Redazione
Presentata la Guida di Repubblica “Appia Antica, Regina Viarum: Patrimonio Mondiale dell'Unesco”
È stato il Salone di Rappresentanza della Provincia di Brindisi a ospitare la presentazione della Guida di Repubblica “Appia Antica, Regina Viarum: Patrimonio Mondiale dell'Unesco”, un grande viaggio da Roma a Brindisi passando per i Castelli Romani e la pianura Pontina, il casertano e il Sannio, l'Irpinia e la Basilicata, prima di approdare in Puglia con i due rami dell'Appia Claudia e dell'Appia Traiana, per tuffarsi nell'Adriatico che guarda a Oriente.
Rifiuti, il Tar respinge listanza cautelare proposta da Avr
La Prima sezione del Tar Puglia sezione di Lecce (presidente Giancaspro, estensore Rossi) ha pubblicato oggi la propria ordinanza con la quale ha respinto listanza cautelare proposta da Avr per lAmbiente contro il Comune di Brindisi e nei confronti di Teknoservice Srl, confermando per la trattazione di merito del ricorso e dei motivi aggiunti, ludienza pubblica del 26 novembre 2025.
Brindisi: Presentazione Protocollo d’Intesa “Accordo di Rete per la Parità di genere”
Brindisi: Presentazione Protocollo d’Intesa “Accordo di Rete per la Parità di genere”.
L'ASL DI BRINDISI STABILIZZA IL PERSONALE PRECARIO
VITTORIA SUL PRECARIATO DELLA FP CGIL BRINDISI E DEI LAVORATORI. ASL BRINDISI STABILIZZA IL PERSONALE PRECARIO
La ASL Brindisi ha chiuso definitivamente l’iter per la stabilizzazione del personale precario.
Una grande vittoria per i lavoratori, per le loro famiglie e per la sanità brindisina.
Da oggi, tante lavoratrici e lavoratori, tanti giovani professionisti della sanità possono guardare al futuro con la certezza di un lavoro stabile e dignitoso.
È il risultato di una battaglia lunga e determinata che la FP CGIL Brindisi ha portato avanti senza mai fare un passo indietro.
Abbiamo lottato perché nessuno venisse escluso.
E siamo stati gli unici a pretenderlo con forza, sin dall’inizio, in ogni sede formale e istituzionale.
Abbiamo ottenuto che tutti i lavoratori in possesso dei requisiti venissero inclusi nel processo di stabilizzazione, senza arbitri, senza esclusioni arbitrarie, senza interpretazioni al ribasso.
Abbiamo lavorato per ottenere anche le coperture finanziarie aggiuntive previste dai DM 70 e 77, e preteso che la ASL applicasse in pieno la normativa, superando ogni tentativo di rinvio o di interpretazione restrittiva.
Non è una conquista casuale, è frutto di un impegno sindacale costante e trasparente.
Sappiamo che oggi, come spesso accade, qualcuno proverà a salire sul carro.
A noi interessa il risultato. Noi abbiamo scelto il lavoro, abbiamo scelto le persone.
Oggi siamo felici per i lavoratori che, dopo anni di precariato e sacrifici, potranno finalmente costruire il proprio futuro.
Dietro ogni contratto stabile ci sono storie, volti, famiglie, progetti di vita che oggi trovano finalmente dignità e riconoscimento.
È una grande vittoria della FP CGIL Brindisi e dei lavoratori, ma anche un segnale importante per tutta la sanità pugliese: il precariato non può e non deve più essere la regola.
Continueremo a vigilare, a batterci, affinché nessuno venga lasciato indietro e perché il lavoro stabile torni ad essere la normalità, non l’eccezione.
Mai più lavoratori invisibili. Mai più precariato.
FP CGIL Brindisi c’è. E ci sarà, sempre.
Segretario Generale FP CGIL BRINDISI
Luciano Quarta
Il Coordinatore Sanità FP CGIL BRINDISI
Francesco Pollasto
Al via i lavori per la realizzazione dell’area mercatale
Sono partiti i lavori per la realizzazione dell’area mercatale nell’ex Giardino delle Delizie di Francavilla Fontana. “Dopo un complesso percorso burocratico – commenta il Sindaco Antonello Denuzzo – abbiamo avviato i lavori per la realizzazione dell’area mercatale. Puntiamo a realizzare uno spazio polifunzionale dedicato a mercati, fiere ed attrezzato per spettacoli, eventi o per trascorrere del tempo all’aria aperta. L’obiettivo principale è migliorare le condizioni di lavoro degli operatori e rendere più̀ agevole l’accesso al mercato a tutte le persone che ogni sabato lo frequentano.”
Il primo lotto di interventi appena avviato, che prevede un investimento complessivo di 1,1 milioni di euro, interessa la parte estrema del giardino delle Delizie nella zona delimitata da via Foscolo e viale Germania. Su questo terreno, che da anni si presenta come uno spazio rurale privo di identità, sarà realizzato un parcheggio dotato di illuminazione, percorsi pedonali e un marciapiede che collegherà via Belgio e Via Cavour.
“L’area mercatale – prosegue l’Assessora ai Lavori Pubblici Annalisa Toma – avrà un impatto positivo sulla dotazione di servizi dei quartieri Peschiera e Madonna delle Grazie che potranno beneficiare di uno spazio attrezzato per diverse attività, ma anche di un parcheggio utile per lo sviluppo dell’intermodalità.”
Il parcheggio potrà accogliere circa 130 veicoli e si trova in una posizione strategica nella prospettiva della realizzazione del nuovo Istituto Fermi e per rispondere nell’immediato alle esigenze di posti auto in occasione del mercato settimanale nel quartiere Peschiera.
“Con questa opera pubblica – afferma l’Assessore alle Attività Produttive Carmine Sportillo – vogliamo migliorare le condizioni lavorative degli operatori, rendere ottimale la fruizione del mercato e liberare i residenti del quartiere Peschiera che ogni sabato vivono enormi disagi.”
L’Amministrazione Comunale ha stanziato le risorse anche per gli interventi successivi prevedendo nel bilancio circa 766 mila euro per il secondo lotto di lavori. Grazie a questo stanziamento sarà possibile dare continuità al cantiere per rendere l’opera disponibile nel minor tempo possibile.
“L’avvio dei lavori dell’area mercatale – conclude l’Assessore all’Urbanistica Domenico Attanasi – arriva al culmine di una complessa procedura che ha consentito l’acquisizione dei terreni nel patrimonio comunale. L’obiettivo di questa infrastruttura è dotare la Città di uno spazio in grado di rispondere alle esigenze degli operatori del settore e dei cittadini.”
L’area mercatale, così come previsto dal PUG, sorgerà nella zona al confine tra i quartieri Peschiera e Madonna delle Grazie e sarà attrezzata per accogliere mercati, fiere, sagre e manifestazioni in generale, con zone pensate per attività sportive, svago, passeggio e relax. L’intera area sarà dotata di servizi igienici, di impianto di illuminazione e sistema di videosorveglianza.
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EUROAPI BRINDISI: SITUAZIONE INSOSTENIBILE, SERVE CHIAREZZA
La UILTEC Brindisi, a seguito dell’Assemblea Sindacale del 4 giugno con iscritti e simpatizzanti, esprime forte preoccupazione per la gravissima crisi che sta travolgendo lo stabilimento EuroAPI di Brindisi. Le condizioni produttive, finanziarie e organizzative dell’impianto sono ormai insostenibili e pongono seri rischi al futuro occupazionale di circa 230 dipendenti, con un management che continua a mostrare opacità e inadeguatezza nella gestione.
Il quadro finanziario è drammatico: quattro bilanci consecutivi in perdita, l’ultimo dei quali segna un rosso di almeno 38 milioni di euro, con l’azienda che si regge esclusivamente sul recupero degli ammortamenti e sulla rinuncia delle situazioni debitorie da parte della controllante. A questo si sommano gravi criticità produttive: la Vitamina B12 è ferma per mancanza di documentazione utile alla validazione; la Dalbavancina è bloccata da lacune comunicative con AIFA; la Rifaximina è persa e la Spiramicina potrebbe fermarsi a fine anno. Le dichiarazioni aziendali di un’attività produttiva al 90% sono in palese contrasto con la realtà percepita dai lavoratori, ben al di sotto del 50%.
A preoccupare ulteriormente è la sicurezza sul lavoro: eventi non comunicati, infortuni in aumento, mancanza di pezzi di ricambio e distacchi strutturali sono all’ordine del giorno. Inaccettabile anche la riorganizzazione del personale – inclusa la riduzione di 5 unità nel reparto chimico – senza alcun confronto con le RSU. La gestione del personale interinale inoltre, spesso spostato tra impianti senza adeguata formazione, alimenta un clima di paura e silenzio.
La UILTEC Brindisi chiede con forza: un incontro urgente con EuroAPI Corporate e i Segretari Nazionali, chiarezza sul destino del sito e sulle voci di una possibile vendita imminente, risposte sulla riorganizzazione del reparto chimico, la soluzione immediata dei problemi su Vitamina B12 e Dalbavancina, garanzie sulla sicurezza e libertà di segnalazione per i lavoratori ed il ritiro della proposta di riduzione dell’utilizzo di acqua certificata AQP per il processo produttivo.
La UILTEC è pronta a intraprendere tutte le azioni necessarie per tutelare i lavoratori e difendere il futuro dello stabilimento. Chiediamo trasparenza, rispetto e risposte concrete. Il tempo dell’attesa è finito.
Brindisi, 11 giugno 2025
IL SEGRETARIO UILTEC PUGLIA
Carlo Perrucci
La RSU/RLSA UILTEC
Domenico Tarantini
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Venerdì 13 giugno 2025 – ore 18.00
Lega Navale Italiana – Sezione di Brindisi | Via Amerigo Vespucci, 2
La Lega Navale Italiana – Sezione di Brindisi è lieta di invitare gli organi di informazione alla cerimonia di presentazione ufficiale della XIV Regata velica “Brindisi – Valona”, storica manifestazione sportiva che rappresenta un ponte tra le due sponde dell’Adriatico e un momento di forte richiamo per il territorio.
L’evento si terrà venerdì 13 giugno 2025 alle ore 18.00 presso la sede della Lega Navale di Brindisi, in via Amerigo Vespucci 2.
Per l’occasione sarà presente il Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, On. Nello Musumeci, a testimonianza dell’importanza strategica e simbolica di questa manifestazione, giunta alla sua 14ª edizione.
La regata si svolgerà dal 4 al 6 luglio 2025, rinnovando il legame sportivo, culturale e turistico tra Brindisi e Valona e promuovendo i valori del mare e della navigazione.
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FRODI: COLDIRETTI PUGLIA, DA OLIO A CONSERVE FINO A VINO TUTTI GLI INGANNI A TAVOLA; TENERE ALTA GUARDIA CONTRO TRUFFE ALIMENTARI
Dall’olio al vino, dalle conserve fino al grano, l’attività di contrasto delle forze dell’ordine in Puglia ha riguardato numerosi prodotti agroalimentari, con i sistemi di sofisticazione che divengono sempre più ‘avanzati’, per cui è importante tenere alta la guardia contro le frodi ma anche arrivare all’obbligo dell’etichetta d’origine su tutti gli alimenti in commercio per tutelare consumatori e agricoltori. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, sulla base del Report 2024 dell’ICQRF, Ispettorato centrale repressione frodi,
Dal sequestro in provincia di Bari di circa 8 tonnellate di merce di natura alimentare, etichettata in lingua presumibilmente cinese, priva di documentazione a garanzia del sistema di tracciabilità dei prodotti alimentari, in un’azione dell’ICQRF In collaborazione con la Guardia di Finanza e l'Agenzia delle Dogane, al sequestro, congiuntamente ai NAC di Salerno in Puglia di 9.000 capolini di carciofi perché inducevano il consumatore in errore circa il paese di origine, fino al sequestro a Taranto, in collaborazione con i NAS, di conserve vegetali di varie tipologie e pezzature, per etichettatura non conforme, sono solo la punta dell’iceberg delle truffe nel settore agroalimentare.
“Le frodi a tavola sono un crimine particolarmente odioso perché mettono a rischio la salute delle persone”, denuncia Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia, nel sottolineare che “si fondano sull’inganno e colpiscono soprattutto quanti dispongono di una ridotta capacità di spesa e sono costretti a rivolgersi ad alimenti a basso costo”. È necessario un netto stop all’ingresso di prodotti da fuori dei confini Ue che non rispettano gli standard che devono rispettare gli agricoltori in Italia – aggiunge Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia - garantendo il principio di reciprocità delle regole, poiché questa concorrenza sleale mette a rischio la salute dei cittadini e la sopravvivenza delle imprese agricole”.
Il falso Made in Italy a tavola colpisce in misura diversa tutti i diversi prodotti, dai salumi alle conserve, dal vino ai formaggi ma anche extravergine, sughi o pasta e riguarda tutti i continenti, denuncia Coldiretti Puglia, come dimostrato dall’attività investigativa di NAS, ICQRF, Carabinieri Forestali, Guardia di Finanza e gli altri organi investigativi. Intanto, dopo oltre dieci anni di attesa, è stato approvato in Consiglio dei ministri il disegno di legge sulle sanzioni in agricoltura e pesca, che apre finalmente la strada all'attuazione della cosiddetta “Legge Caselli”, da sempre sostenuta dall’organizzazione e avanzata già nel 2015 nella proposta di riforma predisposta da Giancarlo Caselli nell’ambito dell’Osservatorio Agromafie promosso dalla Coldiretti.
Il fatto che si preveda l'aggiornamento del codice penale per includere un nuovo capo interamente dedicato ai delitti contro il patrimonio agroalimentare “è un passaggio epocale che consente di colpire con maggiore efficacia tutte le frodi a danno della filiera alimentare, a partire dalla contraffazione delle denominazioni di origine DOP e IGP, fino all’utilizzo di segni ingannevoli per trarre in inganno i consumatori che pensano di mangiare un prodotto italiano quando in realtà non lo è. Coldiretti auspica che il disegno di legge sia in tempi ristretti approvato dal Parlamento anche con eventuali modifiche che vadano nel senso di ulteriore valorizzazione e tutela del made in italy agroalimentare, perché con l’introduzione del reato di agropirateria si riconosce finalmente la pericolosità criminale delle attività fraudolente organizzate e reiterate.
Coldiretti ha sempre denunciato l’assenza di strumenti giuridici all’altezza delle sofisticazioni moderne e ribadisce il proprio apprezzamento per un provvedimento che finalmente protegge davvero l’identità del Made in Italy. Soddisfazione anche per la nuova disciplina che rafforza le sanzioni amministrative per chi viola le norme su etichettatura, origine, ingredienti e denominazioni. Una battaglia che vede da sempre Coldiretti schierata in prima fila per il riconoscimento dell’origine su tutti i prodotti europei e a contrasto di un italian sounding oggi consentito dal codice doganale sull’origine dei cibi che permette attraverso l’ultima trasformazione di far diventare un prodotto straniero magicamente made in italy. In questo senso bene l’inasprimento per l’utilizzo abusivo delle parole “latte” e “formaggio” su prodotti vegetali a tutela della trasparenza verso i cittadini consumatori.
E’ altrettanto importante garantire anche la piena trasparenza su quanto si mette nel piatto, attraverso l’obbligo di indicare l’origine in etichetta su tutti gli alimenti in commercio. Coldiretti ha lanciato in Europa una proposta di legge di iniziativa popolare con l’obiettivo di raggiungere un milione di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani e difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori. La misura renderebbe obbligatoria l’origine degli ingredienti su tutti i prodotti alimentari venduti nell’Unione Europea. Solo così sarà possibile porre fine all’inganno dei prodotti stranieri spacciati per tricolori permesso dall’attuale norma del codice doganale sull’origine dei cibi che consente l’italianizzazione grazie ad ultime trasformazioni anche minime, come avviene nel caso anche dei semilavorati cinesi. E’ possibile sottoscrivere la proposta di legge in tutti i mercati contadini di Campagna Amica e in tutte le sedi territoriali ma anche sul web. Basta collegarsi al sito undefined.
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I carabinieri arrestano 41enne per evasione fiscale in Germania
Nella serata di ieri 10 giugno 2025, a Latiano, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Brindisi e della Compagnia di San Vito dei Normanni, all’esito di mirata attività investigativa, hanno rintracciato e arrestato un 41enne del luogo, destinatario di un mandato d’arresto europeo emesso il 17 aprile 2025 dal Tribunale Distrettuale di Kaiserslautern (Germania), scaturito a seguito di violazioni in tema di evasione fiscale e contributiva, commessi in Germania tra il 2022 e il 2025.
Tali provvedimenti consistono sostanzialmente in una forma di estradizione semplificata, affidata alle Autorità Giudiziarie degli Stati membri dell’Unione Europea e fondata sul principio della fiducia reciproca tra gli Stati.
Dopo le formalità di rito l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Brindisi a disposizione della Corte d’Appello di Lecce per l’eventuale convalida dell’arresto e l’applicazione di una misura coercitiva se ritenuta necessaria.
L’indagato non è da ritenersi colpevole fino a quando la responsabilità penale non sarà accertata con sentenza irrevocabile.
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Con l’ottavo aggiornamento dell’Elenco ufficiale degli Alberi Monumentali d’Italia, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste ha riconosciuto altri 95 patriarchi verdi, portando a 4.749 il numero totale degli esemplari tutelati nel nostro Paese. Tra questi, la Puglia si conferma terra di straordinario valore ambientale e culturale, con ben 216 alberi monumentali distribuiti in 72 Comuni.
“Questi alberi non sono semplici presenze botaniche, ma monumenti viventi che raccontano storie di comunità, tradizioni, resilienza e bellezza. Rappresentano l’identità profonda della nostra terra – dichiara la senatrice pugliese Maria Nocco, esponente di Fratelli d’Italia – Custodirli e valorizzarli significa non solo tutelare l’ambiente, ma rafforzare il legame tra cittadini e territorio, in un’ottica di sostenibilità e consapevolezza”.
Tra i Comuni pugliesi più rappresentati figurano Monte Sant’Angelo, con 25 alberi monumentali, seguito da Brindisi (16), Martina Franca (15), Accadia (11) e Altamura (8). Sono ben 35 le specie arboree censite nella regione, dalla roverella, che domina con 67 esemplari, al leccio, cerro, sughera, pino d’Aleppo e tasso, veri simboli del paesaggio mediterraneo.
“La varietà delle specie e la diffusione capillare su tutto il territorio – aggiunge la senatrice FDI – ci restituiscono un’immagine della Puglia come giardino diffuso, un patrimonio verde da promuovere anche attraverso percorsi educativi, turistici e culturali. Non possiamo permettere che questi giganti muti vengano dimenticati: vanno raccontati, visitati, studiati, amati”.
Con 96 esemplari, è la provincia di Foggia a vantare il primato regionale, seguita da Bari (45), Brindisi (25), Lecce (22), Taranto (22) e Barletta-Andria-Trani (6).
“Ringrazio il Ministro Lollobrigida e il Masaf per l’importante lavoro di tutela e aggiornamento dell’elenco. Come rappresentanti delle Istituzioni – conclude la Sen. Maria Nocco (FDI) – abbiamo il dovere di trasformare questo censimento in azioni concrete di valorizzazione, a partire dai Comuni, che possono diventare protagonisti della promozione del proprio patrimonio arboreo, anche attraverso la scuola, l’associazionismo e le attività turistiche”.
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