Redazione

Dati del giorno: 21 novembre 2022

449
Nuovi casi
4.839
Test giornalieri
1
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 103
Provincia di Bat: 31
Provincia di Brindisi: 33
Provincia di Foggia: 56
Provincia di Lecce: 176
Provincia di Taranto: 43
Residenti fuori regione: 7
Provincia in definizione: 0
14.844
Persone attualmente positive
212
Persone ricoverate in area non critica
12
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.542.693
Casi totali
13.155.029
Test eseguiti
1.518.615
Persone guarite
9.234
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 496.375
Provincia di Bat: 130.694
Provincia di Brindisi: 147.293
Provincia di Foggia: 215.582
Provincia di Lecce: 322.786
Provincia di Taranto: 208.518
Residenti fuori regione: 16.232
Provincia in definizione: 5.213

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Nelle città capoluogo in Puglia sono stati stimati ‘solo’ 114mila alberi, troppo pochi per contrastare le emissioni inquinanti e i cambiamenti climatici dagli effetti sempre più dirompenti. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dell’ultimo censimento ISTAT sul verde urbano, in occasione della Giornata Nazionale degli Alberi, istituita come ricorrenza nazionale con una legge della Repubblica entrata in vigore dal febbraio 2013.

Per far conoscere ai più piccoli l’importanza degli alberi nei cicli naturali ed educarli ad una più profonda conoscenza delle colture locali, gli alunni della scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo "P. Stomeo-G. Zimbalo" di Lecce sono stati impegnati attivamente nella piantumazione di un albero di pero, oltre a piante aromatiche di basilico, menta e citronella e ai ciclamini, una iniziativa voluta da Campagna Amica e Coldiretti Donne Impresa per informare ed educare le giovani generazioni ai temi dell’ambiente, del clima e della salvaguardia del territorio e della natura.

Con l’inquinamento dell’aria che è considerato dal 47% dei cittadini la prima emergenza ambientale secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’, bisogna intervenire in modo strutturale ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato con le essenze più adatte alle condizioni climatiche e ambientali dei singoli territori. L'obiettivo è creare vere e proprie oasi mangia-smog nelle città, scegliendo gli alberi più efficaci nel catturare l'inquinamento dell'aria. Se una pianta adulta – riferisce Coldiretti Puglia - è capace di 'mangiare' dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili, 1 ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno. Tra l’altro, sarebbe una risposta concreta delle pubbliche amministrazioni alla svolta green che con la pandemia ha spinto quasi 7 cittadini su 10 (68%) ad andare a caccia di piante nei vivai per abbellire le proprie case e i giardini.

In Puglia la maggior parte delle città possiede una dotazione di verde pro capite che non supera i 10 metri quadrati per abitante. Il rischio è legato anche alla scarsità di aree verdi, con Barletta che registra una percentuale di verde pubblico dello 0,2%, Foggia, Andria e Brindisi dello 0,3%, Lecce e Trani dello 0,4%, Taranto inferiore all’1, solo Bari supera il 2%, con molte città della Puglia - spiega Coldiretti Puglia - dove la dotazione di verde pro capite non supera i 10 metri quadrati per abitante, con Bari che conta 9,2 metri quadri di verde pubblico, mentre il valore più basso si registra a Barletta pari a 3,9 metri quadri per abitante.

Una spinta a rendere più belle le case e le città ma anche un contributo a ridurre l’inquinamento e a contrastare i cambiamenti climatici che deve essere accompagnato anche dall’impegno dei comuni tra i quali pero’ – sottolinea la Coldiretti regionale – più di 1 capoluogo di provincia su 2 (54%) è ancora fuorilegge sul verde urbano per non aver rispettato legge 10 del 2013 che impone a tutti i Comuni con oltre 15mila abitanti di piantare un albero per ogni nuovo nato.

Anche in campagna negli ultimi venti anni è sparita quasi una pianta da frutto su quattro, fra pesche, arance, albicocche e altri frutti, per non parlare dei 21mila ulivi persi a causa della Xylella, con un gravissimo danno produttivo ed ambientale – aggiunge Coldiretti Puglia - per il ruolo che svolgono nella mitigazione del clima anche ripulendo l’aria dall’anidride carbonica e dalle sostanze inquinanti come le polveri PM10.

Un danno economico ed occupazionale rilevante – continua Coldiretti Puglia – ma che colpisce anche l’ambiente, poiché con la scomparsa dei frutteti viene a mancare il prezioso ruolo di contrasto dell’inquinamento e del cambiamento climatico svolto proprio dalle piante, capaci di ripulire l’aria da migliaia di chili di anidride carbonica e sostanze inquinanti come le polveri PM10. Non a caso recenti studi hanno sottolineato il ruolo positivo della frutticoltura nella tutela dell’ambiente – spiega Coldiretti – proprio per la capacità di catturare Co2, ruolo che potrebbe ulteriormente crescere con l’adozione di tecniche colturali finalizzate non solo alla produzione di frutta ma anche alla lotta all’inquinamento. Un ettaro di frutteto – spiega la Coldiretti – in produzione è in grado di catturare 20mila kg di anidride carbonica (CO2) all’anno, bloccando anche le pericolose polveri sottili PM10 e abbassando la temperatura dell’ambiente circostante durante le estati più calde e afose. Non a caso la differenza di temperatura estiva delle aree urbane rispetto a quelle rurali raggiunge spesso valori superiori a 2°C nelle città più grandi, secondo uno studio Ispra.

Ma i cambiamenti climatici hanno – spiega Coldiretti – un impatto negativo anche sullo stesso valore dei terreni che, secondo il rapporto dell’Agenzia Ue per l’ambiente (Eea), potrebbero subire una perdita tra il 34 e il 60% nei prossimi decenni rispetto alle quotazioni attuali proprio a causa dell’innalzamento delle temperature, che minaccia anche i redditi agricoli e rischia di far aumentare la domanda di acqua per l’irrigazione dal 4 al 18%.

In questo contesto la piantumazione di nuovi alberi e la crescita del verde viene favorita dalla proroga del bonus verde che pone l’Italia all’avanguardia nella lotta allo smog e ai cambiamenti climatici. Un obiettivo in linea con le strategie nazionali del Pnrr dove – conclude la Coldiretti – sono stati stanziati 330 milioni di euro per la forestazione urbana che consentono di piantare 6,6 milioni di alberi attraverso la tutela delle aree verdi esistenti e la creazione di nuove, anche al fine di preservare e valorizzare la biodiversità e i processi ecologici legati alla piena funzionalità degli ecosistemi.

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Saranno 8 gli spettacoli che, dal 15 dicembre 2022 al 15 aprile 2023, andranno a comporre la Stagione teatrale 2022/2023 del Comune di Mesagne in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese. Sul palco del Teatro Comunale si susseguiranno artisti di fama nazionale che porteranno in scena alcuni dei nomi d’eccellenza dello spettacolo italiano: Gioele Dix, Ettore Bassi, Giorgio Pasotti e ancora Fabrizio Saccomanno, Sara Bevilacqua, Yari Gugliucci, Annalisa Favetti, Vera Dragone, Luigi D’Elia, Associazione Musica Auditorium e Teatro Koreja.

La promozione della cultura, grazie alla raffinata immediatezza offerta dal linguaggio teatrale, resta un obiettivo istituzionale sul quale vale la pena convergere destinando progettualità e risorse preziose che torneranno indietro, come si fa con gli investimenti importanti, restituendo ulteriori occasioni di crescita civile e di supporto alla coscienza critica”, ha dichiarato il sindaco di Mesagne Antonio Matarrelli in occasione della presentazione del nuovo cartellone presentato in tarda mattinata a Palazzo dei Celestini.

"La programmazione e l'organizzazione di una stagione teatrale è un lavoro lungo e impegnativo che vede il Teatro Pubblico Pugliese impegnato al fianco delle amministrazioni comunali per individuare gli spettacoli più adatti al territorio, in linea con i gusti del pubblico e soprattutto stimolanti per una sua crescita individuale e collettiva. Attorno al teatro, e al suo interno, come se fosse la piazza culturale della città, si raccoglie la comunità per scambiare idee e progetti e crescere insieme. Per questo siamo davvero felici di questa nuova stagione che parte a Mesagne e di essere al fianco dell'amministrazione per questo nuovo luminoso inizio”, ha commentato Sante Levante, direttore del Teatro Pubblico Pugliese.

La stagione si apre a pochi giorni da Natale, il 15 dicembre, con l’Associazione Musicale Auditorium che porterà sul palco del Teatro Comunale 1, 10, 100 Astor”, un emozionante  viaggio in musica e danza attraverso le opere più celebri dell'inventore del “nuevo tango”, che ne ripercorre il genio senza tempo e senza spazio”, ha annunciato Marco Calò, consulente alle Politiche Culturali e scolastiche, esprimendo soddisfazione per un cartellone che è il risultato di valutazioni accurate, orientato a non tradire le aspettative più esigenti e a convincere nuovi spettatori.

La stretta collaborazione tra i soggetti coinvolti - Comune di Mesagne, Teatro Pubblico e soggetto gestore –rappresenta uno dei punti di forza, insieme alla qualità delle proposte, della programmazione teatrale offerta alla città e al territorio. Abbiamo il medesimo obiettivo, promuovere il Teatro, e lo perseguiamo gestendo al meglio le risorse di cui disponiamo e l’esperienza maturata negli anni”, ha concluso Carmelo Grassi, rappresentante del soggetto gestore del Teatro storico di Mesagne.

L’appuntamento con l’anno nuovo è il 12 gennaio con Gioele Dix in “La corsa dietro il vento - Dino Buzzati o l’incanto del mondo”. Sotto il palazzo in cui abita un grande scrittore, piove dall’alto nel cuore della notte una pallottola di carta. Che cosa conterrà? Appunti senza importanza o versi indimenticabili da salvare? Da questo affascinante spunto, tratto da un racconto di Dino Buzzati, prende il via il nuovo spettacolo scritto e interpretato da Gioele Dix.

Si continua il 26 gennaio con Ettore Bassi in “Il mercante di luce”, tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Vecchioni. Lo spettacolo, diretto da Ivana Ferri, narra del viaggio poetico di un padre e di un figlio. Ettore Bassi è il protagonista di questo particolare racconto, parole febbrili e piene d’amore, pronunciate da un padre al proprio figlio. ‘Perché non importa quanto si vive, ma con quanta luce dentro’.

Il 18 febbraio, Teatro Koreja porta in scena “Alessandro - Un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande” per la regia di Fabrizio Saccomanno. Alessandro è il racconto della vita, delle imprese, delle opere di un intellettuale straordinario. È racconto di un giovane che sceglie di tenere gli occhi aperti sulla realtà che lo circonda, d’impegnarsi a smontare gli stereotipi e le frasi fatte con cui allontaniamo da noi i drammi che percorrono il nostro presente, di stare sempre e comunque dalla parte degli “Ultimi”.

La stagione continua il 9 marzo con “Stoc ddo’ – Io sto qua” di Sara Bevilacqua. La storia di Lella, madre di Michele Fazio, colpito per errore, a soli 16 anni, durante un regolamento di conti tra clan rivali. Da quella sera, con la sola presenza di madre ferita, Lella impone le esigenze della giustizia ai clan, denunciando, testimoniando, puntando gli occhi negli occhi di chi vuole imporle il silenzio: io non fuggo, e nemmeno chiudo la porta di casa: “Stoc ddò”.

Il 26 marzo Giorgio Pasotti porta in scena “Racconti disumani”, uno spettacolo di Alessandro Gassman. Due straordinari artisti come Alessandro Gassmann e Giorgio Pasotti si misurano con le parole di Franz Kafka, due “racconti disumani” per parlare, Pasotti interpretando e Gassmann dirigendo, agli uomini degli uomini. “Una relazione per un’Accademia” e “La tana”, due storie di animali, sembrerebbero, una che mette a nudo la superficialità di un modo di essere attraverso comportamenti stereotipati e facili, l’altro che racconta quel bisogno di costruirsi il riparo perfetto che ci metta al sicuro da ogni esterno.

Il 3 aprile sarà la volta de “L’ombra di Totò” con Yari Gugliucci, Annalisa Favetti, Vera Dragone, per la regia di Stefano Reali. La storia di Dino Valdi (al secolo Osvaldo Natale) che per anni è stato controfigura, affezionata e devota di Totò. Lo spettacolo teatrale è un’intervista immaginaria, che intende tracciare una biografia non autorizzata. La vita di Totò viene raccontata in maniera assolutamente inedita da colui che ne ha rappresentato l’ombra.

Per l’ultimo appuntamento della stagione, il 15 aprile, Luigi D’elia  porta in scena “La Luna e i Falò - Il tempo non muore, il cerchio non è tondo”. Lo spettacolo, liberamente ispirato all’opera di Cesare Pavese e diretto da Roberto Aldorasi, racconta di un uomo, conosciuto da ragazzo come Anguilla, che torna dopo lungo tempo nella sua terra natale. La ritrova divisa e ferita da una guerra ancora troppo vicina. Qui lui e gli amici Nuto e Cinto si ritrovano uniti indissolubilmente da un disegno che ignorano, lentamente si ritrovano ad attraversare questa terra tramortita dove qualcosa non torna, nulla è quieto e i conigli smuovono una terra di rimorsi e cadaveri senza pace.matarrelli_toni_stagione_teatrale.jpg

Comune di Mesagne - Assessorato Alla Cultura

Teatro Pubblico Pugliese

Teatro Comunale

Stagione teatrale 2022/23

15 dicembre 2022

Associazione Musicale Auditorium

1, 10, 100 ASTOR

ballerini Anna Paradiso & Pierpaolo Pellegrini, Gabriella Todisco & Michele Lobefaro -Compagnia Apulia Tango, gruppo musicale TANGO SONOS Antonio Ippolito – bandoneon, Nicola Ippolito- pianoforte

Un viaggio nel genio di Astor Piazzolla, a oltre 100 anni dalla nascita, e in quella danza tipicamente argentina, prima e dopo la sua rivoluzione, e in ciò che dopo la rivoluzione musicale “piazzolliana” è inevitabilmente cambiato. La sua musica è il punto di partenza dunque, ma non l’unica destinazione di questo viaggio. Il virtuosismo e lo stile dei “Tango Sonos” sarà accompagnato da due straordinarie coppie di ballerini, della Compagnia "Apulia Tango” di Bari:

Anna Paradiso & Pierpaolo Pellegrini

Gabriella Todisco & Michele Lobefaro

12 gennaio 2023

Centro Teatrale Bresciano

Gioele Dix

LA CORSA DIETRO IL VENTO

Dino Buzzati o l’incanto del mondo

con Valentina Cardinali

scene Angelo Lodi

musiche Savino Cesario

arrangiamenti Savino Cesario, Silvano Belfiore

costumi Marina Malavasi e Gentucca Bini

disegno luci Carlo Signorini

assistente alla regia Beatrice Cazzaro

audio Beppe Pelliciari - Mordente

drammaturgia e regia GIOELE DIX

in collaborazione con Giovit

Sotto il palazzo in cui abita un grande scrittore, piove dall’alto nel cuore della notte una pallottola di carta. Che cosa conterrà? Appunti senza importanza o versi indimenticabili da salvare? Da questo affascinante spunto, tratto da un racconto di Dino Buzzati, prende il via il nuovo spettacolo scritto e interpretato da Gioele Dix La corsa dietro il vento.

Ambientato in una sorta di laboratorio letterario, a metà fra una tipografia e un magazzino della memoria, lo spettacolo attinge dal ricchissimo forziere di racconti del grande scrittore bellunese – tra cui le celebri raccolte Sessanta racconti, Il colombre e In quel preciso momento – e compone un mosaico di personaggi e vicende umane dove ognuno di noi può ritrovare tracce di sé.La corsa dietro il vento è un inedito viaggio teatrale grazie al quale Gioele Dix, ispirandosi a personaggi e atmosfere buzzatiane, parla (anche) di sé, dei suoi gusti, delle sue inquietudini, delle sue comiche insofferenze con l’ironia e il gusto del paradosso cui ha abituato il suo pubblico, condividendo il palcoscenico con Valentina Cardinali, giovane attrice talentuosa ed eclettica.

26 gennaio 2023

Tangram teatro

Ettore Bassi

IL MERCANTE DI LUCE

dall’omonimo romanzo di ROBERTO VECCHIONI

edito da Einaudi Vincitore Premio Cesare Pavese 2015 - Narrativa

adattamento e regìa IVANA FERRI

musiche originali eseguite dal vivo di Massimo Germini

voce fuori scena Patrizia Pozzi

citazioni musicali Roberto Vecchioni – W.A. Mozart

Ivana Ferri torna ad occuparsi di un teatro attento a problematiche sociali aperte e lo fa riunendo un gruppo di lavoro di rara sensibilità. “Il Mercante di luce”, bellissimo e toccante romanzo scritto da Roberto Vecchioni, narra del viaggio poetico di un padre e di un figlio. Ettore Bassi è il protagonista di questo particolare racconto, parole febbrili e piene d’amore, pronunciate da un padre al proprio figlio. Il tentativo di lasciargli un dono, il più grande possibile, oltre la felicità, il disamore e l’amore, la casualità di nascere oppure no, oltre tutto questo che è un frullar d’ali in una melodia alta e che ci portiamo dentro al di là del tempo dato. ‘Perché non importa quanto si vive, ma con quanta luce dentro’.

18 febbraio 2023

Teatro Koreja

ALESSANDRO

Un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande

di Gianluigi Gherzi e Fabrizio Saccomanno

con Fabrizio Saccomanno, Giorgia Cocozza, Emanuela Pisicchio, Maria Rosaria Ponzetta, AndjelkaVulic

regia FABRIZIO SACCOMANNO

cura del progetto e consulenza artistica Salvatore Tramacere

coproduzione Ura teatro

Alessandro è il racconto della vita, delle imprese, delle opere di un intellettuale straordinario. È racconto di un giovane che sceglie di tenere gli occhi aperti sulla realtà che lo circonda, di dedicare la propria vita a donare luce a quello che rimane oscuro e nascosto nei luoghi più terribili, d’impegnarsi a smontare gli stereotipi e le frasi fatte con cui allontaniamo da noi i drammi che percorrono il nostro presente, di stare sempre e comunque dalla parte degli “Ultimi”. Alessandro è Taranto. Alessandro è viaggio nei ghetti dei migranti, persi nelle campagne. È viaggio infaticabile nei luoghi delle frontiere e dei muri. Alessandro è meraviglia di fronte a un quadro. È pratica altissima di una “pietas” dello sguardo. Alessandro è un compagno di viaggio in questi tempi difficili, una fonte inesauribile d’ispirazione. Alessandro è teatro pulsante, dove memoria, presente e utopia non sopportano mai, come in tutta la sua opera, di essere separati.

 

9 marzo 2023

Meridiani Perduti
Sara Bevilacqua
STOC DDO’ – IO STO QUA
drammaturgia Osvaldo Capraro
disegno Luci Paolo Mongelli
organizzazione Daniele Guarini

regia SARA BEVILACQUA

SPETTACOLO VINCITORE DE “LE VOCI DELL'ANIMA” 2022 -Premio Voce dell'Anima 2022 - Premio Sezione Teatro 2022 – Premio della Critica 2022

Michele Fazio non ha ancora compiuto sedici anni quando viene colpito per errore durante un regolamento di conti tra clan rivali. La vita di Lella, da quella sera, muta radicalmente direzione. Giorno dopo giorno, con la sola presenza di madre ferita, impone le esigenze della giustizia ai clan, denunciando, testimoniando, puntando gli occhi negli occhi di chi vuole imporle il silenzio: io non fuggo, e nemmeno chiudo la porta di casa: “Stoc ddò”. Da dove, Lella, ha tratto la forza per combattere una guerra che non l’ha mai vista abbassare lo sguardo? Dall’esempio di sua mamma, cumma’ Nenette, donna determinata nell’educare i figli alla sostanza delle cose. Dal sostegno del marito Pinuccio, della famiglia e della gente del quartiere. Ma, soprattutto, dal dialogo mai interrotto con Michele, il garzone allegro, l’angelo di Bari Vecchia. Un dialogo, quello con suo figlio, che nessun ostacolo riuscirà mai a impedire, nemmeno la morte.

26 marzo 2023

TSA – Teatro Stabile d’Abruzzo / Stefano Francioni Produzioni

Giorgio Pasotti

RACCONTI DISUMANI

da Franz Kafka

adattamento Emanuele Maria Basso
musiche Pivio e Aldo De Scalzi
scene Alessandro Gassmann
costumi Mariano Tufano
light designer Marco Palmieri
videografie Marco Schiavoni
musicisti Aldo De Scalzi - synth, chitarra acustica, Pivio - synth, percussioni, Luca Cresta - piano, fisarmonica,
Claudio Pacini - synth, percussioni cromatiche, Edmondo Romano – clarinetto, Daniele Guerci - violino, viola, Arianna Menesini – violoncello, Dado Sezzi - percussioni

uno spettacolo di ALESSANDRO GASSMANN

Due straordinari artisti come Alessandro Gassmann e Giorgio Pasotti si misurano con le parole di Franz Kafka, due “racconti disumani” per parlare, Pasotti interpretando e Gassmann dirigendo, agli uomini degli uomini. “Una relazione per un’Accademia” e “La tana”, due storie di animali, sembrerebbero, una che mette a nudo la superficialità di un modo di essere attraverso comportamenti stereotipati e facili, l’altro che racconta quel bisogno di costruirsi il riparo perfetto che ci metta al sicuro da ogni esterno.

‘’Una relazione per un’Accademia’’ è stato pubblicato la prima volta nel 1917, protagonista una scimmia che racconta come, in cinque anni, si adegua al sistema umano per uscire dalla gabbia nella quale l’hanno rinchiusa dopo la cattura e guadagnare un fac-simile di libertà; la narrazione in prima persona, divertita e distaccata, ripercorre lo studio delle abitudini degli uomini che con sorprendente facilità possono essere imitate e replicate. ’’La tana’’ è uno degli ultimi racconti dell’autore boemo Franz Kafka, è stato scritto durante la sua permanenza a Berlino nel 1923, e pubblicato postumo ed incompiuto per la prima volta nel 1931; ìrcconta del continuo, disperato sforzo intrapreso dal protagonista, per metà roditore e per metà architetto, di costruirsi un’abitazione perfetta, un elaborato sistema di cunicoli costruiti nel corso di un’intera vita, per potersi proteggere da nemici invisibili. E, nel tentativo di lasciare tutto fuori, costruisce passaggi e corridoi, e nuovi tunnel che portano al niente dei vicoli ciechi, una ricerca della sicurezza ossessiva che genera solo ansia e terrore.

3 aprile 2023

Nicola Canonico per la Good Mood

Yari Gugliucci, Annalisa Favetti, Vera Dragone
L’OMBRA DI TOTÒ

autore Emilia Costantini

scene Carlo De Marino

costumi Laura Denavesques

coreografie Lorena Noce

luci David Barittoni

adattamento e regia STEFANO REALI

“O mio dio! Ma quello è… sì quello è proprio lui…”

Napoli, 17 aprile 1967, giorno del funerale di Totò. Nella folla che si accalca lenta, accaldata, ondeggiante in piazza Mercato davanti alla Basilica di Santa Maria del Carmine Maggiore, un fiume di gente attonita, addolorata e scomposta rende l’estremo omaggio ad Antonio de Curtis, morto due giorni prima a Roma. La Questura parla di centoventimila persone, una ressa incredibile ma non imprevedibile, che rende difficile, quasi impedisce alla compagna dell’attore, Franca Faldini, e alla figlia Liliana di seguire la bara. Una donna col fazzoletto nero in testa lancia un grido stridulo, additando un individuo che procede lento dietro al feretro. “Sì! Oddio! È proprio lui”. Un uomo esclama: “Guardate là! Totò è vivo! Totò non è morto! è resuscitato!”. Gli fa eco un’altra popolana che stringe il rosario tra le mani… emozionata, il fiato strozzato in gola, le manca il respiro, si piega sulle gambe e sviene. Ma che sta succedendo?

Il personaggio che viene indicato è praticamente sconosciuto ai più, ma per molti anni è stato a fianco del grande attore: lo ha seguito, sostenuto e spesso sostituito, soprattutto da quando Totò divenne completamente cieco. Dino Valdi (al secolo Osvaldo Natale) ne è stato infatti la controfigura, affezionata e devota. Durante il funerale, il secondo dei tre che furono celebrati in onore del defunto, Valdi viene avvicinato da una giornalista del quotidiano Il Mattino di Napoli che, incuriosita dalle urla e dagli svenimenti, gli chiede di rilasciargli un’intervista, proprio per raccontare, a modo suo, la vita del Principe della risata. Lo spettacolo teatrale è un’intervista immaginaria, che intende tracciare una biografia non autorizzata. La vita di Totò viene raccontata in maniera assolutamente inedita da colui che ne ha rappresentato l’ombra. L’umile Dino diventa, almeno una volta nella sua vita, improvvisamente e inconsapevolmente protagonista assoluto di una storia che non è la sua. Attraverso i suoi ricordi, riemergono i fatti e i personaggi del percorso artistico e familiare, pubblico e privato, del celebre attore.

15 aprile 2023

Inti

Luigi D’Elia

LA LUNA E I FALÒ
Il tempo non muore, il cerchio non è tondo
liberamente ispirato a LA LUNA E I FALO’ di Cesare Pavese

di Luigi D’Elia

scenografia Luigi D’Elia
disegno luci Davide Scognamiglio

regia ROBERTO ALDORASI

Un uomo, conosciuto da ragazzo come Anguilla, torna dopo lungo tempo nella sua terra natale. La ritrova divisa e ferita da una guerra ancora troppo vicina. Ritrova Nuto, il vecchio amico, complice e compagno di avventure e risate. Trova un ragazzino, Cinto, che abita nella sua vecchia casa ed è capace di parlare con l’invisibile. Tutto è lì, ancora lì, eppure è abitato da Altro, sospeso in una dimensione straniante e sfocata.
Anguilla, Nuto e Cinto, uniti indissolubilmente da un disegno che ignorano, lentamente si ritrovano ad attraversare questa terra tramortita dove qualcosa non torna, nulla è quieto e i conigli smuovono una terra di rimorsi e cadaveri senza pace.

Tra ricordi e vita reale, vecchi scherzi e parole sussurrate sotto la luna, lentamente scivoleranno in un sogno feroce e meraviglioso che li porterà così lontano da sfiorare, nelle maglie più luminose della memoria, un luogo sacro che va ben oltre i paesi, le identità, le Patrie.

Dopo molti anni di lavoro sul racconto della natura, D’Elia sposta il fuoco sull’umano, sulla ricerca interiore, sulle domande pressanti che hanno a che fare con il ricordare, con la memoria, privata e collettiva, approdando alla sua prima vera opera come autore. Lo fa in compagnia di Cesare Pavese, di un romanzo amato e di Roberto Aldorasi, regista e ricercatore, con il quale condivide quest’ultima creazione.
Una riscrittura del romanzo di Pavese che è un lavoro sulla memoria e l’oblio, sulle case e sulle identità, che ci fanno umani prima di tutto, sempre e perennemente in cammino. Verso cosa? Verso quale terra?

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Questa mattina, nella Cattedrale di Brindisi, si è celebrata la cerimonia della "VIRGO FIDELIS", patrona dell'Arma dei Carabinieri. Ricordati anche l’81° Anniversario della “Battaglia di Culqualber” e la “Giornata dell’Orfano”.

Sua Eccellenza Monsignor Domenico CALIANDRO, Vescovo della Diocesi Brindisi–Ostuni, ha officiato la Santa Messa alla presenza delle più alte cariche provinciali, delle numerose rappresentanze dei Carabinieri in servizio e in congedo, nonché delle vedove e degli orfani dei militari dell’Arma, oltre alle scolaresche e personale docente dell’Istituto Comprensivo “Bozzano – Centro” di Brindisi.

Al termine della celebrazione, il Colonnello Leonardo ACQUARO, Comandante Provinciale, ha illustrato il significato della giornata e ha rievocato il glorioso fatto d’armi, alla presenza delle Autorità civili e militari provinciali.

Nell’occasione, inoltre, la dottoressa Carolina BELLANTONI, Prefetto di Brindisi, e Sua Eccellenza Monsignor Domenico CALIANDRO hanno consegnato una targa rilasciata dall’Opera Nazionale di assistenza per gli orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri (ONAOMAC – Ente che si propone di assistere, fino al conseguimento della laurea, gli orfani dei militari dell'Arma dei Carabinieri di qualsiasi grado) al dottor Alessandro Giovanni RUELLO, orfano del Maggiore Giambruno RUELLO, per il conseguimento della laurea magistrale in chimica e tecnologia farmaceutiche.

In allegato, la motivazione della medaglia d’oro al Valor Militare conferita alla Bandiera dell’Arma, per il fatto d’armi.

Francavilla Fontana si conferma “Città che legge” anche per il biennio 2022-23. La qualifica, attribuita dal Centro per il libro e la lettura d’intesa con l’ANCI, è un riconoscimento che valorizza l’impegno profuso dall’Amministrazione comunale nelle politiche pubbliche di promozione della lettura sul proprio territorio.

“Questo riconoscimento – spiega l’Assessora alla Cultura Maria Angelotti – è il frutto del lavoro portato avanti in sinergia con il Patto Locale per la Lettura, Associazioni, scuole e intellettuali. La promozione culturale a Francavilla non si è mai fermata e, con l’apertura della rinnovata biblioteca, abbiamo potuto imprimere una importante accelerata.”CITTà_che_legge.png

Tanti i progetti avviati. Dopo l’esperienza di “Di Chianche e d’Inchiostro”, è partita una nuova rassegna di incontri letterari intitolata “Lei non sa chi sono io” che nel corso dei mesi estivi ha portato in Città scrittori, storie e testimonianze, inaugurando un nuovo percorso focalizzato sullo scambio e l’arricchimento culturale.

Proseguono speditamente in Biblioteca, nell’ambito della Community Library, gli approfondimenti legati alla storia e all’arte del territorio di “Identità Narrate”, una serie di incontri nati grazie al lavoro di ricerca che ha coinvolto storici locali quali Alberico Balestra, Pietro Balsamo, Giuseppe Cafueri, Fulgenzio Clavica, Savino D'Andrea, Enzo Garganese, Salvatore Lupo, Geppino Montanaro, Alfonso Padula e Sandro Rodia. Un grande laboratorio di condivisione di idee, notizie e ricerca per mantenere vive le tradizioni e salvaguardare il patrimonio cittadino.279774431_10223553329396389_5355719571555824310_n.jpg

Allo stesso tempo proseguono le attività di Stringimi Forte Leggimi un libro, rivolto ai più piccoli, e All’uso Antico, sulle tradizioni musicali popolari. Una Biblioteca in movimento con il progetto “Biblioteca in viaggio” che sta portando libri e attività culturali in diversi luoghi della Città.

“Abbiamo puntato su una promozione a tutto campo. A queste attività si aggiungono – conclude l’Assessora Angelotti – “Francavilla nella memoria” e il progetto “La Città dei Franchi” con il prof. Rosario Jurlaro che presenteremo ufficialmente nei prossimi giorni. Le politiche culturali sono un aspetto importante di una Città che deve avere consapevolezza del proprio passato e capacità di analisi per poter guardare al futuro.”316054903_1333700327367588_319612812647197877_n.jpg

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La giovanissima Benedetta De Nitto, unica italiana in gara, si è classificata al secondo posto nella categoria 9 -11 anni del concorso internazionale di danza contemporanea di Dubai. L’importante risultato, ottenuto grazie alla passione e allo studio con cui la ballerina mesagnese si dedica alla pratica dell'amata disciplina sin dai primi anni della sua vita, le ha permesso di ottenere tre borse di studio che le serviranno per continuare a formarsi anche all’estero. 

 "Complimenti anche da parte mia, cara Benedetta. A te, agli insegnanti della scuola ‘Bellart’ di Mesagne, che ti seguono; ai tuoi genitori, Mimmo e Valentina, sempre  orgogliosi di te. Ti auguro altri mille e più successi a partire da adesso, da assaporare con consueta grazia e immancabile sorriso", ha detto il sindaco Matarrelli.

10^ giornata, gara di andata . 

 Talsano - Mesagne Calcio 2-1
Reti:
Macaluso (T) Autorete  23 pt 0-1
Gatto (T) 29 pt 1-1
Campani (T) 48 st 2-1
 
Nel Mesagne sono assenti Schirinzi per squalifica e Borromeo per infortunio. 
In porta debutta dal primo minuto Carriero. 
Parte dalla panchina il nuovo arrivato Azzarito.
1° Tempo:
12 tiro di giancola che finisce sull'esterno della rete
14 punizione di Lotito parata facilmente dal portiere 
17 tiro alto di Nyah 
21 punizione centrale di Lotito para Sestino
23 gol del Mesagne con una autorete di Macaluso, 0-1
29 gol del Talsano con Gatto, 1-1
Il Talsano trova il pareggio con un gran gol
34 l'arbitro non assegna un calcio di rigore al Mesagne per un fallo di mano evidente 
43 Lotito calcia di poco alto un calcio di punizione 
45 l'arbitro concede 1 minuto di recupero 
Il primo tempo finisce in pareggio per 1 a 1.
 
2° Tempo:
3 tiro a giro di Gatto che termina alto
12 Talsano vicino al gol con De Comite che conclude fuori 
24 punizione insidiosa di Gatto ma Carriero compie una gran parata e la manda in angolo 
41 palla messa in mezzo da Miccoli, tiro di Morelli che rimpalla su un difensore 
46 tiro di Azzarito che termina di lato 
48 gol del Talsano con 2-1 con Campani, 2-1
Finisce con la vittoria del Talsano per 2 a 1.
Arriva la quarta sconfitta consecutiva per i gialloblù. 
Il Mesagne in classifica resta fermo a 18 punti. 
Domenica prossima il Mesagne giocherà in casa contro la Cedas Brindisi. 
 
Formazioni e  Tebellino della gara:
 
Formazione TALSANO 
1) Sestino
2) Lecce
3) La Gioia
4) Dima
5) Macaluso
6) Franco (K) 
7) Villa
8) Caminiti
9) De Comite
10) Gatto
11) D'Urso
________________________
12) Notaristefano
13) Peluso
14) Giannotta
15) Sozzo
16) Campani
17) Pompamea
18) Sancesario
19) Scarci
20) Anaclerio
 
Allenatore : 
Pettinicchio
 
CAMBI TALSANO :
1) ESCE  il n 7 ENTRA il n 16 al min 23 st        
2) ESCE  il n 11 ENTRA il n 14 al min 27 st
3) ESCE  il n 8 ENTRA il n 17 al min 42 st
 
AMMONITI TALSANO :
5, 7, 10
 
ESPULSI TALSANO :
Nessuno 
 
Formazione Mesagne Calcio 
1) Carriero 
2) Giancola
3) De Luca
4) Lotito (K) 
5) Giardino
6) Orfano
7) Sacco 
8) D'Ippolito
9) Nyah
10) Morelli 
11) Birtolo 
_______________________
12) Caccetta 
13) Camisa
14) Azzarito 
15) Miccoli 
16) Difino 
17) Montanaro 
18) Reddavide 
19) Zucchero 
20) Schettino 
 
Allenatore : 
Ribezzi 
 
CAMBI MESAGNE CALCIO :
1) ESCE  il n 11 ENTRA il n 15 al min 31 st      
2) ESCE  il n 8 ENTRA il n 18 al min 39 st
3) ESCE  il n 9  ENTRA il n 14 al min 40 st
 
AMMONITI MESAGNE CALCIO :
2, 5
 
ESPULSI MESAGNE CALCIO :
Nessuno 
 
ARBITRO:
Pasquale Caldarulo di Bari 
 
PRIMO ASSISTENTE:
Nicola Misceo di Bari 
 
SECONDO ASSISTENTE:
Giuseppe Nasca di Bari

Ancora problemi al parco “Roberto Potì” di Mesagne, dove bande di giovanissimi spadroneggiano incutendo paura ai più piccoli e mettendo in atto anche delle azioni di vandalismo. Gesta che, al momento, sono rimaste impunite poiché gli autori di tali gatti non sono stati ancora individuati. Solo alcune sere fa una baby gang ha fatto piangere un ragazzino che hanno bistrattato. In un altro caso un’altra banda di giovanissimi ha sparato dei petardi all’indirizzo di alcuni anziani: “Mettiamo il cappuccio della felpa così non ci identificano con le telecamere”, avrebbe chiosato quello che sembrava essere il capo di questi tremendi giovincelli.

Diversi anche gli atti vandalici che si perpetrano nell’area e gli escrementi dei pelosi che i portatori non raccolgono. In ogni modo sul parco “Potì” c’è l’attenzione della polizia locale, come ha confermato il comandante Teodoro Nigro: “Sul parco l’attenzione della polizia locale è al massimo, compatibilmente con i nostri orari di servizio e il personale presente – ha spiegato -. Il sindaco Matarrelli ha impartito delle precise indicazioni circa un’attenzione particolare alla sicurezza del parco.

Spesso dobbiamo intervenire verso coloro che non raccolgono le deiezioni dei loro pelosi, ma il controllo maggiore è svolto con la visione delle telecamere di video sorveglianza, che a breve saranno aumentate di numero e posizionate in punti strategici che permetteranno di tenere tutte le aree sotto controllo”. Il comandante Nigro ha, quindi, concluso: “Abbiamo, tuttavia, notato che nel periodo di post Covid il parco è maggiormente frequentato da giovani e meno giovani e la tendenza di quest’ultimi è di essere presenti nell’area, che non è recintata, in orari serali e notturni. E sono questi gli orari in cui si verificano determinate criticità”.

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La presenza dei medici nell’Asl di Brindisi è ormai in fase da allarme rosso. In pratica non ci sono medici che possano coprire tutti i servizi presenti sul territorio. Forse, se qualcuno avesse fermato l’emorragia dei trasferimenti dei medici dai servizi di Punti di primo intervento territoriale e 118 ad altri servizi territoriali, avvenuta nei mesi scorsi, non si sarebbe arrivati al punto di rendere inoperativi diversi Ppit con aggravio di disagi sia per l’utenza sia per le strutture ospedaliere su cui sono dirottate le richieste di intervento.

Dall’altra parte non si assumono nuovi medici che possano andare a coprire il deficit presente. Il risultato, come abbiamo già scritto, è da allarme rosso. Per cercare di comprendere le dinamiche di pianificazioni sanitarie in seno alla Regione Puglia ne abbiamo parlato con il presidente della terza commissione regionale alla Sanità, Mauro Vizzino. È evidente – ha spiegato il presidente - che la madre di tutti i problemi sta nella ormai cronica carenza di personale medico che rende la coperta incredibilmente corta, a tal punto da vanificare gli effetti benefici di interventi di riorganizzazione messi in campo dalle Asl pugliesi”.

In Regione conoscono bene, quindi, il problema della carenza di operatori medici: “E’ un dato su cui non si può discutere quello che vede la presenza in provincia di Brindisi di soli 40 medici nel sistema “emergenza -urgenza” a fronte di un fabbisogno accertato di 85 unità”, ha continuato Vizzino che, inoltre, ha tenuto a precisare “che ci sono delle priorità che consistono nel garantire la presenza di un medico 24 ore su 24 presso la centrale operativa e nelle cinque postazioni di automedica, Brindisi, Mesagne, Francavilla, Ostuni e Fasano. Il tutto, con un fabbisogno di 30 medici”. Questa carenza di medici ha portato l’Asl a rimodulare la gestione dei Ppit in alcune realtà territoriali come Cisternino, Ceglie Messapico, Mesagne e San Pietro Vernotico. “In Commissione – ha detto Vizzino - siamo stati costretti a prendere atto del fatto che ci sono Punti di primo intervento territoriale che saranno scoperti in alcuni turni, con i problemi che ne scaturiscono già oggi e con la soluzione della situazione di emergenza demandata al medico presente presso la centrale operativa”.

Naturalmente queste criticità operative incidono negativamente sulla gestione dell’ospedale provinciale che è il “Perrino” di Brindisi. “Certamente – ha confermato il presidente Vizzino - un motivo in più perché il tutto vada drammaticamente a scaricarsi sul pronto soccorso dell’ospedale “Perrino”, con le conseguenze che si possono immaginare”. Pertanto non è più possibile, a livello regionale, restare a guardare un servizio pubblico che, a questo punto, essendo in gravi difficoltà gestionale, dovrebbe essere commissariato. “Parte da questa realtà l’azione di stimolo che la nostra commissione continua a svolgere nei confronti dei Dipartimento Salute della Regione Puglia e dell’Assessore al ramo affinché la complessità della situazione porti ad assumere decisioni immediate e funzionali alla risoluzione – almeno parziale – del problema, nell’interesse dei cittadini delle nostre comunità e della loro salute”, ha concluso il presidente Vizzino.

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Nella giornata internazionale dei diritti dell'infanzia, Mesagne Bene Comune assieme agli amici del nostro giovane concittadino Armel Dabré, si sono recati presso la piazzetta intitolata a Iqbal Masih per ricordare entrambi, portando un fiore vicino alle targhe a loro dedicate.
Armel Dabré ha perso la vita sul luogo di lavoro il 16 giugno di quest'anno, all'età di 35 anni, nel cantiere della centrale a biomasse del Mercure di Laino Borgo (Cosenza) dove lavorava per un'azienda di San Pietro Vernotico.piazzetta_Iqbal_Masih_e_Armel_Dabré_2.jpg
Iqbal Masih, bambino pakistano sfruttato nelle fabbriche di tappeti, fu ucciso perché si oppose con coraggio alle sue condizioni di lavoro e quello dei suoi coetanei.
Un ricordo che ogni anno MBC si impegna a tenere vivo, riconoscendo a quella piazza la dignità di rappresentare i diritti dei minori e dei lavoratori. Questo il messaggio che oggi MBC, assieme a Libera Brindisi e agli amici di Armel hanno voluto mandare alla comunità mesagnese.

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