Redazione

La Mens Sana Mesagne è lieta di annunciare l’accordo con Gabriele Polifemo, guardia classe 2001, che vestirà la maglia biancoverde nella stagione 2025/26 del campionato di Serie C Puglia.

Giocatore di talento e grande intensità, Polifemo arriva a Mesagne dopo un’ottima stagione con la ASSI Basket Brindisi, con cui ha disputato 22 partite, realizzando 289 punti totali e una media di 13,1 punti a incontro. Numeri che confermano la sua costanza di rendimento e la capacità di incidere su entrambe le metà campo.
Formatosi nel vivaio brindisino, Polifemo si è distinto negli ultimi anni per il suo spirito combattivo, la duttilità e la leadership in campo, qualità che lo rendono un innesto prezioso per il gruppo biancoverde.
«Gabriele rappresenta il tipo di giocatore che vogliamo nella nostra squadra — dichiara la dirigenza della Mens Sana Mesagne — giovane, motivato e con una grande voglia di mettersi a disposizione del collettivo. Siamo certi che saprà integrarsi perfettamente nel nostro progetto tecnico e umano».
Con l’arrivo di Polifemo, la Mens Sana Mesagne continua a rinforzare il proprio roster in vista della nuova stagione, confermando la volontà di competere con entusiasmo e determinazione nel campionato di Serie C.

Si comunica che sono attualmente in corso le ricerche della diciassettenne, di nazionalità ucraina, MENCHUK Yevheniia, allontanatasi da un istituto di formazione presso il Comune di Brindisi nella serata dello scorso 10 novembre.

Appena denunciata la scomparsa, sono state prontamente attivate le ricerche con il coinvolgimento di tutte le componenti previste dal Piano provinciale di ricerca persone scomparse.
Nella giornata di ieri, la Prefettura ha riunito la Cabina di regia con la partecipazione della Questura, dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia Stradale, della Polizia Locale di Brindisi, delle squadre di volontariato della protezione civile, della Croce Rossa Italiana e del Comando dei Vigili del Fuoco, per fare il punto sugli elementi informativi acquisiti e coordinare al meglio le ricerche.
La ragazza al momento dell’allontanamento indossava pantaloni di colore grigio, felpa nera, giubbino nero con tre “X” di colore bianco riportate sulla parte anteriore, scarpe ginniche di colore bianco e nero. È alta circa 1,65 mt, corporatura magra, capelli lunghi di colore castano, carnagione di colore chiaro. Ha un piercing al naso e due orecchini a forma di cerchio, di colore argento.
La Prefettura invita tutti i cittadini che possano fornire informazioni utili ad informare immediatamente le autorità competenti contattando il Numero Unico di Emergenza 112. La collaborazione della comunità è fondamentale per il successo delle operazioni di ricerca.

Il grande cinema torna protagonista a Palazzo Roma di Ostuni, che da venerdì 14 a domenica 16 novembre propone un doppio appuntamento ricco di emozioni, tra dramma contemporaneo e leggenda gotica.
Alle ore 18:00 sarà proiettato “Io sono Rosa Ricci”, un film potente e intenso di Lyda Patitucci, con Maria Esposito, Andrea Arcangeli e Raiz. Alle ore 20:00, invece, arriva “Dracula – L’amore perduto”, il nuovo film di Luc Besson, con Caleb Landry Jones, Christoph Waltz, Zoë Bleu Sidel e Guillaume De Tonquedec, una grande produzione internazionale che rilegge in chiave romantica e spettacolare il mito immortale del vampiro.

In Io sono Rosa Ricci, la giovane protagonista, interpretata da Maria Esposito, torna da una visita in carcere al fratello Ciro insieme al padre, Don Salvatore. Per distrarla, l’uomo decide di portarla alla festa di Augusthín, un narcotrafficante sudamericano con cui intrattiene rapporti d’affari, ma quella che sembra un’occasione mondana si trasforma presto in un incubo: Rosa viene rapita e condotta in una località remota, prigioniera in attesa di un riscatto milionario.
Sola, isolata e sorvegliata a vista dai suoi carcerieri, Rosa è costretta a confrontarsi con la paura, la rabbia e la necessità di sopravvivere.
Lyda Patitucci firma un film di formazione duro e sincero, un racconto sulla perdita dell’innocenza e sulla forza di una ragazza costretta a cavarsela da sola, in un mondo dominato da violenza e potere.

Il buio della sera a Palazzo Roma si accende poi con Dracula – L’amore perduto, una nuova interpretazione del celebre mito realizzata da Luc Besson, che unisce azione, pathos e romanticismo.
Ambientato nella Transilvania del XV secolo, il film segue la storia del principe Vladimir, interpretato da Caleb Landry Jones, che dopo la tragica morte della moglie rinnega Dio e viene condannato a un destino eterno: diventare un vampiro.
Condannato a vagare nei secoli, Vladimir sfida la morte e la fede, guidato solo da un desiderio struggente – ritrovare l’amore perduto. Con il suo stile visionario e la sua capacità di mescolare spettacolo e introspezione, Besson restituisce una lettura inedita del mito di Dracula, che quest’anno torna più vivo che mai anche nel panorama cinematografico internazionale.

Con questa nuova programmazione, Palazzo Roma conferma la sua vocazione a essere un luogo di incontro tra mondi e linguaggi diversi, dove il cinema diventa specchio delle emozioni e delle paure di ogni epoca.

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Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio nell’abitato di Carovigno (BR). I lavori riguardano l’installazione di nuove opere acquedottistiche.

Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica il 19 novembre 2025 in Via Caligola e relative traverse, nella località Pantanagianni.

La sospensione avrà la durata di 8 ore, a partire dalle ore 08:00 con ripristino alle ore 16:00.

Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.

Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.

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Fari accesi in Puglia sulla strategia ‘al ribasso’ dei prezzi dell’olio che in 1 anno sono scesi del 27%, con le frodi che si scoprono sempre troppo tardi, per cui servono regole più forti per evitare che le speculazioni prendano forma e tolgano valore al settore. A denunciare lo scenario speculativo che sta interessando il mondo dell’olio è Coldiretti Puglia, quando la campagna olivicola – olearia è appena iniziata, per cui servono misure di rafforzamento dei sistemi di tracciabilità e controllo, anche in considerazione dei gravi squilibri produttivi e dell’aumento dei prezzi internazionali dell’olio extravergine d’oliva che hanno caratterizzato l’ultimo anno.

Tutto il bacino del Mediterraneo registra un aumento di produzione – insiste Coldiretti Puglia – che ha aperto la strada a manovre speculative che si registrano ogni anno, come nel caso della cosiddetta speculazione Borges, con olio tunisino rimesso sul mercato come prodotto spagnolo per oltre 200 milioni di euro. L’Italia, pur essendo l’unico Paese dotato di un sistema di tracciabilità completo per l’olio, resta scoperta sul fronte delle olive, per le quali non esiste ancora un obbligo di registrazione dei movimenti abbinato al fascicolo aziendale del produttore. Da qui la proposta di estendere il Sian a livello europeo, per garantire controlli omogenei e in tempo reale su tutta la filiera.

Altro punto critico riguarda il ‘traffico di perfezionamento attivo’, che consente importazioni agevolate di olio proprio durante la raccolta nazionale. “Non si capisce perché si debba importare quando ancora non si conosce il livello della produzione interna perché posticipare l’inizio delle importazioni sarebbe una misura di buon senso per evitare distorsioni di mercato”, incalza Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia, nel proporre “di introdurre il documento di trasporto elettronico per le olive, come previsto dalla legge 206/2023 sulla tracciabilità, e di ridurre i tempi di classificazione degli oli per garantire maggiore trasparenza”.

“Le speculazioni in campagna vanno stanate anche sui banchi di vendita al consumo. In una bottiglia di olio venduta sugli scaffali della grande distribuzione anche a 5 euro è impossibile sia contenuto olio extravergine di oliva perché con quei prezzi non si coprono neanche i costi di produzione. L’olio extravergine di oliva made in Italy non può essere venduto da 8-9 euro al litro in su”, aggiunge Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia, nel sottolineare che “bisogna guardare con più attenzione le etichette, acquistare oli sulla cui etichetta è esplicitamente indicato che siano stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane e che sia indicata la campagna di raccolta o di acquistare direttamente da aziende olivicole e frantoiani che fanno della tracciabilità il fiore all’occhiello aziendale”.

Coldiretti e UNAPROL richiamano infine l’attenzione sul ruolo strategico dell’olivicoltura italiana, che garantisce 50 milioni di giornate lavorative e presidia aree interne e difficili del Paese. È un settore che vale non solo per il mercato ma per la tenuta sociale dei territori. Va protetto da chi vuole sfruttare il marchio Italia senza rispettarne le regole. Pur essendo oggi il terzo produttore mondiale, l’Italia mantiene una leadership qualitativa grazie alle oltre 500 varietà autoctone e a una capacità produttiva che nessun altro Paese può eguagliare senza costi aggiuntivi, ma per difendere questo immenso valore servono controlli europei più stringenti, tracciabilità completa e regole che premino la qualità e non la speculazione.

Ma c’è poca chiarezza anche nei ristoranti dove andrebbero fatte rispettare le normative vigenti in una situazione in cui nei locali – conclude Coldiretti Puglia – è fuorilegge 1 contenitore di olio su 4 (22%) che non rispetta l’obbligo del tappo antirabbocco, entrato in vigore con la Legge 30 Ottobre 2014, n. 161 che prevede anche sanzioni e la confisca del prodotto.

LE VOCI DI COSTO DI UNA BOTTIGLIA DI OLIO (al netto di ammortamento, margine azienda, trasporto):

BOTTIGLIA da 0,75: 0,65 euro + IVA per bottiglia basica in vetro;

TAPPO: 0,15 euro + Iva il tappo antirabbocco;

ETICHETTA: 0,40 euro in su;

IMBOTTIGLIAMENTO: 0,50 euro a bottiglia;

PREZZO OLIO EVO: minimo euro 8,00 all’ingrosso.

“Volevo un tè al limone - La mia vita da bipolare” (Marsilio Editore), già alla seconda ristampa dopo appena un mese dalla pubblicazione, è il titolo dell’ultimo lavoro di Fabio Macaluso che continua il suo tour di presentazione in tutta Italia e che nel prossimo weekend farà tappa in Puglia.

Venerdì 14 novembre alle ore 18:00 sarà in via De Amicis, 51 a S. Michele Salentino sabato 15 alle ore 17:30 a Mesagne, presso l’auditorium del castello Normanno Svevo, entrambe le presentazioni sono a ingresso gratuito.

A condurre gli incontri sarà la giornalista e scrittrice Anna Rita Pinto, che dialogherà con l’autore presente in sala e con la dott.ssa Anna Manzari, medico psichiatra e direttore facente funzione del distretto socio sanitario 3 di Ceglie Messapica.

Come si rinasce dalle ceneri dopo che il proprio mondo è andato in pezzi? Nel libro “Volevo un tè al limone – La mia vita da bipolare” l’autore racconta la ricerca del delicato equilibrio tra terapia e farmaci per affrancarsi dalle visioni distorte create dalla mente, i passi per riprendersi il proprio tempo e far prevalere gli affetti, senza per questo rinunciare alla libertà e alla curiosità intellettuale. Oggi, posta la giusta distanza da eventi ed emozioni, Macaluso ripercorre la storia di una presa di coscienza che avviene nella vita di ciascuno quando si guardano in faccia i propri limiti. Con coraggio e con la stessa intensità con cui l’ha vissuta, l’Autore rilegge la sua esperienza illuminandola di nuova consapevolezza: «Siamo fatti di memoria: il nostro edificio è più solido se ci avvaliamo delle nostre fondamenta, adattandole o ricostruendole dopo ogni crisi».

Fabio Macaluso, giurista, esperto di comunicazioni e diritto d’autore, è stato manager di alcune tra le maggiori aziende italiane di telecomunicazione e docente a contratto presso varie università nelle materie della proprietà intellettuale e della protezione dei dati personali, sulle quali ha pubblicato diversi saggi. È membro dell’Istituto Giuridico dello Spettacolo e dell’Informazione e presidente della “Fondazione Casa Rossa” di Bari, che si propone il recupero e la valorizzazione degli spazi di un ex campo di concentramento fascista nell’agro di Alberobello.

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Nell’ambito di una pianificata intensificazione dei controlli sul territorio provinciale disposta dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi, la Compagnia di Fasano ha condotto un servizio straordinario di controllo ad “alto impatto”. L’attività si è concentrata nelle aree maggiormente interessate dalla vita notturna e nei luoghi di aggregazione giovanile, con il primario obiettivo di prevenire e contrastare la criminalità diffusa, garantire la sicurezza urbana e reprimere lo spaccio e l’uso di sostanze stupefacenti.

Nel corso del servizio, a Fasano, i militari della Compagnia hanno:

-     denunciato un giovane per porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere poiché, notato in atteggiamento sospetto mente transitava a piedi per le vie del centro e sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico di genere vietato che è stato sequestrato;

-     segnalato all’Autorità Amministrativa per possesso di stupefacente per uso personale:

  • due giovani che, sottoposti a controllo mentre erano insieme, sono stati trovati in possesso di stupefacente;
  • un uomo che, sottoposto a controllo, è stato trovato in possesso di diversi quantitativi di stupefacente;
  • una donna trovata in possesso di uno “spinello”;
  • un giovane controllato e trovato in possesso di una dose di stupefacente.

Gli stupefacenti rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro.

Nel corso del servizio è stata eseguita una perquisizione, identificate 45 persone, controllati 34 veicoli e 3 esercizi pubblici, elevate 4 contravvenzioni al Codice della Strada.

Tale servizio rientra nella più ampia e programmata attività di contrasto alla criminalità diffusa che il Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi svolge sistematicamente sull’intero territorio provinciale.

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Venerdì quattordici novembre, a Mesagne, l’associazione Mesagne Bene Comune presso lo spazio delle Officine Ipogee ospiterà la presentazione della silloge poetica L’indole del Tarlo del poeta pugliese Luca Crastolla.

L’opera costituisce la terza raccolta dell’autore che, dopo L'ignoranza della polvere e Le sorti dell’incanto, offre e affronta un viaggio votivo teso ad esplorare il Sud come luogo fisico e intrapsichico. Un viaggio che restituisce una cartografia del sentimento e del risentimento verso queste latitudini.

Quello che Crastolla ritrae è un Sud che si issa da tante rovine, molti luoghi d'anima rupestre, assai sacrosante gasteme, ma che sempre si dispone come il sangue di un San Gennaro a fluire di nuovo, a fluire da grumo traumatico e difensivo, a chiedere la potenza di un nuovo rito che abolisca, ci provi, la religione violenta e materialistica di questo tempo.

L’indole del tarlo denuncia chi derubrica questa terra come zona di sacrificio o vuoto da occupare con piantagioni fotovoltaiche, con parchi acquatici e, non ultimo, con una sequela di nomi impropri.

L'autore spesso lascia prevalere l’espressione sul dire e non rifiuta un certo barocchismo nel quale intravede la possibilità di opporsi a paradigmi che si vorrebbero chiari e lineari ma che sono frutto di una dimensione utilitaristica, che abolisce quanto non può ricevere immediatamente senso, ciò che non può immediatamente essere guadagnato o speso. Così compaiono nella scrittura di Crastolla forme asimmetriche, sintassi spezzate, affastellamenti, policentrismo delle strutture, preminenza dell’ombra sulla luce. Elementi congeniti della sua parola, ma che si alimentano della lezione sul barocco di Bene e di Bodini.

Dialogherà con l’autore la poetessa e attrice mesagnese Rita Greco, e la poesia sarà accompagnata dalle esecuzioni di brani per chitarra a cura di Elena Crastolla.

L'inizio è fissato per le ore 19.00, presso la sede delle Officine Ipogee in P.zza Sant’Anna dei Greci, n. 14. A seguire un momento conviviale con aperitivo.

Per tutte le info e contatti consultare le pagine social di Mesagne Bene Comune.

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Domenica mattina la scuola Tiger di Judo con sede a Francavilla Fontana e Mesagne ha dimostrato che anche con una squadra ridotta si possono raggiungere traguardi straordinari. Al Campionato nazionale di judo organizzato dal Csen gli atleti hanno affrontato sfide entusiasmanti, conquistando il 18esimo posto su ben 129 società partecipanti. Un risultato che testimonia impegno, determinazione e passione per il judo.

Tra le stelle della giornata spiccano Massimiliano Nardelli, che ha conquistato la medaglia d’argento nella categoria +100 under 23, e Alfeo Roberto, proveniente da Grottaglie, anch’egli argento nella categoria cadetti +90. Le loro prestazioni, frutto di tecnica e dedizione, hanno riportato la Scuola Tiger ai vertici delle classifiche nazionali.

Non sono mancati momenti di rammarico: Cristian D’Angela, under 23 kg73, ha dovuto ritirarsi dalla finale a causa di un infortunio al ginocchio. Nonostante ciò, ha chiuso la competizione come vice campione italiano, dimostrando grande coraggio e determinazione.

Pierpaolo Tagliente ha invece conquistato la medaglia di bronzo. Dopo una vittoria iniziale e una sconfitta di misura, ha saputo rialzarsi con resilienza, vincendo consecutivamente quattro incontri e raggiungendo il terzo posto. La sua tenacia è stata fonte di ispirazione per compagni e pubblico.

Tra i giovani talenti, Angelo Di Summa, cadetti 60 kg, ha ottenuto un prestigioso quinto posto su quindici partecipanti, confermando il suo potenziale e aprendo prospettive promettenti per il futuro della scuola.

Un momento speciale ha visto protagonista il maestro Giuseppe Milone, premiato dal coordinatore nazionale CSEN Judo, maestro Franco Penna, per il suo operato. Il riconoscimento rappresenta non solo un onore personale, ma anche la conferma del lavoro di squadra e della dedizione nel formare nuove generazioni di judoka.milone_scuola_tiger_francavilla.jpg

Il successo della scuola Tiger non si misura soltanto in medaglie, ma anche nella capacità di trasmettere valori fondamentali come impegno, rispetto e crescita personale. Ogni atleta, dai veterani ai giovani emergenti, contribuisce a costruire una comunità forte e unita attorno alla pratica del judo.

La scuola Tiger continuerà a lavorare con intensità per affrontare le prossime sfide. Ogni incontro rappresenta un’opportunità di crescita, dentro e fuori dal tatami.

La società ha voluto esprimere gratitudine a famiglie, amici, pubblico e autorità sportive, il cui sostegno è stato fondamentale per il raggiungimento di questi risultati.

La giornata non è stata soltanto una celebrazione di vittorie sportive, ma un vero manifesto dei valori che il judo incarna: rispetto, disciplina, perseveranza e, soprattutto, una grande famiglia unita dalla passione per questo meraviglioso sport.1505c7a0-83d9-4037-ae7c-194ddf9a091f.jpg9651303f-7a5f-4777-9fa0-e7724925c3e0.jpg

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Si è tenuto a Brindisi, l’11 novembre 2025 presso Palazzo Guerrieri, il Kick-off Meeting del progetto SPEEDY – “Protection and recovery of highly mobile marine species in the programme area”, finanziato dal Programma Interreg IPA South Adriatic 2021–2027 e coordinato dal Consorzio di Gestione di Torre Guaceto in qualità di capofila.

L’incontro ha riunito rappresentanti dei partner provenienti da Italia, Albania e Montenegro, in presenza e online, per un incontro tecnico sul progetto che ha l’obiettivo comune di migliorare la conservazione e il recupero delle specie marine ad alta mobilità del Sud Adriatico, tra cui le tartarughe marine (Caretta caretta e Chelonia mydas) e la foca monaca del Mediterraneo (Monachus monachus), specie vulnerabili e fortemente minacciate dalle attività antropiche.

I lavori si sono aperti con i saluti istituzionali di Rocky Malatesta, presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, che ha sottolineato il valore della cooperazione transfrontaliera affermando che: “Il Mare Adriatico unisce le nostre coste e le nostre comunità, ma unisce anche le nostre responsabilità. Queste specie marine attraversano le acque dei nostri Paesi, ricordandoci che la conservazione non può fermarsi ai confini nazionali. Con SPEEDY, stiamo costruendo un quadro coordinato e scientificamente fondato per il monitoraggio, il recupero e la protezione di queste specie. Insieme, armonizzeremo le nostre metodologie e potenzieremo i centri di recupero attraverso la creazione di una rete di centri di recupero del Sud Adriatico.”

Sono seguiti gli interventi di Antonio Agrosì, Project Officer e Financial Manager, e di Carmela Sfregola, Communication Officer del Joint Secretariat, che hanno illustrato le regole di gestione, attuazione e comunicazione del Programma Interreg South Adriatic 2021/2027.

Dopo la presentazione dei partner, tra cui l’Università di Shkodra “Luigj Gurakuqi” (Albania), l’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente del Montenegro e Legambiente Molise APS (Italia), la giornata è proseguita con un confronto operativo sugli aspetti gestionali e tecnici del progetto. Particolare attenzione è stata dedicata alle prime attività tecniche del progetto che mirano alla definizione di un protocollo congiunto per la mappatura e il recupero delle specie marine, volto a promuovere un approccio coordinato e transfrontaliero alla tutela della biodiversità adriatica.

Con una durata di 30 mesi e un budget complessivo di oltre 830 mila euro, SPEEDY mira a costruire un sistema condiviso ed una rete duratura di protezione delle specie marine vulnerabili del Sud Adriatico, attraverso attività di ricerca, formazione, potenziamento dei centri di recupero e campagne di sensibilizzazione rivolte alle comunità costiere. 

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