Redazione

Operazione della Dda di Lecce e della squadra mobile di Brindisi. Due fratelli sono stati fermati dalla Polizia con l'accusa di aver ucciso due imprenditori del settore casalinghi nel 2000 e 2001: si tratta di Cosimo ed Enrico Morleo, di Brindisi, accusati di aver assassinato, con l'aggravante del metodo mafioso, Sergio Spada e Salvatore Cairo, quest'ultimo scomparso e mai ritrovato. Secondo le indagini, Cairo fu assassinato perché ritenuto responsabile di un ammanco di diversi milioni di lire commesso ai danni di una società di articoli per la casa di cui era socio con Cosimo Morleo e avrebbe costituito poi una propria società nonostante il divieto impostogli. Sarebbe stato ucciso e fatto a pezzi.

Sabato 5 Marzo la Polisportiva SS. Annunziata Volley Mesagne cerchera’ nelle mura ospiti di Altamura di conquistare la decima vittoria utile consecutiva prima dello scontro diretto del 13.03 22 nel Pala De Francesco di Via Udine contro la seconda del Campionato di Serie C la  Vibrotek  Volley Pulsano. Ancora una volta il pensiero della Societa’, targata Apulia Diagnostic, e’ rivolto al giovane atleta  Ucraino Yurii Starokozhko  a cui e’ stata dedicata la nona vittoria consecutiva domenica scorsa. Yurii, ingegnere meccanico ed ex giocatore di serie A in Ucraina, l’estate scorsa, si è allenato col SS Annunziata Volley, poi purtroppo è dovuto rientrare in patria, perché costretto ad imbracciare il fucile per difendere la propria casa e la propria famiglia.
 
Si invia un appello a tutte quelle ditte, provviste di codice ATECO, che possano offrire a Yuri un posto di lavoro per permettere a lui e alla sua famiglia di poter far parte della nostra comunità e godere del bene più prezioso: la LIBERTÀ.
 
Si chiede di condividere il più possibile l'appello.
 

Chiunque sia interessato può rivolgersi al numero di telefono 3713267503 Grazie.

La New Marzial Mesagne – Team Baglivo si afferma al primo posto nella categoria femminile ed al terzo posto categoria maschile.

Sono state tante le emozioni per la prima competizione nazionale di Taekwondo del 2022. Una due giorni in una delle principali strutture polivalenti di Genova, l'RDS Stadium, già teatro, in passato, di importanti Campionati Nazionali. Il denominatore comune è stato il sano agonismo, unito al divertimento da parte di tutti i giovani attori protagonisti. 

L’evento, ha visto premiati e salire sul podio tanti talenti emergenti e tra questi si è contraddistinta la New Marzial Mesagne – Team Baglivo che con una rappresentanza di dieci atleti, accompagnati dai coach Roberto Baglivo e Steeven Baglivo, ne ha portati otto sul podio, onorando ampiamente la sua storia fatta di sano impegno competitivo e grande caparbietà.

La manifestazione ha visto il susseguirsi di incontri dal livello tecnico elevato, grazie alla partecipazione dei migliori atleti giovanili delle società sportive provenienti da tutta Italia. 

La gara ha coinvolto gli atleti appartenenti alla fascia "Cadetti" suddivisa in due competizioni: oltre all'edizione del 2022 è stata infatti recuperata anche l'edizione del 2021, posticipata a causa della pandemia, sebbene non consentirà ai vincitori la convocazione nella squadra nazionale perché oramai passati nella categoria Junior dove  i campionati italiani si svolgeranno nel prossimo mese a Fondi. Mentre i vincitori dell'edizione 2022, oltre ad altri eventuali atleti meritevoli scelti, saranno convocati nella squadra nazionale “cadetti” per la preparazione alle prossime competizioni europee e mondiali.

Sul fronte della categoria Junior la società nella giornata di ieri ha ricevuto la lieta notizia che la FITA ha convocato nella squadra nazionale, per le prossime competizioni, ben 7 atleti: Teodoro Del Vecchio; Vincent De Domenico; Sicilia Nicola; Destino Davide; Cutugno Dafne; Montanaro Eva e Sicilia Celeste.

Qui di seguito i risultati di squadra e degli atleti:

RISULTATI DI SQUADRA:

CATEGORIA FEMMILE – PRIMO POSTO

CATEGORIA MASCHILE – TERZO POSTO

Campionati Italiani Cadetti 2022

Category: Cadets Male Nere -37 / Fly (18 competitors)

Alessandro Marinelli - ARGENTO

Dennis De Domenico - BRONZO

Category: Cadets Male Nere -41 / Bantam (17 competitors)

Francesco Antonio Santoro - ORO

Category: Cadets Male Nere -45 / Feather (14 competitors)

Andrea Neglia - BRONZO

Category: Cadets Male Nere -53 / Welter (13 competitors)

Gabriele Fernando Rosato - ARGENTO

Category: Cadets Female Nere -41 / Feather (6 competitors)

 Adele Del Vecchio - ORO

Category: Cadets Female Nere -59 / Light heavy (4 competitors)

Sofia Frassica - ORO

 

Campionati Italiani Cadetti 2021

 

Category: Cadets Male Nere -45 / Feather (14 competitors)

Andrea Neglia - ARGENTO

Category: Cadets Male Nere -53 / Welter (16 competitors)

Gabriele Fernando Rosato - ARGENTO

Category: Cadets Female Nere -41 / Feather (5 competitors)

Adele Del Vecchio - ARGENTO

Category: Cadets Female Nere -47 / Welter (11 competitors)

Anna Frassica - ARGENTO

LA VICARIA DI MESAGNE E LA CANDIDATURA DELLA CITTÀ A CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA. 

La cultura, secondo il filosofo Hans-Georg Gadamer, è l’unico bene dell’umanità che, se 
condiviso, aumenta anziché diminuire. 
Come Vicaria di Mesagne, ovvero l'insieme delle parrocchie e delle realtà ecclesiali ivi 
presenti, riteniamo che sia diventato ancora più utile e, perfino, necessario coltivare la condivisione 
della conoscenza del bello, del bene, dell’ascolto dell’altro, in un periodo storico segnato dalle 
tentazioni di essere vinti dall’egoismo, di trascurare il prossimo, di propendere verso la divisione. 
Inoltre, proprio il cammino sinodale che la Chiesa universale ha intrapreso, per volontà di Papa 
Francesco, ci spinge tutti a uscire dai recinti in cui abitiamo per consuetudine, per andare incontro 
all’altro e ascoltarlo, condividere pensieri, sensazioni, esperienze.
La candidatura di Mesagne a capitale italiana della cultura è un’occasione imperdibile per la 
prosecuzione di quel cammino di evoluzione positiva – di evoluzione culturale positiva – che la 
nostra città ha intrapreso da anni. Questa candidatura rappresenta un’opportunità di riscatto, di 
affermazione, di rivoluzione rivelatrice che, come Vicaria, sosteniamo con convizione, e di cui non 
possiamo non essere parte integrante. Lo testimonia la nostra storia, in considerazione delle 
iniziative che il Consiglio Pastorale Vicariale, i presbiteri e i laici di Mesagne, i componenti dei 
Gruppi Caritas e gli operatori coinvolti nelle altre forme di aggregazione hanno attivato e curato con 
impegno e nell’impegno dell’amore, del riconoscimento di tutte le donne e di tutti gli uomini come 
sorelle e fratelli in Cristo, come figlie e figli di Dio che non possono rimanere invisibili, trasparenti, 
vittime di solitudini dei luoghi e di assenze dei cuori.
Nella sua storia, la Vicaria di Mesagne ha profuso il suo sostegno alla valorizzazione e alla 
difesa di quei principi che non possono non caratterizzare la vita sociale della nostra Civitas 
Mariae: i valori della legalità e dell’accoglienza; dell’importanza del dialogo con chi ha punti di 
vista differenti; della prossimità a chi ha bisogno di aiuto e di ascolto; dell’impegno nelle vicende 
del quotidiano, nell’essenzialità dell’ordinario. Un insieme di valori e principi che creano la nozione 
di ‘cultura’ che Mesagne, come capitale nazionale, è chiamata a seguire come un faro che traccia 
quella rotta che le consenta, in questa occasione unica e non solo, di riscoprirsi e proporsi come 
esempio di vivacità trascinante e creatività fruttuosa. 
La candidatura a capitale italiana della cultura può e deve, quindi, fare della nostra Città una terra 
sempre più fertile per la custodia delle figlie e dei figli di Dio, della bellezza del creato, della 
salvaguardia della casa comune. 
La Vicaria di Mesagne è pronta ad accompagnare la nostra Città in questo percorso.
Mesagne, 28 febbraio 2022
I Parroci della Città
La Segreteria del Consiglio Pastorale Vicariale

Nel corso delle indagini espletate dalla Polizia di Stato, nella tarda mattinata del 26 febbraio u.s., personale della Squadra Mobile procedeva all’arresto in flagranza di un pregiudicato brindisino perché ritenuto responsabile del reato di detenzione abusiva di armi comuni da sparo,  risultate anche provento di furto perpetrato in una abitazione della provincia di Lecce. Nello specifico, nel corso delle rituali attività info-investigative, il personale operante acquisiva la notizia che il prevenuto presso la sua abitazione e/o nei locali nella disponibilità dello stesso, occultava armi o materiale esplodente pertanto, di  iniziativa, procedeva alla rituale perquisizione domiciliare. Nelle prime fasi delle attività di ricerca, il pregiudicato, vistosi evidentemente scoperto, confermava di essere in possesso di n. 02 fucili da caccia detenuti illecitamente perché sprovvisto di titolo autorizzativo.  Le ricerche espletate permettevano infatti di rinvenire sul soppalco di un ripostiglio adibito a lavanderia di pertinenza dell’abitazione in questione, un fucile semiautomatico marca “BREDA” cal. 12 e, altro fucile semiautomatico marca “FRANCHI” cal. 28.  Ulteriori accertamenti rivelavano ancora che le armi rinvenute, risultavano di provento illecito perché oggetto di furto perpetrato  in data 29.01.2021, debitamente denunciato dalla persona offesa presso la locale Stazione dei Carabinieri della provincia di Lecce. Dell’avvenuto arresto veniva data doverosa comunicazione telefonica al P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi che disponeva la traduzione in carcere del prevenuto.

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione contattaci  

Nell’ambito delle rituali e sistematiche attività  espletate dalla Polizia di Stato, nel corso delle indagini finalizzate alla prevenzione e repressione dei reati in genere e, nella fattispecie, al fine di prevenire lo spaccio di qualsivoglia genere di sostanze stupefacenti ai giovani frequentanti la c.d. “movida brindisina”, personale di questa Squadra Mobile, nel primo pomeriggio del 25.02.2022,  procedeva a perquisizione personale e domiciliare di iniziativa nei confronti di un incensurato brindisino. L’atto di Polizia Giudiziaria consentiva di rinvenire e porre in sequestro della sostanza stupefacente del tipo hashish, un bilancino di precisione e denaro in banconote di piccolo per un importo complessivo di 335 Euro. Prima di procedere all’ingresso presso l’unità abitativa attenzionata, solo il preventivo posizionamento del personale dislocato intorno alla villetta oggetto delle attenzioni investigative, permetteva di prevenire l’eventuale disfacimento di stupefacenti da parte del soggetto da perquisire, il quale, proprio prima di consentire l’accesso agli operatori di P.G., lanciava all’esterno dell’immobile un involucro di colore blu sbiadito, successivamente sequestrato, contente un vasetto con all’interno un bilancino di precisione elettronico funzionante e residui di hashish.  Pochi istanti dopo, lo stesso personale posizionato all’esterno della villetta attenzionata, udiva anche un rumore di un corpo solido impattare contro il muro lato interno.  Subito dopo, all’interno di un’aiuola antistante al medesimo muro di cinta, si rinveniva un altro vasetto contenente  sostanza stupefacente suddivisa in  n. 15 (quindici)  involucri di un grammo circa cadauno e n. 1 (uno) di grammi 5 circa, per un peso totale complessivi di grammi 19,130  Sulla stessa sostanza stupefacente, con esito positivo all’HASHISH,  venivano effettuati debiti accertamenti mediante reattivi speditivi narcotest eseguiti presso gli Uffici del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica della Questura di Brindisi.  Al termine delle attività come da specifiche intese con il Pubblico Ministero di Turno presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Brindisi, il soggetto perquisito veniva deferito in stato di libertà per le violazioni previste e punite dall’art. 73 del D.P.R. 309/90, mentre, la somma sequestrata,  perché ritenuta provento dell’attività di spaccio, veniva depositata al Fondo Unico di Giustizia.

Dati del giorno: 02 marzo 2022

3.302
Nuovi casi
26.836
Test giornalieri
13
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 839
Provincia di Bat: 213
Provincia di Brindisi: 231
Provincia di Foggia: 517
Provincia di Lecce: 1.052
Provincia di Taranto: 407
Residenti fuori regione: 28
Provincia in definizione: 15
75.557
Persone attualmente positive
581
Persone ricoverate in area non critica
33
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

741.847
Casi totali
8.788.148
Test eseguiti
658.600
Persone guarite
7.690

Truffe informatiche e telematiche. Il pericolo di “trasformarsi” da vittima in autore del reato.

Un contributo a firma dellAvvocato penalista Jacopo A. Ahmad.
“Sempre più frequentemente si registrano truffe informatiche o telematiche, indubbiamente favorite dallintensificarsi del ricorso alle tecniche di comunicazione a distanza, anche in ragione delle limitazioni alla circolazione imposte dallemergenza pandemica.
Di riflesso, sempre più frequentemente, finiscono per assumere -nelle aule di giustizia- la veste di indagati o imputati cittadini che, lungi dall’avere posto in essere condotte truffaldine, risultano essi stessi vittime del raggiro, ma che, per effetto dell’ingegnosità del reale autore del reato (che, impossessatosi dei loro dati, li riutilizza per commettere truffe in danno di altri ignari cittadini), si ritrovano a doversi difendere da indizi di colpevolezza apparentemente insuperabili (a causa dell’utilizzo dei loro dati e documenti).
Ciò risulta particolarmente grave, ove si consideri l’entità della pena (fino a 5 anni di reclusione) prevista per le truffe commesse con tali modalità.
È capitato, del resto, allo scrivente di difendere cittadini, dei quali è stata, poi, provata l’innocenza (in processi anche fuori Regione, a riprova di quanto insidioso sia lo strumento informatico o telematico, idoneo a vanificare qualsiasi distanza), nei confronti dei quali gli indizi di colpevolezza apparivano talmente articolati e strutturati da rendere decisamente complessa la funzione difensiva.
Ora, atteso che risultano già sufficientemente diffusi, poiché quotidianamente elargiti dalla pubblica informazione, diversi suggerimenti “preventivi” tesi a tutelare se stessi da possibili truffe, non ci si dilungherà su di essi: si pensi alla raccomandazione di non cliccare su link inviati a mezzo e-mail o sms da asseriti istituti di credito, o a quella di non rilasciare i propri dati personali, né trascrivere password di accesso, ove non si sia certi della serietà del sito, etc.
Risulta, invece, quantomai opportuno, al diverso fine di tutelare se stessi dal (ben più grave) rischio di vedersi affibbiata la veste di indagato o imputato in seguito a denunce sporte da ignari cittadini, ingannati dallutilizzo -da parte del reale truffatore- di dati e documenti in precedenza sottratti ad altri ignari cittadini, evidenziare l’estrema utilità della proposizione di una propria tempestiva denuncia o querela (appena ci si renda conto della truffa subita e/o della sottrazione dei propri dati), ove possibile suffragata da solidi riscontri documentali (si pensi alla conversazione intercorsa su whatsapp o su altro canale telematico con il reale truffatore, o alle e-mail con questi scambiate, etc.).
La proposizione di una tempestiva e documentata denuncia o querela, invero, oltre a consentire, tramite lindividuazione dellautore, di conseguire il risarcimento del danno subito, costituirà un’indiscussa e duplice “arma” a proprio vantaggio: da un lato scongiurerà il rischio stesso dellinstaurazione di processi penali a proprio carico (ciò che teoricamente potrebbe accadere, come accennato, anche dinanzi a vari tribunali dItalia, qualora i propri dati e documenti siano stati utilizzati per commettere più truffe); dallaltro allorché tali processi siano sfortunatamente instaurati, consentirà di comprovare con maggiore agilità la propria innocenza, non solo per effetto della documentazione fornita, ma anche in ragione della data di presentazione.
La data, invero, costituirà di per se stessa, sovente, indice di estraneità ai fatti del cittadino, ove questi abbia denunciato la sottrazione dei propri dati prima dell’utilizzo di essi da parte del (reale) truffatore nei confronti di altri ignari cittadini.
Ferma, quindi, la raccomandazione -già di pubblico dominio- di prestare massima prudenza nelleffettuare operazioni informatiche o telematiche, l’ulteriore consiglio -non altrettanto diffuso dalla pubblica d’informazione- è quello di raccogliere con estrema diligenza e oculatezza tutta la documentazione relativa alloperazione nella quale si è coinvolti (es. acquisto online di un prodotto), allatto stesso del suo compimento (salvando le chat, conservando le e-mail ricevute o inviate, trascrivendo i numeri da cui sono state ricevute le telefonate, etc.), sì da poter, ove ci si renda conto di essere stati vittima di un raggiro, sporgere tempestiva e (ben) documentata denuncia o querela, che consentirà allAutorità Giudiziaria di appurare il proprio ruolo di vittima (e non di autore del reato), rifuggendo, così, qualsiasi pur ipotetico rischio di condanna penale”.

Pugno duro della polizia locale di Mesagne sull’inosservanza del divieto di sosta in piazza IV Novembre. Nei giorni scorsi, infatti, sono fioccate le multe verso coloro che, in barba ai divieti, hanno posteggiato ugualmente in piazza divenuta, con ordinanza del sindaco, “car free”. L’eliminazione dei posteggi, infatti, è solo il primo passo verso la realizzazione della zona a traffico limitato estesa all’intero centro storico.  “Occorre sottolineare che la nostra città antica rappresenta la memoria storica e costituisce il nostro valore aggiunto in termini culturistici, turistico-ricettivi, commerciali ed anche urbanistici”, ha esordito Luigi Vizzino, presidente della commissione consiliare “Programmazione e sviluppo economico” -. La sua conformazione e la lungimiranza politica dimostrata dalle ultime amministrazioni, alcune in modo significativo altre meno, hanno consegnato a questa Amministrazione comunale un tesoro da custodire e valorizzare per oggi e per il domani”. Per Vizzino, al fine di preservare il centro storico e la sua ricchezza monumentale ed architettonica “è necessaria una severa riflessione sulla sua tutela dagli agenti inquinanti o lesivi. L’istituzione della Ztl è una scelta necessaria, già auspicata dalle precedenti amministrazioni, che finalmente vede la luce progettuale avanzata”.

La giunta del sindaco Matarrelli ha deliberato nel 2020 l’istituzione di una zona green commissionando uno studio tecnico sulla sua fattibilità realizzativa. “Il progetto elaborato, arricchito tecnicamente da tutti i contributi professionali ed esperienziali del comando dei vigili urbani , dell’ufficio Urbanistica e centro storico, sulla base di linee di indirizzo generale fornito dall’Amministrazione comunale,  muove ora i suoi primi passi nelle sedi istituzionali di partecipazione democratica, le commissioni consiliari, e vedrà il coinvolgimento partecipativo attivo delle rappresentanze delle professioni, dei cittadini, innanzitutto da quelli abitanti nel centro storico e dagli operatori commerciali ed artigianali  operanti nel perimetro individuato come Ztl”, ha concluso Vizzino. Soddisfatte dell’eliminazione dei parcheggi sono state diverse associazioni tra le quali i Cicloamici, Wild team, Mesagne on Bike, Atletica Mesagne, Amici Bike Mesagne, Italiabile, Centro Studi Antonucci. “La piazza della Collegiata, la piazza del campanile e dell’orologio tornerà così ad essere “lu sitili” il luogo di incontro. Non solo nelle sere d’estate della movida quando il centro è interdetto alle auto ma ogni giorno, ad ogni ora del giorno”, hanno auspicato le associazioni.

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione contattaci  

Invasione di cormorani in Puglia, gli uccelli che si cibano di pesce più che triplicati a causa della tropicalizzazione del clima e del global warming, con ripercussioni economiche gravi per i pescatori e per gli allevamenti. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in occasione della Giornata mondiale della fauna selvatica (World Wildlife Day) 2022, celebrata ogni anno il 3 marzo, che impone la salvaguardia della biodiversità, con il giusto riequilibrio dell’ecosistema pugliese con la fauna selvatica che ha invaso la regione, con lupi, cinghiali, pappagalli, cormorani, storni e lepri, divenuti stanziali con danni ingenti alla biodiversità del territorio.  

La presenza sempre più invasiva dei Cormorani – aggiunge Coldiretti Puglia - viene segnalata dai pescatori in provincia di Bari sia a sud, tra Mola di Bari e Torre a Mare che a nord tra Giovinazzo e Bisceglie, sulla costa di Taranto, nella laguna di Varano, sulla Diga di Capaccio del Celone a Lucera e presso la palude del Lago Salso a Manfredonia, a Gallipoli e sugli oltre 400 chilometri di costa della regione.

Ogni Cormorano mangia fino a 10 chilogrammi di pesce al mese, oltre 300 grammi al giorno, lasciando tra l’altro pesci feriti nell’attività predatoria e con il rischio della diffusione di malattie e parassiti”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Il numero di Cormorani svernanti è cresciuto di circa venti volte negli ultimi 25 anni – aggiunge Coldiretti Puglia - secondo un andamento parallelo e strettamente correlato alla crescita esponenziale delle popolazioni nidificanti nei paesi dell'Europa centrosettentrionale.

“E’ ormai una vera e propria emergenza alla luce dei danni provocati all’attività ittiocolturale e alla vita stessa dei pesci nei mari. L’attività predatoria dei Cormorani – spiega il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia - sottopone a forte stress la vita marina poiché è talmente intensa da non permettere la crescita, lo sviluppo e la riproduzione delle specie di cui si nutrono”.

Non si limitano alle specie di pesce pregiate – aggiunge Coldiretti Puglia - perché mangiano anche quelle specie-foraggio che dovrebbero fungere da pasto per le prime, rendendo ancor più negativo il loro impatto sul settore ittico.

Per acquacoltori e pescatori di mestiere la riduzione del pescato è risultato il fattore di maggior impatto – riferisce Coldiretti Puglia - mentre per i pescatori sportivi a rischio è la riduzione degli stock ittici dovuti ad una ridotta produzione naturale.

I danni causati dai Cormorani vanno ad aggiungersi agli effetti della seconda ondata della pandemia da Covid, con uno scenario nelle marinerie molto grave per il caro carburanti che sta fermando i pescherecci e le barche nelle banchini, dopo i danni causati dal Covid con la chiusura dei ristoranti per mesi che hanno superato i 30 milioni di euro.

In Puglia sono enormi i danni causati dalla fauna selvatica, con i cinghiali distruggono le coltivazioni e attaccano gli uomini e gli animali allevati – denuncia Coldiretti Puglia - come anche i lupi e i cani inselvatichiti, gli storni azzerano la produzione di olive e distruggono le piazzole, le lepri divorano letteralmente interi campi di ortaggi, i cormorani mangiano i pesci negli impianti di acquacoltura, con un danno pari ad oltre 14 milioni di euro. Gli agricoltori stanno provvedendo a recintare a proprie spese con costi considerevoli le aziende agricole per difendersi dai cinghiali che distruggono strutture e produzioni. Si tratta di una situazione insostenibile – conclude la Coldiretti regionale - che sta provocando l'abbandono delle aree interne, con problemi sociali, economici e ambientali.