Redazione

Dati del giorno: 05 aprile 2022

8.441
Nuovi casi
62.971
Test giornalieri
16
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 2.967
Provincia di Bat: 513
Provincia di Brindisi: 888
Provincia di Foggia: 1.089
Provincia di Lecce: 1.759
Provincia di Taranto: 1.162
Residenti fuori regione: 46
Provincia in definizione: 17
114.657
Persone attualmente positive
690
Persone ricoverate in area non critica
40
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

947.421
Casi totali
9.899.150
Test eseguiti
824.749
Persone guarite
8.015
Persone decedute
 

Con uno stand completamente dedicato, in cui sarà possibile degustare i vini delle aziende produttrici, il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria si prepara alla 54esima edizione del Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati, in programma a Verona dal 10 al 13 aprile 2022 (Padiglione 11, isola B2).

Una ricca selezione di oltre 70 etichette, un viaggio sensoriale alla scoperta delle diverse espressioni di Primitivo di Manduria doc, Primitivo di Manduria doc Riserva e Primitivo di Manduria Docg Dolce naturale, testimoni di una straordinaria area vinicola.

Approdo e vetrina per i produttori della grande dop pugliese, scenario irrinunciabile per i buyer, il Vinitaly accoglie le degustazioni a cura del Consorzio, realtà di primo piano nello scenario internazionale del vino che ha chiuso il 2021 con una produzione di oltre 30 milioni di bottiglie.vino_calice_consorzio_tutela_primitivo.jpg

“La partecipazione in presenza al Vinitaly è una grande opportunità per la nostra dop, dopo lo stop agli eventi imposto dall’emergenza sanitaria. -  commenta il Presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria Novella Pastorelli - Ci presentiamo con una decisione importante: insieme al consiglio di amministrazione abbiamo deliberato l’utilizzo delle fascette da apporre sulle bottiglie di Primitivo di Manduria doc. La scelta fatta dal nostro Consorzio è un passaggio fondamentale e completa un percorso che consentirà di tracciare tutte le fasi della vita delle nostre produzioni, dalla lavorazione dell’uva, al vigneto fino alla bottiglia.  Del resto la continua crescita della produzione di bottiglie di Primitivo di Manduria - abbiamo prodotto nel 2021 più di 30 milioni di bottiglie (+ 2 milioni rispetto al 2020) - se da un lato rappresenta un successo che premia il lavoro delle nostre aziende vitivinicole, dall’altro non deve esporre al rischio di contraffazioni i consumatori con conseguente danno economico e d’immagine. Il contrassegno di Stato diventerà obbligatorio il 1° gennaio 2023.  Vogliano innalzare quindi il livello di tracciabilità e anticontraffazione della Doc Manduria, la fascetta consentirà, infatti, maggiore rintracciabilità e garanzia per le nostre bottiglie.  Con l’apposizione del contrassegno di Stato cresce, non poco, il livello di tutela del produttore e di garanzia per il consumatore”.

 

Il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria

Oggi il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria raduna una squadra di 65 cantine con oltre 1500 viticoltori ed è chiamata a tutelare questa grande denominazione d’origine protetta che, ormai da alcuni anni, si è affermata tra gli estimatori ed è ormai diffusa a livello mondiale. Compito è anche la salvaguardia e la promozione del territorio paesaggistico. 

Il Primitivo di Manduria comprende una superficie totale di oltre 5mila ettari e sono 18 i comuni tra Taranto e Brindisi che producono la grande dop.

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Lo scorso 5 aprile è stato l’anniversario dell’omicidio di Marcella Di Levrano avvenuto per mano dei sodali della Sacra corona unita. Ben 32 anni sono trascorsi da quando il suo corpo fu trovato, privo di vita, nel bosco dei “Lucci”, in agro di Brindisi. Nel giorno dell’anniversario a Mesagne, sua città natale, non ci sono stati dei momenti pubblici per ricordare il barbaro assassinio. Come ogni anno a ricordarla è stato, invece, l’avvocato Fernando Orsini, già presidente del Consiglio comunale e amico di famiglia. “Il primo pensiero oggi è per Marcella, vittima innocente della criminalità organizzata, nel 32° del suo brutale ed orrendo assassinio deciso dalla Sacra corona unita quale spietata “punizione” per la forza ed il coraggio di affidarsi alle forze dell’ordine e alla giustizia, denunciando gli orrori di quello stesso mondo criminale che aveva stravolto la sua giovane esistenza”, ha spiegato il legale. Orsini ha, quindi, fatto un forte “fraterno abbraccio a Sara e Marisa, infaticabili custodi della memoria della vita e della morte di Marcella”.

Oggi il nome di Marcella Di Levrano è impresso in luoghi pubblici presenti in tutta Italia. Da un centro di ascolto istituito dall’Asl Br1 a Mesagne a un bene confiscato alla mafia in provincia di Torino. Ed ancora un cortometraggio realizzato dagli studenti dell’istituto comprensivo “Carducci” di Mesagne, per ricordarne la vicenda, a un murales disegnato nella masseria “Canali”, bene confiscato alle cosche mafiose. Era la mattina del 5 aprile 1990, un giovedì, quando un agricoltore in giro nel bosco “Lucci” per alcuni lavoretti si accorse che a poca distanza vi erano due uomini intenti a calare in una buca, scavata precedentemente, un corpo inanime. I due, scoperti, fuggirono mentre l’agricoltore si allontanò per chiedere aiuto. Dopo alcuni minuti nel bosco arrivarono le gazzelle dei carabinieri. Ciò che avvenne dopo è la storia che tutti conoscono. Tra i primi che arrivarono sul posto c’era anche “Trottolino”, nome in codice di un carabiniere facente parte di una squadra anti Scu, colui al quale Marcella aveva posto le speranze per uscire dal giro in cui si era venuta a trovare. Purtroppo, i mezzi allora a disposizione degli investigatori non erano stati sufficienti a salvare la vita della ragazza. Oggi come allora i sicari e i mandanti sono rimasti nell’ombra, impuniti. Solo sospetti, tanti, e nessuna certezza.

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Venerdì 8 aprile alle ore 18,00 presso Palazzo Guerrieri si svolgerà la presentazione ufficiale di “Case di Quartiere”, progetto finanziato dal POR Puglia 2014-2020 Azione 3.2 e 9.3 Hub di Innovazione Sociale, con la partecipazione di Rosa Barone, Assessora regionale al Welfare, Politiche di benessere sociale e pari opportunità, Programmazione sociale ed integrazione socio-sanitaria, Riccardo Rossi Sindaco di Brindisi, Giulio Gazzaneo, consigliere delegato a Palazzo Guerrieri e Gelsomina Macchitella Dirigente Settore PES Comune di Brindisi.

Case di Quartiere conta su un budget complessivo di € 2.174.967,80 per la creazione di una rete di spazi sociali collocati nel centro e nelle periferie della città, che fungano da luoghi di aggregazione, attivazione e partecipazione della comunità, centri di sperimentazione di imprese sociali ed erogazione di servizi innovativi per i cittadini.

Gli undici immobili che verranno valorizzati e rifunzionalizzati sono Palazzo Guerrieri - centro nevralgico della rete e già sede di interventi strategici quali centro nevralgico delle politiche comunali Riusa Brindisi, Parchi Bene Comune, Brindisi Smart Lab-, Ex convento Scuole Pie, Porta Mesagne, Ex supermercato Perrino, Ex convento Santa Chiara Via di Santa Chiara, Ex scuola materna Ferrante Aporti, Ex asilo nido comunale, Parco Buscicchio, Centro Dinamicizzazione Giovanile ed Ex delegazione Commenda.

Le attività vedono il supporto congiunto dei due fondi POR: con fondi FERS si attuerà il miglioramento impiantistico e la realizzazione di opere murarie funzionali alle attività, l’acquisto di strumentazione, attrezzature e arredi necessari alla implementazione delle azioni, mentre le attività finanziate con fondi FSE includeranno attività di formazione, mentoring, accompagnamento e iniziative culturali oltre a tutti i servizi a supporto della rete.

Il percorso di innovazione verrà realizzato in collaborazione con gli Enti gestori degli immobili, dove presenti, e per tutti gli 11 luoghi, con le comunità dei quartieri e della città, in modo da attivare processi inclusivi e generativi dal punto di vista economico, culturale e sociale.

Le competenze delle organizzazioni partecipanti e dei cittadini che vorranno prendere parte alle attività delle case, verranno potenziate attraverso programmi di formazione e servizi di accompagnamento realizzati da una rete di professionisti e consulenti. Nei 18 mesi del progetto sono previsti incontri formativi sulla gestione di un’impresa sociale, la gestione degli spazi, il marketing e la comunicazione, l’innovazione sociale, la gestione di servizi di welfare di comunità ed un percorso interamente dedicato alla progettazione sociale. Saranno inoltre approfondite le tematiche specifiche che verranno rilevate come esigenze dalle comunità delle case, anche attraverso percorsi mirati di affiancamento. L'economia e la progettualità del Terzo Settore verranno potenziate attraverso nuove iniziative di impresa sociale sostenute attraverso la erogazione di un grant, utili sia a stimolare l’innovazione sociale che allo sviluppo delle stesse Case di Quartiere. Infine, un sistema di valutazione d’impatto e rendicontazione sociale, insieme ad un sistema monitoraggio civico della realizzazione delle opere edili, permetteranno un monitoraggio continuo e trasparente dell’attuazione del progetto.

Centrale il metodo partecipativo. Così come la proposta progettuale presentata alla Regione era stata il frutto di elaborazione condivisa con le comunità che vivono gli spazi, allo stesso modo la presentazione ufficiale è stata preceduta da un percorso di coprogettazione, “Casa per Casa”, che ha ripreso contenuti e programmazione, anche alla luce del periodo pandemico intercorso, e ha reso le strategie del progetto attuali e operative. La rete dell’innovazione è pronta a partire.

Forti difficoltà nella giornata di ieri, lunedì 4 aprile, per i passeggeri aerei del volo Brindisi Milano, che ha riportato un ritardo di 7 ore e 4 minuti. Con partenza prevista alle 9:05, i viaggiatori, desiderosi di raggiungere il capoluogo lombardo, del volo W65508 di Wizzair, sono atterrati solamente nel pomeriggio inoltrato e precisamente alle 17:54.

Una circostanza, che, secondo quanto analizzato da ItaliaRimborso, potrebbe prevedere la compensazione pecuniaria di 250 euro, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004.

Per attivare l’assistenza di ItaliaRimborso e quindi procedere con la richiesta di compensazione, senza alcuna spesa, è possibile farlo attraverso la compilazione del form online presente nell’homepage del sito web italiarimborso.it. I passeggeri del volo in ritardo Wizzair Brindisi Milano, in alternativa, possono chiamare lo 06 56548248 o inviare un semplice messaggio Whatsapp al numero 342 1031477.

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La Polizia di Stato, nella mattinata di ieri, ha proceduto all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, emessa nei confronti di W. L., di 36 anni, indagato per rapina in pregiudizio del locale esercizio commerciale denominato “The River Cafè”, di Brindisi, lo scorso novembre.

Le immediate indagini avviate subitaneamente dall’U.P.G.S.P. e dalla Squadra Mobile, avrebbero consentito di ricostruire l’intera vicenda sia attraverso la raccolta di informazioni sul posto che mediante la visione di immagini di impianti di videosorveglianza. La notte del 15 novembre 2021 W.L. avrebbe agito da solo, entrando nottetempo nell’esercizio pubblico poi rapinato e dietro minaccia avrebbe preteso la corresponsione del denaro contenuto nella cassa. Al rifiuto del dipendente, lo stesso intraprendeva una colluttazione colpendolo con una sedia lì presente; quindi, interveniva un secondo dipendente anch’egli aggredito e colpito con un bicchiere rotto. Immediatamente l’odierno arrestato si impossessava del denaro presente e si dileguava dal posto. 

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Al via il Piano anti Xylella su 11mila ettari di territorio delimitato dall’area cuscinetto e contenimento con trattori, decespugliatori, trinciatrici, per dare battaglia all’insetto vettore della Xylella fastidiosa, la ‘sputacchina’, e contrastare l’avanzata del killer degli ulivi, salvando il patrimonio produttivo e al contempo l’ambiente e il paesaggio. Per questo Coldiretti Puglia da Monopoli ha dato il via alle pratiche di prevenzione obbligatoria, dopo la pubblicazione sul BURP del Piano d’azione 2022, per contrastare la diffusione di Xylella fastidiosa in Puglia, dove serve lo sforzo comune degli agricoltori, ma anche degli enti pubblici per attuare nei tempi prestabiliti e a tappeto le pratiche di prevenzione fitosanitaria per fermare l’avanzata della ‘pandemia degli ulivi’ che ha intaccato gravemente il 40% della regione con oltre 21 milioni secchi.  La diffusione della Xylella Fastidiosa – ceppo pauca, quello pugliese – secondo lo studio della prestigiosa rivista americana PNAS (Atti della Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti d'America) potrà causare, se non viene fermata, un impatto economico negativo in Europa d in Italia fino a 20 miliardi, riferisce Coldiretti Puglia.

“Va dato corso all’impegno assunto nel Piano 2022 da parte della Regione Puglia di riconoscere un contributo agli agricoltori impegnati nella lotta all’insetto vettore per i costi sostenuti dagli agricoltori per le pratiche di prevenzione, perché svolgono un servizio pubblico di tutela del patrimonio olivicolo pugliese e italiano. Agli agricoltori viene imposto un obbligo che è a tutti gli effetti un servizio pubblico di tutela e protezione del resto del territorio italiano ed europeo da un pericolosissimo agente da quarantena”, ha detto Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.coldiretti_trattore_macina_erba.jpg

E’ necessaria una proroga alla scadenza del 10 aprile perché il via al Piano dato pochi giorni fa e le condizioni climatiche avverse – ha chiesto Coldiretti Puglia – rendono impossibile lo svolgimento delle pratiche di prevenzione nei tempi prestabiliti.

Nelle pratiche di prevenzione come le lavorazioni artificiali contro la ‘sputacchina’, il vettore allo stadio giovanile, o le misure fitosanitarie contro l’insetto adulto, sono coinvolti – precisa Coldiretti Puglia – anche i Comuni pugliesi e agli enti pubblici come Consorzi di Bonifica, ANAS , Demanio, che devono pulire campi abbandonati, strade e cigli stradali pubblici e demaniali incolti e pieni dei famigerati sputi dell’insetto vettore ‘sputacchina’ che inoculando la malattia è responsabile dell’avanzata inarrestabile della Xylella fastidiosa.

“Serve l’impegno di tutti gli enti pubblici che hanno anche la possibilità di avvalersi della Legge di Orientamento per affidare le lavorazioni nelle aree pubbliche e demaniali alle imprese agricole che hanno mezzi e conoscenze del territorio tali da agire tempestivamente e efficacemente sul territorio”, afferma Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia.

Nel monitoraggio 2021 sono state individuate – spiega Coldiretti Puglia, sulla base dei dati dell’Osservatorio della Regione Puglia - 146 piante positive di cui 17 nella zona cuscinetto Salento, 88 nella zona contenimento Salento, 1 nell’area delimitata Polignano e 40 nell’area delimitata Monopoli, per cui nelle aree delimitate saranno utilizzati anche nuovi metodi di sorveglianza, come la task force cinofila, col supporto scientifico dei ricercatori dell'IPSP del CNR e con il supporto logistico ed organizzativo di Unaprol e di Coldiretti che continueranno a collaborare con ENCI per le attività di addestramento dei cani che effettueranno nell’anno 15 controlli equamente suddivisi tra vivai/garden di piante ornamentali e/o officinali di specie non specificate (5 vivai in zona infetta), vivai/garden di piante appartenenti a specie specificate (5 vivai in area indenne) e lotti di piante importate da paesi terzi al loro arrivo al porto di Bari. Inoltre, attraverso il progetto di ricerca Redox (Remote Early Detection of Xylella), finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e coordinato dal Distretto tecnologico aerospaziale (DTA), saranno elaborate immagini telerilevate da aereo acquisite con sensori iperspettrali e termici, delle piante infette prima ancora della manifestazione dei sintomi – aggiunge Coldiretti Puglia - per la identificazione precoce di focolai di Xylella attraverso rilievi aerei e droni con sensori iperspettrali e termici.

L’urgenza è salvare da nuovi contagi la Piana degli Ulivi Monumentali che ha già perso 1/3 degli ulivi di inestimabile valore preservati nel tempo, quando per la gestione di un ulivo monumentale è, infatti – rileva la Coldiretti regionale - molto più complicata, con rese produttive notevolmente più basse rispetto a una normale pianta, ma anche la necessità di procedere a una raccolta esclusivamente manuale e maggiori difficoltà a livello di potatura e di trattamento.

Pratiche di prevenzione meccanica e fitosanitaria, monitoraggi delle piante non solo visivi  e dell’insetto vettore ‘la sputacchina’, campionamenti ed espianti in caso di ulivi infetti, nuovi strumenti per la individuazione precoce di nuovi focolai, considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, sono – conclude Coldiretti Puglia – l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L’efficacia e sistematicità – conclude Coldiretti Puglia – sono garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe e non vanno messe in alcun modo in discussione.

È obbligatorio eseguire le lavorazioni superficiali dei terreni:

a. nell’intero agro comunale dei comuni ricadenti nelle aree delimitate Monopoli, Polignano, Alberobello;

b. nell’intero agro comunale dei comuni ricadenti nella zona cuscinetto di 5 km dell’area delimitata Salento;

c. nell’intero agro comunale dei comuni ricadenti nella zona di 5 km dell’area delimitata Salento in cui si attuano misure di contenimento

d. nell’intero agro comunale dei comuni seguenti:

Carosino, Carovigno, Casamassima, Castellaneta, Ceglie Messapica, Cellamare, Cisternino, Faggiano, Ginosa, Gioia del Colle, Grottaglie, Laterza, Leporano, Mola di Bari, Monteiasi, Montemesola, Monteparano, Noicattaro, Ostuni, Palagianello, Palagiano, Pulsano, Roccaforzata, Rutigliano, Sammichele di Bari, San Giorgio Ionico, Turi, Villa Castelli.

L’intervento è fortemente consigliato nel restante territorio regionale.

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Ancora pioggia di medaglie per la New Marzial Mesagne-Team Baglivo al Campionato Italiano Junior che si è tenuto a Fondi (LT) il 2 e 3 Aprile. La società si è distinta avendo vinto più ori e medaglie del campionato e premiata sui podi di entrambe le categorie femminili e maschili.Ancora pioggia di medaglie per la New Marzial Mesagne-Team Baglivo al Campionato Italiano Junior che si è tenuto a Fondi (LT) il 2 e 3 Aprile.

La società si è distinta avendo vinto più ori e medaglie del campionato e premiata sui podi di entrambe le categorie femminili e maschili.Tante sono le promesse allevate nella palestra di via Marconi, grazie all'enorme sacrificio quotidiano svolto dal team di allenatori della Famiglia Baglivo composto dalla storica figura del Maestro Roberto e dei figli, Jhonny, Luigi e Steeven (anche Presidente della asd). Ben dieci sono state le medaglie conquistate durante il campionato che garantiranno a buona parte degli atleti, già osservati dai gruppi sportivi delle forze armate, di vivere un’esperienza emozionante, quella di indossare la divisa della nazionale italiana e partecipare alle competizioni internazionali con l’auspicio di portare sui gradini più alti del podio il tricolore.

Questi i nomi degli atleti medagliati:

- IURLARO LUDOVICO 51 kg (ORO)- DEL VECCHIO TEODORO 55 kg (ORO)- BISCOSI DANIELE 59 kg (ORO)- CUTUGNO DAFNE 59 kg (ORO)- SICILIA CELESTE 63 kg (ARGENTO)- DE DOMENICO VINCENT 51 kg (BRONZO)- NEGLIA DAVIDE 55 kg (BRONZO)- LAMARMORA VALERIA 44 kg (BRONZO)- MONTANARO EVA 46 kg (BRONZO)- SPINOSA MICHELLE 52 kg (BRONZO).

La buona nuova quest’anno arriva in anticipo rispetto al solito. Ritrovato il primo nido di fratino della stagione 2022 a Torre Guaceto. Ora più che mai è necessario che gli utenti rispettino il divieto di accesso alla riserva con cani: se i genitori venissero spaventati abbandonerebbero le uova. 

La scoperta risale agli ultimi giorni. Il personale del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto era impegnato nell’attività di monitoraggio dell’area protetta quando ha avvistato il primo nido della stagione lungo le spiagge della riserva. 
La riproduzione della specie andrà avanti per tutta l’estate e se gli standard di tutela si manterranno gli stessi degli anni precedenti, metteranno su famiglia nell’area protetta, almeno dieci coppie. 
“Le uova appena trovate, si schiuderanno tra circa 20 giorni ed i piccoli vedranno finalmente la luce – ha spiegato Giacomo Marzano, biologo faunista del Consorzio di Torre Guaceto -, Ogni nuova nascita rappresenta una conquista per l’intera specie a rischio di estinzione a causa dell’impatto antropico sulla costa”. 
A Torre Guaceto il fratino è regolarmente monitorato da oltre 10 anni e, grazie agli studi svolti, il Consorzio ha ideato un Piano di Gestione dell’area protetta molto attento alla tutela della specie, grazie al quale la quota di popolazione si mantiene stabile. 
In riserva, infatti, si combattono le minacce al fratino attraverso varie e diversificate azioni. Si tutela la posidonia oceanica, vegetazione marina capace di ridurre la forza del moto ondoso responsabile, in parte, dell’erosione costiera, con il divieto di ancoraggio nell’intera Amp. Si portano avanti interventi di ricostruzione del sistema dunale. E’ fatto divieto di erezione di strutture, anche amovibili, nelle aree più delicate della Amp. La pulizia delle spiagge viene svolta a mano, in modo tale che i nidi non vengano danneggiati. Infine, è fatto divieto di introduzione di cani, per la cui accoglienza verrà attrezzata la futura Porta della Riserva. 
Il Consorzio fa tutto ciò che è in suo potere per proteggere il fratino, ma affinché ogni prezioso esemplare riesca a nascere e poi a crescere per dare vita a nuovi piccoli, è necessario che gli utenti della riserva rispettino il divieto di introduzione dei cani. 
Spesso chi condivide la propria vita con un amico a quattro zampe non comprende tale necessità e si oppone al divieto asserendo che il proprio cane non farebbe mai del male ad un altro animale. Bene, va sottolineato che gli animali selvatici, e in particolare i fratini, percepiscono la presenza del cane, anche del più tranquillo possibile, come una minaccia, lo sentono come un predatore, situazione che provoca loro forte stress. Anche solo la presenza di escrementi liquidi o solidi lasciati dal passaggio di un cane indica agli animali selvatici, attraverso il loro sviluppato olfatto, un reale pericolo inducendoli alla fuga con disturbo all’intero ecosistema. 
Va da sé che un esemplare che trova l’unico luogo sicuro per vivere e nidificare a Torre Guaceto e viene costretto alla fuga, spesso abbandonando i propri piccoli, rischia di perdere la vita perché non trova altri posti idonei alla sua permanenza e di non riuscire a riprodursi. La specie riduce il proprio successo riproduttivo e le conseguenze di tale situazione sono facilmente deducibili e questo è il caso del fratino. 
“Chi sceglie di passare il proprio tempo libero a Torre Guaceto – ha commentato Rocky Malatesta, presidente del Consorzio di gestione dell’area protetta -, lo fa proprio per via della sua bellezza incontaminata. Dobbiamo ricordare che se l’ecosistema della riserva è così tanto prezioso è perché lo proteggiamo, se così non fosse, Torre Guaceto sarebbe una marina come tante, non quello che è. Il fratino rischia di scomparire, non possiamo permettere che accada, perciò preghiamo chiunque raggiunge il parco di rispettarlo, di rispettare i divieti. Chi mette in atto comportamenti nocivi per il nostro ecosistema, non merita di godere di cotanta bellezza”. Guarda il video. https://www.youtube.com/watch?v=MkFIutLh1L4

 

 

La Puglia ha la sua segreteria regionale del Nuovo Sindacato Carabinieri. Alla guida Nicola Magno.

«Una squadra che si allarga sempre di più e radica la presenza del nostro sindacato su tutto il territorio nazionale. Lo scorso 31 marzo, la segreteria nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri ha nominato i nuovi dirigenti locali per quanto riguarda la Puglia. A guidare la regione come segretario generale per il suo indiscusso impegno, sarà Nicola Magno, coadiuvato dalla segreteria pugliese già rappresentata dai dirigenti in carica: Cataldo Demitri, Nicola Del Vento e Stefano De Luca».

Lo rende noto Antonio Parrella, segretario nazionale del Nuovo Sindacato (NSC), responsabile per le regioni Puglia, Basilicata e Campania.

«La Segreteria pugliese, ricostruita da non molto, ha da subito manifestato una grande volontà di lavorare con determinazione per i diritti del Carabiniere. Ben ramificata sul territorio, vede nella provincia BAT il segretario provinciale Cataldo Calà; la segreteria provinciale di Bari con il generale provinciale Giuseppe Ventura, l’aggiunto Antonio Massari e il provinciale Natalino Leobono; la segreteria provinciale di Brindisi con Cataldo Demitri; la segreteria provinciale di Lecce con Franco Rizzo, che prende il posto d Stefano De Luca, oggi segretario regionale.  Al Segretario Generale Regionale Nicola Magno ed ai componenti dell’intera struttura pugliese, vanno le congratulazioni della segreteria nazionale. Sono soddisfatto – conclude Parrella - del lavoro svolto sinora, certo che la squadra dirigenziale pugliese tutta, continuerà a lavorare con il giusto impegno per la tutela dei diritti degli iscritti e di tutti i colleghi». 

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