Redazione

Difesa: Calvisi, ceduta al World Food Programme area demaniale San Vito dei Normanni. “Oggi, su delega del Ministro Lorenzo Guerini, ho firmato l’Addendum I all’Implementation Agreement (IA) che definisce le nuove aree ed infrastrutture che la Difesa concede in uso al World Food Programme (WFP) sul sedime di San Vito dei Normanni (BR), in aggiunta a quelle già concesse nel 2007.” – rende noto il Sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi.

“Siamo particolarmente lieti di rafforzare la sinergia con le Nazioni Unite ed in particolare con il WFP, prestigiosa organizzazione dell’ONU che ha ricevuto lo scorso 12 ottobre l’ambito premio Nobel per la Pace, conferito per gli sforzi profusi per combattere la fame e migliorare le condizioni di pace nelle aree colpite dai conflitti.
Con questo atto formale, il WFP potrà utilizzare un ulteriore area di 84.152 mq, del demanio ascritto all’Aeronautica Militare, ad uso esclusivo delle Nazioni Unite per le proprie finalità inerenti il supporto alle operazioni di Peace Keeping, umanitarie e ad esse connesse.
La cessione di questa parte di territorio, che non comporta oneri finanziari aggiuntivi per la Difesa, rientra nell’accordo internazionale del 1994 che regola la concessione in uso gratuito delle infrastrutture militari in Italia a favore dell’ONU.
Oggi si rafforza ulteriormente la collaborazione tra la Difesa italiana e le Nazioni Unite, sinergia che segue l’importante accordo di collaborazione del 20 dicembre 2019 con il Global Service Center delle Nazioni Unite dislocato proprio a Brindisi.
Un’intesa ormai consolidata, visto anche il fondamentale supporto e l’attuale partecipazione delle nostre Forze Armate a cinque missioni internazionali a guida ONU.” – conclude Calvisi.

 

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Pochi minuti fa il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, ha firmato tre ordinanze che limiteranno ancor di più la libertà di movimento dei mesagnesi a causa dell'aggravrasi della situazione sul fronte dei contagi da Covid. Le ordinanze entreranno in vigore da domani. Dopo la già nota ristrettezza di fruibilità delle giostrine dei bimbi, la nuova ordinanza limita gli assembramenti di persone nei parchi dove non ci si potrà più sedere e discutere, o fare capannelli di gente, bensì si potrà solo transitare. L'ordinanza impone questo divieto dalle 5 del mattino alle 22 di sera. L'altra ordinanza riguarda i rifiuti delle famiglie in cui sono presenti soggetti risultati positivi al Covid. In questo caso i rifiuti andranno depositati tutti come indifferenziati in doppia busta. Sarà cura del Comune ritirarli e separarli dai rifiuti non contaminati.

 

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Ottenere il permesso di raccolta rilasciato dai Comuni; far esaminare e certificare i funghi raccolti da un esperto micologo della Asl; acquistare solo funghi spontanei certificati e in buono stato di conservazione. Sono alcuni consigli per prevenire le intossicazioni, elencati dal direttore del Centro di Controllo micologico della Asl, Liborio Rainò.

“I funghi – spiega – vanno trasportati e conservati, per breve tempo, in ambiente aerato, fresco e asciutto. Devono essere sottoposti a cottura in umido per almeno 25-30 minuti, poiché scarsamente digeribili, e vanno assunti in piccole quantità e non in pasti frequenti. I funghi epigei spontanei, inoltre, non vanno consumati da anziani, bambini e donne incinte”.

“La strada che porta all’intossicazione – aggiunge - passa anche attraverso le credenze popolari o gli ‘espedienti’ della tradizione: il test dell’aglio o del cucchiaino d’argento che dovrebbero annerire durante la cottura se il fungo è velenoso, o al contrario, la convinzione che i  funghi sarebbero commestibili se rosicchiati da insetti o altri animali”.

Prima del consumo il raccolto deve essere esaminato da un esperto del Centro di Controllo che, nel caso di raccolta amatoriale, certifica i funghi in modo gratuito.

Il calendario dell’ispettorato micologico, valido fino al 31 gennaio 2021, è disponibile nei Comuni e negli Uffici d’Igiene Asl, con indicazione delle sedi e degli orari osservati dai micologi (in allegato il calendario con i nomi degli esperti Asl:  Giampaolo Amatori, Pancrazio Sanasi e Antonio Tursi).

L’acquisto dei funghi da raccoglitori professionali o altri esercenti deve avvenire alla presenza del certificato di commestibilità rilasciato dalla Asl: va obbligatoriamente esposto e riportare, tra l’altro, il tipo, la quantità e la data di certificazione dei funghi in vendita, incluse le raccomandazioni per il consumo.

proteste commercianti ott201

In data odierna il Presidente Michele Emiliano ha firmato i decreti di nomina dei componenti della Giunta regionale, attribuendo le seguenti deleghe: 

Vice Presidente con delega al Bilancio, Programmazione, Ragioneria, Finanze, Affari Generali, Infrastrutture, Demanio e patrimonio, Difesa del suolo e rischio sismico, Risorse idriche e Tutela delle acque, Sport per tutti: Raffaele PIEMONTESE;

Cultura, Tutela e sviluppo delle imprese culturali, Turismo, Sviluppo e impresa turistica: Massimo BRAY.

Sviluppo economico, Competitività, Attività economiche e consumatori, Politiche Internazionali e commercio estero, Energia, Reti e infrastrutture materiali per lo sviluppo, Ricerca industriale e innovazione, Politiche giovanili: Alessandro DELLI NOCI;

Formazione e Lavoro, Politiche per il lavoro, Diritto allo studio, Scuola, Università, Formazione Professionale: Sebastiano Giuseppe LEO;

Sanità e Benessere animale: Pier Luigi LOPALCO;

Ambiente, Ciclo rifiuti e bonifiche, Vigilanza ambientale, Rischio industriale, Pianificazione territoriale, Assetto del territorio, Paesaggio, Urbanistica, Politiche abitative: Anna Grazia MARASCHIO;

Trasporti e Mobilità sostenibile: Anna MAURODINOIA;

Agricoltura, Industria agroalimentare, Risorse agroalimentari, Riforma fondiaria, Caccia e pesca, Foreste: Donato PENTASSUGLIA;

Personale e Organizzazione, Contenzioso amministrativo”: Giovanni Francesco STEA;

Il Presidente ha mantenuto la delega alla Protezione Civile e, temporaneamente, la delega al Welfare.

“La nuova Giunta tiene conto in maniera equilibrata delle varie componenti della maggioranza in Consiglio regionale, puntando a valorizzare competenza ed esperienza in relazione alle deleghe assegnate - spiega il presidente Emiliano - La composizione del Consiglio, all’esito dei ricorsi al Tar, oggi è diversa rispetto a quella che avevamo davanti all’indomani delle elezioni, sulla base della quale avevamo fatto determinate previsioni. La presenza di donne in Giunta è garantita nella misura di 3 a 7 e siamo impegnati con le forze politiche per far sì che l’Assemblea legislativa sia guidata per la prima volta da una donna.  Com’è noto, otto su dieci assessori devono essere scelti tra i consiglieri eletti. Il presidente ha facoltà di nominare solo due esterni. La scelta è stata quella di nominare Anna Grazia Maraschio, avvocato con pluriennale esperienza nel campo penale, in particolare dei reati contro la PA ed in materia ambientale. Componente del consiglio dell’ordine degli avvocati di Lecce per un lungo periodo nel corso del quale ha ricoperto anche la carica di vicepresidente.  Consigliera di parità della Regione Puglia dal 2018. E Massimo Bray, una delle massime personalità del panorama culturale italiano che porterà la sua esperienza e sensibilità in un settore per noi di fondamentale rilievo. Già ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Bray è direttore generale dell'Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani. A lui intendo affidare anche il coordinamento dei progetti inerenti il Next Generation europeo”.

La delega al Welfare momentaneamente resta in capo al presidente, che spiega: “Intendo aspettare l’esito del dibattito interno al Movimento 5 Stelle per capire se sarà possibile avviare un percorso comune con questa forza politica a cominciare dal welfare, che rappresenta un terreno con molte convergenze di programma. In ogni caso, questa delega sarà attribuita a una consigliera regionale”.

 

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 19 novembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 9.386 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.263 casi positivi: 555 in provincia di Bari, 72 in provincia di Brindisi, 189 nella provincia BAT, 154 in provincia di Foggia, 98 in provincia di Lecce, 187 in provincia di Taranto, 6 residenti fuori regione, 2 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 28 decessi: 5 in provincia di Bari, 4 in provincia di Brindisi, 1 in provincia BAT, 10 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 6 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 685.610 test.

9.734 sono i pazienti guariti.

28.500 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 39.347, così suddivisi:

15.503 nella Provincia di Bari;

4.410 nella Provincia di Bat;

2.708 nella Provincia di Brindisi;

9.031 nella Provincia di Foggia;

2.961 nella Provincia di Lecce;

4.447 nella Provincia di Taranto;

282 attribuiti a residenti fuori regione;

5  provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

 

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Mesagne. Ruba l’energia elettrica, arrestato. I Carabinieri della Stazione di Mesagne, a conclusione degli accertamenti, hanno tratto in arresto in flagranza di reato, un 45enne del luogo, parrucchiere. In particolare, in seguito a un mirato controllo svolto con il personale Enel, i militari operanti hanno riscontrato la manomissione e il danneggiamento del misuratore del contatore in modo irreparabile del suo negozio di parrucchieria con annessa abitazione retrostante, per un consumo stimato complessivo di 135.000 kwh e un danno quantificato in circa 25.000,00 euro. L’arrestato, concluse le formalità di rito, è stato tradotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari. 

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha inviato una lettera al Ministro della Salute Roberto Speranza per chiedere “l’adozione di un provvedimento che inserisca esclusivamente i territori delle province di Foggia e di BAT nella cosiddetta “zona rossa”, in quanto caratterizzati da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto”.

Il D.P.C.M. del 3 novembre, ai sensi degli artt. 2 e 3, prevede specifiche misure di contenimento del contagio su alcune aree del territorio nazionale caratterizzate da scenario di  progressiva gravità e da un livello di rischio elevato.

La richiesta è stata avanzata alla luce delle relazioni tecniche approntate dalla Struttura di coordinamento e monitoraggio dell’emergenza epidemiologica, e dalle direzioni generali delle AA.SS.LL. di Foggia e BAT, che risultano fortemente sotto pressione, con un prevedibile sovraccarico del sistema nell’arco delle prossime settimane.

“Dall’analisi dei 21 indicatori - si legge nella lettera - distinti a livello provinciale per le due aree, emerge un contesto preoccupante in cui i valori di Rt, combinati con l’incidenza numerica dei nuovi casi riscontrati giornalmente, si caratterizzano per un progressivo ed inarrestabile incremento.

Tale progressione del livello epidemico induce a ritenere che nelle suddette aree, anche in virtù della programmata espansione della rete di assistenza COVID-19, si produrrà una riduzione di offerta dei livelli di assistenza in favore dei pazienti non COVID-19. 

Tanto premesso, l’art.3 comma 2 del DPCM del 3 novembre attribuisce al Ministro della Salute il potere di adottare un’ordinanza, d’intesa con il Presidente della Regione interessata, in relazione a specifiche parti del territorio, in ragione dell’andamento epidemiologico,  che deroghi alle misure di contenimento previste dal successivo comma 4.

Nella giornata di oggi ho coordinato una riunione cui hanno partecipato i Presidenti e i Sindaci dei Comuni capoluogo delle province oggetto della presente lettera, i quali, alla luce dei dati illustrati dai D.G. delle ASL competenti per territorio, hanno condiviso la suddetta richiesta”.

COVID: COLDIRETTI PUGLIA, CRESCE FENOMENO MICRO E MACRO CRIMINALITÀ NELLE CAMPAGNE. PROCURATORE MOTTA 'SUBITO INTERVENTO ESERCITO'.

L’On. Colomba Mongiello della Fondazione "Osservatorio sulla criminalità nell'agricoltura e sul sistema agroalimentare" ha denunciato il mercato parallelo di prodotti agricoli, come l’olio, provenienti da migliaia di km di distanza, spesso sofisticati, spacciati per ‘Made in’

Con l’emergenza Covid sta crescendo il fenomeno della micro e macro criminalità con furti di olive, mezzi e danneggiamenti, per cui è stato richiesto l’intervento dell’Esercito. E’ quanto denunciato da Coldiretti Puglia, nel corso del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica convocato dal Prefetto di Bari, Antonio Bellomo, a cui hanno partecipato il Procuratore Cataldo Motta e l’onorevole Colomba Mongiello della Fondazione "Osservatorio sulla criminalità nell'agricoltura e sul sistema agroalimentare".

“Siamo molto preoccupati per le condizioni di lavoro e di vita nelle aree rurali pugliesi, dove i nostri agricoltori vivono loro malgrado una quotidianità da far west, fatta di furti di prodotto, alberi, mezzi agricoli, racket e abigeato”, ha affermato il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni.

“Le aziende hanno bisogno di sicurezza, perché la criminalità le costringe a vivere quotidianamente attanagliate in un clima di incertezza e paura. E' necessaria – ha chiesto il l’ex procuratore Cataldo Motta dell’Osservatorio sulla criminalità in agricoltura - l'attivazione di una cabina di regia tra il Ministero delle Politiche Agricole e il Ministero dell'Interno che coordini le attività delle forze dell'ordine, che va sostenuto con l’intervento dell'Esercito in alcune aree a forte rischio”.

Il fenomeno della micro e macro criminalità nelle aree rurali pugliesi – secondo la denuncia di Coldiretti – è divenuto pressante e pericoloso per la stessa incolumità degli agricoltori, tanto che in questo scenario di strisciante diffusione dell’illegalità e clima di pericolosa incertezza, le aziende corrono il forte rischio di perdere competitività. Infatti, ultimamente, si registra un’impennata di fenomeni criminali che colpiscono e indeboliscono il settore agricolo. E non si tratta più – per Coldiretti – soltanto di “ladri di polli”, quanto di veri criminali che organizzano raid capaci di mettere in ginocchio un’azienda, specie se di dimensioni medie o piccole.

“I furti di olive sono praticamente quotidiani con i danneggiamenti degli alberi – ha spiegato il presidente di Coldiretti Terlizzi, Nicola D’Orfeo – tanto da aver spinto alcuni agricoltori ad organizzarsi con ronde notturne e diurne per presidiare le campagne, oltre ad affidarsi al Consorzio delle Guardie Campestri, e non possiamo permetterci che continui ad essere messa a repentaglio l’incolumità dei nostri produttori”.

Nei furti di olive riescono in pochi minuti a portare via oltre 30 kg di olive ad albero, battendo gli ulivi con mazze di ferro o alluminio, per far cadere il maggior quantitativo di prodotto, ma danneggiando al contempo gravemente le piante.

“Capitolo a parte merita – ha aggiunto l’Onorevole Colomba Mongiello dell’Osservatorio Agromafie - il mercato parallelo di prodotti agricoli provenienti da migliaia di chilometri di distanza, a partire dall’olio, spesso sofisticati, spacciati per prodotti di qualità, quando di qualità non sono, per cui viene illegalmente utilizzato il marchio ‘made in Puglia’, a danno dell’imprenditoria agricola pugliese e dei consumatori. Non solo si appropriano di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma compromettono in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani ed il valore del marchio Made in Italy”.

I poteri criminali si “annidano” nel percorso che uva da vino, olio, frutta e verdura, carne e pesce, devono compiere – insiste Coldiretti Puglia - per raggiungere le tavole degli italiani passando per alcuni grandi mercati di scambio fino alla grande distribuzione.

Con i classici strumenti dell’estorsione e dell’intimidazione le agromafie impongono i prezzi dei prodotti agricoli e la vendita di determinate produzioni agli esercizi commerciali che a volte, approfittando della crisi economica, arrivano a rilevare direttamente grazie alle disponibilità di capitali ottenuti da altre attività criminose. Non solo si appropriano di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma – continua la Coldiretti Puglia – compromettono in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani ed il valore del marchio Made in Italy.

La Puglia è una regione a forte vocazione agricola ed è per questo – conclude Coldiretti Puglia - che il business delle agromafie è divenuto particolarmente appetibile.

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COVID-19: Chiusura asilo nido comunale “Il nido più bello”. l sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria, comunica quanto segue: «È stata disposta la chiusura fino al 2 dicembre dell’asilo-nido comunale “Il nido più bello” con ordinanza sindacale.

 La Cooperativa sociale affidataria del servizio ha comunicato l'individuazione di un dipendente positivo per SARS-CoV2 con test rapido effettuato oggi stesso.

 Nelle prossime ore la Asl attiverà il protocollo previsto per definire la filiera di contagio e prescriverà il periodo di quarantena stabilito per legge al personale entrato in contatto con il paziente.

 È stata inoltre ordinata alla ditta gestrice del Servizio nido l’igienizzazione e sanificazione della struttura.».

 

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