Redazione

Brindisi. Detiene in casa 237 grammi di cocaina, arrestato. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi hanno tratto in arresto, in flagranza di reato per detenzione illecita di sostanze stupefacenti, ANTICO Giovanni, 36enne del luogo, già in regime di detenzione domiciliare. Nella circostanza, i militari operanti, con il supporto del team antidroga del Nucleo Cinofili Carabinieri di Modugno (BA), hanno eseguito una perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’uomo e rinvenuto in un’intercapedine del forno da cucina una scatola contenente 237 grammi di cocaina, parzialmente suddivisa in dosi, oltre a 380 euro in contanti, un bilancino di precisione e vario materiale utile per il confezionamento, il tutto sottoposto a sequestro. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Brindisi.

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I Carabinieri della Stazione di Mesagne hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un 54enne di Carovigno, per furto aggravato. In particolare, in seguito a un mirato controllo svolto a Carovigno  con il personale dell’Enel, i militari operanti hanno riscontrato l’allaccio diretto e abusivo alla linea elettrica dell’abitazione, per un consumo stimato complessivo di 210.000 kwh e un danno quantificato in circa 50.000,00 euro. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, concluse le formalità di rito, l’arrestato è stato rimesso in libertà.

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75 positivi a Mesagne

Novembre 18, 2020

aumentano i contagi a Mesagne da Covid. Nella giornata di ieri sono 7 i nuovi postivi per un totale di 75 soggetti, in parte ricoverati. Di questi ricoverati alcuni sono in condizioni "severe". Il consiglio delle autorità sanitarie e comunali è di attenersi scrupolosamente alle misure anti contagio.

Una realtà e una eccellenza italiana con sede operativa ad Oria, in provincia di Brindisi, che in pochi anni è cresciuta tanto da ottenere l'accesso alla quotazione in borsa nel mercato Euronext di Parigi. Da venerdì 20 novembre Cesynt sarà la prima PMI innovativa italiana e la prima azienda del sud a quitarsi sul mercato borsistico di Parigi. Mercato di enorme prestigio anche a seguito della recente acquisizione della Borsa Italiana proprio del gestore Euronext che gestisce anche i mercati di Londra, Amsterdam, Bruxelles, Dublino, Lisbona e Oslo, di fatto creando un unico mercato europeo.
La Cesynt Advanced Solutions Spa, nata nel 2010, è oggi leader in Italia nel mercato dell'e-learning gestisce un portale per l'aggiornamento obbligatorio dei professionisti ed ha sviluppato un software altamente innovativo per la realizzazione e la gestione di siti di e-learning. Tra le innovazioni più avanzate contenute nel software c'è la gestione dal livello di attenzione dell'allievo. Grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale il software è in grado di rilevare il livello di attenzione della persona che segue la lezione e-learning e condizionare l'andamento della stessa in funzione dell'effettivo apprendimento dello studente.
Abbiamo posto alcune domande al direttore operativo dott. Mario Miele:
D: "dott. Miele ci può spiegare qual è stata la chiave del successo della sua azienda?"
R: "Alcuni anni fa abbiamo anticipato le aspettative del mercato individuando nella formazione a distanza (e-learning) uno strumento innovativo per erogare formazione. Allo scopo abbiamo sviluppato internamente un LMS (Learning Management System). Un software in grado di gestire completamente una piattaforma e-learning. È nato così ISkilled® che possiede caratteristiche innovative d'avanguardia"
D: "In cosa si differenzia il vostro prodotto da altri presenti sul mercato?"
R: "Il principale vantaggio del nostro software è dato dalla facilità ed immediatezza di utilizzo. Infatti con il nostro prodotto ogni formatore è in grado di realizzare un proprio sito di e-learning in poche ore e senza necessità di possedere alcuna competenza tecnica. Il prodotto è completo anche di tutto l'e-commerce e della gestione amministrativa, di HPS®, un sistema sempre registrato da noi che consente di evitare le noiose interruzioni dovute al tempo necessario per caricare il video che grazie ad HPS ha una fruizione continua e la biometria, vale a dire il riconoscimento facciale dell’utente. Ma non è tutto, abbiamo sviluppato anche un sistema che utilizzando algoritmi di AI (Intelligenza Artificiale) consente di verificare il grado di attenzione dello studente durante la fruizione della lezione. Con questo sistema il software in grado di adottare azioni correttive nel caso in cui il livello di attenzione scenda sotto una certa soglia, garantendo così una formazione di elevata qualità".
D: Oltre ad Iskilled® quali sono gli altri prodotti o servizi della vostra azienda"
R: "Utilizzando Iskilled® abbiamo realizzato un servizio di formazione specializzata per i professionisti. Abbiamo ottenuto tutte le autorizzazioni ministeriali e di diversi ordini professionali ed i nostri corsi sono validi per l'ottenimento dei CFP (Credit Formativi Professionali) che ogni professionista deve ottenere ogni anno. In questo settore siamo leader nella formazione per gli avvocati ed abbiamo oltre cinquantamila utenti in Italia".
D: Che significato ha per l’azienda la quotazione in borsa?
R: “ L’operazione di quotazione ci proietta in un’area di più largo respiro che diventa al tempo stesso obiettivo e trampolino di lancio per futuri sviluppi tecnici e commerciali”.
Oggi Cesynt può vantare diversi altri primati; infatti, oltre ad essere la prima pmi innovativa italiana quotata in borsa su un mercato internazionale è stata anche la prima ad intraprendere una campagna di crowdlisting portata a termine con successo e con una raccolta superiore ad un milione di €.

 

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Positivi e tamponi nella provincia di Brindisi, il report aggiornato al 15 novembre. Al 15 novembre 2020 nella provincia di Brindisi risultano positivi al Covid 1.278 soggetti, di cui 651 di sesso femminile (50,9%), con età mediana di 46 anni. Sono dati contenuti nell’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia - Dipartimento di Prevenzione della Asl.

I fattori di rischio per cui è stato predisposto il tampone sono: “sospetto di caso” (610 casi; 47,7%), “contatto con caso accertato” (321; 25,1%), “screening” (155; 12,1%), “rientro da area a rischio” (20; 1,6%) e “soggetto in Residenza sociosanitaria assistenziale” (1 caso; 0,1%). In 171 casi (13,4%) il fattore di rischio non è definito.
L’ultimo aggiornamento sullo stato di salute dei positivi attuali descrive 705 (55,2%) soggetti asintomatici, 331 (25,9%) paucisintomatici, 84 (6,6%) con sintomatologia lieve, 9 (0,7%) con quadro severo, 5 (0,4%) critici e 7 (0,5%) in fase di guarigione; per 137 soggetti (10,7%) il dato non è noto.
Per quanto riguarda la distribuzione per Comune i positivi sono a Brindisi 362, a Francavilla Fontana 152, a Ostuni 103, a Fasano 94, a Mesagne 66, a San Pietro Vernotico 57, a Latiano 54, a Villa Castelli 50, a San Pancrazio Salentino 46, a Carovigno 45, a San Michele Salentino 43, a Erchie 34, a Ceglie Messapica 33, a San Vito dei Normanni 26, a Oria 24, a Torre Santa Susanna 21, a Cellino San Marco 20, a Cisternino 17, a San Donaci 16, a Torchiarolo 15. 
Nel periodo compreso tra il 24 febbraio e il 15 novembre, sono stati sottoposti a tampone orofaringeo per la ricerca di Sars-CoV2 in totale 47.995 residenti nella provincia di Brindisi (122,9 soggetti ogni 1.000 residenti), di questi 2.616 (5,5%) sono risultati positivi al test, con una incidenza cumulativa stimata pari a 67 casi x10.000 residenti. Sono risultati positivi 1.329 donne (50,8%) e 1.287 uomini (49,2%), l’età mediana è pari a 46,5 anni. Sono 85 i decessi totali: 67 casi tra le persone che hanno almeno 70 anni; 11 tra i 60 e 69 anni, 6 casi tra i 50 e i 59 e 1 nella fascia 30-39.
Per 41.998 sottoposti a test (87,5%) è definito il fattore di rischio per cui è stato predisposto il tampone; si osserva come il test effettuato per “caso sospetto” rappresenti la motivazione di esecuzione del tampone in oltre la metà dei casi. 
Complessivamente, sempre dal 24 febbraio al 15 novembre, sono stati eseguiti 71.937 tamponi (in media 1,50 tamponi per ogni soggetto sottoposto a test), pari all’11,1% dei tamponi eseguiti in Puglia. A fronte dell’aumento del numero di tamponi effettuati si osserva un trend in crescita del numero dei positivi, con i valori massimi raggiunti nelle ultime settimane, in linea con l’evoluzione del quadro epidemiologico generale.
I fattori di rischio individuati, per settimana di pandemia, risultano spesso sovrapponibili alle strategie poste in essere; infatti, si evidenzia fino al mese di maggio una maggiore proporzione di “contatto con persona contagiata”, dal mese di maggio a luglio prevale quale fattore di rischio lo “screening” in linea con le azioni promosse dalla Regione e, infine, dal mese di luglio compaiono i rientri da aree a rischio; nelle ultime settimane diventano prevalenti i casi sospetti di cui risulta complesso ricostruire la catena di contagio.
Si sottolinea che i dati sono in continuo aggiornamento e alcune informazioni possono, quindi, risultare incomplete o essere oggetto di modifiche.

STANOTTE SULLA CITTA’ DI MESAGNE E’ CADUTA UNA QUANTITA’ STRAORDINARIA DI PIOGGIA: IL SISTEMA IDRICO HA RETTO BENE, DISAGI PER LA RETE FOGNARIA A CAUSA DEGLI ALLACCI ABUSIVI

 
Alcuni numeri utili a comprendere la straordinarietà degli eventi atmosferici di stanotte: a Mesagne sono caduti 66,8 millimetri d’acqua, un dato che rapportato alla quantità di pioggia del 2019 – 545,6 millimetri totali – rappresenta una percentuale del 12,2%. Si tratta di un dato evidentemente eccezionale ed imprevedibile che in altri tempi, senza gli interventi di mitigazione realizzati nel corso degli anni, avrebbe messo in ginocchio il territorio. Il sistema idrico della città ha retto bene: 66,8 litri di pioggia posatisi su ogni metro quadro cittadino rappresentano senz’altro un indice record. Si tratta di un dato di per sé eccezionale, tanto più se comparato a quello dello scorso anno.
 
Le criticità sono da riferire alla tenuta della rete fognaria, che in alcuni punti ha causato la tracimazione del livello dell’acqua e la fuoriuscita di liquami. Tale superamento del livello di capienza, secondo le interpretazioni dell’Acquedotto Pugliese, è dovuto al fatto che si registrano molti casi di allaccio di acque bianche al tronco di fogna nera. Esistono cortili privati che raccolgono l’acqua piovana convogliandola nelle fogne nere: questo, in caso di piogge eccezionali come quelle che si sono abbattute stanotte a Mesagne in 5 ore, determinano il sollevamento dei tombini con le conseguenze e i disagi che conosciamo. L’AQP ha fatto sapere che avvierà una verifica per denunciare gli autori degli allacci abusivi.

“Il Tap è entrato in funzione: porterà in Europa il gas azero” intitolava domenica il Sole24ore, “la multinazionale Tap annuncia che il gasdotto è operativo”.

Gli abitanti di Melendugno ci riferiscono invece che i cantieri di TAP li fervono ancora di lavori, e anche a Matagiola, dove dovrebbe arrivare l’interconnessione TAP/SNAM, ci sono ancora gli scavi aperti… E comunque, come riferisce Il Sole 24ore, è già stato fatto il testing dei tubi: ci chiediamo: tutto il gas immesso in un tubo da 1400 millimetri di diametro per 54 KM dove è finito, visto che a Brindisi si ferma tutto e non c’è ancora il collegamento con la Rete Adriatica SNAM?

Si, perché a Matagiola non c’è nessun gasdotto che collega la stazione SNAM con la Rete Adriatica SNAM, che parte da Massafra col gasdotto Massafra-Biccari.

Eppure a Matagiola arrivano o partono per ora 6 gasdotti, oltre a TAP: arriva dalla Sicilia attraverso Bernarda il 42 pollici (1050 mm di diametro) che porta in Salento il metano che consumiamo, compreso il rifornimento per la centrale a turbogas di EniPower nella zona industriale di Brindisi, che consuma 1 milardo di metri cubo l’anno di gas; e poi parte un 18 pollici (450 mm) verso Palagiano, che rifornisce i paesi sulla via Appia.

Ma nessun 48 pollici che possa interconnettersi alla Rete SNAM a Massafra.

Tale megagasdotto di 80 km è una priorità sul sito di SNAM ed è programmato per il 2026: è addirittura un Progetto d’Interesse Comune approvato dal Parlamento Europeo con il finanziamento della Banca Europea degli Investimenti. Ma non è stato presentato a Minambiente ancora neanche lo Studio d’Impatto Ambientale o altra documentazione per l’iter autorizzativo.

Per cui, il gas di questa entrata in funzione, una volta arrivato a Brindisi, dove va a finire? Lo useremo noi di Brindisi la mattina per farci il caffè? Stiamo assistendo in questi giorni a Brindisi a un forte odore acre la sera: non vorremmo fosse dovuto a inopportune perdite del gasdotto…

E il gas di TAP come sarà portato in Europa, visto che da Brindisi manca l’interconnessione con la Rete Adriatica SNAM di Massafra, e visto che tale rete è stata realizzata solo a metà e mancano interi tronchi, come il Biccari – San Salvo, il PRT di Sulmona, il tratto Sulmona – Foligno che dovrebbe attraversare Norcia e le zone terremotate (????), e poi il Foligno – San Sestino, tutti tronconi della Rete SNAM ancora in fase autorizzativa?

Come ammesso dalla stessa SNAM, tale rete sarà completata per il 2025, data spostata poi al 2026: e intanto a Brindisi ne dovremmo bere di caffè per smaltire il gas di TAP…

Inoltre TAP doveva entrare in funzione un anno fa, e durante la fase Covid ha continuato a lavorare, eppure sono in ritardo di un anno, dicono per le proteste della popolazione e per il Covid…

Nella stessa nota TAP sottolinea che in tutto il lavoro non ci sono stati “incidenti di percorso”: ricordiamo che il 26 maggio 2020 moriva Simone Martena, operaio di 34 anni, schiacciato dai tubi a Vernole a causa dell’inosservanza della normativa sulla sicurezza da parte della azienda subappaltatrice Max Streicher.

E i vertici di TAP sono indagati dalla Procura di Lecce per disastro ambientale: la seconda udienza doveva tenersi proprio questo venerdì, il 20 novembre, ma è stata spostata al 29 gennaio 2021 causa Covid. Questo, mentre il processo contro gli oltre 100 attivisti NoTAP per reati minori e spesso ridicoli, va avanti malgrado il Covid.

L’annuncio della inverosimile entrata in funzione di TAP proprio a ridosso dell’udienza dei suoi vertici davanti ai giudici di Lecce sembra una strana coincidenza. Probabilmente la società svizzera vuole passare all’incasso anticipato dei finanziamenti europei (un miliardo e mezzo di euro) ed evitare le penali verso i partner commerciali (Enel, Hera ed Edison) per il ritardo nella fornitura del gas, se il gas non può arrivare al nord o in Europa…

Intanto il consigliere regionale PD Fabiano Amati si è prodigato in questi ultimi mesi per mettere a posto alcune malefatte di SNAM a Tuturano, prontamente denunciati dal Movimento No TAP/SNAM di Brindisi: nella posa dei tubi per il gasdotto TAP/SNAM, a fine maggio, SNAM aveva intercettato la falda di San Paolo, acqua meteorica in un territorio sotto vincolo idrogeologico, che portava acqua ai pozzi dei 400 abitanti della frazione di Torre Rossa e poi sfociava nel Canale di Siedi che alimenta la riserva regionale del Bosco di Cerano, causando un altro disastro ambientale. Amati si è prodigato per far avere ai 400 abitanti l’allaccio all’acquedotto: ma quando gli abitanti han visto che dovevano pagare diverse decine di migliaia di euro per regolarizzare le loro abitazioni, hanno rinunciato, e ancora oggi continuano ad avere i pozzi asciutti e la riserva del Bosco di Cerano è rimasta senza acqua…

Altra battaglia di Fabiano Amati: far avere ai comuni del brindisino le “compensazioni di TAP”.  Ma Amati dimentica che l’interconnessione che attraversa il brindisino fino a Matagiola, che è Comune di Brindisi, è un gasdotto di SNAM, non di TAP. E SNAM ha previsto nell’autorizzazione all’opera solo l’incremento della offerta di servizi abbinati al gas: cioè qualche stazione di servizio in più per il metano per auto…

Mentre  Commissione Europea e BEI hanno deciso di non finanziare più il gas metano e l’Italia ha firmato l’accordo di Parigi per uscire dai fossili e ridurre le emissioni di CO2, Brindisi vuol diventare “hub del gas” d’Europa. Siamo proprio ritardati…

E come succede da decenni, Brindisi continua ad essere terra di conquista di multinazionali che inquinano e fanno disastri senza scrupoli per il loro profitto e noi brindisini abbiamo le bollette di corrente e metano tra le più alte d’Italia e il tasso di tumore al seno e tumori alle vie respiratorie più alto d’Italia. Poveri noi fessi….

Movimento No TAP/SNAM della Provincia di Brindisi

 

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 17 novembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 6.228  test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.234 casi positivi: 495 in provincia di Bari, 88 in provincia di Brindisi, 124 nella provincia BAT, 182 in provincia di Foggia, 94 in provincia di Lecce, 245 in provincia di Taranto, 7 residenti fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota è stato riclassificato e attribuito.

Sono stati registrati 36 decessi: 8 in provincia di Bari, 3 in provincia di Brindisi, 2 in provincia BAT, 16 in provincia di Foggia, 6 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 665.959 test.

9.052 sono i pazienti guariti.

26.607 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 36.716 così suddivisi:

14.336 nella Provincia di Bari;

4.063 nella Provincia di Bat;

2.491 nella Provincia di Brindisi;

8.649 nella Provincia di Foggia;

2.766 nella Provincia di Lecce;

4.143 nella Provincia di Taranto;

268 attribuiti a residenti fuori regione;

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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Ordinanza di chiusura delle scuole "Emanuele Cavaliere" e "Carducci" di Mesagne e "Perasso-Virgilio" di Brindisi. A Mesagne il dirigente Daniele Guccione ha disposto la chiusura del plesso dopo che nello stesso era risultata positiva al virus una maestra. Riaprirà venerdì 20 novembre. Nel tardo pomeriggio di oggi è stata chiusa anche la scuola "Carducvi" Perché uno scolaretto di quinta classe è risultato positivo al virus. A causa della positività al Covid di un’insegnante della scuola primaria in servizio presso la scuola Perasso di Brindisi. La sede Perasso dell’Istituto comprensivo Centro I Perasso-Virgilio resterà chiusa fino al 21 novembre.

La chiusura si rende necessaria per consentire ad Asl di effettuare le indagini epidemiologiche e gli eventuali screening necessari.

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Brindisi. Trovato in possesso di un coltello del genere proibito, denunciato. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 38enne del luogo per porto di armi od oggetti atti a offendere. L’uomo, nella mattinata del 16 novembre, è stato fermato alla guida di un’autovettura e trovato in possesso di un coltello della lunghezza complessiva di 22 cm, di cui 7 di lama, occultato nel vano porta oggetti. L’arma bianca è stata sottoposta a sequestro.