Mauro Vizzino: "Sulla sanità provinciale il nostro massimo impegno"

Novembre 20, 2022 840

La presenza dei medici nell’Asl di Brindisi è ormai in fase da allarme rosso. In pratica non ci sono medici che possano coprire tutti i servizi presenti sul territorio. Forse, se qualcuno avesse fermato l’emorragia dei trasferimenti dei medici dai servizi di Punti di primo intervento territoriale e 118 ad altri servizi territoriali, avvenuta nei mesi scorsi, non si sarebbe arrivati al punto di rendere inoperativi diversi Ppit con aggravio di disagi sia per l’utenza sia per le strutture ospedaliere su cui sono dirottate le richieste di intervento.

Dall’altra parte non si assumono nuovi medici che possano andare a coprire il deficit presente. Il risultato, come abbiamo già scritto, è da allarme rosso. Per cercare di comprendere le dinamiche di pianificazioni sanitarie in seno alla Regione Puglia ne abbiamo parlato con il presidente della terza commissione regionale alla Sanità, Mauro Vizzino. È evidente – ha spiegato il presidente - che la madre di tutti i problemi sta nella ormai cronica carenza di personale medico che rende la coperta incredibilmente corta, a tal punto da vanificare gli effetti benefici di interventi di riorganizzazione messi in campo dalle Asl pugliesi”.

In Regione conoscono bene, quindi, il problema della carenza di operatori medici: “E’ un dato su cui non si può discutere quello che vede la presenza in provincia di Brindisi di soli 40 medici nel sistema “emergenza -urgenza” a fronte di un fabbisogno accertato di 85 unità”, ha continuato Vizzino che, inoltre, ha tenuto a precisare “che ci sono delle priorità che consistono nel garantire la presenza di un medico 24 ore su 24 presso la centrale operativa e nelle cinque postazioni di automedica, Brindisi, Mesagne, Francavilla, Ostuni e Fasano. Il tutto, con un fabbisogno di 30 medici”. Questa carenza di medici ha portato l’Asl a rimodulare la gestione dei Ppit in alcune realtà territoriali come Cisternino, Ceglie Messapico, Mesagne e San Pietro Vernotico. “In Commissione – ha detto Vizzino - siamo stati costretti a prendere atto del fatto che ci sono Punti di primo intervento territoriale che saranno scoperti in alcuni turni, con i problemi che ne scaturiscono già oggi e con la soluzione della situazione di emergenza demandata al medico presente presso la centrale operativa”.

Naturalmente queste criticità operative incidono negativamente sulla gestione dell’ospedale provinciale che è il “Perrino” di Brindisi. “Certamente – ha confermato il presidente Vizzino - un motivo in più perché il tutto vada drammaticamente a scaricarsi sul pronto soccorso dell’ospedale “Perrino”, con le conseguenze che si possono immaginare”. Pertanto non è più possibile, a livello regionale, restare a guardare un servizio pubblico che, a questo punto, essendo in gravi difficoltà gestionale, dovrebbe essere commissariato. “Parte da questa realtà l’azione di stimolo che la nostra commissione continua a svolgere nei confronti dei Dipartimento Salute della Regione Puglia e dell’Assessore al ramo affinché la complessità della situazione porti ad assumere decisioni immediate e funzionali alla risoluzione – almeno parziale – del problema, nell’interesse dei cittadini delle nostre comunità e della loro salute”, ha concluso il presidente Vizzino.

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