Redazione

Nonostante i problemi causati dalla siccità e dagli alti costi di produzione tornano sulle tavole del 1° maggio le fave Made in Italy con una produzione di alta qualità a prezzi peraltro contenuti, grandi protagoniste dei tradizionali picnic dei pugliesi, soprattutto in abbinamento con pane e pecorino. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia che per il weekend della Festa del lavoro ha organizzato iniziative nei mercati di Campagna Amica a Lecce, Taranto e Brindisi con l’arrivo degli speciali cestini con i prodotti primaverili, per quanti non intendono quest’anno rinunciare alla consueta scampagnata nel verde, compresi veri e propri kit di carne per le grigliate.

Quest’anno la produzione di fave ha subito un lieve calo a causa dei problemi climatici – spiega Coldiretti Puglia – con la morsa della siccità che incombe e i costi schizzati alle stelle per la produzione, ma i prezzi sono rimasti più che accessibili, tra 2 e 3 euro al chilo, nonostante peraltro i rincari dei costi legati alla guerra in Ucraina pesino sui bilanci delle aziende ortofrutticole tricolori.

Un prodotto ricco di proteine, fibre, vitamine (A, B, C, K, E, PP) e sali minerali – ricorda la Coldiretti regionale - che ha una riconosciuta azione di drenaggio dell’apparato urinario e tra i legumi è il meno calorico: per 100 grammi di fave fresche l’apporto energetico è di sole 37 chilocalorie.

Per garantirsi acquisti di qualità, il consiglio della Coldiretti è di accertarsi che il baccello delle fave sia turgido, di colore brillante e senza macchie, lucido e di forma regolare. Ad autenticarne la qualità e, in particolar modo, la freschezza, è – rileva la Coldiretti Puglia – lo schiocco che deve fare il baccello quando lo si spezza.

L’abbinamento ideale è quello con il pecorino – sottolinea la Coldiretti Puglia – irrinunciabile in molte zone, con la scelta per l’abbinamento con le fave può essere soggettiva, ma i preferiti sono il pecorino romano “con la goccia” o quello semistagionato da tavola, meno saporito ma più dolce al palato.

Acquistare formaggio Made in Puglia è importante anche per sostenere la sopravvivenza dei 4mila pastori duramente colpiti dai rincari dei costi di produzione legati alla guerra in Ucraina, con un calo dei redditi stimato in oltre il 50%, secondo l’analisi Coldiretti su dati Crea.

A rischio c’è un mestiere ricco di tradizione molto duro che garantisce la salvaguardia di ben 38 razze a vantaggio della biodiversità e che si prende cura di circa 6 milioni di pecore da nord a sud della Penisola anche attraverso tradizioni millenarie come la transumanza proclamata patrimonio culturale immateriale dell’umanità l’11 dicembre 2019.

Se negli anni Sessanta a fare da tavola alle buone pietanze della scampagnata – continua la Coldiretti Puglia – era un rigoroso plaid a scacchi oggi si utilizza una pratica valigetta che al suo interno contiene tavolino e sedioline pronte all’uso con piccoli e semplici gesti.​ Il tradizionale cestino porta vivande realizzato in vimini adesso ha lasciato il posto ad una più moderna borsa frigo che mantiene al fresco e al sicuro i cibi preparati da casa. A cambiare sono anche posate, piatti e bicchieri che in un picnic moderno sono assolutamente biodegradabili – conclude Coldiretti Puglia - mentre prima si era costretti a portarsi da casa stoviglie pesanti e sicuramente molto più ingombranti.

Ancora un’auto contromano che viaggia lungo la statale 7, in territorio di Mesagne. Questa volta sono stati evitati incidenti grazie al pronto intervento dei carabinieri della locale stazione che hanno bloccato un’anziana signora che era alla guida della propria autovettura e viaggiava contromano nella direzione Brindisi-Taranto. I militari sono intervenuti per evitare un grave incidente stradale. I fatti si sono verificati qualche giorno fa, quando alla sala operativa dei carabinieri è giunta la segnalazione, da parte di automobilisti, che un’auto stava viaggiando in senso contrario a quello consentito sulla trafficatissima statale 7.

In breve tempo le gazzelle dei carabinieri hanno raggiunto l’importante arteria viaria e, in effetti, hanno notato l’auto segnalata condotta da una signora anziana che stava viaggiando in senso contrario a quello di marcia. I militari hanno immediatamente bloccato il flusso di auto, per evitare sinistri, e fermato l’auto condotta dalla signora. Una volta messa fatto posteggiare il mezzo in una piazzetta di sosta e messo in sicurezza la statale è stato riaperto il traffico veicolare. Poi gli uomini della Benemerita hanno controllato i documenti della signora riscontrando che la patente era scaduta e non era stata rinnovata. Pertanto hanno ritirato il documento e hanno contestato alla donna le violazioni commesse al codice della strada. Non è la prima volta che nel tratto di strada interessato sono state bloccate auto che viaggiavano in senso contrario a quello di marcia. In qualche occasione, purtroppo, questo errore è costato la vita ai conducenti dei mezzi.

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L’ufficio alle Politiche giovanili della città di Mesagne ha messo in campo una serie di progetti utili a formare i giovani e inserirli, già operativi, nel mondo del lavoro. È questa, infatti, la missione del giovane consigliere comunale delegato alle Politiche giovanili, Vincenzo Sicilia, di 26 anni, che ben comprende il disagio sociale dei suoi coetanei. Per questo motivo ha promosso una serie di iniziative alcune delle quali già partite e altre che prenderanno il via nelle prossime settimane.

Dalla partecipazione ai bandi del servizio civile a quelli per la digitalizzazione. Inoltre, nelle prossime settimane sarà emanato un bando per la gestione di uno sportello lavoro. Intanto, in questi ultimi giorni, Sicilia sta lavorando, in sinergia con gli uffici comunali competenti, per fare partire gli stage formativi per l’inclusione lavorativa dei giovani mesagnesi. “L’obiettivo anche quest’anno – ha spiegato il consigliere delegato – è di promuovere occasioni che mirano all’autonomia”.

La delega alle Politiche giovanili, affidata dal sindaco Toni Matarrelli a Vincenzo Sicilia, ha permesso un nuovo dialogo tra le due più importanti realtà giovanili mesagnesi: i laboratori urbani Lab Creation e Salento Fun Park. Naturalmente il punto focale delle politiche giovanili è la realizzazione di percorsi di formazione e accompagnamento dei ragazzi alla vita adulta. Per questo motivo il Comune da tre anni partecipa al bando per il servizio civile universale e dall’anno scorso anche a quello digitale. “Con questi progetti abbiamo coinvolto circa 40 ragazzi – ci ha detto con soddisfazione il consigliere -. Siamo stati capaci di dare un’opportunità di partecipazione attiva, di formazione e di inserimento lavorativo a tanti miei coetanei. Nelle prossime settimane – ha proseguito - verrà emanato un avviso pubblico per la gestione di uno sportello lavoro che attraverso la formazione e l’orientamento potrà prevenire uno dei più importanti fattori di disagio sociale: la mancanza di lavoro. Lo sportello avrà, quindi, il compito di far incontrare la domanda con l’offerta lavorativa e formativa”.

Lo scorso anno le politiche giovanili sono state protagoniste anche dei progetti “Bellezza e legalità” e “Cuore Sotterraneo”, finanziati dalla Regione Puglia.  In questa progettualità è stata inserita l’opera artistica di Millo, realizzata in piazza dei Commestibili, e il videomapping proiettato in piazza Orsini la scorsa estate. I progetti hanno come obiettivo di rendere la cittadinanza consapevole dei grandi tesori di Mesagne attraverso un linguaggio che parli soprattutto ai giovani. “Quanto fatto finora è solo l’inizio di una lunga strada”, ha precisato Sicilia -. I Comuni hanno pochi fondi a disposizione, per questo motivo ci sforziamo ogni giorno per intercettare forme pubbliche di finanziamento per realizzare momenti di formazione per i giovani e accompagnarli verso l’età adulta”.

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Sospensione del servizio Usca, Lopalco (Articolo Uno): “Scelta incomprensibile. Interrogazione in Regione per chiedere la proroga del servizio”.

La sospensione del servizio delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) a partire dal 1 maggio, in un momento in cui la circolazione virale non mostra alcun segno di significativa riduzione, è una scelta gravissima e ingiustificabile. Quello delle Usca è un servizio faticosamente messo in piedi nel 2020 per far fronte al Covid ed ha dimostrato in questo lungo periodo la sua fondamentale importanza, sia dal punto di vista dell’efficacia che della tempestività dell’assistenza offerta ai cittadini. Per questo ho deciso di depositare un’interrogazione in Consiglio regionale rivolta all’Assessore al ramo per comprendere i motivi che hanno portato a tale decisione e chiedere:

1.      se sussistono i presupposti per la cessazione del servizio nonostante il livello di contagi.

2.      se in ragione della cessazione del servizio sono state attivate tutte le procedure atte a riorganizzare il lavoro dei medici di base, del Servizio 118 e dei Pronto Soccorso Ospedalieri che dovranno far fronte dal primo maggio a tutte le incombenze di gestione dei pazienti Covid, sino ad oggi gestite dalle USCA.

3.      Se si intende usufruire della proroga concessa dal Ministero - e dalle relative risorse messe a disposizione dal Governo - per garantire il servizio sino al 30.06.2022.

La mancata proroga di questo servizio rischia di creare un vuoto assistenziale che la Puglia non deve e non può permettersi. Rivolgo pertanto un appello all’Assessore Palese e al Presidente Emiliano affinché si arrivi ad una soluzione ragionevole ed oggettiva per il bene dei pugliesi, soprattutto in un momento di passaggio importante alla riorganizzazione dell’assistenza territoriale in cui sarebbe davvero inconcepibile dissolvere il patrimonio di professionalità e capacità organizzative dei tanti giovani medici che hanno con passione e abnegazione mantenuto in piedi il servizio.

                          Pier Luigi Lopalco

                          Consigliere regionale Articolo Uno

Intorno alle ore 12 di oggi, le Volanti sono intervenute presso il supermercato MD del rione Bozzano di Brindisi dove i dipendenti avevano notato un uomo di circa 45 anni che si aggirava con fare sospetto tra gli scaffali espositori ed era stato notato mentre nascondeva qualcosa nella borsa che aveva al seguito. Accortosi di essere stato notato, l'uomo aveva tentato di allontanarsi. All'arrivo degli equipaggi dell'UPGSP della Questura lo sconosciuto, successivamente identificato, era stato fermato a pochi metri fuori dal supermercato in quanto era riuscito ad attraversare i sistemi di sicurezza che non avevano segnalato anomalie. L'atteggiamento dell’uomo aveva indotto gli operatori di Polizia  a procedere ad una perquisizione che permetteva di rinvenire nella borsa alcuni oggetti rubati dagli espositori per un valore commerciale di circa 15 Euro nonché un bisturi utilizzato verosimilmente per rimuovere le "linguette" anti taccheggio. Nonostante il valore commerciale della merce asportata, il responsabile del punto vendita aveva manifestato l'intenzione di denunciare il fatto. Alla luce dei fatti accertati, l’uomo veniva indagato a piede libero per furto aggravato e per porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Gli oggetti rubati sono stati restituiti al responsabile del Supermercato; il bisturi è stato sottoposto a sequestro.

Il Ministero della Salute, avvalendosi dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione, ha spedito le "Comunicazioni di avvio del procedimento sanzionatorio" per inosservanza dell'obbligo vaccinale da parte dei soggetti che hanno compiuto il 50° anno di età (cittadini italiani residenti o cittadini di altri stati europei residenti nel nostro territorio, oppure stranieri in possesso di permesso di soggiorno).

La sanzione amministrativa pecuniaria di € 100 è prevista per tutti coloro che NON abbiano iniziato il ciclo vaccinale primario al 1° Febbraio 2022 o che - alla stessa data – NON l'abbiano completato nel rispetto dei termini o che non abbiano ricevuto la dose booster di richiamo entro i termini previsti dal Decreto Legge 1/2022.

E se qualcuno ha avuto il Covid oppure ha effettuato il richiamo/dose booster il 2 Febbraio 2022? Anche loro hanno ricevuto la “Comunicazione di avvio del procedimento sanzionatorio”.

In questi giorni la segreteria provinciale Uila cerca di rispondere a quelle che sono le sconcertanti richieste di numerosi cittadini che ancora increduli, si sono visti recapitare al proprio domicilio delle sanzioni per non aver rispettato l’obbligo vaccinale. Quando in realtà, come da relativa documentazione ASL, non risulta essere affatto cosi.

La loro unica colpa è quella di non essere riusciti a prenotare la dose booster  il primo Febbraio 2022, ma entro e non oltre lo stesso mese solare. Oppure aver avuto il Covid e di conseguenza esenti ( al momento ) dalla terza dose.

Sembra che l'ente preposto a decidere i termini entro i quali andava espletata la terza dose non abbia tenuto conto di quelli che invece sono i tempi burocratici e organizzativi della macchina sanitaria pugliese, che purtroppo non collimano affatto con quelli prettamente legislativi ed esecutivi del governo.

 E ancora meno con quelli dell'Agenzia dell'Entrate, che d'altronde è solo un mezzo di cui si sta avvalendo il Ministero della Salute per mettere in atto le sanzioni previste "nei confronti dei soggetti INADEMPIENTI all'obbligo vaccinale previsto per la prevenzione dell'infezione da Sars-Cov-2". Che, ribadiamo, non è il caso dei nostri assistiti.

Per secoli abbiamo cercato il modo di proteggerci da virus e batteri attraverso il vaccino, senza tener conto che a causa di esso non ci saremmo protetti dall’Agenzia dell’Entrate - Riscossione.

Uila Federazione Territoriale Brindisi

Federica Polito

Ivano Piccione

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Secondo l'ultimo report a cura dell'Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, dal 27 dicembre 2020 al 27 aprile 2022 sono state somministrate 930.871 dosi di vaccino, di cui 342.146 prime dosi, 331.797 seconde dosi, 256.284 terze dosi e 644 quarte dosi; mediamente, sono state somministrate 2.036,9 dosi per giornata di vaccinazione.

Il 63,1% (587.554) delle dosi è rappresentato da Pfizer, il 23,7% (220.162) da Moderna, il 9,2% (86.097) da AstraZeneca, il 2,7% (24.876) da Pfizer pediatrico, l'1,3% (12.098) da Janssen (Johnson&Johnson) e lo 0,01% (84) da Novavax. Il dato delle prime dosi risulta così distribuito: il 53,2% a persone al di sotto dei 60 anni; il 24,9% agli anziani; il 12,1% ai soggetti fragili; il 3,9% al personale sanitario; il 2,6% al personale scolastico; l’1% alle forze dell'ordine; il 2,3% ad altre categorie. Questa la distribuzione delle seconde dosi: per il 54,8% ai soggetti al di sotto dei 60 anni; per il 26,1% agli anziani; per il 10,3% ai soggetti fragili; per il 3,9% al personale sanitario; per il 2,4% al personale scolastico; per l'1% alle forze dell'ordine; per l'1,5% alle altre categorie. Questa, infine, la distribuzione delle terze dosi: il 28,9% agli anziani; il 49,8% a persone al di sotto dei 60 anni; il 10,7% ai soggetti fragili; il 3,4% al personale sanitario; l'1,2% al personale scolastico; lo 0,9% alle forze dell'ordine; il 5,1% alle altre categorie.

Fino al 27 aprile i residenti o domiciliati in provincia di Brindisi vaccinati con la prima dose sono 335.045, di questi 320.805 con la seconda dose e 242.826 con la terza dose, con una copertura vaccinale pari rispettivamente al 90,8%, all'87% e al 70,2%. Sono 757 i residenti che hanno ricevuto la quarta dose. La copertura vaccinale con la prima dose relativa ai residenti con più di 80 anni di età è pari al 98,8%, al 96,9% per il ciclo completo e all'84,7% per la terza dose. I residenti di età compresa tra 5 e 11 anni vaccinati con prima dose risultano essere 12.938 per una copertura vaccinale pari al 56,7%.

Sono 127.004 le dosi erogate finora dai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, di cui 54.251 (42,7%) in ambito ambulatoriale. Il 17,5% (22.229) delle dosi è stato somministrato a soggetti over 80, il 24,5% (31.143) a soggetti della fascia di età 70-79 anni, il 24,3% (30.823) a soggetti con età tra 60 e 69 anni e il 33,7% (42.806) a soggetti sotto i 60 anni. I soggetti fragili rappresentano la categoria a rischio vaccinata prevalentemente dai medici di famiglia (70.381; 55,4%), seguita dai soggetti con età superiore a 60 anni (30.869; 24,3%), dai soggetti sotto i 60 anni (9.585; 7,5%) e da altre categorie (16.169; 12,7%).

Dati del giorno: 29 aprile 2022

4.223
Nuovi casi
23.955
Test giornalieri
2
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.490
Provincia di Bat: 280
Provincia di Brindisi: 457
Provincia di Foggia: 576
Provincia di Lecce: 756
Provincia di Taranto: 609
Residenti fuori regione: 38
Provincia in definizione: 17
105.118
Persone attualmente positive
558
Persone ricoverate in area non critica
27
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.062.351
Casi totali
10.526.882
Test eseguiti
948.975
Persone guarite
8.258
Persone decedute

Innovazione e approccio multidisciplinare: la Chirurgia generale del Camberlingo centro di riferimento per la formazione professionale. 

L'Unità operativa complessa di Chirurgia generale dell'ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana, diretta da Giovanni Bellanova, si conferma centro d'eccellenza nel trattamento di patologie ad alta complessità con l'utilizzo di tecniche innovative e mininvasive. I punti di forza della struttura sono rappresentati dall'approccio multidisciplinare e dall'attenzione per la formazione professionale. 
“In particolare, per il trattamento della patologia erniaria – spiega Bellanova - siamo candidati come centro training della Scuola di chirurgia della parete addominale di una nota società scientifica nazionale: la procedura è in via di definizione. Nel 2021 – prosegue - sono state oltre 60 le resezioni del colon retto, per patologia neoplastica e non, effettuate con chirurgia laparoscopica e sono state trattate, con tecnica mininvasiva, anche le malattie del giunto gastroesofageo e i tumori dello stomaco. Dal 2019 sono stati asportati anche 6 tumori voluminosi e rari del retro peritoneo, della parete toracica, della milza e del pancreas, il più grande dei quali superava i 15 chili di peso. I pazienti oncologici sono gestiti in collaborazione con il team dell'Uoc di Oncologia medica, diretta da Palma Fedele, in un'ottica multispecialistica grazie al Gicof, il gruppo interdisciplinare Chirurgico-Oncologico di Francavilla”. 
Un’altra collaborazione importante è quella creata col Gruppo multidisciplinare terapeutico (Gmt), istituito con l'Unità operativa complessa di Medicina interna, diretta da Giovanni Mileti, e con la Farmacologia clinica. “Chi si sottopone a interventi di chirurgia maggiore – continua Bellanova - viene gestito, oltre che dal Gmt, in collaborazione con l'Unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione, diretta da Pietro Fedele, e con la Fisioterapia del presidio”. La prossima apertura della Terapia intesiva del Camberlingo consentirà di aumentare il numero dei pazienti con patologie maggiori trattabili a Francavilla. “La nostra chirurgia – prosegue il direttore - si occupa di tutte le patologie di media chirurgia come gli interventi di colecistectomia, ricostruzione di parete e il trattamento delle malattie proctologiche, molto frequenti nella popolazione”.
Il complesso di queste attività ha permesso alla chirurgia francavillese di essere la sede di corsi di formazione professionale sulla chirurgia delle ernie, dei laparoceli e dei disastri di parete addominale, riservati a chirurghi provenienti dall’intera penisola che studiano le tecniche di intervento adottate al Camberlingo. A Francavilla, inoltre, sono stati attivati percorsi accreditati Ecm in collaborazione con l’ufficio Formazione della Asl e centri di riferimento regionale e nazionale, come il Perrino di Brindisi, il Vito Fazzi di Lecce, il Policlinico di Bari, il policlinico Gemelli e l'Umberto I di Roma, l’ospedale Maggiore di Bologna e quello di Benevento. Diverse scuole di specializzazione chirurgica hanno chiesto al reparto di ospitare i propri specializzandi per sessioni di formazione tecnica. Tutti i medici dell'équipe hanno svolto la formazione pratica in Chirurgia d'urgenza, seguendo corsi accreditati a livello nazionale: nel 2022, poi, sarà la volta della formazione in Chirurgia mininvasiva. 
“Con grande soddisfazione, siamo stati accreditati – conclude Bellanova - come Uoc convenzionata con la scuola di specializzazione di Chirurgia generale della facoltà di Medicina dell’Università di Bari ed è stato accettato, in fase di pubblicazione su una rivista internazionale, un lavoro scientifico in cui è descritto il nostro modello organizzativo per la gestione degli interventi chirurgici durante la pandemia”.

A conclusione del progetto europeo +Resilient, co-finanziato dal Programma Interreg Med, è stata sottoscritta una lettera di intenti tra Anci e Comune di Brindisi con l’impegno a proseguire nella collaborazione attivata nell’ambito del progetto.

La lettera è stata firmata dal capo ufficio Studi Anci, Paolo Testa, e dal consigliere del Comune di Brindisi con delega a Palazzo Guerrieri, Giulio Gazzaneo, e sottolinea i risultati positivi della collaborazione che ha consentito di supportare con attività di ricerca, valutazione e monitoraggio le iniziative di innovazione sociale e sviluppo locale del Comune, a partire dal Laboratorio di Innovazione Urbana.

Il report e tutti i materiali relativi alla collaborazione condotta da Anci e Comune di Brindisi, nell’ambito di questo progetto, sono disponibili sul sito dedicato: www.ricercazionepalazzoguerrieri.org.

Le iniziative del Comune in materia di innovazione sociale e sviluppo locale proseguono con diverse iniziative tra cui il progetto “Case di Quartiere”, e il progetto Appia 2030 (quest’ultimo sviluppato nell’ambito del Progetto Anci “Mediaree”).

“Con questa lettera  - dichiara il consigliere Giulio Gazzaneo - suggelliamo un rapporto di proficua collaborazione del Comune con Anci.

Brindisi, a partire dal lavoro svolto da Palazzo Guerrieri, si conferma un punto di riferimento nazionale sui temi dell’innovazione sociale, percorso su cui vogliamo continuare ad investire, supportati anche da questi rapporti istituzionali”.

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