Redazione

Nelle prime ore di lunedì 21 febbraio c.a., in Avetrana (TA), i Carabinieri della Stazione di Erchie (BR) hanno dato esecuzione all’ordinanza n. 5850/2021 R.G.N.R. mod. 21. e n. 74/22 Reg. G.I.P., emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Brindisi su richiesta della Procura della Repubblica di Brindisi, che applica la misura cautelare personale degli arresti domiciliari ad un indagato. Il predetto, è ritenuto il presunto responsabile di 4 furti aggravati e 4 indebiti utilizzi di carte di credito oggetto dei predetti furti. L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Brindisi e condotta dai militari della Stazione di Erchie (BR), trae origine da una denuncia di furto presentata nel novembre del 2021, alla quale è seguito un indebito utilizzo di bancomat con un prelievo di euro 500.00 presso l’ufficio postale di Avetrana. In quella circostanza, l’indagato, approfittando di un attimo di distrazione di una donna che si trovava all’interno del cimitero di Erchie, aveva sottratto il portafogli dalla sua borsa, con all’interno la tessera bancomat. Si è compreso fin da subito che l’episodio non era isolato, difatti diversi erano i furti nei cimiteri della zona ai danni di donne intente ad onorare i defunti. Attraverso un’attenta ricostruzione di tutti gli episodi avvenuti all’interno dei cimiteri di San Pancrazio Salentino, Erchie, Torre Santa Susanna e San Donaci, mettendo in sistema gli elementi raccolti con le immagini degli impianti di videosorveglianza delle zone interessate, sono stati raccolti elementi di responsabilità a carico dello stesso individuo, in ordine a tre analoghi furti, seguiti da altrettanti prelevamenti bancomat fraudolenti.

Il 16 gennaio u.s., allo scopo di interrompere l’azione criminosa, lo stesso venne tratto in arresto nella flagranza di reato dai Carabinieri di Erchie per furto su auto in sosta nel parcheggio del locale cimitero, e successivamente sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma presso la Stazione Carabinieri di Avetrana (TA). In quell’occasione l’intera refurtiva fu recuperata e riconsegnata alla vittima. Le vittime dei furti hanno un’età compresa tra  60 e 77 anni.

Mesagne risponde alla grande nella prima tappa della "Radio in Piazza" fortemente voluta dall'Ari, Associazione Radio Amatori Italiani della Sezione di Brindisi.

Domenica 20 Febbraio 2022 è stata allestita nei pressi del Castello Normanno Svevo in Villa Comunale, una stazione radio minimale operante nelle bande HF sia in modalità analogica, digitale e telegrafia. Per l'occasione è stata realizzata una semplice antenna costituita da un pezzo di classico filo elettrico utilizzato nelle comuni abitazioni, opportunamente orientato e risuonante sulle frequenze radioamatoriali.

"L'obiettivo e' stato quello di far conoscere i radioamatori e le potenzialita' delle loro apparecchiature che, consentono  di comunicare con altri appassionati in tutto il mondo e che,in situazioni critiche e di emergenza puo' tornare utile per salvare vite umane" – dice Gilberto Zezza Presidente dei radioamatori ARI di Brindisi.

Si sono alternati ai microfoni della stazione radio tutti i soci, con l'occasione è stato presente per la prima volta in piazza al di fuori della sua abitazione, Antonio Cassano dal nominativo IZ7EBY, radioamatore non vedente a seguito dello scoppio di un petardo nel lontano 1996, che ha collegato e decodificato in tempo reale le trasmissioni in CW,  il codice morse, da sempre alla base delle telecomunicazioni tra lo stupore da parte di chi leggeva sui monitor ciò che il radioamatore ascoltava attraverso l'altoparlante. In tanti hanno chiesto ad Antonio come si trasmetteva in CW il proprio nome, oppure cosa significassero quei suoni lunghi o corti e le pause.

Attraverso una comune chiavetta usb poi, ed i moderni software, in tanti hanno potuto visualizzare i fax metereologici, che all'apparenza sembravano solo dei rumori, e gli avvisi ai naviganti trasmessi in modalità telescrivente RTTY da tutta l'Europa.

Sono state collegate stazioni di radioamatori nazionali ed europee in fonia ed in digitale,  promuovendo il Comune di Mesagne anche attraverso un codice identificativo del Diploma Castelli d'Italia.

Ospite dello stand l'Assessore alle Attività produttive del Comune di Mesagne Antonio Mingenti ed alcuni radioamatori della Sezione ARI Lecce con il Presidente Icilio Carlino. 

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Si sono insediati il Sottotenente Giuseppe Marinotti, nuovo comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Francavilla Fontana e il Luogotenente Corrado Memmi, nuovo Comandante della Stazione carabinieri di Torre Santa Susanna.

Si è insediato al Comando del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana il Sottotenente Giuseppe MARINOTTI. L’Ufficiale, 54 anni, di origini baresi, ha intrapreso la carriera nell’Arma nel 1990 quale allievo Sottufficiale presso la Scuola Sottufficiali di Velletri per poi essere assegnato, dapprima alla Stazione Carabinieri di Arcevia (AN), poi a quella di Fabriano (AN); dal 1994 al 2001 è stato capo equipaggio dell’aliquota Radiomobile della Compagnia di Fabriano; dal 2001 al 2014 addetto all’Aliquota Operativa della stessa Compagnia e dal 2014 al 2021 ha ricoperto l’incarico di Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della medesima Compagnia.

A novembre 2021 è risultato vincitore del concorso per “ufficiali del ruolo straordinario ad esaurimento.”

Il Sottotenente MARINOTTI è stato insignito della medaglia di bronzo di lungo comando, della croce d’oro per anzianità di servizio militare e di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Nel corso della sua carriera gli è stato tributato un encomio del Comandante della Legione Carabinieri Marche.

 

Contestualmente, il Comando della Stazione Carabinieri di Torre Santa Susanna è stato affidato al Luogotenente Corrado MEMMI, di origini romane. Il Luogotenente MEMMI ha intrapreso la carriera nell’Arma nel 1986 quale allievo Carabiniere, al termine del corso di formazione dal 1987 al 1993 è stato destinato alla Stazione di Francavilla Fontana; dal 1993 al 1996 ha svolto servizio alla Stazione di Saronno e dal 1996, dopo aver conseguito la promozione al grado di Vice Brigadiere, a seguito del superamento di concorso interno, è stato assegnato alle dipendenze della Compagnia di Saronno dove vi è rimasto fino al 1999, allorquando è stato promosso al grado di Maresciallo, dopo essere stato vincitore di altro concorso interno; dal 1999 al 2001 viene assegnato in qualità di addetto alla Stazione di Castiglione Olona (VA) e dal 2001 al 2008 assume il Comando della Stazione di Cislago (VA); nel 2006 partecipa anche a una breve missione all’estero – da aprile a novembre - dal 2012 al 2021 viene trasferito e assume il Comando delle Stazioni di Lanzo d’Intelvi (CO), Bovino (FG) e Troia (FG).  Il Luogotenente MEMMI è stato insignito della medaglia di bronzo al merito di lungo comando; della croce d’oro per anzianità di servizio militare prestato, della croce commemorativa italiana per la missione di pace in Kosovo e della medaglia NATO per la missione di pace in Kosovo; è in possesso, inoltre, del brevetto di abilitazione al lancio con paracadute.

Realizzare una rete di collaborazione tra istituzioni e parti sociali, per intercettare tutte le opportunità che attualmente possono essere messe in campo, grazie ai Fondi del PNRR, del CIS ed UE per il rilancio industriale del capoluogo e della provincia dopo la crisi sanitaria e per far fronte alla sempre maggiore crisi occupazionale che si registra in alcuni comparti un tempo strategici in questo territorio (energia, aerospazio, chimica), attualmente colpiti da processi di delocalizzazione e dalla decarbonizzazione.

            Questa la finalità della riunione della Conferenza Provinciale Permanente, convocata oggi dal Prefetto di Brindisi e tenutasi in presenza con tutti i Parlamentari del territorio, Consiglieri regionali, Associazioni del mondo produttivo e del Commercio e Sindacati. Presenti anche i Sindaci di Brindisi e dei principali centri della provincia.

            L’incontro ha visto la partecipazione attiva di tutti i partecipanti alla riunione, al termine della quale sono state condivise alcune linee di azione per i prossimi mesi, tra le quali:

  • la ricognizione sul territorio delle progettualità in fase di approvazione che saranno presentate da enti locali e da altre istituzioni pubbliche a valere sui fondi del PNRR, allo scopo di consentire alle aziende del territorio di programmare le attività in anticipo, formare personale e partecipare ai bandi di gara che, via via, saranno emessi, previo anche un costruttivo confronto con le associazioni sindacali, per la ricerca di manodopera. A tal fine, la Prefettura provvederà alla ricognizione mettendo i risultati a disposizione delle associazioni di categoria;
  • l’istituzione di una cabina di regia relativamente ai progetti del PNRR dedicati ai comuni della fascia costiera, al fine di condividere le strategie di rilancio e riqualificazione con le associazioni del mondo del commercio, della ristorazione e del settore turistico in genere;
  • la predisposizione di una piattaforma con i principali obiettivi di rilancio della zona industriale di Brindisi e del suo porto, da presentare al Governo, anche al fine di valutare la realizzazione di un nuovo accordo di programma che attragga nuovi investimenti nella fase della transizione ecologica, al fine di garantire i livelli occupazionali esistenti.

            Al termine dell’incontro, il Prefetto ha, inoltre, preannunziato l’invio di un secondo report ai competenti organi governativi corredato con le proposte e le relazioni pervenute al tavolo da Confindustria Brindisi, Confocommercio, Confersecenti e dall’Autorità Portuale.

Anche per il mese di marzo è stato disposto e lo scaglionamento dei pagamenti in contanti presso gli uffici di Poste Italiane dei trattamenti pensionistici, degli assegni, delle pensioni e delle indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili.

La Stu Appia raccomanda ai pensionati di portare con sé il Green Pass, ma è necessario avere anche Buonsenso.
Nell’ordinanza si leggono le motivazioni: “Allo scopo di consentire a Poste Italiane S.p.A. la gestione dell’accesso ai propri sportelli dei titolari per il diritto alla riscossione delle prestazioni previdenziali corrisposte dall’Inps in modalità compatibili con le disposizioni in vigore adottate allo scopo di contenere e gestire l’emergenza epidemiologica da COVID-19, salvaguardando i diritti dei titolari delle prestazioni medesime, il pagamento dei trattamenti pensionistici, degli assegni, delle pensioni e delle indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili del mese del mese di marzo 2022 è anticipato dal 23 febbraio 2022 al 1° marzo 2022″. 
Il pagamento avverrà dal 23 febbraio al 1° marzo, in base alle iniziali del cognome del titolare della prestazione, secondo il seguente calendario:
Mercoledì 23 febbraio
A-B
 
Giovedì 24 febbraio
C-D
 
Venerdì 25 febbraio
E-K
 
Sabato 26 febbraio
L-O
 
Lunedì 28 febbraio
P-R
 
Martedì 1° Marzo
S-Z
 
 
Trattandosi esclusivamente di un’anticipazione del pagamento, il diritto al rateo di pensione si matura comunque Trattandosi esclusivamente di un’anticipazione del pagamento, il diritto al rateo di pensione si matura comunque il primo giorno bancabile del mese, e cioè il 1° febbraio.
In tutto il territorio nazionale i titolari di Conto BancoPosta, Libretto di Risparmio o Postepay Evolution, possono richiedere gratuitamente l’accredito della pensione.
Chi possiede una carta Postamat, una Carta Libretto o una Postepay Evolution può prelevare in contanti da oltre 7.000 Postamat, senza recarsi allo sportello.
Si ricorda inoltre che Poste Italiane e l’Arma dei Carabinieri hanno sottoscritto una convenzione grazie alla quale tutti i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli uffici postali e che riscuotono normalmente la pensione in contanti, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio, delegando al ritiro i Carabinieri. Il servizio non può essere reso a coloro che abbiano già delegato altri soggetti alla riscossione, abbiano un Libretto o un conto postale o che vivano con familiari o comunque questi siano dimoranti nelle vicinanze della loro abitazione. In base alla convenzione sottoscritta, i Carabinieri si recano presso gli sportelli degli uffici postali per riscuotere le indennità pensionistiche per poi consegnarle al domicilio dei beneficiari interessati alla richiesta a Poste Italiane rilasciando un’apposita delega scritta. 
 
La Stu raccomanda ai pensionati di portare con sé il Green Pass, che è obbligatorio negli uffici postali. Si chiede, però, agli uffici postali buonsenso perché il ritirare la pensione pone un problema “non di principio, ma di possibilità effettiva”, dovuto ai molti pensionati soprattutto i più anziani che hanno difficoltà a scaricare e stampare il certificato”. 
 
La Stu Appia ricorda agli interessati che si ha tempo fino al 28 febbraio per fare domanda e dare continuità con l’Assegno Unico alle prestazioni che da marzo non più erogate come Assegno Temporaneo e detrazioni in busta paga.
 
La Stu Appia informa i pensionati che è in corso il confronto sulla riforma delle pensioni fra Governo e sindacati. L’obiettivo è di offrire alle persone maggiori possibilità di accesso alla pensione rispetto all’attuale regolamentazione prevista dalla legge Fornero.
 
La Uil pensionati non usa mezzi termini sul confronto nella misura previdenziale proposta dall’esecutivo per superare quota 100, perché la quota 102, proposta per solo il 2022 non risolve il problema “scalone”, ma pare una sorta di beffa, infatti pochissimi, avendo aumentato l’età anagrafica, riusciranno ad accedervi.  Non affronta di conseguenza  il problema, ma lo aggira ed è solo un palliativo.
Sull’ape sociale la Uil pensionati chiede la necessità di destinare risorse adeguate per consentire una piena efficacia della misura. Nello specifico bisogna ridurre il paletto di contributi per i gravosi, perché penalizza molte delle professionalità interessate a partire dai lavoratori dell’edilizia e dell’agricoltura.
 
Il segretario responsabile
Tindaro Giunta

Nominati il direttore sanitario e amministrativo della Asl Brindisi. 

Il direttore generale Flavio Roseto, insediato nella Asl Brindisi il 16 febbraio scorso, ha nominato i nuovi direttori, sanitario e amministrativo, che lo affiancheranno per il prossimo triennio.
È Vito Campanile il nuovo direttore sanitario. Nato a Mola di Bari, 59 anni, proviene dalla Asl Bt dove ha ricoperto lo stesso incarico dal 2016. Laureato in Medicina e Chirurgia allUniversità degli Studi di Bari con una tesi in Medicina del Lavoro è specializzato sia in Igiene e Medicina preventiva allUniversità Cattolica del Sacro Cuore di Roma che in Medicina del Lavoro allUniversità di Bari. Dal 1999 al 2002 ha lavorato nella direzione medica dell'Azienda ospedaliera Di Summa di Brindisi e ha contribuito al trasferimento delle attività assistenziali nella nuova sede del Perrino, con un coinvolgimento diretto in tutte le fasi di programmazione e attuazione dello spostamento delle Unità operative. Ha collaborato in quel periodo allorganizzazione dei percorsi riservati al personale e all'utenza, allorganizzazione del blocco operatorio e al monitoraggio ambientale e microbiologico. È stato in servizio nella Asl Brindisi come responsabile della direzione sanitaria dello stabilimento ospedaliero di Fasano e Cisternino. Subito dopo ha lavorato nella Asl Bt: prima dellincarico di direttore sanitario è stato direttore medico del presidio ospedaliero Canosa-Minervino Murge-Spinazzola e in quello di Bisceglie-Trani.
È Andrea Chiari il nuovo direttore amministrativo. Nato a Taranto 59 anni fa, si è laureato in Giurisprudenza all'Università di Bari e ha indirizzato il suo percorso professionale e accademico verso la sanità: si è perfezionato in Diritto sanitario all'Ateneo di Bologna e in General management per la funzione di amministrazione in sanità alla scuola di direzione aziendale dell'Università Bocconi di Milano. Ha, inoltre, conseguito un diploma di esperto in appalti pubblici alla Scuola nazionale dell'Amministrazione  Presidenza del Consiglio dei ministri. Ha prestato servizio alla Ussl 76 di Rozzano e alla Ussl 39 di Milano occupandosi, in particolare, di redazione di bilanci preventivi, conti consuntivi, rapporti con i revisori dei conti e la Corte dei conti per le procedure di ripiano dei disavanzi. Tornato a Brindisi, nel 1997 ha cominciato a lavorare nellex Azienda Ospedaliera Di Summa con incarichi nellarea gestione del personale e, dopo laccorpamento nella Asl Brindisi, ha ricoperto funzioni da dirigente responsabile di importanti settori quali Ufficio procedimenti disciplinari, Affari generali e, in ultimo, direttore dellarea patrimonio. Nel 2015 è stato nominato direttore amministrativo della Asl di Taranto, maturando un'importante esperienza manageriale ai vertici dell'azienda ionica.

Mesagne. Disposta la chiusura del bar per 15 giorni. Nel pomeriggio di oggi 21.2.2022 personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di San Vito dei Normanni, unitamente a quello del Commissariato di P.S. di Mesagne, ha dato esecuzione all’ Ordinanza del Questore di Brindisi che ha imposto, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S., la chiusura del Bar di Mesagne per la durata di gg.15 poiché individuato quale luogo utilizzato per lo spaccio di droga oltre ad essere abituale ritrovo di pregiudicati e consumatori di sostanze stupefacenti, costituendo pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica per la città di Mesagne. Il provvedimento è scaturito a seguito dell’ indagine “Fire” condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di San Vito dei Normanni che ha disarticolato un’associazione per delinquere armata finalizzata al narcotraffico operante nella città di Mesagne composta da 11 soggetti contigua ad elementi di vertice della locale consorteria di stampo mafioso “Sacra Corona Unita”.

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Il rilevamento già a febbraio dei primi adulti di Philaenus spumarius, l’insetto vettore della Xylella la ‘sputacchina’ a Casarano in provincia di Lecce, impone una stretta sul piano di azione anti Xylella per arrestare la diffusione della malattia. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sottolineando l’importanza del monitoraggio per rilevare i potenziali vettori contaminati accelerando sul Piano anti Xylella 2022, visto che negli anni scorsi, nella stessa località l'osservazione del primo adulto è stata effettuata rispettivamente l'11 aprile nel 2017, il 17 aprile nel 2018, il 22 marzo nel 2020 ed il 6 aprile 2021, con i cambiamenti climatici, la tropicalizzazione e il global warming – aggiunge Coldiretti puglia – che incidono sugli stadi di vita della sputacchina.

La sputacchina percorre in una stagione fino a 400 metri autonomamente con i propri arti posteriori – afferma Coldiretti Puglia - mentre è ancora da accertare la distanza percorsa dagli insetti, spesso anche di svariati chilometri, che restano attaccati ad auto e camion, a dimostrazione di quanto il rischio che l’infezione continui a ‘camminare’ ad una velocità impressionante sia tangibile e grave. La sputacchina nasce sana e si infetta acquisendo il batterio della Xylella fastidiosa – aggiunge Coldiretti Puglia - esclusivamente nutrendosi da pianta infetta, rimane infetta per tutta la sua vita sino alla morte.

Lo studio è basato su 7 esperimenti realizzati nel corso di due anni, di cui 3 in prato in Piemonte e 4 in oliveto in Puglia, consistiti nella cattura di migliaia di sputacchine, seguita dalla loro marcatura con una proteina, l'albumina (indispensabile per la loro successiva identificazione), il rilascio e successive prove di ricattura a distanze predeterminate dai punti di rilascio. La distanza media percorsa in un giorno dal punto di rilascio è risultata di 26 metri nell'oliveto e di 35 metri su prato, mentre nei due mesi di maggiore abbondanza della popolazione il 50% delle sputacchine rimane entro 200 metri dal punto iniziale, ma la percentuale sale al 98% entro i 400 metri.

Uno scenario ‘senza difesa’, soprattutto nell’attuale contesto pugliese dove è determinante l’attività di contenimento della malattia, è inimmaginabile. Lotta al vettore anche finanziata, monitoraggi e campionamenti sono attività cruciali - aggiunge Coldiretti Puglia - considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, per l'individuazione dei focolai nei primissimi stadi della infezione su piante sensibili e la successiva rimozione secondo legge, così come il controllo della presenza di potenziali vettori contaminati, restano l'unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L'efficacia e sistematicità è garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe e non va messo in alcun modo in discussione – dice Coldiretti Puglia - anzi il sistema dei monitoraggi e campionamenti va potenziato, perché la lotta all’insetto vettore è stata trascurata e monitoraggi e campionamenti degli ulivi ancora oggi si basano principalmente su analisi visiva di piante troppo spesso asintomatiche.

La vastità del problema, la rilevanza economica della coltura per l’intero territorio regionale e le prescrizioni della normativa fitosanitaria comunitaria e nazionale in caso di ritrovamento di patogeni da quarantena – incalza Coldiretti Puglia - impongono scelte e provvedimenti urgenti, anche in considerazione della diffusione della malattia che, dopo aver causato il disseccamento degli ulivi leccesi ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto, arrivando sino alla provincia di Bari, con effetti disastrosi sull’ambiente, sull’economia e sull’occupazione.

Respinta dalla III Commissione presieduta da Mauro Vizzino la proposta di legge del consigliere Ignazio Zullo (presidente del Gruppo FdI), con la quale si chiede l’abrogazione delle disposizioni in materia di prevenzione e contagio da SARS-CoV-2, con particolare riferimento all’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari.

Secondo Zullo questa norma crea confusione in un ambito che è di competenza dello Stato, con una sovrapposizione di competenze, obblighi e sanzioni per i trasgressori.

Di parere contrario l’assessore alla sanità, Rocco Palese. Secondo Palese, la Regione Puglia in questi due anni di pandemia è stata sempre un passo in avanti rispetto alle norme nazionali ed europee. “La legge sull’obbligo vaccinale non è stata mai osservata dalla Stato e non sarebbe un buon segnale in questo momento arretrate su questo tema” – ha detto l’assessore.

Per Palese “siamo in emergenza fino al 31 marzo, è questo è un dato inconfutabile. È auspicabile che l’andamento non sia ingannevole come le altre volte e che l’impianto giuridico e normativo attuale non venga mutato assolutamente”.

Nessuno può mettere in discussione la validità del lavoro fatto in Puglia e il popolo pugliese si è dimostrato molto responsabile.

“Abbiamo di fronte sempre questo virus carogna – ha continuato Palese -  certo, conosciamo e abbiamo informazioni articolare e più pregnanti della fase iniziale, ma secondo gli esperti, di questo virus conosciamo ancora poco soprattutto rispetto al suo comportamento e alle possibili mutazioni. Non siamo per niente fuori dai rischi”.

“La nostra fortuna sono i vaccini che funzionano e su questo non bisogna assolutamente mollare la presa” – ha concluso Palese.

La Commissione ha rinviato la discussione su due proposte di legge del consigliere Zullo.

Si tratta dell’istituzione di due Commissione di inchiesta. Una su stato e remunerazione delle prestazioni RSA Universo Salute /ASL Foggia e l’altra sulla gestione del Covid 19 in Puglia.

Per entrambe le pdl si attende l’ATN dagli uffici legislativi.

Dati del giorno: 21 febbraio 2022

1.730
Nuovi casi
19.508
Test giornalieri
8
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 438
Provincia di Bat: 150
Provincia di Brindisi: 123
Provincia di Foggia: 318
Provincia di Lecce: 554
Provincia di Taranto: 126
Residenti fuori regione: 16
Provincia in definizione: 5
86.590
Persone attualmente positive
733
Persone ricoverate in area non critica
56
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

710.276
Casi totali
8.540.260
Test eseguiti
616.119
Persone guarite
7.567
Persone decedute

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