Redazione

Visita del Generale di Brigata Ubaldo Del Monaco, Comandante della Legione Carabinieri “Puglia”, alle Stazioni Carabinieri di Cisternino e Pezze di Greco.

Nei giorni scorsi, il Generale di Brigata Ubaldo DEL MONACO, Comandante della Legione Carabinieri “Puglia”, ha visitato le Stazioni di Cisternino e Pezze di Greco. L’alto Ufficiale, accompagnato dal Comandante della Compagnia di Fasano, Maggiore Massimo Cicala, dopo essere stato accolto dai rispettivi Comandanti di Stazione, Luogotenente Carica Speciale Salvatore Pernice e Luogotenente Carica Speciale Salvatore Rubbino, si è intrattenuto con i militari della sede, cui ha rivolto espressioni di ringraziamento e apprezzamento per l’efficace opera di prevenzione e repressione dei reati attuata quotidianamente sul territorio.

Il Comandante della Legione si è soffermato, durante il rapporto, sulla figura del Carabiniere, quale operatore sociale e sostegno perenne alla collettività, sottolineando l’importanza dell’ascolto, quale primaria qualità che tutti i militari, di ogni ordine e grado, devono assicurare al cittadino, missione del loro quotidiano lavoro. Altra indicazione ha riguardato l’importanza dell’aderenza e vicinanza, di servire la comunità con entusiasmo ed essere sempre d’esempio, che deve essere la “pietra miliare” di ogni Carabiniere, in servizio e fuori servizio.

Ha evidenziato l’importanza del Comando di Stazione quale primo e capillare presidio dello Stato sul territorio, volto costantemente alle esigenze dei cittadini e dei suoi “servizi di prossimità” alla popolazione, che, di fatto, sono la prima strategia d’impatto per contrastare alla base, sin dal loro nascere, anche le più complesse dinamiche criminali.

Visita del Generale di Brigata Ubaldo Del Monaco, Comandante della Legione Carabinieri “Puglia”, alle Stazioni Carabinieri di Cisternino e Pezze di Greco.

Nei giorni scorsi, il Generale di Brigata Ubaldo DEL MONACO, Comandante della Legione Carabinieri “Puglia”, ha visitato le Stazioni di Cisternino e Pezze di Greco. L’alto Ufficiale, accompagnato dal Comandante della Compagnia di Fasano, Maggiore Massimo Cicala, dopo essere stato accolto dai rispettivi Comandanti di Stazione, Luogotenente Carica Speciale Salvatore Pernice e Luogotenente Carica Speciale Salvatore Rubbino, si è intrattenuto con i militari della sede, cui ha rivolto espressioni di ringraziamento e apprezzamento per l’efficace opera di prevenzione e repressione dei reati attuata quotidianamente sul territorio.

Il Comandante della Legione si è soffermato, durante il rapporto, sulla figura del Carabiniere, quale operatore sociale e sostegno perenne alla collettività, sottolineando l’importanza dell’ascolto, quale primaria qualità che tutti i militari, di ogni ordine e grado, devono assicurare al cittadino, missione del loro quotidiano lavoro. Altra indicazione ha riguardato l’importanza dell’aderenza e vicinanza, di servire la comunità con entusiasmo ed essere sempre d’esempio, che deve essere la “pietra miliare” di ogni Carabiniere, in servizio e fuori servizio.

Ha evidenziato l’importanza del Comando di Stazione quale primo e capillare presidio dello Stato sul territorio, volto costantemente alle esigenze dei cittadini e dei suoi “servizi di prossimità” alla popolazione, che, di fatto, sono la prima strategia d’impatto per contrastare alla base, sin dal loro nascere, anche le più complesse dinamiche criminali.

PESCA: COLDIRETTI PUGLIA, SERVE NUOVO EQUILIBRIO UE PER SALVARE FLOTTA PUGLIESE E RISORSE MARINE.

 

Serve un nuovo equilibrio per salvare la flotta pugliese, già messa a dura prova da sacrifici insostenibili, con l’effetto di un calo inarrestabile della produzione ittica derivante dall’attività della pesca, non compensato dall’acquacoltura che non riesce a colmare i vuoti di mercato creati dell’attività tradizionale di cattura. Ad affrontare i temi è Coldiretti Pesca Puglia che ha incontrato il  gruppo di armatori e pescatori di Manfredonia capitanati da Nunzio Stoppiello, con Daniela Borriello, responsabile nazionale Coldiretti Pesca, Pietro Spagnoletti, responsabile Coldiretti Pesca Puglia, Lorenzo Belcapo, direttore di Coldiretti Foggia  e la Senatrice Anna Maria Fallucchi.

"Da troppo tempo assistiamo a una drastica riduzione del numero di imprese e lavoratori nel settore della pesca italiana – sottolinea Daniela Borriello, responsabile Coldiretti Pesca. – Ora è il momento di invertire la rotta e adottare una nuova strategia europea che metta sullo stesso piano gli aspetti ambientali, economici e sociali. Se non interveniamo subito con decisione, rischiamo di vedere scomparire intere comunità legate alla pesca, con una perdita irreparabile per l’economia, la cultura e l’occupazione del nostro Paese. Solo così sarà possibile garantire un futuro sostenibile e competitivo per il nostro comparto ittico".


Dai problemi della vita “ordinaria” dell’attività di pesca, spesso contrastata da norme amministrative inutili e dannose per gli operatori, alla necessità di rivedere il “Regolamento sanzioni” attualmente in vigore, orientato ideologicamente ad una visione quasi esclusivamente punitiva nei riguardi dell’attività di pesca,  Coldiretti è impegnata a livello comunitario a superare una visone colpevolista della pesca italiana.

Gli effetti combinati dei cambiamenti climatici, delle importazioni selvagge di prodotto straniero, dell’aumento dei costi di gestione, quali carburanti e materiali, e di una burocrazia sempre più asfissiante. impattano sulla sopravvivenza delle 1.500 imbarcazioni pugliesi – ricorda Coldiretti Puglia - ma anche sulla salute dei cittadini poiché con la riduzione delle attività di pesca viene meno anche la possibilità di portare in tavola pesce Made in Italy, favorendo le importazioni dall’estero di prodotti ittici che non hanno le stesse garanzie di sicurezza di quelle tricolori.

Anche il ‘fermo pesca’ non deve essere una mera restrizione dei tempi di pesca, misure già abusate dai regolamenti comunitari, ma deve avere come obiettivo quello di tutelare le risorse target nelle fasi biologiche più importanti quali la nascita e l' accrescimento dei giovanili, una fase di tutela che non può essere disgiunta dalla attenzione alla sostenibilità economica delle imprese di pesca coinvolte alla misura di fermo e dalla sostenibilità sociale per la tenuta dei territori costieri e delle tante economie collegate alla produzione ittica quali il commercio,) la ristorazione, il turismo, la cantieristica. Coldiretti Pesca ha portato le istanze ai tavoli nazionali con il Ministero per alcuni cambiamenti e miglioramenti del fermo pesca 2025,  evidenziando come alcune proposte siano già state accettate dal Ministero come il caso delle 72 ore di pesca, il cui conteggio sarà al netto del tempo occorrente per il raggiungimento del luogo di pesca.

Necessaria la formazione a beneficio degli operatori di Manfredonia che sarà organizzata da Coldiretti Pesca, per l’utilizzo degli strumenti elettronici di collegamento con la Guardia Costiera quali il sistema VSM (Blue box) e del giornale di bordo elettronico (LogBook), per il controllo satellitare, che causa una serie di contravvenzioni non corrette, spesso basate su una “presunzione” di irregolarità che non viene effettivamente verificata dall’organo controllore.

Una crisi quella del settore ittico tricolore che si trascina da 30 anni – rileva Coldiretti Puglia – in un mercato, quello del consumo del pesce, che aumenta, ma sempre più in mano alle importazioni. La flotta operante lungo le coste pugliesi – conclude Coldiretti Pesca Puglia - è costituita da 1.455 battelli che rappresenta il 12,3% del totale nazionale, il 10,5% del tonnellaggio e il 12% della potenza motore, con le aree vocate di  Manfredonia, Molfetta, sud Barese, Salento, dove il pescato più importante è costituito da gamberi, scampi, merluzzi, oltre agli allevamenti in mare aperto di spigole, ombrine e orate.

MESSAPICA CEGLIE – AIDO MENS SANA MESAGNE = 73 – 75

Messapica Ceglie: Gualano 14, Gallo 15, Argentiero 6, Cvetanovic 27, Vitucci, Salerno 2, Lanzillotti, Serpentino, Crovace 6, Ciracì, Bitetti. Allenatore: D. Faggiano.

Mens Sana Mesagne: Martinelli 3, Dellegtottaglie, Rollo 2, Potì 10, Pazzarelli 10, Brunetti 22, Moro, Colucci 1, Gigli 11, Ciccarese 6, Liace 10. Allenatore: Cosimo Romano.

Parziali:19-17 23-21 22-17 9-20

Arbitri: Caforio e Conte

La Mens Sana Mesagne non si ferma più. Espugna il campo della Messapica Ceglie, collezionando la sesta vittoria consecutiva e rimane sola in testa alla classifica del campionato di Divisione regionale uno. Davanti al pubblico delle grandi occasioni, con una folta rappresentanza ospite e in un clima di massima correttezza, le due formazioni si sono date battaglia a suon di canestri, considerando l’alta posta in palio. Ha prevalso al fil di sirena la Mens Sana Mesagne che ha saputo mantenere i nervi saldi nella fase finale, a discapito di una Messapica Ceglie che ha sprecato un vantaggio di quindici punti accumulato nel terzo quarto. La squadra di casa in settimana ha fatto la spesa a Taranto portando nella città Messapica il trio Salerno, Sarli e Bitetti, coach Faggiano manda in campo invece il trio mesagnese Gualano, Gallo e Crovace insieme a Cvetanovic e Salerno. Risponde coach Romano con il solito quintetto composto da Ciccarese, Gigli, Liace, Pazzarelli e Brunetti. Ed è proprio Brunetti, il migliore in campo, a mettere a referto subito due triple, risponde Gallo che inaugura le realizzazioni dei padroni di casa, poi Ciccarese tenta il primo alluno per gli ospiti (2-8). Il Ceglie si riorganizza e Cvetanovic scrive sette punti consecutivi che con la tripla di Gualano riporta in vantaggio i messapici (14-12). Mentre Pazzarelli, come spesso accade nel primo quarto, commette il secondo fallo personale e ritorna in panchina, Gigli rimette il naso avanti, ma è ancora Gualano, sempre particolarmente ispirato con la sua ex società, che realizza un’altra tripla mentre il primo periodo si chiude con il Ceglie in leggero vantaggio 19-17. Nel secondo periodo i padroni di casa provano a prendere il comando della partita, alla tripla di Gigli risponde la tripla di Argentiero (26-20) che infiamma la tifoseria locale. Ancora Gualano mette a referto altre due triple, ma ci pensa ancora capitan Potì a reggere le sorti dell’attacco mensanino, rispondendo con due tiri dalla lunga distanza (35-30). Cvetanovic e un’altra tripla di Argentiero portano il vantaggio del Ceglie in doppia cifra (40-30), ma in chiusura di tempo un parziale di 2-8 con ancora una tripla di Potì e un canestro di Ciccarese, chiudono il terzo parziale sul 42-38. Al rientro in campo Le Mens Sana rimane mentalmente nello spogliatoio e la Messapica in soli tre minuti piazza un parziale di 12-1 (54-39) volando a +15. Cvetanovic e Gallo guidano l’attacco cegliese, poi sale in cattedra Brunetti che spazza la difesa avversaria concretizzando dieci punti consecutivi, smorzando la tripla di Crovace, tenendo ancora in linea di galleggiamento i biancoverdi e chiudendo il terzo tempino sul 64-53. Nell’ultimo quarto viene fuori la capolista. I padroni di casa sbattono contro la difesa ospite e il solo Cvetanovic tenta di rispondere al recupero della formazione ospite. Liace padroneggia nella zona pitturata, realizzando sei punti consecutivi, il Ceglie tenta di resistere ma a 50” dal termine un tiro libero di Colucci mette le due squadre in parità. (73-73) Il Ceglie sciupa l’ultimo attacco e il Mesagne ha ancora 13” per chiudere la partita. Coach Romano chiede il time out e organizza l’ultimo assalto. Ci pensa Pazzarelli, in ombra per tutto l’incontro, a risolvere il match con una penetrazione che taglia indisturbato tutta l’area avversaria prima di depositare il pallone nel canestro. Resta un solo secondo di gioco al Ceglie per un ultimo tentativo che non produce nulla di nuovo. Festa in campo della Mens Sana Mesagne e sulla tribuna occupata dai tifosi ospiti per questa importante vittoria ai fini della classifica che vendica l’unica sconfitta in casa nel girone d’andata. Il calendario adesso sorride ai mensanini che disputeranno in casa tre degli ultimi quattro incontri della prima fase. Si comincia sabato prossimo, al padefrancesco ore 18:30, con la Santa Rita Taranto dell’argentino Arancibia, il miglio realizzatore del campionato.

 

Una buona notizia per le persone con disabilità e le loro famiglie arriva dal comune di Mesagne: nel 2025 arriverà un aiuto economico per rendere le case più accoglienti e adatte a tutti. Grazie ai sussidi i disabili potranno avere eliminare quelle barriere che rendono difficile muoversi o usare gli spazi, come gradini, porte strette o bagni non attrezzati. Il contributo è un'occasione importante per migliorare la vita di chi ha difficoltà motorie, ma anche per le famiglie che magari hanno un genitore anziano o un figlio con disabilità. E non è tutto: anche i condomini possono fare richiesta per lavori nelle aree comuni, come rampe o ascensori più spaziosi. Ma chi può chiedere questi soldi? Ci sono diverse possibilità.

Possono presentare la domanda coloro che hanno una disabilità; chi si prende cura di un familiare con disabilità, come genitore o tutore, oppure chi nella veste di proprietario di un’abitazione in cui risiede un diversamente abile e si vuole rendere più accessibile l'alloggio. Infine, può fare richiesta chi abita in un condominio dove vive una persona con disabilità, per i lavori da svolgersi nelle parti comuni. Però attenzione, c'è un dettaglio importante: la domanda va presentata entro il 1° marzo 2026. E poi, i soldi arriveranno solo se il Ministero darà il placet ai finanziamenti. Insomma, bisogna tenere le dita incrociate. Per chi volesse saperne di più, magari per capire se si hanno i requisiti o come fare la domanda, ci si può recare direttamente all'ufficio Servizi Sociali di Mesagne, in via Castello 10. Oppure si può chiamare il numero 0831.732213. Si tratta di una opportunità per rendere Mesagne una città più accogliente e inclusiva. Abbattere le barriere architettoniche significa permettere a tutti di vivere la propria casa e la città in modo più sereno e indipendente.

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Le Amministrazioni comunali di Francavilla Fontana e Ceglie Messapica, con la Città degli Imperiali Ente capofila, hanno candidato ad un bando regionale un progetto da 1,3 milioni di euro per unire i due centri con un percorso ciclabile che si svilupperà sulla SP27, ai francavillesi nota come strada vecchia per Ceglie.

“Nell’anno del ritorno del Giro d’Italia in Puglia – commenta il Sindaco Antonello Denuzzo – d’intesa con il Comune di Ceglie Messapica, abbiamo candidato un ambizioso progetto che ci consentirà di mettere in sicurezza un percorso alternativo, poco frequentato dalle auto, che già oggi è molto utilizzato dai turisti, dai runners e dagli appassionati della bicicletta. Si tratta di una opportunità per valorizzare il nostro paesaggio rurale che affascina sempre più turisti.”

Il tracciato partirà da viale Francia, nei pressi dell’ospedale Camberlingo, e si concluderà nei pressi della stazione ferroviaria di Ceglie Messapica. Gli interventi in programma riguardano, dove possibile, l’allargamento della sede stradale, la creazione del tracciato ciclabile, la messa in sicurezza dell’asfalto, il rifacimento delle strade bianche, la realizzazione di un impianto di illuminazione dedicato, il posizionamento di dissuasori per rallentare la velocità dei veicoli e l’installazione di segnaletica verticale.

“La pianificazione organica degli ultimi anni in tema di mobilità sostenibile – prosegue l’Assessore al ramo Sergio Tatarano – oggi si traduce nella concreta possibilità di raccogliere finanziamenti per nuove opere pubbliche. Questo intervento, in particolare, darebbe continuità al percorso ciclopedonale attualmente in fase di realizzazione e che dal centro storico potrebbe dare protezione fino a Ceglie Messapica in un tragitto paesaggisticamente straordinario.”

L’obiettivo, espresso chiaramente nelle linee progettuali e nei rispettivi piani della mobilità ciclistica, è favorire la continuità del percorso ciclabile. Per Francavilla Fontana ciò si traduce con lo sbocco naturale lungo i percorsi ciclopedonali in fase di realizzazione. Altro obiettivo prioritario è l’intermodalità che sarà favorita grazie al collegamento con le fermate dei mezzi pubblici e con le aree parcheggio di prossima realizzazione a ridosso della nuova area mercatale e in viale Madonna delle Grazie.

“Il Piano Urbano della Mobilità Ciclistica – spiega l’Assessore all’Urbanistica Domenico Attanasi – ci consente di programmare investimenti organici che si inseriscono in una complessiva strategia di valorizzazione del quartiere Madonna delle Grazie. Un disegno che prevede la realizzazione dei parcheggi, dell’area mercatale, del nuovo Fermi e delle opere in programma con il contratto di Fiume. Siamo al lavoro su più fronti per proseguire nella modernizzazione urbanistica della Città.”

Il progetto si inserisce nel percorso avviato nel giugno 2021 con la sottoscrizione del protocollo d’intesa per la promozione del turismo lento tra i comuni di Francavilla Fontana, Ceglie Messapica e Villa Castelli. L’intesa è nata con l’esplicito obiettivo di costruire una rete intercomunale per razionalizzare e concentrare le politiche di mobilità lenta e facilitare i collegamenti tra territori legati da una storia e da caratteristiche comuni.

“Questo progetto – conclude l’Assessore al Turismo Carmine Sportillo – ci consentirà di realizzare una infrastruttura ciclistica che attraverserà le campagne di Francavilla e Ceglie consentendo a ciclisti e cicloamatori di vivere un'esperienza immersiva nel paesaggio rurale brindisino. Si tratta di un investimento importante in quanto, in caso di finanziamento, accrescerà l’attrattività del territorio in chiave di turismo lento ed esperienziale.”

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Quarta vittoria consecutiva per la CEDAT85-OMEGA Volley Mesagne.Piegata questa sera dopo 2 ore di gioco la TELMES AC COLELLA BARI per 3-1 (25-10 / 25-27 / 25-20 / 28-26).Dopo un primo set  che  Ristani e Compagni hanno messo in saccoccia a briglie sciolte, si pensava sugli spalti che almeno per una volta questi ragazzi avrebbero salvaguardato le coronarie dei tanti tifosi convenuti numerosi anche oggi nel Pala Macchitella di S.Vito dei Normanni. E invece ecco l'altro lato della medaglia che non ti aspetti. Con i Baresi ultimissimi in Classifica Generale con 5 punti tornati in campo dal secondo parziale con una grinta ed un coraggio degni di una squadra d'alta classifica. Ordinata a muro ma soprattutto efficace al servizio la Colella Bari ha cominciato ad aver fiducia nei propri mezzi lottando punto a punto sino a portare a casa il secondo set.Cambio di campo con un Giacomo Viva effervescente in panchina al pari di Tony Lo Re.Confermato Giannini in regia si riprende con lo stesso canovaccio anche nel terzo parziale con i Salentini che cercavano di scappare ed i Baresi sempre pronti a ricucire.Poi la svolta sul 17-17 l'entrata in campo del giovanissimo Fiandaca mossa che sabato scorso si e' rivelata vincente a Salerno e Mesagnesi che volano sul 2-1. Il IV e decisivo set vede subito il Bari volare sul 5-2. Time out Cedat e avversari ripresi.Dal pareggio in poi abbiamo assistito ad un vero corpo a corpo tra le 2 squadre in campo che se le son date di santa ragione.Giannini e' di nuovo entrato in campo per il giro sottorete e nuovo vantaggio Cedat85 Poi dopo 2 match ball sprecati  un eccellente Alessandro Papa ispirato da Fiandaca ha stampato finalmente per terra la palla della vittoria evitando l'ennesimo stress ai suoi tifosi.Vittoria dicevamo che mette in acque piu' tranquille questa "Corazzata"  che finalmente sembra essersi scrollato di dosso i "Fantasmi" di un recente passato.Per quanto riguarda i singoli abbiamo gia' parlato dei 2 palleggiatori che si alternano spesso in regia con ottimi profitti come quasi a completarsi per il bene della squadra.Di Papa (15 punti) non possiamo annotare il suo apporto a muro ed i miglioramenti al servizio.Di Caliolo (7 punti) riportiamo il suo oscuro ma preziosissimo lavoro a muro. Jurlaro(3 punti) e Ristani(18 punti) meritano un plauso per essere scesi in campo dopo l'ennesima settimana travagliata da problemi fisici che sembrano non avere fine.Poi del solito Mastracci (31 punti) anche lui con problemi ad una spalla abbiamo terminato gli elogi come pure per il libero "Gattopardo" De Carlo(autore pure di un punto diretto su difesa  acrobatica) che oramai e' diventato il vero "collante" di questa formazione.Adesso c'e' la pausa Federale occasione dunque in casa Cedat85-Omega di leccarsi le ferite riposarsi  e ritornare in campo a Marzo piu' forti di prima.

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Torna M’illumino di Meno, la campagna che Caterpillar Rai Radio2
organizza ogni anno dal 2005 per promuovere la cultura del risparmio
energetico e degli stili di vita sostenibili. Un appuntamento che ormai
occupa un posto fisso nei calendari della Rete dei Comuni Sostenibili,
grazie all’istituzione della Giornata Nazionale votata dal Parlamento
italiano nel 2022.
 
Sono molti i Comuni della Rete ad aver aderito all’iniziativa per
sostenere anche il percorso di M’illumino di Meno in Europa verso la
creazione di una Giornata europea del risparmio energetico e degli stili
di vita sostenibili. Tra l’altro, “M’Illumino di Meno” patrocina dalla
prima edizione l’iniziativa “Comuni Sostenibili On The Road”:
l’interessante reportage e viaggio della Rete nei comuni che hanno
avvito la transizione ecologica, dal basso, attraverso interviste ai
protagonisti e racconto delle buone pratiche locali.
 
L’azione simbolica della Provincia di Brindisi sarà lo “spegnimento
delle luci del Palazzo sede della Provincia di Brindisi, ubicato in via
Annibale de Leo 3 , nella giornata di oggi domenica 16 febbraio, dalle
ore 18,00 alle ore 20,00.

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CRISI INDUSTRIALI A BRINDISI: OCCORRONO SUBITO
AREA DI CRISI COMPLESSA, AMMORTIZZATORE SOCIALE UNICO E FORMAZIONE.
PRESENZIALISMO, PAROLE E DICHIARAZIONI DA SOLE NON BASTANO

 

Assistiamo ad una serie di episodi a cui non eravamo più abituati negli ultimi anni: autorevoli rappresentanti della Regione raggiungono personalmente la sempre dimenticata Brindisi per fare il punto sulle vertenze Industriali della città. È sempre positivo registrare l’attenzione e la presenza delle Istituzioni, certamente meglio del lungo silenzio durato anni mentre i Sindacati lanciavano l’allarme rosso. Un attivismo che sarebbe ancora più apprezzabile se fosse orientato verso contenuti, risorse e soluzioni concrete per i lavoratori.

Invece, come avevamo ben immaginato, la Regione non potrà fare la differenza: tenterà interlocuzioni senza prevedere risorse e programmazioni a lungo termine. Come se servisse temporeggiare per far cambiare i Piani Industriali decennali e di scala globale che player come Eni-Versalis hanno già reso esecutivi.

La Regione deve prendere atto che il tempo delle parole e delle analisi, del temporeggiare e del concertarsi, è abbondantemente trascorso. Perciò ad essere «incomprensibile» non è la mancata adesione della UIL ad un Tavolo i cui esiti erano già prevedibili in premessa, non avendo la Regione Puglia alcuna competenza per incidere su una multinazionale globale. Ad essere «incomprensibile» per una certa classe politica è la lesa maestà di un Organizzazione Sindacale autonoma che conosce le necessità reali dei lavoratori e non partecipa ad incontri solo perché convocati dal politico di turno.

La Regione può ancora dare il suo fondamentale contributo attivando due misure molto concrete che da tempo il Sindacato chiede con urgenza per aiutare in modo tangibile i lavoratori coinvolti: l’Ammortizzatore Sociale Unico per tutti i lavoratori, diretti e dell’indotto, di tutte le realtà coinvolte nelle vertenze brindisine ed un Piano di Formazione di alto profilo capace di riqualificare rapidamente maestranze fino ad oggi impegnate in mansioni molto diverse da quelle che si prospettano per il futuro. Sono entrambe misure di pertinenza regionale molto operative ed impattanti, ben diverse dai Tavoli dal respiro corto.

Ancora: la Regione potrebbe insistere, unendosi alla richiesta del Sindacato, perché il Governo consideri Brindisi Area di Crisi Industriale Complessa e quindi destinataria di risorse e misure stra-ordinarie, come stra-ordinaria, unica, è la storia di questa città e della sua Industria «di Stato».

Questo è il livello di concretezza che ci aspetteremmo dalla Regione. Se convocati su questi punti saremmo di certo in prima linea perché consapevoli di incidere realmente sulla condizione dei tanti lavoratori diretti e dell’indotto.

Essere fisicamente presenti a Brindisi, in piazza e nei sit-in ai cancelli aziendali è certamente un importante segno di vicinanza ai lavoratori ma non basta. A fare la differenza sono le risorse economiche e le programmazioni e la Regione può ancora fare la propria parte. «Incomprensibile» è che ancora non l’abbia fatto.

La UIL continua nella sua missione di difesa del lavoro con puntualità ad ogni occasione che conta. Ognuno faccia lo stesso per le proprie competenze. E faccia presto.

Brindisi, 16 febbraio 2025

 

Il Coordinatore Provinciale UIL Brindisi

Fabrizio Caliolo

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AMBIENTE: COLDIRETTI PUGLIA, AGRITURISMI A LUME DI CANDELA PER RISPARMIO ENERGETICO; ECCO VADEMECUM IN CUCINA

Cene a lume di candela nelle masserie pugliesi, oltre ai consigli dei cuochi contadini per sostenere l’impegno dei cittadini, ospiti a tavola negli agriturismi, per il risparmio energetico, dal fare attenzione all’uso delle stoviglie al modificare tempi e modalità di cottura del cibo. E’ l’iniziativa promossa da Terranostra Puglia, l’associazione agrituristica e ambientale di Coldiretti, in occasione della Giornata internazionale del risparmio energetico che si festeggia il 18 febbraio.

Tra i consigli utili, meglio usare pentole che consentono il risparmio di energia – spiega Coldiretti regionale – come quella a pressione o per cotture plurime (bollitura e vapore) e utilizzare il coperchio quando è possibile. Importante anche utilizzare il fornello adeguato alle dimensioni della pentola che si sta utilizzando e verificare che la fiamma del fornello sia di colore blu, che indica efficienza nella combustione.

Ridurre la cottura dei cibi – prosegue Coldiretti – per gustare bocconi più croccanti, al dente, leggermente al sangue vuol dire ingerire cibi con un più alto contenuto di nutrienti, assaporarne gli aromi originari degli ingredienti e soprattutto masticare di più aiutando moltissimo la digestione. Per gli alimenti che, per sicurezza alimentare, è meglio servire ben cotti, come pollo e uova, preferire ricette che permettano cotture veloci. Quando si utilizza il forno si possono pianificare più infornate – continua Coldiretti -, cuocendo contemporaneamente più pietanze facendo attenzione ai vari gradi di cottura, oppure infornare di seguito piatti diversi sfruttando la temperatura già raggiunta dal forno.

Ma è possibile risparmiare anche l’energia elettrica, magari scegliendo di scongelare i cibi – dice Coldiretti Puglia - togliendoli qualche ora prima dal congelatore invece di utilizzare il forno a microonde o usando per la preparazione dei cibi gli attrezzi manuali come frusta e cucchiai invece del frullino elettrico.

Ma occorre lavorare anche per l’autosufficienza energetica – continua Coldiretti regionale - incentivando l’installazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti per stimolare la produzione di energia rinnovabile nelle aziende agricole, superando a livello europeo il limite dell’autoconsumo come barriera agli investimenti agevolati. Ed è importante anche supportare la produzione di biogas e biometano, arrivando ad immettere nella rete fino a 6,5 miliardi di metri cubi di gas “verde” da qui al 2030, e potenziare la capacità estrattiva che nel nostro paese si è ridotta dei 3/4 negli ultimi decenni. E si può fare anche a meno dei fertilizzanti prodotti proprio a partire dal gas, puntando su quelli organici e, in particolare, sul digestato.

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