Redazione

Dati del giorno: 10 febbraio 2022

5.778
Nuovi casi
40.824
Test giornalieri
21
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.600
Provincia di Bat: 408
Provincia di Brindisi: 579
Provincia di Foggia: 936
Provincia di Lecce: 1.482
Provincia di Taranto: 717
Residenti fuori regione: 35
Provincia in definizione: 21
101.544
Persone attualmente positive
748
Persone ricoverate in area non critica
68
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

665.504
Casi totali
8.190.028
Test eseguiti
556.566
Persone guarite
 

Sono 603.577 gli animali microchippati in Puglia. Al 4 febbraio 2022 risultano iscritti all'Anagrafe regionale degli animali d’affezione 559.343 cani, 44.212 gatti e 22 furetti. Lo rende noto l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa).

I numeri sono estratti dalla banca dati dell'Anagrafe degli animali d'affezione gestita dal Ministero della Salute, che viene alimentata e aggiornata almeno una volta al mese dalle Regioni e dalle Province autonome.

Dalle cifre emerge chiaramente come, a livello nazionale, siano ancora pochi i gatti microchippati, senza considerare i furetti, meno presenti nelle famiglie italiane, poiché non esiste alcun obbligo d’iscrizione nelle Anagrafi territoriali per queste due specie sancito da una legge nazionale. In Puglia l'obbligo di microchippare i gatti e d'iscriverli all'Anagrafe regionale è stato introdotto con la legge regionale n. 2 del 7 febbraio 2020.

L’Oipa da tempo chiede che anche per gatti e furetti sia introdotto l’obbligo di microchippatura in tutta Italia, efficace strumento per combattere il randagismo.

«L’obbligo del microchip per i cani è un efficace metodo di lotta al randagismo sia per identificare i cani presenti sul territorio, sia per riportare in famiglia animali smarriti. Stessa funzione potrebbe avere per gatti e furetti», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «In Italia, la legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo (legge n.282/91) ha reso obbligatoria l’iscrizione di ogni cane all’anagrafe regionale, sia esso di proprietà privata o randagio, e questo è un chiaro ostacolo all’abbandono di un cane adottato da un canile. Perché non introdurre l’obbligo anche per gli altri animali d’affezione?».

La Regione con più animali microchippati - 2.216.862 - è la Lombardia (1.865.836 cani, 350.130 gatti e 896 furetti). La Regione con meno animali iscritti all’Anagrafe - 31.691 - è la Valle d’Aosta (27.064 cani e 4.627 gatti). Nella classifica delle Regioni con il maggior numero di animali domestici microchippati, secondo è il Veneto (1.541.529), seguito dall’Emilia Romagna (1.413.262), dal Piemonte (1.135.898), dal Lazio (1.132.588) e dalla Campania (1.075.300).

Impossibile stimare la percentuale di cani microchippati sul totale anche a causa del mancato rispetto dell’obbligo da parte di molti proprietari.

Per quanto riguarda i gatti, non essendo obbligatoria la loro microchippatura, l’Oipa informa che è online dal 2011 un’Anagrafe nazionale felina (Anf) gestita dall’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi) che registra, su base volontaria dei richiedenti, i dati identificativi dei gatti con microchip. Tutti i proprietari di gatti possono rivolgersi a un medico veterinario aderente all’Anf per l’identificazione e la registrazione del gatto.

«Ci appelliamo a tutte le Regioni affinché con proprie leggi introducano l’obbligo d’iscrizione all’Anagrafe degli animali d’affezione. Sarebbe un ulteriore stretta al fenomeno dell’abbandono e della sovrappopolazione degli animali chiusi in canili e gattili», conclude Comparotto.

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Le luci spente per 30 minuti per dire no al caro bollette che avrà pesanti ripercussioni sul bilancio degli enti locali, mettendo a rischio l’erogazione dei servizi alla Comunità.

Anche Fasano si spegnerà oggi, lunedì 10 febbraio, in segno di protesta contro il rincaro dei costi energetici. Dalle 20 alle 20.30 calerà il buio su Palazzo di Città per l’iniziativa promossa dall’Anci nazionale.

Mezz’ora #alucispente come ha chiesto il presidente dell’associazione nazionale dei Comuni italiani, Antonio De Caro, affinché il Governo ascolti le richieste di tutta Italia.

«Il rincaro dei costi comporterà pesanti conseguenze anche sulla nostra città - dice il sindaco Francesco Zaccaria - con aumenti insostenibili per gli enti e per le attività produttive del territorio. Ci auguriamo che il

governo ascolti le ennesime richieste provenienti da Anci e da tutti i Comuni affinché si concordino tariffe di luce e gas calmierate e riservate ai Comuni e si adottino politiche a lungo termine che vadano in direzione dell’efficientamento energetico per ridurre i consumi».

CARO ENERGIA- CONFESERCENTI BRINDISI: SPEGNIAMO I NOSTRI NEGOZI!                

L'iniziativa promossa dall'Associazione Nazionale Comuni Italiani contro il caro-energia è assolutamente condivisibile. Manifestare il disagio delle nostre comunità serve a convincere il Governo nazionale ad assumere decisioni immediate ed estremamente efficaci. Il  costo di luce, gas e carburanti sta mettendo in ginocchio il paese e purtroppo il punto di paralisi è più vicino di quanto si possa immaginare.
In questo contesto, è necessario che anche il settore del commercio faccia sentire il suo grido di dolore. Ecco perchè la Confesercenti invita tutti i commercianti brindisini - anche se aderenti ad altre associazioni - a spegnere le luci dei propri negozi domani, giovedì 10 febbraio, alle ore 20 e per mezzora, facendo un selfie con una candela accesa in mano (per poi pubblicarlo sui social). 
Coloro che aderiranno all'iniziativa potranno inviare le foto alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. 
Provvederemo noi ad inoltrarle al Presidente del Consiglio dei Ministri. Siamo certi che i nostri clienti capiranno che protestiamo anche per loro.     
Confesercenti Brindisi

L’Associazione mogli medici italiani (Ammi), sezione di Brindisi, ha donato al Centro Trasfusionale dell’ospedale Perrino tre computer portatili e un monitor multiparametrico. Questa mattina, 9 febbraio, si è svolta una breve cerimonia di consegna.

Le attrezzature sono dedicate alla memoria di Anna Maria Spalluto, socia dell’Ammi scomparsa qualche anno fa. A consegnarle alla responsabile del Trasfusionale, Antonella Miccoli, è stata la presidente dell’Ammi Maria Grazia Cassiano Rizzo insieme ad alcune componenti dell’associazione. Presenti anche il presidente dell’Ordine dei Medici Arturo Oliva e la dottoressa Serena Pennetta in rappresentanza della direzione medica del Perrino.

“Grazie al grosso contributo della famiglia di Anna Maria, socia molto attiva ed altruista - dice la presidente dell’Ammi - siamo riusciti ad acquistare queste apparecchiature, scegliendo il Trasfusionale proprio perché la donazione del sangue è simbolo di grande generosità verso gli altri e nessun altro reparto poteva rappresentare al meglio la sua indole”.

“Ringrazio l’Associazione mogli dei medici per l’iniziativa e per averci scelto - dice Antonella Miccoli – e sono riconoscente soprattutto nei confronti della famiglia di Anna Maria Spalluto per aver consentito questa donazione con tanta nobiltà d’animo”.

 

Su sollecitazione della stessa assessore Barone, la Terza commissione consiliare, coordinata dal presidente Mauro Vizzino, ha audito la responsabile  regionale del Welfare e la   sua  struttura  di vertice illustrare i contenuti del “V Piano regionale  delle Politiche sociali”, che approderà  all’attenzione della Giunta regionale nei prossimi dieci giorni.

250 pagine che, affondando le radici nella fotografia pugliese del “come  eravamo e del come siamo”, si proietta nel welfare del prossimo triennio riassunto da tre espressioni verbali poste all’infinito:  Ripartire- Valoriozzare- Includere.

Ripartire  da una Puglia  sempre meno attrattiva, per la quale  i grafici disegnano curve in crescita per  l’invecchiamento della popolazione, ma in  decrescita per numero delle nascite. Dove si contano oggi tre “produttivi” per ogni anziano, ma dove il rapporto sarà di  uno ad uno  nel 2060. Una Puglia dove,  secondo la Banca dati ISEE,  riscontri redditi da 2000 euro l’anno già nel  25% della popolazione. Nel Nord  lo stesso 25%  denuncia un reddito  ISEE di 1500 euro in più e  dove si ferma  il 3.5% del flusso migratorio,  notevolmente al di sotto della media nazionale. Da qui, dunque, partiamo .

Valorizzare: 7  assi di interventi, suddivisi in 34 obiettivi ognuno dei quali  comprendente 34 interventi per sfruttare al meglio le risorse esistenti valorizzando le possibilità offerte dal PNRR, dal POR  e dal PON utilizzando la  programmazione triennale delle risorse.

Questo Piano vuole Includere. Includere i più fragili, certo, perché è sulla loro quotidianità che si misura un territorio. Però questo nuovo  Piano delle Politiche Sociali , hanno ribadito in Commissione, deve  fare di più. Deve riuscire ad “includere” in una logica  da Terzo settore propositivo nei progetti  e moltiplicativo delle risorse  utilizzate   tutte le strutture del territorio, a partire dai Comuni e dagli Ambiti Territoriali, dove accanto alle risorse economiche, che  oggi non sembrano essere un problema,  servono quelle professionali. Abbiamo  tante piccole realtà,  si è sottolineato , dove il welfare continua ad essere considerato come  un aiuto a chi ne ha bisogno, più che un investimento sul benessere della comunità nel suo complesso.  Per questo cambio di logica è stata chiesta la collaborazione della Commissione  consiliare che nei prossimi giorni approfondirà  i contenuti del documento.

Nell’ambito delle rituali attività d’indagine espletate da questa Squadra Mobile, personale dipendente, nella mattinata del 07.02.2022, effettuava una perquisizione domiciliare in una abitazione ubicata nel quartiere Sant’Elia, il cui esito portava al rinvenimento e sequestro di circa 1 KG di sostanza stupefacente essiccata tipo marijuana , stipata in numerosi vasetti in vetro e, nr. 12 piantine alte circa un metro autoinfiorescenti. Di concerto con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, questa Squadra Mobile procedeva quindi all’arresto del titolare dell’appartamento e alla denuncia in stato di libertà della persona con la quale nell’occasione il medesimo si accompagnava.

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Dati del giorno: 09 febbraio 2022

4.944
Nuovi casi
41.383
Test giornalieri
18
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.374
Provincia di Bat: 330
Provincia di Brindisi: 456
Provincia di Foggia: 852
Provincia di Lecce: 1.278
Provincia di Taranto: 587
Residenti fuori regione: 28
Provincia in definizione: 39
102.430
Persone attualmente positive
747
Persone ricoverate in area non critica
67
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

659.726
Casi totali
8.149.204
Test eseguiti
549.923
Persone guarite
7.373
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 223.166
Provincia di Bat: 66.898
Provincia di Brindisi: 61.772

Nel pomeriggio del 7 febbraio scorso, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di San Vito dei Normanni, unitamente al personale del Commissariato di P.S. di Mesagne, hanno dato esecuzione all’Ordinanza del Questore di Brindisi che ha imposto, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S., la chiusura di un bar di Mesagne per la durata di 30 giorni poiché individuato quale luogo per l’acquisto e la successiva consumazione di sostanze stupefacenti, abituale ritrovo di pregiudicati, nonché luogo di contatto tra soggetti dediti allo spaccio ed assuntori costituendo pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica per la città di Mesagne.

Il provvedimento è scaturito a seguito dell’indagine “Fire” condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di San Vito dei Normanni che ha disarticolato un’associazione per delinquere armata finalizzata al narcotraffico operante nella città di Mesagne composta da 11 soggetti contigua ad elementi di vertice della locale consorteria di stampo mafioso “Sacra Corona Unita”. Presso il bar, così come emerso agli atti dell’Ordinanza di custodia Cautelare emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Lecce su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, i membri dell’associazione per delinquere disarticolata erano soliti incontrarsi alla presenza del gestore che in plurime occasioni ha avuto contezza degli affari illeciti consumati all’interno o nelle immediate vicinanze del bar.

La Puglia si scopre fortunata grazie al Lotto: nell’ultimo concorso, come riporta Agipronews, sono arrivate vincite per oltre 207 mila euro. La più alta è stata registrata a a Villa Castelli, in provincia di Brindisi, dove un terno secco sulla ruota di Torino ha premiato un giocatore con 90 mila euro. Sempre in Puglia, da segnalare una vincita a Gioia del Colle, in provincia di Bari, dove sono stati vinti oltre 62 mila euro con sei ambi, quattro terni e una quaterna, a Lecce dove tre ambi e un terno sulla ruota di Genova fruttano un bottino da 55 mila euro. L'ultimo concorso del Lotto ha distribuito quasi 8 milioni di euro, per un totale di oltre 122 milioni da inizio anno.