Redazione

In  merito a quanto riportato dagli organi di informazione sulle modifiche alla categoria antincendio dell’aeroporto del Salento di Brindisi, Aeroporti di Puglia precisa che: 

 
la rideterminazione delle categorie antincendio aeroportuali nasce dalla prevalente esigenza di una efficace allocazione delle risorse, uomini e mezzi, da parte del Ministero dell'Interno sulla base di una ricognizione portata avanti da Enac circa l’effettiva esigenza manifestata dai gestori aeroportuali in ambito nazionale, sempre con l'obiettivo primario di garantire le condizioni di Safety legate al servizio di salvataggio e antincendio degli aeroporti. 
Nello specifico il decreto ministeriale del 17.02.2025 ha previsto la riduzione della categoria antincendio negli scali di Ancona, Brescia, Brindisi, Genova, Pescara, Pisa, Rimini e Trieste che sono passati dall'attuale VIII alla VII categoria e l’aeroporto di Torino che è passato dall’attuale IX all’VIII categoria.
Questa riduzione è basata esclusivamente sulla tipologia di movimenti del traffico passeggeri registrato negli ultimi anni sugli scali. Nel caso di Brindisi la movimentazione nell'ultimo anno ha registrato solo ed esclusivamente movimenti di aeromobili richiedenti la VII categoria antincendio ICAO, con sporadici movimenti per attività cargo richiedenti la IX categoria ICAO. 
Si deve anche precisare che l'aeroporto di Brindisi risulta certificato sulla base della Regolamentazione europea UE Reg.139/2014 che, in merito alla categoria antincendio, consente di applicare direttamente una maggiore flessibilità per quanto attiene all’espletamento del servizio. 
 
La norma, infatti stabilisce che: 
per attività tipo cargo, (no traffico passeggeri) la categoria antincendio presente sullo scalo può essere inferiore di due categorie (esempio per un aeromobile richiedente la IX categoria si può operare con la VII);
per attività traffico passeggeri la categoria presente sullo scalo può essere inferiore di una (per esempio per un aeromobile richiedente l'ottava si può operare con la settima categoria) con la limitazione sino a 700 movimenti (relativi alla sola categoria superiore) nell'ambito dei tre mesi consecutivi di maggior traffico. 
Risulta evidente che la categoria assegnata della settima per l’aeroporto di Brindisi (si ricorda che nel 2024 non sono stati registrati movimenti passeggeri di VIII categoria) garantisce il servizio RFFS (Rescue Fire Fighting Service) in condizioni di Safety sulla base della regolamentazione vigente. Tale configurazione di VII categoria garantisce anche ipotesi di traffico aereo superiore secondo le limitazioni rappresentate, presenti in particolare con la stagionalità del traffico che si manifesta sull’aeroporto di Brindisi.
 

Bilal, Farit, Matteo, Mohammed, Michael. Sono nomi di fantasia perché minori, ma le loro storie sono vere. Da pochi giorni, questi giovani hanno firmato un contratto di lavoro grazie al Progetto Linfa (Lavoro, Inclusione, Formazione in Agricoltura), una iniziativa che ha cambiato radicalmente il loro destino. Da minori autori di reato, provenienti da contesti difficili, sono diventati oggi lavoratori qualificati. Hanno imparato un mestiere, ma soprattutto hanno scoperto la fiducia in sé stessi e la forza di costruirsi una vita diversa.

Cos’è il Progetto Linfa

Linfa nasce nel cuore del Salento con un obiettivo ambizioso: creare un ponte tra giustizia minorile e opportunità di reinserimento sociale e lavorativo. Un percorso che mette insieme formazione, educazione e lavoro, per offrire ai ragazzi una seconda chance concreta.

In tre anni, circa 60 minori autori di reato hanno preso parte al progetto, segnalati dai Servizi Sociali e dal Tribunale per i Minorenni di Lecce e Brindisi. Ragazzi fragili, alcuni giovanissimi, provenienti da quartieri difficili o da percorsi di vita segnati da errori e assenza di opportunità.

Linfa ha saputo trasformare il rischio in opportunità, affiancando a questi giovani un’équipe di educatori, formatori e operatori sociali che hanno creduto in loro. Insieme hanno costruito percorsi di crescita legati al lavoro e alla cura del territorio.

Le attività e la nascita di una cooperativa

Linfa è un progetto pratico: apicoltura, falegnameria, manutenzione del verde, cura degli animali. I ragazzi imparano a costruire arnie, produrre miele, curare i cavalli, riparare attrezzi e prendersi cura di spazi comuni. Non solo formazione: i migliori tra loro sono stati assunti nella Cooperativa Linfa, nata proprio grazie al progetto. Oggi 5 ragazzi lavorano stabilmente nella cooperativa, con un contratto regolare e una prospettiva di futuro.

La cooperativa, fondata nel 2024, non è solo un’impresa sociale, ma un simbolo di riscatto e autonomia. La produzione di miele di alta qualità e di bomboniere artigianali realizzate in legno è già una piccola eccellenza locale, apprezzata anche durante eventi e manifestazioni pubbliche.

Chi c’è dietro Linfa e chi lo sostiene

Linfa è un progetto corale, promosso da APS Acqua2o, associazione capofila, e reso possibile grazie a una rete di partner che comprende i Comuni di Brindisi e Lecce, il Tribunale per i Minorenni di Lecce e Brindisi, ARCI Brindisi con il coordinamento dell’avvocato Vincenzo Catamo, CEFAS con il contributo di Fabrizio Chetrì, la Cooperativa Rinascita con la supervisione della dottoressa Anna Cordella, Salento Fun Park diretto da Lorenzo Gorgoni e la Cooperativa Phoenix sotto la guida di Giorgio Schirinzi.

Il Progetto Linfa è stato reso possibile grazie al Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, uno strumento innovativo nato in Italia per sostenere interventi rivolti ai minori in condizione di disagio sociale ed economico. Questo fondo, gestito dall’Impresa sociale Con i Bambini, è il risultato di un accordo tra Governo, Fondazioni di origine bancaria e il Forum Nazionale del Terzo Settore. Linfa è uno dei progetti selezionati dal bando "Cambio Rotta", dedicato al recupero e alla reinclusione di minori autori di reato o a rischio devianza.

Le voci del progetto

Marcello Ostuni, responsabile dell’équipe multidisciplinare di Linfa, sottolinea: «Linfa è un modello concreto di come lavoro e natura possano diventare strumenti di cambiamento. Siamo orgogliosi dei risultati e continueremo a investire su questi ragazzi».

Fabrizio Chetrì, responsabile del progetto per CEFAS, aggiunge: «Linfa è una best practice da esportare in altri territori. Il lavoro svolto è stato intenso e i risultati sono ben visibili».

Giorgio Schirinzi, responsabile della Cooperativa Phoenix, racconta: «La cooperativa Linfa dimostra come la cooperazione sociale possa essere il motore di cambiamento di un’intera comunità. I ragazzi sono diventati professionisti seri e affidabili».

Davide Di Muri e referente di ARCI Brindisi, afferma: «La collaborazione con la cooperativa Linfa è essenziale. Gli interventi svolti dai ragazzi nelle strutture sono eseguiti a regola d’arte».

Le storie dei ragazzi

Bilal ha scoperto nella falegnameria un rifugio sicuro e una nuova passione. «Mi piace dipingere le arnie, ogni pennellata è un pezzo di me che resta lì. Qui ho capito che posso costruire qualcosa di bello e utile».

Farit ha trovato nel giardinaggio una fonte di serenità. «Prendermi cura delle piante mi fa sentire bene. È un lavoro che richiede attenzione e rispetto, e mi ha insegnato a prendermi cura anche di me stesso».

Michael ha visto nei cavalli e nei compagni di lavoro una nuova famiglia. «Stare con i cavalli mi dà pace, e lavorare con gli altri ragazzi mi fa sentire parte di un gruppo vero. È la prima volta che mi sento davvero incluso».

Mohammed, cresciuto tra i cavalli in Tunisia, ha ritrovato nel progetto un pezzo delle sue radici. «Qui lavoro con gli animali che amo da sempre. Mi sembra di tornare bambino, accanto a mio padre e a mio zio».

Matteo non ha ancora un progetto chiaro per il futuro, ma il percorso fatto gli ha aperto gli occhi. «Non so cosa farò, ma ho capito che posso scegliere. Prima non lo sapevo».

Gli educatori: pilastri silenziosi

Lorenzo Totano, case manager e studente di Scienze dell’Educazione, racconta: «Molti di questi ragazzi arrivano con uno sguardo spento e una corazza spessa. Il nostro lavoro è riconoscerli, dare loro valore e aiutarli a rivedersi sotto una luce nuova. Vederli scoprire di essere capaci di costruire, creare, essere parte di qualcosa, è la nostra più grande vittoria».

Davide Ostuni, istruttore e case manager di Acqua2o, spiega: «Ogni ragazzo ha un tempo suo, e noi dobbiamo rispettarlo. Insegnare un mestiere è importante, ma ancora di più è insegnare a credere di essere degni di un futuro. Quando riusciamo a strappare un sorriso vero, un sorriso che non sia di circostanza, sappiamo di aver fatto qualcosa di giusto».

Perché Linfa è un esempio da seguire

Linfa è molto più di un progetto formativo. È un laboratorio di fiducia, un ponte tra errore e riscatto, un modello replicabile che dimostra come il terzo settore, la giustizia minorile e il territorio possano collaborare per generare opportunità vere.

In un tempo in cui i giovani vengono spesso raccontati solo per gli errori, Linfa è la dimostrazione che offrire una seconda possibilità non è solo possibile, è doveroso. Quando questa possibilità viene costruita con passione, competenza e visione, i risultati sono meravigliosi: ragazzi fieri, nuovi lavoratori, una comunità che cresce insieme.

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L’AMB Gruppo Micologico Naturalistico “Claudio Dipietrangelo” ha festeggiato con un brindisi il compimento del 25° anniversario dall’Atto Costitutivo!

Un bel traguardo per il Gruppo che negli anni si è sempre distinto per la qualità delle innumerevoli manifestazioni a carattere didattico e divulgativo, mostra autunnale in testa, per la sensibilizzazione al rispetto degli ambienti naturali, per la preziosa e ininterrotta attività scientifica che gli è riconosciuta da ogni dove, grazie anche ai numerosi studi e pubblicazioni su preziose riviste scientifiche a carattere internazionale.
Durante la serata è stato presentato il poster “Fungi Salentini” interamente prodotto all’interno dell’associazione e stampato grazie al socio Francesco Costa (Eprinting srl Grottaglie), prima tra le diverse iniziative che l’associazione conta di portare a compimento durante l’anno. 
Nei primi giorni di aprile dei delegati del Gruppo si recheranno all’Assemblea Nazionale che si terrà a Pisa, al fine di ricevere l’attestato di merito dalle mani di Karl Kob,  Presidente dell’AMB.

La Brigata Marina San Marco di Brindisi risponde ancora una volta all'appello del Trasfusionale dell'ospedale Perrino. 

"Questa mattina i militari hanno donato sangue intero e plasma - spiega Antonella Miccoli, direttore del Trasfusionale - per incrementare le scorte ematiche. Abbiamo una stretta collaborazione con la Brigata Marina che ci sostiene costantemente con le donazioni. Ringrazio il contrammiraglio Massimiliano Giuseppe Grazioso, comandante della Brigata, e tutti i militari per il loro grande spirito di solidarietà". 
Antonella Miccoli sottolinea che "le donazioni sono state una quindicina: oltre ai militari della Brigata Marina anche alcuni cittadini si sono presentati nel Centro Trasfusionale per le donazioni. Li ringrazio personalmente e a nome di chi ha bisogno di sangue per continuare a vivere". 
Per informazioni sulla donazione: 0831 537 274 - Centro Trasfusionale dell'ospedale Perrino.

POLIZIA DI STATO: FIRMATO TRA QUESTURA DI BRINDISI, COMUNI DELL’AMBITO E CONSORZIO WELFARE ATS BR1 IL PROTOCOLLO D’INTESA PER L’EROGAZIONE DI SERVIZI DESTINATI A CITTADINI NON COMUNITARI.

Firmato questa mattina il protocollo d’intesa tra Questura, Consorzio ATS BR1, Comune di Brindisi e Comune di san Vito dei Normanni per l’erogazione di servizi che interessano i cittadini non comunitari presenti sul territorio dell’Ambito.

E’ questo il risultato di un percorso avviato dallo Sportello Immigrazione del Consorzio e la Polizia di Stato, che hanno condiviso la necessità di favorire un migliore e più agevole rapporto tra i cittadini stranieri e l’Ufficio Immigrazione della Questura di Brindisi, con particolare attenzione alle pratiche amministrative e all'erogazione di servizi d'informazione e consulenza previste dalla normativa attualmente in vigore, fornendo, anche attraverso l’impiego delle moderne tecnologie, un servizio informatico e di assistenza sempre più efficace, efficiente e rapido.

In quest’ottica, con il coinvolgimento dei servizi dei Comuni di Brindisi e di San Vito dei Normanni è possibile, per la prima volta, sperimentare un lavoro di rete finalizzato all'erogazione di informazioni e all'assistenza ai cittadini stranieri presenti sul territorio di Brindisi. Si tratta di un passo importante per promuovere percorsi di integrazione delle persone migranti che migliorino sempre di più la qualità delle relazioni tra istituzioni, cittadini e stranieri.

Il protocollo è stato sottoscritto dal Sindaco di Brindisi, dott. Giuseppe Marchionna, dal Questore della provincia di Brindisi, dott. Giampietro Lionetti, dal Sindaco di San Vito dei Normanni, dott.ssa Silvana Errico e dal Presidente del Consorzio per la realizzazione del Sistema Integrato di Welfare dell’Ambito Territoriale Sociale BR 1, dott. Angelo Roma.

 

“Su Eni Versalis atteggiamento inaccettabile di Marchionna. Abbandona lavoratori per opportunismo politico”

Il Partito Democratico di Brindisi esprime pieno sostegno al percorso per chiedere la modifica del Protocollo d’Intesa promosso dalla Regione Puglia, dalla CGIL e dalla FAILM, che rappresenta un atto di responsabilità verso il territorio, l’industria chimica di base e, soprattutto, verso i lavoratori dell’indotto, oggi completamente esposti alle incertezze di un accordo che non tutela i loro diritti e il loro futuro.

Riteniamo invece inaccettabile l’atteggiamento del sindaco Pino Marchionna, troppo accondiscendente verso le logiche del Governo e degli interessi di ENI Versalis e delle aziende favorite dal quadro nazionale. Un atteggiamento che non tiene conto delle esigenze reali di Brindisi e che sacrifica sull’altare dell’opportunismo politico e di logiche di palazzo il lavoro e la dignità di centinaia di lavoratori e delle loro famiglie.

Il Sindaco, disertando il tavolo regionale e rifiutando di sottoscrivere un documento serio e articolato che propone modifiche fondamentali al Protocollo del 10 marzo, ha scelto di schierarsi dalla parte sbagliata, rifuggendo la logica di sistema, abbandonando lavoratori e imprese locali a un destino incerto. A lui chiediamo di mettersi una mano sulla coscienza e di agire finalmente nell’interesse del nostro territorio, abbandonando logiche di mera sponda politica al Governo.

Approviamo pienamente quindi le ragioni condivise nella riunione del 17 marzo, fortemente voluta dal presidente Michele Emiliano, alla presenza degli assessori regionali Serena Triggiani, Alessandro Delli Noci e Sebastiano Leo, del presidente della task force Leo Caroli, del presidente della Provincia Toni Matarrelli, delle sigle sindacali e datoriali, tra cui CGIL, Cobas, CNA, FAILM, Confapi e Confindustria Brindisi, nella quale sono state responsabilmente evidenziate le gravi criticità di un protocollo, quello firmato al MIMIT da ENI Versalis, che penalizza Brindisi e i suoi lavoratori.

È stato giustamente evidenziato come l’accordo non sia vincolante per i lavoratori dell’indotto. Inoltre, mancano dati certi sulle aziende coinvolte e sul numero dei lavoratori interessati e si lascia il nostro territorio privo di tutele concrete. Chiediamo con forza che ENI Versalis si impegni per la tutela economica e occupazionale dell’indotto, nonché per l’istituzione di un tavolo di monitoraggio con il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali locali.

In merito al cracking è necessario mantenere l’impianto operativo e prevedere investimenti seri e sostenibili a sostegno della chimica di base, come previsto dal “libro verde” europeo sulle politiche industriali. Solo così si può garantire una reale continuità occupazionale e lo sviluppo di un settore strategico per la città e per il Paese.

Il documento approvato il 17 marzo grazie alla Regione Puglia va nella direzione giusta: rafforzare la competitività del polo chimico di Brindisi e tutelare il tessuto imprenditoriale locale. Esso propone misure concrete come la previsione di penalizzazioni a carico di ENI in caso di mancato rispetto degli impegni assunti e la creazione di un distretto produttivo per l’industria delle energie rinnovabili e delle batterie, asset fondamentali per la transizione industriale del nostro territorio.

Il Partito Democratico di Brindisi ribadisce il proprio sostegno a tutte queste proposte e si impegna a vigilare affinché gli interessi di Brindisi non siano sacrificati per ragioni di equilibrio politico, di mire personalistiche o per scelte unilaterali del Governo.

È in gioco il destino di centinaia di famiglie e la tenuta economica di un territorio già fortemente provato da anni di crisi industriali. La transizione energetica e industriale non può essere fatta sulla pelle dei lavoratori. Motivo per il quale il PD di Brindisi, per il tramite del gruppo consiliare, aveva chiesto un consiglio monotematico sul tema e in cui era pronto anche a dare copertura politica al Sindaco che invece ha scelto di sostenere interessi di parte, politici o aziendali che siano, anziché quelli dei lavoratori dell’indotto ENI Versalis.

Siamo pronti a sostenere, in ogni sede, una battaglia per la difesa del lavoro, per un futuro produttivo e sostenibile per Brindisi e per l’intero Mezzogiorno.

Partito Democratico Città di Brindisi

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Nei giorni scorsi è stata effettuata la consegna dei lavori per la realizzazione a Francavilla Fontana di un nuovo parco pubblico con accesso da via Ugo Foscolo e via Falcone e Borsellino.

“La realizzazione di questo nuovo parco – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – interesserà da vicino i quartieri Peschiera e Madonna delle Grazie che potranno beneficiare di un’area verde attrezzata dove trascorrere il tempo libero o fare attività fisica. Si tratta di un intervento che punta a migliorare la qualità della vita dei residenti e che si aggiunge alle opere infrastrutturali che vedranno presto la luce, a cominciare dall’area mercatale.”

Il progetto, per il quale l’Amministrazione Comunale ha stanziato 100 mila euro, prevede il recupero dell’area da tempo abbandonata e sottoutilizzata nota come Giardino Rubino che sarà trasformata in un parco pubblico privo di barriere architettoniche dotato di percorsi interni, impianto di illuminazione, casette pensate come aree picnic, zone studio, lettura o relax e con l’installazione di cestini per la raccolta delle deiezioni canine e dei rifiuti.

“Abbiamo consegnato – prosegue l’Assessora ai Lavori Pubblici Annalisa Toma – alla ditta che eseguirà i lavori l’area per avviare il cantiere che trasformerà questo angolo di verde incolto in un parco pubblico attrezzato. Questo intervento è un tassello del più generale processo di rigenerazione dei quartieri Peschiera e Madonna delle Grazie che accoglieranno l’area mercatale, il parcheggio a servizio dell’ospedale, i percorsi ciclopedonali e, con una prospettiva temporale più ampia, la nuova sede del Fermi. Stiamo lavorando per un futuro sostenibile con al centro le esigenze dei cittadini.”

Intanto, sempre sul fronte del verde pubblico, proseguono gli interventi di manutenzione ordinaria con le potature e la piantumazione di nuovi alberi, come avvenuto in Corso Umberto I, per sostituire gli esemplari abbattuti a causa della morte della pianta.

“Il verde pubblico – conclude l’Assessora al ramo Numa Ammaturo – è una risorsa preziosa per la Città non solo dal punto di vista ambientale, ma anche come occasione di socialità e per la pratica sportiva all’aperto senza vincoli di orario. La creazione di questo nuovo parco conferma l’attenzione dell’Amministrazione verso l’ambiente. Contemporaneamente stiamo lavorando su più fronti per migliorare la qualità del verde esistente provvedendo anche alla piantumazione di nuovi alberi per arricchire e potenziare il patrimonio arboreo pubblico.”

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Il Polo Nautico “Brundisium” ha presentato – entro i termini stabiliti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy – una manifestazione di interesse per realizzare un investimento nel territorio di Brindisi. Il tutto, rispondendo ad un avviso dello stesso Dicastero, nell’ambito dell’attività del “tavolo” sulla decarbonizzazione di Brindisi. 
Il progetto prevede la realizzazione di un cantiere nautico, con accesso diretto al mare del porto esterno di Brindisi, per la realizzazione di prodotti di brand differenti. Il riferimento è a imbarcazioni da diporto di grandi dimensioni ed in particolare di multiscafi (catamarani a motore ed a vela). Il tutto, grazie alla disponibilità di infrastrutture per la movimentazione, l’alaggio, il varo ed il rimessaggio delle imbarcazioni.
La società “Polo Nautico Bruindisium” nasce da consolidate esperienze imprenditoriali nel settore a livello nazionale (Promo 90 srl, Corset srl, Fiart Cantieri Italiani spa e Sea Event srl).
“Il punto di forza del nostro progetto – afferma l’amministratore delegato Giuseppe Meo – è rappresentato dalla produzione di componenti primari in composito/vetroresina e soprattutto dalla vicinanza al mare che elimina i disagi (a volte non superabili) del trasferimento delle grandi imbarcazioni su strada. Lo studio di fattibilità prevede progressivi sviluppi del sito produttivo, fino a giungere – a regime – a circa 1.000 posti di lavoro con un investimento di circa 50 milioni di euro. E’ evidente che tutto questo comporta la necessità di potenziare i percorsi formativi degli ITS per ottenere nei tempi richiesti di una forza-lavoro qualificata. Ci sono tutti i presupposti, insomma, perché a Brindisi si sviluppi un vero e proprio hub della cantieristica nautica italiana”.
Adesso l’auspicio è che il Ministero valuti in tempi brevi la fattibilità dei progetti presentati, in maniera tale da passare allo step successivo che riguarda l’iter autorizzativo.

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Puglia a segno con il 10eLotto. Nell’estrazione di martedì 18 marzo, come riporta Agipronews, colpo da 50mila euro andata a Taviano, in provincia di Lecce, grazie ad un 9 Oro messo a segno in via Corsica. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per 29,9 milioni di euro, per un totale di 890,2 milioni di euro da inizio 2025.

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Brindisi si tinge di gialloVenerdì 21 marzo, alle 18, il foyer del Nuovo Teatro Verdi ospita un nuovo appuntamento di “Giallo e Nero di Puglia”, il festival che esplora i confini del noir e del thriller, unico nel suo genere a livello regionale. L’incontro, a ingresso libero, offre al pubblico l’opportunità di conoscere due protagoniste della scena letteraria italiana: Alice Basso e Serena Venditto, autrici capaci di reinterpretare il giallo con ironia, ritmo e personaggi fuori dagli schemi.

Il tema della serata? Il giallo al femminile, una dimensione narrativa che scardina i modelli tradizionali mescolando enigma e realtà con nuove prospettive e voci originali. Negli ultimi anni, sempre più scrittrici hanno dato nuova linfa al genere ribaltando dinamiche consolidate e dimostrando come il noir possa essere anche strumento di esplorazione sociale e psicologica. A guidare la conversazione sarà Barbara Perna, magistrato e scrittrice, creatrice dell’arguta Annabella Abbondante, protagonista di una serie di romanzi di successo.

L’universo narrativo di Alice BassoAlice Basso, penna acuta e brillante, presenta il suo ultimo romanzo, “Le ventisette sveglie di Atena Ferraris” (Garzanti). La protagonista, Atena, dirige una rivista enigmistica e affronta le sue giornate con una strategia infallibile: ventisette sveglie per riuscire ad alzarsi. Un’abitudine bizzarra dietro la quale si cela un personaggio complesso e affascinante, dotato di un’intelligenza fuori dal comune e di un’ironia pungente. Ma quando il fratello gemello, scrittore in crisi, decide di iscriversi a una scuola di magia, la routine si spezza e la logica si intreccia con l’imprevisto in un’indagine fuori dal comune. Con il suo stile inconfondibile, Alice Basso costruisce un plot che tiene insieme mistero e leggerezza offrendo un’interpretazione fresca e originale del genere.

Serena Venditto e il mistero di via Atri 36Serena Venditto ci riporta invece nell’universo di via Atri 36, a Napoli, con “Sette vite come i libri” (Mondadori). Malù, archeologa rimasta senza impiego, si reinventa tra gli scaffali di una libreria dell’usato, dove i libri non sono solo oggetti ma contenitori di segreti. Sarà proprio un volume, “Donna in bianco” di Wilkie Collins, a innescare una nuova indagine, coinvolgendo Malù e i suoi eccentrici coinquilini in un enigma avvolto dall’atmosfera unica di Napoli. Con una prosa vivace e una capacità innata di mescolare ironia e suspense, Venditto costruisce storie che ricordano il miglior giallo classico ma con un tocco di modernità e leggerezza.

Il giallo come strumento di indagine sulla realtà. “Giallo e Nero di Puglia” si offre come spazio di riflessione sulla forza narrativa del mistero. Il giallo, il noir e il thriller non si limitano a intrattenere: scavano nelle ambiguità della società, svelano dinamiche di potere, giustizia e destino individuale. Il delitto è spesso solo un pretesto per esplorare i lati più oscuri dell’animo umano, per raccontare il conflitto tra ordine e caos, tra verità e menzogna. Un genere che sa essere specchio del mondo, oltre che macchina perfetta di suspense.

Negli ultimi anni, il giallo italiano ha saputo rinnovarsi abbracciando contaminazioni e sperimentazioni, esplorando tematiche sempre più complesse. Il noir mediterraneo, in particolare, ha assunto una rilevanza crescente, con storie radicate nei territori, in cui le città e le loro contraddizioni diventano protagoniste tanto quanto i personaggi. L’incontro del 21 marzo si inserisce in questo solco offrendo al pubblico un’occasione di confronto con due voci che hanno saputo innovare il genere proponendo narrazioni originali e coinvolgenti. L’evento, patrocinato dalla Città di Brindisi, rientra nel calendario del festival che continuerà a esplorare la letteratura di genere con nuove voci e storie. Al termine, firmacopie a cura del Mondadori Bookstore di Brindisi. Un’occasione imperdibile per chi ama il giallo e le sue infinite sfumature.

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