Mesagne. Animali investiti di notte. Un protocollo per gli orari non coperti In evidenza

Maggio 28, 2021 1307

L’investimento nella notte di un gatto che è rimasto agonizzante in strada per ore nonostante l’intervento di un’animalista e il mancato arrivo delle forze dell’ordine, chiamate più volte dalla volontaria, ha fatto emergere la necessità di un protocollo da adottare in casi similari al fine di spostare l’animale ferito, o agonizzante, e condurlo presso un veterinario convenzionato. Stessa cosa se l’animale è deceduto affinché si eviti che sia spiaccicato sull’asfalto.

“La procedura deve essere chiara e rapida quando siamo di fronte ad un animale randagio investito – ha spiegato Ivonne Falcone, degli “Amici di Snoopy”, bisogna chiamare le forze dell'ordine, polizia municipale, carabinieri o polizia di stato, che devono intervenire sul posto ed attivare la procedura: per i cani basta chiamare il servizio veterinario competente che provvederà a prelevare il cane, microchipparlo  e decidere se trasferirlo presso la clinica convenzionata con il Comune, se ha bisogno di cure specifiche, oppure trasferirlo in un canile sanitario come primo soccorso di stabilizzazione”. Per i gatti la procedura riguarda unicamente l’accordo siglato tra Comune e clinica veterinaria convenzionata. La clinica, infatti, una volta che riceve, sia di giorno sia di notte, la comunicazione dagli organi competenti, con verbale di constatazione, va a recuperare il gatto.

Tuttavia, nonostante che le procedure sano chiare, peraltro suffragate dalla legge regionale del 02/2020, accade che il meccanismo si inceppa nelle ore notturne. “La polizia municipale non fa il servizio notturno, però – ha aggiunto Ivonne Falcone - ci sono carabinieri e polizia di stato. Nel nostro caso la polizia non ha risposto alle nostre chiamate, non ne conosciamo il motivo e le nostre telefonate son tracciate, fortunatamente hanno risposto solo i carabinieri”. “Pensavamo di aver risolto e invece no – ha precisato la volontaria -, ci hanno detto che non potevano intervenire perché non avevano pattuglie. Mi chiedo: non potevano nemmeno telefonare al veterinario dell’Asl di turno?”.

A questo punto gli animalisti si chiedono “chi deve intervenire dalle ore 22 alle ore 8 del mattino quando un animale è agonizzante nelle vie del paese?”. Secondo la volontaria degli “Amici di Snoopy” “sarebbe utile che l’ufficio randagismo del Comune comunicasse a tutti gli organi competenti come orientarsi in caso di investimento di un animale randagio la cui proprietà è del Comune e, pertanto, deve assolvere inevitabilmente al primo soccorso dell'animale. Oppure ogni cittadino deve sentirsi libero di soccorrere un animale randagio portandolo direttamente in clinica e autorizzando il medico veterinario convenzionato a verbalizzare i fatti?”.

Gli animalisti riconoscono di vivere in una città “in cui ogni giorno si fanno dei piccoli progressi per garantire il senso civico per tutti, compresi gli animali; il sistema, però, si inceppa nelle ore notturne, nei giorni festivi, in estate quando il mondo sembra viaggiare ad una velocità diversa e tutto assume un aspetto e un contorno in totale solitudine per chi ha necessità di essere aiutato”. Infine, l’animalista ha spiegato che è giusto siglare “intese, protocolli e quant’altro, ma non si può creare un sistema organizzativo parallelo solo con il volontariato, serve la sinergia di tutti: istituzioni e cittadini”.

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Ultima modifica il Venerdì, 28 Maggio 2021 09:31