Redazione

Mesagne. Detiene in casa 84 grammi di marijuana, arrestato. I Carabinieri della Stazione Mesagne, a conclusione degli accertamenti, hanno tratto in arresto un 51enne del luogo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, i  militari operanti hanno proceduto alla perquisizione personale e locale presso l’abitazione in uso all’uomo dove hanno rinvenuto e posto sotto sequestro 84 grammi di marijuana, la somma di 620,00 euro, vario materiale utile per il confezionamento e un bilancino di precisione. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato rimesso in libertà.

TEATRO PUBBLICO PUGLIESE: TEATRO MI MANCHI, LA NUOVA INIZIATIVA DEL TPP PER RACCONTARE LE EMOZIONI E L'ASSENZA DEL TEATRO. Il teatro ci manca e al teatro mancano i suoi spettatori! È da questa affermazione che il Teatro Pubblico Pugliese è partito per ideare e lanciare la sua nuova iniziativa “Teatro mi manchi”, destinata a tutti gli affezionati del teatro, quel pubblico così numeroso che frequenta le repliche degli spettacoli programmati in tutta la regione e che oggi, invece, è costretto a rimanere a casa. Così come sono costretti a rimanere a casa gli artisti e tutte le maestranze del mondo dello spettacolo.

Come nelle più grandi storie d’amore, il teatro vive di reciprocità: non ci sono artisti senza pubblico, non c’è pubblico senza un teatro in cui vivere assieme l’emozione dello spettacolo. Abbiamo bisogno di sentirvi vicini e di riempire con la vostra voce questo tempo sospeso, aspettando di poterci presto incontrare nelle platee pugliesi” si legge sulla pagina Facebook del Teatro Pubblico Pugliese.

Partecipare all’iniziativa è facilissimo. Basta inviare un video-selfie di massimo un minuto raccontando la propria vita senza teatro, quello che si prova, quello di cui si sente la mancanza e cosa significa vivere senza teatro. Lanciata sui canali social del consorzio per le arti e la cultura della regione Puglia - dove si trovano anche tutte le indicazioni per partecipare e il modulo/liberatoria da compilare per autorizzare l’uso delle immagini inviate - l’iniziativa, pensata come una rubrica con cadenza settimanale, sta già ricevendo i primi contributi dagli appassionati di teatro.

I video che arriveranno, saranno pubblicati sui canali social del Teatro Pubblico Pugliese per raccontare il periodo di sospensione con gli occhi del pubblico. I materiali vanno tutti inviati alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. I video devono essere girati tenendo lo smartphone in orizzontale e indossando gli auricolari per garantire un audio ottimale, devono durare massimo un minuto ed essere accompagnati da una piccola presentazione, dalla liberatoria per l’uso delle immagini e da una foto del documento di identità.

 

COVID: COLDIRETTI PUGLIA, CACCIA ALL’OLIO D’OLIVA MA ADDIO A QUASI 1 BOTTIGLIA SU 2 IN PUGLIA. Aumentano del 9,5% gli acquisti delle famiglie dell’olio di eccellente qualità. 

Addio a quasi una bottiglia di olio extravergine Made in Italy su due in Puglia con il dimezzamento del 48% della nuova produzione regionale di eccellente qualità che dovrebbe attestarsi attorno alle 101mila tonnellate rispetto alle 194mila tonnellate dell’annata precedente, a causa del clima pazzo, dal maltempo alla siccità, senza dimenticare gli effetti della Xylella che ha di fatto devastato gran parte degli uliveti del Salento. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia sulla base dell’aggiornamento previsionale elaborato da Ismea e Unaprol per la campagna 2020/21.

Nella culla della produzione olivicola e olearia delle province di Bari e BAT la siccità e il maltempo – stima Coldiretti Puglia - hanno ridotto le produzioni rispetto all’anno scorso del 30% nella zona costiera di Barletta, Trani, Bisceglie e il calo del 60% nella zona interna di Andria, Palo del Colle, Bitetto, con qualità alte. Qualità straordinaria in termini di qualità – aggiunge Coldiretti Puglia - ma con un calo della produzione del 50% in provincia di Foggia, dove le olive risultano decisamente più grandi rispetto alla media e sono giunte a maturazione in leggero anticipo rispetto al consueto.

Annata ottima in provincia di Brindisi con un aumento del 40% della produzione di olive – insiste Coldiretti Puglia - nonostante l'avanzamento verso nord della Xylella, con piante positive e sintomatiche, che in alcune zone della parte sud della provincia sono già particolarmente evidenti.  

Una situazione produttiva preoccupante a fronte dell’aumento del 9,5% degli acquisti delle famiglie che con l’emergenza Covid sono tornate a fare scorte in cucina con i prodotti base della dieta mediterranea, secondo i dati relativi al primo semestre dell’anno. In Italia 9 famiglie su 10 consumano olio extravergine d’oliva tutti i giorni - sottolinea Coldiretti - con una crescente attenzione verso il prodotto di qualità che ha favorito la nascita di corsi e iniziative nelle sale di degustazione di frantoi, agriturismi e aziende agricole.

“La sensibile flessione quantitativa della produzione è accompagnata da ottima qualità e ciò deve portare – ha insistito il presidente Muraglia - ad un recupero dei prezzi che l’anno scorso sono stati spesso deludenti. Non accetteremo alcun tentativo di deprimere i prezzi e il mercato dell’olio extravergine. A livello regionale e nazionale vanno programmate e realizzate campagne quinquennali di comunicazione, strutturali e adeguatamente finanziate, che promuovano in maniera strategica e coordinata il prodotto simbolo della Puglia che è l’olio extravergine. Il settore ha bisogno di liquidità e sostegno senza burocrazia”, afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

L’Italia è il primo consumatore mondiale di olio di oliva con una media negli ultimi 5 anni di 504 milioni di chili, seguita dalla Spagna con 483 milioni di chili e dagli Stati Uniti con ben 320 milioni di chili. A sostenere la domanda mondiale sono certamente gli effetti positivi sulla salute associati al consumo di olio di oliva provati da numerosi studi scientifici che hanno fatto impennare le richieste di quel segmento di popolazione che nel mondo è attento alla qualità della propria alimentazione.

“Il settore oleario è forse quello che ha resistito meglio all’emergenza sanitaria, con un calo solo del 2% delle esportazioni di olio extravergine pugliese all’estero nei primi 6 mesi del 2020, quando la domanda estera di olio imbottigliato è arrivata soprattutto dagli Usa (+28) e dalla Francia (+42%)”, insiste il presidente Muraglia.

L’andamento dei prossimi mesi dipenderà come di consueto dalla situazione internazionale con la produzione mondiale stimata in linea a quella dello scorso anno ed i prezzi in Spagna, Grecia e Tunisia che mostrano tendenze al rialzo. La Spagna è di gran lunga il principale produttore mondiale seguito dall’Italia mentre sul podio al terzo posto si trova la Grecia.

L’andamento della raccolta è importante dal punto economico ed occupazionale per una filiera che conta in Puglia una Produzione Lorda Vendibile di 750 milioni di euro, con la coltura che occupa oltre 369 mila ettari che rappresentano – aggiunge Coldiretti Puglia -  il 40 % di quella del Mezzogiorno, quasi il 32% della superficie olivetata nazionale e l'8% di quella comunitaria e si fregia di 5 oli DOP e l’IGP Olio di Puglia.

Con l’82% degli italiani che con l’emergenza coronavirus sugli scaffali cerca prodotti Made in Italy per sostenere l’economia ed il lavoro del territorio, il consiglio della Coldiretti è quello di diffidare dei prezzi troppo bassi, guardare con più attenzione le etichette e acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di acquistare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove  è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche positive.

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La svolta verso la mobilità sostenibile in corso a Francavilla Fontana è stata candidata all’Urban Award 2020, la gara virtuosa sulle misure adottate dagli Enti locali in materia di mobilità alternativa all’automobile.

A questo prestigioso premio, ideato dalla direttrice del magazine viagginbici.com Ludovica Casellati, la Città degli Imperiali si presenta con i progetti “Adotta una bici”, bike sharing gratuito, bonus bici e pedibus.

Obiettivo di Urban Award è far conoscere le soluzioni che i Comuni stanno programmando o realizzando per consentire alla cittadinanza e ai turisti di incrementare l’utilizzo di biciclette e trasporti integrati per i propri spostamenti. Il tutto per favorire la mobilità sostenibile in grado di diminuire l’impatto ambientale generato dai veicoli privati.

La premiazione dei tre vincitori si svolgerà durante l’Assemblea Nazionale Anci di mercoledì 18 novembre alle ore 18.30 e sarà possibile seguire i lavori in diretta streaming collegandosi al sito Anci.it.

Il Presidente dell’ANCI Antonio Decaro nella conferenza stampa di presentazione dell’evento ha dichiarato: “Credo che la sostenibilità sia un obiettivo da coltivare a maggior ragione in questa fase, quando ci si interroga su come cambiare le abitudini di vita delle città dopo l’esperienza del coronavirus. Credo che iniziative come l’Urban award, capaci di mettere in contatto esperienze locali differenti su questo tema, siano assolutamente da sostenere e condividere e mi auguro che tanti Comuni partecipino a questa quarta edizione, come hanno già fatto in quelle precedenti”.

La giuria dell’Urban Award è presieduta Ludovica Casellati ed è composta da Vittorio Brumotti, campione internazionale e inviato di Striscia la Notizia; Giuseppe Calabrese, gastronomo, conduttore Linea Verde; Massimo Cirri, autore Caterpillar Radio 2; Renato Di Rocco, presidente Federazione Ciclistica italiana; Giancarlo Feliziani, caporedattore Tg La7; Antonella Galdi, vice segretario generale Anci; Francesco Giorgino, giornalista TG1 e docente Luiss; Maria Rita Grieco, caporedattore TG2; Stefano Laporta, presidente Ispra; Rosanna Lambertucci, conduttrice televisiva; Paolo Liguori, direttore Tgcom24; Piero Nigrelli, direttore settore ciclo di Ancma; Massimo Poggio, attore; Rosario Rasizza, AD Openjobmetis; Guido Rubino, Cyclinside; Monica Sala, giornalista conduttrice Radio Monte Carlo.

“Siamo felici di provare a competere con Comuni che hanno molto da insegnare – dichiara l’Assessore alla Mobilità Sostenibile Sergio Tatarano – intendiamo riscattarci da un ritardo culturale a cui non siamo in alcun modo rassegnati. Speriamo che il lavoro enorme degli ultimi due anni su questo versante sia apprezzato dalla giuria particolarmente autorevole.”

 

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Pochi minuti fa si è verificato un incidente sulla rampa stradale che da via Latiano conduce alla bretella della Ss7. Durante la salita un escavatore è scivolato dal rimorchio di un camion ed è finito in strada dove si è ribaltato. Fortunatamente non seguiva nessun mezzo. Sul posto è intervenuta la polizia. 

 

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FASANO – Le Autorità sanitarie hanno informato oggi il Comune di Fasano che il numero dei contagiati da Covid-19 è di 81. Ad essi vanno aggiunti i 13 ancora positivi del cluster nella "Casa del Sole". Si raccomanda a tutti i cittadini di indossare sempre la mascherina su naso e bocca, igienizzare il più possibile le mani e osservare scrupolosamente il distanziamento sociale e le norme del Governo.

 

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Dopo la serrata dei giorni scorsi dei mercati settimanali di Mesagne il sindaco Toni Matarrelli ha avuto un incontro interlocutore con tecnici e i commercianti ambulanti al termine del quale ha deciso di riaprire il mercato settimanale del mercoledì contingentando gli ingressi. In campo a controllare ci saranno, oltre agli stessi commercianti, anche i vigili urbani e gli uomini della protezione civile. Il sindaco ha, al contrario, ordinato la chiusura di tutte le giostrine presenti nei parchi pubblici cittadini poiché non garantiscono la salubrità necessaria per i piccoli avventori. E si andrà avanti così per cercare di arginare gli effetti dannosi del Covid-19. Infine, il primo cittadino in vista dello shopping natalizio ha invitato i mesagnesi ad acquistare presso i commercianti locali e non servirsi dei siti di e-commerce. Il tutto per aiutare l’economia locale. Dunque, il sindaco Matarrelli ha deciso di riaprire il mercato settimanale del mercoledì dopo la serrata decisa, con ordinanza del 10 novembre scorso, per le merci non alimentari. Purtroppo, la decisione era stata contestata dai commercianti ambulanti che si erano già approvvigionati per far fronte al periodo pre-natalizio. Peraltro, essendo la Puglia in fasce arancione, i commercianti non hanno diritto al ristoro economico.

A Mesagne sono 150 gli operatori economici ambulanti che ogni mercoledì arrivano per vendere i loro prodotti nel mercato settimanale. “Siamo 150 famiglie che vivono di questo lavoro – ha detto Damiano, commerciante 50enne – purtroppo la nostra categoria non è tutelata dai decreti “Ristoro”. Ed ha aggiunto: “Il mercato settimanale in quest’area può essere gestito molto bene con i dovuti distanziamenti tra i vari stand e il contingentamento degli ingressi controllati dalla protezione civile o dai vigili urbani. Per cortesia troviamo insieme una soluzione, ma fateci lavorare”. Ieri pomeriggio nell’area mercatale si sono incontrati oltre ai commercianti anche il sindaco Matarrelli, il consigliere regionale, Mauro Vizzino, l’assessore alle Attività produttive, Antonello Mingenti, il comandante dei vigili, Teodoro Nigro, e il responsabile dell’ufficio Lavori pubblici, Claudio Perrucci. Il sindaco, dopo essere andato su e giù per l’aria mercatale con tutti i suoi tecnici, ha deciso di provare la riapertura del mercato settimanale. “Abbiamo studiato bene la situazione per venire incontro agli operatori. Infatti, la Puglia essendo regione di fascia arancione non permette ai commercianti di usufruire di un indennizzo statale”, ha precisato il primo cittadino -. Con la riapertura del mercato offriamo a questi operatori l’opportunità di guadagnare qualcosa. Certo, ridurremo gli stand, contingenteremo gli ingressi e vieteremo gli assembramenti. Se mercoledì tutto andrà bene proseguiremo. Se, al contrario, ravviseremo dei pericoli per la pubblica salute allora non ci sarà nulla da fare e dovremo chiudere. Comunque, abbiamo l’impressione che, ben organizzati, non dovremmo avere grossi problemi”.  Infine, il sindaco Matarrelli ha invitato i mesagnesi “a non fare acquisti online, ma servirsi dei commercianti locali per almeno i prossimi 3 o 4 mesi. Anche così si aiuta la nostra economia”.

 

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Continuano a migliorare le conduzioni del ragazzino di 11 anni che sabato pomeriggio è stato investito da un’auto nella città di Mesagne. Ieri pomeriggio i medici del reparto di terapia intensiva dell’ospedale “Perrino” di Brindisi lo hanno estubato. Gli hanno tolto la cannula che nelle prime ore dopo il sinistro lo hanno aiutato a respirare. In ogni modo anche se le sue condizioni migliorano i sanitari non hanno ancora sciolto la prognosi. L’incidente si è verificato sabato pomeriggio in via San Pancrazio nel tratto in cui via Foggia vi si immette. Il ragazzino era in sella alla sua bici quando, per cause ancora in fase di accertamento, si è scontrato con un’auto Hyundai condotta da un giovane mesagnese. Uno scontro alquanto violento che ha sbalzato il piccolo dalla bici facendolo cadere rovinosamente per terra, sull’asfalto.

 

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La pioggia che si è abbattuta copiosa sulla città di Mesagne ha fatto franare lo scavo della condotta fognante di via Udine facendo finire dentro le auto posteggiate lungo la strada. Una situazione, peraltro, già annunciata da tempo dai resideni che non è stata ascoltata da chi ha la responsabilità di tale fatto. Questa mattina in via Udine sono giunti i tecnci del Comune per verificare i fatti e i danni ai mezzi dei residenti. Molte volte, come insegnano i vecchi proverbi, prevenire è meglio che curare. "A cosa servono gi sforzi che sta facendo il sindaco Matarrelli per far emrgere la città se poi vi sono, sempre e comunque, queste criticità nella macchina logistica", hanno detto diversi residenti della via. 

 

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Ancora una volta prendiamo atto di come il clamore mediatico sia l'unica modalità utile per ottenere dalla Asl di Brindisi risposte che per mesi, spesso anni, si sono rincorse invano per altre vie.

A seguito dell'iniziativa di oggi, 16 novembre, che mi ha visto presidiare fin dal mattino l'ingresso della sede Asl di via Napoli è giunta puntuale (!) una PEC della Azienda Sanitaria in risposta alla nostra richiesta dello scorso 20 ottobre che a sua volta altro non era che sollecitare la ASL a risponderci ad una nota del 28 gennaio 2020…

Nella risposta tanto attesa, e ricevuta solo dopo un’azione di clamore mediatico come un sit-in, non solo la ASL disconosce tutti i crediti vantati da questa Cooperativa ma anticipa «che da controlli effettuati» è Eridano ad avere un debito nei confronti della ASL per «il mancato rispetto degli standards organizzativi».

Fino a ieri, e per molti mesi, la nostra unica arma è stata il dialogo e ci eravamo dimostrati comprensivi dei ritardi della ASL nei nostri confronti perché consapevoli di quanto la complessità della nostra situazione impedisse che fosse affrontata e risolta in tempi brevi, ancor più con lo stato emergenziale dovuto al Coronavirus. Dopo la comunicazione avuta oggi non ha più alcun senso continuare ad essere comprensivi e cercare il dialogo dal momento che gli uffici dell’Azienda Sanitaria, mentre non avevano tempo per ascoltarci, hanno avuto tempo e modo di elaborare una puntuale indicazione di somme vantate – a loro dire - nei nostri confronti.

Giunti a questo punto prendiamo atto che non vi è da parte dell'attuale dirigenza della ASL nessuna disponibilità a trovare soluzioni e con amarezza proseguiremo le nostre richieste non più con relazioni personali, sit-in o attraverso mezzi di comunicazione ma nelle giuste sedi che vicende come queste richiedono.

Per ERIDANO Coop. Soc. Onlus
IL LEGALE RAPPRESENTANTE