Redazione
Convegno Avis sul tema "Il valore di essere volontari oggi tra difficoltà e prospettive; la donazione di plasma: un impegno per il futuro"
Sabato 14 dicembre alle ore 10 presso il Salone di Rappresentanza della Provincia di Brindisi, Avis Provinciale Brindisi organizza, con il sostegno della Fondazione con il Sud e il Patrocinio della Provincia di Brindisi, un Convegno sul tema "Il valore di essere volontari oggi tra difficoltà e prospettive; la donazione di plasma: un impegno per il futuro". Interverranno il Dott. Gianluca Budano - direttore ARPAL Regione Puglia e la Dott.ssa Antonella Miccoli - Direttore SIMT Brindisi. È l'occasione per riflettere sullo stato del volontariato e valutarne le prospettive alla luce di un contesto sociale dove si riscontra una evidente crisi di partecipazione, ha sottolineato il Presidente Provinciale Avis Sergio Zezza. È l'occasione per riflettere e sollecitare i giovani all'impegno civile e alla cittadinanza attiva, in un momento in cui il mondo ha bisogno di testimoni per costruire una società di valori. Si parlerà inoltre della donazione di plasma necessario alla cura di diverse malattia e per la produzione di farmaci salvavita, per cui in Italia manca l'autosufficienza. Nel corso dell'incontro sarà sottoscritto un patto di "Gemellaggio" tra Avis Provinciale Brindisi e Avis Provinciale Taranto.
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A LAB CREATION, EVENTO CULTURALE ALL’INSEGNA DELLA CONDIVISIONE
LAB CREATION, EVENTO CULTURALE ALL’INSEGNA DELLA CONDIVISIONE.
Billie Hard Christmas Show, sabato 14 dicembre serata di musica live a Mesagne.
I Billie Hard sono una band composta da voce, chitarra, basso e batteria; il gruppo porta sul palco un'esperienza unica e travolgente ispirata alla cultura pop anni Cinquanta. Con un repertorio che spazia tra swing, rockabilly, rock’n’roll, blues e rhythm and blues, lo show si propone come un viaggio musicale ricco di energia, colori e nostalgiche suggestioni, pensato per trasportare il pubblico in un’atmosfera vibrante e gioiosa. In versione Christmas, in occasione delle festività, lo spettacolo propone i classici natalizi italiani e americani; ogni brano rende omaggio alla magia del Natale, garantendo una serata coinvolgente e dal sapore vintage.
Appuntamento in piazza Commestibili, inizio alle ore 20. L'iniziativa è organizzata dalla città di Mesagne.
Il castello natalizio di Mesagne
Inaugurazione della Nuova Biblioteca di Comunità “Ignazio Ciaia”
«È con grande orgoglio - comunica il sindaco Francesco Zaccaria - che annunciamo l'inaugurazione de I PORTICI, la nuova Biblioteca di Comunità Ignazio Ciaia!».
L'evento si terrà ai Portici delle Teresiane sabato 14 dicembre alle ore 19:00 e rappresenta un importante passo per la promozione della cultura e della lettura nella comunità cittadina.
La nuova biblioteca è concepita come uno spazio aperto e inclusivo, dedicato a tutte le fasce di età e a tutte le esigenze culturali. È un luogo di incontro, di studio e di attività, dove i cittadini potranno accedere a una vasta selezione di libri, risorse multimediali e partecipare a eventi culturali, laboratori e incontri con autori.
«L’obiettivo della nuova Biblioteca di Comunità – prosegue il primo cittadino -, è volto all’arricchimento non solo quantitativo ma, soprattutto, qualitativo, attraverso un processo condiviso di progettazione e realizzazione dell’implementazione dei servizi bibliotecari e culturali in generale sul territorio fasanese. Per questo traguardo – conclude il sindaco - mi sento in dovere di ringraziare tutti gli assessori e i consiglieri comunali, anche della passata consigliatura, che in questi anni si sono succeduti e hanno partecipato alla realizzazione di questo importante progetto che ha preso il via nel 2017».
Alla cerimonia di inaugurazione parteciperanno il sindaco Francesco Zaccaria, l’assessore alla Cultura Cinzia Caroli, l’assessore ai Lavori Pubblici Gianluca Cisternino e il dirigente al ramo Rosa Belfiore.
Sarà anche un'opportunità per scoprire i servizi offerti dalla biblioteca e le iniziative future che coinvolgeranno la comunità.
Invitiamo tutti i cittadini a partecipare a questo momento speciale per la nostra città. La Biblioteca di Comunità Ignazio Ciaia è un luogo in cui le idee possono fiorire e dove ogni voce può essere ascoltata.
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BRINDISI FC - MANFREDONIA CALCIO: BIGLIETTI DISPONIBILI
Sono disponibili i biglietti per assistere alla partita Brindisi FC - Manfredonia Calcio 1932, valida per la sedicesima giornata di campionato di serie D, girone H, in programma allo stadio comunale “Fanuzzi” domenica 15 dicembre, con fischio d’inizio alle ore 16.00. Per questa partita la società ha previsto l’ingresso gratuito in gradinata per ragazzi fino a 17 anni: i relativi ticket gratuiti saranno disponibili presso i botteghini dello stadio solo nelle giornate di venerdì e sabato prossimi.
Diverse le modalità attive per l’acquisto del tagliando d’ingresso:
▪ direttamente online sul portale vivaticket.com;
▪ presso le rivendite autorizzate Vivaticket, presenti in città e in provincia;
▪ allo stadio “Franco Fanuzzi” presso i botteghini lato tribuna centrale (venerdì ore 10.00-12.30 e 16.00-19.30; sabato ore 10.00-13.00 e 16.00-20.00; domenica dalle ore 10.00).
Di seguito i prezzi dei biglietti:
▪ Tribuna centrale 25,00 (ridotto 17,00);
▪ Tribuna laterale 20,00 (ridotto 15,00);
▪ Gradinata 15,00 (ridotto 9,00);
▪ Curva Sud 10,00 (ridotto 7,00);
▪ Curva Nord ospiti 10,00 (ridotto 7,00).
Hanno diritto al biglietto ridotto: under 16, donne, over 70 e persone con disabilità dal 50 al 66%. Hanno diritto alla gratuità le persone con invalidità dal 67% e i bambini fino a 5 anni (purché accompagnati da un maggiorenne).
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Ortopedia, il Perrino ai vertici nazionali per il trattamento delle fratture del collo del femore
L'Unità operativa complessa di Ortopedia e Traumatologia dell'ospedale Perrino di Brindisi, diretta da Gianfranco Corina, si conferma ai vertici nazionali per il trattamento chirurgico delle fratture del collo del femore nei soggetti over 65 nelle 48 ore successive al primo accesso in Pronto soccorso.
In base al Programma nazionale esiti di Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, il 95,95% dei pazienti giunti al Pronto soccorso della struttura brindisina con diagnosi di frattura di femore vengono trattati nelle 48 ore successive. Questa percentuale deve essere rapportata anche al numero di fratture di femore che giungono nel reparto di Ortopedia, circa 251, uno dei più alti numeri tra gli ospedali pugliesi. Questi dati hanno portato il Perrino stabilmente ai vertici della classifica nazionale risultante dal Pne per questa particolare prestazione chirurgica ortopedica; la lista mette a confronto le performance di circa 800 strutture sanitarie (pubbliche e private) che trattano le fratture del collo del femore. Per quel che riguarda questo tipo di interventi, quindi, l'Ortopedia del Perrino può considerarsi a tutti gli effetti un'eccellenza in grado di garantire le giuste soluzioni nei tempi giusti.
“Spesso - spiega Corina - nell’anziano la frattura del femore è legata a una condizione di fragilità causata dalla presenza di osteoporosi e di altre condizioni mediche generali che possono favorire il rischio di cadute. Si tratta di eventi che hanno un impatto drammatico sulla vita dei pazienti, con ripercussioni anche sulle famiglie, sulla società e in definitiva sul sistema sanitario nazionale, tenuto conto dell’aumento del numero di ospedalizzazioni”.
L’intervento chirurgico entro le 48 ore nella popolazione over 65 è considerato il trattamento standard ed è indicato nella maggior parte dei casi. Intervenire tempestivamente è fondamentale per ridurre le complicanze e migliorare la prognosi. L’operazione può essere di tipo diverso a seconda della frattura e delle condizioni del paziente e può variare dall’osteosintesi con chiodo, viti o posizionamento di una protesi. Questa pratica è importante perché permette al paziente di recuperare più velocemente la mobilità e l’autonomia, riducendo il rischio di complicanze come sindromi d’allettamento, infezioni e trombosi e di conseguenza riducendo il rischio di mortalità. La certificazione dell'eccellenza di Agenas mette in risalto il modello organizzativo impostato nel reparto per celerità ed efficacia degli interventi.
“Siamo soddisfatti di come stiamo lavorando - prosegue il direttore - perché ci siamo dati una struttura che ci consente di intervenire tempestivamente nel rispetto del Pdta regionale. Inoltre, quando si fanno valutazioni sulle tempistiche e sulla piccola parte di pazienti non trattati nelle 48 ore - afferma Corina - bisogna tenere conto di diversi fattori: la presenza di eventi acuti concomitanti come infarti, eventi ischemici, insufficienza respiratoria, ad esempio, diventano prioritari e necessitano di altre procedure prima che i pazienti arrivino sul nostro tavolo operatorio. Ci sono poi i casi in cui i pazienti provengono da altre strutture, per i quali il trasferimento comporta un allungamento dei tempi di attesa per il trattamento chirurgico”.
Anche questi casi contribuiscono alla statistica e rendono ancor più significativa la valutazione positiva espressa da Agenas.
“Questi risultati - conclude il direttore - sono possibili solo grazie al lavoro multidisciplinare che siamo riusciti a creare tra noi e gli altri specialisti che ci supportano in queste circostanze, come gli anestesisti e i cardiologi, e dal lavoro del personale del blocco operatorio e del mio reparto. Io, come direttore dell’unità operativa complessa di Ortopedia e traumatologia, mi pongo l’obiettivo di ottimizzare ulteriormente l’iter diagnostico e terapeutico per migliorare l’assistenza del paziente anziano”.
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MPS APRE AD OSTUNI IL CENTRO AGRIDOP DELLA VALLE D’ITRIA,
IL SECONDO IN PUGLIA
Salgono a 21 i centri operativi della Banca sul territorio nazionale,
con l’obiettivo di arrivare a 45 come previsto dal Piano
Le aziende dei distretti agroalimentari DOP e IGP avranno a loro disposizione
una consulenza specialistica e prodotti dedicati
Banca Monte dei Paschi di Siena prosegue il proprio impegno nel settore agroalimentare a sostegno dei distretti DOP e IGP italiani, in linea con quanto previsto dal Piano Industriale 2024-2028. La Banca apre ad Ostuni il centro MPS Agridop della Valle d’Itria, il secondo della Regione Puglia, dedicato ad accompagnare lo sviluppo delle aziende locali.
Con il centro della Valle d’Itria, situato ad Ostuni (BR), in via Martiri di Kindu 94 - che si affianca a quello di Capitanata di Cerignola (FG), già operativo in Puglia da tre anni - arrivano a 21 i centri dislocati nel Paese in corrispondenza delle principali Denominazioni italiane.
Banca Mps ha individuato la Valle d’Itria quale territorio strategico per servire le imprese attive nel comparto dei prodotti agroalimentari a Indicazione Geografica, soprattutto nella produzione vitivinicola ed enogastronomica, che rappresentano un vero e proprio motore per lo sviluppo del territorio pugliese.
L’iniziativa si inserisce all’interno della linea di business MPS Agridop e rappresenta la prima di una serie di nuove aperture sul territorio nazionale che porteranno a 45 i centri specialistici presenti in tutta Italia, come previsto dal Piano. Proponendosi come principale interlocutore di riferimento, Banca Mps offre un’ampia gamma di prodotti e soluzioni mirate all’innovazione e alla sostenibilità, in grado di intercettare le nuove opportunità di finanziamento sia comunitarie che nazionali, a disposizione del settore nel periodo 2020-2030. La Banca affianca così gli imprenditori del comparto offrendo consulenza specialistica sul funzionamento delle misure a sostegno della filiera agricola e dei finanziamenti a destinazione specifica o a fondo perduto.
“Da sempre Banca Mps è attenta ai territori di riferimento ed ha maturato nel tempo una profonda conoscenza del settore agroalimentare pugliese, che con le sue produzioni di qualità ha tutte le carte in regola per poter giocare un ruolo di primo piano nell’economia nazionale e nell’export - ha dichiarato Andrea Monaco, Direttore Territoriale Imprese e Private Sud Est di Banca Mps –. Con il nuovo centro Agridop di Ostuni la Banca rafforza il suo impegno in Puglia al fianco delle aziende e dei distretti a denominazione di origine e a indicazione geografica per sostenerne la crescita lungo percorsi legati alla sostenibilità e alla transizione”.
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ELETTA LA NUOVA SEGRETARIA DELLO SPI BRINDISI
ELETTA LA NUOVA SEGRETARIA DELLO SPI BRINDISI
Rosa Savoia al vertice del sindacato pensionati della Cgil
Rosa Savoia è la nuova segretaria generale dello Spi Cgil Brindisi. L’ha eletta l’Assemblea generale, riunitasi a Mesagne, su proposta del segretario generale dello Spi Puglia Michele Tassiello.
La neosegretaria raccoglie il testimone da Michela Almiento a scadenza di mandato.
Rosa Savoia, brindisina, classe 1960, proviene dal mondo della scuola nel quale ha mosso i primi passi come Rsu.
Dal 1999 è iscritta all’Flc Cgil (la categoria dei lavoratori dell’istruzione e dell’università). Specializzata nel sostegno è rimasta in cattedra all’istituto comprensivo “Centro” di Brindisi fino alla pensione, pochi mesi fa. Nel 2008 entra nella segreteria della Flc Cgil Brindisi (con delega all’organizzazione) e dal maggio 2012 fino al 2020 ricopre il ruolo di segretaria generale. Contemporaneamente nel luglio del 2019 è stata eletta segretaria generale della Flc Lecce. Negli ultimi due anni, ha fatto parte della segreteria regionale della categoria.
Nella sua ultima relazione Michela Almiento ha fatto il punto su questi anni trascorsi alla guida brindisina della categoria.
“È stata un’esperienza che mi è servita per conoscere fino in fondo il valore che il sindacato pensionati ha all’interno della nostra Organizzazione. Occuparsi dei pensionati significa rispettarne la storia individuale e riconoscerne allo stesso tempo la voglia di continuare a fare per sé o per gli altri cogliendo i bisogni. È per questo che lavoriamo ogni giorno: per l’invecchiamento attivo e la garanzia dei diritti universali sia sul versante sociale che sanitario. La sfida dello Spi Puglia di tornare nelle piazze, di stare tra la gente è a mio avviso, il modo più adeguato per svolgere attività sindacale, non autoreferenziale ma capace di misurarsi con i continui cambiamenti. Passo quindi il testimone – ha concluso Almiento - ma continuo il mio impegno da militante, con l’auspicio di condividere obiettivi e lotte per ottenerli, sempre a difesa dei più deboli, senza mai rassegnarsi alle ingiustizie e alle disuguaglianze”.
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NATALE, LA STATUINA DEL PRESEPE 2024 RAPPRESENTA LA CASARA
NATALE, LA STATUINA DEL PRESEPE 2024 RAPPRESENTA LA CASARA; AD OLTRE 800 ANNI DAL PRIMO PRESEPE VOLUTO DA SAN FFRANCESCO A GRECCIO
Distribuita ai Vescovi delle 19 Diocesi pugliesi, la statuina racconta la qualità Made in Italy
La statuina del presepe 2024 è un’artigiana del settore caseario, simbolo della qualità del cibo made in Italy e dei saperi che lo valorizzano, distribuita in Puglia a tutti i vescovi da Coldiretti, Confartigianato e Fondazione Symbola. Obiettivo dell’iniziativa è quello di aggiungere al presepe figure che ci parlino del presente ma anche del futuro. Il Presepe è una delle tradizioni che trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili che stiamo attraversando, è la “buona Novella” che diventa presente e significa rinascita, mettersi in cammino, stare vicini alle persone e al territorio, includere, è la famiglia.
Le statuine sono in distribuzione su tutto il territorio regionale e consegnate ai Vescovi delle 19 Diocesi pugliesi. Il Presepe è una delle tradizioni che trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili che stiamo attraversando, è la “buona Novella” che diventa presente e significa rinascita, mettersi in cammino, stare vicini alle persone e al territorio, includere, è la famiglia. Con la spinta delle energie vere e buone raccolte sotto l’egida del Manifesto di Assisi, Fondazione Symbola, Confartigianato, Coldiretti con l’affiancamento della “Fondazione Fratelli tutti” vogliono portare un loro contributo, volto a diffondere la straordinaria attualità e forza di questa narrazione gentile.
Il Presepe è la rappresentazione della nascita di Gesù, ma attraverso i suoi personaggi serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni e quindi insieme al Bambinello troviamo fra gli altri, artigiani, casalinghe, filatrici, agricoltori, pastori e gli animali, dal bue all’asinello della Natività, dalle pecore alle caprette, dalle oche alle galline, fino a cani e gatti per rappresentare la multiforme dimensione del Creato che parte proprio dalla terra. Nel 2020 la statuina rappresentava un’infermiera, nel 2021 un imprenditore digitale, nel 2022 una florovivaista, nel 2023 un maestro imprenditore e il suo apprendista la trasmissione del saper fare attraverso le generazioni, nel 2024 la casara.
Tra chi allestisce il presepe si segnalano notevoli disparità a seconda del genere, dell’età e del territorio. Se il 60% degli uomini è pronto a mettesi all’opera con statuine, bue e asinello, la percentuale scende al 48% nel caso delle donne, mentre tra le varie generazioni i più appassionati sono gli anziani (62%), anche se tra i giovani si segnala comunque un 53% che quest’anno allestirà la Natività, secondo la tradizione del presepe che è forte soprattutto al Sud, dice Coldiretti Puglia.
La straordinaria ricchezza di fonti narrative, evangeliche e popolari, ha consentito, sin dal XIV secolo, di differenziare anche in Puglia – spiega Coldiretti Puglia - la rappresentazione della Natività da quella del Presepe che si è diffuso in Puglia dall’800, quando in ogni famiglia venivano allestite riproduzioni in miniatura della scena della Natività, utilizzando materiali naturali e artigianali.
Si è sviluppata così l’arte presepiale, arrivando ad un alto grado di affinamento artigianale con la lavorazione della cartapesta a Lecce, dove gli artigiani iniziarono a realizzare strutture e pupazzi per presepi a base di cartapesta, in forma policroma, trattata a fuoco e drappeggiata su uno scheletro realizzato con fili in ferro. I presepi artistici sono diventati così una delle caratteristiche natalizie della Puglia. Da allora la tradizione si è mantenuta fino ai giorni nostri ed è stata esportata anche al di fuori del territorio pugliese, con luoghi che conservano gruppi statuari rappresentanti la natività, che risalgono persino al XIV e XV secolo, come il Presepe di Altobello Persio nella Cattedrale di Maria SS. Assunta ad Altamura, il Presepe di Stefano da Putignano nella Chiesa di Maria SS. degli Angeli a Cassano Murge (Bari), nella Cattedrale di Maria SS. Assunta a Polignano a Mare, a Grottaglie nella Chiesa di Maria SS. del Carmine e a Putignano nella Chiesa di San Pietro Apostolo, il Presepe Ligneo dell’Ottocento ad Andria (Barletta Andria Trani) nella Cattedrale di Maria SS. Assunta, il Dolmen con Gesù Bambino nel sito archeologico di Montalbano di Fasano – aggiunge Coldiretti Puglia - il presepe di Nuzzo Barba, il più antico risalente al XV secolo, nella Chiesa di S. Caterina d’Alessandria a Galatina, il Presepe Ligneo dell’Ottocento nella Basilica di San Martino a Martina Franca e il Presepe Poliscenico Antico nella Chiesa del Sacro Cuore a Torremaggiore.
Il Presepe – conclude Coldiretti Puglia - è una tradizione molto italiana, la cui origine viene fatta risalire a quello realizzato da San Francesco nel Natale del 1223 a Greccio e che da allora si è sviluppato in tutte le aree del Paese per raccontare la devozione, ma anche la sofferenza, la gioia e l’impegno nel lavoro e in famiglia attraverso personaggi figli dell’ispirazione religiosa ma anche della modernità.
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