Redazione

Giuseppe Aiello, studente della 3D, articolazione di Informatica dell’ITT “Giovanni Giorgi” di Brindisi, ha totalizzato il punteggio più alto nella selezione territoriale delle Olimpiadi di Informatica delle province di Brindisi e Taranto, conquistando il primo posto e l'ammissione alla selezione nazionale insieme a altri 102 atleti provenienti da tutta Italia. Come da accordo tra MIUR - Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ed AICA - Associazione Italiana per l'Informatica ed il Calcolo Automatico, ogni anno viene promossa la partecipazione degli studenti della scuola secondaria superiore alle Olimpiadi Italiane di Informatica. L'evento assume particolare significato in quanto costituisce occasione per far emergere e valorizzare le "eccellenze" esistenti nella scuola italiana, con positiva ricaduta sull'intero sistema educativo. La prima fase della competizione, giunta alla sua XXII edizione, è la Selezione scolastica che si è svolta nel mese di febbraio 2022 e ha visto la partecipazione di 9765 atleti da ogni parte di Italia. La prova consisteva nella soluzione di problemi a carattere logico-matematico, algoritmico e di programmazione. Gli studenti con il migliore risultato in ogni scuola sono stati ammessi alla seconda fase: la Selezione territoriale, che si è svolta giovedì 5 maggio 2022 con la partecipazione di 1524 studenti. Obiettivo della gara era verificare le capacità dei partecipanti nel risolvere problemi mediante la scrittura di programmi secondo lo stile delle Olimpiadi Internazionali di Informatica. Tale selezione ha visto la partecipazione di tutte le scuole delle province di Brindisi e Taranto.

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La Città di Mesagne ricorda Melissa Bassi a dieci anni dall’attentato. Domani, giovedì 19 maggio, alle ore 7.30, un corteo pedonale partirà dall’abitazione dei genitori di Melissa Bassi per dirigersi verso via Maja Materdona, passando per la scuola elementare ‘Giovanni XXIII’, e giungere in Viale Indipendenza in direzione Brindisi. Il tratto dall’uscita di Mesagne all’ingresso di Brindisi sarà percorso in auto. All’arrivo presso il parcheggio del Palazzo di Giustizia, una delegazione di studenti del “Morvillo Falcone” si unirà al corteo giunto da Mesagne e insieme raggiungeranno l’istituto ‘Morvillo-Falcone’ di Brindisi presso cui si svolgerà il programma del 'Memorial Melissa Bassi - Dieci anni senza Te'.

Alle 9.30, presso la Scuola ‘Giovanni Falcone’, nell'ambito delle attività didattiche, si svolgerà l'iniziativa dal titolo ‘La gioia di vivere – Letture in ricordo di Melissa Bassi'. organizzata dal II Circolo didattico e patrocinata dal Comune di Mesagne. Alle ore 18.30 presso la Chiesa Madre di Mesagne, officiata dall'arcivescovo emerito della diocesi di Brindisi-Ostuni, Rocco Talucci, verrà celebrata una solenne liturgia eucaristica. Due banner, con il volto di Melissa, sono già stati collocati sulla facciata del Municipio e sul Torrione del Castello.

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L’associazione si occuperà della struttura fino all’espletamento della gara per la gestione definitiva. Il sindaco Zaccaria: «Finalmente abbiamo un luogo nuovo, accogliente, a norma e sicuro per i nostri cuccioli»

Sarà l’associazione 4 Zampe nel Cuore a gestire il canile comunale di Fasano fino a dicembre in attesa dell’espletamento della procedura di gara per l’affidamento definitivo del servizio. L’associazione, attiva da anni nella lotta al randagismo è impegnata nella cura e tutela dei cani randagi.

La gestione riguarderà sia il canile sanitario che il canile rifugio per fornire assistenza, custodia e mantenimento ai cani randagi accalappiati sul territorio.

«Finalmente abbiamo terminato i lavori di adeguamento e di sistemazione del canile – dice il sindaco Francesco Zaccaria – e Fasano ora ha una struttura nuova, accogliente, a norma e sicura per gli amici a 4 zampe. Stiamo espletando tutte le procedure necessarie che porteranno alla gara d’appalto per la gestione del servizio che nel frattempo è affidato all’associazione 4 Zampe nel cuore che vanta un’esperienza consolidata e riconosciuta a livello regionale».

«Grazie ai volontari per l’impegno che da sempre mettono nella cura dei randagi e di tutti i cuccioli presenti nel territorio - dice l’assessore Gianluca Cisternino - e invitiamo ancora una volta i proprietari di cani a cogliere l’opportunità della giornata di microchippatura gratuita di domenica prossima nella villetta san Francesco organizzata dall’associazione con la collaborazione del Comune».

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L'Assemblea dei due Comuni soci del Consorzio Ambito Territoriale Sociale BR/1 (Brindisi e San Vito dei Normanni) ha avviato l’attività per la gestione del Consorzio di Ambito che si occuperà del piano sociale di zona, in cui confluiscono i principali servizi per i soggetti più fragili del territorio.

Il Consorzio Ambito BR/1 si aggiunge a quello di Francavilla Fontana (BR/3), Fasano (BR/2) e Mesagne (BR/4) completando, in forma omogenea, la natura giuridica dei soggetti che compongono la "geografia sociale" del territorio provinciale.

Come Presidente è stata nominata Silvana Errico, sindaco del Comune di San Vito dei Normanni e vice presidente Riccardo Rossi, sindaco di Brindisi; il terzo componente del Cda è Paolo Le Grazie, consigliere comunale a Brindisi e presidente della commissione comunale per il Welfare.consorzio_ats_br_1_maggio_2022_1.jpeg

“Sono particolarmente felice, dopo più di 30 anni di esperienza amministrativa nel mondo dei servizi sociali di poter mettere a disposizione la mia esperienza in questa nuova realtà amministrativa che avrà il compito, fin da subito, di attraversare le nuove sfide del Piano Regionale Politiche Sociali e del PNRR - dichiara la presidente Errico -. Ringrazio Riccardo Rossi e il Comune di Brindisi per la fiducia accordata alla mia persona e all'ente che rappresento, oltre alla municipalità  di cui mi onoro della carica di primo cittadino; sarà mia cura onorare l'incarico ricevuto che mi consentirà di occuparmi della causa dei più fragili; il file rouge di tutta la mia storia politica”.

“L’obiettivo di tutti noi è garantire i servizi - precisa Riccardo Rossi - perchè la qualità della vita di alcuni nostri cittadini con fragilità dipende strettamente dalla nostra capacità di essere vicini ai loro bisogni. Al contempo, è altrettanto importante garantire i livelli occupazionali del settore in cui operano grandi professionalità”.

La decisione di nominare Paolo Antonio Le Grazie, Presidente della commissione Servizi Sociali e Consigliere comunale M5S di Brindisi, nel Consorzio dei Servizi Sociali non ha alcuna implicazione sulla collocazione politica del M5S rispetto alla giunta Rossi. Si tratta infatti di una positiva iniziativa istituzionale che accresce il pluralismo democratico dentro questo importante Consorzio che è presieduto dal Sindaco di San Vito dei Normanni Silvana Errico (centrodestra), dal vicepresidente Sindaco di Brindisi Riccardo Rossi (centrosinistra) e che da oggi si avvale delle capacità d’indirizzo e controllo del Presidente della Commissione consiliare preposta a questo compito, il Consigliere Le Grazie (M5S).  

Tale scelta non comporta appunto un cambio dell’attuale collocazione politica del M5S in seno al consiglio comunale di Brindisi, seppur rappresenta un segnale di apertura e di fiducia finora mai avuto in un ambito fondamentale come quello sociale. Al contempo rafforza il ruolo del consiglio comunale di Brindisi in un Consorzio destinato a diventare un centro di spesa per diversi milioni di euro stanziati per il piano di zona dell’ambito sociale dei comuni di Brindisi e San Vito dei Normanni.

Sono certo che il gruppo consiliare del M5S al Comune di Brindisi saprà discutere e approfondire al proprio interno la strategia migliore da esercitare in ogni sede istituzionale per il bene della nostra comunità, con l’obiettivo di garantire la più alta vigilanza e trasparenza degli atti di spesa e per indirizzare politicamente le scelte del Consorzio verso il sostegno ai soggetti socialmente più fragili e che di più hanno bisogno di tutele. Mi auguro inoltre che l’importante collocazione del Consigliere Le Grazie contribuisca a rafforzare il collegamento diretto del territorio con l’Assessore regionale al Welfare Rosa Barone.

Resta ancora avvolto dal mistero l’omicidio del mesagnese Carlo Giannini avvenuto in Inghilterra nella notte a cavallo tra l’11 e il 12 maggio scorsi in un parco della città di Sheffield, nel South Yorkshire. Certo gli investigatori inglesi stanno lavorando per ricostruire la vita del Giannini non solo degli ultimi giorni. Infatti, avrebbero già contattato gli investigatori italiani del mistero degli Interni per essere supportati nella ricostruzione della vita del giovane 34enne. Questo perché non avendo individuato il killer nelle ore successive al rinvenimento del cadavere hanno deciso di scavare a fondo nella vita privata del giovane. Come già scritto in precedenza l’indagine si sta dimostrando complessa e articolata. Si attende con ansia l’autopsia poiché potrebbe fornire ulteriori informazioni utili alle indagini. Innanzitutto di confermare come causa di morte l’accoltellamento. A tutelare Carlo Giannini sono a Sheffield il fratello Stefano con la moglie Valentina. La coppia sta effettuando tutte le procedure burocratiche necessarie in questi casi.

Hanno anche parlato con gli investigatori inglesi chiarendo alcuni aspetti della vicenda. Sempre Valentina lunedì ieri ha postato il seguente post: “Guardami negli occhi Carlo, ancora una volta, un'ultima volta. Guardami negli occhi come quel giorno lontano, Guardami ancora negli occhi e raccontami I tuoi sogni. Io ti ascolterò ancora e ancora ti tenderò la mano, che è sempre stata aperta”. Valentina ha ricordato i giorni in cui, in Germania, hanno lavorato per costruire personalmente la pizzeria. Giorni in cui hanno si sono impegnati al massimo per raggiungere l’obiettivo sognato. Poi tutto si è spezzato in una notte inglese. “C'è tanta confusione nel buio, troppa, ed è opprimente, così opprimente da togliere il fiato, da farti chiudere gli occhi davanti alla realtà, davanti alla vita. Dentro di me quella mano continuerà a restare aperta, forte della speranza che un giorno "spaccheremo!", ha scritto Valentina che ha chiuso questa poesia con questa strofa: “Tu sei caduto, ora, qui, ma sono venuta a rialzarti, a chiederti di prendere di nuovo la mia mano tesa. Afferrala, vieni con me e non voltiamoci indietro mai più, promettimelo”. Pensieri struggenti.

Il 34enne Carlo Giannini viveva ormai da diversi mesi in Inghilterra, dove svolgeva la professione di pizzaiolo in un locale di Sheffield, nel South Yorkshire. Nel dicembre del 2020, in piena pandemia, si era stabilito in Germania, a Titisee-Neustadt, nella foresta nera, dove aveva aperto una pizzeria insieme al fratello Stefano e alla cognata Valentina. Lo avevano chiamato “La spiga d’oro”, per ricordare i campi dorati di grano che l’estate caratterizzano il panorama delle campagne mesagnesi.

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Ottenuta l’ultima autorizzazione, sono partiti i lavori inerenti la realizzazione della Porta della riserva, area nella quale gli utenti di Torre Guaceto potranno fruire di numerosi servizi. Le opere si fermeranno il 15 giugno con l’apertura del parcheggio e riprenderanno a settembre. 

L’ultimo passaggio amministrativo propedeutico all’avvio dei lavori per la Porta della riserva è dell’11 aprile, data nella quale il Comune di Carovigno ha deliberato l’approvazione definitiva del progetto. Al 27 aprile, invece, risale la variazione della destinazione d’uso del terreno interessato dal progetto che passa da agricolo, ad area servizi. 
Scontati i passaggi burocratici, il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto ha potuto procedere con l’affidamento dei lavori per la realizzazione delle opere attraverso avviso pubblico sulla piattaforma Empulia che ha visto vincere l’azienda “Di Gregorio Sas di Di Gregorio Domenico & company”. 
Il progetto. La Porta della riserva nasce innanzitutto per limitare l’impatto antropico su Torre Guaceto ed offrire ai fruitori servizi di qualità. Il piano prevede la disponibilità di 500 posti auto, la realizzazione dell’accesso automatizzato, di un infopoint, un farm market nel quale gli agricoltori bio di Torre Guaceto potranno vendere i propri prodotti, un punto ristoro, un’area di sosta per salita e discesa dalle navetta per la riserva, una zona per la locazione delle bici ed una ciclofficina, un parco per il dog sitting con piscinette e verde che, gestito in collaborazione con le associazioni animaliste locali, permetterà agli utenti di affidare i propri cani a personale competente e dedito. 
I passaggi burocratici. L’iter per la realizzazione della Porta della riserva è iniziato nel 2015, quando l’Assemblea del Consorzio di gestione di Torre Guaceto stabilì di portare la zona dedicata alla sosta delle auto fuori dall’area protetta, per ovvie ragioni di riduzione dell’impatto antropico esercitato dai mezzi a motore sull’ecosistema. Da qui il finanziamento dell’allora Ministero dell’Ambiente per la realizzazione dell’opera, i passaggi in Regione Puglia e presso le Autorità territoriali. Dopo 7 anni, oggi è arrivato il via libera definitivo che spettava al Comune di Carovigno. 
Il cronoprogramma delle opere. Il 16 maggio sono partiti gli interventi per il livellamento del terreno, la recinzione dell’area e l’apertura di un varco di ingresso lato complanare, che permetterà agli utenti di accedere comodamente dalla strada di arrivo e di uscire da un secondo varco. In questo modo non si creeranno file e il traffico fluirà più facilmente. I lavori saranno sospesi entro il 15 giugno per l’apertura del solo parcheggio e riprenderanno il 17 settembre per la realizzazione di tutti gli altri interventi che saranno fruibili dal 2023. 
Già a partire dalla stagione estiva 2022, la fruizione di Torre Guaceto sarà più semplice grazie al passaggio dai vecchi 350 posti auto disponibili agli attuali 500, aumento importante e necessario dato che questa area serve per intero gli 8 chilometri di costa protetta, e all’introduzione di una doppia navetta trenino. 
A partire dall’estate 2023, poi, la fruizione sarà ancor più confortevole perché l’avvio dei servizi estivi avverrà prima rispetto al passato grazie al fatto che il Consorzio non dovrà più attendere la concessione di ulteriori autorizzazioni, e, visto che gli utenti che arriveranno in riserva avranno a disposizione tanti e tali servizi da vivere anche l’attesa come un’esperienza. Malatesta_rocky_presidente_del_Consorzio_di_Torre_Guaceto.jpg
Anche quest’anno il posto auto sarà prenotabile da piattaforma online disponibile sul sito istituzionale dell’ente, www.riservaditorreguaceto.it, arrivati al parcheggio gli utenti potranno scegliere di raggiungere la riserva in navetta, attraverso il percorso ciclopedonale a piedi, con bici propria o prendendo in fitto una bike sul posto.
Novità 2022, voluta per promuovere la mobilità sostenibile: gli utenti che decideranno di entrare dal parcheggio in riserva in bici o a piedi, pagheranno la sosta auto solo 4 euro al giorno, contro i 5 degli anni precedenti, chi sceglierà di usare il trenino navetta corrisponderà 2 euro ad auto per il servizio di andata e ritorno. In questo modo, si intende incentivare l’utilizzo pedonale e ciclabile del nuovo percorso che dal parcheggio alla spiaggia di Punta Penna Grossa potrà essere l’alternativa sostenibile al trenino con brevi tempi di percorrenza. L’auspicio del Consorzio è di avere sempre meno auto sul confine della riserva e più utenti green. 
“La nostra gioia e soddisfazione per la conclusione dell’iter durato anni è difficilmente esprimibile a parole – ha dichiarato Rocky Malatesta, presidente del Consorzio di Torre Guaceto-, grazie alla condivisione strategica della Commissione prefettizia di Carovigno e all’importante lavoro svolto dagli uffici tecnici del Comune, finalmente la riserva avrà un biglietto da visita degno della sua bellezza e gli utenti potranno godere di servizi adeguati agli standard internazionali dell’accoglienza turistica sostenibile e di qualità. Abbiamo scelto di attivare subito le procedure per l’avvio dei lavori, per fa sì che già dall’estate 2022 si possa fruire almeno di questo nuovo ampio spazio. L’anno prossimo porteremo a regime tutti gli altri servizi indicati nel progetto e le aree di sosta alberate. Quanto detto, però – ha continuato Malatesta -, comporterà che a Torre Guaceto non ci sarà un’area parcheggio almeno fino al prossimo 15 giugno. Per i disagi che questa scelta porterà con sé, intendo porgere le mie scuse ai tanti che amano la riserva e ringraziare sin da ora le forze dell’Ordine e le Autorità locali, in particolare la polizia municipale di Carovigno, per l’attività straordinaria che molto probabilmente dovranno attuare soprattutto nei fine settimana per tenere in sicurezza il Parco, ma non potevamo fare altrimenti”. 
Da qui al 15 giugno, chi vorrà vivere Torre Guaceto potrà raggiungerla in bici o aderendo alle visite guidate del Parco. Per info e prenotazioni 347 8408860, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. 

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L’Amministrazione Comunale di Mesagne ha deciso con delibera di Giunta di intitolare l’Auditorium del Castello al sindaco Elio Bardaro. La cerimonia si svolgerà domani, giovedì 19 maggio, alle ore 19.30 proprio nello storico luogo, che a partire da quella data cambierà nome.

L’iniziativa conclude un iter formale che tiene conto delle ragioni riportate in una petizione di cittadini così motivate: ‘per aver il sindaco Elio Bardaro dedicato una parte importante della propria vita a Mesagne, atraverso il suo ruolo politico e di primo cittadino’. Ma il sentimento collettivo travalica quelle che sono le ragioni istituzionali. E infatti la petizione non si ferma e continua: ‘il Sindaco Elio Bardaro è ancora presente nella memoria collettiva dei mesagnesi per lo spirito di servizio, per le sue qualità umane e per la generosità dimostrata durante la sua attività politico-amministrativa’, andando a tracciare il profilo di una figura che continua a suscitare affetto e stima tra coloro che l’hanno conosciuto durante i 17 anni in cui ha svolto le funzioni di primo cittadino e i 22 in cui è stato consigliere comunale, sostenuto da un consenso trasversale. 

Alla memoria di uno dei sindaci più amati di Mesagne, lo scorso anno, il centro culturale ‘Prima Pagina’ e la famiglia Bardaro hanno dedicato un libro che ripercorre i momenti salienti della vita dell’ex amministratore, una raccolta di ricordi e di immagini che alla biografia personale del Sindaco affiancano un interessate spaccato della storia di Mesagne. La targa dedicata al ricordo dell’ex sindaco domani sarà dunque scoperta dall’attuale sindaco, Antonio Matarrelli, alla presenza delle autorità locali, dei parenti e degli amici che conoscevano Elio Bardaro e gli volevano bene. All'iniziativa, aperta al pubblico, potranno partecipare i tanti cittadini che non hanno dimenticato il sindaco che si fermava a parlare con tutti e che salutava per primo.

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Serve una stretta sul piano di abbattimento di fronte alla proliferazione dei cinghiali che rappresentano un pericolo per la sicurezza dei cittadini, per le attività agricole e rischiano di diffondere la peste suina ben oltre le aree infette. E’ quanto chiede  la Coldiretti Puglia, dopo l’ennesimo indicente stradale in provincia di Foggia, sempre nella zona dove ha perso la vita l’imprenditore agricolo Luigi Turco, per cui sono urgenti interventi e provvedimenti decisivi e un’assunzione di responsabilità delle istituzioni regionali contro la proliferazione dei cinghiali che in Puglia sono 250mila.

L’invasione di città e campagne da parte dei cinghiali viene vissuta dai cittadini come una vera e propria emergenza, tanto che oltre otto italiani su 10 (81%) pensano che vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato per ridurne il numero secondo il sondaggio Coldiretti/Ixè.Ennesimo_incidente_stradale_a_Foggia_causato_dai_cinghiali.jpg

I branchi – sottolinea la Coldiretti regionale - si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi dove giocano i bambini, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone.

“Tanti i nodi irrisolti a cui non vi è ancora risposta, dallo stato dell’arte del confronto tra Parchi del Gargano e dell’Alta Murgia e Regione Puglia, alla VAS del Piano di Monitoraggio e Gestione della specie cinghiale, dall’attuazione della delibera di giunta che ha previsto una procedura regionale informatizzata per consentire ai proprietari dei fondi di inoltrare la richiesta di intervento di controllo sui terreni “a rischio” al Regolamento regionale per l’attività della caccia di selezione, fino all’Albo regionale dei cacciatori abilitati alla caccia di selezione, di cui non vi è ancora traccia”, denuncia il delegato confederale di Coldiretti Foggia, Pietro Piccioni.

Serve responsabilità delle Istituzioni per un intervento immediato di contenimento della popolazione dei cinghiali, perché è necessario la  loro riduzione numerica – aggiunge Coldiretti Puglia - attraverso le attività venatorie, le azioni di controllo della legge 157/92 con l’articolo 19 e le azioni programmabili nella rete delle aree protette e anche nei centri abitati.

La situazione è diventata insostenibile nelle campagne con danni per almeno 20 milioni di euro all’anno alle produzioni agricole ma – sottolinea Coldiretti Puglia - viene compromesso anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale.

Senza dimenticare il pericolo della diffusione di malattie evidenziato dallo stesso Piano di sorveglianza e prevenzione per il 2021 pubblicato dal ministero della Salute che ribadisce come i cinghiali abbiano una responsabilità fondamentale per la diffusione della Peste Suina Africana (Psa) e dunque una delle misure necessarie in Italia è la gestione numerica della popolazione di questi animali.

La Peste Suina Africana – sottolinea la Coldiretti – può colpire cinghiali e maiali ed è altamente contagiosa e spesso letale per questi animali, ma non è, invece, trasmissibile agli esseri umani e nessun problema riguarda la carne. Ad oggi i casi individuati di positività riguardano solo cinghiali e nessun maiale – continua la Coldiretti – è stato contagiato in Italia dalla Peste Suina Africana.Ennesimo_incidente_stradale_a_Foggia_causato_dai_cinghiali1.jpg

I cinghiali raggiungono i 180 centimetri di lunghezza, possono sfiorare i due quintali di peso e hanno zanne che in alcuni casi arrivano fino a 30 centimetri risultando assimilate a vere e proprie armi dalle conseguenze mortali per uomini e animali oltre a diventare strumenti di devastazione su campi coltivati e raccolti. Senza dimenticare che negli ultimi dieci anni il numero di incidenti stradali gravi con morti e feriti causati da animali è praticamente raddoppiato (+81%) sulle strade provinciali secondo la stima Coldiretti su dati Aci Istat. I branchi – conclude la Coldiretti – si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi dove giocano i bambini, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone.

Concerto per la pace e l’inclusione. Mercoledì 18 maggio p.v. alle ore 18.00, presso l’auditorium dell’E. Ferdinando di Mesagne in via Eschilo si terrà il “Concerto per la pace e l’inclusione”, all’interno della XXXIII Rassegna Musicale Nazionale “La musica unisce la scuola”, indetta da INDIRE, organizzato ed animato da alunni e docenti del predetto istituto, con la straordinaria partecipazione dei Maestri Vincenzo Deluci e Camillo Bene accompagnati dall’AbilBand di AccordiAbili, al fine di sensibilizzare le nuove generazioni al concetto di pace con una maggiore coesione e inclusività.

L’IISS E. Ferdinando è da sempre attento e presente alle iniziative di impegno sociale quale il valore incommensurabile della pace tra i popoli e dell’inclusione di tutte le diversità. In questo momento della storia, caratterizzato dalla tragica esplosione di guerre e conflitti, è necessario che la Pace diventi il tema della nostra riflessione comune e del nostro ‘essere scuola’ insieme, anche attraverso il linguaggio universale della musica.

Il concerto, dunque, rappresenta un’occasione importante per aprire ulteriormente la scuola al territorio, accrescere negli studenti e nelle comunità locali la consapevolezza e la coscienza di una fratellanza tra popoli e di un dialogo interculturale, convinti che l’interdipendenza planetaria si costruisce in primis dentro le aule scolastiche.