Redazione

Nella serata di lunedì, in occasione di mirati servizi di polizia finalizzati al controllo del territorio e alla prevenzione e repressione dei reati in materia di traffico di sostanze stupefacenti, personale del Commissariato di P.S. di Ostuni traeva in arresto L.A.B., classe 1988, a seguito di una perquisizione domiciliare a carico del medesimo, presso la sua abitazione sita nella Città Bianca, ove era ristretto agli arresti domiciliari, anche per reati in materia di stupefacenti. Le operazioni di perquisizione sortivano esito positivo, difatti, all’interno della stanza da letto del predetto è stata rinvenuta sostanza stupefacente ed altro materiale illegalmente detenuto. In considerazione degli elementi probanti raccolti, della tipologia e presentazione della sostanza nonché della sua quantità, non potevano esservi dubbi che la droga, sottoposta a sequestro, fosse destinata alla cessione a terzi. Si rinvenivano e sequestravano 40 grammi di cocaina, materiale utile per il confezionamento e la pesatura, oltre alla somma di euro 1575,00, ritenuta provento dell’attività di spaccio. Stante gli elementi acquisiti, al termine delle formalità di rito, secondo le disposizioni del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi, L.A.B. veniva arrestato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e associato presso la Casa Circondariale di Taranto.

Nelle ultime settimane il Questore ha disposto l’ulteriore intensificazione, anche con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce, i controlli nel territorio ostunese.

I risultati conseguiti nel corso di detti servizi sono i seguenti:

posti di controllo                                                                                                                                                      35

persone controllate                                                                700 (di cui 80 con pregiudizi di polizia)

veicoli controllati                                                                                                                                         350

perquisizioni                                                                                                                                                                                                                                    5         

controlli a persone sottoposte ad obblighi dell’AG                                                                                                                                     20  

Un altro modo di essere umani: presentato il percorso di partecipazione per Mesagne Capitale Italiana della Cultura 2024.

​ ​ ​ Una serata magica quella di ieri, si è svolta nell’atrio del Castello e ha dato il via alla gara di resistenza e di velocità più ambita dalla città di Mesagne, quella per capitale italiana della cultura 2024. Non la più difficile, perché Mesagne è abituata a cambiamenti e sfide importanti, ma sicuramente la più ricca di aspirazioni per la sua comunità e per le future generazioni.
Il sindaco della città di Mesagne, Antonio Matarrelli, l’architetto Simonetta Dellomonaco, coordinatore del comitato tecnico-scientifico, e il consulente comunale alle Politiche culturali Marco Calò hanno illustrato le fasi che porteranno alla definizione del Dossier di candidatura.
 
​ ​ ​ La prima fase è iniziata domenica scorsa, con i dialoghi sull’umanità che il sindaco Matarrelli ha intavolato con l’attrice Vanessa Scalera. Si tratta di una serie di momenti pubblici che proseguiranno sino al 30 settembre e che saranno dedicati alla riflessione collettiva sulla storia della città, le sue memorie, le buone pratiche che hanno portato a questo momento di autodeterminazione.
Seguirà la seconda fase, orientata alla progettazione e alla raccolta: la città elabora, mette insieme i suoi sogni e le sue aspirazioni, capitalizza le sue risorse, pianifica come innovarsi. Di fondamentale importanza saranno un avviso pubblico, che consentirà la presentazione di progetti, e un programma di incontri che accoglierà il contributo di idee dei singoli cittadini di tutte le età. Sono previste iniziative specifiche per il mondo della Scuola e per la valorizzazione dei talenti.
L’ultima fase sarà quella della costruzione della proposta vera e propria. Lo sprint finale: si farà sintesi di tutte le energie e di quanto emerso dal percorso di partecipazione; il comitato scientifico per Mesagne2024 sceglierà i progetti più promettenti da inserire nel dossier di candidatura.
 
​ ​ ​ Entro fine settimana sarà pronto il calendario con tutti gli appuntamenti.​E sarà aperta la “blog house”, la casa della partecipazione presidiata da volontari in cui tutti potranno richiedere informazioni, dove si potrà lasciare un messaggio, un disegno, un’idea per Mesagne 2024.
 
 

Inquietante scoperta di una animalista a Erchie poiché ha trovato in strada alcune polpette con all'interno dei chiodi. L'obiettivo dei criminali è chiaro: ammazzare qualche cane o gatto che gli da particolarmente fastidio. La volontaria ha denunciato il fattaccio. 

Mesagne. Evade dalla detenzione domiciliare, arrestato.

I Carabinieri della Stazione di Mesagne hanno arrestato in flagranza di reato un 39enne del luogo per evasione. L’uomo, in atto sottoposto alla detenzione domiciliare, è stato sorpreso dai militari operanti in giro per il centro abitato. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito, il 39enne è stato messo in libertà con ripristino della misura detentiva in corso.

Dati del giorno: 22 settembre 2021

196
Nuovi casi
12.337
Test giornalieri
3
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 92
Provincia di Bat: 10
Provincia di Brindisi: 15
Provincia di Foggia: 21
Provincia di Lecce: 40
Provincia di Taranto: 13
Residenti fuori regione: 5
Provincia in definizione: 0
3.048
Persone attualmente positive
181
Persone ricoverate in area non critica
20
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

267.567
Casi totali
3.573.025
Test eseguiti
257.751
Persone guarite
6.768
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 98.303
Provincia di Bat: 28.014
Provincia di Brindisi: 21.216
Provincia di Foggia: 47.061
Provincia di Lecce: 30.833
Provincia di Taranto: 40.682
Residenti fuori regione: 996
Provincia in definizione: 462

Nota congiunta dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Luigi Caroli e Renato Perrini.
“Oltre 1 milione e 300 mila euro per il prolungamento della Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese da Pineta Ulmo a Villa Castelli della lunghezza di 8,5 chilometri. Finalmente si parte con la realizzazione del terzo lotto e lo diciamo con soddisfazione perché su questi lavori abbiamo sollecitato la Regione Puglia e l’Acquedotto pugliese a vari livelli, ma soprattutto abbiamo sollecitato anche le Amministrazioni comunali a fare la loro parte, perché il fermo dei lavori era francamente un’occasione perduta per la Puglia che ormai è nelle condizioni di proporre un’offerta turistica per tutti i gusti. In questo caso è giusto sottolineare che abbiamo incontrato molta disponibilità all’ascolto, non succede sempre.
Per questo ora speriamo che si dia seguito per sbloccare il quarto lotto dei lavori (quello che completa il percorso) da Villa Castelli a Grottaglie. Chiederemo la riconvocazione della Commissione regionale proprio per cercare di capire qual è l’inghippo che da quattro anni produce il fermo del cantiere, considerato che tutta la procedura di gara è stata gestita dal Comune di Villa Castelli dal quale non abbiamo ricevuto nessun tipo di risposta.
Inutile ricordare che la Ciclovia dell’Acquedotto è un patrimonio non solo turistico, ma storico di tutti i pugliesi, completarla vorrebbe dire anche per gli appassionati ciclisti pugliese poter godere di paesaggi e luoghi suggestivi della nostra regione, spesso totalmente sconosciuti”.

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L’A.S.D. Carovigno Basket, realtà cestistica da anni impegnata a livelli sempre più prestigiosi nel panorama sportivo regionale, associazione sportiva militante nel campionato di serie C Silver (quinto campionato per livello di importanza su scala nazionale), conquistato, con immensi sacrifici e tantissimo sudore, per la prima volta nella storia della città di Carovigno. Realtà che vanta anche decine e decine di tesserati iscritti e altrettanti simpatizzanti nonché, resosi promotrice della creazione di un centro minibasket di giovani e giovanissimi con circa 90 iscritti, si vede rammaricata per la mancanza, a oggi, di qualsiasi risposta da parte dell'Amministrazione Comunale di Carovigno, retta, da qualche mese, da una commissione ad acta, circa la possibilità di poter usufruire del Palazzetto dello Sport " F. Prima " per la stagione sportiva 2021/ 2022. Il Patron Giuseppe Greco commenta così l’attuale situazione.                 
“Il rischio di non poter giocare fra le mura amiche cittadine è un qualcosa che va esorcizzato e non solo... Potrebbe portare profondo nocumento alla città stessa, dato che da anni promuoviamo l'attività sportiva anche fra i giovanissimi, cercando con mille sacrifici anche e, soprattutto, economici, di creare un luogo di aggregazione atto, come si suol dire, a "togliere dalla strada” tanti e tanti ragazzi.  Spero e confido in una risposta celere e positiva dei commissari prefettizi a cui colgo l'occasione per porgere i miei saluti”. 
A seguito di tante pec e protocolli inviati, al momento non abbiamo riscontri circa le sorti del movimento cestistico carovignese e spinti da numerose rimostranze dei genitori dei piccoli allievi, che speriamo non vengano meno, chiedono a quando si possa ripartire con le lezioni di minibasket... Ci troviamo costretti a portare all’onore delle cronache la nostra realtà e se il tutto dovesse rimanere lettera morta saremmo costretti a chiedere ospitalità a cittadine limitrofe: ciò, sicuramente, sarebbe un ulteriore smacco a una popolazione già prostrata per le vicende che hanno coinvolto Carovigno.                        
Infine, il discorso che riguarda la serie C: dopo tanto sacrificio e impegno l’A.S.D. Carovigno Basket è ancora senza casa, con gli atleti e lo staff tecnico che si allenano all’aperto pur di cominciare la nuova stagione. Dopo aver lavorato intensamente per allestire un roster all’altezza, con un investimento economico importante da parte dei  soci, degli sponsor e dei tifosi per alimentare il progetto sportivo e dopo aver confermato l’iscrizione al campionato di serie C alla FIP, oggi la situazione è questa: ci alleniamo in mezzo alla strada! 
"Faccio i miei complimenti – conclude il patron Giuseppe Greco - a tutti i ragazzi, i dirigenti e allo staff tecnico che stanno dimostrando un attaccamento alla maglia incredibile e non mollano di un centimetro, ma continuare così è davvero estenuante. Non crediamo di meritare questa situazione: lo sport è salute, aggregazione e passione e in questi anni abbiamo sempre dimostrato questi valori. Meritiamo delle risposte, lo merita il Carovigno Basket e lo merita la città di Carovigno”.

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Come ogni anno torna l’appuntamento con “Puliamo il Mondo”, l’iniziativa promossa sin dal 1993 da Legambiente che coinvolge direttamente la cittadinanza nella cura degli spazi comuni.

Domenica 26 settembre a partire dalle 10.00 volontarie e volontari saranno impegnati nella pulizia di Contrada Buontempo.

L’iniziativa, a cui ha aderito l’Amministrazione Comunale, è a cura del Circolo Legambiente Piaroa in collaborazione con il Comitato locale della Croce Rossa, Villa Buontempo e con il supporto di Monteco SPA.

“Domenica 26 settembre – spiega l’Assessore all’Ambiente Antonio Martina – tutti ci rimboccheremo le maniche per raccogliere i rifiuti abbandonati in contrada Buontempo. È un gesto significativo che, oltre a ripulire un’area dove vengono abbandonati i rifiuti, ci consente di ribadire che la maggioranza dei francavillesi è disposta a sporcarsi le mani per la tutela ambientale. Prima della pandemia, grazie ad una intuizione della Consigliera Antonella Palumbo e alla collaborazione di alcune associazioni, abbiamo portato un’esperienza simile in tutti i quartieri cittadini, ottenendo una importante adesione dei residenti. Ci adopereremo per rendere più frequenti questi momenti di impegno civile.”

La partecipazione è aperta all’intera cittadinanza.

Per aderire è sufficiente presentarsi muniti di guanti presso la Masseria Didattica Villa Buontempo alle 9.45. L’inizio dell’attività è previsto alle 10.00.

Hanno già aderito all’appuntamento il Sindaco Antonello Denuzzo, l’Assessore all’Ambiente Antonio Martina, il Presidente del Consiglio Comunale Domenico Attanasi e diverse associazioni del territorio.

Per maggiori informazioni è possibile contattare i numeri 339 5290689 | 392 3144886 | 328 6748422.

“Puliamo in mondo” non finirà domenica 26 settembre. Nelle prossime settimane gli organizzatori riproporranno l’iniziativa nell’area adiacente al Palazzetto dello Sport.

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Non solo gli operai agricoli, ma anche i lavoratori autonomi agricoli, ovvero i coltivatori diretti, che svolgono i medesimi lavori e anche con maggiore intensità, devono essere ricompresi tra le attività usuranti da esentare dall`adeguamento automatico dell’età pensionabile all’aspettativa di vita. Lo chiede la Coldiretti Puglia, in merito al ricalcolo da parte della Commissione sui lavori gravosi che starebbe allargando a 203 le mansioni pesanti che potrebbero permettere di anticipare l’uscita dal lavoro a 63 anni tramite l’Ape sociale.

“L’estensione alla categoria degli operai agricoli e dei pescatori riconosciuti quali soggetti che svolgono lavori usuranti deve naturalmente ricomprendere i lavoratori autonomi agricoli, ovvero i coltivatori diretti, che svolgono i medesimi lavori. Una spinta per il ricambio generazionale in un settore dove si assiste ad una crescente domanda di lavoro da parte di giovani ma anche una necessità per ridurre, con nuove energie, l’impatto degli infortuni sul lavoro in agricoltura”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Le malattie più diffuse per chi lavora nel comparto dell'agricoltura sono l'ernia discale lombare – spiega Coldiretti Puglia - provocata da lavorazioni svolte principalmente con macchine che espongono a vibrazioni trasmesse a tutto il corpo come trattori, mietitrebbia, vendemmiatrice semovente, oltre a tendiniti e sindrome del tunnel carpale, allergie, dermatiti.

Al di là della discussione sulle pensioni anticipate, gli assegni pensionistici degli agricoltori restano tra i più bassi d’Europa – denuncia la Coldiretti regionale – dove in Puglia sono circa 210 mila i pensionati del lavoro autonomo, tra cui ben 63 mila coltivatori diretti, con un’altissima percentuale di pensioni integrate al minimo che non superano i 515 euro al mese – aggiunge Coldiretti Puglia – che stanno vivendo un momento di grande difficoltà anche a causa della crisi causata dal Covid, ma che nonostante tutto sono impegnati nel presidio territoriale nelle aree rurali, dove sono spesso il motore di iniziative ed esperienze culturali e di solidarietà.

“Da qui la necessità di intervenire per recuperare il potere di acquisto delle pensioni più basse – spiega Angelo Marseglia, presidente dell’Associazione regionale dei Pensionati di Coldiretti –  eliminare ogni forma di discriminazione fra lavoratori dipendenti ed autonomi anche per quanto attiene gli assegni familiari, riconoscere un sostegno per le famiglie che si fanno carico di accudire in casa gli anziani con disabilità e/o non autosufficienza, definire i livelli essenziali di assistenza, potenziare i servizi di prevenzione presso gli ambulatori di medicina generale allo scopo di assicurare, agli anziani a basso reddito, gli accertamenti diagnostici in forma ambulatoriale, con riduzione delle liste di attesa, dei ricoveri in ospedale e della spesa sanitaria”.

Al fine di una migliore programmazione socio-sanitaria Coldiretti Puglia ha proposto l’istituzione di un tavolo regionale della terza età presso l'assessorato al welfare, al fine di condividere le scelte per la riformulazione del piano regionale delle politiche sociali e darne piena attuazione negli ambiti territoriali pugliesi. I continui tagli apportati alla spesa sociale, la notevole riduzione del Fondo per la non autosufficienza stanno scaricando sulle famiglie l’inadeguatezza dei servizi pubblici per gli anziani e per i non autosufficienti e stanno minando la stessa qualità della vita dei nostri pensionati, una risorsa e un patrimonio da salvaguardare.

La presenza degli anziani all’interno della famiglia in generale, e di quella agricola in particolare, è stata considerata come una forma arcaica da superare mentre con la crisi – sostiene Coldiretti Puglia – si sta dimostrando fondamentale per affrontare le difficoltà economiche e sociali di molti cittadini. La solidarietà tra generazioni sulla quale si fonda l’impresa familiare è – aggiunge Coldiretti Puglia – un modello vincente per vivere e stare bene insieme e non un segnale di arretratezza sociale e culturale come è stato spesso affermato. Le pensioni aiutano i bilanci per più di una famiglia su tre – conclude Coldiretti Puglia - con la presenza dei nonni in casa che viene giudicata positivamente per il contributo economico e sociale che sono in grado di offrire in un momento di difficoltà.

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L’importante rievocazione storica della “Fiera Medievale Franca” ritorna, dopo un anno di sospensione a causa della pandemia. L’evento, che si svolgerà il 25 e il 26 settembre 2021, è organizzato dal gruppo storico “Città di Mesagne” e dal laboratorio sartoriale “Meghy Costumes d’Epoque”, con il patrocinio del Comune di Mesagne. Inoltre, la “Fiera Medievale Franca” è stata inserita dal ministero per i Beni e le Attività Culturali tra le cento manifestazioni storiche di interesse nazionale.

Con i mercenari d’Oriente, i monaci guerrieri, i mercanti del conte Ruggero, l’Ordo Cavalieri Termole, il gruppo rievocatori delle torture medievali, gli armigeri medievali dell’Opus Milites, il gruppo tamburi del barone Freganius, i falconieri Antaga, il borgo della città si trasformerà per due giorni in un accampamento medievale con mercanti, giullari, danzatori, falconieri, soldati mercenari, incantatori di serpenti, mangiafuoco, giocolieri, strumenti di guerra e di tortura, banco del conio della moneta. Il ruolo dell’imperatore Federico II° è affidato all’attore e conduttore televisivo Beppe Convertini, che assisterà allo spettacolo finale della scacchiera vivente in piazza Orsini del Balzo.

La “Fiera Medievale Franca” rievoca una delle tante ed antiche fiere, nate in origine da feste religiose e dagli inevitabili mercati che ne scaturivano; questi mercati, con la crescita dei commerci e lo sviluppo demografico, finirono per divenire qualcosa di più di un locale mercato di sussistenza, buono per alimentare le finanze dei signori feudali ed ecclesiastici e molto meno quelle dello stato. Attorno al 1223, Federico II° (1194-1250), con l’intento di consolidare il potere statale e preoccupato dell’aumento dei prezzi, puntò a rafforzare il commercio promuovendo le fiere nel Regno di Sicilia, già presenti nel nord Europa e nel resto della penisola italica sin dalla fine dell’XI secolo, grazie anche alle Crociate e ai rapporti con l’Oriente. Il sovrano svevo concesse fiere annuali di più giorni, autorizzando esenzioni dai dazi e lo svolgimento di giochi normalmente proibiti. In verità, non abbiamo documenti “realistici”, non normativi, riguardanti le fiere, mentre si hanno maggiori precisazioni sul commercio fieristico a partire dagli anni 1230-1235. La “Fiera Medievale Franca” è, quindi, una celebrazione storica rievocativa di ampio respiro che si prefigge di riscoprire le atmosfere create nei vicoli antichi di Mesagne da re e regine, principi e principesse, dame e cavalieri, giullari e incantatori, soldati e mercanti di un tempo che fu.

Mesagne beneficiava, come altri Comuni, del privilegio reale della “fiera franca”, una concessione del sovrano di sospendere, per il periodo fieristico, ogni autorità reale; era il comune ad occuparsi dell’amministrazione della giustizia, della sorveglianza dei pesi e delle misure, delle tasse e della riscossione dei tributi. Dalle notizie storiche arrivate fino a noi, sappiamo che Mesagne contava cinque fiere e sei edizioni: la fiera di sant’Angelo (due edizioni: maggio e fine settembre); la fiera di tutti i Santi (o “fiera del cappotto”, terza domenica di novembre); la fiera di san Paolo (gennaio); la fiera di san Lorenzo (agosto); la fiera di san Vito (luglio). Oggi sopravvive solo la “fiera del cappotto”.

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