamento che autorizza i pescherecci italiani a pescare e commercializzare vongole più piccole (22 millimetri) di quanto previsto dagli standard Ue, che fissano genericamente la taglia minima in 25 millimetri. È quanto afferma Coldiretti Impresapesca nell’annunciare la pubblicazione del regolamento che riguarda la deroga per due anni alla taglia minima di riferimento per la conservazione delle vongole (Venus spp) in alcune acque territoriali italiane. Una misura che salva i piatti più tipici della tradizione Made in Italy, dagli spaghetti al sauté, fino ai risotti, ma anche – sottolinea la Coldiretti - la flotta nazionale dopo che i cambiamenti climatici hanno modificato i tempi di crescita delle vongole esponendo i pescatori a sequestri e multe, fino al blocco totale dell’attività, in un momento difficile per il settore, duramente colpito dall’emergenza coronavirus.

“Per le festività di fine anno ricadranno su pesce e molluschi le scelte gastronomiche dei pugliesi soprattutto per il cenone della vigilia di Capodanno, con la forte crescita della domanda proprio delle vongole con un balzo del 28%”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

A rischio non erano solo i menu a base di questo mollusco, ma senza il via libera comunitario alla richiesta di tolleranza avanzata dall’Italia e fortemente voluta da Coldiretti Impresapesca si rischiava di affondare una parte importante della flotta nazionale a causa del taglio delle esportazioni, che rappresentano quasi la metà della nostra produzione con un impatto devastante sul settore, già provato dalla pandemia per effetto di produzione invenduta, perdite economiche derivanti dal crollo dei prezzi e dal deprezzamento delle specie ittiche a maggior pregio non richieste dalla ristorazione, ancora alla prese con una difficile ripartenza.

In gioco in Puglia – sottolinea la Coldiretti regionale – una flotta di 1500 imbarcazioni, 5000 addetti, 10 impianti di acquacoltura e mitilicoltura, con le aree vocate di Manfredonia, Molfetta, sud Barese, Salento.  La durata del provvedimento, che salva in pratica anche i piatti più tipici della tradizione Made in Italy, dagli spaghetti al sauté, fino ai risotti, è fissata fino al 31 dicembre 2022 e occorre dunque intervenire per rendere definitiva la deroga – aggiunge Coldiretti Impresapesca – per evitare stress inutili al settore e dare certezze nella programmazione delle attività.

Il via libera non interessa tutti i tipi di vongole ma solamente la specie autoctona presente in mare aperto, la “chamelea gallina” conosciuta anche come “lupino”, la cui produzione si aggira sulle 30mila tonnellate circa, mollusco bivalve che cresce sui bassi fondali costieri sabbiosi, soprattutto in Adriatico.

I vincoli posti alle dimensioni della vongola nostrana – conclude la Coldiretti – hanno anche favorito la diffusione sui banchi delle pescherie oltre che sui menù dei ristorante di vongole di importazioni proveniente da altri paesi e continenti, in particolare lavorate e congelate, spesso spacciate per specie autoctone.

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L’ex Convento dei Cappuccini di Mesagne è fra “I Luoghi del Cuore” più votati nella campagna promossa dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) insieme a Banca Intesa Sanpaolo per scegliere uno fra i 40.539 siti segnalati dai cittadini. Nella classifica provvisoria, il monumento mesagnese risulta 250° in Italia, 20° in Puglia e 1° nel brindisino. Fra 2 mesi, con i risultati finali, l’ex Convento sarà di certo fra i primi 100 in Italia, 5° in Puglia e 1° nella provincia, potendo contare su circa 5.700 voti dati dalla somma di 1019 via web e degli altri raccolti nelle scuole e nelle piazze.

Visti i risultati, il sindaco Toni Matarrelli ha dichiarato: “L’ex Convento dei Cappuccini rappresenta uno stimolo per investire nei percorsi di innovazione intrapresi negli anni, alcuni dei quali accolti in questo contesto unico, monumentale e per tanti versi virtuoso. L’occasione è utile per rafforzare il sentimento di coesione sociale che porterà alla comunità ritorni economici, ricadute immateriali, culturali, morali, etiche”.

Nella classifica speciale FAI “I Luoghi Storici della Salute”, il Convento dei Cappuccini risulta 21° nella graduatoria nazionale e al 2° posto in Puglia. Il conteggio finale lo farà salire al 5° posto in Italia, con risvolti di immagine rilevanti per la città di Mesagne.

A tal proposito, Alessandro Distante, presidente di Isbem, ha affermato: “L’imminente bando FAI 2021, riservato ai Luoghi del Cuore con più di duemila voti, consente di cogliere una grande opportunità per richiedere al FAI di consolidare il progetto Monastero del Terzo Millennio, con cui creare un luogo dove si diffonde conoscenza, cultura, arte e scienza. Se reso efficiente e sostenibile, l’ex convento può essere un Bene Comune al servizio di tutti, soprattutto delle future generazioni, che devono acquisire competenze specifiche, crescendo come persone capaci di lottare per una società più giusta dove si sta sulle proprie gambe e si costruisce il futuro con le proprie mani, praticando anche il Paradigma del Dono”.

Al di là della somma che il FAI potrebbe mettere a disposizione per restaurare gli affreschi francescani dell’ex Convento, questa iniziativa può contribuire in modo efficace a valorizzare un bene che appartiene alla comunità mesagnese, il cui patrimonio va salvaguardato con passione, determinazione e lungimiranza.

I programmi FAI costituiscono un’opportunità imperdibile per conferire ulteriore valore a ciò che Mesagne, città ricca di arte e di talenti, offre con gli snodi operativi che si sono man mano generati attraverso la sinergia fra gli attori del progresso, quali istituzioni, ricerca, imprese, enti del terzo settore, scuola e mondo della comunicazione”, ha concluso Marco Calò, consulente cittadino alle Politiche Culturali.

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COVID: COLDIRETTI PUGLIA, BOOM VENDITE OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA (+27%); IN CIMA TOP TEN REGALI ENOGASTRONOMICI. Durante le festività caccia all’EVO di qualità con 9 famiglie su 10 che lo consumano ogni giorno- Crescono del 27% le vendite di olio extravergine di oliva in Puglia durante le festività con 9 famiglie su 10 che lo consumano ogni giorno e una crescente attenzione verso il prodotto di qualità in cima alla top ten dei regali enogastronomici più ricercati e molto attesi. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia sulla base dell’andamento delle vendite di olio EVO in aziende olivicole, frantoi e mercati contadini.

“Nonostante la sensibile flessione produttiva registrata nel 2020 che ha dimezzato il raccolto con 101mila tonnellate di olive prodotte, il segmento ha guadagnato in valore rispetto all’anno scorso superando i 650 milioni di euro”, afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

“Il settore oleario è forse quello che ha resistito meglio all’emergenza sanitaria, con un lieve calo dello 0,5% delle esportazioni di olio extravergine pugliese all’estero nei primi 9 mesi del 2020, quando la domanda estera di olio imbottigliato è arrivata soprattutto dagli Usa (+28) e dalla Francia (+42%)”, insiste il presidente Muraglia.

In attesa che vengano strette le maglie larghe della legislazione per non cadere nella trappola del mercato per approfittare dell’ottima annata Made in Italy, il consiglio è quello di guardare con più attenzione le etichette – spiega Coldiretti Puglia – e acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di acquistare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica.

“A livello regionale e nazionale vanno programmate e realizzate campagne quinquennali di comunicazione, strutturali e adeguatamente finanziate, che promuovano in maniera strategica e coordinata il prodotto simbolo della Puglia che è l’olio extravergine. Il settore ha bisogno di liquidità e sostegno senza burocrazia”, aggiunge Muraglia.

L’Italia è il primo consumatore mondiale di olio di oliva con una media negli ultimi 5 anni di 504 milioni di chili, seguita dalla Spagna con 483 milioni di chili e dagli Stati Uniti con ben 320 milioni di chili. A sostenere la domanda mondiale sono certamente gli effetti positivi sulla salute associati al consumo di olio di oliva provati da numerosi studi scientifici che hanno fatto impennare le richieste di quel segmento di popolazione che nel mondo è attento alla qualità della propria alimentazione.

“Diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva fra i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell’olio è il nostro obiettivo – aggiunge il presidente Muraglia – perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio. In Puglia aziende agricole e frantoi hanno saputo cogliere gli spunti positivi offerti dal mondo del vino, abile nell’attività di marketing e di grande promozione delle etichette pugliesi a livello nazionale e internazionale. Da qui stanno nascendo sale di degustazione all’interno delle aziende olivicole e dei frantoi, il packaging sta divenendo sempre più ammiccante, sta salendo il livello qualitativo degli oli”, tiene a precisare il presidente Muraglia.

Un olio extravergine di oliva (EVO) di qualità – conclude Coldiretti Puglia – deve essere profumato all’esame olfattivo deve ricordare l’erba tagliata, sentori vegetali e all’esame gustativo deve presentarsi con sentori di amaro e piccante, gli oli di bassa qualità invece puzzano di aceto o di rancido e all’esame gustativo sono grassi e untuosi. Riconoscere gli oli EVO di qualità significa acquistare oli ricchi di sostanze polifenoliche antiossidanti fondamentali per la salute.

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È stato inaugurato ieri mattina il nuovo parquet del palazzetto dello Sport di via Udine, i nuovi canestri e i tabelloni segna punti, nuovi di zecca. Il palazzetto è stato dotato anche di un impianto di riscaldamento. Il costo dell’intera operazione è stato di 150 mila euro. Purtroppo a gioire per la ripresa d funzionalità del contenitore sportivo sono stati solo gli amministratori comunali perché le diverse società sportive di basket e volley, che normalmente lo utilizzano, sono ferme a causa delle disposizioni governative di prevenzione pandemia. Ma c’è una novità. Nella ripresa delle attività sportive il parquet di gioco sarà utilizzato anche per i campionati di Calco a 5. Tuttavia, nel restyling dello “scatolone” di via Udine sono rimasti da gestire gli spazi pubblicitari delle varie società. Attualmente, infatti, gli striscioni pubblicitari dei vari sponsor sono collocati in maniera anomala sia per dimensioni sia per caratteristiche.

dancona matarrelli tureAnche qui l’Amministrazione interverrà con un regolamento per disciplinare l’utilizzo degli spazi pubblicitari che, al momento, sono collocati sulle mura perimetrali della struttura. Per il 2021 è prevista la ristrutturazione degli spogliatoi, delle gradinate e la collocazione delle tribune per la stampa che saranno dotate di Wi-Fi. Infine, sarà collocato un impianto audio. In cassa vi sono disponibili 100 mila euro per questo ulteriore restyling. “Oggi è un momento molto belo per la nostra città – ha spiegato il sindaco Toni Matarrelli – onoriamo, infatti, l’impegno assunto con le società sportive di ristrutturare il palazzetto che aveva bisogno di un restyling importante”. Matarrelli ha, quindi, aggiunto: “La vicenda del Covid non permette alle varie società sportive di poterlo utilizzare, ma siamo fiduciosi che ciò possa accadere quanto prima. Possiamo finalmente affermare che il palazzetto oggi è un impianto confortevole”. L’assessore allo Sport, Roberto D’Ancona, ha annunciato di aver “candidato il palazzetto come struttura dove svolgere attività sportive paraolimpiche”. Il relativo progetto è stato già inviato in regione per ottenere un finanziamento di adeguamento strutturale. Infine, nei prossimi mesi il palazzetto sarà intitolato all’avvocato Raffaele De Francesco che alcuni decenni addietro aveva donato l’area su cui sorge l’impianto sportivo al Comune di Mesagne.  

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