Mesagne. C’è tanta Puglia nella mostra «G7: Sette secoli di arte italiana»

Aprile 27, 2024 862

C’è tanta Puglia in quell’autentica macchina del tempo, che va delineandosi con la mostra «G7: Sette secoli di arte italiana» in allestimento nel Castello normanno-svevo di Mesagne. L’evento, organizzato dalla Rete di impresa Puglia Micexperience, vede il patrocinio di Regione Puglia e Comune di Mesagne, Camera di Commercio di Taranto-Brindisi e Aeroporti di Puglia e la collaborazione fra la Direzione generale Musei, la Direzione regionale Musei Puglia, organismi del Ministero della Cultura, e il Comune di Mesagne, capofila di soggetti quali Rete d’Impresa Micexperience e Regione Puglia, in ottemperanza al Protocollo d’Intesa “Puglia Walking Art”. A cura della rete di imprese Puglia Micexperience - che sempre nel Castello di Mesagne ha proposto con successo gli eventi espositivi «Picasso, l’altra metà del cielo» (2018), «Andy Warhol, l’alchimista degli anni Sessanta» (2019), «Il ‘900 da Modigliani a Obey», (2021) e ancora «Caravaggio e il suo tempo» (2023) e il festival biennale «Culturare» - la mostra è l’evento culturale clou dell’estate pugliese 2024, che prende l’avvio nei giorni del G7 a Borgo Egnazia e chiuderà i battenti il 30 novembre successivo. Esso gode della cura scientifica del prof. Pierluigi Carofano e sarà inaugurato il 13 giugno prossimo proponendo ad un pubblico vastissimo e variegato la possibilità di percorrere con efficacia e dovizia di analisi 7 secoli di arte italiana.

E «tanta Puglia» non è solo verificabile perché il percorso cronologico si apre con la scuola di Nicola Pisano – che secondo numerosi studiosi nacque in Puglia agli inizi del XIII secolo – e si conclude con l’esperienza artistica Pino Pascali (1935-1968), al quale la Fondazione Prada sta dedicando a Milano, in queste settimane, una retrospettiva, ma anche perché diverse istituzioni pugliesi hanno aderito all’iniziativa di Puglia Micexperience, consentendo l’esposizione di opere d’arte della loro collezione. È il caso della Galleria Nazionale della Puglia «Girolamo e Rosaria Devanna» di Bitonto, della Pinacoteca «Giuseppe De Nittis» di Barletta, della Pinacoteca provinciale di Bari. Dalla raccolta Devanna, che comprende 354 opere tra dipinti, disegni e bozzetti databili dal XVI secolo al XX secolo, saranno in mostra a Mesagne il «Ritratto di Gentiluomo» di Tiziano Vecellio (1488/1490 - 1576) e il «Commiato del Cristo dalla Madre» di Giovanni Lanfranco (1582 – Roma 1647). Dalla Pinacoteca «Giuseppe De Nittis» di Barletta, ancora, giungeranno il «Busto di donna» e «Dans le monde» dell’apprezzatissimo artista barlettano (1846-1884). Dalla Pinacoteca provinciale di Bari, intitolata a Corrado Giaquinto (1703-1766), saranno esposte a Mesagne il «Diomede» del pittore molfettese e il «Filosofo» di Francesco Fracanzano (1605-1651). La Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare, infine, non ha ancora ufficializzato i prestiti, mentre è notizia di queste ore la disponibilità dell’organizzazione della mostra a studiare in maniera più approfondita il «Ritratto di Gentiluomo» di Tiziano della raccolta Devanna.

Intanto mancano 47 giorni all’inaugurazione della mostra «G7: Sette secoli di arte italiana» che la città di Mesagne è in pieno fermento. Si lavora all’interno del castello Normanno-Svevo per predisporre gli allestimenti e si lavora fuori per strutturare l’accoglienza delle migliaia di persone, tra cui diversi Vip, che giungeranno in città per visitare l’esposizione dei più grandi Maestri dell’Arte italiana vissuti tra il XIV e il XX secolo. Diverse le prenotazioni giunte negli alberghi e nei B&b che sono pronti ad accogliere i clienti. E poi ci saranno una miriade di eventi che sollazzeranno gli ospiti. A guidare la macchina organizzativa c’è il sindaco Toni Matarrelli che giorno dopo giorno verifica che nulla sia lasciato al caso. “Questa nuova grande mostra si annuncia come di straordinario valore”, ha esordito il primo cittadino -. Abbiamo deciso di investire risorse ed energie per la concomitanza del G7 in terra di Brindisi, ma anche per proseguire nella strategia che ha portato ottimi risultati in termini di flussi turistici e quindi di indotto economico.

Accanto all’organizzazione di questa splendida esposizione, stiamo mettendo in campo tutta la nostra capacità di pianificazione, ad esempio proponendo Mesagne sul mercato del turismo internazionale come meta turistica integrata”. Il sindaco ha, quindi, aggiunto: “Oggi noi siamo in grado di offrirci come destinazione archeologica o religiosa o enogastronomica, in un sistema che è ormai collaudato e che si affina con l’esperienza. La bellezza paga e noi siamo orgogliosi di poter valorizzare le nostre bellezze nel contesto di una delle più belle province italiane. L’obiettivo, che di anno in anno sembra realizzarsi, è però la destagionalizzazione del turismo: gli indicatori delle presenze in città così come nell’impresa dell’accoglienza durante tutto l’anno, ci danno ragione”.

La mostra è organizzata dalla Rete di impresa Puglia Micexperience, con a capo il suo presidente Pierangelo Argentieri, con il patrocinio di Regione Puglia, Comune di Mesagne, Camera di Commercio di Taranto-Brindisi, Aeroporti di Puglia e fa parte del progetto delle “Grandi mostre”. Complessivamente le opere che saranno esposte nell’antico maniero saranno una quarantina. In questi giorni gli organizzatori hanno chiuso il contratto per due opere del Canova. Si tratta di due statue di grandi dimensioni che per essere spostate hanno bisogno di una gru e trasporti speciali. Le opere, come le altre, saranno posizionate nella sala nobile posta al primo piano del castello Normanno-Svevo. Negli eventi collaterali della rassegna artistica ci sarà un focus curato dal direttore generale della Direzione Generale dei Musei, Massimo Osanna, dal funzionario archeologo, Luca Mercuri, dal funzionario storico dell’arte, Elisabetta Scungio; nonché dalla Direzione Regionale Musei di Puglia nelle persone del direttore delegato, Francesco Longobardi. Inoltre sarà realizzato un catalogo delle opere esposte mentre il comune di Mesagne ha già pronte le “Guide storico-turistiche della città di Mesagne” per gli ospiti che arriveranno in città e vorranno ammirare le sue bellezze storico-architettoniche.

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Ultima modifica il Sabato, 27 Aprile 2024 16:10