Redazione

Boom di aperture commerciali a Mesagne e zero chiusure nei primi nove mesi dell’anno 2021. È il risultato del post pandemia, quando i giovani hanno deciso di investire nella loro città grazie anche a un clima turistico favorevole agevolato dai programmi messi in campo dal Comune. Tra le varie attività avviate anche una ricercatissima “Panserotteria”, aperta da Blazon, dei Boomdabash, con il comico Mandrake. L’anno precedente il collega Biggie Bash, aveva rilevato un noto bar mesagnese. I giovani hanno, quindi, compreso che il clima a Mesagne è favorevole per avviare un’attività commerciale. Infatti, secondo i dati trasmessi dall’ufficio Attività produttive, dal 4 gennaio al 12 settembre 2021 a Mesagne ci sono state 14 nuove aperture di bar, ristoranti, attività di somministrazione di alimenti e bevande.

Altri 15 sono stati i nuovi esercizi di vicinato in cui non vengono messi in vendita prodotti alimentari. Inoltre, sono stati aperti 6 nuovi negozietti per la vendita di alimenti. Oltre a queste attività, nel periodo preso in considerazione, sono stati avviati alcuni laboratori artigianali, come ad esempio saloni di coiffeur, sono state ampliate alcune attività commerciali ed ha aperto i battenti una attività di commercio all’ingrosso. Dati che confermano che i mesagnesi vogliono investire nella propria città, ma anche che ci sono imprenditori che da fuori città vengono ad aprire una attività a Mesagne. È un risultato confortante che è in linea con il momento magico che sta vivendo la città.

Antonello Mingenti, assessore alle Attività produttive del Comune di Mesagne, è entusiasta di questi risultati: “Sono certamente soddisfatto perché queste aperture sono il risultato di una politica vincente che è stata avviata dall’Amministrazione Matarrelli. Nel periodo preso in considerazione non abbiamo avuto nemmeno una chiusura. Le cessazioni, che pure ci sono state, si sono trasformate tutte in un subingresso. Oggi è palpabile la fiducia di tanti giovani a voler investire sul proprio futuro in una città che sta crescendo in termine di benessere sociale. Noi, come amministrazione, ne siamo davvero onorati”. Tuttavia, questa vivacità commerciale, espressa quasi completamente nel cuore storico di Mesagne, deve fare i conti anche con l’altra faccia della medaglia. Infatti, è vero che sono aumentate le attività commerciali, ma è altrettanto vero che sono aumentate le presenze turistiche in città. Su questo fronte l’Amministrazione Matarrelli sta cercando di strutturare il turismo cercando di realizzare le infrastrutture necessarie. In primis delle aree di parcheggio, nelle immediate vicinanze del centro storico, e un regolamento che disciplini l’occupazione di suolo pubblico nel centro storico, rispettoso dei diritti dei residenti. Intanto, per il prossimo Natale l’Amministrazione comunale sta già programmando l’accoglienza dei vacanzieri. Sarà la prova della nuova strategia gestionale, in generale, che sta strutturando in queste settimane.

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Dopo due decenni dalla sua costruzione gli escavatori della ditta incaricata della ristrutturazione di via Guglielmo Marconi, l’arteria principale della città, hanno smantellato la pista ciclabile. Gioia e dolori dei mesagnesi per almeno tre lustri. Per la verità la pista ciclabile, disarticolata nella sua formazione spaziale, in questi anni è stata utilizzata poco dai ciclisti che preferivano pedalare sull’asse viario. Tuttavia, non è un addio alla pista ciclabile, ma soltanto un arrivederci. Al termine della ristrutturazione, infatti, sarà realizzata un’altra pista ciclabile con modalità differenti e nella massima sicurezza. Sui social lo smantellamento di questo manufatto, realizzato nei primi anni del nuovo millennio, è stato accolto con grande soddisfazione. Sul posto ieri mattina è giunto l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto D’Ancona.

“Come possiamo vedere – ha spiegato l’amministratore – è giunto il tempo di smantellare la pista ciclabile che con la sua conformazione odierna ha creato diversi problemi. Adesso, quindi, è tempo di mettere in sicurezza via Guglielmo Marconi. Ai cittadini voglio dire che stiamo cambiando, in soli due anni e mezzo dal nostro insediamento, il volto di Mesagne. Bisogna avere solo un po' di pazienza e tutte le opere inserite in programma saranno realizzate”.

La pista ciclabile di via Marconi faceva parte di un progetto complessivo denominato “Mesagne vivibile a piedi e in bicicletta”, elaborato e realizzato durante l’Amministrazione comunale a guida del sindaco Mario Sconosciuto, assessore all’Ambiente e Città sane, Giuseppe Indolfi, e condiviso da Pompeo Molfetta all’epoca assessore all’Urbanistica. La pista era parte integrante del Progetto Città sane della città di Mesagne. Il progetto era stato elaborato e realizzato in modo partecipato da alcuni tecnici comunali e dai volontari di un collettivo di associazioni locali denominato appunto “Mesagne vivibile a piedi e in bicicletta” composto dall’associazione Cicloamici, il Wwf, Legambiente, Miniera, Pro Loco ed altre, sotto la supervisione tecnica dell’architetto Alberto Marescotti, tecnico del Comune di Padova nonché esperto Fiab.
Le opere di progetto avevano riguardato due percorsi all’interno del centro urbano - via G. Marconi e via S. Rosa - e cinque percorsi cicloturistici: il complesso delle piste ciclabili, infatti, collega vari ambiti urbani, dall’area del mercato settimanale alle strutture scolastiche, ai rioni periferici, ma anche luoghi di interesse paesaggistico come il parco “Baden Powell”, in contrada Tagliata. Uno dei due percorsi ciclabili all’interno del centro urbano ha riguardato via Marconi, essendo la stessa una delle principali arterie della città e, come tale, attraversata quotidianamente da un notevole traffico veicolare sia leggero che pesante.

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Dati del giorno: 17 ottobre 2021

66
Nuovi casi
16.031
Test giornalieri
1
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 18
Provincia di Bat: 5
Provincia di Brindisi: 1
Provincia di Foggia: 13
Provincia di Lecce: 20
Provincia di Taranto: 6
Residenti fuori regione: 2
Provincia in definizione: 1
2.159
Persone attualmente positive
134
Persone ricoverate in area non critica
18
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

270.433
Casi totali
3.911.707
Test eseguiti
261.458
Persone guarite
6.816
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 99.040
Provincia di Bat: 28.293
Provincia di Brindisi: 21.421
Provincia di Foggia: 47.643
Provincia di Lecce: 31.498
Provincia di Taranto: 41.058
Residenti fuori regione: 996
Provincia in definizione: 484

Servizio straordinario di controllo del territorio. Due denunce e cinque segnalazioni amministrative. I Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni, a conclusione di un servizio straordinario di controllo del territorio svolto nel comune di San Vito dei Normanni, hanno:

˗      denunciato in stato di libertà:

  • un 36enne di Carovigno, in atto sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora, poiché è stato sorpreso alla guida di un motociclo, senza aver mai conseguito la patente di guida, reiterando nella medesima condotta in quanto già contravvenzionato per lo stesso motivo il 6 e il 19 marzo 2021. Il mezzo è stato affidato al proprietario;
  • un 27enne di origine romena domiciliato a Torchiarolo, poiché a seguito di perquisizione veicolare è stato trovato in possesso di una mazza da baseball in legno, lunga 52 cm, rinvenuta sotto il sedile posteriore, posta sotto sequestro.

˗      segnalato ai sensi dell’art. 75 d.p.r. 309/90:

  • un 60enne di San Vito dei Normanni, trovato in possesso di 5,88 grammi di hashish, occultati nel risvolto della camicia;
  • un 19enne di San Vito dei Normanni, trovato in possesso di 2,5 grammi di marijuana, occultati nel comodino della sua camera da letto;
  • un 34enne di Carovigno, trovato in possesso di 1,5 grammi di cocaina, occultati nel calzino;
  • un 35enne di Carovigno, trovato in possesso di 0,9 grammi di hashish, occultati nella tasca dei pantaloni indossati;
  • un 33enne di Carovigno, trovato in possesso di 0,6 grammi di marijuana, occultati nel marsupio.

Gli stupefacenti rinvenuti sono stati posti sotto sequestro.

Complessivamente sono state eseguite 5 perquisizioni, operati 5 controlli a persone sottoposte a misure di sicurezza e prevenzione, identificate 46 persone, controllati 33 mezzi ed elevate 7 contravvenzioni al codice della strada; 4 gli esercizi pubblici controllati.

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Dal suo balcone lanciava sassi contro un appartamento del vicino condominio, denunciato. I Carabinieri della Stazione di Brindisi Centro, a conclusione degli accertamenti effettuati anche mediante la disamina delle immagini degli impianti di videosorveglianza, hanno denunciato in stato di libertà un 20enne del luogo per danneggiamento e getto di cose pericolose. In particolare, il giovane nell’arco temporale luglio – settembre 2021, in diverse occasioni, dal balcone dell’abitazione di residenza, ha lanciato sassi contro un appartamento del condominio attiguo, danneggiando vari arredi da giardino, appartenente a un 52enne del luogo, il quale nel medesimo periodo ha presentato varie querele presso il citato Comando Arma. I danni arrecati sono in via di quantificazione.

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Era evaso dai domiciliari, sostituita la misura cautela domiciliare con quella in carcere. A Brindisi, presso la locale casa circondariale, i Carabinieri della Stazione di Mesagne hanno eseguito un’ordinanza di sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio Esecuzione Penale della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce nei confronti di un 32enne di Mesagne. Il provvedimento scaturisce dalle segnalazioni dei militari operanti in ordine all’arresto per evasione eseguito lo scorso 5 ottobre.

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Anche una delegazione della Uiltec Brindisi presente sabato 16 ottobre alla manifestazione nazionale convocata a Roma da Cgil, Cisl, Uil “Mai più fascismi, per il lavoro, la partecipazione, la democrazia”.

A capo della delegazione brindisina in Piazza San Giovanni il Segretario Territoriale della Uiltec Carlo Perrucci che ha voluto esprimere la preferenza del Sindacato per piazze come quelle vissute ieri «democratiche e libere, non contro qualcuno ma per qualcosa: per il lavoro per la sicurezza per la dignità dei lavoratori».

«È una grande manifestazione democratica, unitaria - ha detto dal palco il leader nazionale della Uil Bombardieri - per dire no al fascismo e a qualsiasi estremismo e sì a un Paese unito: in questa piazza c’è la nuova resistenza. Una piazza che chiede di essere ascoltata anche perché nel Paese c’è un disagio sociale che non è più accettabile e le diseguaglianze aumentano dal Nord al Sud, con oltre 1 milione di poveri in più da inizio pandemia e 5 milioni di poveri assoluti: è questa la vera emergenza. Noi - ha proseguito Bombardieri - diciamo che il profitto non può prevalere su tutto: non possiamo esserne succubi. E alla sostenibilità economica va affiancata la sostenibilità sociale. Serve una riforma sociale, serve lavoro stabile, servono investimenti - ha concluso Bombardieri - rispettando le persone, la qualità della vita, la sicurezza».

Ringraziando il popolo Uiltec sceso in piazza il Segretario Generale della UIltec Paolo Pirani ha fatto saper che quella vissuta ieri è stata «una giornata caratterizzata dai valori di libertà, democrazia e lavoro che rende più sicuro il Paese e fa guardare con fiducia al futuro nel quale l’intero sindacato confederale, unito e compatto, ha detto no ad ogni forma di fascismo e ha affermato il senso di prospettiva che caratterizza il mondo del lavoro. Di tutto questo la Uiltec ha mostrato efficacemente anima, orgoglio e senso di appartenenza. È stato un bel giorno».

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Da oltre un mese e mezzo, il corpo Docente e il personale ATA scolastico è sottoposto giornalmente a controlli sistematici all'inizio dell'orario di lavoro con lo strumento del green pass. Circa 180mila, tra docenti e non docenti in Italia, e tra il personale scolastico è costretto a presentarsi al lavoro a seguito di una stressante azione di coercizione dettata da un diktat quantomeno discutibile. Infatti i lavoratori ogni 48 ore (ogni 2 giorni) devono attivarsi per ricercare farmacie, medici o centri dove vengano eseguiti i tamponi, pagare circa 15 euro a tampone (45 euro a persona ogni settimana) e poi attendere nel limbo per ore e capire se l'indomani potranno lavorare oppure no.

Questa situazione rischia di diventare insostenibile, infatti non solo è necessario un impegno extrascolastico che vede vincolati i lavoratori ad ore di ricerca dei centri dove devono sottoporsi a proprie spese a tamponi, per giunta invasivi e dannosi per la salute dell'apparato respiratorio. Ora che tutte le categorie di lavoratori devono sottoporsi a questo trattamento sanitario forzato con l'obbligatorietà le richieste di prenotazioni di tamponi diventano veramente un’odissea infinita. Si registrano tantissimi disguidi e malfunzionamenti del sistema di certificazione, un drastico spostamento di orario al mattino o alla sera con ore di file interminabili per "tamponarsi”, a volte vengono lasciate vuote le caselle negli orari successivi perché alcuni, per problemi di salute o impegni familiari, non possono presentarsi per i test. Nelle farmacie si deve subire la fila interminabile anche di chi giustamente si reca presso questi presidi per le ricette o per altre cure sanitarie. Si calcola in modo approssimativo che potrebbero essere circa 4 milioni i lavoratori che in Italia non si sono vaccinati.

E che dal 15 ottobre per tornare in ufficio o in fabbrica dovranno fare un tampone per poter esibire un green pass valido. Chi ricorre ai test antigenici rapidi - che valgono per 48 ore – necessita di tre test a settimana e quindi a regime si arriverebbe a fare una montagna di tamponi: fino a 10 milioni, in pratica oltre un milione al giorno in una settimana. Una domanda enorme che difficilmente la rete di farmacie e laboratori riuscirà a soddisfare. Molti lavoratori giustamente chiedono il test non più tardi delle otto del mattino, per avere il risultato e il messaggio generato dalla piattaforma del Governo per il Green Pass entro un’ora, cioè in tempo utile per entrare in ufficio, ma questo spesso non avviene, infatti la piattaforma genera errori e ritardi inaccettabili per chi deve entrare nel luogo di lavoro. I lavoratori sono lesi, nei principi e nei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione, ma le sigle della confederazione dei sindacati (CGIL, CISL,UIL, e anche GILDA) non muovono un dito per garantire il lavoro come principio irrinunciabile per salvaguardare la dignità umana. Si chiede coralmente che i sindacati tutti e il Governo ritirino immediatamente questo provvedimento che di sanitario non ha proprio niente (come ampiamente sottolineato dai medici e dagli scienziati anche filogovernativi), ma che rappresenta solo uno strumento di ricatto moralmente inaccettabile per cittadini e lavoratori di uno Stato civile e democratico.

Liberamente docenti

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I giorni di maltempo e mare mosso hanno finalmente lasciato la scena a un cielo poco nuvoloso e a un clima un po' più mite anche se ventoso, una cornice migliore per la competizione di Triathlon Medio che ha decretato i Campioni di questa disciplina unica. L’Egnazia Tri si è svolta anche quest’anno nella meravigliosa terra di Puglia in collaborazione con Borgo Egnazia, luogo meraviglioso liberamente ispirato nelle forme nei materiali e nei colori a un tipico paese pugliese. Menzione d’onore al team di Egnazia Tri, che insieme a tutte le Istituzioni ha lavorato per garantire a tutti gli atleti di poter gareggiare la frazione di nuoto in totale sicurezza, studiando in tempo record un nuovo percorso con partenza dal porto di Savelletri. Il podio maschile vede protagonisti tre atleti sensazionali, ognuno dei quali ha dato il massimo per raggiungere il proprio obiettivo. Il triatleta di Riccione Mattia Ceccarelli (OVERCOME ASD) ha tagliato per primo il traguardo, conquistando il titolo di Campione di Triathlon Medio 2021 con un tempo eccezionale di 3h 55’30”.

Dopo l’abbandono forzato del 2020 causato da un infortunio muscolare, Mattia è tornato in gara motivato a prendersi la rivincita. In seconda posizione, con un tempo di 3h 55’ 39”, Jonathan Ciavattella (DOLOTEAM), partito sette minuti dopo nelle batterie di mezzo e che ha dato di prova di una sorprendente concentrazione mentale e resistenza fisica nell’ultima frazione di corsa, volando letteralmente verso il podio con soli nove secondi di scarto. Al terzo posto, Giulio Molinari (C.S. Carabinieri), protagonista di un bel recupero nell’ultima frazione di corsa e vincitore del Campionato Italiano di Triathlon Medio 2020, che ha chiuso con 3h 56’ 37”. “La gara è andata bene, nuotare in porto ci ha permesso di completare una gara regolare a tutti gli effetti – ha dichiarato all’arrivo il neo Campione Mattia Ceccarelli – “Non posso negare che sia stata sofferta, sia a causa del vento sia perché dopo 50 mt in bici ho perso la borraccia. Non mi sono arreso e ho continuato, avevo un buon margine quando ho iniziato l’ultima frazione di corsa ma cominciavo a essere in sofferenza e crisi di zuccheri. Ho dato il tutto per tutto, ho resistito e sono contento. Ci tenevo a vincere dopo il ritiro dell’anno scorso in questa location che è sempre stupenda”.

Trionfa al traguardo, in campo femminile, Ilaria Zane (OVERCOME ASD) aggiudicandosi il titolo di Campionessa di Triathlon Medio, dominando ogni frazione della gara e tagliando il traguardo con il tempo di 4h 31’ 38”.

Al secondo posto Serena Eva (DDS), che si è distinta nel percorso in terra pugliese con un tempo di 4h 37’ 52”. Terza classificata Martina Dogana (MARTINA DOGANA TRITE), atleta che da anni svolge l’attività di coaching nel mondo del triathlon, concludendo la gara con 4h 47’ 11”.

“Sono soddisfatta di questa vittoria. Le condizioni meteo non sono state facili. Ma sono sempre stata monto concentrata, e ho cercato di non esagerare. La corsa era un punto di domanda, ho fatto i primi 15 km in progressione per poi dare il massimo” – commenta Ilaria Zane al traguardo. “La frazione in bici è stata quella senza dubbio più impegnativa a causa del vento, che ho cercato di girare a mio favore. Non ho mai perso di vista l’obiettivo: tagliare il traguardo godendomi questo momento bellissimo in una terra così affascinante.” “L'anima di Borgo Egnazia e della Puglia è profondamente legata al benessere. Lo sport è una delle sue espressioni principali e per questo siamo orgogliosi del ruolo che l'Egnazia Tri ha acquisito nel panorama nazionale in questi anni.” – afferma Aldo Melpignano, Proprietario e Managing Director del Gruppo San Domenico Hotels. “Sono orgoglioso di aver vissuto questo momento di sport con questi atleti fenomenali. L’emozione è forte, la mia elezione è ancora fresca e sono pronto ad affrontare tutte le sfide per portare alla ribalta questo sport meraviglioso” - commenta Antonio Tondi, Presidente del Comitato Regionale Puglia della FITRI – “La Puglia merita un posto d’onore e tutte le attenzione necessarie per diventare un punto di riferimento in Italia per questa disciplina, e non solo.”

egnazia triathlon 2021 podio maschileClassifica uomini: 1° Mattia Ceccarelli (OVERCOME ASD) 3h 55’ 30” 2° Jonathan Ciavattella (DOLOTEAM) 3h 55’ 39” 3° Giulio Molinari (C.S. Carabinieri)3h 56’ 37”

Classifica donne: 1° Ilaria Zane (OVERCOME ASD) 4h 31’ 38” 2° Serena Eva (DDS) 4h 37’ 52” 3° Martina Dogana (MARTINA DOGANA TRITE) 4h 47’ 11”.

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Race for the cure: stamattina a Mesagne la “Camminata in rosa” per la lotta ai tumori del seno. 

 
Ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno, il più frequente dei tumori femminili. L’associazione culturale “Scintilla” e il CSV di Brindisi e Lecce, in collaborazione con il Comune di Mesagne, organizzano oggi, domenica 17 ottobre,  la “Camminata in rosa”.
 
All’iniziativa prenderanno parte i rappresentanti delle associazioni “Le Civette”, “Cuore di Donna”, “Andos” e della Fondazione “Di Giulio”, uniti per lanciare un messaggio di sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione e della ricerca come strumenti per sconfiggere il cancro al seno, una malattia contro cui molte donne lottano quotidianamente.
 
Partecipano: il Sindaco della città di Mesagne, Antonio Matarrelli; il dott. Alessandro Galiano, U.S.D. Diagnostica senologica della ASL Brindisi; il dott. Rino Spedicato per il CSV Brindisi-Lecce, Volontariato nel Salento; la dottoressa Francesca Giannone, U.O.S.D. Chirurgia Senologica Asl Brindisi; la dott.ssa Regina Cesta e il dott. Cosimo Saracino dell'associazione “Scintilla”. Presso l’Auditorium del Castello, alle ore 12, i medici specialisti terranno il loro intervento sui temi della prevenzione e sulla necessità di sostegno psicologico in caso di diagnosi avversa.
 
L’appuntamento è presso la Basilica del Carmine a Mesagne alle ore 11, partenza alle ore 11.30. “INSIEME VINCIAMO!”, questo lo slogan dell’evento, che focalizza l’attenzione sull’importanza dei controlli nella lotta contro i tumori. Per prenotare la maglietta, e sostenere così l’organizzazione “Susan G. Komen Italia” e la ricerca, contattare il 3496762727.  
 
La testata online QuiMesagne è media partner dell’iniziativa.