Redazione

Prima edizione della Città della Letteratura a Brindisi. Chiara Domeniconi con il suo libro di maggior successo Come un chiodo nella carne, selezionato per Casa Sanremo Writer.

Organizzato da Silvana Carolla, la prima Edizione della Fiera del libro di Brindisi “La città della Letteratura”, si terrà a Palazzo Virgilio Hotel dal 26 al 28 agosto dalle ore 16 alle 22.

Sarà possibile incontrare anche la scrittrice modenese Chiara Domeniconi che farà tappa nella città pugliese al suo ritorno da Montecalvo Irpino, dove presenta uno dei suoi libri di poesia, per poi dirigersi a Città di Castello (PG) per presentare un’altra opera.

Chiara Domeniconi sarà a disposizione del pubblico venerdì 26 agosto, dalle 16 alle 22 con “Come un chiodo nella carne” (Argentodorato editore) che le è valso la selezione per la Vetrina internazionale Casa Sanremo Writer che si terrà dal 7 al 11 febbraio 2023 al Palafiori, affianco dell’Ariston dove si tiene il famoso festival della Canzone italiana.

Un anno ricco di soddisfazioni e successi per la Domeniconi che sarà ancora a Milano e Roma negli ultimi mesi dell’estate.

Si ricorda che alle ore 16 del giorno 26 agosto si taglia il nastro della prima Fiera del libro di Brindisi in presenza della Madrina Anna Consales giornalista di “Brindisi.Time” e Giuseppe Pascali “La Gazzetta del Mezzogiorno”.

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ANPI "E. Santacesaria", in collaborazione con i I e II circolo di Mesagne organizzano la TERZA EDIZIONE DELLO ZAINO SOSPESO.
 
Dal 22 agosto all'1 ottobre, nelle Cartolibrerie di Mesagne di seguito indicate, potrete acquistare e lasciare nel contenitore solidale materiale di cancelleria (penne, matite, astucci, quaderni e zaini) che verrà distribuito dalle scuole alle famiglie in difficoltà.
 
Punti vendita che aderiscono all’iniziativa:
- EDICOLA MATER DOMINI Via M. Materdona, 172 (Chiesa di Materdomini)
- EDICOLA CIRIBI' DI ANGELA Via Castello 34 (Porta Grande)
- Cartolibreria Scuola Ufficio Via Carmine 78
- PATTYDEA via Marconi 139
- LA CARICA DEI 101 via Sandonaci 20
- A CHIARE LETTERE via T. Normanno 30
- LETTERA 22 MONDADORI Via Latiano
- EDICOLA CARTOLERIA di Mino Montanaro Via Torre S. Susanna 135
- MILLE IDEE  di Mitrangolo Rosanna Via Otello Carrozzo 1 (trav. Via Torre)
- La Cartoleria di CHIARA E SARA Via Roma.

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Dati del giorno: 20 agosto 2022

1.526
Nuovi casi
10.684
Test giornalieri
3
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 325
Provincia di Bat: 88
Provincia di Brindisi: 174
Provincia di Foggia: 209
Provincia di Lecce: 429
Provincia di Taranto: 215
Residenti fuori regione: 81
Provincia in definizione: 5
32.811
Persone attualmente positive
313
Persone ricoverate in area non critica
17
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.439.393
Casi totali
12.371.040
Test eseguiti
1.397.631
Persone guarite
8.951
Persone decedute

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Ieri abbiamo perso un nostro concittadino, anche se non nativo di Mesagne.
Chi come me l'ha conosciuto dai primi istanti che pose piede nella nostra città come vincitore di concorso (non raccomandato, ci teneva a sottolinearmelo - motivo per cui, mi diceva, era stato sbattuto lontano da casa) da Enel s.p.a. ha davvero modo di manifestare agli altri quel che è stato.
Stretto collaboratore tecnico di mio padre (Chicchino Summa) ha saputo risolvere, con i pochi mezzi a disposizione, criticità e complessità di problemi di una società che, attraverso l'elettricità, si evolveva verso un futuro di progresso e che all'epoca sembrava inarrestabile.
Muore un validissimo tecnico: eri nostro Responsabile Tecnico (della Control s.r.l. n.d.r), e, per questo, hai educato, anche umanamente,  giovani, freschi di scuola, al difficile ruolo di Ispettore di impianti. elettrici
Precedentemente, già come dipendente Enel, hai dato tanto alla città, lavorando con abnegazione, impegno e professionalità anche e soprattutto al di sopra delle incombenze personali e degli  orari canonici di lavoro (come faceva tuo padre, amavi ripetere).
E tutto questo senza mai "apparire", proprio  per il tuo carattere schivo e riservato. 

Lassù non riposarti Nando, tieni sempre accese  le Luci sulla nostra città, le vere Luci fatte di speranza per un futuro migliore per la nostra cittadinanza e soprattutto rivolto ai giovani che anelano ai veri valori della vita fatto di studio (inteso non solo come impegno scolastico), lavoro qualificato, innovazione.
Ciao Nando.
Antonio Summa 

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Il presidente della Provincia di Brindisi, Toni Matarrelli, respinge le accuse di disinteresse lanciate dal consigliere regionale di FdI, Luigi Caroli, e le etichetta come strumentali e asservite alla presente campagna elettorale. Il presidente, peraltro, non ha negato l’esistenza di un problema legato alla manutenzione strutturale di molte arterie provinciali, ma ha chiarito che gli interventi sono stati inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche, a conoscenza sia di Caroli sia del suo partito.

Per ciò che riguarda le ferie dei dipendenti sono un diritto contrattuale che, in ogni modo, non incide sull’esecutività delle opere. Per la verità il problema della manutenzione delle strade provinciali non è nuovo poiché risale a diversi lustri fa quando con le Amministrazioni Errico e Ferrarese fu avviato un programma di ristrutturazione pur in presenza di risorse piuttosto esigue rimaste nella disponibilità della Provincia. Da allora tutte le Amministrazioni che si sono succedute alla guida dell’ente hanno continuato nel programma manutentivo delle strade dando priorità a quelle dissestate e particolarmente pericolose. Tuttavia, per il presidente della provincia di Brindisi, Toni Matarrelli, la situazione del progetto strutturale delle strade è chiara: “Abbiamo un piano triennale delle opere pubbliche che comprende anche quegli interventi. Il consigliere regionale Caroli lo sa bene e sa anche molto bene quali sono le difficoltà in cui versa l’ente provincia”. Pertanto il presidente Matarrelli si è rivolto a Caroli e ha detto: “Chiedo a Caroli di collaborare, magari anche attraverso la sua parte politica, nell’individuazione delle risorse piuttosto che fare proclami che hanno il sapore di campagna elettorale”. Il presidente ha, quindi, concluso: “È il momento in cui le istituzioni hanno il dovere di fare quadrato e non di accusarsi l’un l’altro di presunte mancanze o inefficienze”. Il consigliere regionale Caroli, da parte sua, aveva scritto una nota epistolare denunciato quelle che, a sue dire, sono dei gap della Provincia.

«Le strade provinciali brindisine, dissestate e pericolose, possono attendere. In Provincia sono tutti in ferie. Avevamo sperato che questa non fosse un’altra estate con una viabilità non adeguata al flusso turistico che interessa tutta la provincia, ma in modo particolare la nostra splendida Valle d’Itria. Un esempio su tutti, che conosco davvero bene: la strada provinciale 24 che collega Ceglie Messapica a Villa Castelli non è nelle condizioni di garantire più i livelli minimi di sicurezza», ha scritto il consigliere nella sua missiva. Per Caroli la situazione non è più sostenibile in quanto «stiamo parlando di lavori aggiudicati e fermi per mesi, tratte di strade provinciali che seguitano ad essere al limite della percorribilità, mentre nel silenzio totale sulle nostre strade si continua a morire». Da qui l’invito al presidente Matarrelli di «a prendere in mano la questione della viabilità delle strade provinciali perché vengano messe in sicurezza. Subito».

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E’ il comune di Lecce in cima alla classifica del maggior numero di incendi nell’estate 2022, ma anche Taranto e Spinazzola sono tra i comuni ad avere il triste primato di roghi divampati, con un aumento esponenziale di danni alle colture agrarie rispetto all’anno scorso. A darne notizia è Coldiretti Puglia, diffusa in occasione dell’ennesimo incendio in provincia di Foggia a Carpino, sulla base dei dati forniti dalla Protezione Civile della Puglia, dal 1 maggio al 13 agosto 2022, con il monitoraggio, tra l’altro, delle differenti tipologie di incendio.

La provincia di Lecce conta il numero più pesante di incendi 1931 in totale – afferma Coldiretti Puglia - con il capoluogo che da solo ne ha registrati 175, 99 a Ugento, 71 a Galatone, 57 a Nardò, 53 ad Alliste, ma anche la BAT con un totale di 193 roghi, di cui 53 solo a Spinazzola, 45 a Minervino Murge e 33 ad Andria, in provincia di Taranto che conta 386 incendi di cui 61 nella città capoluogo, 51 a Ginosa, 43 a Manduria e 39 a Castellaneta, a Foggia 410 roghi, di cui 35 a  San Giovanni Rotondo e 26 a Manfredonia, mentre dei 451 incendi in provincia di Bari 49 roghi sono stati a Gravina in Puglia, 41 ad Altamura, 40 a Cassano delle Murge e 38 a Santeramo in Colle, fino alla provincia di Brindisi con 236 incendi, di cui 38 nel capoluogo e 25 a San Pietro Vernotico.

Nell’estate 2022, complice il caldo torrido e la stringente siccità – denuncia Coldiretti Puglia - i roghi che hanno interessato le colture agrarie sono stati 317, aumentati del 56% rispetto all’anno 2021, quando i falsi allarmi sono stati il doppio rispetto al 2022 che ne registra solo 180. Ma a diminuire sono stati anche i roghi delle alberature e dei canneti, così come dei terreni incolti che nel 2022 sono stati 421 contro i 518 del 2021.

In Puglia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma – ricorda la Coldiretti regionale – la tendenza al surriscaldamento è accompagnata da una più elevata frequenza di eventi estremi e sfasamenti stagionali che – continua la Coldiretti Puglia - sconvolgono i normali cicli colturali ed impattano sul calendario di raccolta e sulle disponibilità dei prodotti che i consumatori mettono nel carrello della spesa, con la siccità che taglia rese e raccolti.

Enorme lo sforzo di vigili del fuoco, protezione civile e delle forze dell’ordine per arginare le fiamme che interessano aree a volte vaste di pregio naturalistico, paesaggistico e turistico, oltre che produttivo, con soccorsi e interventi che raggiungono – aggiunge Coldiretti Puglia -  anche le zone più impervie per spegnere altri focolai, dove le fiamme mandano in fumo interi campi di grano, alberi, colture, un situazione angosciante aggravata dalla mancata opera di prevenzione, sorveglianza e soprattutto di educazione ambientale sul valore inestimabile di un patrimonio determinate per la biodiversità e per la stabilità idrogeologica del territorio.

Le conseguenze sono drammatiche in termini ambientali a causa delle fiamme che fanno salire la temperatura fino ad oltre 750 gradi, provocando effetti devastanti come il deterioramento del suolo, la scomparsa della biodiversità, il degrado ecologico, la perdita di produzioni legnose e non legnose, il disordine idrogeologico, i cambiamenti climatici dovuti alle emissioni di anidride carbonica, l’inquinamento da fumi e la distruzione della fauna.

Per ricostituire aree e boschi ridotti in cenere dal fuoco ci vorranno fino a 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. Nelle aree bruciate – sottolinea la Coldiretti regionale – saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di decine di migliaia di appassionati. Se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo, a preoccupare – continua la Coldiretti regionale – è proprio l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente. La pioggia – sottolinea la Coldiretti regionale – è attesa per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente, come quelle che sono avvenute al nord, provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti.

Accanto a misure immediate per garantire l’approvvigionamento alimentare della popolazione è necessario coordinare tutti i soggetti coinvolti, la Regione, Autorità di bacino e Consorzi di bonifica per una gestione unitaria del bilancio idrico perché è evidente l’urgenza di avviare un grande piano nazionale per gli invasi che Coldiretti propone da tempo visto che viene raccolto solo l’11% dell’acqua piovana e si potrebbe arrivare al 50% evitando così situazioni di crisi come quella che si sta verificando anche quest’anno.

La tendenza alla tropicalizzazione – continua la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi. A cambiare significativamente in Italia è la distribuzione temporale e geografica delle precipitazioni tanto che la siccità che è diventata la calamità più rilevante per l’agricoltura con danni per le quantità e la qualità dei raccolti, secondo l’analisi Coldiretti.

PROVINCIA

COMUNI PIU’ COLPITI

N. INCENDI

 

LECCE

TOTALE 1.931

LECCE

175

UGENTO

99

GALATONE

71

NARDÒ

57

ALLISTE

53

BAT

TOTALE INCENDI 193

SPINAZZOLA

53

MINERVINO

45

ANDRIA

33

 

TARANTO

TOTALE INCENDI  386

TARANTO

61

GINOSA

51

MANDURIA

43

CASTELLANETA

39

FOGGIA

TOTALE INCENDI 410

SAN GIOVANNI ROTONDO

35

MANFREDONIA

26

BARI

TOTALE INCENDI 451

GRAVINA

49

ALTAMURA

41

CASSANO DELLE MURGE

40

BRINDISI

TOTALE INCENDI 236

BRINDISI

38

SAN PIETRO VERNOTICO

25


* Elaborazione Coldiretti Puglia su fonte dati Protezione Civile della Puglia.

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MALTEMPO: COLDIRETTI PUGLIA, FUOCO INCROCIATO DI GRANDINE COME PALLE DA TENNIS. RASI AL SUOLO VIGNETI, CAMPI DI ORTAGGI, FRUTTA E POMODORI, STRUTTURE E AUTO

Un fuoco incrociato di grandine di dimensione quanto palle da tennis si è abbattuta su Casamassima, Rutigliano e Cellamare in provincia di Bari che ha raso al suolo, vigneti, campi di ortaggi e pomodori, frutta, tendoni, auto e strutture con danni incalcolabili. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, dopo l’ennesima ondata di maltempo repentina che ha colpito in maniera violenta campi e aziende agricole,

Dopo mesi di assenza di precipitazioni in Puglia – denuncia la Coldiretti regionale – si stanno verificando ogni giorno eventi estremi tra grandinate, nubifragi, tornado e tempeste di fulmini a macchia di leopardo in tutta la regione provocando gravissimi danni nei centri urbani ed in campagna.Grandine_come_palle_da_tennis_rade_al_suolo_vigneti_campi_di_rotaggi_e_pomodori_e_strutture.JPG

La caduta della grandine nelle campagne – sottolinea la Coldiretti regionale - è la più dannosa in questa fase stagionale per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni di frutta e verdura nei campi proprio alla vigilia della raccolta, mandando in fumo un intero anno di lavoro. Un evento climatico avverso che – precisa la Coldiretti - si ripete sempre con maggiore frequenza ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis.

Campi allagati, raccolti devastati ma anche frane e smottamenti sono gli effetti del maltempo rilevati nelle campagne dal monitoraggio della Coldiretti con la grandine che è stata l’evento climatico più grave per i danni irreversibili che ha provocato ai raccolti, visto che in una manciata di minuti è in grado di distruggere il lavoro di un anno intero. 

I cambiamenti climatici provocano danni perché colpiscono un territorio reso più fragile – sottolinea Coldiretti Puglia – dalla cementificazione e dall’abbandono. Risultano ‘mangiati’ 158.695 ettari in Puglia, dove nel 2021 sono andati persi altri 500 ettari di campagne – sottolinea la Coldiretti Puglia - per colpa della cementificazione e dell’abbandono che ha ridotto la superficie agricola utilizzabile. Su un territorio meno ricco e più fragile per il consumo di suolo, inoltre, si abbattono – aggiunge Coldiretti Puglia – i cambiamenti climatici con le precipitazioni sempre più intense e frequenti, con vere e proprie bombe d’acqua che il terreno non riesce ad assorbire e al siccità che ogni anno aggrava il rischio desertificazione.

La tropicalizzazione del clima, con eventi estremi come nubifragi, grandinate e trombe d’aria che si alternano a lunghi periodi siccitosi – insiste Coldiretti Puglia – indeboliscono e impoveriscono un territorio già fragile.

Di fronte alla tropicalizzazione del clima occorre ridurre il consumo di suolo e organizzarsi per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi per renderla disponibile nei momenti di difficoltà. Per questo sono necessari – conclude Coldiretti – interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini e utilizzando anche le ex cave per raccogliere l’acqua piovana in modo da gestirne l’utilizzo quando serve.

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Fondi per il superamento del divario digitale: Mesagne aderisce all’iniziativa della Regione Puglia sul sito istituzionale l’avviso pubblico per richiedere il contributo. 

Bando pubblico per l'assegnazione di contributi annuali pari ad € 500,00 per concorrere al pagamento del canone di abbonamento per la rete internet, nonché all’acquisto dei dispositivi di primo accesso (cosi come definiti dall’art. 2 lett. f) della L.R. n. 32/2021 cioè modem, router, e tutte le apparecchiature tecnologiche che consentono il collegamento alla rete internet): la Regione concede, per il tramite dei Comuni, un contributo annuale di massimo € 500,00 per nucleo familiare.

L’Amministrazione comunale di Mesagne aderisce all’iniziativa istituita dalla Regione Puglia con l’obiettivo di promuovere la diffusione della cultura digitale al fine di garantire il più ampio accesso ai servizi e alle reti di comunicazione elettronica, in condizioni di parità tra i cittadini, in modo omogeneo su tutto il territorio regionale, con modalità tecnologicamente adeguate, rimuovendo gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano la conoscenza e determinano una discriminazione sul piano sociale, economico e culturale.

La domanda dovrà essere presentata attraverso una delle seguenti modalità:

- consegna a mano presso l’ufficio Protocollo del Comune di Mesagne;

- invio telematico tramite PEC all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

L’istanza dovrà essere inoltrata entro le ore 12 del prossimo 30 settembre. L’avviso pubblico, contenente tutti i requisiti e le modalità di partecipazione, unitamente alla domanda di partecipazione all’Avviso Pubblico è sul sito del Comune. 

 

ENERGIA: COLDIRETTI PUGLIA,  STANGATA +220% DA ULTIMA BOLLETTA SU AGRITURISMI, FATTORIE E STALLE; IN AUTUNNO A RISCHIO FRANTOI E SERRE.

Con una stangata del +220% dei prezzi alla produzione di energia elettrica sono oltre 20mila le aziende agricole pugliesi, quasi un terzo del totale (34%), che si trovano oggi costrette a produrre in perdita a causa dei rincari  e delle speculazioni scatenati dalla guerra in Ucraina, un bilancio pesante che nell’estate ha gravato sugli agriturismi e sulle spese per la gestione e l’irrigazione di fattorie e stalle, ma che con l’arrivo dell’autunno peserà in maniera preoccupante su frantoi e serre. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, con la bolletta del bimestre alle aziende agricole, agrituristiche e agroalimentari che fanno i conti con spese di energia, carburante, mangimi per l’alimentazione degli animali ormai insostenibili.

Nel sistema agricolo i consumi diretti di energia includono i combustibili per trattori, serre e i trasporti, oltre all’energia per la gestione degli agriturismi, mentre i consumi indiretti ci sono quelli che derivano da fitosanitari, fertilizzanti, mangimi per gli animali  e impiego di materiali come la plastica. Il comparto alimentare richiede invece – continua la Coldiretti regionale – ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed energia elettrica, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro.

Per le operazioni colturali gli agricoltori – insiste la Coldiretti Puglia – sono stati costretti ad affrontare rincari dei prezzi fino al 120% per il gasolio agricolo necessario per le lavorazioni dei terreni, senza dimenticare che l’impennata del costo del gas, utilizzato nel processo di produzione dei fertilizzanti, ha fatto schizzare verso l’alto i prezzi dei concimi, con l’urea passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%).

Tra l’altro, in Puglia l’agroalimentare – spiega Coldiretti Puglia -  assorbe dal campo alla tavola oltre il 10,3% dei 5,578 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all’anno dei consumi totali.

L’aumento dei costi riguarda anche l’alimentazione del bestiame, il riscaldamento delle serre per ortaggi e fiori, con il rincaro dell’energia – continua la Coldiretti regionale – che si abbatte poi sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica (+72%) per i vasetti dei fiori alla banda stagnata per i barattoli (+60), dal vetro (+40%) per i vasetti fino alla carta (+31%) per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi.

Si tratta di una bolletta energetica pesante nonostante nel tempo si sia verificato un contenimento dei consumi energetici grazie alle nuove tecniche e all’impegno degli agricoltori per la maggiore sostenibilità delle produzioni anche con l’adozione di tecnologie 4.0 per ottimizzare l’impiego dei fattori della produzione. Senza dimenticare che a migliorare il bilancio energetico della filiera ci sono gli investimenti nell’economia circolare con la produzione di bioenergie, dal fotovoltaico sui tetti di stalle, serre e capannoni rurali fino agli impianti a cippato e  alla valorizzazione dei reflui degli allevamenti con il biometano.

Bisogna nell’immediato intervenire – conclude Coldiretti Puglia - per contenere il caro energia ed i costi di produzione con misure immediate per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro. In questo contesto è importante  l’apertura del Governo alla proposta di Coldiretti sulla defiscalizzazione del costo del lavoro.

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Dati del giorno: 19 agosto 2022

1.539
Nuovi casi
10.846
Test giornalieri
5
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 343
Provincia di Bat: 94
Provincia di Brindisi: 158
Provincia di Foggia: 200
Provincia di Lecce: 460
Provincia di Taranto: 228
Residenti fuori regione: 52
Provincia in definizione: 4
33.913
Persone attualmente positive
320
Persone ricoverate in area non critica
17
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.437.867
Casi totali
12.360.356
Test eseguiti
1.395.006
Persone guarite
8.948
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 464.169
Provincia di Bat: 125.199
Provincia di Brindisi: 135.782
Provincia di Foggia: 204.038
Provincia di Lecce: 293.473
Provincia di Taranto: 195.741
Residenti fuori regione: 14.596
Provincia in definizione: 4.869

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