Redazione

Acqua, fondo unico, calamità e semplificazione: la ricetta di coldiretti per il nuovo governo regionale

Dalla platea dei mille associati di Coldiretti Puglia arriva un appello chiaro a pochi giorni dal voto per eleggere il prossimo presidente della Regione Puglia: l’agricoltura, l’acqua e la semplificazione amministrativa devono essere le priorità del nuovo governo regionale per i prossimi 5 anni. Per i primi 100 giorni di governo, i quadri dirigenti di Coldiretti Puglia chiedono al candidato alla presidenza della Regione Puglia, Antonio Decaro, interventi concreti, come la convocazione urgente del tavolo sulla crisi idrica, la semplificazione a costo zero per la Regione con provvedimenti di sburocratizzazione già approvati e rimasti ancora inapplicati, contributi integrativi alle assicurazioni per proteggere le imprese dalle calamità, il sostegno economico e finanziario alle aziende in difficoltà e incentivi ai contratti di filiera che rafforzino le sinergie tra agricoltori e trasformatori, garantendo una equa distribuzione del valore. Una particolare attenzione va dedicata alle mense scolastiche – insiste Coldiretti Puglia - promuovendo l’uso di prodotti agricoli locali a km0 e garantendo che siano privi di glifosate e ultrafomulati, a tutela della salute e della qualità alimentare.

“L’agricoltura pugliese non può più aspettare, servono scelte politiche coraggiose e immediate, in grado di garantire sostegno al reddito delle imprese agricole e una gestione efficiente delle pratiche burocratiche”, ha detto Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia, sottolineando che “l’eccezionalismo agricolo pugliese deve tornare al centro delle politiche regionali e al centro di ogni strategia resta la gestione dell’acqua, definita “la madre di tutte le emergenze”, dalla manutenzione e ammodernamento delle infrastrutture irrigue, alla riattivazione degli invasi fino a nuove opere di accumulo devono essere priorità assolute, perché senza acqua non c’è agricoltura e senza agricoltura non c’è futuro per la Puglia”.

Non meno importante “la creazione di un Fondo Agricolo Regionale autonomo, anche alimentato con risorse FSC – ha aggiunto il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni – che permetterebbe di garantire continuità agli investimenti e interventi rapidi nei momenti di crisi, dal clima alla fitopatie”, ma Piccioni ha anche sollecitato “parallelamente misure a difesa del suolo agricolo, il contrasto alla Xylella con piani straordinari di monitoraggio e rigenerazione produttiva, e il sostegno alla filiera corta e ai mercati contadini, ai prodotti DOP, IGP e biologici, all’oleoturismo e all’enoturismo”.

L’agricoltura è anche welfare, inclusione e coesione sociale: è necessario rafforzare l’agricoltura sociale, i servizi nei piccoli comuni, l’assistenza sanitaria territoriale e il ruolo dei caregiver familiari. Non vanno dimenticati la pesca e l’acquacoltura, settori che richiedono infrastrutture moderne e accesso semplificato ai fondi europei, e la lotta al caporalato, affrontata con strumenti concreti di accoglienza e integrazione lavorativa e abitativa. Infine, Coldiretti evidenzia l’importanza di sostenere il ricambio generazionale, l’innovazione e l’agricoltura digitale per trattenere i giovani e le donne nei campi e garantire continuità al tessuto produttivo pugliese, anche con progetti piloto di buone pratiche imprenditoriali.

Acqua, Fondo Agricolo Regionale e semplificazione amministrativa non sono solo priorità tecniche, ma scelte politiche decisive – conclude Coldiretti Puglia - per difendere la sovranità alimentare e l’autonomia economica della Puglia, da queste scelte passa il futuro dell’agricoltura, del territorio e delle comunità rurali.

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Brindisi Futura 2030, la Cgil presenta il suo documento programmatico per il territorio 

Di Cesare: «Serve una visione condivisa per guidare la transizione e costruire un nuovo modello di sviluppo sostenibile»

Costruire una piattaforma condivisa di analisi e di proposte per accompagnare Brindisi dentro le sfide della transizione industriale, energetica e sociale.
È questo l’obiettivo di Brindisi Futura 2030, il documento programmatico elaborato dalla Camera del Lavoro Territoriale della Cgil di Brindisi insieme alle categorie e alla rete dei delegati, che sarà presentato mercoledì 12 novembre 2025 alle ore 16.00 nel Salone di Rappresentanza della Provincia di Brindisi (via Annibale de Leo).

L’iniziativa, che si inserisce nell’ambito dell’Attivo dei quadri e dei delegati, sarà presieduta da Antonella Montanaro, segretaria organizzativa della Cgil Brindisi, e coordinata dal giornalista Antonio Portolano.
Massimo Di Cesare, segretario generale della Cgil di Brindisi, introdurrà i lavori, mentre il professor Michele Capriati, economista e docente dell’Università degli Studi di Bari, offrirà un contributo di analisi sullo sviluppo territoriale e sulle prospettive di crescita del Mezzogiorno.

Brindisi Futura 2030 nasce da un percorso di ascolto e partecipazione diffuso, costruito attraverso i Laboratori di Idee che hanno coinvolto l’insieme delle strutture sindacali territoriali.

È un documento che affronta in modo unitario i principali nodi del territorio: transizione energetica e industriale, sanità e welfare, agricoltura e filiere produttive, infrastrutture, legalità, formazione e innovazione.
Un progetto che intende restituire a Brindisi una visione condivisa e un modello di sviluppo sostenibile, capace di coniugare lavoro, ambiente e giustizia sociale.

«Con Brindisi Futura 2030 - dichiara Massimo Di Cesare, segretario generale della Cgil Brindisi - vogliamo offrire al territorio un progetto concreto e partecipato, capace di leggere i cambiamenti e di guidare le transizioni in corso, da quella energetica a quella digitale. Brindisi vive una fase decisiva: uscire dalla monocultura industriale senza disperdere competenze e lavoro è possibile solo se si costruisce una visione comune tra istituzioni, imprese, università e forze sociali. La Cgil intende essere parte attiva di questo processo, per rilanciare un’idea di sviluppo che unisca crescita economica, giustizia sociale e sostenibilità ambientale».

L’incontro del 12 novembre sarà anche un momento di confronto con le istituzioni, le forze economiche e sociali, per riaffermare il valore della partecipazione e della rappresentanza collettiva come strumenti di democrazia e di pianificazione del futuro.
Brindisi, con la sua storia industriale, le competenze produttive e le risorse naturali e culturali, può tornare a essere un laboratorio di innovazione, legalità e coesione per l’intera Puglia, se saprà rimettere al centro il lavoro e la responsabilità pubblica come fondamento dello sviluppo.

L’evento è aperto alla stampa, a tutte le rappresentanze istituzionali, sociali ed economiche nonché ai candidati al Consiglio regionale del territorio.

Mercoledì 12 novembre 2025 ore 16.00. Salone di Rappresentanza della Provincia di Brindisi – via Annibale de Leo

Brindisi 10.11.2025

Massimo Di Cesare
Segretario generale
CGIL Brindisi

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Il Tribunale per i Minorenni di Lecce restituisce il neonato alla madre: una decisione che riconosce il valore degli affetti familiari

 Con una decisione che riconosce il valore degli affetti familiari, il Tribunale per i Minorenni di Lecce ha accolto la richiesta della madre di un neonato, revocando la precedente ordinanza d’urgenza che disponeva il collocamento del bambino in una struttura educativa.

Il neonato, nato a fine settembre e ancora ricoverato in ospedale al momento del primo provvedimento, era stato destinato a una comunità educativa, con l’esclusione della madre, ritenuta inizialmente non idonea in virtù di una pregressa patologia. Tale decisione comportava il concreto rischio di una separazione definitiva tra madre e figlio, compromettendo il legame primario con la famiglia.

La madre, assistita dall’avvocato Carmela Lo Martire, con il sostegno dei nonni materni, rappresentati dall’avvocato Fernanda Martella, ha manifestato con forza la volontà di crescere il proprio figlio. Ha dimostrato di essere in buone condizioni di salute, di essere idonea e pronta a tutto pur di stare con il bambino, offrendo un contesto familiare solido, affettuoso e accogliente.

Il Giudice ha riconosciuto il valore del legame già instaurato tra madre e figlio, la disponibilità affettiva e la capacità della famiglia materna di garantire al neonato un ambiente sicuro e amorevole. Il bambino sarà dunque affidato alla madre presso l’abitazione dei nonni materni.

Oggi quel bambino ha meno di due mesi ed è un piccino splendido, bello come un angioletto: ha già negli occhi la luce di chi è stato amato con tenacia ancor prima di poter sorridere. Per la madre sono stati due mesi di incubo, vissuti nell’angoscia e nella speranza ma ora può finalmente stringere suo figlio tra le braccia.

Questa ordinanza rappresenta non solo un atto giuridico, ma anche un segnale forte di fiducia nella resilienza familiare e nella capacità dell’amore materno di superare le difficoltà. È una pagina che parla di coraggio, di rinascita e di giustizia intesa come ascolto, cura e possibilità.

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La magia dell’autunno si è respirata nell’accogliente cornice di Villa Leta a Mesagne, dove si è svolto l’evento “Aspettando San Martino”, una serata solidale organizzata dal Lions Club Mesagne. Questo incontro ha avuto un significato profondo e tangibile, grazie all'impegno dei membri del Club e alla generosità di tutti coloro che hanno partecipato, rendendo omaggio al service multidistrettuale “Zaino Sospeso”.

L’iniziativa “Zaino Sospeso” è fondamentale per garantire il diritto allo studio a bambini e ragazzi provenienti da famiglie in difficoltà. In un tempo in cui la crisi economica colpisce duramente molte realtà, eventi come questo rappresentano un faro di speranza. La missione del Lions Club, che si fonda su valori di altruismo e servizio, è stata vividamente testimoniata dalla calorosa accoglienza dei partecipanti, tra cui soci, amici e cittadini solidali.

La presenza del Governatore del Distretto 108 AB, Girolamo Tortorelli, e della sua consorte ha ulteriormente arricchito la serata. Anche il Dottor Vito Lenoci, Presidente di Circoscrizione, e una delegazione di soci leccesi si sono uniti a questo significativo evento, dimostrando così l’unità e la collaborazione che caratterizzano la grande famiglia Lions. È sempre toccante vedere come l’organizzazione riesca a raccogliere attorno a sé persone di diverse provenienze e storie, tutte unite da un comune intento.

Il Presidente del Lions Club Mesagne, l’Avv. Gianfrancesco Castrignanò, ha espresso la sua soddisfazione per il successo dell’iniziativa. Le parole del Presidente sono risuonate nella sala, un messaggio di ottimismo e di incoraggiamento: "L’armonia e la sinergia sono la chiave per donare speranza alla nostra comunità". Ogni contributo, grande o piccolo che sia, assicura che i bambini in difficoltà possano avere accesso a materiali scolastici e risorse necessarie per la loro crescita e sviluppo.

Durante la serata, non sono mancati momenti di intrattenimento e riflessione, con testimonianze di persone che hanno beneficiato del progetto “Zaino Sospeso”. Queste storie hanno messo in luce quanto sia vitale mantenere viva la solidarietà, evidenziando l’importanza di ogni singolo gesto. I relatori hanno sottolineato che l'istruzione è un diritto fondamentale che deve essere garantito a tutti, indipendentemente dalle circostanze economiche delle famiglie.

In un contesto sociale sempre più complesso, l’impegno attivo verso la comunità assume un valore inestimabile. L’evento “Aspettando San Martino” ha dimostrato che, insieme, è possibile fare la differenza. La risposta entusiasta dei partecipanti ha confermato la voglia di unirsi per un obiettivo comune, un segnale di speranza e di resilienza.

La serata si è conclusa con un brindisi che celebrava non solo il successo della raccolta fondi, ma anche lo spirito di comunità che anima il Lions Club Mesagne. L’entusiasmo manifestato dai presenti è un invito ad altri a unirsi a questa causa, a contribuire attivamente e a portare avanti iniziative che facciano da ponte tra chi ha bisogno e chi può dare un aiuto.

Questo evento è quindi un esempio luminoso di come piccoli gesti possano unirsi per creare un impatto significativo. In un mondo che spesso si dimentica dell’importanza della solidarietà, occasioni come “Aspettando San Martino” ci ricordano che, insieme, possiamo costruire un futuro migliore per i più giovani e vulnerabili. La generosità e l’impegno della comunità sono la vera forza motrice dietro al successo di iniziative come il “Zaino Sospeso”, un esempio da seguire e replicare.

In conclusione, l’evento ha rappresentato non solo un momento di raccolta fondi, ma anche un’opportunità per rinvigorire i legami sociali e rinnovare l’impegno verso una causa che merita attenzione e supporto. I Lions continuano a dimostrare che con un cuore aperto e una mano tesa, è possibile cambiare il mondo, un bambino alla volta. Adesso, più che mai, è tempo di agire e di “donare speranza” per un domani più luminoso e giusto per tutti.

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Il Coro Vicariale Maria SS. del Carmine di Mesagne alla Rassegna dei Cori nella Basilica di Santa Croce a Lecce

MESAGNE – Il Coro Vicariale Maria SS. del Carmine di Mesagne, diretto dal Maestro Francesco Poci, parteciperà sabato 15 novembre alla Rassegna dei Cori che si terrà nella splendida Basilica di Santa Croce a Lecce, uno dei luoghi più suggestivi e ricchi di spiritualità del Salento.

Per i coristi mesagnesi, guidati dal Maestro Poci, si tratta di un momento di grande emozione e orgoglio: un’occasione per condividere con altre realtà musicali la passione per il canto sacro e per offrire, attraverso la musica, un messaggio di fede e speranza.

“Cantare in un luogo così sacro è per noi una grande gioia e un onore – affermano i membri del coro – un’opportunità per lodare il Signore e diffondere la bellezza della fede attraverso i nostri canti.”

La partecipazione alla rassegna rappresenta anche un riconoscimento del costante impegno del coro vicariale, che da anni anima le celebrazioni liturgiche e promuove la cultura musicale e spirituale nella comunità mesagnese.

L’appuntamento del 15 novembre a Lecce sarà dunque non solo un evento artistico di rilievo, ma anche un momento di condivisione e preghiera in musica, nel cuore di una delle basiliche più iconiche del barocco leccese.

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Con l'arrivo dell’autunno, la natura si colora di toni caldi e avvolgenti, e per molti appassionati, questo periodo segna anche l'inizio della raccolta dei funghi, vere prelibatezze della cucina locale. Tuttavia, è fondamentale ricordare che la gioia di gustare un piatto delizioso può trasformarsi in una tragedia se i funghi vengono raccolti da mani inesperte. Ecco perché chi decide di avventurarsi in questa pratica deve assolutamente partecipare ai corsi che si svolgono nella provincia e dotarsi del patentino che attesta una buona conoscenza della micologia. Proprio in questo contesto si inserisce la tradizionale Mostra del Fungo di Mesagne, organizzata dall’Associazione Bresadola “Dipietrangelo”. L'inaugurazione è stata fatta da Omar Ture già assessore alle Attività produttive del Comune di Mesagne. Questo evento rappresenta un autentico tempio della natura, un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti dei funghi e dei fiori spontanei. La mostra offre non solo un’occasione per ammirare la varietà dei funghi, ma anche per apprendere i segreti legati alla loro identificazione e raccolta sicura. Durante l'evento, esperti micologi sono disponibili per guidare i visitatori attraverso un viaggio affascinante nel cuore del sottobosco, un habitat ricco di biodiversità e misteri. Questi professionisti condivideranno la loro passione e le loro conoscenze, illustrando la straordinaria bellezza e importanza ecologica dei funghi. Non solo faranno comprendere come distinguere un fungo commestibile da uno tossico, ma insegneranno anche tecniche di foraging responsabile. Parallelamente alla Mostra Micologica, è stata allestita una mostra fotografica dedicata alle orchidee spontanee del brindisino, rendendo l'esperienza ancora più completa. Questo omaggio alla bellezza dei fiori selvatici arricchisce ulteriormente l’incontro con la natura. Le orchidee, con le loro forme peculiari e colori vibranti, raccontano storie di un ecosistema che merita di essere conosciuto e protetto. Gli scatti esposti offriranno uno sguardo ravvicinato a queste preziose meraviglie della flora locale. 

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ALBERI MONUMENTALI: COLDIRETTI PUGLIA, SONO 252 IN PUGLIA; IN PICCOLI COMUNI RICCHEZZA BIODIVERSA CON 21% ESEMPLARI

Sono 252 gli alberi monumentali della Puglia, censiti nell’albo verde nazionale, esemplari che raggiungono anche i 40 metri di altezza e oltre 800 centimetri di circonferenza, ma è allarme per la Piana degli Ulivi Monumentali sotto attacco del batterio killer Xylella fastidiosa. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione all’aggiornamento degli alberi monumentali iscritti nell’albo verde nazionale del MASAF, esemplari che si contraddistinguono per l'elevato valore biologico ed ecologico (età, dimensioni, morfologia, rarità della specie, habitat per alcune specie animali), per l'importanza storica, culturale e religiosa che rivestono in determinati contesti territoriali, per il loro stretto rapporto con emergenze di tipo architettonico, per la capacità di significare il paesaggio sia in termini estetici che identitari.

Tra le iscrizioni spiccano per numerosità i cedri, le querce, i platani e i faggi, mentre fanno la loro prima comparsa nell'Elenco alcune specie come l'acero palmato rosso, la camelia e l'anagiride. Negli 88 piccoli comuni regionali si staglia il 21% degli alberi monumentali censiti in Puglia, di cui il 47,7% nelle aree protette, una patrimonio di biodiversità, che conta anche tutte le 10 varietà di querce presenti in Italia, da tutelare per l’enorme valore storico, biologico, ambientale ed ecologico. Nel cuore della provincia di Taranto, a Martina Franca, comune noto per la produzione del Capocollo P.A.T., nella Riserva Statale delle Murge Orientali, cresce un maestoso fragno secolare che ha raggiunto i 16 metri di altezza. In Italia questa specie si trova soltanto nelle Murge pugliesi e materane, dove rappresenta una delle presenze arboree più caratteristiche del paesaggio.

Spostandosi verso la provincia di Foggia, nel piccolo comune di Volturino, sopravvive una delle ultime roverelle superstiti tra quelle che un tempo formavano le fitte foreste sulle propaggini che dai Monti Dauni scendono verso il Tavoliere delle Puglie. L’albero, che offre rifugio a pipistrelli, uccelli e rettili, si trova lungo il tratturo Lucera–Castel di Sangro, una delle principali vie della transumanza, antica pratica di migrazione delle greggi riconosciuta dall’UNESCO come bene immateriale dell’umanità. Sempre in provincia di Foggia, ma lasciando il paesaggio rurale in favore di quello urbano, nel piccolo comune di Rodi Garganico, noto per la produzione di agrumi certificati IGP come l’arancia del Gargano e il limone femminello, in una piazza affacciata sul mare cresce un magnifico pino d’Aleppo secolare, simbolo verde del centro costiero.

Scendendo infine in provincia di Lecce, nel piccolo comune di Supersano – il cui nome deriva dal latino super sanum per indicare la salubrità del luogo – si trova la celebre quercia della masseria di Macrì, un albero che per anni è stato al centro di un acceso dibattito botanico volto a definirne la specie di appartenenza. In un primo momento si riteneva fosse un esemplare di Quercus dalechampii, ma oggi, grazie ad analisi approfondite, sappiamo che si tratta di un ibrido tra Quercus virgiliana e Quercus amplifolia. Più che per l’altezza, che raggiunge i 19 metri, la quercia di Macrì colpisce per l’ampiezza della chioma: in estate offre un riparo fresco e ombroso, mentre in autunno regala uno spettacolo di colori che spaziano dal rosso spento al giallo e all’arancio.

Nella  Piana degli Ulivi Monumentali è altissima la concentrazione di ulivi millenari con ben 250mila esemplari di pregio straordinario che potrebbero fregiarsi del prestigioso riconoscimento di ' patrimonio dell'Unesco'. Si stima che alcuni potrebbero addirittura avere un’età fino a 3.000 anni, con circonferenze che superano i 10 metri. Una ricchezza dal punto di vista storico e turistico sino ad oggi mantenuta in vita soprattutto grazie all’impegno di generazioni di agricoltori, anche a prezzo di sacrifici considerevoli. La gestione di un ulivo monumentale è, infatti – rileva la Coldiretti Puglia - molto più complicata, con rese produttive notevolmente più basse rispetto a una normale pianta, ma anche la necessità di procedere a una raccolta esclusivamente manuale e maggiori difficoltà a livello di potatura e di trattamento. L'Elenco degli Alberi Monumentali d'Italia è – conclude Coldiretti - una iniziativa importante per far crescere la cultura del verde, del bello e della memoria storica dei territori, di cui gli alberi monumentali sono una testimonianza straordinaria.

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Un’esplosione di colori, emozioni e solidarietà ha animato Piazza Santa Teresa a Brindisi in occasione di “Viva Vittoria Brindisi”, la manifestazione che intreccia creatività e impegno civile per lanciare un messaggio forte e condiviso contro la violenza sulle donne.

Tra le protagoniste dell’iniziativa, anche Impresa Donna Confesercenti Brindisi, guidata dalla coordinatrice Divina Greco, che ha partecipato attivamente a tutte le fasi del progetto, contribuendo con entusiasmo alla riuscita dell’evento.

“È stata una giornata bellissima e ricca di significato. Siamo onorate di aver dato il nostro contributo a un progetto che parla di unione, di rinascita e di rispetto. La vera forza delle donne è nella collaborazione e nella capacità di fare rete per costruire insieme una società più consapevole e solidale”, ha dichiarato Divina Greco coordinatrice di Impresa Donna di Confesercenti Brindisi

Al centro della manifestazione, le coperte solidali realizzate a mano, simbolo di connessione, resilienza e rinascita. Ogni quadrato di lana rappresenta un gesto d’amore e di vicinanza, un filo che unisce storie, esperienze e speranze. Un messaggio chiaro e potente si è levato da Brindisi: la violenza non è amore.

L’evento si inserisce nel percorso di sensibilizzazione che culminerà il 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e ha visto la partecipazione attiva di numerose realtà associative, istituzioni e cittadini.

Impresa Donna Confesercenti Brindisi rinnova così il proprio impegno al fianco delle donne, sostenendo iniziative che coniugano solidarietà, partecipazione e crescita culturale e imprenditoriale. Un impegno concreto per costruire una comunità più equa, inclusiva e consapevole.

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Si è conclusa con un entusiasmante weekend di sport e spettacolo la terza edizione del Circuito Europeo Under 23 di Scherma – 3rd Mediterranean Cup, disputata nei giorni 8 e 9 novembre al PalaPentassuglia e al Pala Malagoli di Brindisi.

Due giornate intense, organizzate sotto l’egida della Federazione Italiana Scherma e della Confederazione Europea di Scherma, con il sostegno del Comune di Brindisi e della società Lame Azzurre Maestri Zumbo, che hanno visto in pedana oltre 150 atleti provenienti da tutta Europa e oltre.

Dopo il trionfo tutto italiano nella spada maschile di sabato (1) Matteo Galassi - 2) Simone Mencarelli - 3) Marco Francesco Locatelli e Nicolò Del Contrasto), la domenica ha regalato un altro successo azzurro nella spada femminile. Sul podio della Coppa del Mediterraneo – prova femminile, tutte atlete italiane: 1) Vera Perini - 2)  Carola Maccagno – 3) Gaia Caforio e Vittoria Siletti.

A ribadire l’importanza internazionale della manifestazione, la presenza della pluricampionessa Valentina Vezzali, testimonial ufficiale dell’evento, e dei rappresentanti di vertice della scherma italiana ed europea: Daniele Garozzo, vicepresidente vicario della FIS; Vincenzo De Bartolomeo, segretario generale della Confederazione del Mediterraneo; Giorgio Scarso, presidente onorario FIS; insieme a Giuseppe Marchionna, sindaco di Brindisi, Patrizia Carra, presidente del Comitato Organizzatore, Alessandro Rubino, presidente della società Lame Azzurre - Maestri Zumbo, e Giosuè Rollo, dirigente dell’Istituto Comprensivo “Commenda”, coinvolto nel progetto di sviluppo della scherma giovanile brindisina.

L’evento ha rappresentato non solo un grande momento agonistico, ma anche un’occasione di promozione del territorio e dei valori dello sport, nel segno della collaborazione tra istituzioni, scuola e società sportive. Con la chiusura di questa edizione, Brindisi si conferma capitale della scherma giovanile europea. L’appuntamento è già fissato per il prossimo anno, per una nuova edizione, ancora una volta nel segno della passione, del talento e del tricolore.

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La lotta senza esclusioni di colpi al PalaDozza premia i padroni di casa della Fortitudo, quasi sempre in controllo delle operazioni ricacciando sempre indietro i numerosi tentativi di rimonta di una Valtur imprecisa al tiro ma grintosa in difesa. Una sfida vera su entrambi i lati del campo in cui si registrano una gran quantità di contatti e fischi arbitrali che costringono i due allenatori a rivedere rotazioni e quintetti da schierare nelle varie fasi di gioco. Quarta vittoria consecutiva della squadra bolognese, quarta sconfitta in dieci partite per i biancoazzurri.

Coach Bucchi deve fare nuovamente i conti con l’assenza di Miani e il quintetto è pressocché obbligato, formato da Cinciarini-Copeland-Radonjic-Esposito-Vildera. Le due difese disegnate dagli allenatori mostrano già grande sagacia tattica, con Brindisi a cambiare su tutti i blocchi e Bologna molto aggressiva sui portatori di palla avversari. È Copeland a farne le spese per due falli personali in tre minuti, costringendo coach Bucchi a chiamare subito in causa Mouaha dalla panchina (6-5 al 5’). La prima fiammata del match arriva dalle mani di Esposito, a segno con otto punti di fila, frutto di un post basso da 2+1 e una tripla a bersaglio. La Fortitudo risponde subito alzando sensibilmente le percentuali da oltre l’arco con tutti i propri tiratori per un finale di prima frazione da 23-16 in cui sfrutta il fallo antisportivo fischiato a Wojciechowski e i due falli su fase di tiro chiamati a Fantoma e Francis. I padroni di casa piazzano un break di 13-0 (28-16) trascinati dalla vena realizzativa di Della Rosa, la Valtur reagisce con un mini parziale di 0-5 per i primi punti del match di Copeland. La Fortitudo raggiunge presto il bonus falli con Moore e Mazzola gravati di tre personali a testa, situazione che influisce nella decisione di coach Caja di schierare un quintetto molto basso. I cinque punti di capitan Radonjic suonano la carica e permettono a Brindisi di rientrare ad un solo possesso pieno di distanza sul punteggio di 33-30 di fine primo tempo. Copeland commette il suo terzo fallo del match e viene richiamato in campo facendo posto a Francis ma sono i numerosi rimbalzi offensivi dei pugliesi a permettere di rimanere aggrappati all’incontro pur con percentuali al tiro rivedibili. Sorokas diventa un fattore nel terzo periodo, protagonista di otto punti consecutivi a sigillare il nuovo massimo vantaggio Fortitudo di +13 (49-36 al 26’). Caja prova a gestire le rotazioni per via dei quattro falli a testa di Moore e Sarto e Brindisi reagisce per un contro break di 7-0 a firma della coppia USA. Nel momento più difficile la Effe viene trascinata da capitan Fantinelli, autore di otto punti in fila a ricacciare indietro i pugliesi sul 57-49 di fine terzo quarto. Della Rosa esce dalla partita per quarto e quinto fallo personale al 33’ sul punteggio di 61-51, momento in cui Brindisi cerca il tutto per tutto aumentando l’intensità difensiva e ritmo di gioco (65-60 al 35’). Stessa sorte tocca a Francis, autore di fallo tecnico che decreta la fine della sua partita. Moore si prende grandi responsabilità in attacco e con sette punti consecutivi mette in ghiaccio la partita (71-60 al 37’). Brindisi non ha più energie per l’ennesimo sforzo e rimedia la sconfitta.

Si tornerà in campo al PalaPentassuglia per il turno infrasettimanale, previsto mercoledì 12 novembre alle ore 20:30 tra Valtur Brindisi e Dole Basket Rimini. Biglietti in vendita a partire da €12 al New Basket Store e online su Vivaticket.

IL TABELLINO

 

FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA-VALTUR BRINDISI: 77-66 (23-16, 33-30, 57-49, 77-66)

 

FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA: Sarto 10 (1/1, 1/7, 8 r.), Moore 15 (3/3, 1/6, 2 r.), Sorokas 19 (5/5, 2/6, 5 r.), Mazzola 6 (2/3 da tre, 3 r.), Della Rosa 16 (1/2, 4/7, 2 r.), Guaiana (0/1, 0/1, 5 r.), Fantinelli 10 (3/7, 1/4, 5 r.), Moretti, Anumba (0/1), Braccio ne, Gamberini ne. Coach: Caja.

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