Redazione

 Il Comune di Latiano ha candidato al Bando M1CR - Investimento 2.3 “Programmi per valorizzare l'identità dei luoghi: Parchi e Giardini storici” - una proposta di intervento sul Parco Archologico Muro Tenente.

L'idea progettuale principale è quella di realizzare un percorso botanico creando un sentiero che corra accanto al perimetro delle mura, che sia percorribile da tutti, sia a piedi che in bicicletta, dalle carrozzine per i bimbi o per i diversamente abili, alla riscoperta del giardino naturale che coinvolgetutti i sensi.muro_tenente_redaring_orto_botanico_3.jpg

<<Il progetto vuole essere l'occasione -afferma l'Assessore alla Cultura, Monica Albano- per implementare il Parco di ciò di cui ha vitale bisogno per la fruizione culturale e, allo stesso tempo, vuole essere occasione per consentire un processo di trasformazione dello spazio in luogo di socialità: percorsi botanici, arredo “urbano”, accessi alle mura, aree di sosta presso gli apiari olistici.>>

Il progetto candidato, infatti, prevede che tutto il perimetro del Parco e i percorsi di visita presso i punti di interesse archeologico siano resi ombrosi e freschi con la piantumazione di alberi dalle ampie fronde, per incoraggiare alla visita del sito archeologico anche in piena estate quando il caldo di una così ampia zona aperta risulta soffocante e difficile da sopportare. La scelta del Pinus Pinea non è casuale, rappresenta la varietà arborea -si legge nel progetto- che ha caratterizzato nell'ottocento il tratto della via Appia romano.

Per ogni punto di interesse all'internodel Parco sono stati muro_tenente_redaring_orto_botanico_2.jpegmuro_tenente_redaring_orto_botanico_4.jpegscelti i cipressi per consentire al visitatore di individuare facilmente i luoghi significativi della visita del sito archeologico, anche a distanza. L'assessore Monica Albano spiega che <<il Parco è circondato da resti di mura larghe sino a 6 metri, dall'analisi che ha condotto allo studio di fattibbilità è emerso che la vegetazione che cresce tra le pietre costituisce un importante ecosistema ricco di specie botaniche che in particolari periodi dell'anno offrono uno spettacolo irripetibile, per questo motivo il progetto prevede delle passerelle che consentiranno di salire sui resti delle mura e godere dall'alto della bellezza della vita e della biodiversità che popola questi luoghi>>.

Lungo il percorso sono previste due aree di sosta speciali, gli apiari olistici, dove il profumo e il suono delle api nelle arnie satura la struttura nella quale in piena sicurezza il visitatore potrà sostare per una esperienza immersiva unica. Infine, d'ausilio alla visita, il progetto prevede di realizzare delle audio guide scaricabili sul proprio smartphone e, inquadrando l'area con il proprio dispositivo, avere la possibilità di godere della ricostruzione 3d attraverso la realtà aumentata.

Con la collaborazione del Comune di Mesagne, dei tecnici incaricati e dell'ufficio preposto è stato possibile candidare un progetto, che, se finanziato, come ci auguriamo, consentirà alle comunità latianese e mesagnese di proporre un'offerta qualitativamente elevata a quel turismo lento, che con numerosi interventi questa Amministrazione sta incoraggiando da tempo.

L'Assessore alla Cultura

Monica Albano

Il Sindaco

 

Dati del giorno: 16 marzo 2022

6.999
Nuovi casi
39.253
Test giornalieri
17
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 2.043
Provincia di Bat: 540
Provincia di Brindisi: 657
Provincia di Foggia: 800
Provincia di Lecce: 2.111
Provincia di Taranto: 766
Residenti fuori regione: 62
Provincia in definizione: 20
87.416
Persone attualmente positive
542
Persone ricoverate in area non critica
22
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

805.869
Casi totali
9.171.755
Test eseguiti
710.615
Persone guarite
7.838
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 262.873
Provincia di Bat: 77.721
Provincia di Brindisi: 73.935
Provincia di Foggia: 124.604
Provincia di Lecce: 150.438
Provincia di Taranto: 107.827
Residenti fuori regione: 5.822
Provincia in definizione: 2.649

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Si è da poco conclusa la cerimonia di proclamazione della città Capitale italiana della Cultura per il 2024. Di seguito le dichiarazioni del sindaco di Mesagne, on. Antonio Matarrelli:

"#Mesagne2024 continua: non abbiamo ottenuto il titolo di Capitale della Cultura, ma il nostro risultato è comunque straordinario, realizzeremo grandi cose. Subito dopo la proclamazione, la Commissione ministeriale ha raggiunto me e la progettista Simonetta Dellomonaco per congratularsi con noi. Il ministro della Cultura, on. Dario Franceschini, ha comunicato da pochi minuti il nome della città che si è aggiudicata il titolo di Capitale italiana della Cultura. Si tratta di Pesaro, alla quale vanno i nostri migliori auguri e i nostri sinceri complimenti.Il nostro progetto “Umana Meraviglia” è stato molto apprezzato. Lo dice, tra l’altro, il fatto che sia arrivato alla fase finale superando altre proposte, molto qualificate. Abbiamo sognato in grande, come ci siamo abituati a fare da quando Mesagne ha imparato a credere in sé stessa e nelle proprie potenzialità.Siamo stati capaci di fare un tratto di strada che è servito a ricostruire, conoscersi, riconoscersi. Per poi rilanciare e puntare tutto su una storia che non solo è destinata a continuare, ma ha talmente dell’incredibile che crederci fino in fondo è stata una scommessa che abbiamo sentito di dover fare con noi stessi. Abbiamo lanciato forte il cuore oltre l’ostacolo.Non dovevamo inventare nulla, solo metterci in gioco. E Mesagne questo sa farlo bene. Una storia di riscatto vissuta, elaborata e scandagliata fino ad essere strumento di incredibile forza sul quale poter contare, è diventata un racconto da narrare al Ministero della Cultura. Il racconto doveva servire a spiegare quanto quella storia fosse unica e importante, ma anche come potesse diventare quella di altri luoghi, di altri posti, di altre comunità.Perché, nonostante tutto, “l’umanità è destinata ad essere felice”. E questa corsa per diventare Capitale italiana della Cultura ci ha fatto prendere la rincorsa per procedere ancora più spediti verso quest’obiettivo.

Grazie a tutti coloro che ci hanno accompagnato: uno strepitoso gruppo di lavoro guidato dalla mente brillante della coordinatrice di progetto, l’architetto Simonetta Dellomonaco; il mio insostituibile consulente alle Politiche Culturali e Scolastiche, il coordinatore di Mesagne2024, avv. Marco Calò; i miei infaticabili collaboratori e gli uffici comunali; tutta la Comunità mesagnese, in tutte le sue espressioni; tutti gli Enti, a partire dalla regione Puglia, le organizzazioni istituzionali e non, regionali, nazionali, internazionali. Nulla si conclude, non abbiamo portato a casa il titolo di Capitale italiana della Cultura, ma #Mesagne2024 non finisce. Abbiamo appena spiccato il volo".

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L’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana è al lavoro per restituire alla Città il fossato di Castello Imperiali.

Nelle scorse ore la Giunta ha approvato la candidatura di un progetto da 2 milioni di euro ad un bando del PNRR per la valorizzazione dell’area verde che circonda il Castello e il recupero dei locali che ospitavano le stalle.

“Con questo progetto – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – intendiamo restituire alla Città una ampia area del Castello attualmente inutilizzata con il recupero delle stalle e la creazione di un giardino. Attraverso il coinvolgimento delle associazioni e dei cittadini intendiamo dare vita ad uno spazio attrezzato per ospitare manifestazioni e occasioni di incontro.”

Il progetto prevede in particolare la creazione di un giardino salentino, di un giardino edibile (con coltivazioni commestibili) e di un agrumeto, privilegiando la tutela delle specie arboree originarie.

La valorizzazione dell’area verde comprende la realizzazione di interventi di restauro del pozzo, della cisterna, delle mura perimetrali, del basolato del vialetto e il ripristino delle due originarie vie d’accesso al fossato dal cortile di Castello Imperiali per adeguarle alle esigenze delle persone con disabilità.

Previsti inoltre il restauro dell’antica fonte battesimale risalente al XVI secolo e l'allestimento di un Caffè letterario, di un’area dedicata all’Ecomuseo dell’acqua nelle ex stalle e di una vetrina dei prodotti locali con annesso bookshop nelle antiche carceri.

SuperEnalotto, doppietta in Puglia: centrati due “5” da 23 mila euro ciascuno La Puglia torna a sorridere con il SuperEnalotto: nel concorso del 15 marzo come riporta Agipronews, sono stati centrati due “5” del valore di 23.132,91 euro ciascuno. La prima giocata vincente è stata convalidata presso l'edicola di via Grassi 192 a Sannicola, in provincia di Lecce, mentre la seconda è stata registrata nel’edicola di via XX Settembre 80 a Manduria, in provincia di Taranto. Il Jackpot, intanto, continua a salire toccando quota 172,9 milioni di euro che saranno in palio nella prossima estrazione. L'ultima sestina vincente è arrivata il 22 maggio scorso, con i 156,2 milioni di euro finiti a Montappone (FM), mentre in Puglia l’ultimo "6" è quello da 26 milioni di euro realizzato a gennaio del 2014, a Bari.

“Un disastro. Noi facciamo le leggi e le Asl non fanno ciò che devono, mandando in tilt le persone. È il caso dell’esenzione per la sorveglianza clinico-strumentale delle persone affette da tumore al seno per mutazione genetica e loro familiari, la cui legge è in vigore da quasi due mesi e purtroppo senza gli atti necessari di esenzione e informazione. Subito in commissione per audizione dei responsabili”.

Lo comunica il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.

“È in vigore dal 1° febbraio la legge sul potenziamento dello screening per la prevenzione del carcinoma mammario e per l’introduzione dei test genetici BRCA. Tale legge prevede l’immediata esecuzione gratuita, tra le altre cose, dei test genetici per la verifica delle cause ereditarie del tumore e delle eventuali prestazioni di sorveglianza clinico-strumentale.
"A oggi le persone rientranti in questa casistica, che giustamente chiedono l’erogazione delle prestazioni, sono sballottolate da medico in medico e da ufficio in ufficio, constatando la completa disinformazione e l’altrettanto completa inerzia.
"Mi chiedo: ma nemmeno a leggere i giornali e quindi conoscere l’importanza della questione e l’impegno del Consiglio regionale per risolverla?
"Sentiamo spesso dichiarazioni impettite su tutto lo scibile problematico dell’organizzazione sanitaria, con abbondanti pezze a colore per nascondere le inefficienze, che purtroppo si rendono inascoltate (ingiustamente) proprio perché non si compiono i doveri inerenti alle riforme più semplici.
"Per questi motivi e consapevole che la sorte delle donne malate di tumore al seno interessi moltissimo anche i manager delle Asl, ho pensato di chiedere la convocazione della Commissione Sanità sull’argomento, così da segnalare il caso, registrare gli eventuali problemi e partire con slancio. E tutto questo per prevenire la morte delle donne e continuare a fare il nostro dovere”.

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I prezzi al consumo dei prodotti alimentari e delle bevande schizzano del 4,6% con il rincaro dei beni energetici che si trasferisce sulla filiera agroalimentare e colpisce gli agricoltori e gli allevatori costretti a vendere sottocosto e i consumatori con ben 210mila pugliesi che si trovano in condizioni di povertà. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, in riferimento ai dati Istat sull’inflazione a febbraio che evidenziano un balzo del 45,9 % per l’energia che si riflette sui prezzi di molti prodotti alimentari.

L’accelerazione dei prezzi dei beni alimentari è dovuta sia a quelli lavorati (+3,1%) che non lavorati (+6,9%) con le tensioni inflazionistiche che si propagano al cosiddetto “carrello della spesa”. In testa alla top ten dei prodotti alimentari che hanno fatto segnare il maggior incremento di prezzi con un balzo del 19% c’è – rileva la Coldiretti regionale - l’olio di semi come il girasole importato dall’Ucraina che ha dovuto interrompere le spedizioni e si registrano accaparramenti e scaffali vuoti. A seguire sul podio forti rincari fa registrare con un +17% la verdura fresca anche per gli alti costi di riscaldamento delle serre e la pasta (+12%) con la corsa agli acquisti nei supermercati per fare scorte. Aumenti dei prezzi significativi fanno segnare nell’ordine burro (+12%), frutti di mare (+10%), farina (+9%), margarina (+7%), frutta fresca (+7%), pesce fresco (+6%) e carne di pollo (+6%).

Se i prezzi per le famiglie corrono, i compensi riconosciuti agli agricoltori e agli allevatori – denuncia Coldiretti regionale – non riescono, neanche a coprire i costi di produzione con il balzo dei beni energetici che si trasferisce infatti a valanga sui bilanci delle imprese agricole costrette a vendere sottocosto anche per effetto di pratiche sleali che scaricano sull’anello più debole della filiera. Infatti è bene ricordare che un chilo di grano nonostante gli aumenti viene pagato agli agricoltori 31 centesimi e serve per produrre un chilo di pane che viene venduto a consumatori a prezzi che variano dai 3 ai 4 euro a seconda delle città. L’incidenza del costo del grano sul prezzo del pane resta dunque marginale pari a circa il 10% e il problema vero è il costo dell’energia che è esploso ed ha colpito tutte le attività produttive, dal gasolio per il trattore necessario alle semine al riscaldamento delle serre fino al prezzo dei concimi per garantire fertilità ed aumentare la produzione che è balzato del 170%. Il paradosso è ad esempio che si paga più la bottiglia che il pomodoro in essa contenuto.

Il boom delle quotazioni per i prodotti energetici e le materie prime si riflette – sottolinea Coldiretti Puglia – sui costi di produzione del cibo ma anche su quelli di confezionamento, dalla plastica per i vasetti all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi. Il risultato è che, ad esempio, in una bottiglia di passata di pomodoro da 700 ml in vendita mediamente a 1,3 euro oltre la metà del valore (53%), secondo la Coldiretti, è il margine della distribuzione commerciale con le promozioni, il 18% sono i costi di produzione industriali, il 10% è il costo della bottiglia, l’8% è il valore riconosciuto al pomodoro, il 6% ai trasporti, il 3% al tappo e all’etichetta e il 2% per la pubblicità. Per ogni euro speso dai consumatori in prodotti alimentari freschi e trasformati appena 15 centesimi vanno in media agli agricoltori ma se si considerano i soli prodotti trasformati la remunerazione nelle campagne scende addirittura ad appena 6 centesimi, secondo un’analisi Coldiretti su dati Ismea.

Dall’inizio del conflitto – sottolinea la Coldiretti Puglia – si è verificato un balzo medio di almeno 1/3 i costi produzione dell’agricoltura a causa degli effetti diretti ed indiretti delle quotazioni energetiche. Nel sistema produttivo agricolo i consumi diretti di energia includono il gasolio per il funzionamento dei trattori, per il riscaldamento delle serre e per il trasporto mentre i consumi indiretti sono quelli che derivano dall’energia necessaria per la produzione di prodotti fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica mentre il comparto alimentare richiede invece – insiste la Coldiretti – ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed energia elettrica, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro.

In Puglia oltre l’85% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada l’aumento dei prezzi di benzina e gasolio – conclude la Coldiretti regionale - ha un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa di consumatori con il rischio di alimentare psicosi, accaparramenti e speculazioni. 

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Con l’elezione dei 30 Consiglieri Comunali delle Ragazze e dei Ragazzi muove i primi passi la nuova legislatura dell’Assise cittadina giovanile.

In attesa della convocazione della prima seduta consiliare, nel pomeriggio di martedì 15 marzo il Sindaco Antonello Denuzzo, il Presidente del Consiglio Comunale Domenico Attanasi e l’Assessore alla Pubblica Istruzione Sergio Tatarano hanno incontrato i 30 consiglieri neoeletti.

“Questa sera – dichiara il Sindaco Denuzzo – abbiamo incontrato il nuovo Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi per raccontare il lavoro che quotidianamente svolgono le Istituzioni cittadine. È stato un incontro costruttivo in cui è emersa la grande voglia di impegno civico dei nostri giovani che, dopo aver patito le restrizioni legate all’emergenza sanitaria, sono pronti a mettersi al servizio della comunità. Ringrazio il Sindaco uscente Raffaele Maria Alfonzetti e la Presidente uscente Gianfranca Marchetti per il lavoro svolto nel corso del precedente mandato.”

Il Sindaco Denuzzo, il Presidente Attanasi e l’Assessore Tatarano hanno descritto ai neoeletti il funzionamento del Consiglio Comunale e quali adempimenti condurranno all’elezione del Sindaco o Sindaca e del Presidente del Consiglio Comunale.

“Oggi, oltre a confrontarci sull’amministrazione di una Città – prosegue il Presidente Attanasi – ho potuto illustrare il funzionamento della macchina amministrativa e le particolari funzioni che spetteranno al mio omologo Presidente del Consiglio Comunale. Si è trattato di un momento di crescita e di confronto prezioso perché i ragazzi rappresentano il futuro della nostra comunità e abbiamo il dovere di ascoltarli.”

Il Consiglio Comunale delle ragazze e dei ragazzi è una opportunità di inclusione e darà a tutti i suoi componenti la possibilità di crescere attraverso un percorso di rispetto reciproco nell’ottica della valorizzazione delle potenzialità individuali e di gruppo.

“Come abbiamo detto più volte – conclude l’Assessore Tatarano – il CCRR non è una simulazione ma è piuttosto una occasione per sperimentare nuovi percorsi e processi democratici. Segnalo con particolare soddisfazione, da Assessore alle Pari Opportunità, l'elezione di 18 ragazze e 12 ragazzi che inverte una tendenza opposta tra gli adulti che si fa fatica a far affermare. Buon lavoro!”

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Oggi è il giorno del verdetto finale per conoscere la città che potrà fregiarsi del titolo di Capitale della cultura 2024. Infatti, alle ore 11 si svolgerà a Roma, presso la Sala Spadolini del ministero della Cultura, in via del Collegio Romano 27, la cerimonia di proclamazione. La giuria, presieduta da Silvia Calandrelli, comunicherà al ministro della Cultura, Dario Franceschini, la città designata alla quale sarà conferito il titolo di Capitale italiana della cultura per la durata dell’anno 2024, oltre ad un milione di euro per la realizzazione del progetto presentato. Sarà presente alla cerimonia romana il sindaco Toni Matarrelli, alcuni consiglieri comunali e Simonetta Dellomonaco, coordinatrice del progetto di candidatura. Intanto, a Mesagne le associazioni e la società civile si ritroveranno nel teatro comunale per seguire in diretta la cerimonia. Inutile, dire che la tensione è abbastanza alta e la città spera vivamente di riuscire a raggiungere l’ambito traguardo. Le sue rivali, altrettanto agguerrite e blasonate, sono le città di Ascoli Piceno, Chioggia (VE), Grosseto, Pesaro, Sestri Levante con il Tigullio (GE), Siracusa, Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento (SA), Viareggio (LU) e Vicenza. Tuttavia, Mesagne non è sola in questa sua corsa poiché tutta la Puglia, in queste ore, fa il tifo per la cittadina messapica.

“Comunque vadano le cose Mesagne ha già vinto”, continua a ripetere come un mantra il sindaco Toni Matarrrelli che in questi mesi ha creduto e spronato i suoi collaboratori a redigere un programma culturale di largo respiro. Un patrimonio di energie e di idee che ha preso forma attorno al progetto Mesagne2024 che ha visto la partecipazione proattiva non solo di tutta la comunità mesagnese, ma anche di oltre 100 enti, istituzioni e organizzazioni regionali, nazionali e internazionali. È la storia di riscatto della comunità locale dopo gli anni bui in cui la criminalità organizzata l’aveva stretta fino ad asfissiarla. “Nella seconda metà degli anni Ottanta, Mesagne era considerata la capitale della Scu, la cosiddetta quarta mafia”, ha ricordato più volte Matarrelli nel descrivere la genesi della progettualità culturale -. Ora concorriamo per il titolo di Capitale della cultura italiana dopo aver vinto una battaglia che appariva impossibile.

Oggi Mesagne è una città viva e attrattiva, una città che attraverso una straordinaria partecipazione di popolo ha dato vita ad un tessuto sociale in cui operano 115 associazioni che contribuiscono alla gestione dei nostri beni monumentali, degli spazi sociali e di 7 beni confiscati alla mafia. Mesagne ha coltivato il tema della cultura in tutte le sue forme”. In questa corsa per aggiudicarsi il titolo di Capitale italiana della cultura hanno contribuito in molti. Tra questi come non ricordare Sergio Rubini, cittadino onorario di Mesagne, e il regista canadese, premio Oscar, Paul Haggis che hanno donato alla città un cortometraggio, “The heart of Mesagne”, con le musiche del maestro Peppe Vessicchio, che è stato proiettato alla commissione ministeriale esaminatrice dei progetti lo scorso 3 marzo, per presentare la “città da Oscar”. “L’idea che Mesagne da capitale della Scu, nell’arco di un ventennio, diventi candidata a capitale della Cultura mi sembra un messaggio importantissimo”, ha tenuto a precisare Sergio Rubini. “Per la città si è trattato di una grande prova di orgoglio e coraggio, che non è solo l’esaltazione delle bellezze storiche e monumentali di cui Mesagne è ricca ma che è, soprattutto, la restituzione, resa in un modello ambizioso offerto all’Italia attraverso la proposta al ministero della Cultura, del percorso di riscatto che la città ha saputo realizzare coinvolgendo tutte le espressioni territoriali e raccogliendo il sostegno di un contesto allargato, provinciale e regionale”, ha concluso il sindaco Matarrelli.

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Le OO.SS. COBAS – UGLM – FISMIC in data odierna hanno inviato al Sindaco di Brindisi, Ing. Riccardo Rossi, e per conoscenza alla Prefettura di Brindisi, al Comitato SEPAC della Regione Puglia e a Confindustria Brindisi, una richiesta di incontro urgente per chiedergli di farsi interlocutore presso alla Regione Puglia e al Mise al fine di riattivare il tavolo ministeriale che si è interrotto ad ottobre 2021 per riprendere il dialogo con tutti gli attori sociali e istituzionali volto trovare rapidamente le soluzioni a salvaguardia dei lavoratori DCM per i quali nel mese di aprile p.v. scadrà la CIGS.

Negli ultimi incontri si erano ipotizzate soluzioni che passavano attraverso un accordo di programma per l’area di crisi del settore industriale, una proroga della Cassa Integrazione e la piena attivazione delle politiche attive del lavoro della Regione Puglia.

Le Organizzazioni Sindacali che hanno sottoscritto la richiesta di incontro sono ora in attesa di una convocazione urgente auspicando l’estensione a tutte le OO.SS. del territorio di Brindisi.