Redazione

FASANO – In mattinata la musica, nel pomeriggio la danza: per connettere Italia e Grecia ballando sulle note delle affinità che uniscono Fasano ed Arta.

Dalla Puglia alla penisola ellenica, domenica 20 marzo, con un doppio appuntamento del progetto «Hermes – Heritage Rehabilitation as Multiplier cultural Empowerment within Social contest».

Si parte alle 10 con la presentazione di “Come Musica”, laboratorio di musical diretto da Teresa Cecere.

Il progetto, destinato a bambini dai 5 ai 14 anni, ha l’obiettivo di educare alle emozioni e al racconto delle stesse attraverso le arti (musica, danza, recitazione), affrontando temi come l’incomunicabilità tra genitori e figli, l’amicizia, l’amore, la fiducia in sé stessi, la volontà di crescere in un sogno, attraverso le discipline proprie del musical. La restituzione finale del laboratorio sarà il 19 maggio (alle 20, Teatro Sociale).

Nel pomeriggio, alle 19, si continua con la restituzione del workshop «Laboratorio di danza contemporanea», diretto da Vito Cassano con il coordinamento e il tutoraggio di Grazia Micoli. Obiettivo: sviluppare la capacità di valorizzare il proprio patrimonio storico, culturale, umano e naturale attraverso l’espressione artistica, implementando in questo modo lo sviluppo dell’industria creativa.

Le iniziative rientrano nel calendario «Radici Pulsanti» promosso appunto nell’ambito del progetto «Hermes», finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera Interreg V/A Grecia-Italia 2014-2020, che vede protagonista la città di Fasano insieme al Teatro Pubblico Pugliese.

Il programma «Radici Pulsanti» ha l’obiettivo di rafforzare la sinergia tra istituzioni pubbliche e private per promuovere e potenziare l’identità socio-culturale e territoriale comune greca e pugliese, attraverso interventi integrati che includono opere infrastrutturali in siti archeologici/rupestri dismessi e progetti culturali innovativi pianificati e gestiti in modo sostenibile.

I workshop proposti hanno in comune, in linea con gli obiettivi progettuali, un lavoro di ricerca delle radici storiche, culturali, umane e naturali del territorio, condotto attraverso un percorso che miri a sviluppare l’espressività coreografico-teatrale dei fruitori, valorizzando, in tal modo, le potenzialità dell’industria creativa dell'area.

 «Continuiamo questo progetto Interreg sperimentando, con la presentazione delle attività nuove e la restituzione di quelle terminate, il percorso di crescita dei nostri ragazzi – dice l’assessore alla Cultura Cinzia Caroli –. In particolare, il doppio appuntamento di domenica evidenzia il grande lavoro di tutti i professionisti coinvolti, dei nostri giovani e di tutto il territorio. Ringrazio i docenti per la dedizione e l’impegno che riservano ai ragazzi e Invito i cittadini a seguire le tappe di Hermes, importante occasione di connessione di arti e saperi diversi, ma complementari, e, soprattutto, fondati sulla promozione delle nostre bellezze per far crescere nei giovani la consapevolezza e l’amore per le proprie radici pulsanti».

 

Nelle scorse ore abbiamo avuto conferma della visita, il prossimo 21 marzo, del Vice ministro allo Sviluppo Economico Pichetto Fratin. La CNA di Brindisi ha già detto a chiare lettere quali sono i suoi timori, forte delle esperienze vissute negli ultimi anni. Il riferimento, in particolare, è ai rapporti con il Governo nazionale. Queste “visite” sono state tante ed autorevoli, ma non hanno prodotto alcun risultato concreto o quantomeno non hanno permesso a Brindisi di vedere riconosciuto uno stato di crisi che va ben oltre i “numeri” e si concretizza nell’assenza di prospettive economiche ed occupazionali attuabili in tempi brevi.
E’ evidente che, a questo punto, è necessario mettere fine ad una semplice “politica di ascolto” e chiedere al Governo che riconosca Brindisi come area di crisi del paese, anche in deroga, se servisse,rispetto ad una semplice lettura numerica dei dati riferiti al reddito procapite ed ai livelli di disoccupazione.
Sul fronte locale, invece, è evidente che si giunge a questo ennesimo incontro con un esponente del Governo senza aver elaborato una proposta unitaria, che fosse coordinata dagli enti locali e condivisa da associazioni datoriali e organizzazioni dei lavoratori.
Un fatto grave che rende questo territorio più debole in termini di forza contrattuale. Certo, le diversità di vedute sono ben evidenti e non si può far finta di nulla. Proprio per questo è necessario partire dalle ipotesi di sviluppo che possono risultare condivise.
Mi riferisco, ad esempio, alla nascita di una grande base logistica (un progetto di massima in tal senso è stato già presentato nel 2020 dalla CNA su un tavolo di Governo!) che veda protagonista anche l’Enel attraverso la cessione di infrastrutture attualmente utilizzate per la movimentazione del carbone, oltre alle banchine nel porto commerciale. Disponendo di tale base, infatti, Brindisi diventerebbe una delle mete più appetibili del Mediterraneo, soprattutto se collegata alla zona franca doganale.
Riteniamo, inoltre, che andrebbe rilanciata con forza – per affrontare la fase di transizione energetica – la realizzazione di un gruppo di produzione energetica a turbogas, attraverso una totale revisione delle decisioni assunte da Terna. Il tutto, sulla base delle drammatiche congiunture internazionali.
Attraverso un impegno diretto del Governo, poi, si dovrebbe ipotizzare l’avvio produttivo della chimica verde anche nel nostro territorio, fino ad ora escluso da tali scenari.
Quanto alle fonti rinnovabili, invece, Brindisi non può essere tenuta in considerazione solo per la localizzazione di pannelli fotovoltaici e pale eoliche. E’ evidente che la filiera produttiva dovrà essere localizzata proprio nella nostra area industriale, utilizzando esperienze e capacità produttive delle nostre aziende.
Infine, un’idea avveniristica ma non per questo di difficile realizzazione. Brindisi, infatti, dispone di una ricchezza attualmente in gran parte inutilizzata. Mi riferisco al sito che ospita il Petrolchimico, al cui interno ci sono decine di ettari di aree immediatamente riutilizzabili, peraltro all’interno di un comprensorio in grado di offrire utilities di grandissimo valore (energia, guardiania, rete stradale interna, vapore, ecc…). Parliamo di aree che – grazie alla disponibilità di Eni - potrebbero ospitare nuovi insediamenti produttivi. Proprio il Petrolchimico, poi, dispone di un affaccio sul mare mai utilizzato e che invece potrebbe rappresentare la base a terra di impianti offshore. Insomma, un porto vicino a quello attuale e destinato esclusivamente ad attività industriali.
Sono proposte, quelle appena formulate, che potrebbero fornire risposte alle necessità immediate ed a quelle a medio e lungo termine. Ma per essere credibili vanno esaminate e condivise. Con il coraggio e l’intraprendenza che fino ad oggi sono mancati a questo territorio.
 
Franco Gentile – Presidente CNA Brindisi

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Rinegoziazione e ristrutturazione dei mutui a 25 anni con garanzia gratuita Ismea, credito di imposta del 20% per la riduzione del costo del gasolio per pesca ed agricoltura, 35 milioni alle filiere in crisi destinati al Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura e via libera a fertilizzanti naturali come il digestato prodotto negli allevamenti per far fronte alla carenza di quelli chimici sono le misure del piano anticrisi della mobilitazione della Coldiretti e contenute nel provvedimento varato dal Governo per affrontare l’emergenza del settore agricolo con i bilanci in crisi con 8 miliardi di costi aggiuntivi tra mangimi, concimi, energia.” E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel ringraziare il Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli e il premier Mario Draghi per gli itnerventi a favore del settore agricolo.  

Dall’inizio del conflitto – sottolinea la Coldiretti – si è verificato un balzo medio di almeno 1/3 dei costi produzione dell’agricoltura a causa degli effetti diretti ed indiretti delle quotazioni energetiche con valori record per alcuni prodotti: dal +170% dei concimi, al +80% dell’energia e al +50% dei mangimi, che stanno duramente colpendo le aziende costrette a vendere sotto i costi di produzione. Le misure varate servono a garantire la sopravvivenza delle aziende con la liquidità, la riduzione dei costi energetici ma anche con aiuti diretti per le filiere piu’ in sofferenza senza dimenticare la necessità di affrontare le difficoltà determinante dalla carenza del 40% dei fertilizzanti necessari per garantire la produttività dei terreni. Il via libera al digestato rappresenta una opportunità fondamentale che valorizza la capacità del settore agricolo di produrre energia con il biometano agricolo, il cui processo alimentato da scarti e rifiuti delle filiere agroalimentari mette a disposizioni preziosi materiali fertilizzanti.

In una situazione in cui una azienda agricola su tre (32%) è costretta a tagliare i raccolti, le misure adottate – sottolinea Prandini - sono importanti per invertire la rotta e non far chiudere le aziende agricole e gli allevamenti sopravvissuti ma occorre programmare il futuro con la possibilità concessa dall’Unione Europea di mettere a coltura altri 200mila ettari di terreno a riposo per rispondere all’invito dei capi di Stato a difendere la sovranità alimentare per rendere l’Italia e l’Europa più autosufficiente dal punto di vista degli approvvigionamenti di cibo, in un momento di grandi turbolenze ma garantendo però elevanti standard di sicurezza alimentare sia nella produzione interna che in quella importata a garanzia delle imprese e dei consumatori europei.

Per questo occorre investire– conclude Prandini – per aumentare produzione e le rese dei terreni con bacini di accumulo delle acque piovane per combattere la siccità, contrastare seriamente l’invasione della fauna selvatica che sta costringendo in molte zone interne all’abbandono nei terreni e sostenere la ricerca pubblica con l’innovazione tecnologica e le Nbt a supporto delle produzioni, della tutela della biodiversità e come strumento in risposta ai cambiamenti climatici”.

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Stagione di Prosa 2021/2022 Città di Mesagne – date di recupero degli spettacoli rinviati. 

L’ufficio Cultura della città di Mesagne e il Teatro Pubblico Pugliese informano sulle seguenti variazioni di data degli spettacoli teatrali programmati nell’ambito della stagione di prosa 2021/2022:
-​ ​ ​ lo spettacolo “La classe” con Claudio Casadio è stato posticipato da giovedì 24 marzo a lunedì 11 aprile 2022;
-​ ​ ​ lo spettacolo “La bisbetica domata”, regia di Tonio De Nitto (rinviato lo scorso 4 marzo), si terrà il prossimo lunedì 2 maggio;
-​ ​ ​ lo spettacolo “La musica fa crescere i pomodori” del maestro Peppe Vessicchio (rinviato lo scorso 23 gennaio), si terrà il prossimo venerdì 20 maggio.

“TERRAMIA- Coltura e cultura” è il titolo che Libera, Associazione nomi e numeri contro le Mafie, ha dato alla XXVII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle Mafie, quest’anno celebrata il 21 marzo a Brindisi, presso il Parco Tommaseo, con gli studenti del Polo Messapia – IISS Ferraris De Marco Valzani.

Un momento di riflessione profonda per i nostri giovani che, in questa oscura epoca di incertezze e di difficili sguardi sul futuro, cercano nelle parole degli adulti sempre al loro fianco nuovo coraggio ad affrontare le sfide del presente e fiducia nella bellezza della vita.

Dalle ore 9.00, alla presenza dell’avv. Mauro Masiello, Assessore alla Trasparenza e alla Legalità del Comune di Brindisi e della giornalista Tea Sisto, referente di Libera Brindisi, gli studenti delle sedi “Ferraris” e  “De Marco”, in lungo corteo, daranno lettura dei 1500 nomi delle vittime di Mafia, per esprimere vicinanza ai familiari delle vittime innocenti e non distogliere l’attenzione dalla verità.

Un’occasione, per istituzioni e società civile, la Scuola in primis, di confermare l’impegno comune contro mafie e corruzione, argomenti forti e sempre di grande interesse per i giovani che si confrontano ogni giorno con le minacce di una realtà fagocitante nel circuito della criminalità, laddove il “bisogno” genera fragilità e debolezza. Un chiaro segnale che alle Mafie e alla criminalità c’è sempre un’alternativa.

In occasione della giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia da Coronavirus il direttore generale della Asl Brindisi, Flavio Roseto, ha voluto ricordare quanti hanno perso la vita.

"Poco più di due anni fa - ha detto - è cominciata l'odissea Covid, dalla quale ancora non siamo usciti del tutto. Da allora abbiamo dovuto dire addio a 157.442 persone: a tanto ammontano in Italia le vittime della epidemia. A loro oggi è dedicata una giornata di ricordo e raccoglimento, voluta dal Ministero della Salute. In provincia di Brindisi i decessi sono stati, nel biennio, 522. È alle famiglie di coloro che non ci sono più, a Brindisi come nel resto del paese, che prima di ogni altra cosa va il nostro pensiero e il nostro ideale abbraccio. Tra di loro vi sono anche medici, infermieri, operatori sanitari che non esitiamo a definire caduti sul fronte del dovere. A costoro va, oltre ad un commosso ricordo, anche il nostro sentito ringraziamento: hanno indossato il camice come una divisa, e così continuano a fare quanti sono quotidianamente impegnati nella lotta contro questa malattia. Impossibile far tornare in vita chi il Covid ha portato via; possiamo però continuare a impegnarci al massimo, soprattutto non facendoci trovare impreparati di fronte a nuove possibili ondate. Sappiamo che è una lotta che si può vincere con i mezzi adeguati. Ossia con la prevenzione, con la cura scrupolosa nel seguire le necessarie prescrizioni; e ovviamente con gli interventi clinici appropriati, quando il caso lo richiede. Noi, la Asl, il personale, le strutture collegate, ce la metteremo tutta”.

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Con la guerra e i rincari che mettono a rischio la disponibilità di cibo Made in Italy scatta la corsa delle idee anticrisi dei giovani agricoltori che si impegnano per dare risposte concrete ed innovative alle difficoltà che stanno compromettendo il loro futuro. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia,  in occasione del via alle iscrizioni all’Oscar Green 2022, il premio all’innovazione per le imprese che creano sviluppo e lavoro per rilanciare l’economia dei propri territori e raggiungere l’obiettivo della sovranità alimentare in un Paese come l’Italia oggi fortemente dipendente dalle importazioni dall’estero. Al premio Oscar Green, promosso da Coldiretti Giovani Impresa, sarà possibile iscriversi fino al 30 aprile 2022 direttamente sul sito undefined nella sezione Oscar Green in una delle sei categorie di concorso.

La prima categoria “Energie per il futuro e sostenibilità”, premierà quelle imprese che lavorano e producono in modo ecosostenibile, che tutelano, valorizzano e recuperano, e che, rispondono ai principi di economia circolare e alla chimica verde, riducendo al minimo la produzione di rifiuti, risparmiando e producendo energia nel rispetto dell’ambiente.  Mentre “Impresa Digitale” premia invece i progetti di quelle giovani aziende agroalimentari che coniugano tradizione e innovazione attraverso l’applicazione di nuove tecnologie e l’introduzione dell’innovazione digitale quale leva strategica per garantire maggiore competitività all’agroalimentare, anche attraverso nuove modalità di comunicazione e vendita quali l’e-commerce e il web marketing.

La categoria “Campagna Amica” – continua Coldiretti – promuove e valorizza i prodotti Made in Italy attraverso la realizzazione di nuove forme di vendita e di consumo volte a favorire l’incontro tra impresa e cittadini. Il territorio è il fulcro della categoria “Custodi d’Italia” che premia le aziende che contribuiscono al presidio delle aree più marginali e più difficili. Sono inclusi in questa categoria gli esempi di agricoltura eroica e di costruzione di reti che riescono a garantire attività e flussi economici, utili a mantenere la presenza di comunità nelle aree interne e in grado di creare opportunità lavorative. 

La categoria “Fare Filiera” prende in esame i progetti promossi nell’ambito di partenariati variegati, che coniugano agricoltura e tecnologia così come artigianato tradizionale e mondo digitale, arrivando fino agli ambiti del turismo, del design e di ricerca accademica. “Coltiviamo solidarietà” premia – rileva Coldiretti – le iniziative volte a rispondere a bisogni della persona e della collettività, grazie alla capacità di trasformare idee innovative in servizi e prodotti destinati a soddisfare esigenze generali e al tempo stesso creare valore economico e, soprattutto, etico e sociale. Oltre alle imprese agricole, possono partecipare enti pubblici, cooperative e consorzi capaci di creare sinergia con realtà agricole a fini sociali.

“Le imprese che corrono all’Oscar Green sono una straordinaria presenza green che ha di fatto rivoluzionato il lavoro della terra dove sette imprese under 35 su dieci operano in Puglia – spiega Benedetta Liberace, leader dei Coldiretti Giovani Puglia – in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili, storie di creatività e innovazione che nascono tanto dall’esigenza di rendere reale un sogno individuale d’impresa quanto dalla voglia di dare risposte alle necessità di una collettività, realizzando prodotti originali o arricchendo il territorio di servizi altrimenti impossibili da garantire”, conclude Liberace. 

 Il pomeriggio del 16 marzo c.a., personale della Squadra Mobile, poiché colto in flagranza di reato, traeva in arresto il cittadino di nazionalità albanese A.H. in quanto ritenuto responsabile del reato di detenzione illegale di sostanza stupefacente di tipo EROINA, per un peso complessivo lordo di KG. 1,022, suddivisa in n. 2 (due) c.d. “panetti” fasciati con della plastica di colore giallo, dal peso cadauno rispettivamente di 510 e 512 grammi. In particolare il personale operante, in Brindisi mentre transitava sulla SS. 379 direzione nord, giunto nei pressi dell’autodemolitore “Cannone”, notava  un’autovettura Audi A/6 con due persone a bordo (un uomo e una donna), il cui conducente viaggiando a forte velocità superava in maniera azzardata altri veicoli in transito lungo la statale.

Gli stessi operatori intervenivano immediatamente fermando il veicolo in questione nei pressi dello svincolo del “Rione Minnuta” e, dopo aver proceduto all’immediata identificazione dei predetti individui, constatando nel contempo l’inconsueto stato di agitazione dell’uomo trovato alla guida della citata autovettura, procedevano alla rituale perquisizione del veicolo - eseguita ai sensi dell’art. 103 T.U. 309/90 - il cui esito risultava positivo perché portava al rinvenimento e conseguente sequestro del suindicato stupefacente. Tanto avveniva dopo ovviamente il drop-test eseguito presso il Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica della Questura di Brindisi che ne accertava la  positività con le caratteristiche proprie dell’EROINA. Lo stesso conducente vistosi scoperto si attribuiva la responsabilità circa il trasporto e la detenzione dello stupefacente, scagionando da ogni responsabilità la donna con la quale si accompagnava. Il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, tempestivamente notiziato, autorizzava la traduzione in carcere dell’arrestato.

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Dati del giorno: 18 marzo 2022

8.521
Nuovi casi
36.065
Test giornalieri
10
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 2.603
Provincia di Bat: 578
Provincia di Brindisi: 711
Provincia di Foggia: 1.031
Provincia di Lecce: 2.616
Provincia di Taranto: 926
Residenti fuori regione: 45
Provincia in definizione: 11
96.493
Persone attualmente positive
560
Persone ricoverate in area non critica
29
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

822.949
Casi totali
9.249.983
Test eseguiti
718.606
Persone guarite
7.850
Persone decedute

LA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA PUGLIA, LOREDANA CAPONE, A SAN MICHELE SALENTINO PER INAUGURARE LA BIBLIOTECA DI COMUNITÀ “S. CAVALLO”.

Il progetto di riqualificazione dell'attuale sede è stato finanziato dalla Regione Puglia per oltre 150mila euro grazie all'avviso pubblico “Community Library".

Parte una nuova stagione per la cultura a San Michele Salentino dove l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Allegrini e con l’impegno in prima persona dell’assessora alla cultura Rosalia Fumarola, restituisce alla comunità la biblioteca "S. Cavallo": più moderna, funzionale ed accessibile. Risultato di un profondo percorso di riqualificazione e rifunzionalizzazione grazie al finanziamento di oltre 150mila euro ricevuto nell’ambito dell’avviso pubblico regionale Community Library, “Sistema delle biblioteche comunali dell'Alto Salento”, seguito passo dopo passo dall’assessora Fumarola. Una parte dei lavori, inoltre, sono stati realizzati grazie a fondi messi a disposizione dal bilancio comunale per dotare la struttura di un nuovo impianto di climatizzazione, soprattutto, per salvaguardare le numerose ed inestimabili opere pittoriche presenti nella pinacoteca.san_michele_BIBLIOTECA.jpg

La riapertura, ufficiale, della biblioteca si terrà lunedì 21 marzo 2022, giorno in cui si celebra, a livello mondiale, la poesia. Alle ore 11, al “taglio del nastro” inaugurale prenderanno parte il sindaco Giovanni Allegrini e l’intera amministrazione, rappresentati del governo nazionale e regionale, delle forze dell’ordine, dell’associazionismo e dell’istituzione religiosa e scolastica. Dopo i saluti degli amministratori locali, seguirà l’intervento del presidente della provincia di Brindisi, Tony Matarrelli. Le conclusioni sono affidate all’ospite d'eccezione, la presidente del consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone.

“Sarà un luogo vivo, inclusivo, dotato di postazioni pc con servizi bibliotecari digitalizzati che si assoceranno a corsi, laboratori e iniziative culturali per bambini e adulti – dichiara il sindaco Giovanni Allegrini -. Non solo sala studio, quindi, ma spazi dedicati ai bambini, alle presentazioni di libri, a sala lettura: un luogo dove stare bene e che offra al tempo stesso interessanti occasioni di crescita culturale.”

 L’evento sarà allietato dalla performance letteraria, poetica audio-visiva dal nome “La Biblioteca luogo di pace” a cura della locale associazione “GenerAzioni-AttaccoPoetico” che da anni dà voce ai muri, con freschezza e leggerezza: una semplice poesia che diventa un momento di riflessione. 

 “La biblioteca ‘S. Cavallo’ già da un anno, in linea con i tempi di ristrutturazione dell’immobile, acquisto di nuovi arredi e innovazione tecnologica ottenuti grazie al finanziamento della “Community Library”, si è aperta al pubblico con numerosi eventi e laboratori culturali che hanno coinvolto adulti e bambini – spiega l’assessora alla cultura Rosalia Fumarola -. Inoltre, si è proceduto per via autonoma a una preliminare fase di inventariazione del patrimonio librario e al servizio sempre attivo di prestito con ‘Adotta un libro’, iniziativa nata proprio nel 2020 quando l’emergenza sanitaria da Covid- 19, imponeva la sospensione di tutte le attività culturali. La cultura non si è fermata, i libri sono stati consegnati dalla Protezione Civile ai nostri cittadini nelle loro case. Il 21 marzo finalmente saremo lieti di inaugurare in maniera ufficiale quella che Marguerite Yourcenat definiva ‘granai pubblici’.”