Redazione

Meet Massari R-evolution: la Colazione secondo Iginio Massari. Parte dalla Puglia il 9 maggio il nuovo progetto formativo di Molino Dallagiovanna Gragnano Trebbiense, aprile 2022.

È tutto pronto per il primo appuntamento di Meet Massari Revolution, il progetto formativo 2022 organizzato da Molino Dallagiovanna e rivolto ai professionisti e agli appassionati di arte bianca, che ha come protagonisti il grande maestro della pasticceria italiana Iginio Massari, la figlia e Pastry Chef Debora e Giacomo Pini, Consulente Marketing e Docente Cast Alimenti. Il primo dei tre incontri previsti durante l’anno si terrà il 9 maggio alla Tenuta Moreno a Mesagne in provincia di Brindisi. Tema dell’appuntamento sarà “La prima colazione”.

Durante la sua masterclass il maestro Iginio Massari realizzerà croissant, sfogliate a intreccio multiplo con frutta candita e muffin, pensati per la pasticceria da laboratorio. Con gli stessi ingredienti, verranno mostrate e dimostrate tecniche di lavorazione anche per la ristorazione e l'hotellerie. Una pasticceria a "tutto tondo" che abbraccia le esigenze di tutti gli artisti del dolce. Giacomo Pini racconterà “Come vendere i prodotti di pasticceria”, illustrando tecniche commerciali, di comunicazione e di marketing. Dopo la tappa pugliese, Meet Massari R-evolution proseguirà a Verona il 23 maggio con una masterclass dedicata a due dolci intramontabili della tradizione italiana: le zeppole e il bigné.

Per la ristorazione e l’hotellerie, con gli stessi ingredienti, verrà creato l'eclair. Il tour si concluderà a Teramo il 26 settembre con un appuntamento interamente dedicato al Re dei lievitati, il Panettone. Partner del primo incontro è Effeci Distribuzione, realtà brindisina guidata dalla famiglia Ventruto, appassionata della nobile arte pasticcera, che da generazioni tramanda i segreti e gli ingredienti più genuini per la preparazione dei dolci più tradizionali e ricerca le soluzioni e le proposte più innovative da offrire al mercato. Per iscriversi all’appuntamento, i professionisti possono contattare direttamente il proprio rivenditore di zona, mentre gli appassionati possono acquistare il biglietto direttamente sull’eshop Molino Dallagiovanna e-commerce.

«Brindisi tra XX e XXI secolo. Per una storia contemporanea della città» è il titolo della lezione di storia in programma giovedì 5 maggio, dalle ore 9.30 alle 12.30, nel Nuovo Teatro Verdi. Ingresso libero - a partire dalle 9.15 - con obbligo di utilizzo della mascherina FFP2. Solo posti di platea - primo settore - con priorità di assegnazione agli studenti delle scuole coinvolte nel progetto. L’iniziativa è organizzata dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi con il sostegno della Regione Puglia, nell’ambito del finanziamento «FSC 14-20: Patto per la Puglia. Custodiamo la Cultura In Puglia 2021 - Misure di sviluppo per lo spettacolo e le attività culturali - D.G.R. n. 1570/2020 - A.D. 499/2020».BRINDISI_ANTICO_DISEGNO.JPG

Appuntamento con il prof. Daniele De Luca, docente di Storia delle Relazioni Internazionali dell’Università del Salento. La trattazione comincia dal secondo dopoguerra con il ruolo della città negli anni della Guerra Fredda, pagina che ha rappresentato da una parte una frontiera ideologica, dall’altra uno strumento di azione geopolitica. L’ex base Usaf è stata negli anni Sessanta una base strategica dell’aeronautica militare statunitense nel Mediterraneo, un centro di sofisticato spionaggio delle comunicazioni nei confronti dei Balcani e dei paesi dell’Est europeo. La base fu costruita nel 1959 su un’area di 160 ettari, a seguito di un accordo tra lo Stato italiano e quello statunitense con l’obiettivo di assicurare la difesa aerea e di garantire la sicurezza del blocco occidentale dei Paesi integranti il Patto Atlantico. La caduta del muro di Berlino, il crollo dei regimi comunisti e lo smantellamento della cortina di ferro aprirono la strada alla fine della Guerra Fredda, un punto cardinale della storia che ha avuto riflessi anche sul ruolo strategico della città quale sbocco avanzato sul palcoscenico del Mediterraneo. E se la fine della Guerra Fredda ha segnato uno spartiacque fondamentale nella politica internazionale e nel modo di concepire i rapporti dei Paesi più sviluppati, Brindisi ha modificato il suo ruolo fino a diventare uno snodo cruciale per la creazione di ponti di dialogo e di aiuto attraverso la base di pronto intervento umanitario (UNHRD) e la base logistica del Consiglio di sicurezza (UNGSC), da cui parte il peace-keeping verso tutti gli angoli del mondo, e la Brigata marina San Marco, nota per l'importante ruolo svolto al servizio della pace.

Ma, si sa, la storia genera cambiamenti in più direzioni. Così, il crollo del comunismo ha fatto riemergere la vocazione di Brindisi quale porto di accoglienza, come testimonia il capitolo drammatico dello sbarco degli albanesi. A partire dal 9 febbraio 1991, con la caduta del comunismo in Albania, oltre 10mila persone, giunte da diverse parti dell’Albania, si ammassarono nel porto di Durazzo per emigrare in Italia in cerca di un futuro. Il 7 marzo, nel giro di poche ore, ben 25mila albanesi arrivarono a Brindisi, in quello che fu il primo arrivo di massa d’immigrati in Italia. Cogliendo di sorpresa un’Europa che si era lasciata alle spalle la disperazione dei profughi della seconda guerra mondiale e ora volgeva lo sguardo verso un’altra epoca.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Si torna finalmente in mare a vele spiegate! Dopo due anni di stop a causa della pandemia torna uno degli eventi velistici più attesi della stagione: la regata Est105 Bari-Montenegro, giunta alla sua XV^ edizione. L’evento è organizzato dall’associazione Amici della Vela Puglia, in collaborazione con il CUS BARI, in partnership con Portonovi Yacht Club e con il sostegno dell’agenzia regionale per il turismo, Pugliapromozione.

Partenza prevista alle 11:30 dal lungomare sud di Bari giovedì 26 maggio, con arrivo presso Bocche di Cattaro, località situata sull’altra sponda dell’Adriatico.

La regata sarà accompagnata da una serie di eventi collaterali, tra cui la mostra multimediale Est105, in programma dal 20 al 23 maggio nel Fortino Sant’Antonio di Bari, che ripercorrerà attraverso documenti fotografici e filmati la storia della competizione.

Tutti i dettagli della manifestazione saranno resi noti nel corso della conferenza stampa di presentazione in programma mercoledì 04 maggio, alle ore 11, nella sala conferenze De Trizio dell’ex Palazzo delle Poste, in piazza Cesare Battisti, a Bari.

 

Alla conferenza stampa, tra le numerose autorità invitate, figurano il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, l’assessore allo sport del Comune di Bari, Pietro Petruzzelli, l’assessore al demanio marittimo, Carla Palone, il rettore dell’Università di Bari, Stefano Bronzini, il rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino, il presidente dell’Autorità portuale Ugo Patroni Griffi e il presidente di Pugliapromozione, Luca Scandale.

Il consigliere regionale di Ceglie Messapica ricorda che agli inizi di gennaio di quest’anno, a causa dell’aumento dei contagi Covid, l’ASL di Brindisi decise di trasformare l’ospedale di Ostuni in ospedale Covid con 28 posti letto nel reparto di Medicina interna e 20 posti in quello di Pneumologia, così come i 17 posti letto del reparto di Ortopedia destinati ai positivi al Covid ma asintomatici e che necessitano di intervento chirurgico. Proprio quando l’ospedale stava tornando -dopo quasi due anni- alla normalità dei servizi sanitari offerti, siamo ripiombati nell’assenza totale di prestazioni ospedaliere. E quindi di nuovo sospensione di tutte le attività programmate (visite diagnostiche, interventi chirurgici e attività ambulatoriali), chiusure delle agende di prenotazione e per le urgenze si è dovuto tornare a far ricorso ad altri ospedali.

Il consigliere di centrodestra evidenzia: siamo al 3 maggio, tutti parliamo di ritorno alla normalità, ma non all’ospedale di Ostuni, dove ci sono 500 visite da smaltire e altre si accumulano. Nell’ultimo mese, in occasione delle festività pasquali, del 25 aprile e del 1° maggio in Valle d’Itria (della quale Ostuni è una delle mete preferite) un boom di turisti, di qui la domanda: è mai possibile che l’Ospedale di Ostuni continui a essere Covid? Eppure il nuovo direttore generale Flavio Roseto aveva rassicurato che avrebbe fatto ritornare l’ospedale No Covid già per Pasqua. Forse, proprio in considerazione del flusso turistico che interessava il territorio e che necessita di un presidio ospedaliero non solo Covid.

Aggiornamento settimanale dei dati sull’emergenza sanitaria nell’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl, elaborato su fonte dati Sorveglianza integrata dei casi di Coronavirus Covid-19 in Italia - Istituto Superiore di Sanità. I casi comprendono i positivi accertati con tamponi molecolari e antigenici certificati.

Alla data dell'1 maggio 2022 risultano positivi 5.461 soggetti, il 44,8% uomini e il 55,2% donne, con età media di 47 anni. I positivi sono così suddivisi per fasce di età: 935 nella fascia 0-18 anni, 3.299 tra 19-64 anni, 875 tra 65-79 anni, 352 negli 80 e oltre.

Per quanto riguarda la distribuzione per Comune i positivi sono 1.123 a Brindisi, 684 a Fasano, 464 Francavilla Fontana, 459 a Ostuni, 338 a Mesagne, 327 a San Vito dei Normanni, 268 a Carovigno, 243 a Oria,  222 a Ceglie Messapica, 216 a Cisternino, 188 a San Pietro Vernotico, 155 a Latiano, 123 a San Pancrazio Salentino, 110 a Torre Santa Susanna, 106 a San Donaci, 98 a Cellino San Marco, 95 a Erchie, 83 a Villa Castelli, 81 a Torchiarolo, 78 a San Michele Salentino. I Comuni della provincia di Brindisi con i maggiori valori di incidenza cumulativa sono, nell’ordine, Oria, Torchiarolo, Brindisi, Cellino San Marco.

Nel periodo compreso tra il 24 febbraio 2020 e l'1 maggio 2022, i soggetti risultati positivi al test sono stati 99.684, con una incidenza cumulativa stimata pari a 2.552,1 casi x10.000 residenti. Dei 99.684 soggetti risultati positivi al test, il 53,9% sono donne e il 46,1% sono uomini e l’età media è pari a 39 anni.

Il tasso di letalità è pari allo 0,6%. All’aumentare dell’età si osserva un incremento di tale tasso. Sono 580 i decessi totali: 473 casi tra persone che hanno tra 70 e 90 anni e più; 67 tra i 60 e i 69 anni, 27 casi tra i 50 e i 59, 10 casi tra i 40 e i 49 e 3 nella fascia 30-39.

Deceduto il Centauro Mesagnese caduto dalla sua moto domenica scorsa a seguito di un malore.

La famiglia dell'uomo di 69 anni, arrivato nei giorni scorsi al Perrino in condizioni molto critiche a seguito di un malore improvviso, ha dato l'assenso alla donazione degli organi. Si tratta della prima donazione del 2022 avvenuta nella nostra provincia.
L'osservazione è cominciata in Rianimazione nel primo pomeriggio di ieri, 2 maggio. Il consenso alla donazione da parte della famiglia (la moglie e i figli) è stato unanime, una decisione presa con grande consapevolezza. Dopo il colloquio è stato allertato il Centro Regionale Trapianti e si è attivata la procedura finalizzata al prelievo di organi e al trapianto a pazienti in lista di attesa.
Nella notte sono arrivate le équipe di prelievo che hanno lavorato insieme all'équipe di Urologia del Perrino e al team di Anestesia e Rianimazione e del blocco operatorio dellospedale. Le attività si sono concluse questa mattina, con il coordinamento della dottoressa Ada Patrizio, responsabile aziendale prelievo di organi e tessuti, del dottor Massimo Calò, direttore del reparto.
E vicino alla famiglia il direttore generale della Asl Brindisi, Flavio Maria Roseto: Una perdita rappresenta sempre un grande dolore, ma la scomparsa improvvisa di una persona cara è una tragedia. "Ringraziamo tutti la moglie e i figli per limmenso atto di generosità e altruismo che salverà la vita di altre persone", hanno spiegato dall'Asl. 

In data 29 APRILE 2022  sul sito web dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni è  stata  pubblicata  la delibera n. 135/22/CONS recante:  DISPOSIZIONI DI ATTUAZIONE DELLA DISCIPLINA IN MATERIA DI COMUNICAZIONE POLITICA E DI PARITÀ DI ACCESSO AI MEZZI DI INFORMAZIONE RELATIVE ALLE CAMPAGNE PER I CINQUE REFERENDUM POPOLARI AVENTI AD OGGETTO L’ABROGAZIONE PARZIALE DELL’ART. 274, COMMA 1, LETTERA C) DEL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 SETTEMBRE 1988, N. 447; L’ABROGAZIONE PARZIALE DELL’ART. 192, COMMA 6 DEL REGIO DECRETO 30 GENNAIO 1941, N. 12, DELL’ART. 18, COMMA 3 DELLA LEGGE 4 GENNAIO 1963, N. 1, DELL’ART. 23, COMMA 1 DEL DECRETO LEGISLATIVO 30 GENNAIO 2006, N. 26, DELL’ARTI.11, COMMA 2 E DELL’ART. 13, RUBRICA E COMMI 1, 3, 4, 5 E 6 DEL DECRETO LEGISLATIVO 5 APRILE 2006, N. 160 E DELL’ART. 3, COMMA 1 DEL DECRETO-LEGGE 29 DICEMBRE 2009 N. 193;

L’ABROGAZIONE PARZIALE DELL’ART. 8, COMMA 1 E DELL’ART. 16, COMMA 1 DEL DECRETO LEGISLATIVO 27 GENNAIO 2006, N. 25; L’ABROGAZIONE PARZIALE DELL’ART. 25, COMMA 3 DELLA LEGGE 24 MARZO 1958, N. 195 E L’ABROGAZIONE DEL DECRETO LEGISLATIVO 31 DICEMBRE 2012, N. 235, INDETTI PER IL GIORNO 12 GIUGNO 2022 “.

Entro il quinto giorno successivo alla data di entrata in vigore del presente provvedimento, le emittenti radio televisive aventi sede legale/operativa nel territorio della Regione Puglia che trasmettono messaggi politici autogestiti a titolo gratuito:

a) rendono pubblico il loro intendimento mediante un comunicato da trasmettere almeno una volta nella fascia di maggiore ascolto. Nel comunicato l’emittente locale informa i soggetti politici che presso la sua sede, di cui viene indicato l’indirizzo, il numero telefonico e la persona da contattare, è depositato un documento, che è reso disponibile anche sul sito web dell’emittente, concernente la trasmissione dei messaggi, il numero massimo dei contenitori predisposti, la collocazione nel palinsesto, gli standard tecnici richiesti e il termine di consegna per la trasmissione del materiale autoprodotto.

A tale fine, le emittenti possono anche utilizzare i modelli MAG/1/RN resi disponibili sul sito web dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni: www.agcom.it;

b) inviano, anche a mezzo posta elettronica certificata, al competente Comitato regionale per le comunicazioni alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.,  che ne informa l’Autorità, il documento di cui alla lett. a), nonché, possibilmente con almeno cinque giorni di anticipo, ogni variazione apportata successivamente al documento stesso con riguardo al numero dei contenitori e alla loro collocazione nel palinsesto. A quest’ultimo fine, le emittenti possono anche utilizzare i modelli MAG/2/RN resi disponibili sul predetto sito web dell’Autorità.

La Sezione Corecom Puglia resta a disposizione per informazioni/chiarimenti al numero telefonico 080 5402462.

COLDIRETTI PUGLIA, CARO BOLLETTE SPINGE RISPARMIO SU CONSUMI ELETTRICITÀ/GAS (54%) E RISTORANTI/BAR/VIAGGI (25%); +160,7% STANGATA ENERGIA SU IMPRESE E FAMIGLIE.

Con un traumatico aumento del 160,7% dei prezzi alla produzione di energia elettrica e gas è stangata su imprese e famiglie nel primo mese di guerra, con i pugliesi che  si fanno i conti in tasca e risparmiano principalmente su gas ed elettricità, uscite al ristorante e sulle spese per il tempo libero. E’ il risultato del sondaggio condotto da Coldiretti Puglia sul sito undefined, dal quale emerge che per far fronte ai rincari il 54% dei cittadini sta riducendo i consumi di corrente elettrica e gas, il 25% il budget per ristoranti, bari e viaggi, il 12,5% ha tagliato le spese per lo sport e il tempo libero e il 4% per l’abbigliamento.

L’impennata della spesa energetica ha un doppio effetto negativo perché – sottolinea la Coldiretti Puglia – riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare. Il costo dell’energia – continua la Coldiretti regionale – si riflette infatti in tutta la filiera e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione e la distribuzione. La produzione agricola e quella alimentare in Puglia assorbono oltre il 10,3% dei 5,578 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all’anno dei consumi totali, secondo l’analisi di Coldiretti Puglia su dati  MISE/ENEA/Terna.

Svetta, intanto, il cibo locale con la propensione dei consumatori a scegliere prodotti di qualità made in Italy al giusto prezzo, dove a tallonare la spesa al supermercato da parte del 42% dei consumatori, sono gli acquisti ai mercati dei contadini per il 31% dei cittadini, seguiti dai mercati rionali 11%, negozi di vicinato per il 10%, mentre crollano gli acquisti dai discount 6%.

“Contenere il caro carburanti e ridurre la dipendenza dall’estero sui prodotti alimentari sono scelte strategiche per il Paese. La Puglia, come tutta l’Italia, deve puntare ad aumentare la propria produzione di cibo recuperando lo spazio fino a oggi occupato dalle importazioni che, come dimostrano gli avvenimenti degli ultimi anni, sono sempre più esposte a tensioni internazionali e di mercato che mettono a rischio la sovranità alimentare del Paese”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Il km0 è divenuto anche uno strumento ‘salva tasche’ per i consumatori perché – aggiunge Coldiretti Puglia -  i prodotti provengono dal territorio regionale e non subiscono eccesivi rincari per il trasporto a causa del caro gasolio (36%), per il rapporto qualità prezzo (28%), perché la stagionalità e la biodiversità garantiscono che i prodotti non siano importati con l’effetto a valanga del caro prezzi a causa della guerra in Ucraina. Se i prezzi per le famiglie corrono, i compensi riconosciuti agli agricoltori e agli allevatori – denuncia Coldiretti regionale – non riescono, neanche a coprire i costi di produzione con il balzo dei beni energetici che si trasferisce infatti a valanga sui bilanci delle imprese agricole costrette a vendere sottocosto anche per effetto di pratiche sleali che scaricano sull’anello più debole della filiera. Infatti è bene ricordare che un chilo di grano nonostante gli aumenti viene pagato agli agricoltori 31 centesimi e serve per produrre un chilo di pane che viene venduto a consumatori a prezzi che variano dai 3 ai 4 euro a seconda delle città.

Il boom delle quotazioni per i prodotti energetici e le materie prime si riflette – sottolinea Coldiretti regionale – sui costi di produzione del cibo ma anche su quelli di confezionamento, dalla plastica per i vasetti all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi. Il risultato è che, ad esempio, in una bottiglia di passata di pomodoro da 700 ml in vendita mediamente a 1,3 euro oltre la metà del valore (53%), secondo la Coldiretti, è il margine della distribuzione commerciale con le promozioni, il 18% sono i costi di produzione industriali, il 10% è il costo della bottiglia, l’8% è il valore riconosciuto al pomodoro, il 6% ai trasporti, il 3% al tappo e all’etichetta e il 2% per la pubblicità. Per ogni euro speso dai consumatori in prodotti alimentari freschi e trasformati appena 15 centesimi vanno in media agli agricoltori ma se si considerano i soli prodotti trasformati la remunerazione nelle campagne scende addirittura ad appena 6 centesimi, secondo un’analisi Coldiretti su dati Ismea.

La corsa dei prezzi dell’energia, dal gasolio all’elettricità dal gas alla benzina, pesa dai campi alle tavole, passando per logistica e trasporti, con i costi di lavorazione dei terreni cresciuti dal  25% al 100% in più per le normali operazioni nei campi come aratura, rullatura, erpicatura, raccolta e altre lavorazioni, una emergenza – conclude Coldiretti Puglia - proprio alla vigilia delle semine primaverili per garantire la produzione di mais, girasole e soia per l’alimentazione degli animali mentre in autunno le lavorazioni serviranno per il grano duro per la pasta e quello tenero per la panificazione, in una situazione sugli scaffali arrivano i primi razionamenti per le difficoltà all’importazione derivate dalla guerra in Ucraina.

Il caro energia – spiega Coldiretti – pesa anche su quegli italiani che si trovano in una condizione di povertà assoluta, cioè con una spesa mensile pari o inferiore a una soglia minima corrispondente all’acquisto di un paniere di beni e servizi considerato essenziale per uno standard di vita minimamente accettabile. Sono 4 milioni – conclude la Coldiretti – le famiglie in condizioni di povertà energetica messe in crisi dalle bollette di luce e gas che colpiscono cittadini ed imprese con l’aumento dei costi che rende più onerosa la produzione e la commercializzazione.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Il via libera del Consiglio dei Ministri a fondi per 180 milioni per l’accesso delle imprese agricole alla garanzie Ismea sui mutui nel DL Aiuti è importante per salvare il Made in Italy a tavola e per tenere accesi vivai e serre con piante e fiori in un momento di drammatica difficoltà per il settore, a causa degli effetti della guerra e dei rincari, e risponde alle richieste contenute nel piano anticrisi presentato dalla Coldiretti. A comunicarlo è Coldiretti Puglia, in occasione dell’approvazione del DL Aiuti, dopo lo tsunami alimentato dall’invasione Russa in Ucraina sull'economia che colpisce anche la coltivazione di piante e fiori Made in Italy con il 15% delle aziende floricole che è a rischio per i costi di produzione superiori ai ricavi.serre e vivai

Con più di 1 azienda agricola su 10 a rischio chiusura e il 30% che si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in perdita, la misura varata dal Governo Draghi – spiega Prandini - consente alle piccole e medie imprese agricole, ai vivai e alle serre, ad aziende della pesca e dell’acquacoltura che hanno registrato un incremento dei costi per energia, per carburanti o materie prime nel corso del 2022 di accedere alla garanzia diretta di Ismea con copertura al 100% per nuovi finanziamenti. Il tutto purché prevedano l’inizio del rimborso del capitale non prima di 24 mesi dalla erogazione e abbiano una durata fino a 120 mesi e un importo non superiore al 100% dell’ammontare complessivo dei costi e comunque non superiore a 35 mila euro.

“Quest’anno produrre piante e fiori costa ai vivaisti il 30% in più a causa dell’impennata dei costi energetici, con i vivai che sono oggi costretti a produrre praticamente in perdita, perché l’emergenza energetica si riversa– sottolinea Coldiretti regionale – non solo sui costi di riscaldamento delle serre, ma anche su carburanti per la movimentazione dei macchinari, sui costi delle materie prime, fertilizzanti, vasi e cartoni. Nelle serre si spende dal 50% in più per il gasolio e l’elettricità al 400% in più per concimi e metano, mentre i prezzi degli imballaggi in plastica sono triplicati”, denuncia Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia.

Il risultato è, ad esempio, che per una serra di mille metri dove si coltiva un fiore del periodo come la viola a ciocche la perdita netta per i vivaisti  è di 1250 euro, con i costi di produzione che superano di gran lunga quelli di vendita. Il settore florovivaistico in Puglia con il distretto in provincia di Lecce di Taviano e Leverano che si estende anche ai comuni limitrofi di Alliste, Maglie, Melissano, Nardò, Porto Cesareo, Racale e Ugento e quello della provincia di Bari con al centro della produzione e degli scambi Terlizzi, Canosa, Bisceglie, Molfetta, Ruvo di Puglia e Giovinazzo, e altre realtà aziendali sparse nel resto della regione.

Per raggiungere l’obiettivo dell’indipendenza energetica in Paese oggi legato al gas russo è importante anche la misura prevista dal Consiglio dei Ministri – continua Coldiretti - per incrementare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per il settore agricolo che consente alle aziende del settore di installare impianti fotovoltaici sui tetti delle proprie strutture produttive, permettendo anche di vendere l’energia prodotta. Il provvedimento si applica anche agli investimenti in corso di realizzazione inclusi quelli a valere sul Pnrr.

“Da difendere c'è  un settore cardine per l’economia italiana – afferma Nada Forbici, coordinatore della Consulta Florovivaistica di Coldiretti e presidente Assofloro - con un valore di oltre 2,57 miliardi di euro con il coinvolgimento di 27.000 aziende florovivaistiche attive in Italia su 30mila ettari coltivati che garantiscono il lavoro di 200.000 persone a livello nazionale. La crisi dei fiori italiani dai mercati rischia peraltro di favorire le importazioni da Paesi stranieri che nel 2021 hanno già fatto registrare un aumento del 7% in valore per arrivare a sfiorare i 580 milioni di euro”.

La guerra e i rincari energetici – sottolinea la Coldiretti -  spingono l’aumento del 67% dei costi correnti per la floricoltura con un impatto traumatico sulle aziende agricole. L’emergenza energetica si riversa – continua Coldiretti – non solo sui costi di riscaldamento delle serre, ma anche su carburanti per la movimentazione dei macchinari, sui costi delle materie prime, fertilizzanti, vasi e cartoni.

Il rincaro dell’energia – continua la Coldiretti – non risparmia fattori fondamentali di produzione come sementi e piantine (+134%), i fertilizzanti con aumenti che vanno da un +150 ad oltre + 200% (l’urea è passata da 350 euro a 1.150 euro a tonnellata, +228%), alle torbe con un +20% mentre per gli imballaggi gli incrementi colpiscono dalla plastica per i vasetti dei fiori (+72%) al vetro (+40%) fino alla carta (+31%) per i quali peraltro si allungano anche i tempi di consegna, in qualche caso addirittura quintuplicati. Con il caro benzina – sottolinea Coldiretti – crescono poi le spese di trasporto in un paese come l’Italia dove l’85% delle merci viaggia su gomma.

Una spinta positiva è arrivata dalla conferma nel 2022 del Bonus verde grazie al pressing di Coldiretti per una misura che ha permesso di creare 2,6 milioni di metri quadrati di verde nelle città fornendo ossigeno e aria pulita a oltre mezzo milione di persone ogni giorno, di piantare 100.000 nuovi alberi e organizzare 5400 nuovi terrazzi con piante e fiori in abitazioni, uffici e condomini. Tra le proposte della Coldiretti, c’è poi tra l’altro, lo sblocco di 1,2 miliardi per i contratti di filiera già stanziati nel Pnrr e l’incentivazione delle operazioni di ristrutturazione e rinegoziazione del debito delle imprese agricole.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

È ricoverato in terapia intensiva presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi il centauro che domenica mattina a Mesagne, per cause ancora in fase di accertamento, ha perso il controllo della sua moto ed è caduto rovinosamente per terra davanti all’ingresso del cimitero comunale. Da lì non si è più rialzato. È stato immediatamente soccorso da una equipe del 118 dell’ospedale “De Lellis” di Mesagne e trasferito nel nosocomio brindisino con codice rosso. Intanto, in strada si è formato un capannello di gente preoccupata per lo stato di salute del centauro. Sul posto dell’accaduto sono giunte pattuglie di polizia locale e polizia di stato che hanno fatto veicolare il traffico che nel frattempo si era creato sull’importante arteria viaria cittadina. L’episodio si è verificato poco dopo le ore 8 di domenica, quando M.R. di 69 anni, mesagnese residente a Taranto, dopo aver fatto visita alle tombe dei suoi genitori è salito in sella alla sua “Suzuki VStram Dl650”, posteggiata davanti al camposanto, ha indossato regolarmente il casco ed ha avviato la moto.

Quindi ha imboccato la strada per uscire dall’area cimiteriale e immettersi su via Brindisi. Ha percorso solo qualche decina di metri e poi su via Brindisi, per cause ancora in fase di accertamento, è caduto per terra. Da lì non si è mosso né ha dato segni di ripresa. Forse, ma saranno gli accertamenti in corso in ospedale a dirlo con certezza, sarà stato colto da qualche malore. Pertanto è stato lanciato l’allarme e sul posto è giunta un’ambulanza del 118. I soccorritori, dopo averlo visitato, hanno disposto l’immediato trasferimento presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi assegnando all’uomo il codice rosso. I sanitari assegnano tale codice ai feriti nei casi più gravi.incidente 1 maggio 2022 (5)

Quando, ad esempio, il soggetto soccorso ha almeno una delle funzioni vitali compromessa e si trova in immediato pericolo di vita. In ospedale L’uomo è stato sottoposto ad accertamenti diagnostici e strumentali che hanno confermato le gravi condizioni presenti. È stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva e sottoposto a idonea terapia clinica. È in prognosi riservata. Intanto, davanti al cimitero gli agenti della polizia locale hanno ricostruito la dinamica dei fatti, ascoltato alcuni testimoni presenti al fatto e ripristinato la normale circolazione veicolare.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci