Redazione
CONSUMO SUOLO: COLDIRETTI PUGLIA, MANGIATI ALTRI 818 ETTARI SONO IN TOTALE OLTRE 158MILA
CONSUMO SUOLO: COLDIRETTI PUGLIA, MANGIATI ALTRI 818 ETTARI SONO IN TOTALE OLTRE 158MILA; CRESCE RISCHIO IDROGEOLOGICO
Solo gli impianti fotovoltaici a terra hanno già mangiato oltre 758 ettari
Il consumo di suolo in Puglia accelera con altri 818 ettari mangiati, raggiungendo un totale di 158.628 ettari sottratti dall’abbandono e dalla cementificazione, ma anche dagli impianti fotovoltaici a terra. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, sulla base dei dati ISPRA sul consumo di suolo, con i pannelli fotovoltaici a terra che hanno già ‘mangiato’ 758 ettari.
Nel 2024 risultano consumati in Puglia a Bari 37.306 ettari, nella BAT 10.660, a Brindisi 19.714, a Foggia 28.310, Lecce 39.093 e a Taranto 23.544 ettari, uno scenario aggravato – aggiunge Coldiretti Puglia – dai cambiamenti climatici in atto. A questa situazione – sottolinea la Coldiretti regionale - non è certo estraneo il fatto che negli ultimi 50 anni è scomparso quasi 1 terreno agricolo su 3 (-30%) con la superficie agricola utilizzabile a causa dell’abbandono e della cementificazione che rende le superfici impermeabili. Per questo – continua la Coldiretti Puglia – va difeso il patrimonio agricolo e la disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività nelle campagne.
Il consumo di suolo agricolo a causa degli impianti di fotovoltaico a terra, tra l’altro, minaccia il futuro alle nuove generazioni di agricoltori, con la multifunzionalità energetica che va sviluppata come attività integrata alla coltivazione e all’allevamento, sino a un massimo del 5% della superficie dell’azienda, da realizzare direttamente dagli agricoltori e in aree marginali.
La situazione è aggravata dai cambiamenti climatici che ogni anno fanno perdere fette importanti di produzione, a causa di siccità, grandinate, gelate, tornado e nubifragi, con il rischio di dissesto idrogeologico che interessa 230 su 257 i comuni pugliesi e a pagarne i costi – segnala Coldiretti Puglia – oltre ai cittadini residenti soprattutto nelle aree rurali, sono proprio le 11.692 imprese che operano su quei territori. Il rischio idrogeologico, con differente pericolosità idraulica e geomorfologica, riguarda – rileva Coldiretti Puglia – il 100% dei comuni della BAT, il 95% dei territori di Brindisi e Foggia, il 90% dei comuni della provincia di Bari e l’81% dei comuni leccesi e sono 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni
Occorre accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo attesa da quasi un decennio e che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio, ma sono anche necessari – conclude Coldiretti - interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini per l’acqua piovana in modo da raccoglierla quando è troppa e usarla quando serve in modo da gestire gli effetti dei cambiamenti climatici e aumentare la capacità produttiva.
|
Provincia |
Suolo consumato 2023 (HA) |
Suolo consumato 2023 (HA) |
|
Foggia |
28.149 |
28.310 |
|
Bari |
37.170 |
37.306 |
|
Taranto |
23.432 |
23.432 |
|
Brindisi |
19.59 |
19.714 |
|
Lecce |
38.857 |
39.093 |
|
Barletta-Andria-Trani |
10.618 |
10.660 |
|
PUGLIA |
157.820 |
158.628 |
* Elaborazione Coldiretti Puglia su fonte dati Report ISPRA sul consumo di suolo 2024.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
VALTUR. Anticipo serale al sabato tra Brindisi e Forlì
Uno degli anticipi del settimo turno di Serie A2 andrà in scena al PalaPentassuglia, dove i padroni di casa proveranno a continuare l’ottimo inizio di campionato ospitando la Unieuro Forlì, desiderosa d’altro canto di chiudere la serie negative di quattro sconfitte consecutive ed una sola vittoria ottenuta finora nel match interno contro Ruvo di Puglia.
Palla a due in programma sabato 25 ottobre alle ore 20:30 al PalaPentassuglia di Brindisi.
Biglietti in vendita a partire da €14 al New Basket Store, Corso Garibaldi 29 (martedì 09:30-13:00; 16:45-20:15, mercoledì 09:30-13:00; 16:45-18:15), online sul sito www.vivaticket.it, punti vendita Vivaticket abilitati sul territorio e al botteghino del palasport con apertura 90 minuti prima della palla a due.
Si informa che i tagliandi sono nominativi e non cedibili a terzi. All'ingresso del palasport sarà dunque necessario presentare il biglietto e un documento di identità valido, che sarà richiesto dal personale di controllo.
Diversi ex della partita nelle due rispettive squadre: Raphael Gaspardo è stato protagonista ai massimi livelli in Italia e in Europa per tre stagioni in biancoazzurro dal 2019 al 2022 in oltre cento le presenze in competizioni di Legabasket Serie A e Basketball Champions League; Demonte Harper è stato un giocatore biancoazzurro nella stagione 2014/15, allenato da coach Piero Bucchi, raggiungendo i quarti di finale playoff; Todor Radonjic, attuale capitano Valtur Brindisi, è stato in forza dal 2022 al 2024 alla Pallacanestro Forlì, con cui ha terminato al primo posto la regular season in entrambe le annate.
Assente in casa Valtur Brindisi, Andrea Mabor Dut Biar. In dubbio la presenza di Blake Francis, in fase di recupero dall’intervento chirurgico a cui è stato opposto circa due mesi fa di osteosintesi del terzo e quarto metacarpo della mano destra, e Gabriele Miani, costretto a saltare sessioni di allenamento settimanali dopo il match di Milano.
Queste le parole dell’atleta Valtur Brindisi, Andrea Cinciarini: "Abbiamo tanta voglia di tornare a giocare davanti ai nostri tifosi dopo più di due settimane di distanza. Vogliamo proseguire il nostro percorso e portare a casa altri due punti importanti per la nostra crescita e classifica. Sappiamo che troveremo una squadra che avrà voglia di vendere cara la pelle dopo un inizio difficile di campionato. Forlì ha ottimi giocatori e tiratori che in ogni momento possono incidere sulla partita. Noi dobbiamo pensare quanto più a noi stessi, a giocare insieme di squadra al nostro ritmo ed energia che ci ha contraddistinto finora. La spinta e il calore del pubblico saranno come sempre uno stimolo in più dalla nostra parte”.
Il match Brindisi-Forlì sarà proposto in diretta streaming e on-demand sulla piattaforma LNP Pass sabato sera a partire dalle ore 20:30. Diretta radiofonica sulle frequenze di radio Ciccio Riccio.
La partita sarà trasmessa in differita lunedì sera alle ore 23:00 su Teleregione (canale 77 del digitale terrestre in Puglia e Basilicata) del Gruppo Editoriale Distante, media partner biancoazzurro.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
SALUTE: COLDIRETTI PUGLIA, SANA ALIMENTAZIONE ESSENZIALE GIÀ IN GRAVIDANZA E IN PRIMI 1000 GIORNI DI VITA DEI BAMBINI
La corretta e sana alimentazione è essenziale già nei primi 1000 giorni di vita dei bambini, con la dieta mediterranea che rappresenta uno stile di vita caratterizzato da abitudini alimentari salutari anche in gravidanza. E’ emerso nel corso del confronto organizzato dalla LILT di Bari sulla promozione della salute che inizia dal grembo materno, a cui ha partecipato il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni.
Un ruolo importante per la salute che – precisa la Coldiretti regionale – è stato riconosciuto da oltre un decennio dall’iscrizione della dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco. L’apprezzamento mondiale per la dieta mediterranea fondata principalmente su pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari – continua la Coldiretti – si deve agli studi dello scienziato americano Ancel Keys che per primo ne ha evidenziato gli effetti benefici dopo aver vissuto per oltre 40 anni in Italia. La dieta mediterranea – sottolinea la Coldiretti Puglia – ha vinto la sfida tra 24 diverse alternative con un punteggio di 4,6 su 5 grazie agli effetti positivi sulla salute ed è anche fra le più facili da seguire, adatta alle famiglie.
L’olio extravergine di oliva (EVO) per esempio, cardine della Dieta Mediterranea, svolge un ruolo fondamentale nell’alimentazione dei bambini, sin dalla prima infanzia, favorendo una crescita sana e protegge da numerose malattie. Secondo una ricerca realizzata dalla Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) su un campione di 1260 pediatri (per il 93% Pediatri di Libera Scelta) che offrono assistenza a oltre 1 milione di famiglie italiane con bambini sotto i 14 anni, l’85% dei pediatri suggerisce l’introduzione di olio EVO nella dieta sin dall’inizio dello svezzamento, intorno ai 6 mesi di vita, e oltre il 70% consiglia l’utilizzo di un prodotto con specifiche caratteristiche.
“Di contro è sceso il consumo individuale sotto la soglia minima di 400 grammi di frutta e verdure fresche per persona, da mangiare più volte al giorno, raccomandato dal Consiglio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per una dieta sana”, ha detto il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni, nel segnalare un dato ancora più allarmante, relativo ai 250 grammi di consumo medio pro capite “se si considera che a consumare meno frutta e verdura sono soprattutto i bambini e gli adolescenti, con quantità che sono addirittura sotto la metà del fabbisogno giornaliero, aumentando così i rischi legati all’obesità e alle malattie ad essa collegate, con una potenziale esplosione della spesa sanitaria”, ha denunciato Piccioni.
Per questo Coldiretti Puglia ha siglato un accordo con ANCI Puglia che imprime una svolta salutista, eliminando i cibi ultra-formulati e con glifosate dai menù, privilegiando negli appalti i cibi locali e a km 0 che valorizzano le realtà produttive locali e riducono i troppi passaggi intermedi. Dall’ultimo rapporto Coldiretti/Censis “Mangiare bene, malgrado tutto”, dedicato alle sfide al buon cibo italiano, emerge tra l’altro che il 91% degli italiani ritiene fondamentale introdurre forme accessibili di educazione alimentare fin dalle scuole elementari. Un’esigenza resa ancora più urgente dal fatto che, per il 62% dei cittadini, la scelta delle pietanze in casa o durante i pasti con parenti e amici è condizionata dalle preferenze dei figli o dei nipoti. Il consumo di cibi ultra formulati e i rischi per la salute. Secondo un rapporto della Fondazione Aletheia, in questi ultimi anni sono aumentate le evidenze scientifiche che segnalano la stretta correlazione tra il consumo sistematico di alimenti ultra-formulati e la diffusa obesità che colpisce soprattutto i più piccoli e altre diverse malattie croniche.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
CGIL. SANITÀ BRINDISI: “BENE IL CONFRONTO, MA SOLLEVIAMO LE STESSE QUESTIONI DA ANNI ”
La FP CGIL Brindisi accoglie positivamente la proposta dell’Ordine dei Medici, di aprire un confronto pubblico sui problemi strutturali della sanità brindisina, ma ritiene necessario ricordare che queste criticità non emergono oggi: sono anni che la nostra organizzazione le mette in evidenza, chiedendo risposte e soluzioni concrete.
UTIN, Radiologia Interventistica, partoanalgesia, punto nascita di Francavilla Fontana e rete dell’emergenza-urgenza: non sono temi nuovi. Sono le stesse battaglie che la FP CGIL Brindisi porta avanti da tempo insieme a tanto altro.
Oggi che quelle stesse questioni diventano finalmente centrali nel dibattito pubblico, si conferma un dato: la FP CGIL non rincorre i problemi, li anticipa.
“È positivo che finalmente se ne discuta apertamente – spiega Luciano Quarta segretario generale della FP CGIL Brindisi –– ma è doveroso ricordare che su questi stessi temi la nostra organizzazione è impegnata da tempo, con richieste formali di intervento rivolte ai vertici aziendali e regionali. Lo abbiamo fatto e lo facciamo da sempre .”
“L’UTIN, ad esempio, ha potuto proseguire la propria attività solo grazie all’impegno e alla professionalità del personale rimasto, in condizioni difficilissime. Ora, dopo le dimissioni del precedente primario, è stato nominato un nuovo responsabile che potrà trovare progressive soluzioni ad un rilancio del reparto. il nostro compito è difendere la sanità pubblica ed i diritti dei lavoratori e dei cittadini. Per questo, abbiamo sempre chiesto spiegazioni e soluzioni a chi ricopriva e ricopre ruoli di responsabilità istituzionale.”
Ben venga dunque un confronto costruttivo “Se oggi tutti parlano di sanità, è il segno che le nostre rivendicazioni erano fondate. E proprio per questo – conclude la FP CGIL Brindisi – saremo parte attiva di ogni tavolo che riguardi il futuro della sanità provinciale. Perché la coerenza, in questi anni, non è mai venuta meno da parte nostra. Perché il territorio ha bisogno di un UTIN pienamente funzionante e la direzione è quella che si sta prendendo, di una Radiologia Interventistica pienamente attiva e cittadini che possano curarsi nel proprio territorio, senza dover partire per trovare ciò che dovrebbero avere vicino casa.”
Il sindacato conclude ribadendo che si tratta di realtà quotidiane che i cittadini vivono ogni giorno.
“Non vogliamo aprire fronti polemici ma lavorare in sinergia con tutte le parti in causa, così che la sanità pubblica brindisina abbia quel cambio fi passo che tutti auspichiamo, andando incontro alle esigenze di tutti i cittadini, soprattutto dei più fragili”.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
La Polizia arresta presunto spacciatore recidivo
Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, della presunzione di non colpevolezza e della necessaria verifica dibattimentale, per quanto risulta allo stato attuale, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.
La Polizia di Stato di Brindisi, nell'ambito di specifici controlli disposti dal Questore di Brindisi e nel corso della consueta attività di contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, nella tarda mattinata del 21 ottobre scorso, ha arrestato un soggetto dell’85, pregiudicato per reati specifici, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo hashish.
In particolare, personale della Squadra Mobile, venuto a conoscenza che il soggetto brindisino potesse essere coinvolto in una presunta attività di spaccio e che presso la sua abitazione di residenza potesse occultare sostanza stupefacente, ha effettuato una perquisizione domiciliare che ha permesso di sequestrare circa 90 grammi di hashish, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento.
Alla luce di quanto rinvenuto, il soggetto è stato pertanto tratto in arresto e, come disposto dal pubblico ministero di turno, all’esito delle formalità, sottoposto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Operazione Alto impatto: 6 le persone arrestate e una denunciata
Nell’ambito di un’intensificazione dei controlli del territorio disposta dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi, la Compagnia di Francavilla Fontana ha condotto un servizio straordinario ad “alto impatto”. L’attività ha interessato le zone della “movida” e i luoghi di aggregazione giovanile. L’obiettivo era la prevenzione e il contrasto della criminalità, con particolare attenzione alla sicurezza urbana e allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso del servizio:
- a Francavilla Fontana, i Carabinieri della locale Stazione hanno:
- arrestato un uomo in esecuzione di un provvedimento di sospensione della misura alternativa alla detenzione dell’affidamento in prova ai servizi sociali con ripristino della detenzione in carcere emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Lecce, in conseguenza delle ripetute minacce nei confronti dei genitori poste in essere nel corso di una lite familiare;
- arrestato una donna in esecuzione di un provvedimento di revoca del decreto di sospensione per la carcerazione e ripristino dell’ordine medesimo emesso dall’Ufficio Esecuzione Penale della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, dovendo espiare la pena di 6 mesi di reclusione per il reato di truffa commesso qualche anno prima in Reggio Calabria;
- arrestato un giovane in esecuzione di un provvedimento di sospensione immediata della misura alternativa della detenzione domiciliare e contestuale ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Lecce, poiché lo stesso, il giorno precedente, si era allontanato dalla propria abitazione per recarsi in una località confinante senza autorizzazione;
- a Oria, i Carabinieri della locale Stazione hanno:
- arrestato in flagranza di reato un giovane del luogo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, poiché trovato in possesso di alcuni quantitativi di stupefacenti, nonché di materiale per il confezionamento e la pesatura delle sostanze, con tutta evidenza destinate allo spaccio. Inoltre, è stato deferito in stato di libertà per il reato di ricettazione, poiché aveva nella disponibilità un giubbotto antiproiettile privo segni identificativi, evidentemente asportati per impedire di risalire alla provenienza illecita dello stesso;
- arrestato un uomo in esecuzione di un provvedimento di revoca del decreto di sospensione per la carcerazione e ripristino dell’ordine medesimo emesso dall’Ufficio Esecuzione Penale della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, dovendo espiare la pena di un anno e 7 mesi di reclusione per i reati di furto commessi in Oria nel 2024;
- a Torre S. Susanna, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un cittadino straniero minorenne in esecuzione di un provvedimento di aggravamento e sostituzione della misura del collocamento in comunità con quella del collocamento in un Istituto Penale Minorile, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bari, a seguito delle reiterate violazioni alle prescrizioni imposte con la misura cui era sottoposto.
Nel corso del servizio sono state identificate 438 persone, controllati 305 veicoli e contestate numerose violazioni del Codice della Strada, dalle quali è conseguito il ritiro di una patente di guida (per la successiva sospensione), tre carte di circolazione e il sequestro amministrativo di 4 autovetture.
Tale servizio rientra nella più ampia e programmata attività di contrasto alla criminalità diffusa che il Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi svolge sistematicamente sull’intero territorio provinciale.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
FATTO IL DESERTO L’HANNO CHIAMATO “PACE”
Non esiste in tutta la storia contemporanea un luogo per il quale tale citazione calzi meglio. Dopo due anni di devastazione siamo effettivamente a un momento storico, ma non per quello che ci si aspetterebbe. Lo sarebbe se anziché fiancheggiare Israele, potenza occupante, la Comunità Internazionale l’avesse costretto a rispettare risoluzioni ONU vecchie di decenni. Se l’avesse obbligato a lasciar tornare i profughi cacciati nel ’48 alle loro case (Assemblea Generale - ris.194/1948), a ritirare il suo esercito e gli 800.000 coloni dai Territori Occupati (Consiglio di Sicurezza - ris.242/1967), a permettere la nascita di uno Stato di Palestina (A.G. - ris.181/1947) sui confini del 1967 con Gerusalemme est per capitale. Dopo ottant’anni di ingiustizie, si parlerebbe finalmente e non più a sproposito di pace.
Nulla di così lontano, invece. L’accordo firmato il 9 ottobre da USA, Egitto, Qatar e Turchia, con l’appoggio dell’Unione Europea, degli Stati arabi sunniti e la benedizione della Santa Sede, ma dal quale sono rimasti esclusi proprio i Palestinesi, è un ulteriore passo avanti nel progetto coloniale sionista.
“Colpa di Hamas”. “Uno stato di Palestina? Si ma senza terroristi”. Laddove “terrorista” designa genericamente chiunque opponga una qualche resistenza all’occupazione israeliana, inclusi ragazzi di 12 anni che lanciano sassi contro i blindati. Per la legge marziale vigente nei Territori Occupati dal ’67 anche loro sono dei terroristi. E per chi finisce in carcere ce ne sono altri meno fortunati: come il piccolo Mohammad Bahjat al-Hallak, 11 anni appena, freddato con una pallottola all’addome a Hebron lo scorso giovedì.
Al netto dei ben pensanti rimasti in letargo fino al 6 Ottobre 2023 è veramente un paradosso che si chieda il disarmo di un movimento di liberazione, truce per quanto sia ma pur sempre legittimato alla lotta armata dal Diritto Internazionale, e non si giudichi in alcun modo una potenza militare che in totale impunità bombarda da anni luoghi e funzionari di paesi come Libano, Siria, Iran e Yemen, e che ha appena condotto un genocidio, riportando una Striscia di terra “all’età della pietra” (cit. generale Benny Gantz).
Ad Aprile, le Nazioni Unite stimavano in 436.000(1) le case distrutte in toto o in parte dall’IDF, alle quali se ne sono aggiunte altre 81.000 della sola Gaza City(2) fatte saltare in aria nell’assalto finale di settembre. Ipotizzando pure che tutti e 67.000 i palestinesi ammazzati (in un futuro censimento emergerà la vera catastrofe) fossero uomini di Hamas, starebbe a significare che per ogni abitazione, dimora di un miliziano, bombardata Israele ne avrebbe distrutte altre 7 nelle quali di miliziani non ce ne erano.
Dato che le organizzazioni umanitarie stimano le vittime civili all’83% del totale, il reale rapporto tra edifici colpiti nei quali si annidava un miliziano e altri in cui non ce ne erano affatto schizzerebbe a 1 su 42. Dunque, statistiche alla mano, per ogni palazzina bombardata in cui era presente un singolo combattente di Hamas l’IDF ne ha rase al suolo altre 42 che ospitavano solo CIVILI.
Se poi si pensa che, parallelamente, il Mossad è riuscito ad individuare e ammazzare il capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, in un appartamento di Teheran distante 1.800 km da Tel Aviv, risulta ancora più evidente come fin dal principio Israele avesse realmente come “unico scopo: distruggere Gaza!” (parola di ex ambasciatore israeliano in Italia).
“Eh, ma se Israele avesse voluto, avrebbe bombardato tutto”. Perché, non è forse quello che ha fatto? Gli restava solo da sganciare una delle 200 atomiche del suo arsenale nucleare, come peraltro ventilato dal Ministro Eliyahu già a novembre 2023. Non lo ha fatto unicamente per non dover rinunciare all’agognata ricolonizzazione della Striscia.
E adesso tutti a parlare di ricostruzione. Per chi? Per i Palestinesi? Cioè, non gli abbiamo salvato la vita quando potevamo farlo e gli vorremmo costruire casa più bella di prima? Li si è lasciati sterminare per due anni e ora ci fingiamo filantropi? Abbiamo ridotto la gioventù di Gaza nella più grande comunità di amputati al mondo e adesso facciamo i soccorritori di bambini?
Piuttosto, come pensiamo di ricostruire santuari e moschee antichi di secoli disintegrati da bombe da una tonnellata? E una volta costruita la nuova Gaza, moderna e irriconoscibile, che si farà? Dovremmo davvero credere che quegli appartamenti nuovi di pacca verranno donati agli sfollati? O, molto più verosimilmente, verrà messo tutto in vendita secondo leggi di mercato e se li papperà chi avrà la grana, mentre chi non avrà più nulla, vale a dire TUTTA LA POPOLAZIONE PALESTINESE, dovrà trovarsi un altro posto? Allora, non sarà forse un preambolo alla definitiva reclusione dei nativi in stile riserve indiane del nord America?
E questo lo chiamiamo “accordo storico”?
- Gaza: Destruction of vital lifting gear halts search for thousands buried under rubble – UN-News, 22 aprile 2025
- Jacob Magid, 83% of all buildings in Gaza City destroyed in Israeli operations, UN analysis finds – The Times of Israel, 8 ottobre 2025
Luca Debenedettis
Comitato contro il genocidio del popolo Palestinese, contro il riarmo e per la Pace - Brindisi
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
RITARDI ED IMPREVISTI PER LA CITTADELLA UNIVERSITARIA DI BRINDISI.
È A SERIO RISCHIO UNA AUTENTICA «TRANSIZIONE».
Abbiamo appreso dalla stampa di questi giorni dei notevoli intoppi per il pieno recupero del palazzo Ex Agenzia delle Entrate, parte centrale del progetto «Cittadella universitaria di Brindisi». In particolare, a ristrutturazione conclusa, due interi piani del Palazzo resteranno inutilizzati, chiusi e inaccessibili. Una notizia che va oltre l’amarezza e che impone una riflessione seria ed urgente su quali siano le visioni per la Brindisi di domani e su quali progettualità siano da considerarsi prioritarie per il futuro.
Il ridimensionamento – per meri limiti tecnici e progettuali - di una prospettiva di sicuro interesse come la Cittadella Universitaria testimonia la poca cura che spesso segna le progettualità nel nostro territorio. Progetti che forse intercettano fondi economici ma senza che questi aiutino a raggiunge l’obiettivo di crescita e sviluppo. Rassegnarsi, già in fase di cantiere, ad aprire “solo” due piani del futuro Palazzo Universitario vuol dire molto più che sacrificare spazi fondamentali per le attività che verranno: significherebbe non cogliere fino in fondo il valore di un investimento che punta a restituire alla città una funzione culturale, formativa e sociale di lungo periodo. Significherebbe sminuire quella Transizione economica, sociale, culturale tanto invocata quando si immagina il futuro di questo territorio.
La UIL di Brindisi ha ribadito in più occasioni che Formazione e Conoscenza sono le vere infrastrutture dello sviluppo di un territorio e di come il progetto di Città Universitaria costituirebbe una linfa vitale per commercio, cultura e servizi per la città di Brindisi ed il circondario. La presenza universitaria stabile a Brindisi non è un lusso ma una necessità. È la chiave per creare lavoro qualificato, attrarre investimenti, innovare i processi produttivi e rendere la città finalmente competitiva in rete con infrastrutture di valore già presenti come il CETMA, l’ENEA, gli ITS, la Cittadella della Ricerca e tutto il sistema scolastico.
Eppure, ancora una volta, ci troviamo davanti ad un progetto frammentato e, probabilmente, pensato in modo frettoloso senza gli opportuni approfondimenti che si dedicano alle visioni di valore.
A mancare, ancora una volta, è una regia unica, una strategia condivisa, una Rete che unisca tutti gli organismi, gli enti e gli stakeholders interessati in una visione comune. È un tema di metodo che la UIL di Brindisi pone e ripropone da anni e che oggi – alla luce della ennesima, bruciante, delusione - diventa ancora più urgente prendere sul serio.
Chiediamo la massima responsabilità a quanti in queste settimane saranno impegnati nella campagna elettorale delle prossime Regionali e soprattutto a quanti, già oggi, sono chiamati ad amministrare o rappresentare la città ed il territorio nei più diversi livelli istituzionali.
Ogni giorno perso, ogni “piano” non completato, ogni aula non utilizzata rappresenta un’occasione mancata, non solo per i futuri giovani studenti e per i lavoratori della Conoscenza ma per l’intera comunità brindisina. La Cittadella universitaria non diventi un altro simbolo di ciò che poteva essere e non è stato. Facciamo Rete, davvero, e costruiamo insieme una Brindisi che vive con i fatti la Transizione, capace di crescere, di innovare e di credere nelle proprie possibilità.
Il Coordinatore Provinciale UIL Brindisi
Fabrizio Caliolo
Brindisi accende la speranza per il World Polio Day
Il 24 ottobre il mondo celebra il World Polio Day, la Giornata Mondiale della Poliomielite, e anche Brindisi risponde presente con una serie di iniziative promosse dai Rotary Club cittadini per sensibilizzare sull’importanza della vaccinazione e sul traguardo, ormai vicino, dell’eradicazione della malattia.
“Accendiamo la speranza”: il Teatro Verdi si illumina
Venerdì 24 ottobre alle ore 19.30, il Teatro Verdi diventerà simbolo della lotta contro la polio grazie a un’installazione luminosa proiettata sulla facciata principale. L’iniziativa, dal titolo “Accendiamo la speranza”, è promossa dai Rotary Club di Brindisi, Rotary Club di Brindisi “Valesio” e Rotary Club di Brindisi “Appia Antica” nell’ambito della campagna mondiale End Polio Now.
“L’illuminazione del teatro vuole essere un gesto di solidarietà e consapevolezza, per ricordare che la poliomielite può essere sconfitta solo continuando a sostenere la vaccinazione globale”.
L’appuntamento è aperto a soci, amici e a tutti i cittadini che vorranno partecipare a questo momento simbolico di unione e speranza.
Passato, presente e futuro dei vaccini
A Brindisi la settimana dedicata alla Giornata Mondiale della Polio proseguirà mercoledì 29 ottobre alle ore 18.30 presso il Grande Albergo Internazionale.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Ospedale Perrino, eseguite le prime procedure di ablazione transcatetere di aritmie cardiache
Un nuovo traguardo per la Cardiologia brindisina, che completa così il proprio percorso verso l’eccellenza nel trattamento delle patologie aritmiche.
All’ospedale Perrino sono state eseguite con successo le prime procedure di ablazione transcatetere di aritmie cardiache, segnando un momento di svolta per la cardiologia del territorio e per l’assistenza ai pazienti affetti da disordini del ritmo.
L’ablazione transcatetere è una tecnica mininvasiva che, attraverso l’introduzione di cateteri nel cuore, consente di identificare e neutralizzare con precisione le aree responsabili dell’aritmia. L’energia può essere erogata in forma di radiofrequenza o tramite le più moderne tecniche di elettroporazione, restituendo al cuore un ritmo regolare e fisiologico.
Le prime due procedure eseguite nella struttura brindisina hanno riguardato casi di flutter atriale tipico, e sono state condotte dal direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia, dottor Ennio Carmine Luigi Pisanò, e dal dottor Giovanni Caroli, con esito pienamente favorevole.
Con l’introduzione delle ablazioni transcatetere, il Servizio di Aritmologia del Perrino raggiunge oggi un livello di completa autonomia e alta specializzazione, potendo offrire ai cittadini un’ampia gamma di trattamenti avanzati: impianto di pacemaker e defibrillatori (transvenosi, sottocutanei e leadless); estrazione transvenosa di elettrocateteri infetti o malfunzionanti; e ora ablazioni transcatetere delle principali aritmie cardiache.
Il reparto si è inoltre dotato delle più recenti apparecchiature di mappaggio elettroanatomico e sistemi di erogazione a radiofrequenza e ad elettroporazione, che consentiranno di trattare in sicurezza fibrillazione atriale, tachicardie sopraventricolari e aritmie ventricolari, secondo i più elevati standard internazionali.
“Questo risultato rappresenta un passo decisivo per la cardiologia brindisina – sottolineano i professionisti – e conferma la volontà dell’ospedale Perrino di offrire ai cittadini un’assistenza di altissimo livello, basata su tecnologie d’avanguardia e su un team di grande esperienza.”
Con questo nuovo traguardo, l’ospedale Perrino si conferma centro di riferimento regionale per la diagnosi e cura delle patologie aritmiche, rafforzando il proprio ruolo nella rete cardiologica della Puglia.
“Si tratta di un risultato di grande rilevanza clinica e organizzativa – ha affermato Maurizio De Nuccio, direttore generale della Asl Brindisi - che testimonia la crescita costante del nostro ospedale e la capacità del personale medico e tecnico di coniugare competenza, innovazione e dedizione al servizio dei pazienti. Questo importante passo in avanti consolida il ruolo del Perrino come punto di riferimento regionale per la cura delle patologie cardiache complesse e conferma la qualità dell’assistenza offerta dalla nostra azienda sanitaria. A nome della direzione generale, rivolgo un sentito ringraziamento ai dottori Ennio Carmine Luigi Pisanò e Giovanni Caroli e a tutta l’équipe di Cardiologia per l’impegno, la professionalità e la passione che quotidianamente mettono al servizio della comunità brindisina. Il successo di queste prime ablazioni transcatetere dimostra come l’investimento in tecnologia, formazione e lavoro di squadra possa tradursi in risultati concreti per la salute dei cittadini e per il rafforzamento dell’intera rete ospedaliera provinciale”.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

