Redazione

A distanza di tre anni dalla sua morte, il ricordo di Armel Dabrè è sempre vivo da quel 16 Giugno 2022. Armel moriva a soli 23 anni, una delle tante vittime sul luogo di lavoro. Era occupato nella Centrale della Mercure SRL di Laino Borgo, in provincia di Cosenza, per conto di un'impresa esterna. La notizia della sua morte fu data dai suoi amici e "fratelli" Doulla e Sissoko, ancora oggi  increduli per quanto accaduto. Mesagne aveva accolto con affetto Armel ancora minorenne, sfuggito a tragedie ormai  tristemente note come la  detenzione nei lager libici e i cosiddetti viaggi della speranza lungo la rotta mediterranea, stragi continue nel Mare Nostrum. 

Armel riuscì ad inserirsi nel tessuto sociale ed economico della nostra città svolgendo piccoli lavori e poi specializzandosi come saldatore. Purtroppo anche lui è tra le vittime degli incidenti sul lavoro, che continuano ad essere una piaga sociale in Italia, un fenomeno inaccettabile in un paese che si definisce civile.
Oggi Armel riposa in pace nel suo villaggio di Lengha, in Burkina Faso. Noi amici ed educatori, insieme ai suoi amici fraterni Sissoko e Doulla, conserveremo di lui un ricordo affettuoso. Il simbolo di questo affetto è un albero che abbiamo piantumato in piazza Iqbal Masih a Mesagne, presso la quale ci ritroveremo tutti insieme giovedì 19 Giugno per un momento di raccoglimento.
Sarà l'occasione per ricordare anche un altro lavoratore, vittima di un incidente stradale avvenuto il primo maggio scorso mentre ritornava a casa in bicicletta. Lamine è stato investito da un'auto e non ha ricevuto soccorso. A testimonianza di questa tragedia ora rimane una bicicletta bianca, installata nei pressi del luogo dell'incidente lungo la strada provinciale che collega Mesagne con San Vito dei Normanni.
Per commemorare questi due giovani lavoratori, le cui vite sono state interrotte troppo presto, ci incontreremo alle ore 19 di giovedi 19 Giugno in piazza Iqbal Masih.
 

Candidature per la selezione di giovani in progetti del Servizio Civile Regionale il termine scade alle ore 14 di giovedì 19 giugno prossimo.

 
Scade alle ore 14 di giovedì 19 giugno prossimo il termine di presentazione delle candidature per la selezione di 134 giovani da impiegare in progetti di Servizio Civile Regionale (SCR) all'interno della Rete Galattica, così come previsto dallAvviso pubblico.
 Tale comunicazione ufficiale, finalizzata alla selezione di giovani tra i 18 e i 28 anni residenti in Puglia, prevede che essi dovranno impegnarsi per 12 mesi in uno dei progetti presentati dai 67 Comuni della rete Galattica.
Galattica, peraltro, è una rete di luoghi fisici, i Nodi, distribuiti in varie località della Puglia, dove i giovani possono accedere a una vasta gamma di risorse, informazioni e ricevere supporto per esplorare nuove opportunità di crescita, innovazione e connessione.
I volontari di SCR saranno impegnati nellanimazione territoriale e nella promozione delle informazioni e delle opportunità per i propri coetanei e le proprie coetanee in sinergia con le specifiche attività dei Nodi Galattica. Per il Comune di Brindisi saranno selezionate 2 unità da impiegare nel progetto "Brindisi Ipergalattica" del Nodo Galattica presso Palazzo Guerrieri, Via Guerrieri, 7 (Br).
Maggiori ragguagli su undefined o collegandosi a serviziocivileregionale.regione.puglia.it - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

"La giunta distrettuale - si legge nella nota - reputa né condivisibili né accettabili le valutazioni espresse su alcuni organi di stampa da parte di alcuni esponenti politici e dei rappresentanti di alcuni sindacati della polizia di Stato sull’operato dei magistrati della Procura della Repubblica di Taranto, impegnati, in queste ore, in delicati accertamenti sulle circostanze che hanno immediatamente seguito l’uccisione del brigadiere capo dei carabinieri Carlo Legrottaglie". 

"La natura degli accertamenti in corso - prosegue il comunicato dell'Anm - impone la partecipazione ad essi, anche nel loro interesse, del personale del commissariato della polizia di Stato di Grottaglie, coinvolto, suo malgrado, nel conflitto a fuoco nel quale ha perso la vita Michele Mastropietro. 
Tale partecipazione è imposta dalla lettera, dalla ratio e dalla finalità delle norme del  Codice di procedura penale che disciplinano gli accertamenti in corso da parte della Procura della Repubblica di Taranto". 

"Nessuno di tali accertamenti può e deve essere letto come uno schiaffo alla realtà, alla logica e al lavoro di chi ogni giorno rischia la pelle per proteggere i cittadini o come una manifestazione di confusione o di contraddizione o, addirittura, come il segno della volontà  di criminalizzare il personale della polizia di Stato di Grottaglie, pena il concreto rischio che una tragedia, quella della morte di Carlo Legrottaglie, che ha unito tutti divenga, invece, occasione per provare a dividere coloro, carabinieri, poliziotti e magistrati, che  quotidianamente svolgono, insieme, il loro lavoro dalla stessa parte, quella giusta". 

 

"La giunta distrettuale - si legge ancora nella nota - esprime sostegno, vicinanza, solidarietà, pieni e convinti, ai  magistrati della Procura della Repubblica di Taranto impegnati nell’essenziale e delicato compito di accertare i fatti accaduti. Coglie l’occasione per manifestare sincero apprezzamento per le parole e per l’operato dei difensori di fiducia del personale della polizia di Stato di Grottaglie, che, sin da subito e pubblicamente, hanno manifestato piena fiducia nell’operato  dei magistrati della Procura della Repubblica di Taranto, sottolineando che gli accertamenti  in corso costituiscono un atto dovuto a tutela dei diritti, anche e soprattutto di quelli del  personale della Polizia di Stato di Grottaglie".

"La giunta formula, infine, il sincero auspicio che tali accertamenti possano svolgersi  nel più breve tempo possibile, così da restituire al personale della Polizia di Stato di Grottaglie  la serenità necessaria perché continui a svolgere il suo essenziale e prezioso compito a difesa della comunità". .

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Da venerdì 13 giugno sono stati potenziati i collegamenti con i mezzi pubblici da e verso la zona PIP di Francavilla Fontana.

“Da alcuni giorni – commenta il Sindaco Antonello Denuzzo – la più importante area produttiva cittadina è stata dotata di 5 nuove fermate che la collegano con il resto del territorio comunale. È importante fornire una alternativa al mezzo privato per raggiungere il posto di lavoro e le numerose attività commerciali che sono presenti nell’area.”

Lo scorso 10 febbraio l’Assessore Sergio Tatarano e i tecnici di STP Brindisi avevano incontrato gli imprenditori Alessio Incalza e Emanuele Sternativo, rispettivamente presidente e vicepresidente del Consorzio Imprese Riunite, per programmare l’estensione del servizio di trasporto pubblico.

“Sul trasporto pubblico – prosegue l’Assessore alla mobilità sostenibile Sergio Tatarano – l'Amministrazione continua a stare in ascolto della cittadinanza per apportare tutti i correttivi possibili al fine di garantire un servizio realmente utile, capillare ed efficiente. Abbiamo previsto cinque corse con nuove fermate logisticamente tarate sulla base delle esigenze di chi lavora in zona industriale. Voglio ringraziare STP per la disponibilità dimostrata in particolare in questo ultimo anno in cui le modifiche al servizio e le iniziative di sensibilizzazione sono state innumerevoli.”

La zona PIP è stata attrezzata con 5 nuove fermate collocate in viale dell’Industria, via dell’Artigianato e 3 in viale del Commercio.

“Il trasporto pubblico nella zona Pip – commenta l’Assessore alle Attività Produttive Carmine Sportillo – consente di rafforzare i collegamenti con il centro cittadino favorendo l’accesso non solo dei lavoratori, ma anche di potenziali clienti che non possono ricorrere ad altri mezzi di trasporto. Si tratta di un tassello che si inserisce nel percorso di rinnovamento dell’area che parte dalla variante cui stiamo lavorando e arriva agli aspetti della vita quotidiana di imprenditori, lavoratori e semplici cittadini.”

Le novità per la zona PIP non finiscono qui. Nei giorni scorsi l’Amministrazione Comunale ha incontrato il Consorzio Imprese Riunite per confrontarsi sui prossimi interventi da attuare nell’area. Con l’applicazione dell’avanzo saranno destinate risorse per la manutenzione di strade, verde e marciapiedi, mentre sul fronte della toponomastica è ormai prossima l’intitolazione di strade e viali. Procede anche il lavoro per la definizione della variante, provvedimento indispensabile per modernizzare l’area e attrarre nuovi investimenti.

“La zona PIP – conclude l’Assessore all’Urbanistica Domenico Attanasi – rappresenta un’area fondamentale per lo sviluppo economico della Città. In questi mesi abbiamo lavorato alla definizione della toponomastica tracciando un percorso che è arrivato alle battute finali. Il passo più importante è rappresentato dalla variante che vuol dire modificare le regole di funzionamento dell’area per permettere l’arrivo di nuovi investitori con conseguenze rilevanti in termini occupazionali. Ci stiamo lavorando e siamo fiduciosi di portare a casa un risultato fondamentale per il futuro del territorio.”

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GIORNATA MONDIALE PER LA LOTTA A DESERTIFICAZIONE E SICCITA

 

CONCERTO TRA GLI ULIVI MARTEDI 17 GIUGNO A OSTUNI

Una serata di riflessione e di musica. Così il parco naturale regionale delle Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo celebra la giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità. Appuntamento prossimo martedì 17 giugno nell’uliveto dell’Istituto Tecnico Economico Tecnologico “Pantelli-Monnet” di Ostuni. Tre i momenti in cui si snoderà la serata. Alle 18 un confronto sugli effetti dei cambiamenti climatici e la necessità di adottare misure efficaci per mitigare le cause e pianificare azioni di adattamento. Dopo l’introduzione del dirigente scolastico Natale Palmisano e dell’assessore regionale all’ambiente Serena Triggiani, previsti gli interventi del presidente della Regione Emiliano, dell’assessore regionale alla Cultura Viviana Matrangola, del sindaco di Ostuni Angelo Pomes, del presidente dell’ente parco Dune Costiere Annarita Angelini e del direttore generale dell’Acquedotto Pugliese Francesca Portincasa. Alle 19 il concerto di musica acustica tra gli ulivi con le esibizioni del trio composto da Dalila Spagnolo ( voce ), Alessandro Ferrari ( chitarra classica ) e Gioele Nuzzo ( cajon, dijeridoo, tamburi ). Quindi la suggestiva conclusione con l’esperienza immersiva tra gli ulivi secolari.

“Questo evento – è detto in una nota del parco – rappresenta un esempio concreto di come la collaborazione tra istituzioni, scuole e aree protette possa generare attività svolte a sensibilizzare la cittadinanza su temi ambientali urgenti utilizzando la cultura e la musica come veicolo di messaggi importanti per la salvaguardia del nostro territorio”.

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Si è concluso con successo con il workshop internazionale organizzato dal Consorzio di Gestione di Torre Guaceto il progetto ENGAGE (Enhancing Protection of Nature and Biodiversity of the South Adriatic Ionian Strait) con l’obiettivo di raccogliere contributi qualificati, buone pratiche e raccomandazioni operative per la protezione e la governance condivisa dello “Stretto Adriatico-Ionico Meridionale”. Lo “Stretto Adriatico-Ionico Meridionale” è un’Area Ecologicamente o Biologicamente Significativa (EBSA) situata tra Italia, Albania e Montenegro, identificata dalla Conferenza delle Parti (COP) durante la Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD), svoltasi nel 2014 a Pyeongchang (Repubblica di Corea).

ENGAGE, finanziato dal Programma Interreg IPA CBC South Adriatic 2021/2027, è un progetto small avviato a febbraio 2024 e con conclusione prevista per il 31 luglio 2025 che mira a rafforzare la cooperazione tra Italia, Albania e Montenegro attraverso la capitalizzazione del documento “Policy paper for the definition of a governance framework for the South Adriatic-Ionian Strait EBSA”.

A sottolineare l’importanza dell’iniziativa, il Presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Rocky Malatesta, ha dichiarato:

“ENGAGE rappresenta una straordinaria opportunità per costruire una visione condivisa e concreta di tutela della biodiversità del nostro mare con enti di grande rilevanza tecnica e politica dell’Adriatico. Il coinvolgimento attivo delle comunità locali e il confronto internazionale sono strumenti fondamentali per promuovere una gestione partecipata e sostenibile di questa area marina transfrontaliera. Il tavolo di dialogo promosso tra i Ministeri dell’Ambiente di Italia, Albania e Montenegro insieme alla Regione Puglia, ha rappresentanto un punto di svolta per immaginare insieme un futuro più resiliente per il Sud Adriatico ed individuare misure di conservazione condivise.”

Il workshop, che ha visto la partecipazione per i saluti istituzionali del sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, e del rappresentante dell’Autorità di Gestione del Programma Interreg IPA CBC, Claudio Polignano, si è aperto con l’intervento del presidente Rocky Malatesta. Quest’ultimo ha sottolineato il ruolo strategico del Consorzio nell’ambito della cooperazione territoriale europea e l’importanza di una visione condivisa per la conservazione di quest’area marina transfrontaliera.

Nel corso della giornata sono intervenuti rappresentanti della Commissione Europea, del WWF Italia, di Associazioni del settore ambientale dell’Albania e del Montenegro, di MedPAN, della Fondazione CMCC, dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN) e di MedReact, con approfondimenti tecnici e scientifici sui temi della strategia UE per la biodiversità al 2030, sulle reti di Aree Marine Protette transfrontaliere e sulle sfide per la sostenibilità e la resilienza marina nel Sud Adriatico.

Il momento centrale dell’intera giornata è stato una tavola rotonda di alto profilo politico-istituzionale, moderata da Iztok Škerlič (Coordinatore dell’EUSAIR Facility Point), che ha visto confrontarsi i referenti dei Ministeri competenti per l’Ambiente di Italia, Albania e Montenegro, insieme all’Assessore Serena Triggiani della Regione Puglia. Occasione, questa, importantissima per discutere pubblicamente le strategie di governance condivisa e le misure di protezione comuni, per rispondere in modo coordinato alla necessità di salvaguardia dell’ecosistema marino nello Stretto Sud Adriatico-Ionico. Il dibattito, aperto anche a domande dal pubblico, ha offerto una piattaforma di confronto reale tra esperti ed istituzioni nazionali e regionali per immaginare strumenti normativi e operativi all’altezza degli impegni internazionali e delle attese dei territori.

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Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro operativo tra il Presidente di ANCE Brindisi, Angelo Contessa, e la Direttrice dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Brindisi, Alessandra Pannaria, volto a rafforzare il dialogo e la collaborazione tra il mondo datoriale, gli organismi di vigilanza e la bilateralità edile. Presenti anche l’Ispettore ITL Alessandro Nuzzo e il Direttore della Cassa Edile di Brindisi, Francesco Perrino.

Il confronto si è sviluppato nel quadro del Protocollo d’intesa siglato in Prefettura nel 2022, che aveva delineato la necessità di potenziare il coordinamento e la comunicazione tra enti istituzionali per garantire maggiore efficacia nell’azione di controllo, prevenzione e tutela nei comparti produttivi strategici, tra cui l’edilizia.

Durante l’incontro, sono stati affrontati diversi aspetti operativi legati al monitoraggio della regolarità nei cantieri, con particolare riferimento alla possibilità di istituire un canale diretto con l’ITL per la gestione tempestiva delle segnalazioni.

Un focus centrale del confronto ha riguardato le novità introdotte dalla Nota INL n. 964/2025, che chiarisce aspetti applicativi della patente a crediti obbligatoria per le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili.

Particolare attenzione è stata rivolta alla piaga dilagante delle false partite IVA, ovvero soggetti formalmente registrati come autonomi, ma che di fatto svolgono attività continuativa, in esclusiva e sotto vincolo di subordinazione per un’unica impresa. Una pratica elusiva e dannosa, che traveste veri e propri rapporti di lavoro subordinato, sottraendo diritti essenziali ai lavoratori e alterando gravemente le regole della concorrenza nel mercato.

È fondamentale riaffermare con forza l’obbligo di applicazione del CCNL dell’edilizia in tutti i casi in cui l’attività lavorativa ne abbia i requisiti di fatto. Solo il corretto inquadramento contrattuale può garantire tutele adeguate, sicurezza, formazione e contribuzione congrua ai fondi bilaterali e previdenziali del settore.

Questa distorsione non solo priva i lavoratori dei loro diritti, ma rappresenta un elemento profondamente distorsivo per l’intero comparto, perché consente a soggetti sleali di operare a costi inferiori grazie al mancato rispetto di obblighi contrattuali, fiscali e assicurativi.

ANCE Brindisi ha ribadito con forza la propria volontà di prevenire ogni forma di illecito e distorsione del mercato, a tutela delle imprese regolari e della dignità del lavoro. Un impegno che passa attraverso la promozione della trasparenza, il rispetto dei contratti collettivi e la piena collaborazione con gli organi ispettivi e la bilateralità.

«La Cassa Edile, quale ente bilaterale del sistema ANCE e sindacati di categoria, opera per la tutela dei diritti dei lavoratori e il supporto alle imprese regolari», ha dichiarato Angelo Contessa. «Lavorare in sinergia con l’ITL significa rafforzare l’intero sistema di legalità e sicurezza dei lavoratori, valorizzando le imprese che rispettano le regole e scoraggiando chi tenta scorciatoie».

Tutti i partecipanti hanno espresso piena disponibilità a riprendere e dare attuazione concreta al Protocollo prefettizio del 2022, rilanciando in modo strutturato il capitolo dedicato all’edilizia e ponendo le basi per una rete istituzionale stabile, coordinata e reattiva, capace di sostenere legalità, qualità e sicurezza del lavoro e sviluppo sano del territorio.

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Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio nell’abitato di Mesagne (BR). I lavori riguardano l’installazione di nuove opere acquedottistiche.

Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica il 19 giugno 2025 in via Dante, via Orazio, Via del Sasso, Via Trono e vie limitrofe.

La sospensione avrà la durata di 8 ore, a partire dalle ore 08:00 con ripristino alle ore 16:00.

Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.

Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.

Per informazioni:

Acquedotto Pugliese, inoltre, offre ai cittadini la possibilità di ricevere direttamente e gratuitamente, in tempo reale, al proprio indirizzo di posta elettronica, le informazioni relative alle sospensioni del servizio, aderendo al servizio di newsletter “myaqpaggiorna”.

 

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Si è fatta drammatica la situazione in Puglia sul fronte siccità, nonostante le precipitazioni di maggio, pari a 43,6 millimetri in media siano state superiori del 32% rispetto alla media storica e con una distribuzione piuttosto omogenea, tranne che sul Tavoliere, dove sono state più scarse in media pari a 30 millimetri, scenario critico che impone di investire in manutenzione del territorio, infrastrutturazione idraulica ed innovazione, perché senza acqua non c’è cibo. E’ Coldiretti Puglia ad affermarlo, in occasione della giornata mondiale per combattere desertificazione e siccità che ricorre il 17 giugno, quando nelle dighe della Capitanata ci sono quasi 60 milioni di metri cubi d’acqua in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

La Capitanata combatte da due settimane una guerra impari con temperature straordinarie (37°- 38°) e con accumuli d'acqua, che probabilmente non basteranno nemmeno a soddisfare il fabbisogno potabile nei prossimi mesi – denuncia Coldiretti Puglia - senza contare i danni ad un'agricoltura già compromessa da oltre un anno di siccità; gli invasi foggiani trattengono ora volumi idrici, pari a 104 milioni di metri cubi d’acqua.

L’Associazione Nazionale delle Bonifiche evidenzia come sia stato uno studio dell'Università di Trieste ad indicare il peso economico dell'irrigazione a partire dall'effetto prodotto sul valore dei suoli agrari, stimando una relazione statisticamente significativa fra il VAM (Valore Agricolo Medio) di una coltura e la possibilità di irrigarla.

Dall'analisi emerge che il valore agricolo medio delle colture economicamente più importanti, come seminativo, frutteto, orto, prato si aggira sui 40.000 euro ad ettaro, con un massimo al Nord pari a 52.000 euro/ha e il minimo nel Centro, 20.000 euro/ha. La presenza dell'irrigazione discrimina in modo significativo il valore, introducendo una differenza fra irriguo e non irriguo pari mediamente a 13.500 euro/ha; in termini percentuali tale "forbice" è più elevata al Centro-Sud (60-80%) rispetto al Nord (39%) a causa delle sempre più marcate differenze climatiche.

Il beneficio prodotto dall'irrigazione si differenzia, oltre che per latitudine geografica anche per colture praticate: nei seminativi, mediamente, l'incremento di valore riconducibile all'irrigazione è pari a circa il 27%. Il contributo massimo si registra per i suoli a colture specializzate: frutteto (+35%) e orto (+82%); significativo è pure il contributo fornito al valore dei prati (+48%) che, nel Nord, richiedono elevati volumi d'acqua.

Intanto, Coldiretti ha sensibilizzato il Governo ad accelerare nell’erogazione degli aiuti sulle assicurazioni e ad agevolare una riforma del sistema della gestione del rischio, che proprio a causa degli effetti dei cambiamenti climatici si è trovato a dover fronteggiare situazioni mai vissute prima. Basti pensare che il valore assicurato delle produzioni agricole per l’anno 2024 ha raggiunto i 10 miliardi di euro per circa 65 mila imprese agricole.

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La Polizia di Stato di Brindisi sequestra 9 kg di hashish: un uomo arrestato.

Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, della presunzione di non colpevolezza e della necessaria verifica dibattimentale, per quanto risulta allo stato attuale, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.

La Polizia di Stato di Brindisi, nell'ambito di specifici controlli disposti dal Questore e nel corso della consueta attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, nel tardo pomeriggio del 10 giugno scorso ha arrestato un giovane, con precedenti specifici, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo hashish.

In particolare, gli agenti della Squadra Mobile, venuti a conoscenza che presso l’abitazione dell’uomo potessero essere occultati ingenti quantitativi di stupefacente, hanno proceduto ad una perquisizione locale, che sortiva esito positivo, in quanto all’interno di un piccolo frigo bar, situato nella camera da letto del ragazzo, è stato rinvenuto un totale complessivo di circa 9 kg di sostanza stupefacente del tipo hashish, suddivisa in n. 88 panetti e n. 32 involucri già confezionati per la vendita, un bilancino di precisione e un coltello con residui di droga.

L’Autorità Giudiziaria, informata dell’arresto, ha disposto che il giovane venisse associato presso la locale Casa Circondariale in attesa della convalida.