Redazione

Brindisi. Estorsione continuata aggravata, disposti gli arresti domiciliari. I Carabinieri della stazione di Brindisi Centro hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura coercitiva degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi, nei confronti di un 42enne del luogo, ritenuto responsabile di estorsione continuata aggravata, commessa a Brindisi nel mese di novembre 2020. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato condotto presso la sia abitazione in regime di arresti domiciliari.

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L’emergenza sanitaria ha privato i bambini anche dei momenti di intrattenimento di tipo culturale che, oltre a fornire momenti di socializzazione, hanno un importante funzione in chiave formativa.

Per colmare il vuoto generato dalla situazione epidemiologica l’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana e il Circolo Arciragazzi Le radici e le Ali hanno lanciato nelle scorse settimane l’iniziativa “Storie a domicilio”.

Il progetto, che prosegue nel lavoro avviato la scorsa estate con “Una città per sognare”, mette gratuitamente a disposizione di bambine e bambini una selezione di libri illustrati che possono essere richiesti in prestito in qualsiasi momento.

La prenotazione del volume, che sarà consegnato e successivamente ritirato a domicilio, potrà essere effettuata con un semplice messaggio WhatsApp al numero 3477361740.

“L’idea di storie a domicilio è la dimostrazione che possiamo continuare a promuovere la lettura anche in piena emergenza, contrastando allo stesso tempo la povertà educativa – dichiara l’Assessora alla Cultura Maria Angelotti – ogni giorno i volontari dell’Arciragazzi Le Radici e le Ali consegnano decine di volumi donando storie e contenuti non digitali ai nostri piccoli concittadini che possono condividere delle esperienze diverse con i genitori. Francavilla Fontana anche nel 2021 è stata riconosciuta “Città che Legge” ed è importante tenere viva l’attenzione sui libri e sulla lettura anche in questo periodo in cui dobbiamo rinunciare agli incontri pubblici. Con questa iniziativa, realizzata in collaborazione con gli Assessorati alla Pubblica Istruzione e Servizi Sociali, auspichiamo di incentivare la lettura nei bambini nella convinzione che un bambino che legge sarà un cittadino più consapevole.”

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Stamane, nella Sala Consiliare di Palazzo di Città di Fasano, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del progetto “Città Smart in Blu”, promosso dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Fasano, dalla Confesercenti e dell’associazione “il Bene che ti Voglio”.

«Oggi siamo qui a presentare un importante progetto – ha esordito l’assessore Caroli – che come Amministrazione Comunale, come assessorato alle Pari Opportunità e assessorato alle Attività Produttive abbiamo subito appoggiato e fatto nostro. Il progetto “Città Smart in Blu” è un progetto di sensibilizzazione e formazione sui disturbi dello spettro autistico.

«”Città Smart in Blu” ha come finalità l’aiuto delle famiglie dei bambini che hanno disturbi dello spettro autistico - ha spiegato il coordinatore Confesercenti Fasano Sante Cofano –. L’idea è quella di creare una corsia preferenziale che permetta, grazie al “PASS DI CORTESIA”, di bypassare le code nelle attività commerciali che aderiscono all’iniziativa. Questo perché per un bambino con disturbi dello spettro autistico, l’attesa in coda può comportare una serie di frustrazioni e agitazioni tali da scatenare una crisi, non permettendo al genitore di portare a termine l’acquisto.»

 

«Devo ringraziare la Pubblica Amministrazione di Fasano per aver aderito al nostro progetto – ha commentato  il presidente dell’associazione “il Bene che ti Voglio” Alessandro Cazzato – e la Confesercenti di Brindisi in primis, e di Fasano  per averci aiutato. Le attività che aderiranno , esporranno un adesivo che permetterà ai possessori del PASS DI CORTESIA  di poter usufruire di quest’agevolazione, che per una mamma di bambino autistico può significare molto. Per richiedere il PASS DI CORTESIA, bisognerà farne richiesta al “CAT – Centro Autismo Territoriale” di Brindisi, o ai Servizi Sociali del Comune. Noi dell’associazione “il Bene che ti Voglio” crediamo che sia fondamentale informare e formare sui disturbi dello spettro autistico, per cercare di aiutare quanto più possibile le famiglie dei bambini che ne sono affetti.»

 

«Questo progetto mette in evidenza – ha chiuso l’assessore Caroli – quanto sia importante il fare rete: collegare la Pubblica Amministrazione alle ASL, alle scuole, ai commercianti, al mondo dell’associazionismo. Solo così si riuscirà a compiere un percorso realmente incisivo che permetterà di dare risposte concrete».

La ricorrenza di San Sebastiano, protettore degli agenti di Polizia Locale, rappresenta per la Città anche l’occasione per ripercorrere un anno di attività coincidente con il difficile periodo dell’emergenza epidemiologica.

Stamattina il sindaco Toni Matarrelli, il presidente del Consiglio Comunale Omar Ture, il vicecomandante del comando di Polizia Locale, Bartolomeo Fantasia – insieme alle due agenti del Comando, Antonella Rossetti e Anna Turco -  si sono recati in Chiesa Madre dove, alla presenza del vicario foraneo e arciprete, don Gianluca Carriero, hanno deposto un mazzo di rose rosse ai piedi del Crocifisso posto in prossimità dell’altare maggiore. La situazione di pandemia non ha consentito lo svolgimento di cerimonie che prevedessero la presenza di pubblico.

 “Abbiamo ritenuto di compensare questa mancanza – ha spiegato il primo cittadino – rivolgendo sincera attenzione verso un luogo che è anche un meraviglioso simbolo della nostra cultura. E che si presta bene a rappresentare il legame ideale e di collaborazione tra la chiesa cittadina e il corpo di Polizia Municipale”.

Il parroco della Chiesa Madre ha accolto l’offerta simbolica dei fiori con una preghiera e con queste parole: “La piccola cerimonia, necessariamente riservata, è stata significativa perché densa di espressioni di gratitudine e stima per i singoli agenti di polizia locale. Il riferimento e il legame con San Sebastiano siano per ogni vigile motivo per un servizio alla Città, sempre fervido e appassionato, animato dal senso civico e dalla forza della fede nel Signore della vita e della pace”.

Al pensiero dei presenti si è aggiunta la riflessione giunta dal Comandante Teodoro Nigro, che così ha concluso: “Quest’anno, notoriamente avverso allo svolgimento di manifestazioni pubbliche a causa della imperante e non ancora dominata pandemia, unitamente al sindaco Toni Matarrelli, si è deciso di compiere un gesto di affetto e considerazione nei confronti del luogo di culto e del suo vicario”.

Gasdotto TAP/SNAM e Bosco di Tramazzone: disastro ambientale, non compensazioni.

Alcuni giorni fa si è riunita la V Commissione Ambiente del Consiglio Regionale Pugliese convocata da Fabiano Amati per parlare del danno ambientale causato dallo spillamento di una falda, che aveva allagato la trincea di scavo per il gasdotto TAP/SNAM in Contrada San Paolo a Tuturano. Lagenzia ARPA aveva scoperto che era acqua salinizzata e così SNAM, in accordo con ARPA, prosciugava la falda, smaltendo adeguatamente lacqua con centinaia di autocisterne. Dal giugno 2020 tali lavori hanno però lasciato a secco i pozzi delle case dei 400 abitanti del quartiere Torre Rossa, per buona parte case abusive non allacciate allacquedotto, che usavano i pozzi per le necessità quotidiane, tipo lavatrice, bagno, orti, mentre da sempre si servono alla fontana pubblica per gli usi potabili dellacqua. 
Ma tale falda prosciugata da SNAM alimenta anche il bacino del Canale Li Siedi nella Sito di Interesse Nazionale SIC IT9140001 Bosco di Tramazzone, Riserva Naturale Regionale Orientata Bosco di Cerano inserita nella Rete Natura 2000. Il Bosco di Tramazzone era stato sponsorizzato come Luogo del Cuore FAI proprio dal Comune di Brindisi. Tutta larea di Tuturano è sottoposta a tutela idrogeologica, in quanto le falde superficiali (fino a pochi metri di profondità) sono di acqua meteorica (raccolta dalle piogge), mentre oltre i cento metri le falde sono salinizzate, perciò inutilizzabili. 
Come Movimento No TAP/SNAM di Brindisi avevamo denunciato subito il disastro ambientale agli organi di controllo, come l Autorità di Bacino e la Commissione  Tutela del Territorio e delle Risorse Naturali, Difesa del suolo, Risorse Naturali della Regione, alla Sovraintendenza per il Paesaggio e al Comune di Brindisi, che in una nota del 6 luglio chiedeva di ispezionare i luoghi e un mese dopo sollecitava gli enti interessati ad indagare sul fatto.
E ricordiamo che il PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) di Brindisi, allart. 16 NTA prevede che Al fine di invertire la tendenza alla salinizzazione delle acque, sono vietati emungimenti di acque sotterranee nelle aree sottoposte a tutela idrogeologica.”
Ci sono nella Valutazione di Impatto Ambientale del gasdotto TAP/SNAM, le seguenti prescrizioni non osservate da SNAM:
A4. (garantire la compatibilità idraulica e geomorfologica degli interventi, in base ai criteri previsti dalla competente Autorità di Bacino della Puglia), 
A6. (al fine di verificare la sussistenza di interferenze sulla falda acquifera, generate dagli scavi e dalle perforazioni, al fine di definire eventuali ulteriori misure di tutela della falda stessa), 
A7. (dovranno essere valutati tutti i rischi di incidenti, ed in particolare eventuali spillamenti e spandimenti in fase di cantiere, e definiti dalla Regione gli eventuali ulteriori accorgimenti per limitarli)
Le prescrizioni allopera sono state prescritte a SNAM proprio per tutelare i territori, i parchi e in particolare i SIC, ma nessuna di tale prescrizioni è stata rispettata da SNAM con lintervento di emungimento della falda di San Paolo di Tuturano. 
Ed è assurdo che in Commissione, come riportato nel comunicato sul sito della Regione, Fabiano Amati ammetta che forse cè danno ambientale ma il Comune rifiuta confronto con azienda disponibile a opere di compensazione: i danni si risarciscono e si ripristina lo stato dei luoghi, e fa bene il sindaco Rossi a rifiutare compensazioni dirette di SNAM. Ed è assurdo pretendere dal Comune un paradosso normativo impossibile come la sanatoria dellabusivismo edilizio delle case, in modo tale che SNAM possa poi compensare gli abitanti con lallacciamento allacquedotto.
E non si capisce cosa ci facesse a quel tavolo lassessore regionale allambiente Anna Grazia Maraschio: nemmeno lei ha parlato del danno ambientale al Bosco di Tramazzone, che è Riserva Naturale Regionale Orientata di 1300 ettari, classificata a livello internazionale come area di conservazione di habitat/specie, con un particolare clima della zona, con piante igrofile (olmo e carpino nero) che prediligono gli ambienti umidi, e ricca di biodiversità fluviale e marittima. 
Ora senza lapporto delle falde, per colpa di TAP/SNAM, la riserva rischia il disastro,  e nessuno ne parla.
Proprio pochi mesi prima del fatto, Enel commissionava alla certificazione di CESI Spa e Kema Labs uno studio di compatibilità idrologica-idraulica proprio del Canale Li Siedi per la costruzione del gasdotto di allacciamento alla centrale Federico II, da cui risultava una portata di 25.6 m3/s per il bacino del Canale Siedi. E addirittura SNAM negli stessi mesi aveva fatto lo stesso studio di compatibilità idrologica sul Canale di Rau e su Fiume Grande, adiacenti a Cerano. Perciò gli studi scientifici sulla portata del Canale Li Siedi ci sono e sono disponibili sul sito del Ministero dellAmbiente.
Il Movimento No TAP/SNAM di Brindisi manderà una seconda denuncia, dopo quella del primo luglio 2020, a tutti gli enti che, secondo la VIA del gasdotto, avrebbero dovuto controllare le prescrizioni. 
 
Movimento No TAP/SNAM della Provincia di Brindisi
 
 

Per permettere un ritorno in classe sicuro agli alunni, ai docenti e al personale scolastico pugliese, ieri sera, nell’ambito di un tavolo convocato dall’assessore all’Istruzione Sebastiano Leo tra Regione, Ufficio Scolastico Regionale e sindacati, è stata presentata dall’assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco una proposta di delibera di Giunta. 

La bozza prevede l’istituzione di presidi sanitari nelle scuole pugliesi, oltre a un sistema di screening con test antigenici rapidi ripetuti ogni 14 giorni in favore di tutto il personale scolastico e infine la vaccinazione contro il Covid 19 nella seconda fase del piano nazionale dei docenti, a partire da quelli in condizioni di fragilità.

Nella delibera, che è in bozza ed è ancora allo studio delle parti interessate, ci sono gli indirizzi operativi per la gestione delle attività scolastiche. Partendo da un’analisi di contesto, viene confermata la figura del “referente Covid” nelle scuole e dell’analoga figura nelle Asl, che individueranno un Referente Covid per le scuole del territorio.

Novità è l’istituzione del Team di Operatori Sanitari Scolastici Covid-19 (TOSS Covid-19) per l’ambito scolastico, che è elemento essenziale per garantire il rientro a scuola in sicurezza. Il TOSS Covid-19 è l’articolazione dell’Ufficio del Referente ASL COVID-19 che garantisce operativamente, a livello di istituto scolastico, l’effettuazione delle attività di supporto, sorveglianza e screening.

Il TOSS COVID-19 è costituito dal Referente COVID-19 scolastico e da operatori sanitari identificati tra il personale dei Dipartimenti di prevenzione o ad hoc con bandi di mobilità interna da altri servizi/strutture aziendali, nello standard di 1 operatore ogni 1.500 alunni tra 6 e 19 anni.

Il TOSS Covid-19 si articola su base territoriale in funzione della densità di alunni/scuole al livello locale, per macroaree o per distretto socio-sanitario.

Al TOSS Covid-19 è affidato il compito di effettuare la sorveglianza, sanitaria ed epidemiologica, relativa all’emergenza Covid-19 nelle scuole per soddisfare le esigenze di alunni, docenti e personale ATA, attraverso:

-         il supporto per l’implementazione delle misure di protezione individuali e collettive dal contagio con virus SARS-CoV-2

-         il tracciamento e identificazione dei contatti stretti di casi confermati nella popolazione scolastica

-         l’applicazione rapida e tempestiva dei protocolli di intervento nelle scuole, anche con l’attivazione di unità dedicate

-         l’attuazione e il monitoraggio delle attività di screening programmato in favore del personale scolastico

-         il continuo interscambio con Referenti COVID-19 presso i servizi educativi di informazioni su studenti o unità di personale contagiati o posti in quarantena

-         il monitoraggio tempestivo e sistematico dell’andamento dei contagi negli istituti, anche attraverso la registrazione completa dei dati nel sistema informativo regionale GIAVA-COVID-1, il supporto per la realizzazione della campagna di vaccinazione anti COVID-19 nel personale scolastico.

Il documento regionale all’attenzione del partenariato prevede anche le indicazioni per la gestione dei casi sospetti, per la riammissione in comunità scolastica con attestazioni e certificazioni dopo le assenze, recentemente semplificate con legge regionale.

E’ previsto uno screening sistematico del personale scolastico docente e ATA.

In accordo con quanto previsto dal Piano Strategico nazionale, e a conclusione della vaccinazione dei soggetti previsti in Fase 1 (operatori sanitari e ospiti delle RSA), l’avvio della Fase 2 vede come categoria prioritaria per la vaccinazione anti-COVID-19 tutto il personale scolastico, con precedenza stabilita in funzione delle situazioni di rischio.

In preparazione a questa azione, il Referente COVID-19 ASL, coadiuvato dai TOSS e con il supporto dei referenti COVID-19 delle scuole, cura la raccolta delle manifestazioni di interesse e del consenso informato da parte del personale scolastico, predisponendo un cronoprogramma per la vaccinazione tempestiva di questo gruppo di popolazione

Infine il piano prevede prescrizioni per gli studenti con patologie gravi o immunodepressi , azioni di formazione e comunicazione, sostegno per i soggetti sottoposti a isolamento e monitoraggio di studenti e operatori fragili.

Unanime è stato l’apprezzamento da parte di tutte le componenti del tavolo per la struttura generale del provvedimento.

“Stiamo lavorando duramente – ha commentato l’assessore all’Istruzione, Sebastiano Leo - in sinergia con tutto il mondo della scuola per permettere un ritorno in classe in sicurezza e in serenità. Queste strutture di prevenzione  e assistenza, istituite per l’emergenza Covid, rimarranno a disposizione delle scuole anche dopo, formando l’ossatura della medicina scolastica che interagirà con il territorio”.

Al tavolo ieri sera erano presenti oltre all’assessore Leo, l’assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco, l’assessore ai Trasporti Anita Maurodinoia – che ieri ha portato in Giunta la delibera per il potenziamento dei trasporti scolastici con il via libera alle corse supplementari -  la direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale Anna Cammalleri e i rappresentanti dei sindacati.

“Scuola sicura significa anche personale scolastico che lavori in condizioni di maggiore serenità - dichiara l’assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco - Screening e vaccinazione sono gli strumenti più efficaci di prevenzione che abbiamo oggi nel nostro armamentario. Metterli a disposizione del personale scolastico una volta riavviata la didattica in presenza ci sembra una priorità per tutti”.

 Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 20 gennaio 2021 in Puglia, sono stati registrati 11.485 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.159 casi positivi: 470 in provincia di Bari, 72 in provincia di Brindisi, 108 nella provincia BAT, 119 in provincia di Foggia, 104 in provincia di Lecce, 286 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione. 1 caso di provincia di residenza non nota è stato riclassificato e attribuito.

Sono stati registrati 25 decessi: 5 in provincia di Bari, 1 in provincia BAT, 1 in provincia di Brindisi, 12 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 4 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.208.705 test.

53.822 sono i pazienti guariti.

55.101 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 111.840, così suddivisi:

42.893 nella Provincia di Bari;

12.668 nella Provincia di Bat;

8.116 nella Provincia di Brindisi;

23.850 nella Provincia di Foggia;

9.053 nella Provincia di Lecce;

14.593 nella Provincia di Taranto;

563 attribuiti a residenti fuori regione;

104 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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Nella classifica delle città con il tasso di mortalità da particolato fine (PM2.5) anche Lecce al 133esimo posto, Taranto al 148esimo, Foggia al 177esimo, Brindisi al 184esimo e al 233esimo posto Andria,  con la Puglia che ha la dotazione di verde pro capite che non supera i 10 metri quadrati per abitante. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati di uno studio condotto da ricercatori dell'Università di Utrecht, del Global Health Institute di Barcellona e del Tropical and Public Health Institute svizzero, pubblicato su The Lancet Planetary Health e finanziato dal ministero per l'innovazione spagnolo e dal Global Health Institute.

“Con l’inquinamento dell’aria che è considerato dal 47% dei cittadini la prima emergenza ambientale bisogna intervenire in modo strutturale ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato con le essenze più adatte alle condizioni climatiche e ambientali dei singoli territori. L’obiettivo è quello di creare vere e proprie oasi mangia smog nelle città dove respirare area pulita grazie alla scelta degli alberi più efficaci nel catturare i gas ad effetto serra e bloccare le pericolose polveri sottili”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Per questo Coldiretti e Federforeste hanno presentato il progetto “Bosco vivo e foreste urbane”, per piantare in Italia 50 milioni di alberi nell’arco dei prossimi cinque anni nelle aree rurali e in quelle metropolitane anche per far nascere foreste urbane con una connessione ecologica tra le città, i sistemi agricoli di pianura a elevata produttività e il vasto e straordinario patrimonio forestale presente nelle aree naturali anche con i fondi europei del Recovery Fund per rispondere alle vertenze ambientali.

Una pianta adulta – precisa Coldiretti – è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili e un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno. A provocare lo smog nelle città – continua la Coldiretti – è l’effetto combinato dei cambiamenti climatici, del traffico e della ridotta disponibilità di spazi verdi.

La situazione è diversa nelle aree rurali dove le foreste hanno continuato a espandersi, a causa dell’incuria e dell’abbandono, diventando vere giungle ingovernabili. Per difendere il bosco italiano occorre creare le condizioni – rileva Coldiretti – affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli. Il progetto – sottolinea la Coldiretti - si pone quindi anche l’obiettivo di gestire il patrimonio forestale in maniera sostenibile per contribuire al raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050 favorendo lo stoccaggio del carbonio da parte delle superfici forestali e delle foreste urbane. Un impegno importante anche per assicurare un presidio attivo contro il dissesto idrogeologico, incendi ed altre forme di impoverimento dei territori, contrastare l’abbandono di tale aree e valorizzare la filiera del legno 100% Made in Italy anche al fine di scongiurare le importazioni illegali di legno. Un obiettivo che richiede una programmazione pluriennale della messa a dimora, coltivazione e manutenzione delle foreste da parte degli agricoltori e degli imprenditori del verde rilanciando i servizi di consulenza e le attività turistiche ricreative in tali aree.

Il progetto proposto da Coldiretti e Federforeste è coerente con gli obiettivi di politica ambientale dell’Unione Europea e potrebbe trovare dunque opportunità di finanziamento attraverso il Programma Next Generation UE.

È stato approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica dell’ex Ostello della Gioventù di Brindisi. Il Comune di Brindisi aveva candidato il bene al programma di cooperazione Italia-Grecia Managing Authority of European Territorial Cooperation Programmes, progetto strategico per la valorizzazione del turismo slow, ottenendo 820mila euro dalle Regione Puglia.

In tal senso era stato approvato l’Accordo di cooperazione ex art. 15 L. n. 241/1990 fra Regione Puglia, Ente Parco Nazionale Gargano, Comune Monte Sant’Angelo, Provincia Barletta-Andria-Trani, Comuni di Ruvo di Puglia, Brindisi, Minervino di Lecce, Otranto, Putignano, per l’attuazione di attività di interesse comune.

Le principali attività di progetto sono costituite dalla realizzazione del sistema regionale dei cammini; la definizione di una identità comune e di un comune piano di promozione turistica; la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori infrastrutturali; il ripristino funzionale e l’ allestimento di strutture da destinare ad attività di ospitalità;  la promozione culturale per il turismo lento e dei cammini storico-culturali.

L’Ostello della Gioventù è situato in un punto strategico, fra i percorsi di collegamento per Bari e per il centro urbano, a pochi passi dall’Aeroporto del Salento e di fronte all’ex Accademia Marinara “Tommaseo”.

Le modificate esigenze, connesse alla progettazione delle strutture ricettivo-turistiche moderne, hanno portato alla scelta di prevedere nella ristrutturazione una rivisitazione della destinazione d’uso degli spazi, nel rispetto dei parametri dimensionali e qualitativi.

In particolare, nel progetto sono stati meglio definiti i rapporti fra spazi comuni e ambienti di riposo, servizi igienici e locali accessori, sono stati inseriti un impianto elevatore e due rampe per il superamento delle barriere architettoniche, sono stati meglio attrezzati i locali per le cucine, per i depositi, i magazzini e la lavanderia, inserendo anche una stanza per il deposito dei bagagli.

Una cura particolare, poi, sarà riservate alle aree esterne con la suddivisione fra aree pedonali ed attrezzate a verde e ad attività ludico-ricreative e quelle destinate ai parcheggi, in considerazione che l’ex Ostello della Gioventù, in una posizione strategica di indubbio rilievo, potrebbe diventare un punto di riferimento per un’utenza più vasta e non solo locale, in prossimità di arterie stradali, dell’aeroporto del Salento e del litorale.

L’approvazione del progetto ha portato all’avvio delle procedura per l’affidamento, con bando di evidenza pubblica, dei livelli successivi di progettazione definitiva ed esecutiva e della direzione dei lavori.

Ieri, 19 gennaio, si sono incontrati i sindaci della provincia di Brindisi per discutere delle problematiche relative ai tributi connessi con le attività del Consorzio Arneo.

Anche quest’anno molti cittadini brindisini hanno ricevuto le cartelle relative al tributo Arneo per attività di bonifica e pulizia dei canali per l’irrigazione.

Tale tributo pare più un vero e proprio balzello; infatti molti cittadini vivono in zone urbanizzate e, dunque, non si comprende il valore di questo tributo. Inoltre i sindaci ritengono che tale attività debba essere differentemente disciplinata con un’apposita legge regionale che possa evitare questo ulteriore tributo alle famiglie che sono già in forte difficoltà.

Per questo, nei prossimi giorni, i sindaci chiederanno un incontro con i cinque consiglieri regionali al fine di condividere con loro tali problematiche e cercare di individuare tutte le possibili soluzioni da portare in seno al consiglio regionale.

In questo modo s’intende anche rispondere alle giuste lamentale dei concittadini che  ogni giorno si interfacciano con tutti i sindaci, ai quali oggi si assicura il massimo impegno a trovare una soluzione definitiva all’annosa questione.

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