Redazione

Non è ancora tempo di bilanci per la Grande Mostra «Negli anni dell’impressionismo, da Monet a Boldini. Artisti in cerca di libertà», evento allestito nel castello normanno svevo di Mesagne (Brindisi), curato dalla prof. Isabella Valente, docente nell’Università di Napoli Federico II, ed organizzato da Micexperience Rete di Imprese, assieme a Regione Puglia e Comune di Mesagne e, in ottemperanza al protocollo d’Intesa «Puglia Walking Art», prodotto da Reinassance srl.

Il dato di fine ottobre dice tuttavia che è stata abbondantemente superata la soglia delle diecimila presenze nelle sale nobili del castello e che tutte e 153 le opere originali selezionate per descrivere un periodo davvero unico nella storia dell’arte hanno colto nel segno, facendo sì che unanime fosse l’apprezzamento per un «evento unico e irripetibile», come più volte dichiarato dalla curatrice.

«In quattro mesi, dal 27 giugno a fine ottobre, la Grande Mostra non ha registrato momenti di calo – dice Pierangelo Argentieri, presidente di Micexperience e ideatore del protocollo d’Intesa “Puglia Walking Art” -: a giudicare dalla provenienza dei visitatori, si nota che l’evento ha avuto vasta eco nel Centro e nel Sud dell’Italia e che i pugliesi desiderano “bellezza”; sono disposti a muoversi per essere partecipi di momenti di indubbia qualità culturale, tanto che nessuno va via senza aver portato con sé qualcosa che consenta di proseguire l’esperienza vissuta».

Il riferimento del presidente di Micexperience Rete di Imprese, non è solo all’apprezzato catalogo della Grande Mostra, ma a tutte le altre esperienze proposte a corredo di essa e che rendono ancora più unico l’evento allestito nel castello di Mesagne. «La comunità di studio e di ricerca che cura la mostra si è interrogata su come, ad esempio, l’Intelligenza Artificiale possa interagire con l’evento lungo il versante della creazione di nuovi momenti di riflessione, oltre quelli che già sollecita una Grande mostra come quella di Mesagne – ha aggiunto Argentieri -. E da qui la proiezione di 11 immagini di paesaggi pugliesi realizzati interrogando l’AI su come avrebbe potuto rendere quei luoghi il pennello di artisti vissuti in quella temperie culturale. Ancora – prosegue il presidente di Micexperience – abbiamo voluto far sì che la visita in mostra fosse un’esperienza multisensoriale ed ecco che, mentre le orecchie dei visitatori ascoltavano musiche diffuse da una playlist che consentisse di entrare pienamente nell’evento, i diffusori proponevano fragranze olfattive particolari, create appositamente per l’evento e che sono condensate nel nome di “Libertas, fragranza degli impressionisti”. Essa intende dare il senso di ciò che gli occhi percepiscono e le orecchie ascoltano».

La Grande Mostra di Mesagne sta registrando il favore del mondo della scuola. Non c’è giorno che almeno una scolaresca non si rechi in visita. «Anche per queste numerose richieste e per quelle di gruppi che stanno già programmando le loro escursioni nei mesi di dicembre e gennaio – conclude Argentieri – si è deciso di prorogare l’apertura della mostra fino al 28 febbraio 2026».

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Si conclude con un accordo bonario la controversia legale nata tra il Comune di Mesagne e una società locale in seguito a un incidente avvenuto nell’aprile del 2024 in via Lucci. La vicenda, apparentemente di ordinaria amministrazione, aveva avuto origine quando un veicolo aziendale, condotto da un dipendente della stessa società, era incappato in un tombino di ispezione divelto dal piano stradale, riportando danni per oltre quattromila euro. L’episodio, verificatosi il 27 aprile 2024 all’altezza del civico 37, era stato immediatamente segnalato agli agenti della polizia locale, che avevano redatto un verbale dettagliato e documentando lo stato dei luoghi. Nei giorni successivi, anche il personale dell’ufficio Manutenzioni del Comune aveva effettuato un sopralluogo tecnico per accertare le condizioni del manto stradale e la causa dello sprofondamento del tombino, avviando le procedure di messa in sicurezza dell’area.

L’incidente, tuttavia, aveva lasciato strascichi sul piano legale: nel 2025, la società proprietaria del mezzo, assistita dall’avvocato Antonio Dellomonaco, aveva infatti promosso ricorso ex art. 316 e seguenti del Codice di procedura civile dinanzi al Giudice di Pace di Brindisi, chiedendo il risarcimento dei danni materiali subiti. Il Comune di Mesagne, con delibera di Giunta n. 160 del 28 maggio 2025, aveva deciso di costituirsi in giudizio, affidando la propria difesa all’avvocato Luana Nacci dell’Avvocatura Civica Comunale. Tuttavia, in un’ottica di dialogo e contenimento dei costi, le parti avevano successivamente avviato trattative per una possibile composizione amichevole della vertenza. Dopo vari incontri e valutazioni, le interlocuzioni hanno condotto alla definizione di un accordo transattivo, ritenuto dalla Giunta Comunale “di evidente utilità e vantaggio per l’Ente”. In base all’intesa raggiunta, la società danneggiata ha rinunciato a ogni ulteriore pretesa economica nei confronti del Comune, accettando che l’onere risarcitorio venga assunto da un altro soggetto coinvolto nella gestione e manutenzione della rete stradale cittadina.

La Giunta, presieduta per l’occasione dall’assessore anziano Omar Salvatore Ture — in assenza del sindaco — ha approvato all’unanimità la transazione e, contestualmente, ha revocato la precedente delibera di costituzione in giudizio. La decisione è stata motivata dal duplice obiettivo di evitare un probabile aggravio di spese legali e di tutelare l’interesse pubblico, nel pieno rispetto dei principi espressi dalla Corte dei Conti, che incoraggia gli enti locali a privilegiare soluzioni conciliative quando queste risultino più vantaggiose per la collettività. Con questo atto, il Comune di Mesagne chiude definitivamente una vicenda che, pur scaturita da un singolo episodio di manutenzione stradale, si è trasformata in un esempio di gestione prudente, responsabile e collaborativa delle risorse pubbliche. Una scelta amministrativa che testimonia la volontà di risolvere i contenziosi non attraverso lo scontro giudiziario, ma tramite il dialogo e il buon senso, nell’interesse reciproco delle parti e della comunità cittadina.

Alloggi edilizia residenziale pubblica, il Comune di Brindisi pubblica un bando di concorso. L’assessore Cozzolino: “Una opportunità per chi vive il dramma dell’emergenza abitativa”

 Il Comune di Brindisi ha pubblicato un bando di concorso per l’assegnazione in locazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica che si sono resi disponibili in città.

L’iniziativa è dell’Assessorato al Patrimonio, che nella fase istruttoria ha operato in sintonia con l’Assessorato ai Servizi Sociali.

Il termine di scadenza per la presentazione delle istanze di partecipazione è il 2 gennaio 2026. Per le informazioni sulle modalità di partecipazione gli interessati potranno rivolgersi presso gli uffici del settore Patrimonio Immobiliare – Servizio Politiche abitative del Comune di Brindisi o inoltrando una richiesta all’indirizzo pec Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Presso gli uffici dello Sportello Sociale (via Grazia Balsamo) sarà possibile ricevere assistenza per la compilazione dell’istanza di partecipazione.

“Abbiamo operato nel più breve tempo possibile - afferma l’Assessore al Patrimonio, Caterina Cozzolino – per venire incontro alle esigenze di chi vive il dramma, nella nostra città, dell’emergenza abitativa. Ovviamente si tratta di un primo intervento basato sulle abitazioni che sono già disponibili e su quelle che lo saranno nei prossimi mesi”.

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 Nel segno della continuità, la comunità della provincia di Brindisi ha rinnovato anche questanno la celebrazione della Giorno dellUnità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, rendendo omaggio a quanti, con il proprio sacrificio, hanno contribuito a costruire e difendere la libertà e la coesione del Paese.
Le celebrazioni sono state precedute dall’inaugurazione, presso l’Archivio di Stato, di una esposizione di documenti dedicata alla memoria dei caduti delle Forze Armate brindisine, con il fine di offrire uno spunto di riflessione sul valore della memoria storica per la comunità cittadina.
A seguire, in Piazza S. Teresa, si è svolta la cerimonia ufficiale cui hanno preso parte le Autorità civili, militari e religiose, i Sindaci dei Comuni della provincia, le Associazioni combattentistiche, numerosi cittadini ed oltre duecento studenti e docenti provenienti dagli Istituti scolastici comprensivi di Brindisi. 
La cerimonia si è aperta con il passaggio in rassegna degli schieramenti da parte del Prefetto, unitamente al Comandante del Presidio Militare, cui è seguito il solenne rito dell’alzabandiera accompagnato dal partecipato canto dell’inno nazionale.
Particolarmente intenso e significativo è stato poi lomaggio ai Caduti, con la deposizione di una corona dalloro, seguito dalla lettura dei messaggi del Capo di Stato Maggiore della Difesa, del Ministro della Difesa e del Presidente della Repubblica.
Dopo gli interventi del Comandante del Presidio Militare di Brindisi e del Sindaco del Comune capoluogo, il Prefetto ha rivolto un sentito messaggio di saluto ai presenti, sottolineando il profondo valore della ricorrenza, e ha esortato gli studenti a guardare ai nostri valorosi militari come un modello di dedizione e di servizio al Paese. Giovani militari che “indossano la divisa con lo stesso spirito di sacrificio e con lo stesso senso del dovere, ma sono espressione di Forze Armate che, pur addestrate al combattimento, si sono formate alla cultura della pace, da difendere con la stessa determinazione dei nostri confini”.
Nel commemorare il sacrificio di quanti hanno donato la propria vita per lunità dItalia, il Prefetto ha rammentato come la città di Brindisi abbia il privilegio di ospitare il Monumento al Marinaio, la cui vista ogni giorno rievoca il ricordo di un giovane zio paterno, di cui porta lo stesso nome e che, arruolato in Marina, morì, a 21 anni, durante il secondo conflitto mondiale. “Al ricordo di quel giovane zio, accomuno il ricordo di tutti i caduti per la Patria, nella speranza che nessunaltra guerra possa inghiottire nel suo abisso i nostri giovani e la nostra Nazione” - ha chiosato.
Alle ore 11.00 e alle ore 12.00, dalla batteria del Castello Svevo, sede del Comando della Marina Militare e del Presidio Militare di Brindisi, sono state esplose due salve di 21 colpi di cannone, a suggellare simbolicamente la solennità della ricorrenza.
Nell’ambito dell’iniziativa “Caserme Aperte”, sarà possibile visitare il Castello Svevo e la Stazione Navale di Brindisi dalle ore 14.00 alle 16.00.
Nel prosieguo della giornata, le diverse Forze Armate si avvicenderanno nella Guardia dOnore al Monumento ai Caduti, a testimonianza della continuità del ricordo e della gratitudine verso quanti hanno servito e continuano a servire la Nazione.

La Asl Brindisi, nello specifico il Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione diretto da Liborio Rainò, richiama la cittadinanza sui rischi legati al consumo di funghi spontanei non controllati. Gli episodi di intossicazione da funghi segnalati negli ultimi giorni riportano all’attenzione pubblica la necessità di adottare comportamenti prudenti e consapevoli, affinché momenti di svago e convivialità non producano gravi problemi per la salute.

Le attuali condizioni climatiche – temperature miti, piogge frequenti e alta umidità – hanno favorito una significativa crescita di funghi spontanei, spingendo molti cittadini alla raccolta, spesso senza un’adeguata conoscenza delle specie commestibili e tossiche.

Tra i casi più gravi si segnalano due episodi di intossicazione nefrotossica dovuti al consumo di Amanita ovoidea, fungo bianco e carnoso conosciuto localmente come “farinaccio”, oggi certificato come tossico per l’apparato renale.

Altri casi hanno riguardato funghi denominati in modo generico “amarieddi”, “asquanti” o “mucchiarieddi”, appartenenti a specie del genere Lactarius potenzialmente pericolose per l’apparato gastroenterico.

Non mancano infine intossicazioni legate a errori di identificazione: funghi ordinari, come il Clitocybe nebularis, possono essere confusi con funghi altamente tossici quali l’Entoloma lividum, responsabile di gravi sindromi gastrointestinali.

Anche i funghi sicuramente commestibili possono causare disturbi se cotti in modo insufficiente, mal conservati o consumati in grandi quantità.

Non esistono metodi casalinghi o “prove” affidabili per distinguere un fungo commestibile da uno velenoso. L’unica forma di prevenzione efficace è la conoscenza, che si acquisisce attraverso i corsi di formazione micologica necessari per il rilascio del permesso regionale di raccolta.

La Asl Brindisi invita inoltre tutti i cittadini a far esaminare sempre i funghi raccolti dagli esperti micologi del Centro di Controllo Micologico aziendale, servizio gratuito e attivo secondo il calendario disponibile presso i Comuni e gli Uffici sanitari territoriali.

È importante ricordare che anche l’acquisto di funghi da venditori o raccoglitori professionali deve avvenire solo in presenza del certificato di commestibilità rilasciato dai micologi della Asl, obbligatoriamente esposto.

Bisogna, quindi, consumare solo funghi spontanei certificati dal micologo e in buono stato di conservazione; cuocere i funghi a lungo (almeno 25-30 minuti), preferibilmente in umido; consumare quantità moderate, evitando pasti ripetuti a base di funghi; evitare il consumo in soggetti sensibili (anziani, bambini, donne in gravidanza); non affidarsi alle credenze popolari o a metodi empirici di riconoscimento; frequentare corsi di formazione micologica di base organizzati dai Comuni o dalle associazioni di settore.

La Asl Brindisi rinnova l’invito alla prudenza e alla prevenzione: la sicurezza alimentare comincia dalla conoscenza. Prima di consumare funghi spontanei, rivolgersi sempre al servizio micologico aziendale.

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ANCE Brindisi aderisce con profonda convinzione al progetto di beneficenza “Viva Vittoria Brindisi”, un’iniziativa nata per promuovere solidarietà, partecipazione e impegno concreto nel contrasto alla violenza di genere.

L’evento, promosso da Viva Vittoria ODV in collaborazione con associazioni, scuole, imprese e cittadini, culminerà il 9 novembre 2025, quando piazza Santa Teresa – cuore simbolico della città – si trasformerà in un grande abbraccio collettivo: sarà completamente rivestita da coperte realizzate a mano da centinaia di volontarie e volontari, ognuna delle quali racconterà una storia di libertà, rinascita e speranza.

“Abbiamo scelto di aderire a Viva Vittoria Brindisi – chiarisce Angelo Contessa, Presidente di ANCE Brindisi – perché crediamo che costruire significhi anche prendersi cura delle persone e dei luoghi. Dopo il playground di basket installato questa estate, riteniamo che anche questa sia un’occasione per restituire alla città un luogo simbolico, spesso teatro di disordini, trasformandolo in un segno di bellezza, condivisione e rispetto reciproco. È un modo per riaffermare che Brindisi è una comunità viva, capace di reagire e di costruire un futuro migliore.”

I proventi raccolti con la vendita delle coperte saranno destinati a sostenere le realtà locali che ogni giorno si impegnano nel supporto alle donne in difficoltà e nella prevenzione della violenza di genere.

“Come costruttori sentiamo la responsabilità di costruire non solo muri, ma relazioni, fiducia e solidarietà – aggiunge Contessa –. Viva Vittoria è un progetto che parla di cura, di comunità, di riscatto. È questa la Brindisi che vogliamo: una città che si ricuce, che si rialza, che non ha paura di guardarsi dentro e facendo comunità di ripartire.”

L’adesione di ANCE Brindisi a Viva Vittoria si inserisce nel più ampio percorso di responsabilità sociale che l’associazione porta avanti, promuovendo inclusione, parità di genere e attenzione al tessuto umano e civile del territorio brindisino.

Il 9 novembre piazza Santa Teresa diventerà un mosaico di colori e speranza, un luogo simbolico dove ogni coperta sarà un piccolo gesto d’amore, un filo che unisce la città nel suo rifiuto più fermo verso ogni forma di violenza. Noi di Ance Brindisi ci saremo. 

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Le temperature fuori stagione, unite alla scarsità di piogge e al terreno ancora caldo, stanno determinando una presenza anomala di prodotti orticoli estivi sui banchi dei mercati, dalle melanzane ai pomodori, dai peperoni alle zucchine ++che continuano a maturare. Lo evidenzia Coldiretti Puglia, segnalando come si trovino in abbondanza verdure che crescono fuori stagione, conseguenza diretta dei mutamenti climatici in corso, nonostante la stagione sia ufficialmente terminata, mentre nello stesso tempo si raccolgono anche ortaggi invernali come le cime di rape novantine e i cavoli, messi però a rischio dal caldo che ne favorisce la fioritura.

La Coldiretti regionale manifesta forte preoccupazione per il prolungamento anomalo della fase vegetativa dovuto al caldo persistente, che può indurre le piante a nuove fioriture, esponendole poi ai danni delle future ondate di freddo e riducendo la resa produttiva.

Con temperature costantemente sopra la media stagionale, la Coldiretti Puglia denuncia un forte incremento dei costi di irrigazione, aggravati dal rincaro dei carburanti, mentre tutte le colture in campo soffrono per la siccità e per la maturazione simultanea degli ortaggi, che crea difficoltà gestionali e produttive.

Il quadro generale è allarmante. In Puglia, la grave siccità del 2025 ha già dimezzato i raccolti di numerose colture — dai pomodori al grano, dal miele al foraggio nei pascoli, che ha costretto gli allevatori ad affrontare spese elevate per l’acquisto di mangimi. Anche gli apicoltori subiscono gravi perdite: oltre la metà della produzione di miele è andata persa, con le api stremate dalla mancanza di fioriture e dal caldo eccessivo. La campagna olivicola, infine, registra un crollo di oltre il 40% della produzione rispetto all’anno precedente.

Secondo Coldiretti Puglia, un ulteriore problema è rappresentato dai parassiti che, favoriti dalle temperature miti, restano attivi più a lungo e attaccano le colture ancora in campo. Una situazione simile si osserva anche nelle città, dove zanzare e mosche sono ancora presenti in pieno autunno. Tutto ciò conferma la tendenza alla tropicalizzazione del clima, caratterizzata da eventi meteorologici violenti e improvvisi, stagioni sempre più sfalsate, precipitazioni intense ma di breve durata e bruschi sbalzi termici che compromettono le coltivazioni e riducono sensibilmente la produzione agricola.

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Nella serata del 3 novembre 2025, un significativo intervento da parte dei vigili del fuoco del distaccamento di Ostuni ha avuto luogo a Pezze di Greco, una frazione del comune di Fasano, in provincia di Brindisi. L’allerta è scattata intorno alle 23:45 quando si è segnalato un incendio all'interno di un bar situato all’interno di una stazione di servizio in via N. Angelini. I dettagli dell’incidente evidenziano l'importanza della prontezza e dell’efficienza dei servizi di emergenza nella gestione delle situazioni critiche. La tempestiva segnalazione ha consentito ai vigili del fuoco di giungere rapidamente sul luogo del sinistro, dove, secondo le prime informazioni, le fiamme avevano già coinvolto una porzione significativa dell’attività commerciale. Una volta sul posto, le squadre di intervento hanno immediatamente attuato le procedure standard di spegnimento e messa in sicurezza, avviando operazioni mirate per contenere l’incendio e prevenire ulteriori danni. Prendendo in considerazione la natura del locale e il rischio di esplosione dovuto alla presenza di materiali infiammabili tipici di un bar, la priorità è stata quella di limitare le fiamme evitando così un potenziale propagarsi del fuoco all’intera struttura della stazione di servizio. L'operazione di spegnimento è stata complessa ma altamente coordinata. I vigili del fuoco hanno utilizzato attrezzature specifiche e tecniche di combattimento al fuoco, grazie anche alla formazione costante che ricevono per affrontare situazioni di emergenza. Una volta domate le fiamme, le squadre hanno proceduto alla verifica dei danni e alla bonifica dell'area, collaborando con altre unità dei carabinieri presenti sul posto per garantire la sicurezza pubblica e prevenire qualsiasi ulteriore pericolo, specialmente durante la notte. Le autorità locali sono state informate dell'accaduto e stanno raccogliendo informazioni per determinare le cause dell'incendio. Anche se al momento non sono state rese note le ragioni precise che hanno portato allo sviluppo delle fiamme, è prassi comune per i carabinieri condurre indagini approfondite dopo episodi di questo genere. La stazione di servizio in questione è un punto di riferimento per la zona di Pezze di Greco, e la chiusura temporanea dell'attività potrebbe avere ripercussioni economiche significative, oltre a impattare sulla vita quotidiana dei residenti. La rapidità dell'intervento dei vigili del fuoco e la loro professionalità hanno, tuttavia, contribuito a ridurre il rischio di danni maggiori sia alle persone che alle proprietà circostanti.

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Cedat85Omega S.Vito Mesagne-Indeco Molfetta 0-3

Sconfitta senza molte attenuanti, nella quarta giornata di campionato, per la Cedat85Omega al cospetto della capolista Indeco Molfetta.
Mister Viva schiera la formazione tipo con capitan Balestra in regia, al quale chiude la diagonale l'opposto Franza. Pazgan e Iurlaro al lato, Antonazzo e Peluso al centro e Rinaldi libero.
L'inizio di gara è incoraggiante: i gialloblu tengono il campo con grinta e attenzione. Si susseguono continui capovolgimenti al comando fino all'11-12, quando gli ospiti riescono a piazzare il primo break importante di giornata che indirizza il primo set (15-25).
Anche il secondo set inizia bene, con la Cedat85Omega che guida nel punteggio fino all'8-7. Ciavarella capovolge l'inerzia del parziale praticamente da solo, rendendo vana anche l'inversione della diagonale operata da mister Viva, che inserisce Solazzo e Ferrante nel tentativo di smuovere le acque. Anche in questo caso, al giro di boa del set, i gialloblu si spengono subendo un parziale complessivo di 3-18 (11-25).
La mazzata fiacca le gambe dei padroni casa, che nel terzo set partono male non riuscendo mai ad essere veramente in partita. Si chiude sul 17-25 e sullo 0-3 finale, per una domenica molto al di sotto delle aspettative.
Al netto dell'indubbio valore degli avversari, la Cedat85Omega gioca senza dubbio la peggior partita della stagione, non riuscendo mai ad impensierire veramente gli ospiti.
Nei primi due set, l'inizio incoraggiante si perde in entrambi i casi alla prima difficoltà: i parziali di 4-13 e 3-18 dimostrano una fragilità mentale che è forse il problema principale da affrontare per il settore tecnico gialloblu.

 REGISTA ISRAELIANO GUY DAVIDI

SARA’ AL PICCOLO CINEMA KEN LOACH
CON I SUOI DOCUMENTARI PLURIPREMIATI
 
7 e 8 NOVEMBRE 2025
Doppia proiezione alle 18.00 e alle 20.00
 
 
Il 7 e l’8 novembre il regista Guy Davidi sarà ospite del Piccolo Cinema Ken Loach per presentare i suoi film e dialogare con i pubblico. Si partirà il 7 novembre con 5 Broken Cameras, realizzato a quattro mani assieme al regista palestinese Emad Burnat, documentario che ha vinto numerosi premi in tutto il mondo e ricevuto la nomination agli Oscar. Cinque telecamere, ognuna delle quali racconta un pezzo di resistenza agli onnipresenti soldati Israeliani nel villaggio dove Emad vive, nella Cisgiordania. 
Emad compra la prima telecamera all’arrivo del primo figlio, le scene si spostano dalla crescita del neonato che diventa un precoce bambino ai numerosi atti pacifici di protesta e al costante progresso della costruzione del muro divisorio. Simpatizzanti da tutto il mondo, incluso Israele, forniscono aiuto mentre la resistenza si sviluppa, ma quando la situazione si intensifica, le persone vengono arrestate e gli abitanti dei villaggi uccisi.
Emad continua a filmare nonostante le suppliche della moglie che teme ritorsioni.
Il film è un incredibile documento personale e di grande impatto sulla lotta di un villaggio contro le violenze e l’oppressione. 
Sabato 8 novembre sarà proiettato il suo ultimo film Innocence, che dopo l’anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia ha fatto il giro del mondo,
Innocence racconta la storia di bambini che hanno resistito all’arruolamento ma poi sono capitolati. Le loro storie non sono mai state raccontate perché sono morti in servizio. Attraverso una narrazione basata sui loro inquietanti diari, il film descrive il loro sconvolgimento interiore intrecciando immagini militari di prima mano, momenti chiave dall’infanzia fino all’arruolamento e video amatoriali dei soldati deceduti, le cui storie sono state messe a tacere e viste come una minaccia nazionale.
Dice il regista: “Non c’è niente che mi tocchi di più della sensibilità di un bambino quando scopre il mondo, e non c’è niente che mi ferisca di più che vederla annientata. Israele non è un luogo in cui si valorizza l’innocenza. La sua identità militarizzata richiede l’abbattimento e la distorsione delle dolci linee di confine dell’infanzia. Questa dedizione alla violenza miete numerose vittime, ma c’è anche una tragedia nascosta: il crollo della genitorialità. Ogni guerra si basa sul tradimento dei genitori nei confronti dei figli. Ma in una società militarizzata, anche i genitori più liberi sono destinati a non riuscire a proteggere lo spirito dei propri figli. Continuo a credere che se mettiamo al primo posto l’amore per i nostri figli, esso potrà sopraffare i più forti poteri politici ed economici.”
 
I fim saranno proiettati in doppio spettacolo alle 18.00 e alle 20.00. La proiezione delle 20 sarà accompagnata dall’incontro con il regista e il pubblico a fine film. Dialogheranno con l’autore Floriana Pinto del Piccolo Cinema Ken Loach e Luca Bandirali critico e docente di cinema presso l’Università del Salento.
 
L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti, prenotazioni su www.piccolocinemakenloach.it o whatsup 347.6459675