Redazione

L’investimento nella notte di un gatto che è rimasto agonizzante in strada per ore nonostante l’intervento di un’animalista e il mancato arrivo delle forze dell’ordine, chiamate più volte dalla volontaria, ha fatto emergere la necessità di un protocollo da adottare in casi similari al fine di spostare l’animale ferito, o agonizzante, e condurlo presso un veterinario convenzionato. Stessa cosa se l’animale è deceduto affinché si eviti che sia spiaccicato sull’asfalto.

“La procedura deve essere chiara e rapida quando siamo di fronte ad un animale randagio investito – ha spiegato Ivonne Falcone, degli “Amici di Snoopy”, bisogna chiamare le forze dell'ordine, polizia municipale, carabinieri o polizia di stato, che devono intervenire sul posto ed attivare la procedura: per i cani basta chiamare il servizio veterinario competente che provvederà a prelevare il cane, microchipparlo  e decidere se trasferirlo presso la clinica convenzionata con il Comune, se ha bisogno di cure specifiche, oppure trasferirlo in un canile sanitario come primo soccorso di stabilizzazione”. Per i gatti la procedura riguarda unicamente l’accordo siglato tra Comune e clinica veterinaria convenzionata. La clinica, infatti, una volta che riceve, sia di giorno sia di notte, la comunicazione dagli organi competenti, con verbale di constatazione, va a recuperare il gatto.

Tuttavia, nonostante che le procedure sano chiare, peraltro suffragate dalla legge regionale del 02/2020, accade che il meccanismo si inceppa nelle ore notturne. “La polizia municipale non fa il servizio notturno, però – ha aggiunto Ivonne Falcone - ci sono carabinieri e polizia di stato. Nel nostro caso la polizia non ha risposto alle nostre chiamate, non ne conosciamo il motivo e le nostre telefonate son tracciate, fortunatamente hanno risposto solo i carabinieri”. “Pensavamo di aver risolto e invece no – ha precisato la volontaria -, ci hanno detto che non potevano intervenire perché non avevano pattuglie. Mi chiedo: non potevano nemmeno telefonare al veterinario dell’Asl di turno?”.

A questo punto gli animalisti si chiedono “chi deve intervenire dalle ore 22 alle ore 8 del mattino quando un animale è agonizzante nelle vie del paese?”. Secondo la volontaria degli “Amici di Snoopy” “sarebbe utile che l’ufficio randagismo del Comune comunicasse a tutti gli organi competenti come orientarsi in caso di investimento di un animale randagio la cui proprietà è del Comune e, pertanto, deve assolvere inevitabilmente al primo soccorso dell'animale. Oppure ogni cittadino deve sentirsi libero di soccorrere un animale randagio portandolo direttamente in clinica e autorizzando il medico veterinario convenzionato a verbalizzare i fatti?”.

Gli animalisti riconoscono di vivere in una città “in cui ogni giorno si fanno dei piccoli progressi per garantire il senso civico per tutti, compresi gli animali; il sistema, però, si inceppa nelle ore notturne, nei giorni festivi, in estate quando il mondo sembra viaggiare ad una velocità diversa e tutto assume un aspetto e un contorno in totale solitudine per chi ha necessità di essere aiutato”. Infine, l’animalista ha spiegato che è giusto siglare “intese, protocolli e quant’altro, ma non si può creare un sistema organizzativo parallelo solo con il volontariato, serve la sinergia di tutti: istituzioni e cittadini”.

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Emergenza epidemiologica: a ieri a Mesagne si contano 59 persone positive con obbligo di isolamento fiduciario.

VIZZINO – INCONTRO CON I SINDACI DEL TARANTINO: “FORNITE ASSICURAZIONI PER L’OSPEDALE DI MANDURIA”. 

In qualità di Presidente della Commissione Sanità della Regione Puglia e su invito dell’amico ex consigliere regionale Giuseppe Turco, in data odierna ho partecipato ad un incontro con i sindaci dell’area orientale della provincia di Taranto, finalizzato a ricevere notizie in relazione al futuro dell’ospedale “Marianna Giannuzzi” di Manduria.
Erano presenti il dott. Michele Schifone (sindaco di Torricella), il dott. Alfredo Longo (sindaco di Maruggio), il dott. Gregorio Pecoraro (sindaco di Manduria), il dott. Giuseppe Fischetti (sindaco di Fragragnano) e la dott.ssa Antonietta D’Oria (sindaco di Lizzano). Era assente il sindaco di Sava, dott. Dario Iaia, per il concomitante consiglio comunale sul bilancio. 
Ho avuto modo di riferire le assicurazioni recepite dal direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia Vito Montanaro e dal direttore generale dell’Asl di Taranto Stefano Rossi. Il “Giannuzzi”, terminata la fase più calda dell’emergenza sanitaria, cesserà di essere un ospedale-covid e tornerà ai livelli di efficienza che ben conoscono i cittadini di quest’area del Tarantino. A ciò si aggiungeranno approfondite valutazioni in relazione alla possibilità di ulteriori forme di potenziamento dell’offerta sanitaria pubblica.
Con i sindaci, comunque, abbiamo concordato una linea costante di dialogo, proprio allo scopo di verificare la tempistica degli interventi.

Le scelte politiche rivendicative della FLAI di Brindisi vergono al  miglioramento, alla tutela delle condizioni di vita, di lavoro, alla salvaguardia della salute, dell'ambiente e del territorio. La FLAI inoltre fonda ed individua sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro i punti nodali di tematiche come  condizioni e qualità del lavoro che determinano veri livelli di garanzia di salute e sicurezza come aspetti di uno stesso problema.

L'obiettivo fondamentale e prioritario è che bisogna lavorare per il "benessere" dell'individuo, che in questo momento di  ripresa e di  ripartenza alza l'attenzione sulle misure di prevenzione e protezione, sul rispetto della normativa perché un lavoratore/lavoratrice che esce di casa per andare a lavorare ha il diritto di tornarci! 
La vita delle persone deve essere un valore collettivo superiore al profitto.
Dichiara Segr. Gen. Flai Brindisi Cosimo Della Porta “Questa è la base per affrontare e debellare il problema,, rispettare la dignità delle persone e tutelarne l'integrità psico-fisica, della salute e della sicurezza.
 Non ci sono obiettivi intermedi, è un approccio socio-culturale. La prevenzione resta la direttrice da perseguire, attraverso la reale e concreta partecipazione dei lavoratori e dei rappresentanti per la sicurezza è quindi una consapevolezza dei problemi ed una capacità di percezione che può svilupparsi solo a partire da una capillare diffusione di formazione e di informazione di qualità.
L'azione sindacale della FLAI di Brindisi su tutto il territorio deve essere ritenuta di primaria importanza, per far sì che gli impegni si tramutino in azioni concrete. Occorre per questo esercitare, a tutti i livelli, la dovuta pressione affinché risorse finanziarie e umane vengano destinate  alle azioni di prevenzione e controllo nei luoghi di lavoro; rimarcando che la nostra azione sindacale, contrattuale e rivendicativa parte proprio dalla tutela dei diritti dei lavoratori.”
Ed ancora” L’agricoltura è uno dei settori a maggior rischio, sia per entità che per frequenza degli infortuni denunciati e non, e quindi prevede una particolare attenzione e un coinvolgimento degli Enti e delle Istituzioni che si occupano di elaborare le misure protettive e preventive per tutelare la salute e la sicurezza degli operatori agricoli.
Già all’interno del D.Lgs 81/08 vengono introdotti i concetti chiave generici per la tutela dei lavoratori agricoli, le disposizioni per i datori di lavoro, le misure preventive tecniche, procedurali ed organizzative, e l’utilizzo dei dispositivi di protezione.
Inoltre come organizzazione sindacale , come FLAI CGIL di Brindisi riteniamo fondamentale spingere ancor di più sulle istituzioni per ampliare la rete del lavoro agricolo di qualità, che nasce con l'intento di arginare il fenomeno del caporalato nel settore agricolo del nostro paese, come strumento di contrasto del fenomeno del lavoro sommerso ed  irregolare, dando vita ad una sorta di “white list”; per le imprese agricole che si distinguono nel rispetto delle norme in materia di lavoro, e quindi il maggior rispetto delle normative vigenti sulla salute e sicurezza sul posto di lavoro. La rete del lavoro agricolo di qualità nasce quindi con l’intento di arginare il fenomeno del caporalato nel settore agricolo nel nostro paese anche con l’applicazione  della legge 199/ 2016  ma l’obiettivo della Rete è quindi quello di garantire una sorta di certificazione di qualità o etica, afferente al non utilizzo di lavoro nero per le imprese, favorendo in prospettiva, anche attraverso le grandi reti di distribuzione, una via “privilegiata” per tali imprese anche dal punto della concessione dei finanziamenti alle imprese. Il fenomeno del caporalato in essere è causa di incidenti e mancanza di sicurezza, lo sfruttamento stesso è una mancanza di sicurezza, oltragio e calpestio dei diritti dei lavoratori. 
Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro" .
Questo il monito che verrà lanciato venerdì 28 maggio, nei presidi unitari.
Fondamentale la formazione, definire subito ed agire concretamente per la creazione di dati statistici che obblighino le aziende al registro delle segnalazione dei mancati infortuni, l’obbligo di adottare misure atte ad eliminare o ridurre il rischio perché un mancato infortunio può causare  infortuni sul lavoro.
INNOVAZIONE ,CONSIGLI ED INVESTIMENTI PER UN LAVORO PIU’ SICURO  
FORMAZIONE come diritto universale ed esigibile di ogni lavoratore e lavoratrice: NESSUNO/A AL LAVORO SENZA UNA PREPARAZIONE ED UN ADDESTRAMENTO ADEGUATI. Formazione anche per i datori di lavoro e per coloro che intendono aprire un'attività la stessa deve essere considerata come una forma "intangibile" di investimento che crea valore aggiunto alla risorse umane e, di riflesso, genera profitto all'azienda fornendo  soluzioni e strumenti per il raggiungimento della migliore soluzione in termini di costi / benefici applicati in qualsiasi contesto aziendale. 
Investire  nei programmi scolastici, almeno delle scuole superiori, la materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Le ragazze ed i ragazzi che oggi frequentano scuola/università, sono e saranno le lavoratrici e i lavoratori, le imprenditrici e gli imprenditori, di domani. Devono poter comprendere il valore della vita umana anche sul lavoro. Devono poter comprendere il valore della vita umana anche sul lavoro;devono poter conoscere quanto è importante proteggersi e proteggere.
Rispettare  le  norme perla sicurezza, non  è questione burocratica ma significa rispettare la vita.
SEGRETERIO FLAI CGIL BRINDISI
COSIMO DELLA PORTA
 
 
 
 
 
 

Nella Asl di Brindisi ieri sono state somministrate circa 3.000 dosi, per la maggior parte vaccinazioni negli hub per fasce d’età e somministrazioni per soggetti allergici.

Proseguono anche le vaccinazioni dei medici di medicina generale con seconde dosi negli hub e in ambulatorio e prime dosi a domicilio.

Le persone da 60 a 79 anni possono anticipare la data di prenotazione del vaccino anti Covid già confermata rivolgendosi al servizio Cup.

È in fase di programmazione la data della seconda dose di genitori, tutori, affidatari, caregiver e familiari conviventi di persone con gravi disabilità, che hanno ricevuto il vaccino nella sessione straordinaria organizzata nei giorni di Pasqua e Pasquetta (domenica 4 e lunedì 5 aprile).

Un incidente stradale si è verificato poco fa a Mesagne in via Alessandro Volta, angolo via Falcon, dove due auto, per cause ancora in fase di accertamento, si sono scontrate. Nell'urto un mezzo è andato a sbattere sulla facciata di un'abitazione. Fortunatamente non c'è nessun ferito. 

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 27 maggio 2021 in Puglia, sono stati registrati 7.922 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 288 casi positivi: 58 in provincia di Bari, 8 in provincia di Brindisi, 52 nella provincia BAT, 81 in provincia di Foggia, 53 in provincia di Lecce, 36 in provincia di Taranto.

Sono stati registrati 32 decessi: 3 in provincia di Bari, 27 in provincia di Lecce, 2 in provincia di Taranto.

Il Dipartimento Salute chiarisce che il dato sui decessi della ASL di Lecce non è relativo alle ultime 24 ore e non è indicativo di alcun picco di mortalità, ma è risultante da una verifica e un aggiornamento dei casi su periodo più esteso.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.468.973 test.

215.307 sono i pazienti guariti.

27.885 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 249.668 così suddivisi:

94.340 nella Provincia di Bari;

25.111 nella Provincia di Bat;

19.147 nella Provincia di Brindisi;

44.647 nella Provincia di Foggia;

26.320 nella Provincia di Lecce;

38.923 nella Provincia di Taranto;

796 attribuiti a residenti fuori regione;

384 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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Tassa sulla trasparenza, Zullo: “Con il governo rosso-giallo 5 o 10 euro per accedere agli atti, ennesimo danno ai diritti dei pugliesi”.

Nota del capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo.
“In campagna elettorale uno degli spot del Movimento 5 Stelle era: ‘Con noi al Governo regionale una Regione più trasparente’. Ora che al Governo ci sono andati, la trasparenza ha un costo: 10 o 5 euro per ogni atto regionale che il cittadino chiede. Alla faccia della Trasparenza e della Democrazia che dovrebbe garantire l’accesso agli atti della Pubblica Amministrazione (pagata con i soldi dei cittadini) non solo in modo gratuito, ma anche in tempi congrui. 
E così la Puglia, la prima Regione in Italia ad avere un governo rosso-giallo, è anche la prima a introdurre una tassa sulla Trasparenza. Chissà cosa avrebbero detto i ‘vecchi’ grillini, quelli che volevano aprire i Palazzi del Potere come scatolette di tonno. E, quindi, sentiamo anche il dovere politico e morale di coprire quel vuoto di opposizione che c’è in Regione gridando all’ennesimo scandalo di questa giunta Emiliano: ma come si possono tassare i cittadini che chiedono di accedere agli atti della Pubblica Amministrazione? 
Per questo invitiamo immediatamente la Giunta Emiliano - e sollecitiamo l’assessore grillina a farsi carico di questa nostra richiesta – a revocare subito la delibera che prevede questa assurda tassa”

L’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana ha avviato la procedura per la costituzione dell’Albo delle Associazioni e delle Società sportive dilettantistiche.

L’adesione al bando non prevede termini temporali, quindi le Associazioni e le Società interessate potranno accedere alla procedura in qualsiasi momento.

“La costituzione dell’Albo comunale delle Associazioni e delle Società Sportive dilettantistiche – dichiara l’Assessora allo Sport Maria Angelotti – semplificherà le relazioni tra l’Amministrazione Comunale e le realtà che operano nel settore. Si tratta di uno strumento prezioso che fornirà una istantanea sempre aggiornata delle associazioni e delle società attive sul territorio.”

Tutti i dettagli relativi all’Avviso Pubblico sono consultabili sul sito internet del Comune di Francavilla Fontana.

Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero 0831820408.

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CILIEGIE: COLDIRETTI PUGLIA, DOPO MALTEMPO CRACK PREZZI E IMPORT PRODOTTO ESTERO DA GRECIA E SPAGNA.

Non bastava il clima pazzo a danneggiare la campagna delle ciliegie in Puglia, a cui si sono aggiunte le turbolenze di mercato e le importazioni selvagge di prodotto estero con i tir provenienti da Grecia e Spagna, a cui si aggiungeranno quelli dalla Turchia a partire dai primi giorni di giugno. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia che chiede una stretta sui controlli alle frontiere e nei porti per arginare un fenomeno che incide pesantemente sulla tenuta delle aziende agricole.

“Oltre al danno causato dal maltempo si aggiunge la beffa delle importazioni di ciliegie da Turchia, Grecia e Spagna. Tutto ciò mentre è caduta nel dimenticatoio la legge che obbliga gli esercenti ad indicare chiaramente in etichetta l’origine dei prodotti ortofrutticoli”, è il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, a denunciare quanto sta accadendo in questi giorni a danno del comparto cerasicolo barese. Con il decreto legislativo 306/2002, entrato in vigore il 15 febbraio 2002, sono state definite le sanzioni – ricorda Coldiretti Puglia - per coloro che violano i regolamenti comunitari che disciplinano la commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli stabilendo fra l’altro i requisiti che debbono essere posseduti dai prodotti.

“Le importazioni di ciliegie dall’estero inquinano il mercato immettendo prodotto estero senza indicazione chiara dell’origine e della provenienza. E’ urgente mettere in campo controlli serrati per assicurare la possibilità ai consumatori di acquistare prodotto locale che, non essendo soggetto a lunghi tempi di trasporto, garantisce freschezza e genuinità uniche, soprattutto alla luce degli sforzi che gli imprenditori locali hanno compiuto per garantire un prodotto di alta qualità”, insiste il presidente Muraglia.

La produzione di ciliegie non ha subito gli attacchi della tecnologia, perché è destinata esclusivamente al consumo fresco e per questa ragione – spiega Coldiretti Puglia - devono essere mantenute integre la pezzatura, particolarmente consistente per la ciliegia Ferrovia, la compattezza ed il sapore. Tutto ciò richiede un’accuratezza nelle fasi di coltivazione e di raccolta facilmente riscontrabile, per cui la mano dell’uomo non può essere sostituita dalle macchine.

Particolarmente importante l’aspetto occupazionale, con migliaia d i nuclei familiari della provincia di Bari, cui la produzione delle ciliegie offre una consistente fonte di reddito, aggiunge Coldiretti Puglia. Il fabbisogno di lavoro per ettaro di ciliegeto specializzato è pari a circa 600 ore, l’85 percento delle quali assorbite nelle operazioni di raccolta e considerando la produzione provinciale media di ciliegie e la produttività media del lavoro di raccolta, pari a 10 - 15 Kg/h/operaio, l fabbisogno annuo di manodopera – aggiunge Coldiretti Puglia - raggiunge 2,1 milioni di ore lavorative, tutte raccolte nell’arco temporale di due mesi circa.

La produzione regionale pugliese risulta concentrata nella provincia di Bari che da sola rappresenta il 96,4% della produzione totale regionale, riferisce Coldiretti Puglia. Con le sue 47 mila tonnellate la provincia di Bari è la prima provincia italiana per produzione di ciliegie raccogliendo il 34% della produzione nazionale e la produzione di ciliegie in Puglia è pari al 39,8% del totale nazionale. La graduatoria dei prodotti agricoli pugliesi nel contesto nazionale – afferma Coldiretti Puglia - vede al primo posto anche le ciliegie con una superficie di quasi 20.000 ettari, di cui oltre 17.000 della sola provincia di Bari, la quale copre più dell’85% della superficie investita. Evidente la perdita di reddito e liquidità – conclude Coldiretti Puglia – causata dal maltempo in quella che è certamente un’altra annata da dimenticare per la produzione di ciliegie in Puglia.

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