Redazione

Un avviso pubblico per promuovere l’autonomia sociale ed economica della persone in condizioni di disagio: la città di Mesagne informa che sul Sito istituzionale dell’Ente, all’indirizzo www.comune.mesagne.br.it, è disponibile il bando per l’istituzione di una nuova graduatoria di beneficiari di tirocini di inclusione sociale. Il modello di domanda per partecipare può essere scaricato dal portale o ritirato presso l’ufficio Servizi Sociali in via Castello 10 (Palazzo Piazzo, numero di telefono 0831.732213).

“Le borse lavoro rappresentano uno strumento di contrasto alla povertà che negli anni si è strutturato come una misura alternativa all’erogazione di contributi economici con fini meramente assistenziali. La salvaguardia della dignità delle persone non è secondaria all’aiuto che viene offerto”, commenta il sindaco Antonio Matarrelli soffermandosi sulle finalità dell’intervento. “Il beneficio è doppio, con ricadute positive che incidono sul bagaglio di esperienze delle persone coinvolte e di riflesso sull’intera comunità, che si avvale delle attività svolte”, dichiara l’assessore comunale alle Politiche sociali, Anna Maria Scalera.

La domanda, compilata e completata con i documenti indicati nell’avviso, dovrà essere consegnata all’ufficio Protocollo del Comune di Mesagne entro le ore 12 del prossimo 28 febbraio. La durata del tirocinio è di 4 mesi, con un impegno di 20 ore settimanali e un compenso mensile di 500 euro. “I progetti – continua l’assessore Scalera – dovranno essere coerenti con il bilancio delle competenze che emergeranno durante i colloqui sostenuti presso il Servizio Sociale”, ricordando i settori nei quali gli interessati potranno chiedere di svolgere il tirocinio: supporto all’attività amministrativa, cura del territorio e manutenzione degli immobili comunali, pulizia degli immobili comunali. Si può effettuare un’unica opzione. L'istanza può essere inoltrata da un componente per nucleo familiare. Lo svolgimento del tirocinio è compatibile con le misure regionali e nazionali di sostegno al reddito (Reddito di Dignità, Reddito di Cittadinanza), purché l'importo erogato non sia superiore ad 800 euro mensili.

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E' in edicola da pochissime ore il primo numero del 2022 di Memorie Mesagnesi, che apre la discussione sulla gratuità nell'impegno culturale in favore del proprio luogo di nascita, o di elezione ed il numero si fa subito "prezioso" con una nota di Tranquillino Cavallo che legge l'inventario dei beni dell'Abbazia di Siponto, riferendo i collegamento dei Teutonici a Mesagne. Sergio Salvatore Diviggiano riporta i lettori al clima mesagnese degli anni Sessanta riferendo de "Gli Anonimi", complesso - oggi diremmo band - fra i più rinomati in quegli anni, con Giovanni Galeone che - sempre di quegli anni - rinverdisce i fasti della squadra di calcio mesagnese, neopromossa in serie D, parlando di un portiere rimasto nell'immaginario collettivo. Mario Vinci riporta all'attenzione i documenti di archivio che parlano di un possibile monumento ad Epifanio Ferdinando, mentre Domenico Ble inquadra in un contesto di fede e devozione più ampio l'icona di S. Maria Mater Domini. Nel centenario della nascita di Renata Tebaldi, infine, Ermes De Mauro, ricorda questa figura celeberrima della lirica italiana, che tanti estimatori ebbe nella cittadina messapica.

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Dati del giorno: 12 febbraio 2022

4.882
Nuovi casi
32.414
Test giornalieri
9
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.349
Provincia di Bat: 368
Provincia di Brindisi: 421
Provincia di Foggia: 794
Provincia di Lecce: 1.243
Provincia di Taranto: 669
Residenti fuori regione: 25
Provincia in definizione: 13
98.963
Persone attualmente positive
752
Persone ricoverate in area non critica
65
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

675.338
Casi totali
8.267.712
Test eseguiti
568.958
Persone guarite
7.417
Persone decedute

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La storia si ripete sempre due volte: la prima come tragedia, la seconda come farsa. Alla tragedia di decenni di imposizioni dall'alto, pagate col sangue dai brindisini e con la devastazione del nostro territorio oggi si aggiunge la farsa Edison sostenuta dalle argomentazioni capestro del MITE.

Lo diciamo da subito, con chiarezza e senza alcuna possibilità di essere fraintesi: siamo pronti a sostenere la battaglia legale che l'amministrazione comunale intende avanzare in tutte le sedi giudiziarie competenti. Ma la battaglia, lo sappiamo bene, è anche politica: con il governo che nonostante tutto è ancora in debito con questo territorio ma anche, contro il più locale e squallido branco di lupi di cui non abbiamo paura alcuna.

Predoni degli appalti, questuanti del subappalto, ciarlatani della politica e servi sciocchi di ogni ordine e grado pronti, per piccoli interessi di bottega, a mortificare irrimediabilmente una importante porzione di porto, lo sviluppo della città e le ambizioni dei brindisini, come troppe volte è accaduto nella storia della nostra città.

Noi abbiamo le idee chiarissime sul futuro del nostro scalo e sui progetti realmente vantaggiosi: la città chiede certezze e non è disposta ad accettare l'imposizione di un impianto che, non a caso, altri porti hanno respinto.

Per questo, salutiamo con favore il sostegno annunciato al Sindaco dal presidente della Regione Emiliano che, come avvenuto a Manfredonia, negherà l'intesa Stato-Regione.

E salutiamo anche il consigliere Amati: non siamo ideologicamente contrari ad investimenti nel nostro territorio, siamo ideologicamente contrari alle sue enormi, stucchevoli panzane.

Qui non si tratta di essere più o meno ambientalisti o industrialisti, qui si tratta di scegliere tra gli interessi della città e quelli privatissimi di pochi.

Noi scegliamo di difendere il porto e il futuro di Brindisi.

                                                                                                                               Brindisi Bene Comune

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Con la pandemia quasi 7 pugliesi su 10 (68%) vanno a caccia di piante nei vivai per abbellire le proprie case o addirittura per coltivare direttamente frutta e ortaggi da portare in tavola. E’ quanto emerge dall’indagine di Coldiretti Puglia nei mercati dei contadini di Campagna Amica, con i cittadini che con l’emergenza sanitaria hanno cambiato le priorità facendo esplodere il bisogno di verde nelle case e nelle città.

Una vera piante-mania – sottolinea la Coldiretti Puglia – con il raddoppio dell’interesse per le case con giardino con un profondo cambiamento nel mercato immobiliare spinto dalla voglia dei cittadini – insiste Coldiretti Puglia - di spazi verdi sia all’interno che all’esterno delle abitazioni. Per godersi un po’ di piante il 74% delle famiglie può contare almeno su un balcone mentre il 42% vive proprio in una casa con giardino – spiega Coldiretti Puglia - che nel periodo della pandemia è stato un vero e proprio sfogo per adulti e bambini.

A favorire la voglia di verde è la Legge di bilancio 2022 che, come fortemente richiesto da Coldiretti, ha confermato per gli anni 2022-2023-2024 il “Bonus verde”, l’agevolazione fiscale per gli interventi di sistemazione di terrazzi, giardini e aree scoperte di pertinenza.  Interessati sia i proprietari degli immobili che coloro i quali detengono l’immobile sulla base di un titolo idoneo. Il bonus spetta anche nel caso di interventi realizzati nei condomìni. L’agevolazione, introdotta con la legge di bilancio 2018 (articolo 1, comma 12 della Legge n. 205 del 2017) e poi prorogata fino al 2021 – aggiunge Coldiretti Puglia – prevede una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per la sistemazione di giardini, terrazzi, coperture, entro un limite massimo di spesa di 5.000 euro, compreso iva, per ogni unità immobiliare, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo, il che si traduce in una detrazione massima di 1.800 Euro, con rate da 180 euro.

Se in passato erano soprattutto i più anziani ad avere il pollice verde, memori spesso di un tempo vissuto in campagna, adesso – sottolinea la Coldiretti Puglia – la passione per le piante complice la pandemia con chiusure e restrizioni si sta diffondendo anche tra i più giovani o tra persone che di solito non si occupavano di vasi, torbe e trapianti.

In Puglia la maggior parte delle città possiede una dotazione di verde pro capite che non supera i 10 metri quadrati per abitante – denuncia Coldiretti Puglia – dove Il rischio è legato anche alla scarsità di aree verdi, con Barletta che registra una percentuale di verde pubblico dello 0,2%, Foggia, Andria e Brindisi dello 0,3%, Lecce e Trani dello 0,4%, Taranto inferiore all’1, solo Bari supera il 2%, con molte città della Puglia - spiega Coldiretti Puglia - dove la dotazione di verde pro capite non supera i 10 metri quadrati per abitante, con Bari che conta 9,2 metri quadri di verde pubblico, mentre il valore più basso si registra a Barletta pari a 3,9 metri quadri per abitante.

Con l’inquinamento dell’aria che è considerato dal 47% dei cittadini la prima emergenza ambientale secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’, bisogna intervenire in modo strutturale ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato con le essenze più adatte alle condizioni climatiche e ambientali dei singoli territori. L’obiettivo – precisa la Coldiretti Puglia - è quello di creare vere e proprie oasi mangia smog nelle città dove respirare area pulita grazie alla scelta degli alberi più efficaci nel catturare i gas ad effetto serra e bloccare le pericolose polveri sottili.

L'obiettivo è creare vere e proprie oasi mangia-smog nelle città, scegliendo gli alberi più efficaci nel catturare l'inquinamento dell'aria. Se una pianta adulta – conclude Coldiretti Puglia - è capace di 'mangiare' dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili, 1 ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno.

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«E’ necessario fare rete tra le realtà locali: il programma Cis può essere davvero un’occasione di sviluppo per le province di Brindisi e Lecce». E’ quanto affermano i parlamentari del Movimento Cinque Stelle On. Valentina Palmisano e On. Giovanni Luca Aresta, a margine dell’incontro di ieri con la Sottosegretaria per il Sud e Coesione Sociale On.Dalila Nesci (M5S). «Durante il tavolo di confronto, al quale ha partecipato anche la struttura tecnica del Ministro per il Sud e Coesione Sociale Mara Carfagna, abbiamo rilevato come molteplici siano state negli anni le criticità, le aspettative e gli annunci in riferimento a questo importante contratto istituzionale di sviluppo del territorio. Purtroppo però -commentano Palmisano e Aresta- è sempre stato difficile rendere effettivamente operativi questi programmi. Ed è per questo che nell’attuale momento storico rendere concrete tutte quelle progettualità è una condizione non più rinviabile per implementare processi virtuosi di crescita all’interno delle due province». I due portavoce del Movimento 5 Stelle continueranno in queste settimane a seguire da vicino ogni fase del “Contratto di Sviluppo Lecce-Brindisi Costa adriatica”. «Riteniamo importante fare una premessa: non occorrono misure o progetti di campanile, che possano favorire un Comune piuttosto che un altro. Serve invece sintonizzarsi sulla qualità delle proposte in campo anche allargando i singoli confini. E’ necessario che possa rafforzarsi e divenire materialmente operativa una rete tra le amministrazioni comunali coinvolte direttamente in questo contratto di sviluppo e tutti coloro i quali hanno incarichi di responsabilità in ambito istituzionale e sociale nel territorio. Occorre unire e non dividere.  Crediamo che le città di Lecce e Brindisi con le loro province possano diventare più forti se si rapportano con il resto dei territori. Un progetto di area vasta con opere in grado di rinnovare profondamente il sistema infrastrutturale e servire fasce estese di popolazione, anche oltre i comuni della costa. E per far ciò -concludono Valentina Palmisano e Giovanni Luca Aresta- fondamentale sarà individuare delle direttrici strategiche d’intervento a beneficio dell’intero territorio. Noi continueremo a lavorare per unire e non per dividere i territori».

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Un furto è stato perpetrato nel pomeriggio di oggi presso l'ipermercato di Mesagne, dove un uomo di Brindisi ha preso dallo scaffale un rasoio elettrico. Solo che anziché passare dalla cassa a pagarlo lo ha nascosto nel giaccone e si è avviato verso l'uscita. L'azione è stata notata dai vigilantes che lo hanno bloccato e consegnato ai carabinieri. I militari lo hanno denunciato per furto. La merce è stata restituita ai proprietari. 

Per il recupero della decima giornata d'andata, la New Virtus Mesagne fa visita alla Valentino Castellaneta, formazione che naviga in piena zona playoff ma reduce da due sconfitte consecutive.

Coach Bray deve fare i conti con gli ormai consueti dubbi di formazione e schiera la miglior formazione possibile con Crovace, Gallo, Galantino, Dekic e Cardillo. L'inizio di gara è da dimenticare, con i padroni di casa che scappano via sul 13-2 dopo pochi minuti, sfruttando l'atteggiamento troppo morbido in partenza dei gialloblu. Si chiude sul 18-9, per un parziale giocato molto al di sotto delle aspettative.
Nel secondo quarto la New Virtus si rifà sotto, sfruttando la buona vena di Cardillo dalla lunga distanza, raggiungendo così anche il -4. In generale, tutta la squadra risponde meglio alle sollecitazioni biancorosse tanto da chiudere in sostanziale pareggio il tempo (20-19). Si resta, tuttavia, sulla doppia cifra di vantaggio per Castellaneta, per merito dell'ottimo finale di tempo di De Angelis (38-28).
Al rientro in campo la Virtus non c'è: i padroni di casa spingono forte, sfruttando la propria aggressività e buone percentuali sia nel tiro dalla media che in quello dalla lunga distanza. Il parziale si chiude sul 24-4, segno tangibile della differenza di valori vista in campo (62-32).
Nell'ultimo quarto, sfruttando anche i ritmi più lenti, il Mesagne gioca una discreta pallacanestro, vincendo il mini-tempo ma chiudendo comunque sotto per 76-48.
La condizione fisica non ottimale, unita alle assenze di fatto di alcuni uomini chiave hanno impedito alla Virtus di poter giocare alla pari con il Castellaneta. I padroni di casa sono apparsi nettamente più in palla fin dalle battute iniziali, vincendo con ovvio e pieno merito una sfida che ha avuto pochi spunti positivi per i ragazzi di Bray.
Cuore e testa ora vanno alla sfida di domenica al PalaDefrancesco contro il Mola. Fischio d'inizio alle ore 18.30.
VALENTINO CASTELLANETA: De Angelis V. 23, Biasich D. 13, Vasilev R. 11, Conidi D. 10, Kalnius H. 6, Tartaglia M. 6, Resta F. (K) 4, Berkelund S. 3, Dettorre G., Pancallo C., Conforti A.. All.re: Polucci.
NEW VIRTUS MESAGNE: Cardillo M. 16, Galantino F. 10, Dekic D. 6, Bellanova L. 5, Crovace D. 6, Risolo P. (K) 3, Gallo G. 0, Fiusco S. 2, Zullo G. ne. All.re: Bray.

Campagna vaccinale anti Covid, il report sulle dosi somministrate al 10 febbraio 2022. 

Secondo l'ultimo report a cura dell'Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, dal 27 dicembre 2020 al 10 febbraio 2022 sono state somministrate 903.708 dosi di vaccino, di cui 340.876 prime dosi, 324.291 seconde dosi e 238.541 terze dosi; mediamente, sono state somministrate 2.335,2 dosi per giornata di vaccinazione.
Il 63,3% (572.225) delle dosi è rappresentato da Pfizer, il 23,3% (210.127) da Moderna, il 9,5% (86.097) da AstraZeneca, il 2,6% (23.163) da Pfizer pediatrico e l'1,3% (12.096) da Janssen (Johnson&Johnson). Il dato delle prime dosi risulta così distribuito: il 53,1% a persone al di sotto dei 60 anni; il 24,9% agli anziani; il 12,2% ai soggetti fragili; il 3,9% al personale sanitario; il 2,6% al personale scolastico; l’1% alle forze dell'ordine; il 2,3% ad altre categorie. Questa la distribuzione delle seconde dosi: per il 54,3% ai soggetti al di sotto dei 60 anni; per il 26,4% agli anziani; per il 10,5% ai soggetti fragili; per il 4% al personale sanitario; per il 2,5% al personale scolastico; per l'1% alle forze dell'ordine; per l'1,3% alle altre categorie. Questa, infine, la distribuzione delle terze dosi: il 30,1% agli anziani; il 48% a persone al di sotto dei 60 anni; l'11,2% ai soggetti fragili; il 3,6% al personale sanitario; l'1,3% al personale scolastico; l'1% alle forze dell'ordine; il 4,8% alle altre categorie. 
Fino al 10 febbraio i residenti o domiciliati in provincia di Brindisi vaccinati con la prima dose sono 333.682, di questi 313.801 con la seconda dose e 226.358 con la terza dose, con una copertura vaccinale pari rispettivamente al 90,5%, all'85,1% e al 65,4%.  La copertura vaccinale con la prima dose relativa ai residenti con più di 80 anni di età è pari al 98,6%, al 95,8% per il ciclo completo e all'83,2% per la terza dose. I residenti di età compresa tra 5 e 11 anni vaccinati con prima dose risultano essere 12.648 per una copertura vaccinale pari al 55,3%.
Sono 125.033 le dosi erogate finora dai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, di cui 52.853 (42,3%) in ambito ambulatoriale. Il 17,5% (21.894) delle dosi è stato somministrato a soggetti over 80, il 24,7% (30.915) a soggetti della fascia di età 70-79 anni, il 24,4% (30.558) a soggetti con età tra 60 e 69 anni e il 33,3% (41.666) a soggetti sotto i 60 anni. I soggetti fragili rappresentano la categoria a rischio vaccinata prevalentemente dai medici di famiglia (69.938; 55,9%), seguita dai soggetti con età superiore a 60 anni (30.393; 24,3%), dai soggetti sotto i 60 anni (9.055; 7,2%) e da altre categorie (15.647; 12,5%). 

PNRR SANITA’ – LE PROPOSTE DELLA REGIONE PUGLIA. 

 Stamattina si è svolta la seduta congiunta delle Commissioni consiliari della Regione Puglia “Programmazione” e “Sanità”, presiedute dal collega Fabiano Amati e dal sottoscritto. Abbiamo valutato le proposte dell’Ente in riferimento al PNRR Sanità che per la Puglia prevede investimenti per centinaia di milioni di euro. 
L’obiettivo è quello di realizzare un potenziamento dell’assistenza sanitaria territoriale attraverso la realizzazione di Case di comunità, di Ospedali di comunità, della digitalizzazione, dell’adeguamento sismico e strutturale e della formazione. Previsto, inoltre, l’acquisto di grandi macchine collegate al miglioramento dell’offerta sanitaria.
Nel corso dell’audizione l’assessore Palese ha garantito un equo impiego delle risorse disponibili in tutte le province pugliesi. Il tutto, con un attenzione particolare alla dotazione organica di medici, infermieri e specialisti.
Il direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro, invece, ha informato le Commissioni che sono già state raccolte le proposte delle singole Asl pugliesi, il cui valore di investimenti, però, supera le risorse disponibili. Saranno privilegiati, pertanto, gli interventi la cui realizzazione rientra nei tempi previsti dal decreto.
Insomma, si sta lavorando nella giusta direzione e nell’interesse dei cittadini pugliesi! 
Mauro Vizzino – Presidente Commissione Sanità della Regione Puglia