Redazione

Da pochi giorni la città di Mesagne è cardio protetta. La comunicazione è arrivata direttamente dal sindaco, Toni Matarrelli, e dal consigliere delegato alla Sanità, Alessandro Cesaria. Ben 12 defibrillatori automatici, collocati in punti strategici della città, che in caso di bisogno potranno essere utilizzati per salvare vite umane. Il Dae, alias Defibrillatore Automatico Esterno, è un dispositivo salvavita che rileva le alterazioni del ritmo della frequenza cardiaca.
È uno strumento elettromedicale automatico, con una voce guida, che in determinate condizioni cliniche del paziente è in grado di erogare una scarica elettrica al cuore per ristabilire il ritmo, quindi può essere utilizzato da un qualsiasi cittadino, che deve essere preventivamente formato. Basti pensare che la morte cardiaca improvvisa è una delle maggiori cause di mortalità fra giovani e adulti, ogni anno si verificano circa 60 mila casi. La manutenzione e controllo dei defibrillatori è stata affidata all’associazione “Mesagne nel cuore” di cui è presidente Rodolfo Tocci. Questi presidi sono solo i primi che sono stati collocati poiché il progetto ne prevede molti di più in maniera tale da coprire capillarmente l’intera Mesagne. Naturalmente adesso bisognerebbe espletare dei corsi per formare i cittadini all’uso del dispositivo che, se pur automatico, ha bisogno di una cultura tecnica di base. Critici verso questa disposizione del governo locale Fratelli d’Italia. In ogni modo la soddisfazione del Comune è tanta. “Il progetto è nato dalla sensibilità del consigliere Cesaria – ha spiegato il sindaco Matarrelli – che ha visto Mesagne divenire Città cardio protetta. I defibrillatori possono essere utilizzati lì dove dovessero esserci delle emergenze”. Il 50% del costo dei Dae è stato sostenuto dalle cliniche Mardighian, Omega e Puglia diagnostic. “La collocazione di questi defibrillatori è solo il primo step di un progetto ben più ampio che prevede nel tempo la collocazione di altri defibrillatori lì dove c’è maggiore presenza gente”, ha tenuto a precisare il consigliere Cesaria. La formazione dei cittadini per utilizzare il dispositivo sarà curata da “Mesagne nel cuore”. 

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In 10 anni sono raddoppiati i vigneti biologici in Puglia, con 96 cantine bio e 350 mila ettolitri prodotti, il 15% sul totale nazionale con una decisa spinta alla transizione ecologica che ha portato le cantine pugliesi a prestare sempre maggiore attenzione all'ambiente. È quanto afferma Coldiretti Puglia, con l’analisi sulla base dei dati Sinab diffusa durante l’incontro, a cui ha partecipato il presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini, con gli operatori del settore nello Spazio della Regione Puglia alla Hall 11, in occasione della 57esima edizione del Vinitaly.

Sono  4.420 gli operatori della filiera vitivinicola biologica, di cui 3.698 produttori esclusivi, 148 preparatori esclusivi e 574 produttori/preparatori, con il comparto del vino biologico che testimonia una grande vivacità anche a seguito del notevole interesse che i mercati nazioni ma, soprattutto, internazionali stanno manifestando.

Sul fronte dell’uva da tavola la Puglia non ha rivali con 1.700 ettari, il 74% del totale nazionale, grazie agli sforzi dei viticoltori che hanno aumentato la qualità delle produzioni e al contempo – insiste Coldiretti Puglia – è stato diminuito l’impatto ambientale e la percentuale di residui, la più bassa al mondo, con pratiche agronomiche mirate, come la potatura invernale agli interruttori di dormienza, la rimozione delle prime infiorescenze e le potature in verde per la formazione di infiorescenze ritardate, la copertura dei filari, la modulazione dell’irrigazione, i trattamenti antisalini e l’inerbimento controllato, con l’impiego di manodopera altamente specializzata.

“Il vigneto bio è decisamente più impegnativo perché il periodo medio di conversione è di tre anni, durante i quali la resa della vite risulta notevolmente inferiore., con investimenti in attrezzature onerosi che fanno lievitare i costi, tanto che un vigneto bio costa circa il 30% in più di un vigneto convenzionale”, ha detto Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia, nel sottolineare che “grazie ai produttori di così alto livello che la Puglia è diventata la capofila di questo “rinascimento del vino”. 

Sempre più grande l’attenzione all’ambiente – aggiunge Coldiretti Puglia – dal tappo in vetro, alla chiusura innovativa "carbon neutral", riciclabile al 100% e realizzata con materiali rinnovabili d'origine vegetale, al vigneto ad alberello di uve Sauvignon in riva al mare, dagli occhialini utili ad “immergersi nelle Terre del Negroamaro”, fino al pesto dalle foglie di vite, sono solo alcune delle novità delle aziende. Capitolo a parte merita la diffusione del “Wine beauty” dalla crema viso alla linfa di vite – ricorda Coldiretti Puglia – dallo scrub agli scarti di potatura al gel di uva rassodante, dalla crema anti-età alle nettare di uva.

“Si tratta di un patrimonio di innovazione e competitività acquisite che va tutelato con i marchi di qualità che valorizzano la tipicità e la localizzazione del prodotto. grazie al fatto che le norme disciplinino l’intero processo enologico e non la sola fase di coltivazione in campo delle uve bio, si può etichettare il vino come “biologico” e non più come ottenuto da uve biologiche”, ha aggiunto il direttore regionale Pietro Piccioni.

Lo scenario  ha fatto emergere una consapevolezza diffusa sul valore strategico rappresentato dal cibo e sulle necessarie garanzie di qualità e sicurezza – conclude Coldiretti Puglia – per cui va colta appieno l’ opportunità storica del Recovery Plan con Coldiretti che ha elaborato e proposto per tempo progetti concreti immediatamente cantierabili per l’agroalimentare con una decisa svolta verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale in grado di offrire 100mila posti di lavoro green anche in Puglia entro i prossimi 10 anni.

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La Polizia di Stato ha arrestato un brindisino cl.72, poiché trovato in possesso di sostanza stupefacente del tipo cocaina e hashish già pronta per l’attività di spaccio.

I mirati servizi disposti dal Questore di Brindisi Giampietro Lionetti e svolti da personale della Squadra Mobile hanno consentito di rinvenire circa 12 grammi di cocaina e 200 grammi di hashish nascosti nell’appartamento dell’uomo.

Lo stupefacente occultato e già suddiviso in dosi avrebbe alimentato le piazze di spaccio della città brindisina.

Nella giornata di ieri, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto sottoponendo lo stesso agli arresti domiciliari nella propria abitazione.

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La Seconda Vita di Vito Palmieri
Inizia il 15 aprile il tour di presentazioni del regista
in Basilicata e Puglia. Prima tappa il Cinema Don Bosco di Potenza. Film d’apertura in concorso al BiF&st - Bari International Film Festival lo scorso 16 marzoLa Seconda Vita di Vito Palmieri esce in Puglia e Basilicata. Sarà lo stesso Vito Palmieri ad accompagnare il film in un tour fitto di proiezioni e presentazioni che coinvolgerà le principali località delle due Regioni. 

Il film, prodotto da Articolture in collaborazione con Rai Cinema, sarà distribuito al cinema da Articolture Lo Scrittoio, dopo un calendario di proiezioni speciali nelle carceri di diverse città italiane. 

Diretto da Vito Palmieri (vincitore del Gran Prix del pubblico di Shanghai con il suo film d’esordio, See you in Texas, del Toronto Film Festival con il suo corto Matilde, già presentato in Berlinale Generation K+, e vincitore del premio MigrArti 2018 con Il Mondiale in Piazza) e scritto a quattro mani insieme a Michele SanteramoLa Seconda Vita è la storia di Anna (Marianna FontanaL’ultima volta che siamo stati bambiniCapri-RevolutionIndivisibili), giovane donna dal passato oscuro, che decide di trasferirsi in un piccolo comune di provincia. Ed è all’interno di questa piccola comunità che Anna riscopre e riassapora la routine del quotidiano: lavora, cammina libera per le strade, conosce nuove persone tra le quali Antonio (Giovanni Anzaldo), un uomo dolce e introverso con cui inizia una timida relazione. Ma il passato sembra non lasciarle scampo perché il giudizio degli altri, a differenza delle sentenze e delle condanne, sembra non finire mai. Il regista ha definito La Seconda Vita come: “un film che racconta un percorso interiore alla scoperta di sé e della propria anima”. 

Il 15 aprile Vito Palmieri presenterà il film e incontrerà il pubblico al Cinema Don Bosco di Potenza; seguiranno il Cinema Comunale di Matera (il 16 aprile); il Multisala Vignola di Polignano (il 17 aprile); il Cinema Cicolella di San Severo (il 18 aprile); il Multisala Paolillo di Barletta (il 19 aprile); il Cinema Coviello di Bitonto (il 20 aprile); il Multisala Andromeda di Brindisi (il 21 aprile); il Cinema DB D’Essai di Lecce (il 22 aprile); l’AncheCinema di Bari (il 23 aprile); il Cinema Norba di Conversano (il 23 aprile). Per rimanere informati sulla programmazione completa e aggiornata consultare i siti e le pagine social della produzione e del film. 

La Seconda Vita affronta l’urgente tema del reintegro sociale dopo un’esperienza di detenzione ed è stato realizzato con il coinvolgimento della Casa Circondariale Dozza - Rocco d’Amato di Bologna e della Casa di Reclusione di Volterra. Ciò ha permesso l’inclusione di persone in stato detentivo e di mediatori penali nella lavorazione dell’opera e quindi nella sua diffusione, per promuovere la giustizia riparativa come visione alternativa e complementare a sostenere una vera ed efficace inclusione sociale. 

La Seconda Vita è stato girato tra Toscana ed Emilia-Romagna: a Bologna, a Rimini e in particolar modo a Peccioli, piccolo comune in provincia di Pisa, che sta vivendo a propria volta una seconda 

vita grazie a una visione innovativa nel connubio tra creatività e sostenibilità ambientale: le Presenze, gigantesche statue che si stagliano nel paesaggio toscano, infatti dialogano metaforicamente con la storia vissuta dalla protagonista. Il film, oltre alla fotografia del pluripremiato Michele D’Attanasio (vincitore del David di Donatello con Freaks Out,Veloce come il ventoZinanà), vede coinvolti Lorenzo Esposito Fornasari alle musiche, Corrado Iuvara al montaggio, le sorelle Francesca e Roberta Vecchi ai costumi e l’esordio nel lungometraggio di Ilenia Burtoli alle scene. 

La Seconda Vita si avvale anche del contributo artistico di Lorenzo Esposito Fornasari Cristina Donà con la canzone La Vela. La cantautrice italiana è attiva da più di vent’anni in ambito musicale ed è stata la prima artista italiana a salire sul palco del prestigioso Meltdown Festival alla Royal Albert Festival Hall di Londra, nonché vincitrice per ben tre volte della Targa Tenco (uno dei più prestigiosi premi musicali italiani). È disponibile su YouTube (al seguente link: undefined) il videoclip musicale girato dallo stesso Vito Palmieri che vede come protagonisti persone detenute della Casa di Reclusione di Volterra e residenti del comune di Peccioli. 

Il film è prodotto da Articolture in collaborazione con Rai Cinema, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film CommissionComune di PeccioliBelvedere SPA, la collaborazione di Toscana Film Commission.
Si segnalano i partner privati del territorio: la Curia di Bologna, TPER SpA, Autostazione di Bologna, l’Unione Campanari Bolognesi, Mangini, Caffè Toscano, Tartufi Savini, Le Palaie. 

Back to Black: l’omaggio cinematografico ad Amy Winehouse nel weekend di Palazzo Roma.

Palazzo Roma di Ostuni rilancia con una nuova settimana ricca di eventi e prime assolute.

Mercoledì 17 aprile, alle ore 21:00, la Stagione Teatrale del Comune di Ostuni volge al termine sul palco del Roma con lo spettacolo "Nun te regg più" di Gabriele Cirilli.
Giovedì 18, alle ore 19:00, termina anche la Rassegna AperiCinema con il film “La Chimera” di Alice Rohrwacher.
Nel weekend, da venerdì 19 a domenica 21, alle ore 18:15 e alle ore 20:30, il salotto cinematografico proietterà “Back to Black”, il film sulla vita di Amy Winehouse.

Abbiamo conosciuto Gabriele Cirilli sul palco televisivo di Zelig, ma ad Ostuni Cirilli porta in scena uno spettacolo che attraversa tutti i generi del teatro comico: dalla commedia degli equivoci al cabaret, canzoni, monologhi e gag irresistibili. “Nun te regg più” sarà in scena mercoledì 17 aprile alle ore 21:00.

L’AperiCinema infrasettimanale volge al termine con uno tra i film più attesi della Stagione: “La Chimera” di Alice Rohrwacher. Il film, in programmazione giovedì 18 aprile alle ore 19:00, racconta la storia di un giovane archeologo inglese degli anni 80 si ritrova coinvolto in un pericoloso traffico illegale di reperti antichi, finendo nel mondo clandestino e pieno di trappole dei tombaroli.

Nel weekend, da venerdì 19 a domenica 21, alle ore 18:15 e alle ore 20:30, Palazzo Roma omaggia Amy Winehouse con la proiezione del nuovo Back to Black. Il film diretto da Sam Taylor-Johnson, racconta la vita e la carriera di Amy Winehouse, la cantante jazz inglese scomparsa il 23 luglio 2011, interpretata da Marisa Abela. Nata e cresciuta a Londra, famiglia di origini ebraiche, genitori divorziati, Amy Jade Winehouse è una giovane donna libera, con un amore spiccato per la musica jazz, sense of humour e gusto per l'imprecazione. Il suo stile rétro è direttamente ispirato all'adorata nonna paterna Cynthia, ex cantante professionista, sua "icona di stile, icona di tutto". Amy ha voce potente, estensione, groove, è cresciuta ascoltando musica afroamericana. Se non si conoscessero le sue fattezze, potrebbe tranquillamente passare per una cantante black. Corpo da uccellino, tempra da leonessa, firma il suo primo contratto a diciotto anni, con già le idee molto chiare sul concetto di presenza scenica. Nessuno sa tenerle testa e nessun uomo sa starle vicino come lei vorrebbe. Lo dichiara in Stronger Than Me, uno dei brani di Frank, il suo album di debutto che arriva tredicesimo in classifica nel Regno Unito ("non ricordo più la gioia dell'amore giovane / mi sento una signora e tu il mio lady boy"). Tutto cambia quando al "The Good Mixer" di Camden entra Blake Fielder-Civil, tossicomane che la seduce mimando Leader of the Pack delle Shangri-Las. È colpo di fulmine, inizio di una relazione devastante per entrambi.

In merito alla proposta di candidatura di “Brindisi, Capitale italiana della Cultura 2027”, avanzata dal sindaco Giuseppe Marchionna, Confesercenti della provincia di Brindisi esprime la più totale approvazione per una occasione di sviluppo socio-economico e per uno slancio possibile dell’immagine del capoluogo brindisino e de comuni limitrofi.In merito alla proposta di candidatura di “Brindisi, Capitale italiana della Cultura 2027”, avanzata dal sindaco Giuseppe Marchionna, Confesercenti della provincia di Brindisi esprime la più totale approvazione per una occasione di sviluppo socio-economico e per uno slancio possibile dell’immagine del capoluogo brindisino e de comuni limitrofi.“Apprezziamo l’idea del sindaco Marchionna – dichiara il presidente Michele Piccirillo - per una candidatura diffusa e condivisa con il territorio provinciale, già ricco di attività commerciali e artigianali storiche, di botteghe e locali che riportano alla memoria la nostra identità e le nostre tradizioni culturali e storiche. Un rinnovato sistema produttivo culturale, già molto attivo nel nostro territorio, può favorire un aumento dell’economia e dell'occupazione. Pertanto, le iniziative che nel prossimo biennio saranno realizzate in tal senso, comprendenti la gestione del patrimonio artistico-culturale, le attività creative dei beni e dei servizi e quelle delle principali attività artistiche, non faranno altro che migliorare il nostro prodotto culturale, dando un forte impulso all’economia in generale e, in particolare, anche al commercio, che può diventare ancora più attrattivo da parte dei cittadini e dei turisti. Tra l’altro, l’idea di considerare, per questa candidatura, Brindisi come ‘porta sul Mediterraneo’, in sinergia con i Paesi che affacciano sull’altra sponda del Mar Adriatico, traccia un affascinante percorso che può aprire nuovi orizzonti commerciali, che per noi hanno il sapore di una stimolante sfida e di una grande opportunità. Per tutto questo, diamo sostegno quindi all’iniziativa che promuoveremo in ogni circostanza ed offriamo fin da ora piena collaborazione al Comune di Brindisi per qualsiasi attività o iniziativa da mettere in atto”.

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Campi assetati in tutta la regione, CIA Puglia: “La siccità sta ‘bruciando’ la nostra agricoltura”

Danni già evidenti per le coltivazioni cerealicole, leguminose e foraggere, produzioni a rischio

Sicolo: “Sistema irriguo pugliese insufficiente ad affrontare le conseguenze dei cambi climatici”

Situazioni identiche in ognuna delle province della regione, occorrono interventi strutturali

Dalla punta più a nord della regione al lembo di terra più a sud, i campi e le coltivazioni di tutta la Puglia sono assetati, con le colture di stagione arse da un’estate arrivata con due mesi di anticipo e la completa scomparsa dell’inverno. A risentire di più del periodo siccitoso più lungo degli ultimi anni sono soprattutto le colture cerealicole, con danni già evidenti nelle province di Foggia e della BAT, nell’area metropolitana di Bari, ma gli effetti sono drammatici anche nei territori del Brindisino, in provincia di Taranto e in tutto il Salento. A lanciare l’allarme è CIA Agricoltori Italiani di Puglia che rileva come l’assenza di piogge stia compromettendo la spigatura del grano duro. “L’annata agricola è iniziata in salita con costi spropositati per l’acquisto di semi e di concimi”, spiega Gennaro Sicolo, presidente regionale e vicepresidente nazionale dell’organizzazione, “con i problemi aggravati da un inverno estremamente arido che non ha favorito uno sviluppo uniforme delle coltivazioni e ha impedito il normale accestimento”.

LEGUMINOSE E FORAGGERE. Il problema non riguarda solo il grano duro, settore per il quale già negli scorsi giorni CIA Puglia aveva lanciato l’allarme basato su stime di raccolto già inferiori del 50% alle medie degli scorsi anni, ma anche le colture leguminose e foraggere. Queste ultime, che si trovano nel periodo della piena fioritura, sono messe a rischio non solo dalla siccità, ma anche dalle possibili conseguenze di una ulteriore serie di eventi climatici estremi come bombe d’acqua, grandine, improvvisi e rapidissimi fenomeni alluvionali che impedirebbero comunque al terreno di assorbire in modo armonioso ed equilibrato le quantità d’acqua necessarie.

CAMBIO CLIMATICO E QUESTIONE IRRIGUA. “La scarsità di riserve idriche utilizzabili dall’agricoltura e le lacune di un sistema irriguo che sconta ritardi decennali sia per quanto riguarda la necessità di nuove infrastrutture sia per la dipendenza da altri regioni rappresenta il rischio più grande per il presente e per l’immediato futuro del comparto”, aggiunge Gennaro Sicolo. “Si tratta di un problema che, con situazioni differenti da territorio a territorio, accomuna drammaticamente tutta la Puglia. Recentemente, ci sono stati dei passi in avanti compiuti grazie al lavoro e all’attenzione al problema dimostrati dall’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia, ma tutto il ‘sistema-Puglia’ deve mettersi ed essere messo nelle condizioni di funzionare, a cominciare soprattutto dal sistema consortile regionale nel suo complesso. Che la Puglia sia una regione ad elevato rischio di desertificazione del territorio si dice da molti anni, eppure su questo problema epocale non sembra ci sia ancora la piena e totale consapevolezza necessaria a prendere provvedimenti non emergenziali ma strutturali, con un preciso programma pluriennale di interventi che riguardi il massiccio potenziamento delle infrastrutture per il riuso delle acque reflue e la possibilità di sfruttare anche sul nostro territorio i dissalatori, come si fa in tante altre parti del mondo. Occorre inoltre operare in modo sistematico con le bonifiche e le manutenzioni dei canali, oltre che raggiungere nuovi e più avanzati accordi con le altre regioni da cui la Puglia dipende per l’approvvigionamento della risorsa idrica irrigua”.

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Si amplia il mercatino dell`antiquariato, artigianato e hobbisti di Mesagne dal titolo romantico "Mesagne, vecchi tempi" con l'inserimento di nuovi operatori che oltre a via Tenente Ugo Granafei saranno accolti in piazza Vittorio Emanuele II, alias Porta Grande. Si tratta degli operatori commerciali dell'associazione Zacaredde di Ostuni che arricchiranno l'esposizione domenicale che si svolgerà ogni terza domenica del mese.

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In previsione dell'aumento di gente in città per l'inizio della movida primaverile il comune di mesagne ha emeeo un'ordinanza per limitare il traffico nel centro storico. La validità è dal 20 aprile al 16 giugno nelle sole giornate di sabato, allo scopo di favorire la fruizione dell’area da parte dei pedoni e turisti in genere. Successivamente dovrebbe essere emessa una seconda ordinaza con validità fino a settembre con integrazione di giorni ed orari. Pertanto dal 20 Aprile 2024 al 16 Giugno 2024 dalle ore 20:00 alle ore 24:00 , è istituito il divieto di transito, a tutti i veicoli, nel Centro Storico, all’interno del perimetro delimitato dalle vie Federico II Svevo, piazza Vittorio Emanuele II, via Manfredi Svevo e piazza Garibaldi, ad eccezione delle deroghe di seguito previste. Ad eccezione delle deroghe di seguito previste:-veicoli intestati a residenti all’interno della Z.T.L., veicoli al servizio di persone diversamente abili e veicoli di soccorso, polizia ed emergenza.

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L’Istituto Professionale “Ferraris” di Brindisi, anima del Polo ”Messapia”, si aggiudica il 1° posto della fase provinciale del Concorso 2024 ANPIT (Associazione Nazionale per l’Industria e il Terziario), con la realizzazione di un saggio breve sui “pro e i contro dell’intelligenza artificiale e delle sue applicazioni in vari ambiti come la comunicazione, l’istruzione, la sanità, il mondo del lavoro, la vita domestica e l’ambiente".

Profondamente soddisfatto e piacevolmente sorpreso dai risultati conseguiti dagli studenti del Polo Messapia il presidente di Anpit Brindisi, dott. Giuseppe Quatela che, visibilmente emozionato, ha conferito il premio, consistente in una Borsa di studio, a Mattia Ammirato e Mario D’Angella, studenti della 5D dell’Istituto “Ferraris”.

Ma c’è di più: “non avremmo mai pensato che il nostro elaborato avrebbe ricevuto l’apprezzamento della commissione regionale – dichiarano con voce tremante di emozione Mario e Mattia – tanto da assegnarci anche il 1° premio della fase regionale. Oggi rappresentiamo la Puglia a livello nazionale e di questo ne siamo orgogliosi”.

Infatti, tra i numerosi lavori presentati da rinomati Istituti pugliesi nel concorso ANPIT fase regionale,  proprio il saggio breve di Mario e Mattia, dal titolo “L’Ultima frontiera”, è stato ampiamente apprezzato dalla commissione:[…]La collaborazione in termini di ricerca, confronto, valutazione e rielaborazione critica, swott analysis – si legge nell’insindacabile giudizio della commissione -  è frutto di un prodotto a 4 mani che, nell’era dell’individualismo e della crisi del pluralismo culturale, apre uno spazio di resilienza ad una visione prospettica della realtà più Sociale, Inclusiva e, soprattutto, Democratica”.

Un commento che inorgoglisce non solo gli studenti, ma l’intero Istituto scolastico che, ampiamente riconosciuto per la qualità dei percorsi formativi professionalizzanti, oggi riceve il riconoscimento di Scuola altamente formativa anche sulle competenze di base, sulla capacità rielaborativa di tematiche particolarmente complesse con l’Intelligenza Artificiale soprattutto quando è richiesto un approccio critico oltre la dimensione compilativa del lavoro.

Un giudizio che, nella dilagante impotenza che affligge il mondo degli adulti su quali strade intraprendere per arginare l’emergenza educativa ormai prioritaria tra le urgenze sociali da affrontare, la Scuola si conferma, accanto alla famiglia, l’unica realtà su cui investire.

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