Redazione

Sabato 12 aprile una giornata tra natura e cooperazione: piantumazione di piante in Contrada Tolla, visita al Bosco Didattico di Lamacoppa Piccola e riflessioni sui valori mutualistici e ambientali con i protagonisti della banca del domani

Sabato 12 aprile 2025, si è svolto un nuovo appuntamento promosso dal Gruppo Giovani Soci della Banca di Credito Cooperativo di Ostuni, realtà nata il 6 dicembre 2024 con l’obiettivo di coinvolgere attivamente i giovani soci della banca – di età compresa tra i 18 e i 40 anni – nella vita cooperativa dell’istituto di credito, valorizzandone il ruolo e la partecipazione.

 

Durante l’evento, sono state piantumate giovani piante di quercia e di macchia mediterranea, presso il terreno comunale di C.da Tolla, nelle immediate vicinanze del centro abitato di Ostuni.

 

L’iniziativa ha visto la partecipazione entusiasta dei soci della Banca di Credito Cooperativo, di bambini e dei ragazzi del Villaggio SOS di Ostuni, che hanno contribuito con entusiasmo alla messa a dimora delle piante e partecipato attivamente alle attività proposte, diventando protagonisti di una giornata di educazione ambientale e condivisione.

Successivamente alla piantumazione, il gruppo ha fatto tappa al Bosco Didattico di Lamacoppa Piccola, un autentico scrigno di biodiversità che racconta gli habitat tipici della Murgia Sud-Est. Situato all’interno dell’Azienda Agricola Biologica “Columella”, il bosco ha offerto l’occasione per ammirare da vicino diverse specie di querce mediterranee, come leccioroverella e fragno, insieme a cespugli di macchia mediterranea e spettacolari fioriture di orchidee selvatiche che impreziosiscono i margini dei prati.

 

Questa visita si è trasformata in una vera e propria esperienza esplorativa, pensata per sensibilizzare la comunità locale sull’importanza della biodiversità e della qualità del paesaggio. Proprio in quel luogo, vent’anni fa, furono messe a dimora le prime giovani piantine di quercia e macchia mediterranea. Oggi, quegli alberelli sono diventati un bosco rigoglioso, che dimostra come un piccolo investimento in natura possa crescere nel tempo, diventando un dono duraturo per l’ambiente e per lo spirito umano.

Durante la visita sono stati esplorati anche alcuni angoli significativi del bosco: una zona con un allevamento di api, dove è stato possibile approfondire l’importanza degli impollinatori per l’ecosistema, e uno stagno popolato da girini, che ha suscitato grande curiosità e interesse nei partecipanti.

 

Ad aprire l’incontro è stato il Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Ostuni, Francesco Zaccaria, che ha spiegato come la messa a dimora di piante di macchia mediterranea «Non è solo un gesto simbolico, ma un'azione concreta di tutela del nostro patrimonio naturale. Rafforzare gli ecosistemi locali significa difendere la nostra identità ambientale e trasmettere ai più giovani il valore della cura del territorio». Un intervento che testimonia la continuità e l’impegno della banca per la cura dell’ambiente e del paesaggio locale.

 

Zaccaria, poi, parlando della Banca di Credito Cooperativo, ha ricordato come non sia una società per azioni ma una cooperativa con finalità mutualistiche. «Spesso le basi sociali di queste cooperative invecchiano – ha sottolineato – ed è fondamentale che i giovani tornino a credere in questo modello. Il Gruppo Giovani Soci nasce proprio per dare nuova linfa alla banca, che da quasi 70 anni è un punto di riferimento sul territorio con 12.000 clienti, 1.100 soci e filiali a Ostuni, Carovigno, Montalbano e Brindisi».

 

Il comitato direttivo del Gruppo Giovani Soci, rappresentante una rete già composta da 132 giovani soci, ha illustrato le attività in corso e i progetti futuri. Tra questi, la sostenibilità ambientale, con l’evento del 18 gennaio dedicato alla piantumazione nella riserva di Torre Guaceto, e l’iniziativa del 12 aprile sopra citata.

 

Francesco Elmo, Presidente del Gruppo Giovani Soci, ha ribadito l’importanza dei valori cooperativi e della formazione finanziaria«Con le idee dei giovani possiamo avere un impatto positivo sul territorio. Vogliamo organizzare corsi e attività sull’educazione al risparmio, alla previdenza e alla gestione delle risorse personali, per una cittadinanza più consapevole».

 

Significativo anche l’intervento del Vicepresidente del Gruppo Giovani Soci, Francesco Calò, che ha annunciato nuovi progetti«Stiamo lavorando su iniziative nel sociale e nello sport, collaborando con associazioni del territorio. Vogliamo che la nostra banca continui a essere una banca vicina alla gente, radicata nel territorio e capace di svilupparne ogni aspetto: culturale, sociale, economico».

 

A concludere l'incontro, l'intervento del giovane socio Davide Greco, che ha raccontato l’esperienza vissuta durante la Spring School del 27 marzo, un momento di confronto nazionale tra giovani soci e presidenti delle federazioni regionali del credito cooperativo: «È stato stimolante poter condividere idee e visioni con chi guida queste realtà, e sapere che le nostre proposte possono essere accolte e messe in pratica».

 

Il Gruppo Giovani Soci continua a crescere e guarda con entusiasmo al futuro, con l’ambizione di rendere la Banca di Credito Cooperativo di Ostuni un punto di riferimento sempre più forte per le nuove generazioni.

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Cresce a S. Michele Salentino l'attesa per il "1°TORNEO SPRING VOLLEY CUP 2025" da disputarsi nel bellissimo e da poco ristrutturato Palazzetto dello Sport di Via Mario da Fiori. L'iniziativa nasce da una idea della Amministrazione Comunale per rinverdire i vecchi fasti che la Pallavolo aveva avuto negli Anni 80 nella ridente Cittadina Brindisina. Anni gloriosi durante i quali questo Sport veniva disputato all'aperto nella Piazza Centrale in Primavera. Torneo fortemente voluto dal Sindaco Giovanni Allegrini e dall'Assessore Michele Solonna che hanno demandato alla Societa' SS.Annunziata Mesagne del Patron Dott. Aldo Indolfi di organizzare questo evento giorno 19 Aprile. Abbiamo voluto sentire il Presidente Mesagnese a tal proposito. "Abbiamo immediatamente accolto con onore e soddisfazione l'invito della Amministrazione Comunale Sammichelana per organizzare questo evento che spero diventi semenza futura per un rapporto di collaborazione ancora piu'stretto e proficuo. Noi ci sentiamo debitori nei confronti di San Michele perche' ci e'stata concessa la loro struttura durante le fasi del Campionato Nazionale Maschile di Serie B e la salvezza da poco raggiunta ne' e' il risultato piu' eclatante. Non posso poi non dimenticare di ringraziare il CSI BRINDISI sotto la cui egida stiamo preparando il Torneo. E infine un "GRAZIE "grande quanto una casa a Mister Cosimino LO RE di S.Vito Dei Normanni che ha accettato di dividere con noi questo giorno teso a consolidare ancora di piu' rapporti tra la nostra Societa e la SCUOLA PALLAVOLO S:VITO N."volley_maschile_san_vito_2025.jpg

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AUTISTA DI PULLMAN DESTINATO AD UNA  GITA SCOLASTICA ALLA GUIDA IN STATO DI EBBREZZA: SANZIONATO DALLA POLIZIA DI STATO DI BRINDISI

 

Nella mattinata del 14 aprile scorso, la Polizia di Stato di Brindisi, ha effettuato un controllo ad un bus che doveva trasportare dei ragazzi di una scuola del Capoluogo per un viaggio di istruzione.

Prima di intraprendere il viaggio, dando seguito alla comunicazione pervenuta dall’Istituto di Istruzione cittadino, gli Operatori della Polizia Stradale hanno sottoposto a controllo sia il mezzo destinato al trasporto degli studenti e dei loro accompagnatori, sia l’autista del mezzo.

Il controllo del mezzo ha dato esito regolare, stesso esito dei documenti di guida del conducente del mezzo, tuttavia quest’ultimo è stato sottoposto a controllo per accertare l’eventuale positività all’assunzione di sostanze alcoliche. Per i conducenti professionali (trasporto di persone NCC, taxi, in servizio di linea, autotrasportatori, ecc.) è prevista tolleranza zero, ovvero l’accertamento alla prova alcolemica deve dare un risultato pari a zero.

Nell’accertamento, il conducente risultava avere un tasso superiore allo 0,50 g/l, il mezzo è stato affidato ad altro conducente risultato idoneo alla guida e si è proceduto al ritiro della patente di guida ai fini della sospensione (da 4 a 8 mesi) e all’applicazione della sanzione amministrativa accessoria 724,00 Euro.

I dazi imposti dagli Stati Uniti, pur se al momento parzialmente procrastinati, rappresentano uno dei temi più dibattuti nell’attuale scenario economico e geopolitico internazionale. In un contesto di forti tensioni commerciali e di ridefinizione degli equilibri globali, Confesercenti Brindisi promuove per martedì 22 aprile2025, presso l’Hotel Orientale di Brindisi, con inizio alle ore 18.00, un incontro di grande attualità dal titolo “I dazi di Trump e il futuro del commercio globale: a Brindisi la conferenza dell’analista Gianmarco Landi”.I dazi imposti dagli Stati Uniti, pur se al momento parzialmente procrastinati, rappresentano uno dei temi più dibattuti nell’attuale scenario economico e geopolitico internazionale. In un contesto di forti tensioni commerciali e di ridefinizione degli equilibri globali, Confesercenti Brindisi promuove per martedì 22 aprile2025, presso l’Hotel Orientale di Brindisi, con inizio alle ore 18.00, un incontro di grande attualità dal titolo “I dazi di Trump e il futuro del commercio globale: a Brindisi la conferenza dell’analista Gianmarco Landi”.Relatore dell’incontro sarà il dott. Gianmarco Landi, uno dei massimi esperti italiani sul tema, analista finanziario e geopolitico, giornalista, che da anni tiene conferenze in tutta Italia su scenari internazionali e politiche economiche globali. L’iniziativa intende offrire una riflessione approfondita sulle implicazioni delle politiche protezionistiche statunitensi, sulle reazioni dei mercati internazionali e sugli effetti che tali scelte potrebbero avere per l’economia europea e italiana, con particolare attenzione al sistema produttivo e commerciale locale. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

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L'arcivescovo della Diocesi di Brindisi-Ostuni, monsignor Giovanni Intini, e il vescovo della Diocesi di Oria, monsignor Vincenzo Pisanello, in occasione della Pasqua, hanno celebrato questa mattina la messa nella cappella dell’ospedale Perrino. Ad animare con i canti la funzione il coro degli studenti del Polo universitario. Presenti alla celebrazione il cappellano del Perrino don Cosimo Soliberto e suor Anna Maria. Hanno partecipato il direttore generale Maurizio De Nuccio, il direttore sanitario Vincenzo Gigantelli, il direttore amministrativo Loredana Carulli e rappresentanti di istituzioni civili e militari. Al termine si è tenuta la tradizionale cerimonia dello scambio di auguri pasquali.IMG-20250415-WA0009.jpg

"Pellegrini di speranza - ha detto monsignor Intini - è il motto del Giubileo: la speranza può darci la forza per lottare. Facciamo il pieno di speranza, non arrendiamoci al male. La resurrezione è far rifiorire la vita dalla morte".

"Auguro a tutti che la Pasqua  - ha aggiunto monsignor Pisanello - porti la luce della speranza".

Il dg De Nuccio ha ringraziato l'arcivescovo di Brindisi-Ostuni e il vescovo di Oria, il personale, le associazioni e il Polo universitario. "In un luogo di sofferenza come l'ospedale - ha detto - la vostra vicinanza rappresenta un aiuto prezioso. Ogni gesto di affetto e cura, ogni parola di conforto è una piccola resurrezione".

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La presenza a Brindisi del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha riportato le attenzioni generali sulla crisi che sta vivendo il comparto industriale brindisino che trae origine dalla chiusura della centrale Enel di Cerano e dalla dismissione dell’impianto cracking nel Petrolchimico.
Purtroppo, però, le cronache ci restituiscono una immagine frazionata e confusionaria che coinvolge altri esponenti del Governo.
E’ accaduto, infatti, che proprio mentre il Ministro Urso a Brindisi scartava la possibilità di spostare il phase-out della centrale di Cerano dal 2025 al 2030, il suo collega di Governo Salvini sosteneva la tesi del rinvio al 2030 sulla base di quanto affermato dall'Ad di Enel Cattaneo e dall'AD di Eni DeSCALZI, sui rischi derivanti dal dover rinunciare ad impianti di produzione energetica alimentati a carbone che potrebbero salvare il Paese da situazioni di grave crisi di approvvigionamento energetico.
Abbiamo percepito, inoltre, la sensazione che per il Ministro Urso vada tutto bene e che qui a Brindisi non si avvertirebbe nessun problema riveniente dalla chiusura della centrale. Probabilmente gli sfugge che l’indotto di Cerano è già stato colpito duramente e che decine di aziende hanno già chiuso i battenti, con la conseguente perdita di centinaia di posti di lavoro.
Un atteggiamento ottimistico – quello del Ministro Urso – riferito anche alla chiusura del cracking del Petrolchimico e che scaturirebbe dal fatto che dal territorio – e in particolare dalle imprese – non sarebbe giunto alcun grido di allarme.
Il Ministro forse dimentica che proprio le associazioni datoriali rappresentanti l'intero indotto non sono mai state invitate ad un tavolo di Governo e che non basta affermare genericamente che saranno tutelati lavoratori diretti e dell’indotto se poi le imprese per cui lavorano non vengono ascoltate.
Al momento, pertanto, di certo abbiamo che il cracking ha cessato la sua attività lo scorso 31 marzo e che la centrale di Cerano chiuderà a fine anno, mentre per avere qualche dato sugli investimenti alternativi dell’Eni bisognerà aspettare marzo del 2026 quando sarà presentato l’investimento. E da quel momento dovrà partire l’iter autorizzativo.
E’ evidente che, in un clima di tale incertezza e senza poter dire come la pensano le aziende nei tavoli istituzionali, diventa difficile guardare al futuro con un minimo di ottimismo. Certo, aver avuto la possibilità di disporre di un tavolo ministeriale sulla decarbonizzazione grazie, come è noto, all’iniziativa parlamentare dell’on. D’Attis, consente di aprire le porte a nuovi investimenti, ma la partita della centrale di Cerano, così come il futuro del Petrolchimico, meritano risposte certe e definitive per evitare di continuare a vivere alla giornata, con gravi ripercussioni per le imprese locali e per centinaia di lavoratori.
 
Franco Gentile – Presidente CNA Brindisi

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Il Sindacato Cobas invita gli organi di informazione ad una conferenza stampa a Francavilla Fontana  davanti al Municipio Giovedì 17 Aprile alle ore 12,15 per spiegare i motivi della indizione dello stato di agitazione dei lavoratori della Monteco,ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti urbani per lo stesso comune .

Il Cobas nel percorso rivolto alla risoluzione dei problemi  ha incontrato nei giorni scorsi il Sindaco di Ceglie Messapica,Angelo Palmisano,in qualità di Presidente dell’ARO(ambito di raccolta ottimale) che raccoglie in una unica gara diversi comuni tra cui Francavilla Fontana.

Abbiamo   rappresentato le difficoltà dei lavoratori di Francavilla ed in modo molto cordiale ci ha risposto che a giorni uscirà la nuova gara ARO dopo tantissimi anni e che deve essere il comune di Francavilla a svolgere un ruolo di controllo per la applicazione del capitolato di gara.

I motivi che ci preoccupano ormai da mesi e che abbiamo esposto in una riunione con la Monteco,di cui aspettiamo da tempo una nuova convocazione,  sono i mezzi che vengono utilizzati per il servizio che andrebbero posti ad una seria manutenzione; per noi il problema della sicurezza è il primo dei problemi.

Abbiamo chiesto che i numerosi lavoratori che provengono dal paese di Monteco , Campi Salentina , vengano sostituiti da disoccupati di Francavilla o che già lavorino fuori per la stessa azienda.

Motivo di preoccupazione è anche una suddivisione del lavoro che escludono da attività straordinarie , come i mercati ,e con ordini di servizio per attività più leggere  sembra proprio i lavoratori provenienti  da Campi Salentina.

La gestione delle ferie  sembra essere discriminatoria tra lavoratori,con rifiuti ad alcuni dipendenti alla richiesta delle stesse .

Questo comportamento lede l’integrità psicofisica di lavoratori sottoposti a stress per le condizioni dei mezzi e attività più grandi.

Questi ed altri problemi saranno esposti alla conferenza stampa a cui invitiamo tutti gli operatori della informazione , ringraziandoli in anticipo.

Francavilla Fontana 16.04.2025

Per il Cobas Roberto Aprile

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L’evento organizzato dal Consolato Onorario della Repubblica Ceca in Puglia ha visto la partecipazione dell’Ambasciatore Jan Kohout, del Centro Ceco di Roma e di numerosi relatori di rilievo internazionale, con il coinvolgimento di studenti, istituzioni e autorità per celebrare il legame tra Puglia e Repubblica Ceca e trasmettere alle nuove generazioni il valore della memoria.

 

Si è tenuto il 14 aprile, presso l’Archivio di Stato di Bari, un evento storico-culturale in occasione in occasione dell’80° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, promossa dall’Ambasciata della Repubblica Ceca in Italia, dal Centro Ceco di Roma, dal Consolato Onorario della Repubblica Ceca in Puglia, dal Ministero della Cultura e dal Military History Institute di Praga.

Un evento di grande spessore storico e simbolico che ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali e accademici italiani e cechi, a testimonianza del profondo legame culturale e umano che unisce da decenni la Puglia e la Repubblica Ceca, organizzato dal Console Onorario della Repubblica Ceca per la PugliaDelegato del Corpo Consolare per la provincia di Foggia e per la BatCav. Uff. Riccardo Di Matteo.

Presenti all’evento l’Ambasciatore della Repubblica Ceca in ItaliaS.E. Jan Kohout, la cui presenza ha conferito particolare lustro e prestigio all’iniziativa, in virtù del suo ruolo diplomatico e del valore simbolico che la sua partecipazione ha assunto nel rinsaldare i rapporti tra la Repubblica Ceca e la Puglia, e il Direttore del Centro Ceco di RomaRobert Mikoláš.

Tra i relatori di rilievo internazionale Jiří PlachýZdeněk ŠpitálníkTomáš JaklJindřich MarekProkop Tomek e Jiří Rajlich, che hanno approfondito il tema delle operazioni speciali cecoslovacche partite dall’Italia tra il 1944 e il 1945, condotte con l’ausilio dell’SOE britannico: missioni di sabotaggio, collegamento e spionaggio compiute da paracadutisti operativi dietro le linee nemiche, molti dei quali partiti da basi pugliesi.

Ci sono stati i saluti del Prof. Nicola Grasso, Assessore alla Legalità del Comune di Bari, di Adriano Buzzanca, Direttore dell’Archivio di Stato, del Sen. Manfredi Potenti, Presidente dell’Intergruppo Parlamentare “Sentieri della Memoria”, e dell’On. Gianmauro Dell’Olio, Deputato della Repubblica.

Presenti anche gli studenti del Liceo “De Nittis – Pascali” di Bari, accompagnati dai loro docenti. La loro partecipazione ha aggiunto un valore significativo all’iniziativa, testimoniando l’importanza di trasmettere alle giovani generazioni la memoria storica come strumento di consapevolezza e cittadinanza attiva. Il confronto diretto con documenti e testimonianze del passato ha offerto ai ragazzi un’occasione concreta per comprendere quanto la storia sia viva e quanto sia fondamentale ricordare per costruire un futuro migliore.

«Questa mostra – ha dichiarato il Console Onorario Riccardo Di Matteo – rappresenta un ponte tra memoria e futuro. Celebrare l’80° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale significa rinnovare il nostro impegno per la pace, la cooperazione tra i popoli e i valori condivisi dell’Unione Europea. La Puglia e la Repubblica Ceca, attraverso un dialogo sempre più intenso sul piano culturale e istituzionale, rafforzano ogni giorno un legame fondato sulla storia comune, sul rispetto reciproco e su nuove prospettive di sviluppo. È un onore contribuire a costruire occasioni come questa, capaci di alimentare la memoria collettiva e rinsaldare relazioni durature.»

A fare eco, l’intervento dell’Ambasciatore Jan Kohout«Per la Repubblica Ceca, la Puglia non è solo una terra di turismo, ma un luogo simbolico della memoria, un crocevia di esperienze umane, militari e culturali che risalgono agli anni tragici della guerra. Ricordare cosa è accaduto 80 anni fa significa non solo onorare il sacrificio di chi ha combattuto per la libertà, ma anche costruire un futuro fondato sulla consapevolezza storica, sull’amicizia e sulla collaborazione internazionale. La nostra presenza oggi qui a Bari testimonia la volontà di proseguire su questa strada, con spirito di apertura e rispetto reciproco.»

Successivamente, si è svolta una visita-inaugurazione della mostra allestita presso l’Archivio di Stato, seguita da un momento di riflessione e condivisione, nel quale è emerso forte il messaggio di pace, dialogo e memoria attiva. La mostra resterà aperta al pubblico nei prossimi giorni, con l’obiettivo di coinvolgere scuole, istituzioni e cittadini in un percorso di approfondimento storico e valoriale. 

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Dopo un inverno insolitamente piovoso, i beni culturali di Mesagne si ritrovano soffocati da erbacce cresciute indisturbate, soprattutto sulle facciate di chiese e monumenti storici. Una situazione non solo sgradevole dal punto di vista estetico, ma anche potenzialmente pericolosa: le radici, se non rimosse in profondità, rischiano di danneggiare la pietra leccese – il carparo – compromettendo la stabilità strutturale e provocando cadute di intonaci e calcinacci. Particolarmente critiche appaiono le condizioni della Chiesa Matrice e della Chiesa di Sant’Anna. Quest’ultima, in particolare, necessiterebbe di interventi ben più consistenti di una semplice ripulitura. Sul retro dell’edificio è infatti visibile una vasta macchia di umidità, con ogni probabilità causata da infiltrazioni d’acqua piovana. Un problema annoso che richiede non solo manutenzione straordinaria, ma anche un'attenta indagine sulle cause strutturali. Per capire quali siano le intenzioni dell’Amministrazione comunale, abbiamo raccolto le dichiarazioni della consigliera con delega ai Lavori Pubblici, Miriam Solimeo. “Posso assicurare che abbiamo già richiesto dei preventivi a una ditta specializzata – ha spiegato – per la pulizia dalle erbacce. Gli interventi riguarderanno il castello, la Chiesa Madre, la Chiesa di Mater Domini, quella del Crocifisso, il municipio, Porta Grande, lo Chalet, i bagni della Villa Comunale, il ponticello in Piazza Orsini, la stessa Piazza Orsini e la Chiesa di Sant’Anna, lato Vico del Venerio”. La consigliera ha inoltre promesso che i lavori verranno avviati “nell’immediato e comunque prima di Pasqua”, pur ammettendo che le procedure burocratiche non facilitano la tempestività degli interventi. Un impegno che i cittadini si augurano venga mantenuto: il patrimonio storico e artistico di Mesagne rappresenta non solo un’eredità culturale da tutelare, ma anche una risorsa turistica da valorizzare. L’incuria, invece, rischia di comprometterne la bellezza e l’integrità.

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Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, della presunzione di non colpevolezza e della necessaria verifica dibattimentale, per quanto risulta allo stato attuale, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.

Nel tardo pomeriggio del 10 aprile 2025, la Polizia di Stato di Brindisi, durante i servizi di controllo del territorio per la prevenzione e repressione dei reati nel territorio mesagnese, ha tratto in arresto in flagranza del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio un 16enne, residente in un altro comune della provincia di Brindisi.

In particolare, gli agenti della Squadra Volante del Commissariato di Mesagne, a seguito di un posto di controllo, hanno controllato un’autovettura condotta da un uomo già noto alle Forze dell’Ordine.

A seguito di un accurato controllo, nelle tasche del giubbotto del minorenne, che sedeva sul sedile del passeggero, è stato rinvenuto un involucro contenente sostanza stupefacente: nello specifico, si trattava di circa 80 gr di hascisc e 2,5 gr di marjuana.

Pertanto, la perquisizione è stata estesa anche all’abitazione, dove vi erano quasi 2 gr di cocaina e due bilancini di precisione.

Al termine delle formalità di rito, il ragazzo è stato tratto in arresto in flagranza del reato di detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio.

Come disposto dal PM di Turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce, il minore è stato accompagnato presso la Casa di Prima Accoglienza di Monteroni, in attesa del giudizio di convalida dell’arresto.

All’esito dell’interrogatorio di garanzia, il minore è stato collocato presso una Comunità penale, in attuazione della misura richiesta dalla Procura.

 

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