Redazione

Ieri, 19 gennaio, si sono incontrati i sindaci della provincia di Brindisi per discutere delle problematiche relative ai tributi connessi con le attività del Consorzio Arneo.

Anche quest’anno molti cittadini brindisini hanno ricevuto le cartelle relative al tributo Arneo per attività di bonifica e pulizia dei canali per l’irrigazione.

Tale tributo pare più un vero e proprio balzello; infatti molti cittadini vivono in zone urbanizzate e, dunque, non si comprende il valore di questo tributo. Inoltre i sindaci ritengono che tale attività debba essere differentemente disciplinata con un’apposita legge regionale che possa evitare questo ulteriore tributo alle famiglie che sono già in forte difficoltà.

Per questo, nei prossimi giorni, i sindaci chiederanno un incontro con i cinque consiglieri regionali al fine di condividere con loro tali problematiche e cercare di individuare tutte le possibili soluzioni da portare in seno al consiglio regionale.

In questo modo s’intende anche rispondere alle giuste lamentale dei concittadini che  ogni giorno si interfacciano con tutti i sindaci, ai quali oggi si assicura il massimo impegno a trovare una soluzione definitiva all’annosa questione.

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In questo periodo non si può nascondere che i problemi del mondo della scuola già numerosi, si sono moltiplicati: l’emergenza epidemiologica ha riportato alla luce tante problematiche mai risolte.

Tra queste c’è l’annosa questione dell’arrivo ritardato degli stipendi del personale supplente ovvero la precarietà nella precarietà!

Per poter comprendere bene la situazione, basti ricordare che la piattaforma NoiPa acquisisce i dati contrattuali e provvede alla gestione del trattamento economico. Le scuole hanno la responsabilità di verificare, per ogni dipendente, l’elaborazione di NoiPA, provvedendo alle eventuali variazioni correttive e autorizzando il pagamento. Così i dati vengono inviati alla Ragioneria Generale dello Stato che a sua volta verifica la disponibilità dei fondi e, se ci sono i soldi, provvede ad autorizzare il pagamento. Questa complessa procedura non riguarda molto il personale con “supplenza annuale”, in quanto per essi l’autorizzazione viene data una sola volta, bensì il personale con “supplenze brevi”, la cui autorizzazione deve essere mensile. Tale procedura burocratica è un vero fardello e, spesso, si trasforma in una vera e propria ruberia per il personale precario e, proprio per loro che più di altri avrebbero bisogno di maggiori tutele.

Senza voler entrare nel merito dell’ingiustizia del ricevere una retribuzione dopo diversi mesi dall’effettiva prestazione lavorativa, il grosso problema si verifica nel momento in cui vengono effettuati pagamenti nell’anno solare successivo a quello in cui si sarebbero dovuti ricevere. In questi casi, ai lavoratori non è riconosciuta la “detrazione da lavoro dipendente” perché i compensi sono relativi ad anni precedenti e, pertanto, deve essere applicata la tassazione separata in luogo di quella ordinaria. La tassazione separata, ai fini dell’IRPeF, prevede l’applicazione di una aliquota media d’imposta del biennio antecedente che non può essere inferiore alla più bassa aliquota del sistema progressivo che è del 23%.

Pertanto, mentre si è parlato di tredicesima mensilità, di gratifiche e di aumenti salariali per il rinnovo del CCNL, i lavoratori precari del mondo della scuola con contratto c.d. “supplenza breve” ovvero “contratto COVID” (circa 70.000 lavoratori, tra docenti e personale ATA, il cui contratto è equiparato alla “supplenza breve”) si vedono decurtare lo stipendio, in modo iniquo ed ingiusto.

In particolare, nel 2020 tante persone sono state assunte con il “contratto COVID” e tanti di questi lavoratori non hanno avuto un reddito superiore al limite degli 8000 € entro il quale non si paga l’IRPeF: con il pagamento nell’anno successivo invece, si troveranno a dover pagare obbligatoriamente il 23% di ritenuta erariale in virtù di quanto detto in precedenza circa l’aliquota minima e la non applicazione della “detrazione da lavoro dipendente”. Il problema è ancor più amplificato perché per molti il pagamento ritardato non riguarda una sola mensilità e, pertanto, i lavoratori si troveranno a pagare molte più tasse di quanto ne avrebbero pagato se il pagamento fosse avvenuto con i giusti tempi: tutto questo per una incapacità operativa e gestionale che non è imputabile ai lavoratori.

Questa ingiustizia denota come la classe politica e dirigenziale di questo paese continua a far gravare sui lavoratori, in particolar modo sui lavoratori precari e sui giovani, costi ingiusti ed ingiustificati tali che, per chi ha contratto part-time, dal punto di vista economico, potrebbe essere più conveniente non lavorare e percepire il reddito di cittadinanza.

E’ questo il messaggio di speranza che si vuol dare a chi comincia magari a lavorare per la prima volta? Dentro le piccole storie delle lavoratrici e dei lavoratori, la grande e scontata storia italiana di un welfare assolutamente sordo e assente, al di là dell’avvicendarsi dei Governi!

FLC CGIL Brindisi

Fulvio Rubino

Emergenza epidemiologica: oggi a Mesagne si registrano 2 nuovi  casi, sono 3 i guariti. 

 
Si contano 45 persone attualmente positive, di cui 2 in ospedale ma nessuno in condizioni critiche.

Nella mattinata odierna  è stato sottoscritto tra il Prefetto di Brindisi, Dott.ssa Bellantoni  ed il Presidente  Provinciale di  Federfarma, Dott.ssa Martucci il protocollo di collaborazione  per la sicurezza delle farmacie  del territorio.

 L’intesa recepisce l’accordo siglato il 4 settembre scorso  tra Ministero dell’Interno, Federfarma e A.S.So. Farm, allo scopo di promuovere un sistema di video-allarme antirapina in grado di trasmettere le immagini, in caso di rapina all’interno dei locali delle farmacie ed in tempo reale, alle sale/centrali operative delle Forze di Polizia, elevando, in tal modo, gli standards di sicurezza delle attività commerciali di tale settore.

Il protocollo è volto a realizzare una stretta collaborazione tra le parti finalizzata alla promozione e diffusione dell'utilizzo di sistemi di sicurezza e dell'installazione della videosorveglianza nelle farmacie nonché alla programmazione di azioni e progetti condivisi sul tema della sicurezza e della prevenzione e dei fenomeni criminali. A tal fine, Federfarma si impegna a sensibilizzare i propri associati perché si dotino di sistemi in linea con il Disciplinare tecnico che costituisce parte integrante del protocollo
La Prefettura , monitorerà l’applicazione del protocollo per verificare la percentuale di farmacie aderenti.

L’accordo si inserisce nel quadro  delle iniziative  volte a realizzare una sempre più efficiente attività di controllo, soprattutto in un momento delicato quale è quello attuale e a tutela degli esercizi farmaceutici che sin dall'inizio della pandemia svolgono un ruolo di grande rilievo.

Il Prefetto ha, in particolare, ringraziato il Presidente Provinciale per aver aderito alla stipula del protocollo dimostrando come tutte le categorie  produttive e commerciali potranno farsi parte attiva nel contesto della “ sicurezza partecipata”, che coinvolge anche i privati nelle iniziative volte ad implementare la sicurezza del territorio ad integrazione ed in rete con il lavoro delle Forze di Polizia.

  • Aggiornamento settimanale dei dati sull’emergenza Covid-19 nell’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl. Alla data del 17 gennaio 2021 in provincia di Brindisi risultano positivi 1.359 soggetti, di cui 707 donne (52%), e 652 uomini (48%) con età mediana di 44 anni.
  • I fattori di rischio per cui è stato predisposto il tampone sono: “sospetto di caso” 657 (48,3%), “contatto con caso accertato” 562 (41,4%), “screening” 48 casi (3,5%), “rientro da area a rischio” 8 (0,6%) e “soggetto in Rssa” 1 (0,1%). In 83 casi (6,1%) il fattore di rischio non è definito. L’ultimo aggiornamento sullo stato di salute dei positivi attuali descrive 771 (56,7%) soggetti asintomatici, 421 (31%) paucisintomatici, 102 (7,5%) con sintomatologia lieve, 15 (1,1%) con quadro severo, 4 (0,3%) critici e 19 (1,4%) in fase di guarigione. Per 27 soggetti (2%) il dato non è noto.
  • Per quanto riguarda la distribuzione per Comune i positivi sono 698 a Brindisi, 87 a Oria, 84 a Ostuni, 68 a San Vito dei Normanni, 67 a Francavilla Fontana, 65 a Mesagne, 61 a Torre Santa Susanna, 59 a Fasano, 59 a San Pietro Vernotico, 25 a Ceglie Messapica, 17 a Villa Castelli, 15 a San Donaci, 13 a Latiano, 13 a San Pancrazio Salentino, 9 a Carovigno, 6 a Cisternino, 6 a Torchiarolo, 4 a Erchie, 2 a San Michele Salentino, 1 a Cellino San Marco. I Comuni della provincia di Brindisi con i maggiori valori di incidenza cumulativa sono, nell’ordine, Brindisi, Torre Santa Susanna, Villa Castelli, Francavilla Fontana, Oria.
  • Nel periodo compreso tra il 24 febbraio 2020 e il 17 gennaio 2021 sono stati sottoposti a tampone molecolare per la ricerca di Sars-CoV-2 in totale 68.455 residenti nella provincia di Brindisi, 175,3 soggetti ogni 1.000 residenti. Per 59.428 soggetti sottoposti a test (86,8%) è definito il fattore di rischio per cui è stato predisposto il tampone; si osserva come il test effettuato per “caso sospetto” rappresenti la motivazione di esecuzione del tampone in circa la metà dei casi.

Complessivamente, nel periodo di riferimento, sono stati eseguiti 126.655 tamponi molecolari (in media 1,85 tamponi per soggetto sottoposto a test), pari al 10,4% dei tamponi eseguiti in Puglia. Si osserva nelle ultime settimane un aumento dei tamponi effettuati, con la proporzione di positivi costantemente superiore al 15% da dieci settimane.

  • Dei 68.455 residenti sottoposti a tampone, 7.962 (11,6%) sono risultati positivi al test, con una incidenza cumulativa stimata pari a 203,9 casi x 10.000 residenti. I positivi comprendono 4.100 donne (51,5%) e 3.862 uomini (48,5%) con età mediana pari a 45 anni. Si osserva negli ultimi tre mesi un assestamento dei valori dell’età mediana compresi tra 42 e 46 anni, con la metà dei casi anagraficamente riconducibili alla fascia produttiva della popolazione. Per 7.373 (92,6%) dei casi accertati è noto il provvedimento adottato, con 6.926 (93,9%) posti in “sorveglianza e isolamento fiduciario” mentre per 447 (6,1%) si è provveduto al “ricovero in isolamento”.
  • Il tasso di letalità è pari al 2,2%. All’aumentare dell’età si osserva un incremento di tale tasso, mentre nella fascia 0-29 anni non si registrano decessi. Sono 171 i decessi totali: 134 casi tra persone che hanno tra i 70 e 90 anni e più; 20 tra i 60 e 69 anni, 14 casi tra i 50 e i 59, 1 caso tra i 40 e i 49, e 2 nella fascia 30-39.

Si osserva come in ASL Brindisi la curva descriva un nuovo decremento dei casi dopo diversi giorni di crescita, da rivalutare nei prossimi giorni. Si sottolinea che i dati analizzati sono in continua fase di consolidamento e alcune informazioni possono, quindi, risultare incomplete o essere oggetto di modifiche.

Legge di iniziativa popolare contro la propaganda fascista e nazista: raccolta firme presso l’ufficio Elettorale del Comune di Mesagne 

 
Dando seguito all’incontro che si è tenuto sull'argomento tra l’Amministrazione Comunale e i rappresentanti della sezione Anpi “Eugenio Santacesaria” di Mesagne, si comunica che presso l’ufficio Elettorale dell’Ente sono disponibili i moduli di raccolta firme per il progetto di legge di iniziativa popolare “Norme contro la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli nazisti e fascisti”.
 
Si ricorda che l’ufficio Elettorale è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12 e il giovedì pomeriggio dalle ore 15.30 alle ore 18. Telefono e mail per informazioni e contatti: 0831.732237; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Possono firmare i cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune di Mesagne muniti di documento di riconoscimento. Il termine per la raccolta firme è il 31 marzo 2021.
 
L'iniziativa è attiva in tutta Italia ed è stata promossa dal sindaco di Stazzema, Maurizio Verona. Maggiori informazioni sul sito www.anagrafeantifascista.it.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 19 gennaio 2021 in Puglia, sono stati registrati 12.422 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 850 casi positivi: 371 in provincia di Bari, 41 in provincia di Brindisi, 77 nella provincia BAT, 70 in provincia di Foggia, 85 in provincia di Lecce, 207 in provincia di Taranto. 1 caso di residente fuori regione è stato riclassificato e attribuito.

Sono stati registrati 16 decessi: 11 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 3 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Taranto. 1 deceduto della provincia Bat è stato riclassificato e attribuito.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.197.220 test.

52.598 sono i pazienti guariti.

55.191 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 110.681, così suddivisi:

42.423 nella Provincia di Bari;

12.560 nella Provincia di Bat;

8.044 nella Provincia di Brindisi;

23.731 nella Provincia di Foggia;

8.949 nella Provincia di Lecce;

14.307 nella Provincia di Taranto;

562   attribuiti a residenti fuori regione;

105 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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Il Comune di Mesagne è tra gli enti insigniti del riconoscimento “Città che legge 2020/2021”, attribuito dal Centro per il libro e la lettura – istituto autonomo del ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, direzione generale “Biblioteche e Diritto d’autore” -  d’intesa con l’Anci.

Le attività collegate al progetto sono state presentate stamattina nella stanza del sindaco Toni Matarrelli, nel corso della conferenza stampa alla quale, insieme al primo cittadino, hanno partecipato: il consulente alle Politiche Culturali e Scolastiche Marco Calò; l’assessore alle Politiche Sociali ed ai Percorsi di Legalità, Anna Maria Scalera; la responsabile della Biblioteca Comunale “Ugo Granafei”, Alessia Galiano.

“Il titolo attribuito alla nostra città rappresenta per l’Amministrazione Comunale uno stimolo per continuare a svolgere con continuità, anche in un momento di particolare difficoltà come quello che stiamo vivendo, politiche attive di promozione della lettura. Si tratta di un impegno che è soprattutto un valore, perché in grado di incidere in modo significativo sulla qualità della vita individuale e comunitaria”, ha commentato il primo cittadino, spiegando l’obiettivo del riconoscimento.

Nell’ambito delle iniziative previste per dare attuazione al progetto è imminente la sottoscrizione del “Patto per la Lettura”, uno strumento – come ha ribadito il consulente Calò – che ha come priorità quella di creare una sinergia tra istituzioni pubbliche, biblioteche, librerie, autori, lettori, scuole, associazioni culturali e di volontariato.

La dottoressa Galiano ha illustrato le altre proposte approvate dall’Amministrazione Comunale per dare attuazione all’iniziativa, a partire dalla consegna di un libro per ogni piccolo cittadino, un volume per ogni nuovo nato nel Comune di Mesagne, che prevede anche l’assegnazione della prima tessera di prestito della Biblioteca. Appena l’emergenza sanitaria e il completamento dei lavori sulla Biblioteca Comunale – nell’ambito dell’intervento finanziato con fondi regionali “Community Library” -  ne consentiranno la fruizione, è prevista la realizzazione di due “casette”, le “little free library”, collocate una presso il Parco “Potì” e la seconda presso la sede stessa della Biblioteca in Piazza IV novembre.

L’assessore Scalera si è soffermata sui contenuti del progetto per gli aspetti che riguarderanno l’implementazione del patrimonio librario, attraverso l’acquisto di testi sul tema della legalità e di volumi con caratteri speciali destinati a persone diversamente abili. Infine, è stata illustrata l’iniziativa denominata “libro sospeso”, che prevederà la distribuzione gratuita di libri presso le libro-cartolerie mesagnesi in favore di coloro che non hanno la possibilità di acquistarli.

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Le restrizioni dovute al Coronavirus, probabilmente, quest’anno non permetteranno di svolgere a Mesagne la tradizionale festa di San Sebastiano, protettore della polizia locale. A ieri, infatti, presso il comando non era stata presa nessuna decisione. Peraltro il comandante, Teodoro Nigro, è ancora in malattia poiché nelle settimane scorse era risultato positivo al Covid.  Tuttavia, nonostante che gli ultimi tamponi sono risultati negativi il medico di sorveglianza del Comune ha disposto che resti ancora a casa. Dunque, causa pandemia quest’anno le celebrazioni in onore di San Sebastiano non sono state ancora organizzate. Mercoledì, 20 gennaio è la giornata dedicata al santo, protettore dei vigili. A momento non è stata organizzata nemmeno la celebrazione liturgica che solitamente si svolge nella cappella di san Giuseppe Artigiano. Nell’ultimo anno, con l’arrivo del comandante Nigro, la messa si è tenuta in chiesa Madre. 

Una cosa, però, certa. Il comandante non sarà presente a qualsiasi iniziativa dovesse essere svolta poiché, a causa del Covid, si trova nella sua abitazione di Brindisi in malattia. Nonostante che tre campioni processati dall’Asl nelle ultime settimane hanno dato esito negativo. In Comune, però, su consiglio del medico del lavoro, non può ancora rientrare. “Stiamo attraversando un periodo molto particolare perciò non so ancora dire né fornire informazioni se si farà qualche cerimonia – ha spiegato il comandante Nigro – ne parlerò col sindaco Matarrelli nelle prossime ore e decideremo”. In ogni modo qualsiasi cosa si dovesse fare Nigro non sarà presente: “Son in una fase di recupero psichico-fisico dai postumi del Covid. Posso dire che certamente per il prossimo 20 gennaio non ci sarò. In seguito deciderò quando rientrare alla luce delle mie condizioni”. Probabilmente prima del rientro Nigro sarà sottoposto a un quarto tampone, l’antigeno, a cura del Comune di Mesagne. Nel frattempo a reggere le sorti del comando c’è il vice comandante Bartolomeo Fantasia.

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 NUOVO SUPERFOOD ALLA MODA DAL GRANAIO D'ITALIA; È IL FREEKEH IL GRANO VERDE ELISIR DI SALUTE. Un pugliese su quattro (25%) ha acquistato almeno qualche volta durante l’anno i cosiddetti “superfood”, quei prodotti alimentari cui vengono associati specifiche proprietà salutistiche, con la svolta salutista impressa dall’emergenza pandemica causata dal Covid. E’ quanto afferma Coldiretti, che accende i riflettori su un innovativo superfood, il  “Freekeh”, il cereale alla moda in Europa che gli agricoltori della Murgia stanno testando grazie al progetto di ricerca ‘New Grain’, portato avanti dall’Università di Bari nelle aziende agricole VI.Cento, Masseria Revinaldi e l’Agriturismo Civitelluzza, in collaborazione con Coldiretti Bari e Terranostra Puglia, associazione agrituristica e ambientale.

“La resilienza dell’agricoltura e dell’agriturismo anche in questo scenario critico causato dall’emergenza Covid è testimoniata dai nostri agricoltori attenti all’innovazione di processo e di prodotto che porterà ad offrire nelle strutture agrituristiche un prodotto nuovo, salubre e molto versatile che certamente troverà l’alto gradimento dei consumatori”, afferma Filippo De Miccolis Angelini, presidente di Terranostra Puglia.

Il Freekeh è grano duro raccolto prima della maturità – aggiunge Coldiretti Bari - da qui il suo soprannome di grano verde, arrostito, essiccato al sole o arrostito e mangiato intero o schiacciato, come una semola.

“Il progetto di ricerca si pone l’obiettivo di produrre, trasformare e commercializzare il “freekeh”, o grano verde, in selezionati agriturismi della Puglia - spiega Agata Gadaleta, professore associato di Genetica Agraria DISAAT dell’Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro'  - con territori a forte vocazione cerealicola. Il freekeh può essere consumato tal quale in zuppe, insalate di cereali, minestre, o trasformato in farine per la produzione di pane, pasta e derivati. È caratterizzato da un elevato contenuto proteico, indice di giallo, quindi beta-carotene e luteina, fibre e un basso indice glicemico e di glutine. Da qui l’idea di recuperare quest’antica tecnica, adattarla alle esigenze locali, e inserire il risultato finale come prodotto di punta e caratterizzante gli agriturismi pugliesi”.

Se questo cereale seduce così tanto è soprattutto per i suoi benefici effetti – aggiunge Coldiretti Bari - perché è due volte più ricco di fibre della quinoa e quattro volte più del grano integrale e presenta minerali, proteine e antiossidanti, come calcio, ferro, zinco, potassio, vitamina B e probiotici evidentemente toccasana per la salute. Inoltre, il frikeh limiterebbe il rischio di cancro al colon e diabete perché il suo indice glicemico è al minimo.

Il Freekeh è conosciuto da 5.000 anni in Medio Oriente e la sua prima menzione fu rinvenuta a Baghdad in un libro di cucina del tredicesimo secolo – spiega Coldiretti Bari - legato ad una leggenda, quella dei contadini obbligati a versare le tasse imposte dall’impero ottomano, ma sempre pronti a conservare parte del loro grano raccogliendolo prima del raccolto, per poi dargli fuoco per prevenirne la germinazione e la decomposizione.

Secondo il portavoce per l’Accademia di Nutrizione e Dietetica, Vandana R. Sheth, l’elevato contenuto di fibre del freekeh può aiutare le persone desiderose di perdere peso. Il fatto che questo cereale sia ricco di proteine e di fibre fornisce infatti una sensazione di sazietà, che riduce il consumo di calorie complessive. Inoltre grazie al suo ridotto indice glicemico, questo alimento costituisce un autentico toccasana per i diabetici. Infatti il basso indice glicemico insieme ad una bassa risposta insulinica suggerisce che il grano verde possa essere utile nella prevenzione e nella gestione del diabete di tipo 2.