Redazione

“La CGIL Camera del di Lavoro di Mesagne, esprime con convinzione solidarietà alle lavoratici e lavoratori agricoli, sostenendo senza se e senza ma, tutte le iniziative che le organizzazioni sindacali metteranno in campo, a partire da quelle già programmate il 31 marzo, con presidio davanti al Senato e il 10 aprile, con manifestazione davanti le Prefetture di tutta Italia, per chiedere ad alta voce che gli venga riconosciuta pari dignità. Il governo deve sapere che non ci sono lavoratrici e lavoratori di seria B”.

Le segreterie nazionali di Fai LAI e Uila si sono riunite nei giorni scorsi per esaminare i contenuti del decreto Sostegni e lo stato dei rinnovi dei contratti provinciali agricoli.

Per quanto riguarda il decreto Sostegni, Fai, FLAI e Uila sottolineano le gravi discriminazioni perpetrate a danno di un milione di lavoratori agricoli che sono stati, ancora una volta, esclusi dal diritto a qualsiasi “sostegno”, malgrado abbiano subito la perdita di milioni di giornate di lavoro a causa dell’emergenza COVID.  A ciò si aggiunge la preoccupazione dei sindacati per il riemergere, attraverso interviste e dichiarazioni di stampa, della tentazione di modificare, semplificandola, l’attuale normativa sui voucher in agricoltura che ha garantito finora trasparenza e regolarità nell’uso di questo strumento.

Sul fronte dei rinnovi contrattuali, Fai, FLAI e Uila hanno evidenziato come le trattative si stiano trascinando in quasi tutte le province italiane, in particolare nel meridione, senza trovare una soluzione positiva. 

A fronte di questa situazione, Fai, FLAI e Uila hanno deciso di attuare una serie di iniziative di mobilitazione della categoria e di chiedere un incontro con i ministri del lavoro e dell’agricoltura Andrea ORLANDO e Stefano PATUANELLI, con le commissioni lavoro, bilancio e agricoltura di Camera e Senato.

Il primo pacchetto di iniziative prevede, per mercoledì 31 marzo, un presidio di lavoratori davanti al Senato e una conferenza stampa per spiegare le richieste di modifica e di integrazione al decreto sostegni; mentre sabato 10 aprile si svolgeranno manifestazioni davanti alle prefetture di tutta Italia.

Si tratta di una prima serie di iniziative che verranno ulteriormente implementate se, nelle prossime settimane, non si dovessero trovare risposte positive alle richieste dei lavoratori agricoli. 

                                                                             Il Coordinatore

                                                                            (Cosimo ZIZZA)    

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Non solo occorre svincolare la spesa investendo in assunzioni a tempo indeterminato,

ma occorre concentrare le assunzioni in settori strategici sanitario e sociale e nei servizi educativi per affrontare la pandemia e per gestire i servizi all’ utenza.                                                                                            Gli strumenti e le risorse, osserva il sindacato, “possono e debbono essere trovate”.

 Lo dimostra anche l’ultima legge di bilancio che per la prima volta, apre una prospettiva di sostegno permanente all’occupazione negli enti in settori come i servizi sociali e quelli educativi.

 Si tratta di risorse che dimostrano che con un adeguato sostegno da parte dello Stato gli enti possono invertire la tendenza all’invecchiamento e alla riduzione del proprio personale precario. 

Uomini e donne in trincea che meritano stabilità occupazionale, dopo tante reiterazioni di

proroga, personale indispensabile per garantire i servizi, integrato e formato.

Peculiare appare il quadro invece apparso in controtendenza secondo l’orientamento

normativo nazionale generale quanto riguarda il personale sanitario della ASL Brindisi ed

 in particolare quello dei 141 operatori socio sanitari, anche suscettibili in svariati casi 

 del decreto milleproroghe e prossimo al requisito dei 36 mesi per essere stabilizzato.

Non hanno ricevuto invece rinnovi contrattuali per essere sostituiti con altro personale

precario e con nomine a tempo determinato di 4 mesi.

“PRECARIATO SU PRECARIATO” riteniamo sia condizione illogica, inaccettabile ed indignitosa per i nostri lavoratori, ma anche in antitesi a quanto il quadro normativo nazionale potrebbe indicare al contrario per loro. Una decisione quella di mandare a casa chi ha affrontato ed affronta la pandemia che riteniamo inaccettabile.

La frustrazione, la precarietà vissuta dai nostri lavoratori per noi diviene anche un servizio precario per pazienti ed utenti.  Come FPCGIL BRINDISI chiediamo alle istituzioni di recepire tutte le misure a garanzia della salvaguardia occupazionale, garantendo lavoro stabile e sicuro anche in questo territorio.

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Appello della Presidenza e della Segreteria nazionali ANPI alle amministrazioni comunali, ai dirigenti scolastici. 

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 28 marzo 2021 in Puglia, sono stati registrati 9473 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.788 casi positivi: 561 in provincia di Bari, 155 in provincia di Brindisi, 125 nella provincia BAT, 286 in provincia di Foggia, 296 in provincia di Lecce, 355 in provincia di Taranto, 7 casi di residenti fuori regione, 3 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 14 decessi: 5 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 2 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.839.926 test.

137.164 sono i pazienti guariti.

46.880 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 188.737 così suddivisi:

74.063 nella Provincia di Bari;

18.558 nella Provincia di Bat;

13.671 nella Provincia di Brindisi;

35.124 nella Provincia di Foggia;

17.509 nella Provincia di Lecce;

28.819 nella Provincia di Taranto;

678 attribuiti a residenti fuori regione;

315 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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La campagna vaccinale in Puglia procede per età e per fragilità.

LA PUGLIA TI VACCINA – PER ETà

Per le persone da 79 a 60 anni il sistema sanitario regionale definisce il calendario di offerta vaccinale, procedendo in ordine di anzianità e sulla base della disponibilità dei vaccini.


Non è necessario prenotare: chi vuole vaccinarsi deve soltanto accedere al servizio e confermare la propria adesione per visualizzare data e luogo dell’appuntamento.

Le adesioni partono da lunedì 29 marzo alle ore 14.00.

Ci sono tre modi per aderire alla campagna vaccinale, attraverso:

  • la piattaforma lapugliativaccina.regione.puglia.it che sarà attiva da lunedì 29 marzo alle ore 14.00; accedendo al servizio online, si compila il modulo con i dati richiesti e si visualizza data e luogo del proprio appuntamento. È possibile stampare il promemoria e il modulo di consenso informato.

- il numero verde 800.71.39.31 sarà attivo da lunedi 29 marzo alle ore 14. Proseguirà poi seguendo questi orari: dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20.

Chiamando il numero verde la persona che intende vaccinarsi (o una persona delegata) riferisce i dati richiesti e l’operatore comunica l’appuntamento fissato. Se si desidera stampare il promemoria ci si può recare in una farmacia accreditata al servizio FarmaCUP.

  • farmacie accreditate al servizio FarmaCUP, da lunedi 29 marzo alle ore 14. Inseriscono i dati della persona che vuole aderire alla vaccinazione e comunicano data e luogo della somministrazione. Possono anche stampare il promemoria dell’appuntamento o modificare l’appuntamento.

Come detto, si procede per ordine di anzianità: le fasce di età che possono aderire alla campagna vaccinale vengono sbloccate man mano che i vaccini arrivano da Roma.

Dal 29 marzo si parte con le adesioni di 79enni e 78enni, ovvero dai nati dal 1 gennaio 1942 al 31 dicembre 1943.

E poi via via verranno sbloccate le altre fasce di età in base alla disponibilità dei vaccini.

Per effettuare l’adesione è necessario essere muniti di tessera sanitaria, codice fiscale e recapito telefonico.

Le vaccinazioni partiranno dal 12 aprile e saranno fissate nell’hub più vicino alla residenza del cittadino.

Chi intende modificare l’appuntamento può recarsi in farmacia.

Le persone che risiedono in Puglia ma non sono iscritte nell’anagrafe sanitaria possono rivolgersi alle farmacie dal 12 aprile.

Le persone che intendono aderire ma si trovano in ritardo rispetto alla data prefissata, possono recarsi in farmacia per riprogrammare l’appuntamento.

LA PUGLIA TI VACCINA – PER FRAGILITà

L’avvio delle vaccinazioni per le persone con elevata fragilità è previsto dal calendario vaccinale il 29 marzo. In Puglia sono già partite.

Le persone con elevata fragilità

Sono le persone, dai 16 anni in su, individuate dal Piano nazionale vaccini antiCovid-19 come particolarmente fragili per rischio elevato di sviluppare forme gravi di Covid-19, a causa di un danno d’organo preesistente, per una malattia rara o per una compromissione della risposta immunitaria a SARS-CoV-2 (estremamente vulnerabili) e per grave disabilità (fisica, sensoriale, intellettiva, psichica), ai sensi della legge 104 del 1992 art. 3 comma 3.

Le persone in condizioni di fragilità seguono un percorso dedicato:

  • attendono la chiamata da parte del centro specialistico di cura se sono estremamente vulnerabili o da parte del medico;
  • se hanno una grave disabilità ai sensi della legge 104 del 1992 art. 3 comma 3, contattano il proprio medico.

Le persone estremamente vulnerabili che vengono contattate per la vaccinazione dai centri specialistici di cura sono quelle con le seguenti patologie:

  • Insufficienza renale/patologia renale
    Persone sottoposte a trattamento dialitico cronico
  • Patologia oncoematologica
    Pazienti onco-ematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure.
    Sono inclusi in questa categoria anche i loro conviventi
  • Trapianto di organo solido e di cellule staminali emopoietiche
    Pazienti in lista d’attesa o trapiantati di organo solido
    Pazienti in attesa o sottoposti a trapianto (sia autologo che allogenico) di cellule staminali emopoietiche (CSE) dopo i 3 mesi e fino a un anno quando viene generalmente sospesa la terapia immunosoppressiva
    Pazienti trapiantati di CSE anche dopo il primo anno, nel caso che abbiano sviluppato una malattia del trapianto contro l’ospite cronica, in terapia immunosoppressiva.
    Sono inclusi in questa categoria anche i loro conviventi.
  • Emoglobinopatie
    Persone con talassemia o anemia a cellule falciformi
  • HIV
    Persone con diagnosi di AIDS o con conta dei CD4 inferiore a 200.

Per le persone con le precedenti patologie che hanno grave disabilità ai sensi della legge 104 del 1992 art. 3 comma 3 il centro di cura prende in carico anche conviventi e caregiver.


Le persone estremamente vulnerabili che vengono contattate per la vaccinazione dai propri medici di medicina generale sono quelle con le seguenti patologie:

  • Malattie respiratorie
    Persone con fibrosi polmonare idiopatica
    Persone con altre patologie che necessitino di ossigenoterapia compresi pazienti in CPAP (OSAS)
  • Malattie cardiocircolatorie gravi
    Persone con scompenso cardiaco in classe avanzata (III-IV NYHA)
    Pazienti post shock cardiogeno
  • Malattie neurologiche
    Pazienti con sclerosi laterale amiotrofica e altre malattie del motoneurone
    Persone con sclerosi multipla
    Persone con distrofia muscolare
    Persone con paralisi cerebrali infantili
    Persone in trattamento con farmaci biologici o terapie immunodepressive e i loro conviventi. Sono inclusi in questa categoria anche i loro conviventi
    Pazienti con miastenia gravis
    Pazienti con patologie neurologiche disimmuni: sindrome di Guillain-Barré e sue varianti (sindrome di Miller Fisher); poliradicoloneuropatia cronica infiammatoria demielinizzante (CIDP) (un tempo considerata la variante cronica della Guillain-Barré); neuropatia motoria multifocale (MMN); neuropatie associate a vasculiti; neuropatie associate a gammopatie monoclonali
  • Diabete/altre endocrinopatie severe come il morbo di Addison
    Tutte le persone con diabete di tipo 1 e 2
    Persone con il morbo di Addison
    Persone con panipopituitarismo
  • Fibrosi cistica
    Persone da considerare per definizione ad alta fragilità per le implicazioni respiratorie tipiche della patologia di base
  • Malattia epatica
    Persone con diagnosi di cirrosi epatica
  • Malattie cerebrovascolari
    Persone che hanno subito uno stroke nel 2020 e per gli anni precedenti con ranking maggiore o uguale a 3
  • Patologia oncologica
    Pazienti oncologici in fase di attiva di nuova diagnosi
    Pazienti in trattamento chemio/radio-terapico o che hanno sospeso la terapia immunosoppressiva e/o mielosoppressiva da meno di sei mesi. Sono inclusi in questa categoria anche i loro conviventi
    Pazienti con patologia tumorale maligna in fase avanzata non in remissione
  • Sindrome di Down
    Persone con sindrome di Down, in ragione della loro parziale competenza immunologica e della molto frequente presenza di cardiopatie congenite
  • Grave obesità
    Persone con BMI maggiore di 35
  • Malattie autoimmuni - Immunodeficienze primitive
    Pazienti con grave compromissione polmonare o marcata immunodeficienza
    Pazienti con immunodepressione secondaria a trattamento terapeutico.
    Sono inclusi in questa categoria anche i loro conviventi

Le persone con disabilità grave ai sensi della legge 104 del 1992 art.3 comma 3 possono contattare il proprio medico di medicina generale per la vaccinazione:

  • Disabilità fisica, sensoriale, intellettiva, psichica
    Sono inclusi in questa categoria anche i loro conviventi e caregiver che forniscono assistenza continuativa.

In caso di minori che rientrano nella definizione di estremamente vulnerabili e che non possono essere vaccinati per mancanza di vaccini indicati per la loro fascia d’età, è prevista la vaccinazione per i genitori, i tutori o gli affidatari.

La persona che intende vaccinarsi attende la chiamata del proprio medico di medicina generale o del centro specialistico di cura (per esempio, centro dialisi, centro di cura della talassemia, ecc.).


La presenza di familiari conviventi e caregiver può essere comunicata al medico o al centro di cura, in modo che prendano in carico anche la loro vaccinazione.


La vaccinazione delle persone in condizione di elevata fragilità a cura dei medici di medicina generale avviene in ordine di anzianità.

Le categorie vaccinali sono individuate dal Piano nazionale vaccini anti-Covid.

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Prosegue incessante l’attività della Polizia di Stato per la verifica del rispetto della normativa in vigore sul contenimento dell’emergenza epidemiologica, con particolare attenzione al divieto di assembramento e al divieto di spostamento se non per comprovate esigenze.

Nel corso del fine settimana, in Brindisi e nei comuni di Mesagne e Ostuni, il personale della Questura e dei Commissariati ha provveduto a controllare oltre 2000 persone e circa 10 esercizi commerciali.

I controlli effettuati hanno consentito di rilevare violazioni delle prescrizioni anti-Covid, da parte del titolare di un bar ma soprattutto da parte di giovani poco inclini al rispetto delle vigenti misure, comminando 20 sanzioni per non aver ottemperato alle disposizioni di legge.

Proprio nel cuore della notte appena trascorsa, personale della Polizia di Stato, nel corso dei controlli straordinari del territorio volti alla verifica delle prescrizioni previste dal D.L. 19/2020 e successive modifiche per il divieto di assembramento e di spostamento senza comprovate esigenze, con particolare attenzione alle contrade, oggetto in questi giorni di possibili luoghi di aggregazioni, individuava e sanzionava 7 ragazzi intenti festeggiare in una casa di campagna.

Nello specifico verso le 04:00 di questa notte, la volante del locale Commissariato, nel mentre effettuava mirati servizi di verifica e controllo nelle contrade notava diverse autovetture in una strada interpoderale in agro di Mesagne. Gli operatori di polizia, immediatamente procedevano ad un controllo, all’atto del quale sorprendevano 7 ragazzi intenti a festeggiare dopo aver finito di fare una “grigliata”.

Tutti i sette ragazzi venivano controllati e sanzionati amministrativamente in base alla normativa vigente e sono in corso di identificazione altri giovani che approfittando del buio e della fitta vegetazione sono riusciti a nascondersi sottraendosi al controllo.

La Questura di Brindisi, a seguito del recente Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto, ha tenuto un tavolo tecnico con la partecipazione delle altre Forze di Polizia a competenza generale e dei Comandanti le Polizie Locali di tutti i comuni della provincia.

All’esito degli incontri sono stati predisposti ulteriori servizi mirati e rafforzati per tutto il periodo pasquale.

Difatti, sin dalla serata di giovedì santo vi sarà un’intensificazione del controllo del territorio che si protrarrà fino a tutta la giornata di Lunedì dell’Angelo.

Inoltre, per il fine settimana pasquale, gli spostamenti saranno monitorati anche dall’alto grazie al supporto di un elicottero del Reparto Volo della Polizia di Stato di Bari.

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Brindisi. Tenta di rubare all’interno di un autosalone. I Carabinieri lo bloccano e lo arrestano. I Carabinieri della Stazione di Brindisi, a conclusione delle indagini effettuate anche con la visione delle immagini del sistema di videosorveglianza, hanno arrestato un 49enne del luogo, per tentato furto aggravato. In particolare, l’uomo è stato sorpreso dai militari operanti all’interno del piazzale di un autosalone, dopo aver manomesso l’impianto di allarme perimetrale. Nella sua disponibilità sono stati rinvenuti un piccone e due sensori dell’impianto di allarme.       L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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San Pietro Vernotico. Ruba 300 euro dall’interno del registratore di cassa approfittando della distrazione del titolare. Scoperto e  denunciato. I Carabinieri della Stazione di San Pietro Vernotico, al termine degli accertamenti effettuati anche mediante la disamina delle immagini del sistema di videosorveglianza, hanno denunciato un 30enne del luogo, per furto aggravato. In particolare, l’uomo, all’interno di un’attività commerciale, approfittando di un momento di assenza del titolare che si era spostato nel retro del negozio, si è impossessato della somma di € 300,00, prelevandole dall’interno del registratore di cassa.

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In un periodo di pandemia in cui molti sport si sono fermati a causa delle misure di prevenzione al virus c’è nel Salento una bella realtà sportiva giovanile: “I Messapi rugby club”, con sede a Tricase in provincia di Lecce, che sta sfruttando lo stop per realizzare un ambizioso progetto. Il club succede alla “Amatori Tricase rugby”, fondata ne 2014 da un gruppo di compagni di scuola che, stimolati dalle lezioni di un docente di Educazione fisica, si sono appassionati a questo sport. Da allora è stato un succedersi di successi fino a quando hanno pensato di fondare una vera e propria scuola di rugby per bambini dai 4 ai 14 anni. Il loro motto è: “Ritrovarsi insieme è un inizio, restare insieme è un progetto, riuscire a lavorare insieme è un successo”. I dirigenti sanno bene ciò che vogliono insegnare ai loro allievi. “Attraverso una visione globale sul mondo dei nostri ragazzi e ragazze – hanno spiegato – educhiamo al rispetto, alla lealtà, all’avanzare insieme verso nuovi traguardi attraverso lo sport. Da qui nasce l’idea di promuovere dei corsi educativi basati sulle regole del rugby in grado di sviluppare la psico-motricità, la capacità di relazione e il saper fare squadra: sentirsi squadra e sostenerla sempre e comunque”. I coach-educatori seguono corsi e master formativi di alta specializzazione per offrire ai ragazzi i migliori percorsi sportivi. Inseriti anche nel mondo della scuola.

rugby tricase volantinoTuttavia, c’è un sogno che hanno i dirigenti e gli allievi de “I Messapi rugby club”: avere un proprio campo da gioco, in maniera tale da non essere ospitati in altri campi. Il terreno gli è stato donato adesso bisogna costruire il resto. Così, a febbraio 2021 sono iniziati i lavori di adeguamento del terreno a campo da gioco regolamentare con relative strutture di servizio. Ed ecco perché la società ha chiesto aiuto a tutti coloro che possono nel diventar sostenitori di questo ambito progetto sportivo.

campo di rugbyPer chi lo volesse sostenere o avere maggiori informazioni può inviare una email alla “Lista dei desideri”: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Per chi volesse fare un bonifico bancario queste sono le coordinate dell’IBAN: IT24D0200880111000105354436. Per ulteriori notizie si può contattare il dirigente Dario Taras al numero 349056929.

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