Redazione

Servizio straordinario di controllo del territorio. Segnalati 5 giovani all’Autorità Amministrativa per detenzione per uso personale di sostanze stupefacenti.

A conclusione di un servizio straordinario di controllo del territorio nel Comune di Ceglie Messapica, i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni hanno segnalato all’Autorità Amministrativa per detenzione per uso personale di sostanze stupefacenti:

‒    un 24enne di Carovigno, trovato in possesso di 0,20 grammi di marijuana, occultati negli slip;

‒    un 18enne di Mesagne che cercava di disfarsi di un involucro contenente 0,40 grammi di hashish, immediatamente recuperati dai militari operanti;

‒    un 38enne di Ostuni, trovato in possesso di una siringa, pronta all’uso, contenente eroina;

‒    un 18enne di Ceglie Messapica, trovato in possesso di 0,40 grammi di hashish;

‒    un 18enne di Ceglie Messapica, trovato in possesso di 3 grammi di marijuana.

Complessivamente sono stati eseguiti 12 controlli a persone sottoposte a misure di sicurezza e prevenzione, identificate 72 persone, controllati 38 mezzi, eseguite 9 perquisizioni, controllati 3 esercizi pubblici e 9 green pass.

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In occasione della Festa del gatto l’Ente Nazionale Protezione Animali ha stilato un piccolo vademecum sulle cose da sapere prima di accogliere un gatto in casa. Nel 2020 Enpa ha dato in adozione ben 29.630 animali domestici di cui 11.815 gatti. Ma come prepararsi all’arrivo di un gatto? E come scegliere il giusto compagno di vita? L’arrivo di un gattino è sempre un’emozione: è impossibile non sciogliersi di fronte alla sua tenerezza e non innamorarsi della sua goffaggine e simpatia! Ma non dobbiamo soltanto farci ammaliare: ci sono anche delle questioni pratiche da affrontare affinché il gatto al suo arrivo trovi tutto ciò di cui ha bisogno.

Preparare la casa: una comoda lettiera per gatti in un ambiente sicuro. Prima dell’arrivo di un gattino prepara la tua casa nel modo migliore per accoglierlo. Al piccolo felino infatti servirà un luogo pulito per i bisogni e uno per il cibo. Inoltre, essenziale sarà dedicargli un posticino dove sentirsi protetto e al sicuro: una lettiera per gatti, una cuccia o una scatola di cartone andranno benissimo, foderate possibilmente con una calda e soffice copertina. Per aiutare il gattino ad ambientarsi, potresti pensare di tenerlo i primi due giorni dal suo arrivo sempre in un’unica stanza: il cucciolo di gatto avrà bisogno infatti di esplorare a fondo lo strano nuovo luogo e, se la casa è grande, si sentirà facilmente spaesato.

La sicurezza del gatto in casa. Non trascurare, inoltre, la sicurezza del piccolo gatto in casa: gli ambienti domestici, senza volerlo, nascondono molte insidie che è bene tenere in considerazione. Tieni fuori dalla portata del micio tutto ciò che potrebbe essere per lui pericoloso: insetticidi, piante velenose, attrezzi affilati, cavi elettrici, caminetti con facile accesso. Inoltre, non lasciare le finestre aperte onde evitare che il gattino scappi e cada!

Gli accessori indispensabili per accogliere il gatto. È il momento di preparare l’occorrente. Ti serviranno almeno due ciotole per la sua alimentazione (poiché quella dell’acqua deve restare sempre piena), una lettiera per gatti e della sabbia igienica, una coperta calda, una cuccia tutta per lui, una spazzola per il pelo, un trasportino per andare dal veterinario. Questo è il minimo indispensabile da avere prima del suo arrivo. Più avanti, quando avrai trascorso del tempo insieme al suo micio, scoprirai piano piano di cos’altro potrebbe aver bisogno.

Giochi per gatti: oggetti e tiragraffi. Il gioco rappresenta per il piccolo felino un’importante via di apprendimento e per te un’occasione per conoscerlo meglio. Procura al tuo gattino degli oggetti con cui divertirsi e un tiragraffi per soddisfare il suo istinto di affilarsi le unghie. Per questo scopo sono perfetti sia i giocattoli già in commercio che quelli fai da te come palle di carta argentata legate a una corda, scatole di cartone in cui al gatto piace infilarsi, palline di plastica, bolle di sapone. Perché anche gli oggetti più semplici possono diventare molto divertenti.

L’età giusta per adottare un gatto. Se decidi di adottare un gattino sappi che questo deve avere almeno 10-12 settimane meglio ancora se 15. Motivo? Stando con la mamma in quelle prime settimane della sua vita ha modo di apprendere le “buone maniere”. Specialmente nel socializzare in modo corretto con gli altri. In caso contrario potresti trovarti un gatto che ha seri problemi comportamentali (come graffiare e mordere). Un altro motivo importante è che il gattino grazie al latte della madre sviluppa un sistema immunitario forte. Smettendo troppo presto può in futuro andare incontro a problemi di salute.

Gatto adulto o Cucciolo? Ecco come scegliere. Se decidi di adottare un gattino sappi che non sarai mai sicuro al 100% del suo carattere. Si è vero puoi “parzialmente” plasmarlo ma come un qualsiasi essere umano anche il gatto ha una sua individualità. Se adotti un gatto adulto invece sai che cosa ti aspetta perché il suo carattere è già formato. Decidi in base alle tue esigenze. Hai bisogno di un gatto tranquillo? Forse è meglio prendere un gatto adulto. Hai la pazienza di educare un cucciolo? Alla puoi orientarti verso un gattino.

Quanto vive un gatto. La vita media di un gatto dipende da molti fattori. Stato di salute, possibili patologie a cui è soggetto, razza e ovviamente lo stile di vita. Un gatto domestico vive mediamente 13-17 anni. Ma sono tanti i casi di gatti che hanno vissuto oltre i 20 anni. Il gatto più anziano al mondo ha vissuto oltre 30 anni.

Il gatto va sterilizzato. La sterilizzazione aiuta il gatto ad essere in salute e vivere più a lungo. Cosa accade se non lo sterilizzi? A livello di salute va incontro a molte malattie e problemi legati ai genitali. A livello di convivenza invece? Il gatto maschio non sterilizzato marca il suo territorio facendo la pipi in giro per casa. Compresi divani, letti e i vari angoli della casa. E la femmina invece quando è in calore fa i tipici richiami per attirare i maschi. Richiami che possono durare settimane. Seriamente, sterilizzate il gatto! Per il suo bene e per la tua salute mentale. Non ve ne pentirete.

Vuoi adottare un gatto? Ecco come prepararti al suo arrivo

Ecco una lista di cose che puoi fare per prepararti all’arrivo di un gatto in casa:

  • Rimuovi gli oggetti pericolosi, come piante velenose, cavi elettrici scoperti, detersivi a portata di mano.
  • Compra dei giochi di stimolazione ai giochi
  • Acquista un tiragraffi.
  • Prepara una lettiera adatta alla misura e all’età del gatto e un sabbietta adatta. Il io consiglio è quello di acquistare una sabbietta agglomerante, ti renderà la vita molto più facile!
  • Prepara i bambini all’arrivo del gatto. Spiega loro che non è un giocattolo e che va trattato e maneggiato con gentilezza. I bimbi all’inizio vorranno divertirsi con lui e giocare. Ma è importante almeno in un primo periodo essere presente e monitorare che nessuno si faccia male. Né i bimbi né il gatto.
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Il pieno di carburante costa in media 17 euro in più ogni volta che ci si ferma al distributore con una stangata record su famiglie e imprese, quando l’85% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, in relazione alla notizia degli investimenti pubblici e privati di qualità destinati alla Puglia previsti nella nuova programmazione 2021-2027 e nel Pnrr.

L’aumento è destinato a contagiare l’intera economia perché se salgono i prezzi del carburante si riduce – sottolinea la Coldiretti regionale – il potere di acquisto dei pugliesi che hanno meno risorse da destinare ai consumi, mentre aumentano i costi per le imprese. A subire gli effetti dei prezzi dei carburanti – continua la Coldiretti Puglia – è l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere fino dal 30 al 35% sul totale dei costi per frutta e verdura secondo una analisi della Coldiretti su dati Ismea.

Il rincaro dell’energia – continua la Coldiretti regionale – si abbatte poi sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica per i vasetti dei fiori all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi. Le esportazioni di prodotti agroalimentari pugliesi poi pagano a caro prezzo il gap della logistica, denuncia la Coldiretti regionale, che scontano il peso della burocrazia, di prezzi decisamente più alti, di reti che non funzionano.

“Servono trasporti efficienti sulla linea ferroviaria e snodi portuali e aeroportuali per le merci che ci permettano di portare i nostri prodotti rapidamente da nord a sud del Paese e poi in ogni angolo d’Europa e del mondo visto che la densità delle nostre infrastrutture è più bassa rispetto ad altri Paesi. Basti pensare che ogni 100 km quadrati abbiamo 5,5 chilometri di ferrovie contro gli 11 della Germania. Inoltre serve un task-force che permetta di rimuovere con maggiore velocità le barriere non tariffarie che troppo spesso bloccano le nostre esportazioni”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

In Italia il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante è pari a 1,12 €/km, più alto di nazioni come la Francia (1.08 €/km) e la Germania (1.04 €/ km), ma addirittura doppio se si considerano le realtà dell’Europa dell’Est: in Lettonia il costo dell’autotrasporto è di 0,60 €/km, in Romania 0.64 €/km; in Lituania 0,65 €/km, in Polonia 0.70 €/km secondo l’analisi di Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga (www.divulgastudi.it).

Esiste una situazione di oggettiva mancanza di competitività in termini di efficienza e di costi per logistica e trasporti in Puglia dove l’export agroalimentare, oltre agli scambi storici e consolidati verso la Germania, deve essere aiutato ad imporsi in Francia, Polonia, Regno Unito e Svizzera, oltre a Benelux, Scandinavia, Spagna, Albania, Grecia, oltre ai Paesi extra Ue.

In questo contesto – afferma la Coldiretti – servono interventi strutturali per dotare l’Italia di una riserva energetica sostenibile puntando sulla filiera del biometano nel quale l’agricoltura italiana è all’avanguardia e che può contribuire al raggiungimento dell’obiettivo europeo del contenimento delle emissioni di gas serra. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) – conclude la Coldiretti – rappresenta in questo senso un’opportunità importantissima per il pieno sviluppo del potenziale offerto del settore del biometano agricolo con l’obiettivo di arrivare alla produzione del 10% di gas rinnovabili nella rete del gas nazionale.

In queste condizioni è importante individuare alternative green come previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sul Recovery plan elaborato dalla Coldiretti per sviluppare le bioenergie in Italia e concorrere concretamente a contrastare il cambiamento climatico. In tale ottica occorre investire per realizzare nuove produzioni come il biometano agricolo Made in Italy “dalla stalla alla strada” per raggiungere l’obiettivo di immettere nella rete 6,5 miliardi di metri cubi di gas “verde” da qui al 2030. Partendo dall’utilizzo degli scarti delle coltivazioni e degli allevamenti – sottolinea la Coldiretti – è possibile arrivare alla realizzazione di impianti per la distribuzione del biometano a livello nazionale per alimentare le flotte del trasporto pubblico come autobus, camion e navi oltre alle stesse auto dei cittadini.

In questo modo sarà possibile generare un ciclo virtuoso di gestione delle risorse, taglio degli sprechi, riduzione delle emissioni inquinanti, creazione di nuovi posti di lavoro e sviluppo della ricerca scientifica in materia di carburanti green. Gli impianti di biogas in Italia – conclude la Coldiretti - oggi producono 1,7 miliardi di metri cubi di biometano ma è possibile arrivare entro il 2030 a 6,5 miliardi con la trasformazione del 65% dei reflui degli allevamenti.

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Indagini a tutto campo per sbrogliare la matassa del grave atto intimidatorio che si è verificato a Mesagne. Due colpi di pistola sparati al portone d’ingresso di un’abitazione e l’automobile di proprietà vandalizzata è il bilancio di un grave atto intimidatorio che si è verificato la scorsa notte a Mesagne. Destinataria dell’inquietante missiva è una donna. Gli spari sono stati uditi dalla vittima che ha allertato la polizia. Sul posto sono giunti gli investigatori che hanno raccolto alcuni elementi utili alle indagini. Tra questi anche alcuni filmati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza che sono presenti nella zona. Tuttavia, c’è la consapevolezza che l’atto intimidatorio sia da inquadrare nella vita privata della vittima e nulla avrebbe a che fare con la criminalità organizzata. Sull’episodio indagano i poliziotti del locale commissariato.

L’atto intimidatorio si è verificato la scorsa notte nel rione Seta, precisamente in via Filippo Turati, una strada dove c’è anche la chiesa di San Pio da Pietrelcina. Una strada piuttosto tranquilla in cui vi sono diverse abitazioni residenziali. Ed è su una di queste che si è concentrata l’attenzione di qualche individuo che prima si è fermato a vandalizzare l’auto di una donna e poi ha esploso due colpi di pistola all’indirizzo del portone di ingresso dello stabile. Infine, è fuggito facendo perdere le sue tracce. Almeno per ora. La donna si è spaventata dai colpi di pistola ed ha allertato il 113. Gli agenti una volta giunti sul posto hanno constatato che effettivamente erano stati esplosi dei colpi di pistola all’indirizzo dell’ingresso dell’appartamento della donna. Hanno avviato le indagini ascoltando qualche residente, la stessa vittima e monitorando la zona alla ricerca di elementi che possano dare un volto all’individuo che ha esploso i colpi. In particolare gli agenti in queste ore stanno acquisendo diversi filmati di videocamere di controllo che vi sono nel quartiere sperando di poter intercettare l’autore del gesto. Tuttavia, sembrerebbe dai primi accertamenti che sarebbe da escludere un gesto delle criminalità organizzata. La vicenda, infatti, potrebbe inquadrarsi nell’ambito della vita personale della donna.

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Otto importanti progetti, dal valore che supera i 9 milioni di euro, sono stati candidati ai quattro avvisi del Pnrr dall’amministrazione comunale di Brindisi.

Nell’ambito del PNRR, infatti, sono stati pubblicati i seguenti bandi:

1. Avviso pubblico per la presentazione di proposte per la messa in sicurezza e/o realizzazione di palestre scolastiche;

2. Avviso pubblico per la presentazione di proposte per la realizzazione di strutture da

destinare ad asili nido e scuole di infanzia;

3. Avviso pubblico per la presentazione di proposte di intervento per il restauro e la

valorizzazione di parchi e giardini storici;

4. Avviso pubblico per la presentazione di proposte d'intervento per la selezione di progetti di valorizzazione di beni confiscati.

La giunta comunale ha deciso di dare priorità agli interventi che risultano coerenti con gli atti di programmazione già approvati o in corso di approvazione; agli interventi che risultano complementari o che si integrano operazioni già finanziate; agli interventi che presentano elementi di fattibilità coerenti con le tempistiche previste.

Per questo sono stati candidati:

Avviso n.1

a) l’Intervento di nuova realizzazione della Palestra nel complesso scolastico Livio

Tempesta, per un importo omnicomprensivo di 1,8 milioni di euro;

b) l’intervento di Riqualificazione Architettonica, Funzionale E Messa In Sicurezza

Palestra Scolastica I.C. “Casale“ Scuola Media J.F.Kennedy, per un importo omnicomprensivo di 696mila euro secondo il progetto donato dall’Istituto tecnico

comprensivo Casale.

Avviso n. 2

a) l’intervento di demolizione e ricostruzione dell'Asilo Nido Santa Chiara” per un

importo omnicomprensivo di 1,9 milioni di euro;

b) l’intervento di riconversione dell'immobile ex caserma Ederle per realizzare un

Polo dell'Infanzia” per un importo omnicomprensivo di  2,8 milioni di euro.

Avviso n.3

a) un intervento di valorizzazione naturalistica dell’area giardino del complesso edilizio “Collegio Tommaseo” di Brindisi per un importo di 1,8 milioni di euro.

Avviso n. 4

a) un intervento di ristrutturazione dell’immobile sito in Via Remo, 49 da candidare per la riqualificazione e rifunzionalizzazione nell’ottica della realizzazione di un Market Solidale, in grado di dare una risposta concreta, in termini di capacità di acquisto, alle situazioni di disagio economico e luogo dove si concretizzi, al contempo, la redistribuzione delle risorse e la lotta allo spreco alimentare;

b) un intervento di ristrutturazione dell’immobile sito in Via Ancona, 4 da candidare per la riqualificazione e rifunzionalizzazione nell’ottica della creazione di Residenze per padri separati;

c) un intervento di ristrutturazione dell’immobile sito in Via da Verrazzano, 7 da candidare per la riqualificazione e rifunzionalizzazione nell’ottica della creazione di Residenze per padri separati.

“Sono progetti importanti - spiega il sindaco Riccardo Rossi -, in particolare sul sistema formativo. Abbiamo puntato sulla scuola con l’indispensabile recupero dell’asilo nido di Santa Chiara, rifunzionalizzare la struttura dell’ex caserma Ederle come asilo nido, considerato il bisogno di un plesso nel centro cittadino, e nuove strutture sportive nelle scuole Livio Tempesta e Kennedy, che saranno anche a disposizione dell’intera città e non solo degli studenti”.

“Le residenze per padri separati sono uno strumento reale e concreto  di attenzione sociale che vogliamo mettere al servizio dei nostri cittadini. I bisogni, nei casi di separazione, sono poco conosciuti ma rappresentano una necessità per tante persone e, soprattutto, tanti bambini. Sempre per rispondere alle esigenze delle fasce di popolazione più deboli, sarà finalmente creato un Market Solidale”, lo dichiara l’assessore ai Servizi sociali Isabella Lettori.

“I parchi non sono importanti solo per la salute ed il benessere ma, ormai, hanno un ruolo decisivo anche dal punto di vista turistico e culturale. L’intervento previsto per l’ex Collegio Tommaseo completa l’opera della nostra amministrazione tesa a rigenerare e riqualificare un parco legato alla storia e all’identità della nostra città”, conclude l’assessore ai Parchi Oreste Pinto.

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Con l’adozione del Piano Urbano della Mobilità Ciclistica da parte della Giunta Comunale, ha preso il via l’iter amministrativo che doterà Francavilla Fontana di un nuovo strumento per la mobilità sostenibile.

Si tratta di una ulteriore tappa di un percorso che ha già ottenuto i primi risultati concreti con il finanziamento da 853 mila euro da parte del Ministero delle Infrastrutture per la realizzazione di un percorso ciclopedonale legato ai luoghi storici di Francavilla Fontana.

“L’adozione del PUMS e del PUMC – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – ci consente di poter beneficiare di finanziamenti utili per ridefinire la mobilità partendo dagli utenti deboli della strada. Dietro a queste sigle aride c’è la consapevolezza che il futuro di Francavilla Fontana passa dalla nostra capacità di saperla vivere con uno spirito di sostenibilità ambientale ed economica.”

Il PUMC ribalta la visione della bicicletta da semplice strumento di svago a mezzo di trasporto quotidiano e a livello urbanistico definisce obiettivi, strategie ed azioni per promuoverne l’uso.

Il primo intervento in programma è la creazione della “Zona 30” del quartiere Peraro che prevede la creazione di una pista ciclabile in via Caniglia che si collegherà con il percorso esistente nel quartiere San Lorenzo. A sua volta questa rete sarà ulteriormente potenziata grazie alla Rigenerazione Urbana Sostenibile.

“Accelerare sull’uso di mezzi sostenibili – afferma l’Assessore all’Urbanistica Nicola Lonoce – è in perfetta continuità con quanto previsto dal Piano Urbanistico Generale che al suo interno contempla la creazione di percorsi ciclabili. Grazie al PUMC e al PUMS diamo una visione organica e complementare che ci consente di programmare il futuro assetto della Città in maniera coerente e conforme con le esigenze di una Smart City.”

Lo scopo principale del PUMC è ridistribuire i flussi di traffico consentendo il transito in sicurezza delle biciclette. Per raggiungere questo obiettivo il piano definisce la creazione di nuovi percorsi oppure, dove le strade non lo consentono, la rifunzionalizzazione degli spazi esistenti. Il piano è pensato in armonia con le infrastrutture regionali e i percorsi europei realizzati o in programmazione che conducono sino alle porte di Francavilla Fontana.

“Sino a tre anni fa – conclude l’Assessore Sergio Tatarano – la mobilità sostenibile era un tema sconosciuto per la politica locale. Oggi lo scenario è profondamente cambiato grazie all’avvio di politiche sperimentali che sono state riconosciute a livello nazionale con la conquista del secondo posto negli Urban Awards e con la bandiera di comune ciclabile attribuita dalla FIAB. C’è ancora molto lavoro da fare, ma il sentiero è stato tracciato.”

Il PUMC recepisce gran parte del lavoro del PUMS e dedica una particolare attenzione alle bici in ambito extraurbano. Per la redazione del piano sono stati determinanti i contributi forniti dalla Consulta per la mobilità sostenibile e i suggerimenti giunti dalle associazioni e dalla cittadinanza nel corso degli incontri preliminari tenuti con l’ing. Berloco.

Il PUMC è consultabile sul sito internet istituzionale. La cittadinanza potrà esprimere le proprie osservazioni in merito al piano scrivendo una pec all’indirizzoQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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L’emergenza Covid spinge la voglia di salute e sicurezza dei consumatori che aumentano del 7% gli acquisiti di prodotti bio Made in Italy nel 2021, con l’alimentare del Bel Paese che fa registrare il record storico nelle esportazioni con un balzo del 13% nel 2021 e punta verso la storica cifra di 50 miliardi di euro mai registrata nella storia d’Italia.  E’ quanto ha detto Savino Muraglia, componente della Giunta Nazionale di Coldiretti e presidente di Coldiretti Puglia, nel suo intervento all'Innovation Talk "The future of the Italian food system between innovation, safety and sustainability", organizzato al Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai.

Dal 2020 al 2021 si registra – spiega l’analisi di Coldiretti - una crescita su tutti i canali di spesa, dai supermercati (+4,3%) ai negozi (+7,8%) fino agli altri canali alternativi, come i mercati degli agricoltori, che segnano una crescita del 4% sull’anno.

La Puglia è la seconda regione più bio d’Italia, con 269mila ettari coltivati e 9267 operatori, una incidenza del 21% delle superficie biologiche sul totale, dove – aggiunge Coldiretti Puglia - sono aumentati i consumi familiari di alimenti biologici proprio sotto la spinta salutista innescata dall’emergenza Covid. Le pratiche bio interessano tutti i comparti agricoli olivo (29%), cereali (23%), vite (6%), ortaggi (6%), dove anche rispetto al segmento dell’acquacoltura biologica 3 impianti sono pugliesi, aggiunge Coldiretti Puglia.

“Nel settore oleario c’è tanto lavoro da fare, per favorire – ha detto Muraglia - la sostenibilità delle aziende e delle produzioni oltre che dell’ambiente, di cui gli olivicoltori sono manutentori naturali e per stoppare le pratiche sleali che scaricano sull’anello più debole della filiera gli oneri delle promozioni commerciali, grazie alla Legge fortemente sollecitata da Coldiretti per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali di una parte della Gdo non venga scaricato sulle imprese di produzione già costrette a subire l’aumento di costi di produzione, proprio quando sotto la spinta salutista determinata dall’emergenza Covid i consumi di olio delle famiglie sono in crescita sull’onda del successo della Dieta Mediterranea, proclamata patrimonio culturale dell’umanità dall’Unesco, con più di 8 italiani su 10 (82%) che cercano sugli scaffali prodotti Made in Italy per sostenere l’economia ed il lavoro del territorio”.

La crescita delle vendite sostiene l’aumento della produzione nazionale fornendo una spinta al raggiungimento degli obiettivi della strategia Farm to Fork del New Green Deal dell’Unione Europea che punta ad avere – riferisce la Coldiretti - almeno 1 campo su 4 (25%) dedicato al bio in Italia.

L’Italia è il primo Paese europeo per numero di aziende impegnate nel biologico con 70mila produttori e 2 milioni di ettari di terreno coltivati. Per questo – sottolinea la Coldiretti – occorre approvare subito la legge nazionale sul bio che prevede anche l’introduzione di un marchio per il bio italiano per contrassegnare come 100% Made in Italy solo i prodotti biologici ottenuti da materia prima nazionale.

Il provvedimento, sostiene – spiega Coldiretti – anche l’impiego di piattaforme digitali per garantire una piena informazione circa la provenienza, la qualità e la tracciabilità dei prodotti con una delega al Governo per rivedere la normativa sui controlli e garantire l’autonomia degli enti di certificazione.

La svolta green degli italiani è testimoniata anche dal boom dei mercati contadini a chilometri zero indicati dal 73% degli italiani come il luogo dove tornare a fare acquisti, secondo Coldiretti/Censis, spinti anche dalla volontà di recuperare o mantenere il rapporto diretto, di fiducia tra consumatore e azienda agricola. Un’opportunità resa possibile dal fatto che l’Italia – spiega Coldiretti – è il Paese della Ue con la più estesa rete organizzata di mercati contadini con 12.000 agricoltori coinvolti in circa 1.200 farmers market di Campagna Amica. Un sistema organizzato da nord a sud del Paese che – conclude Coldiretti – non ha solo un valore economico ma svolge anche un’importante funzione sociale durante l’emergenza sanitaria spingendo la riscoperta della vita di comunità, sostenendo la libertà di scelta e la consapevolezza dei consumatori nella scelta dei prodotti, promuovendo l’educazione alimentare, diffondendo la conoscenza dei territori.

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Dati del giorno: 16 febbraio 2022

4.498
Nuovi casi
34.814
Test giornalieri
10
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.264
Provincia di Bat: 331
Provincia di Brindisi: 405
Provincia di Foggia: 726
Provincia di Lecce: 1.155
Provincia di Taranto: 566
Residenti fuori regione: 31
Provincia in definizione: 20
92.071
Persone attualmente positive
727
Persone ricoverate in area non critica
64
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

692.126
Casi totali
8.400.527
Test eseguiti

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592.584
Persone guarite
7.471
Persone decedute

Cambio ai vertici della Asl di Brindisi: Flavio Roseto subentra a Giuseppe Pasqualone. Si chiude ufficialmente l'esperienza di Giuseppe Pasqualone alla guida dell'Asl di Brindisi: al suo posto, subentra come nuovo direttore generale Flavio Roseto, già amministratore unico di Sanitaservice, la società in house dell'azienda sanitaria. Oggi, 16 febbraio, il passaggio di consegne.

Pasqualone ha salutato il personale, dagli operatori sanitari agli amministrativi: andrà al Policlinico Riuniti di Foggia in qualità di commissario.

"La Asl di Brindisi - ha detto Pasqualone - in questi sette anni ha migliorato numerosi indici di valutazione della performance riguardanti sia le prestazioni erogate in ospedale che quelle sul territorio. Abbiamo incentivato la medicina di prossimità grazie all’aumento degli accessi in assistenza domiciliare integrata per decongestionare l’attività ospedaliera. Voglio ringraziare tutti quelli che hanno lavorato per raggiungere questi risultati e ci hanno consentito di gestire al meglio l'emergenza sanitaria. Tra questi c'è sicuramente Flavio Roseto che ho avuto modo di conoscere alla guida della Sanitaservice, dove ha dimostrato di avere grandi competenze e qualità, indispensabili per svolgere il delicato compito per il quale è stato scelto. Un ringraziamento particolare - ha detto ancora - va al mondo del volontariato che ci è stato d'aiuto con l'impegno solidale dei singoli e dei gruppi e con le costanti donazioni di apparecchiature che hanno arricchito i nostri servizi".

Pasqualone ha ricordato che “per l'edilizia sanitaria, agli ospedali di Brindisi, Francavilla Fontana e Ostuni sono stati destinati in totale oltre 59 milioni di euro in cinque anni, dal 2016 al 2021, utilizzando finanziamenti come Por e Fesr e fondi propri di bilancio. La stessa logica è stata usata per gli investimenti in edilizia sanitaria sul territorio a cui sono andati circa 43 milioni di euro. Quasi 28 milioni di euro, invece, sono stati destinati a ospedali e territorio per l'acquisto di nuovi macchinari, dall’acceleratore lineare agli angiografi, dalla Tac alla risonanza magnetica. Inoltre, siamo orgogliosi che la società di revisione Ernst & Young spa abbia certificato il bilancio aziendale del 2020. Un risultato di squadra che può essere vantato da poche aziende sanitarie pubbliche sia nello scenario regionale che in quello nazionale".

Il nuovo direttore generale Flavio Roseto ha voluto "ringraziare il presidente Michele Emiliano e la Giunta regionale. Farò del mio meglio - ha detto - per incontrare le attese di chi è interessato alla sanità locale, i cittadini per primi, che sono coloro a cui ogni scelta, direttamente o indirettamente, deve guardare. Ringrazio, inoltre, il direttore Giuseppe Pasqualone per la fiducia che mi ha accordato nel tempo, confermandomi alla guida della Sanitaservice di Brindisi: a lui vanno i miei migliori auguri di buon lavoro per il nuovo e prestigioso incarico. Voglio ringraziare anche i lavoratori della Sanitaservice che sono stati co-protagonisti della crescita qualitativa della Società e dei risultati raggiunti, specie, ma non solo, nel contrasto alla pandemia. Il nostro obiettivo è tornare alla normalità e per le sfide che ci attendono so di poter contare sul personale della Asl che ha sempre dato prova di grande professionalità. Inoltre, fondamentale continuerà ad essere il supporto della Sanitaservice”.

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Un incidente stradale si è verificato nella città di Mesagne, dove due mezzi, per cause ancora in fase di accertamento, si sono scontrati. Nell’urto un’anziana coppia di coniugi è rimasta incastrata tra le lamiere. Sono dovuti intervenire i vigili del fuoco di Brindisi per estrarre i feriti e consegnarli ai sanitari del 118. L’uomo è stato trasportato presso l’ospedale di Brindisi per accertamenti. Sul posto è giunta anche la polizia locale i cui agenti hanno avviato le indagini per stabilire le responsabilità. L’episodio si è verificato intorno alle ore 11 all’incrocio tra via Irpinia e via di Di Vittorio. Su queste direttrici stavano viaggiando una Volskwagen Polo e un Ape car. A bordo di quest’ultimo mezzo vi era un’anziana coppia di coniugi. I due mezzi giunti all’intersezione delle vie, per cause ancora in fase di indagine, si sono scontrati. Un urto piuttosto violento che ha accartocciato le lamiere dell’Ape car trattenendo all’interno gli occupanti. Immediatamente le persone che hanno assistito al sinistro hanno prestato i primi soccorsi. Purtroppo, però, l’anziana coppia non si riusciva a tirarla fuori dall’abitacolo. È stato lanciato l’allarme e sul posto sono giunte due ambulanze del 118 e due mezzi dei vigili del fuoco di Brindisi. Sul luogo dell’incidente sono giunte anche pattuglie di polizia e polizia locale. I vigili del fuoco hanno divaricato le lamiere e sono riusciti a estrarre la coppia di coniugi. In particolare a destare preoccupazione erano le condizioni dell’uomo che è stato stabilizzato e trasferito presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi. Qui è stato sottoposto ad accertamenti diagnostici e strumentali che hanno evidenziato alcuni traumi tipici dei sinistri stradali. Sul luogo dell’incidente sono rimasti i vigili urbani che lo hanno rilevato e avviato le indagini per stabilire le rispettive responsabilità.

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