Redazione

Cresce la Bee Economy in rosa delle donne delle api che in Puglia dal miele producono dagli integratori alimentari al ‘nappage’ per i dolci, dalla cosmesi naturale fino alla pellicola per gli alimenti. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, diffusa in occasione della Giornata mondiale delle api, proclamata dall'Onu, al mercato di Campagna Amica di via Tiburtina 695 a Roma dove sono scese in piazza anche le apicoltrici pugliesi impegnate in prima linea per difendere questo insetto che svolge un ruolo insostituibile per l’ambiente e per la vita dell’uomo.

A Massafra in provincia di Taranto c’è Roberta Dimauro, biologa, che ha creato la linea di cosmesi naturale a base di cera e miele, oltre a prodotti per il lifting con l’estrazione del veleno d’api, una linea di dressing per guarnire i piatti gourmet e di laccatura ‘nappage’ per i dolci. All’insegna del salutismo – aggiunge Coldiretti Puglia - gli integratori a base di miele e pappa reale, ginseng e guaranà e con olio essenziale di piante e propoli, ma anche il nettare degli dei con l’alga spirulina. Ma Roberta riesce anche a proteggere gli alimenti – dice Coldiretti Puglia - usando carta da forno e stoffa di cotone imbevute in cera d’api.

Proprio per assicurare un controllo in tempo reale dell’attività nelle arnie ma anche un puntuale biomonitoraggio ambientale sono arrivati anche i primi cyber alveari, presentati dalla Coldiretti a Roma, in collaborazione con gli esperti del Crea Agricoltura e Ambiente.

Si tratta di un’arnia elettronica – continua Coldiretti - collegata ad internet e dotata di telecamere e sensori capaci di rilevare l’attività di volo e la temperatura e l’umidità interna all’alveare, registrare il ronzio della colonia, misurare i parametri ambientali di micrometeorologia. I dati acquisiti vengono trasmessi ad una piattaforma dove l’apicoltore collegato ad internet, magari da uno smartphone, può visualizzarli graficamente, monitorando così a distanza e quasi in tempo reale la sua colonia.

I cyber alveari sono peraltro alimentati ad energia pulita – spiega Coldiretti - grazie a piccoli pannelli fotovoltaici, mentre la presenza di un dispositivo di geolocalizzazione permette di segnalare spostamenti della centralina a seguito, ad esempio, di un ribaltamento oppure in caso di furto dell’arnia.

E per preservare le api dalla tropicalizzazione del clima, ad Ostuni in provincia di Brindisi Maria Donnaiola produce miele biodiverso – racconta Coldiretti Puglia – salvando le api dalla calura e dalla siccità con la transumanza nelle regioni limitrofe, a caccia di acqua e fiori per strappare le api dallo stress e offrendo loro pascoli rigogliosi.

Ma c’è anche l’apicoltura eroica con Daniela Margarito che a Racale in provincia di Lecce, nonostante l’abbandono e la morte di migliaia di ulivi a causa della Xylella, continua a prendersi cura delle sue api, dedicandosi a colture diverse per offrire pascoli nuovi.

“Sono tenaci e resilienti le donne che allevano le api – afferma Maddalena Rignanese Rinaldi, responsabile di Coldiretti Donne Impresa Puglia – si dedicano con sacrificio e passione ad un’attività delicata con le api che necessitano di clima e alimentazione giusta per il loro benessere, prima ancora che per produrre miele. La società perfetta delle api, tutta al femminile, non può che essere gestita da imprenditrici che ne conservano dinamiche e logiche”.

Una spinta all’innovazione che ha fatto crescere la “bee economy” che abbraccia - spiega Coldiretti – ormai diversi settori, dal business delle cerimonie con le agribomboniere con la cera d’api ideate da una apicoltrice abruzzese alla cosmetica con creme e unguenti a base di cera, miele e veleno d’api, create da una produttrice pugliese fino allo sport con bevande energizzanti per atleti di un agricoltore umbro. Un fenomeno che – conclude la Coldiretti - traina anche lo sviluppo di nuove professioni come il sommelier del miele che guida i consumatori a riconoscerne le caratteristiche, arrivando anche a capire da quale pianta o fiore è stato prodotto.

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Una pattuglia delle Volanti, impegnata in servizi di controllo del territorio lungo il litorale a nord della città, ha arrestato L.G. (classe 1989) e D.G. (classe 1990) resisi responsabili del reato di resistenza aggravata a P.U.

In particolare, i poliziotti avevano notato una Citroen C1 a bordo della quale viaggiavano i due giovani e, insospettiti dall’atteggiamento assunto, avevano deciso di procedere ad un controllo. Subito dopo aver intimato l’ALT POLIZIA, l’auto accelerava la sua corsa da cui ne nasceva un lungo e rocambolesco inseguimento.

Nessun effetto sortivano le ulteriori e numerose intimazioni a fermarsi durante la folle corsa dipanatasi dapprima lungo la SS16 - caratterizzata da un notevole flusso di veicoli messi in pericolo dalle manovre spericolate del conducente che zigzagando e compiendo repentine e improvvise frenate e sterzate ostacolava la corsa della Volante – e poi lungo un gran numero di strade interpoderali.

Durante il lungo inseguimento nelle campagne comprese tra la SS16 e la contrada Vaccaro i poliziotti, resisi conto che quanto fatto sino a quel momento non aveva sortito alcun effetto, esplodevano alcuni colpi di pistola nella speranza che i due giovani   interrompessero la loro corsa.

Anche questo tentativo risultava vano.

La fuga dei due giovani aveva termine quando, percorrendo a fortissima velocità una stradina sterrata del Canale Reale, il conducente della C1 tentava una disperata manovra di svolta non riuscita tanto da provocare la perdita del controllo della vettura che finiva nel canale profondo circa tre metri e completamente privo d’acqua. Non altrettanto accadeva alla Volante della Polizia che, nonostante seguisse da vicino l’auto in fuga, riusciva ad interrompere la sua corsa permettendo ai poliziotti di scendere dalla macchina di servizio e di arrestare i due giovani rimasti illesi.

Su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, L.G. è stato condotto presso la Casa Circondariale di Brindisi, mentre D.G. è stato accompagnato presso la sua abitazione in regime degli arresti domiciliari.

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“Quanto dichiarato dal consigliere regionale Paolo Pagliaro, in ordine a una presunta penalizzazione perpetrata ai danni dell’Aeroporto del Salento, è assolutamente privo di fondamento.

Lo testimoniano i numeri relativi al primi quattro mesi del 2022 che indicano una ripresa del traffico che si attesta ai valori del 2019, e i dati parziali dei primi 15 giorni di maggio che riportano un incremento del 20% rispetto allo stesso periodo del 2019, trend identico, in termini percentuali, al dato di Bari.

Altrettanto privo di fondamento è quanto dichiarato dal Consigliere regionale circa un errore di visione rispetto alle strategie che porterebbero a penalizzare l’incoming verso il Salento a favore del traffico in uscita verso altre mete turistiche; nulla di più errato dal momento che al successo registrato dalla destinazione Salento un enorme contributo va riconosciuto al capillare network di destinazioni nazionali e internazionali costruito da Aeroporti di Puglia in accordo con i vettori e con l’Amministrazione regionale e le sue partecipate.

Fondamentale, in tal senso, il radicamento dei più importanti vettori sul territorio che tra basi già operative e basi di prossima apertura credono nelle potenzialità del mercato pugliese e individuano in Aeroporti di Puglia un partner commerciale serio e affidabile. “

Il progetto BenePossibile, promosso a livello nazionale dall’Associazione AGESCI, e che per Mesagne intende rinnovare e rivalutare il territorio, va avanti.
Dopo aver sottoscritto venerdì scorso il patto di valorizzazione con il Sindaco di Mesagne Toni Matarrelli, con il quale i ragazzi e le ragazze del "Clan dei Girasoli" del Gruppo scout Mesagne 1 e l’Amministrazione Comunale si sono reciprocamente impegnati per la tutela del Parco Baden Powell, dividendosi compiti e responsabilità al fine di ottimizzare tempi e risorse, domenica prossima gli scout inizieranno la pulizia del parco. Tutti sono invitati domenica 22 maggio alle 9,30 al parco Baden Powell in contrada Tagliata a dare una mano nella pulizia del Parco che è patrimonio di tutti e che dovremmo iniziare tutti a prendercene cura.

 I Rover e le Scolte del Clan dei Girasoli, Gruppo scout Mesagne 1

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Nota del capogruppo de La Puglia Domani. "L’aeroporto del Salento resta la “sorella povera” di quello di Bari, dove si continuano ad attivare nuovi voli internazionali e dove si concentrano i collegamenti nazionali soprattutto verso la capitale e Milano, lasciando a Brindisi solo le briciole. Su questa evidente disparità ho acceso un faro di attenzione già da lungo tempo, con una mozione presentata ad aprile 2021 e non ancora discussa, che impegna la Giunta regionale a potenziare l’aeroporto salentino.

Mentre lo scalo di Bari festeggia il rinnovo del contratto fino al 2026 con la compagnia aerea WizzAir e l’attivazione di nuove rotte, il presidente Vasile si limita a dire che “Aeroporti di Puglia è pronta ad aprire una base operativa anche nell’aeroporto del Salento di Brindisi”. I dati parlano chiaro: WizzAir, che per numero di destinazioni e presenza di mercato è il secondo vettore in Puglia, nei primi quattro mesi di quest’anno ha trasportato oltre 262mila passeggeri, ma di questi solo 39mila su Brindisi e 223mila su Bari.

Quello che contesto è un errore di visione di fondo: è sbagliato incentivare prevalentemente i voli in uscita verso altre mete turistiche, peraltro in concorrenza con le nostre, senza promuovere l’incoming. Così facendo, i nostri aeroporti diventano tappe di passaggio e non mete di arrivo. Bene che si consenta ai salentini e ai pugliesi di viaggiare in maniera diretta e più comodamente da e per località come Santorini, Rodi o Olbia, ma bisognerebbe lavorare soprattutto per portare qui da noi i turisti dal nord Europa. C’è una strategia da capovolgere: portare economia e non esportarla.

Se poi andiamo a vedere i numeri dei voli nazionali per Roma e Milano, lo sbilanciamento a favore di Bari è paradossale. Basta provare a cercare un volo low cost RyanAir per Roma Fiumicino in un giorno qualsiasi, per rendersi conto che il rapporto Bari-Brindisi è di 3 a 1, non solo per frequenza ma anche per costi. Cioè, partire dall’aeroporto del Salento costa in media il triplo e c’è un terzo dei voli, peraltro in orari scomodi (mattino presto e tarda sera) che causano disagi e obbligano a pernottare a Roma. Condizioni svantaggiose che scoraggiano pendolari, viaggiatori occasionali e turisti, dirottando i flussi su Bari a tutto svantaggio del Salento.

A questa situazione di squilibrio che penalizza fortemente l’economia salentina, si aggiunge la mancanza di collegamenti su gomma e ferro dell’aeroporto di Brindisi con i tre capoluoghi salentini e con le destinazioni turistiche. I progetti sbandierati, alcuni peraltro contestati, resteranno su carta ancora per anni. E intanto il Salento resta indietro, mentre l’aeroporto di Bari decolla, favorito da una politica dei trasporti strabica e sbilanciata della Regione". 

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Al via le domande del Fondo Impresa Femminile per sostenere e promuovere con strumenti adatti, finanziari e normativi, l’intraprendenza e i talenti femminili nel mondo dell’impresa e in agricoltura. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in riferimento all’apertura dello sportello il 19 maggio 2022 per la presentazione delle domande per richiedere contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, grazie al Fondo che dispone di 160 milioni di euro di risorse PNRR che hanno integrato i 40 milioni di euro già stanziati nella legge di bilancio 2021.

“Bisogna recuperare il gap di parità di genere tra uomini e donne nelle aree rurali, promuovendo e dando sostegno all’intraprendenze delle donne in agricoltura. In media le donne trascorrono 22 ore a settimana in attività lavorative non retribuite, mentre gli uomini ne trascorrono meno di 10”, commenta Maddalena Rignanese Rinaldi, leader di Coldiretti Donne Impresa Puglia. 

Il Gender Equality Index per l’Unione europea – calcolato su dati del 2017 – è di 67,4 punti su 100, migliorato di soli 5,4 punti dal 2005. L’Italia – spiega Coldiretti - si colloca a metà classifica, con 63 punti nell’indice complessivo, poco al di sotto della media UE. Il dato positivo è che il nostro Paese è migliorato di en 12 posizioni dal 2005, quando era tra i peggiori, con meno di 50 punti.

Coldiretti ha chiesto investimenti seri nelle infrastrutture di supporto alle imprenditrici femminili nelle aree rurali. “Sotto questo aspetto va sottolineata l’esigenza di rafforzare il nuovo welfare nelle aree interne per consentire di mettere un argine allo spopolamento. Pensiamo agli agriasilo per consentire alle donne di non rinunciare alla maternità e coniugarla con il lavoro – aggiunge la responsabile regionale Rignanese Rinaldi - alle fattorie didattiche e a quelle di agricoltura sociale, che in alcuni territori potrebbero rappresentare un presidio insostituibile. Crediamo che la multifunzionalità dell’impresa agricola possa essere una chiave da un lato di creazione di lavoro, dall’altro di risposta al tema dell’inclusione sociale che anche nel Piano viene raccomandata”.

Digitalizzazione delle campagne, foreste urbane per mitigare l’inquinamento e smog in città, invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua, chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici ed interventi specifici nei settori deficitari ed in difficoltà dai cereali all’allevamento fino all’olio extravergine di oliva sono alcuni dei progetti strategici cantierabili elaborati dalla Coldiretti per la crescita sostenibile del Paese,  perché “come donne di Coldiretti siamo pronte a dare il nostro contributo anche nelle progettualità presentate dalla nostra organizzazione, insieme a Filiera Italia, che sono pronte a diventare cantieri e a creare opportunità di lavoro”, conclude Rignanese Rinaldi.

Basti pensare che sono 24mila le aziende al femminile in agricoltura in Puglia, dove l’esperienza dell’emergenza coronavirus ha anche dimostrato che – precisa la Coldiretti – con una adeguata formazione e semplificazione l’agricoltura nazionale può offrire agli italiani in difficoltà i posti di lavoro che oggi sono affidati necessariamente a centinaia di migliaia di lavoratori stranieri stagionali che ogni anno attraversano le frontiere per poi tornare nel proprio Paese. L’allarme globale provocato dal Coronavirus ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza ma anche le fragilità presenti in Italia sulle quali occorre intervenire per creare nuovi posti di lavoro, difendere la sovranità alimentare, ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali.

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"Un ragazzo di 17 anni di Sheffield è stato arrestato oggi (giovedì 19 maggio) dalla polizia inglese con l'accusa di omicidio. Rimane in custodia di polizia in questo momento.

Questo arresto è il secondo arresto effettuato nell'indagine. Ieri (mercoledì 18 maggio), gli agenti hanno arrestato un uomo di 18 anni di Sheffield con l'accusa di una serie di reati. Uno di questi è l'omicidio. È stato rilasciato su cauzione.

L'indagine è in corso e gli investigatori sono desiderosi di parlare con altri testimoni che potrebbero aver visto o sentito qualcosa che potrebbe aiutarli in vista della morte di Carlo.

Se hai informazioni che potrebbero aiutare i nostri funzionari, contatta il 101 citando l'incidente numero 122 del 12 maggio. Puoi anche trasmettere le informazioni direttamente alla stanza dell'incidente tramite undefined .

In alternativa, puoi rimanere completamente anonimo contattando l'ente di beneficenza indipendente Crimestoppers tramite il loro sito web Crimestoppers-uk.org o chiamando il loro Contact Center nel Regno Unito al numero 0800 555 111", lo comunica la polizia inglese di Sheffield.

KURUMUNY al Salone internazionale del Libro di Torino con le nuove produzioni e tre incontri dedicati a CARMELO BENE nel ventennale della sua morte.

Il 21 e 22 maggio, nello stand della Regione Puglia, presentazione delle tre nuove pubblicazioni che la casa editrice salentina, in collaborazione con l’Accademia Mediterranea dell’Attore e il Centro Studi Phoné, ha dedicato al genio del teatro, anche con la nascita della nuova collana “beniana”

Sabato 21 maggio, ore 11.00

“Nota Bene” di Piergiorgio Giacchè,

un’antologia di scritti scelti proposti dall’autore, amico e collaboratore di Bene:

un viaggio a ritroso lungo vent’anni

Intervengono l’autore, Lorenzo Ferrero, Franco Perrelli e Armando Petrini

Sabato 21 maggio, ore 20.00

Carmelo Bene e altre eresie” a cura di Franco Ungaro,

un percorso di inedite connessioni tra il più importante artista pugliese del Novecento e figure eretiche del Sud come Franco Cassano, Vittorio Bodini, Ernesto de Martino

Intervengono il curatore e Stefano De Matteis

Domenica 22 maggio, ore 16.30

“Dentro ‘l mal de’ fiori” di Alessio Paiano,

prima lettura critica integrale del poema “impossibile” di Bene

Intervengono l’autore e Jordi Valentini

*****

Kurumuny ritorna al Salone internazionale del Libro di Torino, la cui XXXIV edizione si svolge dal 19 al 23 maggio al Lingotto Fiere. Nel più importante appuntamento italiano legato al mondo dell’editoria, la casa editrice salentina porta le sue ultime produzioni, romanzi e saggi oltre a testi di etnomusicologia, sempre all’insegna del dialogo fra tradizione e modernità, fra poetica della terra salentina e suo rinascimento. Così accanto alle collane storiche Kurumuny ne presenta di nuove, dedicate alla narrativa, alla poesia, alla world music. Tra queste, partecipando al Salone nello stand REGIONE PUGLIA (Padiglione OVAL, U138-V137), Kurumuny presenta le due ultime collane nate negli ultimi mesi e dedicate ad autori pugliesi ancora da scoprire ed approfondire: Declaro, tesa alla ripubblicazione dell’opera di Antonio L. Verri (1949-93), scrittore di Caprarica (Le) tra i protagonisti indiscussi dello scenario culturale salentino del secondo Novecento, e Beniana, dedicata a Carmelo Bene, nel ventennale della sua morte.

E sarà proprio al genio del teatro, al il più importante artista pugliese del Novecento, che Kurumuny dedicherà il suo focus a Torino, con tre incontri che vedranno la partecipazione di alcuni dei maggiori esperti conoscitori di Carmelo Bene.

Il 21 e 22 maggio, sempre nello stand della Regione Puglia, si terranno infatti le presentazioni delle tre nuove pubblicazioni che la casa editrice salentina, in collaborazione con l’Accademia Mediterranea dell’Attore e il Centro Studi Phoné, ha dedicato al grande attore, regista, drammaturgo e poeta pugliese, con l’intento di rinnovare il dibattito sulla sua opera, aprendosi anche ai contributi delle nuove generazioni di studiosi e indagando in maniera sempre più capillare la poetica di un autore che continua ancora oggi ad affascinare e sconcertare il pubblico.

Il primo appuntamento è per sabato 21 maggio alle ore 11.00.  Sarà lo stesso Piergiorgio Giacchè, amico e collaboratore di Bene, a presentare il suo ultimo libro, “Nota Bene”, edito per la nuova collana Beniana. “Nota Bene” (Kurumuny 2022, pag. 210, 16.00 euro) è un’antologia di comunicazioni, conversazioni, articoli e appunti dedicati a Carmelo Bene dopo la sua morte, dal 2002 al 2022. È una raccolta di scritti “d’occasione” (ovvero tratti da convegni, conferenze, interviste, prefazioni e perfino programmi di sala) che nasce dall’esigenza di “vuotare il sacco” di una personale ostinazione e di una ininterrotta interrogazione. Mille domande che non si aspettano nessuna risposta “impossibile”, ma che testimoniano al contrario l’unica ricerca “possibile” che si può fare sull’arte e la parte di un genio del teatro: quella di sondare la sua alterità e rispettare la sua altezza, per poi cercare di far discendere dalla sua Eccezione le perpendicolari che accadono in ogni scena, ovvero le Regole che riguardano anche gli attori diversi da Bene e perfino gli spettatori divisi su Bene.

L’incontro vedrà la contestuale presentazione anche del libro “Carmelo Bene” di Armando Petrini (Carocci, 2021). Oltre agli autori, intervengono il compositore Lorenzo Ferrero, che per Bene ha scritto, tra l’altro, le musiche del film “La cena delle beffe”, e il docente universitario Franco Perrelli.

Sempre sabato 21 maggio ma alle ore 20.00 sarà la volta di Carmelo Bene e altre eresie”, libro a cura di Franco Ungaro, realizzato in collaborazione con l’Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce, per la collana Pensieri meridiani di Kurumuny.

Carmelo Bene e altre eresie” (Kurumuny 2022, Pensieri meridiani, pag. 184, 15.00 euro) contiene i contenuti, rielaborati e arricchiti da Ungaro, di una sessione di lavoro tenutasi novembre lo scorso a Copertino (Le). Il tema “Carmelo Bene e altre eresie”, nell’ambito dell’incontro seminariale “Che fare del Sud?”, ha permesso di scoprire traiettorie comuni o parallele, connessioni sorprendenti e inedite di Carmelo Bene con figure eretiche del Sud: Franco Cassano, Vittorio Bodini, Ernesto de Martino, Vittore Fiore e i tanti eretici espressi dalla cultura meridionale. Questo volume raccoglie gli stimolanti e originali interventi di Francesco Ceraolo, Franco Chiarello, Stefano De Matteis, Antonio Errico, Piergiorgio Giacchè, Simone Giorgino e Franco Vitelli. A questi si aggiungono sei interviste di Franco Ungaro a una serie di personalità (Matteo Bavera, Goffredo Fofi, Miguel Angel Valdivia, Orodè Deoro, Luigi Presicce, Roberto Latini) il cui percorso, in forme e tempi diversi, ha incrociato quello di Carmelo Bene, aprendo un dialogo anche sull’idea di una possibile/impossibile eredità artistica. Carmelo Bene e altre eresie” rappresenta un’“autobiografia collettiva”, una consapevolezza nuova sulle sfide culturali che attendono il Sud.

Oltre al curatore interverrà all’incontro il docente universitario Stefano De Matteis.

Domenica 22 maggio alle ore 16.30 presentazione di “Dentro ‘l mal de’ fiori. Il poema impossibile di Carmelo Bene” (Kurumuny 2022, Beniana, pag. 312, 18.00 euro) di Alessio Paiano, pubblicato per la nuova collana Beniana di Kurumuny, a cura del Centro Studi Phoné, diretta da Stefano Cristante e Simone Giorgino.

“Dentro ‘l mal de’ fiori è la prima lettura critica integrale, totalmente inedita, de ’l mal de’ fiori (Bompiani, 2000), ultima opera pubblicata in vita da Bene e unica prova destinata esclusivamente alla forma poetica. Un poema sotto ogni aspetto ‘eccessivo’, nel linguaggio, nel contenuto e persino nel layout editoriale, in cui prende corpo la formula ‘lorenzaccia’ del “rovinare le rovine”: è la sfida impossibile di ‘scrivere la voce’, restituendo una sconcertante polifonia che chiama a raccolta tutte le ossessioni della sua ricerca (Shakespeare, Pinocchio, l’Adelchi, Dante, Leopardi ecc.). Per comprendere l’operazione bisognerà rovesciare un assunto dello stesso Bene: come da attore non ha mai smesso di essere poeta, così da poeta non smetterà i panni dell’attore. Viene qui proposto il primo commento integrale a un capolavoro assoluto della letteratura contemporanea, una chiave di accesso per gli appassionati e gli studiosi di Bene e della poesia in genere.

Oltre all’autore interverrà all’incontro, il docente universitario Jordi Valentini.

Azzurra De Razza

Addetto stampa KURUMUNY

Cell. 3387755897 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

KURUMUNY è una casa editrice attiva dal 2004 che opera in Grecìa salentina, un’isola linguistica ellenofona situata nel cuore del Salento. KURUMUNY in grico significa “germoglio di ulivo”, omaggio alla pianta simbolo del territorio pugliese e metafora del lavoro portato avanti dalla casa editrice.

Tra i principali campi di interesse figurano il racconto dei territori attraverso le testimonianze orali dei popoli che li abitano, la documentaristica e le scienze sociali. La disponibilità del vasto archivio sonoro e di immagini di Luigi Chiriatti, ricercatore fin dagli anni Settanta, fondatore della casa editrice e oggi direttore artistico del festival La Notte della Taranta, ci ha permesso di specializzarci in ambiti quali l’etnomusicologia grazie alle monografie sui grandi cantori del Salento, o di indagare a fondo riti e miti del Sud Italia. Il racconto di un mondo altro, l’attenzione agli ultimi, la microstoria, costituiscono l’imprinting fondamentale alla base del lavoro che svolgiamo quotidianamente.

Oggi Kurumuny ha ampliato i suoi orizzonti d’interesse e pubblica romanzi e saggi oltre a testi di etnomusicologia, così da mantenere aperto il dialogo fra tradizione e modernità, fra poetica della terra salentina e suo rinascimento. Così accanto alle collane storiche ne sono nate di nuove dedicate alla narrativa, alla poesia, alla world music. Kurumuny pratica un’editoria lenta, di qualità. Ogni libro rappresenta il frutto di un processo condiviso, un’opportunità unica di crescita e conoscenza per un’umanità nuova e in movimento.

Dettagli su www.kurumuny.it

Il Centro Studi Phoné, fondato nel febbraio del 2018 dal sociologo Stefano Cristante, dallo studioso di letteratura Simone Giorgino e dal regista e attore Simone Franco, è dedicato al più importante artista pugliese del Novecento, la cui opera di attore, scrittore, drammaturgo e cineasta costituisce un patrimonio di straordinaria importanza per la storia culturale, teatrale e letteraria del secolo scorso. Il Centro Studi si propone di diffondere e rileggere la produzione teatrale, cinematografica e letteraria di Carmelo Bene e di esplorare in profondità i suoi rapporti con i principali fermenti artistico-letterari del Novecento europeo, a partire dallo studio dei rapporti fra questo straordinario artista e la sua terra d’origine; e si propone, inoltre, di fornire anche ai più giovani e ai non specialisti gli strumenti necessari per una consapevole riscoperta della propria identità culturale.

L’Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce, diretta da Franco Ungaro, svolge attività permanente di formazione e perfezionamento per attori e attrici presso l’ex Convitto Palmieri di Lecce. In collaborazione con il Polo bibliomuseale e il Museo Castromediano di Lecce, realizza il progetto ‘Un teatro perBene’ finalizzato alla valorizzazione della figura e delle opere di Carmelo Bene attraverso seminari, pubblicazioni e convegni (il più importante si è tenuto nel 2021 a Copertino con una sessione di lavoro dedicata a ‘Carmelo Bene e altre eresie’. A Carmelo Bene è stato dedicato il booklet Amor morto pubblicato nel 2020 da Kurumuny.

 

Piergiorgio Giacchè

NOTA BENE

TITOLO: Nota Bene

AUTORE: Piergiorgio Giacchè

ANNO: 2022

COLLANA: Beniana

FORMATO: 16x22,5 cm.

ISBN: 9788898773268

PAGINE: 210

PREZZO: 16.00 euro

«Un’antologia finalmente vuol dire, alla lettera, “raccolta di fiori”, che – come si sa – sono un nonnulla rispetto alle Opere di Bene. Proporre ovvero portar fiori è appena un gesto di devozione, che ha senso solo se serve a confermare l’affezione e/o a rinnovare l’attenzione verso le opere e le operazioni di Bene.» [P.G.]

Questo libro è un’antologia di comunicazioni, conversazioni, articoli e appunti dedicati a Carmelo Bene dopo la sua morte, dal 2002 al 2022. È una raccolta di scritti “d’occasione” (ovvero tratti da convegni, conferenze, interviste, prefazioni e perfino programmi di sala) che nasce dall’esigenza di “vuotare il sacco” di una personale ostinazione e di una ininterrotta interrogazione. Mille domande che non si aspettano nessuna risposta “impossibile”, ma che testimoniano al contrario l’unica ricerca “possibile” che si può fare sull’arte e la parte di un genio del teatro: quella di sondare la sua alterità e rispettare la sua altezza, per poi cercare di far discendere dalla sua Eccezione le perpendicolari che accadono in ogni scena, ovvero le Regole che riguardano anche gli attori diversi da Bene e perfino gli spettatori divisi su Bene.

Illustrazione di copertina di Miguel Angel Valdivia.

Piergiorgio Giacchè (Perugia 1946) antropologo, ha condotto ricerche sulla devianza, sulla questione giovanile, sulla partecipazione politica e la politica culturale e, in particolare, sulla cultura teatrale contemporanea. Ha insegnato Antropologia del teatro e dello spettacolo all’Università di Perugia e attualmente è docente di Oralità e Performance presso la Scuola di specializzazione in Beni demo-etno-antropologici. È stato membro del comitato scientifico dell’International School of Theatre Anthropology diretta da Eugenio Barba. È stato, per volontà di Carmelo Bene, il primo presidente della sua fondazione postuma, “L’Immemoriale” (dal 2002 al 2005). Ha curato con Goffredo Fofi gli atti del convegno Per Carmelo Bene (Roma, 1995). Autore del saggio Carmelo Bene. Antropologia di una macchina attoriale (Milano 1997, II edizione 2007), ha pubblicato, fra l’altro, Una nuova solitudine (Roma, 1981), Lo spettatore partecipante (Milano, 1991), L’altra visione dell’altro. Una equazione fra antropologia e teatro (Napoli, 2004), Ci fu una volta la sinistra (Roma, 2013).

 

Alessio Paiano

DENTRO ’L MAL DE’ FIORI

Il poema impossibile di Carmelo Bene

TITOLO: Dentro ’l mal de’ fiori. Il poema impossibile di Carmelo Bene

AUTORE: Alessio Paiano

ANNO: 2022

COLLANA: Beniana

FORMATO: 16x22,5 cm.

ISBN: 9788895161310

PAGINE: 312

PREZZO: 18.00 euro

La prima lettura critica integrale, totalmente inedita, de ’l mal de’ fiori, ultima opera pubblicata in vita da Bene e unica prova destinata esclusivamente alla forma poetica.

 

’l mal de’ fiori, poema ‘eccessivo’ in tutti i sensi, dal contenuto al layout del volume, conferma la formula beniana del «rovinare le rovine», come aveva scritto in Lorenzaccio: non il disprezzo inflessibile nei confronti di un’intera tradizione letteraria – cosa che Bene ravvisa nelle nuove avanguardie, per questo automaticamente da lui accantonate – ma un dialogo inedito che prosegue il confronto già avvenuto coi grandi nomi del teatro o della letteratura (i vari drammi di Shakespeare, poi Pinocchio, l’Adelchi, ecc.).

L’anno di uscita del poema, il 2000, amplifica la provocazione sfacciata di un’opera dalle dimensioni anomale, apparentemente inaccessibile per il suo estremismo linguistico e gli infiniti riferimenti a opere del passato (con particolare riferimento alle arti figurative).

Per comprenderne l’operazione bisognerà rovesciare, per simmetria, un assunto dichiarato dallo stesso Bene: come da attore non ha mai smesso di essere poeta, così da poeta non smetterà i panni dell’attore, di cui il poema rappresenta l’ultimo lascito. Il lavoro proposto rappresenta il primo commento critico a un capolavoro assoluto della letteratura contemporanea, una chiave di accesso per gli appassionati e gli studiosi sia del genio beniano che della poesia in genere.

Il volume è organizzato in quattro sezioni così suddivise:

’l mal de’ fiori o poema dell’inorganico

Questa prima sezione introduttiva ripercorre la storia editoriale dell’opera, dalla sua ideazione fino alla sua completa realizzazione nel 2000. Fin da subito viene proposta una mappatura delle influenze poetiche e dello stile poetico dello scrittore, compiendo un confronto con le scritture precedenti di Bene e di altri autori a cui si ispirava. Si entra quindi nel testo vero e proprio con l’analisi del Proemio, in cui è da subito evidente il legame con la dottrina e la letteratura mistica, come avvenuto più volte nelle opere precedenti di Bene.

«Ahi l’amore! l’amore facchino»

Il secondo capitolo, il più corposo, è incentrato sul nucleo fondante del poema, cioè un progetto di riscrittura del Rigoletto di Giuseppe Verdi. Una volta analizzati i propositi dell’autore, inizia la sezione «Anatomie», un caso emblematico di mescolanza dei generi in cui Bene inserisce nozioni appartenenti al campo medico.

La celebrazione dell’inautentico

Nelle ultime sezioni del mal de’ fiori Bene chiude la sua versione di Rigoletto e apre una riflessione sull’arte figurativa, compiendo un vero e proprio percorso all’interno della storia dell’arte italiana.

Explicit

Quest’ultima sezione offre un’analisi dettagliata, verso per verso, della poesia finale del mal de’ fiori, che riassumendo e chiudendo il percorso ideato dall’autore, si può considerare l’ultimo lascito letterario di Carmelo Bene.

Illustrazioni di copertina di Alberto Giammaruco.

 

L’autore

Alessio Paiano è nato a Pavia nel 1992. Laureato in Lettere Moderne presso l’Università del Salento, la sua tesi di laurea triennale sulle varie edizioni di Pinocchio di Carmelo Bene è risultata vincitrice della I edizione del Premio Nazionale Campi Salentina dedicato agli studi sull’artista pugliese. Nel 2017 si laurea in Filologia Moderna con un’analisi filologico-esegetica del poema ’l mal de’ fiori, ultima opera edita dallo stesso autore nel 2000. Ha conseguito il master in Didattica dell’italiano lingua non materna (L2) presso l’Università per Stranieri di Perugia.

È segretario del Centro Studi Phoné, nato per lo studio e la diffusione dell’opera di Carmelo Bene. È stato redattore del Centro di Ricerca PENS dell’Università del Salento; suoi contributi sulla poesia contemporanea appaiono su vari litblog e riviste scientifiche. Vive a Torino, dove insegna.

CARMELO BENE

e altre eresie

a cura di

Franco Ungaro

TITOLO: Carmelo Bene e altre eresie

CURATORE: Franco Ungaro

ANNO: 2022

COLLANA: Pensieri meridiani | 09

FORMATO: 16x22,5 cm.

ISBN: 9788898773688

PAGINE: 184

PREZZO: 15.00 euro

Quali le domande e le sfide che Carmelo Bene continua a lanciarci? E quali domande possiamo rivolgere a Carmelo Bene, se assumiamo il punto di vista del Sud? Cosa rappresentano il Sud e il Salento nel suo immaginario? E ha senso oggi interrogarlo con questa prospettiva? Cos’è il Sud del Sud dei santi? Quali i punti di contatto tra Carmelo Bene e la schiera degli eretici meridionali? E chi sono gli eretici meridionali?

Su questi interrogativi si è tenuta a Copertino (Le) l’1 novembre 2021, una sessione di lavoro “Carmelo Bene e altre eresie” nell’ambito dell’incontro seminariale “Che fare del Sud?” che ha permesso di scoprire traiettorie comuni o parallele, connessioni sorprendenti e inedite di Carmelo Bene con figure eretiche del Sud: Franco Cassano, Vittorio Bodini, Ernesto de Martino, Vittore Fiore e i tanti eretici espressi dalla cultura meridionale.

Questo volume raccoglie gli stimolanti e originali interventi di Francesco Ceraolo, Franco Chiarello, Stefano De Matteis, Antonio Errico, Piergiorgio Giacchè, Simone Giorgino e Franco Vitelli. A questi si aggiungono sei interviste di Franco Ungaro a Goffredo Fofi, all’attore Roberto Latini, agli artisti Luigi Presicce, Orodè Deoro e Miguel Angel Valdivia, al collaboratore e amico di Carmelo, Matteo Bavera, tutte personalità che nel loro percorso in forme e tempi diversi hanno incrociato Carmelo Bene e con le quali si è dialogato anche sull’idea di una possibile/impossibile eredità artistica.

Nella consapevolezza di come non si è ancora ragionato abbastanza su Carmelo Bene e il Sud e non sia ancora emerso un comune ritrovarsi sull’idea di “Sud eretico”, altro dalle convenzioni usate e abusate della questione meridionale, inchiodate tutte ai paradigmi dello sviluppo e del sottosviluppo, del Nord tecnologico e del Sud arretrato, delle maggioranze e delle minoranze; questo volume rappresenta un’“autobiografia collettiva”, uno scambio sincero di doni e di esperienze da custodire nel tempo e nel tempio, dove le parole, le conoscenze, le intuizioni e le visioni degli uni vengono condivise ed elaborate dagli altri, come una consegna di testimone fra generazioni, come una consapevolezza nuova sulle sfide che attendono il Sud e che saranno soprattutto sfide culturali.

Illustrazione di copertina di Samuel Mele.

Il curatore

Franco Ungaro vive a Lecce. È stato direttore dei Cantieri Teatrali Koreja sino al marzo 2015. Nel 2016 è stato incaricato come consulente internazionale del Teatro Nazionale Macedone e consulente artistico del Teatro San Domenico di Crema. Attualmente dirige l’Accademia Mediterranea dell’Attore con la quale realizza progetti di formazione, produzione e promozione per e con le giovani generazioni.

Oltre a numerosi articoli su quotidiani e riviste come «Nuovo Quotidiano di Puglia», «La Gazzetta del Mezzogiorno», «Corriere del Mezzogiorno», «Hystrio», «Il manifesto», ha pubblicato Dimettersi dal Sud (2006), Lecce sbarocca (2011), Vado a Lecce (2015), A Est del palcoscenico (2021).

I Carabinieri del N.A.S. CC di Taranto nel primo quadrimestre del 2022, nell’ambito dei controlli eseguiti nei vari settore della Specialità hanno ottenuto i seguenti risultati, oltre alla sostenuta attività di Polizia Giudiziaria:

  • eseguiti in totale 295 controlli dei quali 65 non conformi (il 23%); il 55 % ha interessato il settore sanitario;
  • accertate 72 violazioni di carattere amministrativo e segnalate 50 persone alle Autorità preposte; contestate sanzioni per un valore totale di 18.510.66 €;
  • eseguiti sequestri di strutture, alimenti e capi di bestiame, dispositivi medici e farmaci per un valore complessivo di 2.577.992 €;carabinieri_NAS_sequestro_mascherine.png

Nell’ambito dei controlli finalizzati al contenimento della pandemia nel corso,  una  farmacista priva di vaccinazione veniva segnalata alla competente autorità sanitaria,  nonché sequestrati nr. 320 dispositivi di protezione individuale, poiché sprovvisti di certificazione. Sono state elevate n. 7 violazioni amministrative   per il mancato possesso del cd “Green pass”.

Nell’ambito dei controlli finalizzati alla verifica della genuinità dei prodotti e alla repressione delle frodi alimentari, presso aziende di deposito, confezionamento e produzione di alimenti è stato eseguito sequestro cautelativo sanitario di  Litri 420 di sostanza oleosa.  Inoltre, per il tramite del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione della Asl brindisina,  è stata  disposta la sospensione di nr. 6 imprese alimentari poiché caratterizzate da gravi carenze igienico- sanitarie e strutturali, per un valore di 2.000.000 €.

Nell’ambito dei controlli finalizzati al benessere degli animali da reddito, l’attività dei Militari del N.A.S.  svolta in collaborazione con il Servizio Veterinario dell’ASL di Brindisi presso un’azienda agricola del brindisino,   si è concretizzata con il  Blocco Ufficiale ed il divieto di movimentazione dell’intero bestiame pari a 113 animali della specie caprina, sospendendo quindi l’attività zootecnica.

Nell’ambito dei controlli finalizzati alla tutela dei “Non fumatori”,  è stata disposta la chiusura di nr. 1 attività di rivendita di sigarette elettroniche per  mancanza dei titoli  autorizzativi. Il valore della struttura ammonta a circa  200.000 €.

Nel periodo delle festività pasquali, sono stati eseguiti controlli finalizzati alla repressione della macellazione clandestina di ovi caprini, accertando la detenzione presso azienda zootecnica ed esercizi di rivendita, di capi di bestiame privi di certificazione sanitaria, contestando violazioni amministrative pari a 3.000,00 € e sottoponendo a sequestro sanitario 150 Kg di prodotti carnei. È stata disposta la sospensione di nr. 6 imprese alimentari poiché caratterizzate da gravi carenze igienico- sanitarie e strutturali, per un valore di 2.000.000 €.

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Svolta nelle indagini sulla morte del mesagnese Carlo Giannini ammazzato a Sheffield, nel South Yorkshire. La polizia ha effettuato un arresto. Si tratta di un 18enne di Sheffield che è stato arrestato ieri, mercoledì 18 maggio, perché sospettato di una serie di reati. Uno di questi è l’omicidio del Giannini.

Confermato dalla polizia la morte per accoltellamento con un solo fendente. Attualmente il giovane, di cui non sono state rese note le generalità, è in custodia della polizia. “Le indagini sono in ancora corso e i detective sono ansiosi di parlare con altri testimoni che potrebbero aver visto o sentito qualcosa che potrebbe aiutarli a portare a spiegare la morte di Carlo”, hanno spiegato gli investigatori in una nota stampa diffusa nella tarda serata di ieri. La polizia ha pubblicato anche delle immagini di una telecamera di video sorveglianza riprese nella notte di mercoledì scorso, 11 maggio, in cui si vede Carlo entrare nel Manor Fields Park, in quelli che potrebbero essere i momenti che hanno preceduto la sua morte. La foto è stata scattata alle 11,05 circa. “Se qualcuno crede di aver visto Carlo in giro a quest'ora ed ha visto dove è andato o chiunque altro era nella zona in quel momento ci farebbe piacere avere ulteriori informazioni”, hanno aggiunto i poliziotti nel comunicato. nella giornata di martedì scorso i familiari della vittima, che sono presenti sul posto, si sono sottoposti alla procedura del riconoscimento della salma del proprio congiunto. Un momento particolare e doloroso per loro poiché hanno perso improvvisamente, e in maniera così tragica, un fratello e un cognato di soli 34 anni.  Invece, nella giornata di ieri i familiari hanno effettuato, con la polizia del South Yorkshire, un sopralluogo nel Manor Fields Park, fuori City Road, dove è stato rinvenuto, il 12 maggio scorso, il corpo del Giannini.

Su questa vicenda c’è da registrare un appello che ha lanciato la signora Rosalba, mamma di Carlo, sui social per quelle cose che in queste ore, per loro tragiche, si stanno dicendo o scrivendo: “Ogni parola falsa è una pugnalata a un cuore ferito”. Il 34enne Carlo Giannini viveva ormai da diversi mesi in Inghilterra, dove svolgeva la professione di pizzaiolo in un locale di Sheffield, nel South Yorkshire. Nel dicembre del 2020 si era stabilito in Germania, a Titisee-Neustadt, dove aveva aperto una pizzeria insieme al fratello Stefano e alla cognata Valentina.

giannini_carlo_mentre_entra_nel_parco_1.jpg

Un uomo di 18 anni di Sheffield è stato arrestato oggi (mercoledì 18 maggio) con l'accusa di una serie di reati. Uno di questi è l'omicidio. Rimane in custodia di polizia in questo momento. L'indagine è in corso e gli investigatori sono desiderosi di parlare con altri testimoni che potrebberoaver visto o sentito qualcosa che potrebbe aiutarli in vista della morte di Carlo. Stanno rilasciando questa immagine della CCTV dellanotte di mercoledì scorso (11 maggio) che mostra Carlo che entra nel Manor Fields Park in quelli che potrebbero essere i momenti precedenti la sua morte. La foto è stata scattata intornoalle 23:05. Se qualcuno crede di aver visto Carlo in questo periodo ha visto dove è andato o chiunque altro nella zona in quel momento vicino a lui ci farebbe piacere avere tue notizie".

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