Redazione

Il Comune di Mesagne ha nominato la commissione giudicatrice che valuterà due studi di Fattibilità Tecnico Economica pervenuti presso l’assessorato ai Lavori Pubblici, nell’ambito di uno specifico concorso, per la riqualificazione urbana del quartiere Zecchino e delle nuove dotazioni infrastrutturali per la città. Si tratta di progetti da candidare a finanziamenti nell'ambito dei bandi del Pnrr. La commissione è composta da tre dipendenti del Comune: l’ingegnere Rosabianca Morleo, l’architetto Marta Caliolo e l’ingegnere Carla Martucci. A loro si aggiungerà l’ingegnere Luca Vergine in rappresentanza dell’ordine degli ingegneri di Brindisi.

Il professionista che vincerà il concorso avrà l’incarico di progettare la riqualificazione grazie a una dotazione finanziaria che il Comune di Mesagne ha ricevuto per tale scopo dell’importo di 95 mila 362 euro. “La nostra idea di rigenerazione è di dedicare gran parte di questa zona per gli incontri sociale e sportivi”, ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto D’Ancona. - Abbiamo già iniziato con la dismissione della struttura dell’ex macello con una riconversione in ambienti che i nostri giovani, le associazioni sportive e culturali possono utilizzare”. Tuttavia, il rione Zecchino non sarà il solo che avrà una destinazione sportiva. Il Comune, infatti, ha pensato di realizzare, nella zona che nell’attuale Piano regolatore è descritta come “Verde attrezzato”, un'area per lo sport e il passeggio, con inclusa una pista d'atletica. “Una zona dove potranno svolgersi diversi eventi pubblici e privati”, ha confermato l’assessore.

Anche il rione Seta sarà dotato di aree sportive. “Partiremo da via Brodolini, che sarà completamente "rinaturalizzata", rimessa a nuovo e consegnata alla città come zona di svago e di sport. Poi miglioreremo la situazione dal punto di vista idrogeologico su cui abbiamo investito circa un milione di euro”, ha detto l’amministratore. Intanto, a breve il Comune realizzerà nella zona industriale un polo per l’infanzia. “Stiamo dotando la nostra area Pip – ha concluso l’assessore D’Ancona – di un servizio che ritengo essenziale per agevolare il mondo del lavoro delle famiglie e delle donne in particolare. Un polo per l'infanzia collocato nell'area dove c'è un’alta percentuale di donne che lavorano”.

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Il coordinamento cittadino di Fratelli d'Italia esprime il suo disappunto per la posizione 

scelta per installare una colonnina di ricarica per auto elettriche.
Pensiamo che si sarebbe potuto e dovuto scegliere un altro punto per posizionare le 
colonnine di ricarica. Ad esempio si potevano collocare nelle grandi aree di parcheggio, a 
pochi passi da via Roma, vicino all'incrocio di via mannarino con via san donaci, oppure al 
parcheggio antinstante il liceo scientifico.
Le storiche chianche, bene indiscusso della nostra città, divelte e riposizionate per far posto 
alle colonnine elettriche, ed in fine imbrattate con vernici stradali per la segnaletica 
orizzontale. Si sarebbe potuto e dovuto scegliere un altro posto, non proprio davanti allo 
storico palazzo dei celestini sede del comune di Mesagne.
Una vera forzatura insomma.
21 Ottobre 2022 coordinamento cittadino Fratelli D'Italia Mesagne
Coordinatore cittadino Alibrando Gianfranco
 

L’analisi nell’ambito del Focus Cereali organizzato da Coldiretti Puglia, Fiera del Levante, ICE, Casillo Group

A causa della siccità e dei costi di produzione in tilt, è crollata la raccolta del grano in Puglia nel 2022 con una diminuzione del 26% rispetto all’anno precedente. E’ quanto affermato da Coldiretti Puglia, sulla base dei dati Istat diffusi nel corso del Focus Cereali, organizzato in collaborazione con la Fiera del Levante, l’Agenzia ICE e Casillo Group, a cui hanno partecipato, tra gli altri, Felice Adinolfi Ordinario di Economia Agraria all’Università di Bologna, Angelo Frascarelli, presidente di ISMEA e Gianluca Lelli, Amministratore Delegato di Consorzi Agrari d’Italia.  

Mentre è in progressiva diminuzione la produzione di grano duro in Puglia, ad essere più penalizzati con i maggiori incrementi percentuali dei costi correnti – continua la Coldiretti Puglia - sono state proprio le coltivazioni di cereali, dal grano all’avena, che servono al Paese a causa dell’esplosione della spesa di gasolio, concimi e sementi e l’incertezza sui prezzi di vendita con le quotazioni in balia delle speculazioni di mercato. La crisi ucraina e i suoi contraccolpi globali hanno messo in evidenza quanto l’Italia sia deficitaria su molti fronti per quando riguarda il cibo ed è costretta ad importare i 3/4 (73%) della soia, il 64% del grano tenero per biscotti e pane e il 44% del grano duro per la pasta. 

La minor produzione pesa sulle aziende cerealicole che hanno dovuto affrontare rincari delle spese di produzione che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio con incrementi medi dei costi correnti del 68% secondo elaborazioni Coldiretti su dati del Crea. Il taglio dei raccolti causato dall’incremento dei costi e dalla grave e perdurante siccità in alcune aree delle province di Bari e Foggia – sottolinea Coldiretti Puglia – rischia di aumentare ulteriormente la dipendenza dall’estero per gli approvvigionamenti agroalimentari. 

La Puglia è il principale produttore italiano di grano duro, con 360.000 ettari coltivati e 10milioni di quintali prodotti in media all’anno. La domanda di grano 100% Made in Italy si scontra con anni di disattenzione e di concorrenza sleale delle importazioni dall’estero, soprattutto da aree del pianeta che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale in vigore in Puglia ed in Italia, che nell’ultimo decennio – denuncia Coldiretti Puglia - hanno portato alla scomparsa di 1 campo su 5 con la perdita di quasi mezzo milione di ettari coltivati, con effetti dirompenti sull’economia, sull’occupazione e sull’ambiente.

“Ci sono le condizioni per rispondere alla domanda dei consumatori ed investire sull’agricoltura del nostro territorio che è in grado di offrire produzione di qualità realizzando rapporti di filiera virtuosi con accordi che – insiste Muraglia – valorizzino i primati del Made in Italy e garantiscano la sostenibilità della produzione in Italia con impegni pluriennali e il riconoscimento di un prezzo di acquisto “equo”, basato sugli effettivi costi sostenuti. Dobbiamo riscoprire la tradizione agricola per puntare all’obiettivo della autosufficienza a tavola per difendersi dalle turbolenze provocate dal conflitto che ha scatenato corse agli accaparramenti e guerre commerciali con tensioni e nuove povertà”, conclude Muraglia.

Intanto, si registra il balzo dell’export della pasta pugliese nel mondo con un aumento delle vendite all’estero del 44% nei primi 6 mesi del 2022 – insiste Coldiretti Puglia - proprio sotto la spinta dell’allarme globale provocato dalla guerra in Ucraina sulla certezza e salubrità del cibo che ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza.Le migliori varietà di grano duro selezionate, da Emilio Lepido a Furio Camillo, da Marco Aurelio a Massimo Meridio fino al Panoramix e al grano Maiorca, sono coltivate dagli agricoltori sul territorio pugliese – aggiunge la Coldiretti regionale - che produce più di 1/4 di tutto il frumento duro italiano.

“Gli agricoltori per una giusta remunerazione sono pronti ad aumentare la produzione di grano duro in Puglia. Sarebbero improbabili e dannosi per il tessuto economico del territorio percorsi di abbandono e depauperamento dell’attività cerealicola che deve puntare sull’aggregazione, essere sostenuta da servizi adeguati, scommettendo esclusivamente su varietà pregiate, riconosciute ormai a livello mondiale”, insiste Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia.

 Gli acquisti di pasta fatta al 100% di grano made in Italy – sottolinea la Coldiretti - sono cresciuti ad un ritmo di quasi 2 volte e mezzo superiore a quello medio della pasta secca anche per effetto dello smart working e del lungo lockdown per combattere l'emergenza covid che ha costretto i cittadini in casa. Il risultato è che già oggi un pacco di pasta su 5 venduto al supermercato – precisa Coldiretti – utilizza grano duro coltivato in Italia, con la Puglia leader nella produzione dove si stima per la campagna ancora in corso un calo del 45% a causa del clima pazzo per le gelate e la siccità, ma di qualità ottima.

Le superfici seminate – aggiunge Coldiretti Puglia - potrebbero raddoppiare già a partire dalla prossima stagione, con la produzione di grano che deve puntare sull’aggregazione, essere sostenuta da servizi adeguati e tendere ad una sempre più alta qualità, scommettendo esclusivamente su varietà pregiate, riconosciute ormai a livello mondiale. Con gli interventi straordinari decisi dalla Commissione Ue può essere garantita anche in Puglia la messa a coltura di oltre 100mila ettari lasciati incolti per la insufficiente redditività, per gli attacchi della fauna selvatica e a causa della siccità che va combattuta con investimenti strutturali per realizzare piccoli invasi che consentano di conservare e ridistribuire l’acqua per aumentare la produzione aggiuntiva di grano duro per la pasta, di tenero per fare il pane e di mais per gli allevamenti.

Occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali ma è necessario investire – aggiunge Coldiretti Puglia - per aumentare produzione e le rese dei terreni con bacini di accumulo delle acque piovane per combattere la siccità ma serve anche contrastare seriamente l’invasione della fauna selvatica che sta costringendo in molte zone interne all’abbandono nei terreni e sostenere la ricerca pubblica con l’innovazione tecnologica a supporto delle produzioni, della tutela della biodiversità e come strumento in risposta ai cambiamenti climatici.

Bisogna invertire la tendenza ed investire per rendere il Paese il più possibile autosufficiente per le risorse alimentari facendo tornare l’agricoltura centrale negli obiettivi nazionali ed europei, conclude Coldiretti nel sottolineare che nell’immediato occorre salvare le aziende agricole da una insostenibile crisi finanziaria per poi investire per aumentare produzione e le rese dei terreni.

PRODUZIONE CEREALI PUGLIA

 

Anni

2020

2021

2022

 

produzione raccolta - quintali

produzione raccolta - quintali

produzione raccolta - quintali

Tipo di coltivazione

 

 

 

 

 frumento tenero

 

393800

225000

213000

 frumento duro

 

9500800

9318000

6877000

 orzo

 

537550

538300

354730

 avena

 

547655

550655

483175

 mais

 

49735

51000

44250

 sorgo

 

3800

3800

3800

*Elaborazione Coldiretti Puglia su fonte dati Istat

 

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A Lucera presentate le attività pilota del progetto UE FARMWELL per migliorare il benessere di chi opera in agricoltura

A San Severo in provincia di Foggia i migranti di Casa Sankara Ghetto Out coadiuvati da Coldiretti hanno dato vita ai pelati della Terra della Libertà, una terra libera dallo sfruttamento e dal caporalato nelle campagne di Foggia, dove dal pomodoro lungo di Foggia sono stati prodotti i pelati che arrivano direttamente sulle tavole dei consumatori. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia,  in occasione della visita a Ghetto Out Casa Sankara della delegazione proveniente dalle regioni italiane per la presentazione delle attività di innovazione sociale del progetto Farmwell finanziato dall'Unione Europea (Horizon 2020) che, grazie alla partecipazione di gruppi di ricerca e associazioni dislocati in sei diversi paesi membri (Belgio, Grecia, Romania, Polonia, Italia e Ungheria), mira a identificare e rendere più accessibili quelle innovazioni sociali che intendono migliorare il benessere degli imprenditori agricoli, delle proprie famiglie, dei lavoratori e della comunità rurale in cui vivono.

Coldiretti a Foggia ha avviato percorsi di trasparenza e condizioni di vita e lavoro dignitose per i migranti che giungono in Puglia, dai servizi alla persona all’assistenza fiscale, dal trasporto garantito per raggiungere i luoghi di lavoro alla consulenza per le buste paga, fino alle vaccinazioni a beneficio dei migranti che lavorano nei campi presso Casa Sankara Ghetto Out.

“Vanno tirati fuori dall’invisibilità i migranti che arrivano in Puglia, garantendo condizioni di vita dignitose ad una componente indispensabile per garantire i primati del Made in Italy. E’ il segnale di un modello di sviluppo dell’agricoltura, fonte di grandi opportunità occupazionali da realizzarsi seguendo la strada della trasparenza, della legalità e delle regole certe. E’ fondamentale mettere le imprese agricole nella condizione di beneficiare realmente del contributo che i lavoratori extracomunitari possono offrire, strappandoli alla condizione di invisibilità”, dice Maddalena Rignanese Rinaldi, responsabile Coldiretti Donne Impresa Puglia.

La Coldiretti ricorda che in Puglia è ottenuto da mani straniere più di un quarto del Made in Italy a tavola, con oltre 39mila lavoratori stranieri che forniscono il 22,4% del totale delle giornate di lavoro, solo nella provincia di Foggia si contano oltre 973mila giornate di lavoro fornite da lavoratori stagionali stranieri, il 27,61% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore.

“E’ fondamentale mettere le imprese agricole nella condizione di beneficiare realmente del contributo che i lavoratori extracomunitari possono offrire, rendendo più facili e meno farraginose le domande di assunzione dei lavoratori, necessari soprattutto nei periodi di raccolta di prodotti agricoli in cui è fortemente richiesta la manodopera stagionale”, insiste Rinaldi.

La manodopera extracomunitaria in agricoltura, nonostante il calo progressivo negli ultimi 5 anni, resta determinante in Puglia nelle coltivazioni arboree 53,8% (frutta e viticoltura) e colture orticole 17,7% (fragole, meloni, insalate, pomodori, radicchio), con i braccianti extracomunitari che hanno per quasi l’88% una occupazione stagionale e rappresentano circa il 10% dei lavoratori dipendenti regolarmente impegnati in agricoltura.

Il contributo dei lavoratori immigrati all’agricoltura pugliese è importante nella raccolta dei pomodori, degli asparagi e dei carciofi e nelle stalle sono divenuti insostituibili. In Puglia il maggior numero di extracomunitari hanno nazionalità rumena (51,18%), albanese (13,02%), bulgara (13,11%), marocchina (4,11%) e polacca (3,51%)”.

Si tratta di lavoratori che spesso da anni collaborano con le imprese agricole italiane e che ogni anno attraversano il confine per poi tornare nel proprio Paese. In questo contesto – sostiene la Coldiretti regionale – è stato emanato il decreto flussi 2021 che dovrebbero portare nelle campagne pugliesi altri 5mila lavoratori extracomunitari ma anche le difficoltà burocratiche che ostacolano l’impiego dei lavoratori italiani in una situazione di difficoltà in cui si trovano altri settori economici. Una esigenza che si è fatta stringente con il calendario delle raccolte – insiste Coldiretti Puglia – che si intensifica con l’avanzare dei periodi di raccolta, dopo fragole, asparagi, carciofi, ortaggi in serra, ci saranno le grandi raccolte di ciliegie, albicocche, pesche e percoche fino all’uva da tavola, con la scalarità delle diverse varietà.

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Convocato il Consiglio Comunale che si terrà nell’Aula Consiliare di Palazzo di Città – mercoledì 26 ottobre 2022 – ore 16.00 per discutere gli argomenti di cui al seguente ordine del giorno:

  • Comunicazioni del Presidente del Consiglio comunale
  • Comunicazioni del Sindaco
  • Comunicazioni dei Consiglieri comunali.
  • Approvazione processi verbali delle sedute consiliari del 27 luglio 2022 e 28 settembre 2022
  • Concessione in comodato d’uso dell’immobile comunale denominato “Misericordia” in favore del Consorzio ATS BR4. Approvazione schema di comodato.
  • Scioglimento con conseguente cessazione e liquidazione del Consorzio denominato “Leader II” tra i Comuni di Mesagne, Latiano, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico, Cellino San Marco, Sandonaci e Torchiarolo – C.F. 01792240747 – Approvazione

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Tutto pronto per l'inizio della nuova stagione sportiva della Mens Sana Mesagne anche quest'anno sponsorizzata Elettromeccanica Ciaurri s.r.l.. Si parte con il campionato numero trenta, tra serie C e serie D, per la società biancoverde. Esordio a Francavilla Fontana sponda All Star, sabato alle ore 18:00 presso il palazzetto dello sport. Anche quest'anno il sodalizio mesagnese ha allestito una squadra giovane che possa ben figurare in un campionato che ogni anno diventa sempre più competitivo.

Confermato capo allenatore Angelo Capodieci, ormai una garanzia per la società mesagnese, che si avvarrà in panchina della collaborazione di Alfredo Grasso tecnico esperto per queste categorie. Confermato anche il preparatore atletico, il brindisino Antonio De Vitis, ex pugile di ottimo livello e attualmente consigliere nazionale CONI.  Il dirigente accompagnatore è Alberto Facecchia, mentre Emanuele De Tullio sarà il dirigente addetto agli arbitri. La Mens Sana Mesagne si presenta con tre novità nel roster:  i brindisini Brizio Rollo proveniente dalla Dinamo Brindisi in serie C, Nicola Colucci in arrivo dal Basket Carovigno serie C, Cosimo Piliego dalla All Star Francavilla e poi c'è il ritorno di Antonio Ciccarerse proveniente dalla LSB Lecce serie C. Confermati Valerio Pesce e il Capitano Luigi Scalera oltre al ritorno in campo di Giovanni Giorgio. Completeranno la rosa tanti ragazzi prelevati a piene mani dalla formazione Under 19 che hanno già fatto molto bene lo scorso anno. 

“Anche quest'anno pensiamo di avere allestito una buona squadra che possa farci divertire e fare divertire i nostri tifosi” dice il coach Angelo Capodieci. "Finalmente dopo due anni complicati abbiamo risolto anche il problema delle strutture sportive che ci hanno consentito di effettuare nei tempi giusti la preparazione pre campionato. Penso che sarà un campionato impegnativo e molto equilibrato con squadre di buon livello e con tanti giocatori di categorie superiori. Come sempre cercheremo di mettere in mostra i nostri ragazzi, formati nel settore giovanile, che saranno supportati dai senior presenti in squadra". Le partite in casa, come di consueto, saranno disputate presso il palazzetto dello sport il sabato pomeriggio e l’ingresso sarà gratuito.

A.S.D. MENS SANA MESAGNE
Il Presidente
Fabio Mellone

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Dati del giorno: 21 ottobre 2022

1.352
Nuovi casi
9.551
Test giornalieri
3
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 424
Provincia di Bat: 83
Provincia di Brindisi: 152
Provincia di Foggia: 119
Provincia di Lecce: 392
Provincia di Taranto: 169
Residenti fuori regione: 6
Provincia in definizione: 7
14.869
Persone attualmente positive
152
Persone ricoverate in area non critica
6
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.507.416
Casi totali
12.907.081
Test eseguiti
1.483.404
Persone guarite
9.143
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 485.872
Provincia di Bat: 128.796
Provincia di Brindisi: 143.050
Provincia di Foggia: 212.102
Provincia di Lecce: 312.193
Provincia di Taranto: 204.369
Residenti fuori regione: 15.905
Provincia in definizione: 5.129

Dopo quindici anni di servizio presso la Prefettura di Brindisi di cui sette da Viceprefetto Vicario, la Dr.ssa Erminia CICORIA passa a ricoprire l’incarico di Vicario presso la Prefettura di Bari.   

La Dottoressa Cicoria prenderà servizio nel capoluogo pugliese a decorrere  da lunedì 24  ottobre p.v. . Il Prefetto di Brindisi nel ringraziarLa per il lavoro svolto formula i migliori auguri di buon lavoro nella nuova sede.cicoria_erminia.jpg

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Cane di un italiano scappa e uccide un gatto, la Polizia lo uccide con eutanasia. Enpa scrive all’ambasciatrice italiana in Danimarca. Il precedente del 2017 del cane Iceberg, che però fu salvato.

Ancora una storia di eutanasia che arriva dalla Danimarca. Protagonista questa volta un cane husky di due anni, Uma, adottato in Danimarca nel 2020 da un nostro connazionale. Il cane è scappato dalla sua abitazione senza che i proprietari se ne accorgessero e ha ucciso il gatto di un vicino il quale ha sporto denuncia. La polizia in meno di cinque giorni ha incredibilmente sequestrato e soppresso l’animale. I proprietari non hanno avuto il tempo di capire, di difendere loro stessi e il loro amato cane. La presidente nazionale dell’Enpa, Carla Rocchi, venuta a conoscenza di questa agghiacciante esecuzione ha scritto all’Ambasciatrice d’Italia in Danimarca, Stefania Rosini, sottolineando la necessità di “modificare la normativa per poter dare il tempo al proprietario di trovare soluzioni prima della soppressione e, se cittadini stranieri, contattare la propria ambasciata; ove ci sia una sanzione, dare il tempo di trovare il denaro per poterla pagare o fare appello alle associazioni per un sostegno”.

“Sono sconcertata, indignata e profondamente triste per quello che è accaduto – afferma Carla Rocchi - Non si può giustiziare un animale con questa leggerezza. È una modalità brutale che non tiene conto di alcun fattore umano, pratico, logico. In Danimarca siamo di fronte ad un fenomeno di eutanasia incontrollata per cui i cani vengono soppressi anche dopo un solo morso (ad altro cane o a persona). Sono cani che vengono fatti morire davvero senza un valido motivo, in contrasto con qualsiasi principio di etologia”.

L’Ente Nazionale Protezione Animali era già intervenuto in Danimarca per il caso di Iceberg, un dogo argentino italiano sequestrato nel marzo 2017 a seguito di una zuffa con un altro cane e condannato a morte perché specie proibita in Danimarca. In quel caso l’Enpa era riuscita a far approvare dal Parlamento danese una legge per consentire ai cani appartenenti alle razze considerate pericolose, di proprietà di cittadini stranieri, di lasciare il Paese senza essere uccisi. E Iceberg era potuta tornare a casa con il suo proprietario.

“Contro questo modello di ‘eutanasia facile’ senza istruttorie serie – continua Carla Rocchi - le associazioni si battono da anni. È necessario modificare la normativa per poter dare il tempo al proprietario di trovare una soluzione per salvare l’animale e, se cittadino straniero, contattare la propria ambasciata; ove ci sia una sanzione, dare il tempo di trovare il denaro per poterla pagare o fare appello alle associazioni per un sostegno. Sono a disposizione – ha concluso nella lettera indirizzata all’Ambasciatrice d'Italia in Danimarca -nei tempi e nei modi che riterrà per valutare insieme una proposta di rettifica della normativa vigente, che sia spendibile ma anche effettivamente più ragionevole ed umana nei confronti di umani e animali”.

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