Redazione

Conti in ordine e nuovi investimenti in arrivo, è questo in sintesi il contenuto degli equilibri di bilancio, il provvedimento approvato dal Consiglio Comunale di Francavilla Fontana che certifica la sostenibilità delle spese effettuate dal Comune nell’ultimo anno.


Con questo atto, che deve essere adottato obbligatoriamente entro il mese di luglio, l’Amministrazione Comunale certifica il pareggio tra il totale delle entrate e delle uscite del bilancio di previsione.


“Gli equilibri di bilancio – spiega l’Assessora Antonella Iurlaro – chiudono il ciclo dei documenti economici relativi al 2021. Le previsioni di spesa che avevamo avanzato hanno trovato conferma nei fatti, per questo non dobbiamo adottare correttivi di alcun tipo. Ora possiamo predisporre nuovi investimenti utilizzando l’avanzo di amministrazione.”


L'obbligo del pareggio del bilancio di previsione garantisce alla cittadinanza che l’Amministrazione Comunale non spenda più di quanto a sua disposizione e aiuta alla definizione della capacità di spesa dell’Ente.

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IL CONSORZIO ECOLAMP

Ecolamp è il consorzio senza scopo di lucro dedito alla raccolta e al trattamento delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche giunte a fine vita (RAEE). Nato nel 2004 per volontà delle principali aziende nazionali e internazionali del settore illuminotecnico del mercato italiano, oggi riunisce oltre 350 produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Dal 2015 Ecolamp è tra i soci fondatori di Eucolight, l’associazione europea nata per dare voce ai Sistemi Collettivi RAEE specializzati nei rifiuti di illuminazione. Ecolamp porta avanti con impegno numerose attività per sensibilizzare cittadini e operatori del settore, coinvolgendo l’unione pubblica sul tema del corretto riciclo dei RAEE. Oggi Ecolamp, in un’ottica di economia circolare, garantisce il recupero di oltre il 95% dei materiali di cui questi rifiuti sono composti e il corretto smaltimento delle sostanze inquinanti, evitando che vengano disperse nell’ambiente.

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La Puglia torna sui radar del SuperEnalotto: nel concorso del 26 luglio, come riporta Agipronews, è stato centrato un “5” del valore di 57.937,33 euro. La giocata vincente è stata registrata nel caffè di via Maselli Campagna 13 ad Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari. Il Jackpot, intanto, continua a salire toccando quota 244,7 milioni di euro che saranno in palio nella prossima estrazione. L'ultima sestina vincente è arrivata il 22 maggio 2021, con i 156,2 milioni di euro finiti a Montappone (FM), mentre in Puglia l’ultimo "6" è quello da 26 milioni di euro realizzato a gennaio del 2014, a Bari.

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In un anno è andato perduto l’8,2% di terreno agricolo in Puglia, seguendo un modello di sviluppo sbagliato che purtroppo non si è ancora arrestato e mette a rischio l’ambiente, la sicurezza dei cittadini e la sovranità alimentare in un momento difficile. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, in riferimento al record degli ultimi dieci anni nel consumo di suolo fotografato dal Rapporto Snpa 2022 dell’Ispra.

Risultano ‘mangiati’ 158.695 ettari in Puglia, dove nel 2021 sono andati persi altri 500 ettari di campagne – sottolinea la Coldiretti Puglia - per colpa della cementificazione e dell’abbandono che ha ridotto la superficie agricola utilizzabile. Su un territorio meno ricco e più fragile per il consumo di suolo, inoltre, si abbattono – aggiunge Coldiretti Puglia – i cambiamenti climatici con le precipitazioni sempre più intense e frequenti, con vere e proprie bombe d’acqua che il terreno non riesce ad assorbire e al siccità che ogni anno aggrava il rischio desertificazione.

La tropicalizzazione del clima, con eventi estremi come nubifragi, grandinate e trombe d’aria che si alternano a lunghi periodi siccitosi – insiste Coldiretti Puglia – indeboliscono e impoveriscono un territorio già fragile.

Sono 230 i comuni pugliesi a rischio frane e alluvioni e a pagarne i costi – segnala Coldiretti Puglia – oltre ai cittadini residenti soprattutto nelle aree rurali, sono proprio le 11.692 imprese che operano su quei territori. Il rischio idrogeologico, con differente pericolosità idraulica e geomorfologica, riguarda – rileva Coldiretti Puglia – il 100% dei comuni della BAT, il 95% dei territori di Brindisi e Foggia, il 90% dei comuni della provincia di Bari e l’81% dei comuni leccesi e sono 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni.

Il rischio idrogeologico riguarda contesti prevalentemente agricoli o naturali per il 67% – ricorda Coldiretti Puglia – perché in Puglia la terra frana e si consuma anche a causa dell’abbandono delle aree rurali per fattori diversi, a cui si aggiungono fenomeni meteorologici sempre più intensi, concentrati in poche ore e su aree circoscritte, con alluvioni e danni anche in aree non eccessivamente antropizzate, per non parlare della criminalità sempre più dilagante. La salvaguardia del suolo, dell’ambiente e delle produzioni agricole e agroalimentari è fondamentale per garantire un avvenire alle future generazioni.

La pandemia da Coronavirus e gli effetti della guerra in Ucraina hanno rivoluzionato le priorità dei mercati e dei consumatori – conclude Coldiretti Puglia - con le produzioni agricole, dalle quali dipendono le forniture alimentari nei diversi Paesi, diventate più preziose e richieste del petrolio che, al contrario, è crollato con il fermo delle attività industriali, con l’emergenza che ha ribaltato la geografia del valore della terra che è devenuta una ‘riserva naturale’ strategica da tutelare e proteggere.

Per proteggere la terra e i cittadini che vi vivono, l’Italia deve difendere il patrimonio agricolo e la disponibilità di terra fertile puntando a una forma di sovranità alimentare che crei le condizioni perché il Paese diventi autosufficiente nella produzione di cibo, conclude Coldiretti nel sottolineare che “occorre anche accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo, ancora ferma in Senato, che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio.

  

Provincia

Suolo consumato 2021 [%]

Suolo consumato 2021 [ettari]

Incremento 2020-2021 [consumo di suolo annuale netto in ettari]

Foggia

4,0

27659

96,3

Bari

9,7

37050

116,38

Taranto

9,7

23613

54,89

Brindisi

10,8

19858

40,97

Lecce

14,3

39521

136,75

Puglia

8,2

158695

498,6

 

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Parla di radici, appartenenza al territorio e soprattutto amore incondizionato per il Salento l’unione tra due marchi inconfondibili della salentinità: Sud Sound System e Cantine Due Palme che hanno dato vita a tre vini che raccontano più di trent’anni di successi delle due realtà in campo. Beddhra Carusa, Le Radici Ca Tieni e Sciamu A Ballare non sono solo i nomi di tre grandi successi della band salentina ma diventano i vini che Don Rico, Terron Fabio e Nandu Popu hanno scelto personalmente; un rosato, un primitivo e delle bollicine di negroamaro vinificate in bianco.

I vini dei Sud Sound System raccontano soprattutto due storie nate nello stesso periodo storico, l’inizio degli anni novanta, che si intrecciano nella mission: portare nel mondo quella salentinità che oggi è diventata Brand solido per il settore musicale, quello vinicolo e soprattutto quello del turismo con migliaia di visitatori che ogni anno visitano questa terra magica e quando la lasciano sperano di far presto ritorno. 
Quando l’avventura di Due Palme e dei Sud Sound System è partita il Salento era una terra molto diversa da quella che siamo abituati a guardare oggi; il vino, ad esempio, si vendeva in cisterne e il Negromaro e Primitivo servivano ad “aggiustare” vini più blasonati e dai nomi molto più altisonanti. La “Cantina d’Italia”, così era chiamata la penisola salentina in quegli anni dove, però, stava maturando la consapevolezza che si sarebbe potuto dare vita a qualcosa di più ambizioso, di più grande; lo stesso fermento che si respirava in campo musicale con la nascita delle cosiddette “posse” che determinò l’acquisizione di consapevolezza da parte di tanti artisti salentini, tra i quali i Sud, che c’era un modo diverso di fare musica e soprattutto di raccontare il vissuto di una terra che aveva voglia di farsi conoscere. Da quel momento le storie di Cantine Due Palme e Sud Sound System sono state piene di successi; il Negroamaro e il Primitivo sono diventati must del bere “di qualità” e le canzoni di Don Rico, Terron Fabio e Nandu Popu bandiere della cultura salentina nel mondo.VILLA_NEVIERA_SUD_SOUNF_SYSTEM_E_C2P.jpg
L’evento di presentazione dei vini dei Sud Sound System si è tenuto nella splendida cornice di Villa Neviera, il Wine Resort di Cantine Due Palme; un party privato organizzato da Antonella Maci, event manager di Due Palme e direttrice della struttura; inviti riservati a giornalisti, ristoratori, addetti al settore e tantissimi personaggi del mondo della politica, delle istituzioni, della musica e dello spettacolo.
“Investire nel nostro territorio è la chiave di lettura che vogliamo trasmettere a tutti i nostri soci e affezionati clienti, ponendo sempre di più l’attenzione al connubio tra storia, arte e territorio, strizzando l’occhio all’hospitality di lusso, trend che i nostri visitatori continuano a richiederci ed è quello che l’esperienza a Villa Neviera vuole essere.” Queste le parole di Antonella Maci, a cui hanno fatto seguito quelle del direttore commerciale Italia Antonella Di Fazio “La scelta di condividere un percorso non poteva che ricadere sul profilo dei Sud Sound System, che più di altri, nel corso della loro carriera, hanno esportato, al di là della comfort zone del Salento, l’amore incondizionato per la propria terra; la creazione di una loro linea di vini altro non è se non un ulteriore modo di trasmettere questo amore.”
“Investire nel futuro con un occhio di riguardo alle tradizioni del passato e la tutela del territorio: da sempre uno dei grandi obiettivi di Due Palme così come la scelta di investire nel nostro Sud lo dimostra. La condivisione di questo progetto con i Sud Sound System non potrebbe essere nulla di più naturale e sensato.” Commenta il Presidente di Cantine Due Palme Melissa Maci, subentrata al padre Angelo fondatore della cooperativa:
“Essere i custodi del nostro territorio passa dalla salvaguardia dei vitigni autoctoni così come dalla tutela e conoscenza della così detta “lingua parlata” ossia il dialetto e Cantine Due Palme e i Sud Sound System altro non sono che i massimi estimatori. Musica e vino quindi, sin dai più antichi riti tradizionali sino alla più moderna convivialità rimanendo legati indissolubilmente alle nostre radici che ci fanno volare in alto sin dove la passione, il lavoro l’impegno e l’abnegazione ci porteranno.”

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La FP CGIL Brindisi denuncia l’ennesimo dietrofront  n e l p a g ame n t o d e l l e p r e s t a z i o n i  a g g i un t i v e  p e r   la c amp a g n a   v a c c i n a l e   nonostante l’accorroraggiunto p e r  tutti i professionisti sanitari compresi i coordinatori. La ASL BR non ha ancora provveduto ad erogare le somme, soprattutto a chi usufruiva dellalegge 104, bloccando arbitrariamente il pagamento delle prestazioni aggiuntive nonostantemolti degli operatori abbiano svolto il servizio a seguito di ordine di servizio formale al qualenon potevano sottrarsi.

Ancora una volta viene offesa la dignità dei professionisti del comparto,considerandoli lavoratori di serie B esponendoli anche al pubblico ludibrio nonostante la grande abnegazione e spirito di sacrificio dimostrati durante la campagnavaccinale. La FP CGIL Brindisi ancora una volta contesta la soluzione adottata ed invita la direzionegenerale della ASL BR ad erogare le somme dovute con effetto immediato.

Questa segreteria territoriale chiede l’intera retribuzione per le ore effettivamente lavorate diffidando codesta Amministrazione a voler evitare il perpetrarsi disituazioni ai limiti dello sfruttamento. Inoltre, la FP CGIL BR rilancia l’urgente necessità di assumere, a tempo indeterminato, tutto il personale infermieristico e OSS per garantire una giusta proporzione nell’assistenza e nella professione e ridare dignità e centralità alla sanità pubblica. Per questi motivi la scrivente è pronta a mettere in atto tutte le azioni a tutela dei lavoratori e dell’utenza.

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Consiglio regionale: ok allo screening di popolazione per prevenire il tumore del colon retto.

Approvata all’unanimità la proposta di legge che contiene misure per il potenziamento dello screening di popolazione allo scopo di prevenire il tumore del colon retto.

L’importanza di questa iniziativa legislativa è data, fra l’altro, dalla considerazione che Il tumore colorettale rappresenta nei paesi occidentali la terza causa di neoplasia più frequente e la seconda/terza causa di morte per cancro sia nei maschi che nelle femmine. Tale tumore si sviluppa nella stragrande maggioranza di casi a partire da lesioni precancerose (l'adenoma, generalmente in forma di polipi) che si valuta possano trasformarsi in tumori invasivi in un periodo di circa 10 anni (cosiddetta sequenza adenoma-carcinoma). Pertanto, l'individuazione di tali lesioni precancerose rappresenta un elemento favorevole per una diagnosi precoce ed un successivo trattamento che può portare a guarigione il paziente affetto. 

Le disposizioni normative sono finalizzate a potenziare il programma di screening di popolazione per la diagnosi precoce del tumore al colon-retto, attraverso l’integrazione e la modifica delle disposizioni amministrative vigenti, nel rispetto della normativa statale.
Il programma di screening di popolazione per la diagnosi precoce del tumore al colon-retto è rivolto a tutta la popolazione con età compresa tra quarantacinque e settantacinque anni, attraverso un test di classificazione, da effettuare nelle strutture sanitarie pubbliche, diretto a distinguere le persone sospette di malattia, eseguito sulla base d’inviti equiparati per natura giuridica alle prenotazioni ordinarie per le prestazioni diagnostiche a richiesta, inviati dalla Azienda sanitaria locale (ASL) di riferimento territoriale all’intera popolazione interessata, nel rispetto della propria organizzazione e delle modalità previste dagli atti amministrativi vigenti. Il test di selezione è ripetuto ogni due anni.

Con la lettera di comunicazione dell’esito negativo del test è indicata la data del test successivo, da svolgersi secondo la periodicità e le modalità indicate. Nel caso di esito positivo del test, la persona interessata è contattata dal Centro di screening della ASL territorialmente competente e indirizzata a data fissa presso il servizio di endoscopia dei presidi ospedalieri pubblici, per i più approfonditi esami diagnostici e l’eventuale avvio della presa in carico.
Per la fascia d’età superiore a settantacinque anni la valutazione sulla tipologia del test e la periodicità sarà valutata dal medico di medicina generale e sulla base delle condizioni generali di salute.
Dal programma di screening sono esclusi i pazienti già affetti da tumore al colon-retto, dotati di codice d’esenzione 048 e 009, da malattie infiammatorie croniche intestinali e coloro che abbiano eseguito una colonscopia con esito negativo o un intervento chirurgico sul colon negli ultimi cinque anni.

Al fine di migliorare le conoscenze nella prevenzione del tumore del colon-retto, tutti i dati aggregati e disaggregati in forma anonima devono essere resi disponibili per le valutazioni medico-scientifiche dell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico “Saverio De Bellis” di Castellana Grotte.
L’Assessorato regionale alle politiche della salute provvederà entro sei mesi dall’entrata in vigore delle presenti disposizioni a fornire indicazioni alle Aziende sanitarie della Regione al fine di provvedere: al potenziamento delle risorse umane e strumentali delle strutture di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva coinvolte nel programma di screening; all’organizzazione di una rete   regionale hub e spoke in grado di adempiere alle maggiori necessità di colonscopie derivanti dall’incremento delle lesioni diagnosticate; all’applicazione di modelli nel governo della domanda di prestazioni endoscopiche, finalizzati alla riduzione delle quote di inappropriatezza, adottando le linee guida conformi ai Piani nazionali di gestione delle liste d’attesa, e prevedendo l’obbligo di allegazione alla prescrizione diagnostica di idoneo attestato di conformità al modello di appropriatezza, confermato dal medico specialista all’atto dell’erogazione della prestazione. 

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La crisi di governo non deve bloccare le misure di sostegno alle aziende agricole, colpite duramente dalla siccità e dai rincari produttivi. Servono interventi urgenti sul gasolio agricolo, come anche sull’emergenza manodopera e fauna selvatica e sull’agrifotovoltaico con il superamento del limite dell’autoconsumo. Queste le richieste del presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, oggi a Palazzo Chigi per gli incontri tra parti sociali e premier Mario Draghi sul nuovo Decreto Aiuti.

          “In questo momento è necessario un grande senso di responsabilità da parte di tutti -ha detto Fini-. L’attuale situazione di stallo non deve impedire in alcun modo che vengano portati avanti interventi necessari e urgenti ad aiutare famiglie e settori in difficoltà, come l’agricoltura”. In questo senso, “c’è stato l’impegno dell’esecutivo ad accogliere le nostre istanze”.cia_incontra_il_presidente_draghi_2.jpeg

          In particolare, Cia chiede a Draghi che lo stallo politico non impedisca l’estensione del credito d’imposta per l’acquisto di gasolio agricolo, una proroga indispensabile per arginare il caro-carburante, arrivato al prezzo insostenibile di 1,60 euro al litro, e che fa il paio con il raddoppio dei costi di energia, concimi e fertilizzanti. Allo stesso modo, occorre anche la sterilizzazione strutturale del sistema di accise sui carburanti e la definitiva eliminazione degli oneri di sistema.

Altrettanto importante è non ritardare ancora l’approvazione del Decreto Flussi, atteso a settembre, per l’assunzione di 130 mila lavoratori stagionali, così come procedere senza intoppi sul Decreto Siccità, con risorse finanziarie necessarie a garantire agli agricoltori misure di aiuto, prevenzione e compensazione rispetto alle eccezionali avversità causate dall’emergenza idrica e che già hanno causato danni per oltre 3 miliardi.cia_incontra_il_presidente_draghi_3.jpeg

Sullo sfondo resta la partita Ue. “Un governo impegnato solo sugli affari correnti rischia di non avere un ruolo forte, efficace e risolutivo sui dossier agricoli più scottanti al tavolo della Ue: dalla decisione sul Nutriscore alle notifiche sui provvedimenti agro-energetici -ha sottolineato Fini- in particolare la modifica fortemente richiesta da Cia delle norme sugli aiuti di Stato per consentire il riconoscimento di aiuti alle imprese agricole che realizzano sui tetti delle proprie strutture produttive impianti fotovoltaici della potenza superiore all’autoconsumo”. Infine, attenzione alta per Cia alle imminenti scadenze che impongono al governo italiano di inviare alla Commissione i Piani strategici nazionali il prima possibile, affinché l’attuazione della nuova Pac possa iniziare -come pianificato- all’inizio del 2023.cia_incontra_il_presidente_draghi_4.jpeg

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Dati del giorno: 26 luglio 2022

7.346
Nuovi casi
33.523
Test giornalieri
14
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 2.227
Provincia di Bat: 589
Provincia di Brindisi: 693
Provincia di Foggia: 888
Provincia di Lecce: 1.554
Provincia di Taranto: 1.193
Residenti fuori regione: 170
Provincia in definizione: 32
69.093
Persone attualmente positive
488
Persone ricoverate in area non critica
17
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.378.989
Casi totali
12.026.449
Test eseguiti
1.301.114
Persone guarite
8.782
Persone decedute

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In queste ore presso il sito archeologico di Muro Tenente è in costruzione una "pagghiara" con le vecchie tecniche utilizzate dai contadini. Un valore aggiunto per il parco.

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