Redazione

Si informa la cittadinanza che è stata prorogata l’ordinanza dirigenziale di chiusura al traffico per via Cappuccini, per il giorno 7 marzo, sempre dalle ore 7 alle ore 11, nel tratto stradale tra via Trento e via Malta.

I veicoli in transito su via Cappuccini, di lunghezza non superiore a 5 metri, giunti all’intersezione con via Addis Abeba, avranno l’obbligo di svolta a sinistra e il seguente itinerario alternativo: via Addis Abeba, via Corsica, via Malta. Nello stesso periodo è invertito il senso di marcia di via Malta nel tratto compreso tra via Corsica e via Cappuccini in direzione di quest’ultima.

Prosegue a Mesagne la pedonalizzazione del centro storico. L’ultima disposizione del sindaco Toni Matarrelli, infatti, ha chiuso tutto il centro storico al transito delle auto ed ha esteso il divieto di parcheggio, oltre a piazza IV Novembre, anche a piazza Criscuolo e via Albricci. Da ieri, sabato 5 marzo, e fino al prossimo 30 aprile, dalle ore 20 alle ore 24, sarà vietato circolare e sostare nel centro storico. La disposizione dell’Amministrazione comunale si è resa necessaria per favorire il notevole flusso di persone che di sabato, a piedi, si recano nel centro storico per passeggiare in tranquillità e sicurezza. Il divieto è applicato nel perimetro delimitato da via Federico II Svevo, piazza Vittorio Emanuele II, via Manfredi Svevo e piazza Garibaldi.

Al momento non vi sono state obiezioni alla disposizione sindacale sua da parte dei residenti sia da parte dei commercianti. D’altronde l’orario di chiusure è piuttosto flessibile. Si tratta di una sperimentazione che ad aprile potrebbe essere aggiornata con l’estensione della chiusura anche alla giornata di domenica. L’attuale disposizione fa parte di una progettualità ben più ampia che ha come obiettivo di creare una zona a traffico limitato nell’intero centro storico. Infatti, è al vaglio delle due commissioni consiliari, “Uso e assetto del territorio” e “Programmazione e sviluppo economico”, per ottenere i pareri necessari. I quattro varchi di ingresso alla città antica, Porta Grande, Porta Piccola, via Caracciolo e Vico dei Caputo, saranno vigilati da telecamere intelligenti che leggeranno i numeri di targa dei veicoli in entrata e li confronteranno con un soft dove sono inseriti i mezzi autorizzati al transito.

Chi non è inserito nell’elenco sarà sanzionato. Il presidente della commissione consiliare “Uso e assetto del territorio”, Mauro Resta, ha spiegato: “Abbiamo già effettuato una prima commissione congiunta, che si aggiornerà a brevissimo, nella quale abbiamo richiesto ai commissari di prendere contezza della prima bozza di progetto per permettere loro di evidenziare eventuali criticità o modifiche da apportare. Dopo la seconda commissione, abbiamo intenzione di effettuare una valutazione congiunta con le associazioni di categoria e dei cittadini del centro storico. In riferimento ai tempi saranno stretti e cercheremo di essere pronti a ridosso dell’estate mesagnese”. Così, se gli ambientalisti plaudono all’iniziativa del Comune i commercianti del centro storico storcono il naso.

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Sarà una giornata importante, l'ottava di ritorno del campionato regionale di C Gold: a far visita ai ragazzi di coach Bray arriverà la Cestistica Ostuni per un derby dai mille significati.

 
Dopo la bella vittoria di Trani, infatti, la New Virtus cerca continuità per muovere ulteriormente la classifica e cercare la miglior posizione possibile in vista del finale di campionato. La sfida contro Ostuni, inoltre, sarà uno scontro diretto perché gli ospiti seguono i gialloblu a quattro lunghezze di distacco. Una vittoria nella gara di domenica porterebbe in dote un vantaggio assolutamente non trascurabile nei confronti di una diretta concorrente per la salvezza.
 
Una squadra giovane, l'Ostuni, che subisce tanto a livello difensivo ma che segna anche con una certa regolarità, avendo in Maksimovic e Razic le principali bocche di fuoco, entrambi con un bottino superiore ai 250 punti ed una media punti superiore ai 15 per gara.
 
Nel girone, invece, spicca lo scontro al vertice tra le prime due della classe, Molfetta e Corato, che dirà molto sulle reali possibilità di Corato di insidiare i biancazzurri primi in classifica a +4. Da seguire anche Corato-Monteroni, che interessa direttamente i gialloblu per ovvi motivi di classifica, e Vieste-Bari, sfida dal sapore di alta classifica tra due formazioni giovani e veloci.
 
L'appuntamento con Mesagne-Ostuni, il derby brindisino di C Gold, è per domenica 6 marzo alle ore 18.30, come sempre al PalaDefrancesco di via Udine.
 

Campagna vaccinale anti Covid, il report sulle dosi somministrate al 2 marzo 2022. 

Secondo l'ultimo report a cura dell'Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, dal 27 dicembre 2020 al 2 marzo 2022 sono state somministrate 918.451 dosi di vaccino, di cui 341.607 prime dosi, 329.015 seconde dosi e 247.829 terze dosi; mediamente, sono state somministrate 2.256,6 dosi per giornata di vaccinazione.
Il 63,1% (579.742) delle dosi è rappresentato da Pfizer, il 23,5% (216.086) da Moderna, il 9,4% (86.097) da AstraZeneca, il 2,7% (24.429) da Pfizer pediatrico e l'1,3% (12.097) da Janssen (Johnson&Johnson). Il dato delle prime dosi risulta così distribuito: il 53,1% a persone al di sotto dei 60 anni; il 24,9% agli anziani; il 12,2% ai soggetti fragili; il 3,9% al personale sanitario; il 2,6% al personale scolastico; l’1% alle forze dell'ordine; il 2,3% ad altre categorie. Questa la distribuzione delle seconde dosi: per il 54,7% ai soggetti al di sotto dei 60 anni; per il 26,2% agli anziani; per il 10,4% ai soggetti fragili; per il 4% al personale sanitario; per il 2,4% al personale scolastico; per l'1% alle forze dell'ordine; per l'1,3% alle altre categorie. Questa, infine, la distribuzione delle terze dosi: il 29,6% agli anziani; il 48,7% a persone al di sotto dei 60 anni; l'11% ai soggetti fragili; il 3,5% al personale sanitario; l'1,3% al personale scolastico; l'1% alle forze dell'ordine; il 4,9% alle altre categorie. 
Fino al 2 marzo i residenti o domiciliati in provincia di Brindisi vaccinati con la prima dose sono 334.459, di questi 318.321 con la seconda dose e 235.066 con la terza dose, con una copertura vaccinale pari rispettivamente al 90,7%, all'86,3% e al 67,9%. La copertura vaccinale con la prima dose relativa ai residenti con più di 80 anni di età è pari al 98,8%, al 96,5% per il ciclo completo e all'84,2% per la terza dose. I residenti di età compresa tra 5 e 11 anni vaccinati con prima dose risultano essere 12.844 per una copertura vaccinale pari al 56,3%.
Sono 126.358 le dosi erogate finora dai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, di cui 53.795 (42,6%) in ambito ambulatoriale. Il 17,5% (22.129) delle dosi è stato somministrato a soggetti over 80, il 24,6% (31.071) a soggetti della fascia di età 70-79 anni, il 24,3% (30.744) a soggetti con età tra 60 e 69 anni e il 33,8% (42.684) a soggetti sotto i 60 anni. I soggetti fragili rappresentano la categoria a rischio vaccinata prevalentemente dai medici di famiglia (70.251; 55,6%), seguita dai soggetti con età superiore a 60 anni (30.727; 24,3%), dai soggetti sotto i 60 anni (9.425; 7,5%) e da altre categorie (15.955; 12,6%). 

Preservare e valorizzare la storia di Mesagne. È questo l’obiettivo della collaborazione tra Acquedotto Pugliese e il Comune che, in stretta sinergia con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, è servita a far riemergere importanti ritrovamenti archeologici nei pressi del Tempietto di San Lorenzo, dove oggi si è tenuto il sopralluogo congiunto del sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli, il presidente di Acquedotto Pugliese, Domenico Laforgia e una delegazione della Soprintendenza di Brindisi e Lecce.

“Quando sono stati avviati gli interventi di scavo per il rifacimento della rete idrica nelle vicinanze del Tempietto - ha dichiarato il sindaco della città di Mesagne, Antonio Matarrelli - eravamo quasi certi che le attività avrebbero riservato delle nuove scoperte. Ringrazio Acquedotto Pugliese per la cura con cui è stato condotto l’intervento nella sua interezza e per aver condiviso la necessità di perfezionare uno scavo archeologico che contribuirà a far luce su un passato millenario di cui la città di Mesagne è inesauribile espressione”.

 “Da sempre AQP sostiene il patrimonio archeologico dei borghi pugliesi”, ha commentato il presidente di AQP Domenico Laforgia durante il sopralluogo. “La portata dei lavori effettuati a Mesagne ne è una testimonianza. I nostri territori conservano storia. È nostro dovere tutelarla è valorizzarla”.

Nel corso dei lavori sulla rete idrica a cura di Acquedotto Pugliese in Vicolo San Lorenzo, sono state rinvenute le fondazioni di un muro esterno alla chiesa, che sembrerebbe realizzato in un momento successivo alla costruzione del tempietto, e i resti di un cimitero medievale pluristratificato. Il Tempietto, situato a pochi metri dalle mura che circondano il nucleo medievale della Città di Mesagne, è una antichissima chiesetta dedicata al santo diacono martire Lorenzo.

In particolare, l'area del tempietto di San Lorenzo è inserita lungo il cammino dell'Appia Antica, nell'ambito del progetto ministeriale "Appia Regina Viarum" ed insieme al Parco archeologico di Muro Tenente, arricchisce l'ultimo tratto della prima via consolare che lo stesso ministero della Cultura ha candidato a Patrimonio Unesco.

Sempre su Mesagne, nel centro storico della città, durante i lavori di risanamento delle reti eseguiti da AQP lo scorso anno, sono emersi altri ritrovamenti archeologici. Di particolare importanza il ritrovamento di un sepolcreto in piazzetta Sant’Anna dei Greci il cui scavo archeologico è stato condotto sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio di Brindisi, Lecce e Taranto.

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Dati del giorno: 04 marzo 2022

3.888
Nuovi casi
54.775
Test giornalieri
11
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.102
Provincia di Bat: 282
Provincia di Brindisi: 280
Provincia di Foggia: 524
Provincia di Lecce: 1.204
Provincia di Taranto: 463
Residenti fuori regione: 20
Provincia in definizione: 13
74.644
Persone attualmente positive
572
Persone ricoverate in area non critica
29
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

749.431
Casi totali
8.842.923
Test eseguiti
667.077
Persone guarite
7.710
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 247.109
Provincia di Bat: 73.581
Provincia di Brindisi: 69.383
Provincia di Foggia: 117.421
Provincia di Lecce: 132.534
Provincia di Taranto: 101.502
Residenti fuori regione: 5.410
Provincia in definizione: 2.491

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Il prezzo del mais è balzato del 17% in una settimana dall’inizio della guerra in Ucraina ma ad aumentare del 6% anche quello della soia destinati all’alimentazione degli animali negli allevamenti, ma a preoccupare è la chiusura dei porti sul Mar Nero che impediscono le spedizioni e creano carenza sul mercato mondiale dove Russia e Ucraina insieme rappresentano il 19% di export del mais.  E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, sulla base delle quotazioni alla borsa merci di Chicago, punto di riferimento mondiale del commercio dei prodotti agricoli. Il contratto future più attivo sul grano ha chiuso a 11,91-1/4 dollari per bushel (27,2 chili) ai massimi da marzo 2008 mentre il mais a 7,6 dollari per bushel al top da 10 anni  e la soia a 16,78 dollari per bushel.

Mentre il porto di Bari è drammaticamente vuoto perché non arrivano navi da Russia e Ucraina con mai e soia, al porto di Napoli, dopo il blocco di due navi provenienti dalla Moldavia, il prezzo del mais è schizzato a  € 37,5/38,5, quotazioni che hanno fatto saltare i contratti sottoscritti prima della guerra, quello dell’orzo granella a € 35,0/36,00 e della farina di soia a € 62/64 + iva 10%.

Il blocco dell’arrivo di materie prime per l’alimentazione degli animali della stalle – denuncia Coldiretti Puglia – sta mettendo a dura prova gli allevamenti, perché le scorte si sono ridotte ai minimi termini e sono vendute a prezzi stellari, mettendo in ginocchio gli allevatori pugliesi che devono affrontare aumenti vertiginosi dei costi per l’alimentazione del bestiame (+40%) e dell’energia (+70%) a fronte di compensi fermi su valori insostenibili. Il costo medio di produzione del latte, fra energia e spese fisse, – sottolinea Coldiretti Puglia – ha raggiunto i 46 centesimi al litro secondo l’ultima indagine Ismea, un costo molto superiore rispetto al prezzo riconosciuto agli allevatori.

All’aumento dei costi di produzione non corrisponde la giusta remunerazione del latte alla stalla, quando per poter pagare un caffè al bar gli allevatori pugliesi devono mungere tre litri di latte pagati solo qualche decina di centesimi alla stalla, ben al di sotto dei costi di produzione in forte aumento per i rincari di mangimi ed energia. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, per cui è urgente che l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, attivi tra l’altro l’accordo regionale firmato da allevatori e trasformatori e rimasto inapplicato per la mancanza di contratti che definiscano la trasparenza dei prezzi all’interno della filiera, dopo che con il via libera al decreto sulle pratiche sleali è stato individuato l’ICQRF quale autorità nazionale di contrasto per l’accertamento delle violazioni delle pratiche commerciali sleali e per la vigilanza sull’applicazione dell’articolo 62 con l’irrogazione delle relative sanzioni.

Con l’avvio della task force contro le pratiche sleali dopo la pubblicazione del decreto legislativo in Gazzetta ufficiale, la Coldiretti sta raccogliendo gli elementi sul territorio per le denunce, con particolare riferimento alla violazione legata al mancato riconoscimento dei costi di produzione, prevista del decreto legislativo in attuazione della Direttiva UE sulle pratiche commerciali sleali, fortemente voluto dalla Coldiretti.

“Abbiamo chiesto all’assessore regionale all’Agricoltura la convocazione urgente del tavolo regionale del latte con la partecipazione delle catene della Grande Distribuzione Organizzata per salvare la Fattoria Puglia che in 1 solo anno ha perso già 120 stalle per la crisi dei prezzi e i costi di gestione più che raddoppiati”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Dai campi alle stalle si sono impennati i costi di produzione per effetto dei rincari delle materie prime che hanno fatto quasi raddoppiare la spesa per le semine, con l’emergenza Covid che ha innescato un cortocircuito sul fronte delle materie prime con rincari insostenibili – insiste Coldiretti Puglia - per l’alimentazione degli animali nelle stalle dove è necessario adeguare i compensi riconosciuti agli allevatori per il latte e la carne. Infatti le quotazioni dei principali elementi della dieta degli animali, dal mais alla soia, sono schizzati su massimi che non si vedevano da anni con il rischio di perdere capacità produttiva in una regione già fortemente deficitaria per i prodotti zootecnici.

“Il prezzo del latte alla stalla in Puglia deve necessariamente essere al di sopra dei costi di produzione, quando nella forbice tra produzione e consumo ci sono margini da recuperare per garantire un prezzo giusto e onesto che tenga conto dei costi degli allevatori e la necessaria qualità da assicurare ai consumatori”, ribadisce il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni.

Serve responsabilità con un “patto etico di filiera” che garantisca una adeguata remunerazione dei prodotti agricoli e punti a privilegiare sugli scaffali il Made in Italy a tutela dell’economia, dell’occupazione e del territorio – insiste Coldiretti Puglia - con il coinvolgimento delle differenti catene della Grande Distribuzione Organizzata.

L’effetto drammatico è stato la chiusura di oltre 120 stalle in Puglia in 1 anno con le imprese di allevamento da latte allo stremo, per cui Coldiretti Puglia chiede un’assunzione di responsabilità della filiera tra allevatori, industrie e distribuzione per salvare il latte e le stalle pugliese perché non c’è più tempo.

In 7 anni – dal 2014 ad oggi - hanno già chiuso in Puglia 440 stalle, è il grido d‘allarme lanciato da Coldiretti Puglia, con gli allevatori ormai costretti inesorabilmente a chiudere i battenti e a vendere gli animali.

Con 3 DOP (canestrato pugliese, mozzarella di Gioia del Colle e mozzarella di bufala) e 17 formaggi riconosciuti tradizionali dal MIPAAF (burrata, cacio, caciocavallo, caciocavallo podolico dauno, cacioricotta, cacioricotta caprino orsarese, caprino, giuncata, manteca, mozzarella o fior di latte, pallone di Gravina, pecorino, pecorino di Maglie, pecorino foggiano, scamorza, scamorza di pecora, vaccino) – aggiunge Coldiretti Puglia – il settore lattiero–caseario garantisce primati a livello nazionale e Sigilli della biodiversità dal valore indiscutibile.

Quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere – conclude Coldiretti Puglia - spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado.

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La Mens Sana Mesagne, nel recupero della ottava giornata di andata, espugna la palestra Melvin Jones di Monopoli e bissa la seconda vittoria in trasferta consecutiva dopo Francavilla, sponda All Star. Partita condita da alti e bassi, ribaltamenti di fronte, ma con un finale tutto biancoverde. Coach Alba per i Delfini manda in campo Salerno, l'argentino Paparella, Palmitessa, Palazzo e il montenegrino Sakovic, mentre coach Capodieci risponde con Patrizio, Malvindi, Mastropasqua, Scalera e Ranieri.

Pronti via e il Mesagne è già in fuga, Ranieri, Mastropasqua e il giovane Malvindi portano gli ospiti sul 2-11 di parziale dopo 5' giocati. Veloce la reazione del Monopoli con Palmitessa, Lorusso e Miccoli pronti a recuperare e chiudere il primo quarto in vantaggio 12-11, mentre i mensanini no trovano più la via del canestro. Nel secondo periodo continuano a condurre i locali, la tripla di Sakovic (23-20) viene ammortizzata dai positivi Mongelli e De Vincentis, poi gli ospiti sciupano facili occasioni e Paparella li punisce chiudendo il secondo quarto sul 31-26. Al rientro in campo I delfini provano la fuga, due triple di Miccoli e Centrone allungano sul 37-28, ma gli ospiti non mollano la presa. A 3' dalla fine del terzo periodo i ragazzi di coach Alba accumulano il vantaggio in doppia cifra (49-39), prima di chiudere il terzo periodo sul 51-40. Nell'ultimo quarto in campo c'è un'altra Mens Sana, coach Capodieci alterna le difese a zona e l'attacco del Monopoli va in tilt. Dopo appena un minuto di gioco, sale in cattedra Patrizio che porta letteralmente a spasso la difesa dei padroni di casa. Mette a referto cinque punti consecutivi, pur fallendo tanti tiri liberi, e il Mesagne è a meno cinque (51-46).

Poi ancora un veloce 0-7 con la premiata coppia Patrizio & Ranieri e il Mesagne  è solo a meno due (53-51) con sette minuti ancora da giocare. Il Monopoli, contro la zona del Mesagne, non riesce a trovare la via del canestro, solo Lorusso prova a tenere in partita la sua squadra. Ranieri segnala il vantaggio mensanino (56-53) con cinque minuti ancora da giocare. Poi sale in cattedra Prisciano, al rientro dopo l'infortunio e ancora non al meglio della condizione fisica. Realizza la tripla del 53-58, poi Lorusso con un gioco da tre punti si riporta a meno due. Il giovane Malvindi (2005), oltre alla attenta difesa su Paparella, realizza due punti importanti per poi lasciare la scena ancora a Prisciano. Il play tarantino infila la tripla del 58-65 con 40 secondi da giocare. Partita finita? Nemmeno per sogno, alcuni errori banali dei biancoverdi, permettono a Lorusso di tentare un complicato recupero, poi i tiri liberi di Prisciano e Patrizio mettono in cassaforte il risultato.

La vittoria a Monopoli riapre le speranze di una  complicata qualificazione ai playoff per i biancoverdi, mentre il Monopoli perde una ghiotta occasione per certificarne l'accesso in anticipo. La Mens Sana Mesagne deve recuperare ancora le gare con Invicta Brindisi, sabato ore 17:30 al Palamelfi rione Casale, Maglie in trasferta e Rutigliano in casa. Per giocarsi la poule promozione serve un'impresa, ma i ragazzi di coach Capodieci visti in campo a Monopoli venderanno cara la pelle.

SCUOLA BK DELFINI MONOPOLI: Centrone 7, Salerno 8, Lorusso 14, Sabato, Paparella 4, Palmitessa cr. 9, Busco 2, Palazzo 3, Miccoli 9, Palmitessa C., Sakovic 7. Allenatore: A. Alba.

MENS SANA MESAGNE: Patrizio 17, Pesce, Fanelli, Scalera, Campana, Prisciano 11, Rosato 2, De Vincentis 2, Malvindi 4, Mastropasqua 10, Mongelli 8, Ranieri 13. Allenatore: Angelo Capodieci.

Parziali: 12-11 19-15 20-14 12-27

Arbitri: Ranieri e Procacci.

Atto intimidatorio a Mesagne, nel giardino di un asilo nido, dove qualcuno ha messo fuoco a un’auto. Nell’incendio è stato coinvolto un secondo mezzo, di proprietà dell’Asl, parcheggiato lateralmente e un albero. Sul posto sono giunte due squadre di vigili del fuoco che hanno spento le fiamme e messo in sicurezza la zona. Nel piazzale sono arrivati anche i poliziotti del locale commissariato che hanno avviato le indagini. L’atto è di natura dolosa poiché per appiccare il fuoco è stato utilizzato del liquido infiammabile. Tuttavia, gli investigatori escluderebbero che si è trattato di un gesto della criminalità organizzata.

Le indagini, pertanto, sono indirizzate in altre direzioni. Dunque, notte di fuoco a Mesagne, precisamente nel parcheggio della struttura di proprietà comunale in cui è collocato un asilo nido, la cui gestione è affidata a una cooperativa. Nello stesso stabile ha l’abitazione una famiglia. Il piazzale, per la verità, è utilizzato per parcheggiare alcune autovetture dell’Asl di Brindisi, i cui dipendenti lavorano negli uffici di piazza Gioberti, e auto di altri residenti della zona. In questo scenario la notte scorsa qualcuno è entrato nel piazzale e ha cosparso una Fiat Punto, che era parcheggiata in quel luogo da alcune settimane, con del liquido infiammabile. Poi gli ha dato fuoco ed è fuggito. Le fiamme hanno in pochi minuti avvolto il mezzo facendo scoppiare i finestrini. Il rumore è stato udito dai residenti che si sono affacciati e hanno notato l’auto che andava a fuoco. È stato lanciato l’allarme e dal comando provinciale di Brindisi sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco. Le fiamme, infatti, dopo pochi minuti si sono estese a un Fiat Doblò, di proprietà dell’Asl di Brindisi, che ha preso fuoco. Le lingue di fuoco erano così alte che hanno investito un albero di pino presente lungo la recinzione. Anche l’albero ha preso fuoco.

Sul posto sono giunte le volanti del locale commissariato i cui agenti hanno avviato le indagini. Innanzitutto, hanno monitorato la zona alla ricerca di qualche telecamera di videosorveglianza che potesse aver ripreso il piromane. Successivamente sono stati ascoltati i proprietari dei mezzi. Tuttavia, dai primi accertamenti sarebbe da escludere un gesto della criminalità organizzata indirizzata sia all’Asl che alla cooperativa che gestisce l’asilo nido che sarebbero estranee ai fatti. Pertanto le indagini sono state indirizzate verso una sfera del tutto personale.

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Cortometraggio “Il Cuore di Mesagne” del regista Premio Oscar Paul Haggis. 

Si svolgerà domani, venerdì 4 marzo, alle ore 11.00 presso il Teatro comunale di Mesagne in via Federico II Svevo, la conferenza stampa di presentazione del cortometraggio firmato dal regista Paul Haggis girato a Mesagne in occasione della candidatura della Città a Capitale italiana della Cultura con il progetto “Umana Meraviglia”.

Intervengono:

Antonio Matarrelli – sindaco della città di Mesagne;

Simonetta Dellomonaco – coordinatrice del progetto “Umana Meraviglia”;

Marco Calò – coordinatore del progetto di candidatura per Mesagne2024.