Redazione
L'Asl di Brindisi sbuggiarda Caroli sulle sacche per stomie
La Asl Brindisi non ha evidenza di quanto affermato dal consigliere regionale Luigi Caroli, il quale dichiara che le farmacie brindisine avrebbero fornito le sacche per la stomia a pagamento.
A titolo informativo si illustrano le modalità di fornitura di dette sacche ai pazienti, nel rispetto della Legge 405/01
- previa ricetta dello specialista vengono fornite dai distretti farmaceutici ove possibile nella quantità richiesta;
- laddove vi fosse carenza di detti dispositivi viene fornita una quantità minore, ma comunque garantendo una nuova fornitura ad integrazione, prima della fine della scorta effettuata;
- ove fosse veramente impossibile disporre di alcuna sacca, vengono autorizzati per il ritiro presso le Farmacie convenzionate le quali chiederanno poi il rimborso fatturando direttamente alla Asl;
- In nessun caso vengono chiesti soldi al paziente.
In un periodo, riconosciuto universalmente, di carenza di personale, limitazioni di budget e carenze di farmaci a livello nazionale, il personale della Asl Brindisi, si adopera con ogni mezzo per assicurare la continuità delle cure ai pazienti anche ricorrendo a prestiti intra ed extra aziendali, sempre nel rispetto del Codice Deontologico. Tali affermazioni feriscono l’amor proprio del personale della ASL Brindisi che non merita di subire tale gogna mediatica. Al fine di fare chiarezza sulla vicenda è intervenuto il presidente dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Brindisi, Antonio Maria Di Noi che dichiara:
“Le farmacie convenzionate non sono direttamente coinvolte nella distribuzione delle sacche per stomia, cosa che invece rientra nelle attività delle farmacie ospedaliere e distrettuali della Asl. A tal proposito ritengo opportuno evidenziare che i farmacisti dipendenti della Asl svolgono l’attività professionale con grande dedizione e spirito di servizio, tanto al fine di scongiurare eventuali criticità e tutelando in modo ineccepibile la salute pubblica.
Inoltre tengo a precisare che mai nessun farmacista impiegato nelle strutture pubbliche chiederebbe il pagamento per la fornitura di tali presidi”.
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AIDO MENS SANA MESAGNE INVICTA BRINDISI = 83-70
AIDO MENS SANA MESAGNE INVICTA BRINDISI = 83-70.
Mens Sana Mesagne: Martinelli 6, Falcone, Rollo 7, Potì 9, Paciullo 9,
Pazzarelli 14, Brunetti 23, Moro, Dellegrottaglie, Gigli 3, Ciccarese 7,
Liace 5. Allenatore: Cosimo Romano.
Invicta Brindisi: Bellanova, Dario, Leo 11, Colucci 11, Fusco 8, De Giorgi
10, Marzo, Caloro M. 1, Scivales 4, Cocco 14, Leggio 11, Caloro S.
Allenatore: P. Della Corte.
Parziali: 28-17 23-19 21-14 11-20
Arbitri: Serse e Palmisani.
Ancora una vittoria per la Mens Sana Mesagne che batte agevolmente lInvicta
Brindisi vendicando la sconfitta dellandata. Sempre in controllo della gara
per i ragazzi allenati da coach Romano che allinizio ha schierato
Ciccarese, Potì, Gigli, Pazzarelle e Brunetti. Lex Della Corte invece ha
mandato in campo Leo, De Giorgi, Scivales, Caloro S. e lex Colucci. Nemmeno
dieci secondi di gioco e Brunetti inizia il suo show con una tripla
dallangolo, poi Gigli e unaltra tripla di Potì (8-2) sparigliano subito la
difesa a zona dei brindisini. De Giorgi prova a restare in partita, ma
ancora una tripla di capitan Potì innesca il primo allungo per i padroni di
casa (13-5). Il Brindisi reagisce, le triple dii Colucci e De Giorgi
rimettono lInvicta nella scia dei padroni di casa ((15-13), poi ancora una
tripla di Leo segnala la momentanea parità (17-17). Qui si bloccano i
brindisini lasciando un parziale ai padroni di casa di 11-0 grazie a due
triple consecutive di Rollo, saranno cinque i tiri da tre punti realizzati
dalla Mens Sana Mesagne con la zona disposta dal Brindisi. Al primo riposo
i mensanini conducono 28-17. Nel secondo periodo la storia della partita non
cambia, Brunetti scrive a referto otto punti con due triple che totalizzano
un rassicurante 38-21 peri padroni di casa. La difesa a zona messa in campo
dl Brindisi è un invito a nozze per i realizzatori biancoverdi che la
puniscono con buone giocate utilizzando lintero collettivo. Il Brindisi non
molla, le triple di Fusco e Leo riportano gli ospiti a -10 (46-36), ma
ancora una triple di Potì e un canestro di Ciccarese chiudono il secondo
quarto con la Mens Sana in vantaggio 51-36. Al rientro in campo linezia
della partita è completamente nelle mani dei padroni di casa. Ancora triple
per Pazzarelli e Brunetti, questultimo in assoluto il migliore in campo con
23 punti, 4/4 da due, 3/7 da tre, 6/6 tiri liberi, 3 assist e per finire 9
rimbalzi in trenta minuti di gioco. Saranno dodici in totale le triple
realizzate dai mensanini in soli tre periodi di gioco, intanto i padroni di
casa raggiungono il massimo vantaggio a un minuto dalla fine del terzo
periodo (72-47), poi un gioco da tre punti del giovane Cocco chiude la terza
frazione sul 72-50. Lultimo quarto serve solo per i titoli di coda, la
Mens Sana tira i remi in barca e smette di giocare, ne approfitta il
Brindisi per limitare lo scarto finale. Davanti a un pubblico sempre più
numeroso, porta a casa altri due punti la Mens Sana Mesagne al fine di
affrontare nel migliore dei modi la prossima settimana che si presenta molto
impegnativa. Mercoledì, a Cisternino alle ore 20:15, i mensanini recuperano
la terza giornata di ritorno con la Newgen Martina sospesa per
impraticabilità di campo, mentre domenica prossima affronteranno sempre in
trasferta il Messapica Ceglie per un incontro di alta classifica.
L’U.S. Lecce campione di sensibilità per l'epilessia
L’U.S. Lecce campione di sensibilità
GIORNATA LEGUMI: COLDIRETTI PUGLIA, 63% PUGLIESI LI CONSUMA PIÙ VOLTE ALLA SETTIMANA
GIORNATA LEGUMI: COLDIRETTI PUGLIA, 63% PUGLIESI LI CONSUMA PIÙ VOLTE ALLA SETTIMANA; PUGLIA AL TOP CON 800MILA Q.LI E 40MLN EURO PLV.
Con il 63% dei pugliesi che consumano i legumi più volte alla settimana, lenticchie, fagioli e ciechi si classificano come gli alimenti più amati dai consumatori in Puglia, patria dei legumi con una produzione annua di oltre 800mila quintali e un valore di quasi 40 milioni di euro di PLV (Produzione Lorda Vendibile). E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti Puglia, sulla base dei dati Istat, in occasione della Giornata mondiale dei Legumi che si celebra ogni anno il 10 febbraio, istituita dall’Organizzazione delle Nazione Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) come un'opportunità per aumentare la consapevolezza dei benefici dei legumi per la salute e per contribuire a sistemi alimentari sostenibili.
A far crescere la domanda di legumi – sottolinea la Coldiretti Puglia - è stata la svolta green nelle scelte di acquisto dei consumatori con la tendenza a mettere nel carrello cibi più salutari, ma anche la crisi economica come effetto delle guerre e dell’inflazione che inducono all’acquisto di cibi proteici e salutari al giusto prezzo con la necessità di contenere i costi domestici con prodotti convenienti di alta qualità nutrizionale. Ad aumentare – precisa la Coldiretti regionale - sono anche i prodotti trasformati a base di farina di legumi come biscotti, cracker, sostituti del pane e le modaiole alternative di pasta a base di farina di legumi, ceci, lenticchie e piselli.
I legumi più diffusi sono fagioli, piselli, lenticchie, ceci e fave oltre alle cicerchie, ma la Puglia può contare anche su molte produzioni tipiche di qualità riconosciute dall’Unione Europea come la lenticchia di Altamura IGP e riconosciute tradizionali dal MASAF come le fave di Carpino e fave e piselli di Zollino, i piselli ricci di Sannicola, i piselli secchi di Vitigliano, il cece nero di Nardò e il fagiolo dei Monti Dauni meridionali, prodotti che i contadini eroici propongono nei mercati di Campagna Amica.
Fagioli, ceci, lenticchie e tutti le altre varietà di legumi consentono di seguire - sottolinea Coldiretti Puglia - un'alimentazione più varia, basata su cibi naturali ed economici, che risultano al contempo molto nutrienti e gustosi. Occhi quindi puntati in Puglia sulla lenticchia, menzionata più volte persino nella Bibbia con il nome "adasah". Nella Genesi si legge che Giacobbe ottenne l'importantissimo diritto di primogenitura da Esaù dandogli in cambio proprio un piatto di lenticchie. La grande "popolarità" della lenticchia di Altamura, che vanta in Puglia il riconoscimento della IGP Altamura, ricco di fibre, vitamine e minerali, - racconta Coldiretti Puglia - è legato alla sua larga diffusione, alla sua ottima preservabilità, nonché al suo costo abbordabile, una caratteristica che le ha fatto assumere la denominazione di "carne dei poveri".
A partire dagli anni '30 e fino agli anni '70 le lenticchie di Altamura conquistarono i mercati internazionali - e l'esportazione di questo legume in Inghilterra, Germania, Stati Uniti, Canada e Australia ebbe una forte ripercussione nell'economia di Altamura che, da quel momento, divenne nota come la città delle tre "l", ovvero lino, lana, lenticchia". Intorno gli anni '70 la produzione di lenticchie conobbe una fase di declino dovuta a diversi fattori, oggi la riscoperta. Le lenticchie di Altamura – aggiunge Coldiretti Puglia - rispondono, tra l'altro, alle esigenze delle donne che lavorano anche fuori casa, dato che il tempo di cottura è di appena 30 minuti per le 'lenti' definite da Gambero Rosso 'integre e compatte, di buona masticabilità e di giusta consistenza.
Le lenticchie hanno un alto valore nutritivo e contengono circa il 25% di proteine, il 53% di carboidrati e il 2% di olii vegetali. Sono ricche, inoltre di fosforo, ferro e vitamine del gruppo B. Da un punto di vista nutrizionale, 100 gr di lenticchie corrispondono a 215 gr di carne. Il consumo di questo legume è indicato nella prevenzione dell'arteriosclerosi, visto il suo basso contenuto di grassi di tipo insaturo. Tra i suoi componenti spiccano i "soflavoni", sostanze in grado di "pulire" l'organismo. La grande quantità di fibre che le lenticchie possiedono le rende utili per il buon funzionamento dell'apparato intestinale, contribuendo a tenere sotto controllo il livello di colesterolo nel sangue. Gli esperti consigliano di consumarle soprattutto in virtù delle loro proprietà antiossidanti che agiscono positivamente sugli inquinanti ai quali siamo soggetti. Le lenticchie sono anche molto ricche di tiamina, una sostanza indispensabile per il buon funzionamento della memoria. Il loro contenuto di vitamina PP fa si che siano un potente equilibratore del sistema nervoso, dall'azione antidepressiva e antipsicotica.
Arrivederci Raffaele,il saluto dei suoi ragazzi
Arriva nel bel mezzo di un incontro bellissimo e ricchissimo di emozioni nella Palestra "Anna Frank " di San Marzano Sul Sarno la cupa notizia della scomparsa di Raffaele Montanaro.Impegnata era Cedat-Omega Annunziata Volley che di fronte aveva i padroni di casa della Annalisa Volley S.Marzano piegati 3-2 ( 18-25 / 25-17 /25-16 /17-25 / 17-15 ) al termine di 2h e 30 minuti di emozionante battaglia che ha lasciato ugualmente un grande amaro in bocca ai vincitori di questa appassionante sfida.Gia' trapelato sugli spalti tra i tanti sostenitori Annunziata venuti da Mesagne,verso la fine del IV set ,l'annuncio della morte del Presidente Onorario della Polisportiva SS.Annunziata e' rimbalzato come una scheggia impazzita anche in campo nel V e decisivo set con i Campani in vantaggio per 9-4.Sara' stata questa notizia o qualche altro mistero che assistiamo ad un miracoloso recupero dei ragazzi di Viva e parziale portato a casa con vittoria di peso ai fini di una Classifica che di fa' per i Salentini Mesagnesi sempre piu' interessante." Dedichiamo al nostro caro Presidente Onorario Raffaele Montanaro questa vittoria " ha esordito uno stanco e commosso Giacomo Viva Coach del sodalizio " Raffaele persona buona e generosa e' stato sempre vicino al mondo del volley.Pur venendo dal calcio so' che ha dato il via 15 anni fa' alla Sezione Pallavolo e se ne e' sempre fatto carico sino a pochi anni fa'.Pur rivestendo in seguito la carica onoraria salute permettendo ci ha seguito quando poteva anche in trasferta.Che il Signore lo abbia in gloria e gli riservi un posto nel Paradiso dei Giusti"
A Brindisi un museo delle tradizioni marine
Nel corso dei secoli, le sciabiche sono sempre state un quartiere identitario della città di Brindisi, della vocazione marinara, della qualità degli scambi commerciali e dell'accoglienza, non è un caso che proprio dalle sciabiche il 6 giugno 1647 partì la rivolta, guidata dai fratelli Teodoro e Donato Marinazzo, contro gli spagnoli che si estese a tutta la Puglia e il 7 luglio 1647 esplose a Napoli. Tutti ricordano giustamente Masaniello, ma quanto accade a Brindisi è stato a lungo cancellato dalla memoria, malgrado abbia rappresentato un importante momento di tentativo di costruzione di democrazia dal basso e non soltanto di rivolta contro le gabelle.
Malgrado devastanti sventramenti compiuti in epoca fascista e negli anni ‘50 del secolo scorso, le sciabiche rappresentano ancora oggi un suggestivo ed importante scorcio della Brindisi che era all'interno del porto interno. Si deve a studiosi e soprattutto a convinti Sciabbicoti l'aver voluto conservare le tradizioni marinare e tramandare le attività che si svolgevano nel quartiere. Fra loro, particolarmente significativo è il lavoro di ricerca e di ricostruzione di queste tradizioni che ha svolto Franco Romanelli, fondatore dell'Associazione Vogatori Remuri. Da anni Franco Romanelli dà vita al Palio dell'arca che si svolge durante le feste patronali, ma va ricordato il lavoro compiuto per rilanciare la vela latina, gli schifarieddi e le imbarcazioni tipiche della realtà marinara delle Sciabiche. I Vogatori “Li Remuri” custodiscono e diffondono ricordi, racconti, poesie e le storie di personaggi che hanno vissuto nel quartiere, soprattutto conosciuti con il loro soprannome. Contestualmente hanno raccolto materiali tipici della vita marinara e di quelle attività che si svolgevano nel quartiere
Le sottoscritte associazioni ritengono indispensabile promuovere una campagna di sostegno (anche attraverso l’adesione alla campagna di crowdfunding online) delle attività de “Li Remuri” e ritengono anche necessario dar vita ad un museo delle tradizioni marinare. Senza memoria non c'è futuro, ma coltivare e promuovere le radici storiche e culturali della città e di ciò che rappresenta ancora il quartiere Sciabiche ha anche un forte valore identitario e turistico
Le sottoscritte Associazioni, quindi, si rivolgono alla intera cittadinanza e, in primo luogo, ai rappresentanti politici ed istituzionali affinché questo sostegno alle attività de “Li Remuri” si materializzi e venga mantenuto nel tempo, affinché si offra una sede per ospitare il museo delle tradizioni marinare, che, come proposto più volte da Franco Romanelli, potrebbe collocarsi nell'ex circolo nautico su Piazzale Lenio Flacco. In ragione di quanto sopra si chiede al Sindaco di Brindisi ed al Presidente dell’amministrazione provinciale di Brindisi, un incontro per individuare e rendere operative le determinazioni di rispettiva compoetenza.
Legambiente, Italia Nostra, WWF, Centro Turistico Giovanile, Forum Ambiente Salute e Sviluppo, No al Carbone, Puliamo il Mare, Ciclo Amici
Il Decameron messo in scena dal liceo coreutico Ferdinando di Mesagne
“Comincia il libro chiamato Decameron, cognominato Prencepe Galeotto, nel quale si contengono cento novelle in dieci dì, dette da sette donne e tre giovani uomini. Umana cosa è aver compassione degli afflitti”.
Così ha inizio una pietra miliare della Letteratura Italiana, il Decameron di Giovanni Boccaccio. Sarà messo in scena al Teatro Comunale di Mesagne il 12 e 13 febbraio, la mattina per le scuole del territorio e la sera per la comunità, dagli alunni del Liceo Coreutico Epifanio Ferdinando di Mesagne, sotto la guida del Dirigente Scolastico Professor Mario Palmisano Romano. La riscrittura sotto forma di balletto è ad opera della professoressa Rosy Rizzo; le coreografie sono a cura dei professori Cirillo, Montanaro, Semeraro e Valentino; le musiche e le scenografie a cura dei professori Corvino, Stefanizzi, Tarantino, Zoppi.
Un gruppo di giovani, guidati da Pampinea (Elisa Carlucci) si incontrano a Firenze, nella chiesa di Santa Maria Novella, mentre la città è devastata dalla terribile Peste del ’48, personificata da Simona Pizzolla.
Per tenere lontano ogni cattivo pensiero e ogni cattiva notizia che potrebbe giungere dall’esterno, i giovani decidono che, a turno, racconteranno ognuno una novella per intrattenersi e riflettere sul significato di ogni storia.
Entrano in scena Fortuna, Amore ed Ingegno, i tre temi che attraversano i vari racconti, personificati da Giulia Cardone, Chiara Mastromauro e Francesca Taurino. I tre temi del Decameron che ricorrono nelle novelle rappresentate, fanno da filo conduttore in tutta l’opera e introducono i protagonisti delle novelle narrate. Fortuna introduce Andreuccio da Perugia (Irene Librale) e Calandrino (Sofia Ceino); Amore introduce Lisabetta da Messina, l’amore passionale tra Lisabetta e Lorenzo (Francesca Pascariello e Riccardo Caramia), Federigo degli Alberighi (Samuele Aprile, ballerino professionista e ex studente del Liceo) l’amore cortese e puro; Ingegno introduce Chichibio il cuoco (Chiara Corvino) e Frate Cipolla (Gioele Arnesano).
Tra intrighi, amori, tradimenti, inganni, soluzioni argute, i ballerini del Liceo Coreutico vi trasporteranno in viaggio in un tempo lontano, che ci auguriamo possa diventare un appuntamento annuale atteso da tutta la comunità. Si ringraziano le attività commerciali che hanno voluto contribuire volontariamente alla riuscita dello spettacolo.
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Rolli (Csi) lascia la presidenza regionale e si candida al Consiglio nazionale. Dopo due mandati e otto anni di intensa attività, il mesagnese Ivano Rolli ha lasciato la presidenza regionale del Centro Sportivo Italiano (CSI) e si è candidato al Consiglio nazionale. L'incontro nazionale si svolgerà ad Assisi il 15 e 16 marzo 2025. Intanto, il passaggio di consegne alla presidenza regionale avverrà questa mattina presso l'Hotel Barion di Bari. Attualmente, il CSI pugliese conta 600 società sportive affiliate e circa 40.000 tesserati. Questo incremento è stato possibile soprattutto negli ultimi anni, grazie al sostegno della presidenza uscente e, in particolare, al lavoro svolto sul territorio da numerosi dirigenti di buona volontà che quotidianamente si impegnano a perseguire la missione "Educare attraverso lo Sport". "All'inizio del secondo mandato", ha spiegato il presidente Rolli, "eravamo in piena pandemia e ci chiedevamo quale sarebbe stato il nostro futuro. Bene, forse nessuno ci credeva, ma noi ci abbiamo creduto e ci siamo impegnati per essere pronti alla ripartenza quando ce ne sarebbe stato maggior bisogno". Grazie alla capacità progettuale e alle risorse messe in campo dalla Regione Puglia, Assessorato allo Sport, e dalla presidenza nazionale del CSI, sono stati realizzati importanti progetti nelle scuole, nelle parrocchie, nei centri cittadini e nei quartieri svantaggiati. L'attenzione al territorio e il confronto con la presidenza nazionale hanno portato, inoltre, a dover considerare alcune situazioni particolari, presenti da tempo in alcune realtà, dove oggi si riparte con nuove sfide e nuove forze giovani. Inoltre, è stato svolto un importante lavoro di revisione dei territori, che ha consentito di avviare un processo di accorpamento di varie associazioni sportive, che oggi formano un tutt'uno con la Città Metropolitana di Bari. "Ho servito questa associazione con amore e passione", ha sottolineato il presidente uscente "e continuerò a farlo nel nuovo ruolo che andrò a ricoprire, impegnandomi soprattutto a livello territoriale. Se tornassi indietro, rifarei tutto, senza tralasciare nulla. Tutto quello che ho fatto l'ho sempre attuato nel rispetto delle regole e dei regolamenti che l'associazione ci pone di fronte". Questa esperienza umana e sportiva è stata fondamentale per la crescita professionale di Rolli: "Di questa esperienza porterò con me il sorriso, la felicità e la tenacia di tanti giovani atleti, e anche gli sguardi, a volte di lacrime e delusione, che ho incontrato in questi anni. Quegli occhi spalancati in attesa di ricevere una medaglietta. Mi porto con me l'attenzione e l'accompagnamento che ho avuto da parte del presidente nazionale Vittorio Bosio, del vicepresidente Marco Calogiuri e dei tanti dirigenti con cui ho avuto modo di collaborare a ogni livello associativo, imparando da ognuno qualcosa di diverso e di nuovo".
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Un gesto di generosità che dona nuova vita
Da un evento tragico, quale la morte, sono “rinate” diverse persone grazie alla straordinaria generosità di una donna di 62 anni, originaria di Fasano e residente da un anno a Locorotondo. In vita, aveva espresso ai suoi cari la volontà di donare i propri organi, un atto di altruismo che ha permesso di salvare altre esistenze. Il prelievo degli organi è avvenuto presso l’ospedale di Taranto e, durante le esequie, una delegazione dell’AIDO di Fasano ha voluto renderle omaggio. La presidente dell’associazione, Marisa, ha raccontato con grande emozione il significato di quel momento: «Insieme a una delegazione dell’AIDO, con il labaro e la sciarpa distintiva, ci siamo recati a Locorotondo per partecipare alla messa funebre della signora fasanese che ha donato cuore, fegato e reni. Abbiamo incontrato il parroco, il quale non era a conoscenza del nobile gesto della defunta, e gli abbiamo chiesto se fosse possibile esporre il labaro sull’altare, leggere la preghiera del donatore e dedicare alcune parole al tema della donazione. Il parroco ha accolto la nostra richiesta con un coinvolgimento, una delicatezza e un’efficacia tali che, al termine della cerimonia, la figlia della donatrice, visibilmente commossa, ha condiviso con noi un racconto toccante: anche lei aveva vissuto il miracolo della donazione, essendo sua figlia tra coloro che in passato hanno ricevuto un organo che le ha salvato la vita. La donna ci ha abbracciate, esprimendo l’orgoglio per la scelta della madre e il desiderio di entrare a far parte della nostra associazione». Parole che raccontano un’emozione profonda, un legame che va oltre la vita e che si rinnova nel gesto di donare. In un momento di dolore, la consapevolezza che la propria madre abbia salvato altre vite ha trasformato la sofferenza in una forma di speranza. Questo episodio è la dimostrazione di come la cultura della donazione sia un valore inestimabile, capace di generare nuova vita anche nel momento più buio. La storia di questa donna non è solo un esempio di altruismo, ma anche un invito alla riflessione: scegliere di donare i propri organi significa lasciare un’eredità di amore e solidarietà. Come ha sottolineato Marisa, l’umanità, la partecipazione emotiva e la vicinanza affettiva sono elementi essenziali dell’impegno dei volontari. Essere presenti accanto a chi soffre una perdita così dolorosa è un atto di profonda empatia, che può aiutare a trasformare il lutto in una nuova speranza per chi lotta per la vita.
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Al Morvillo Falcone gli studenti parlano di epilessia
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