Redazione

Siccità, irrigazioni di soccorso e aumenti dell’energia elettrica: il colpo di grazia alle aziende agricole pugliesi. La Cia Puglia scrive a Draghi ed Emiliano.

Interventi urgenti a favore delle imprese agricole strette nella morsa dei rincari delle materie prime, ed in particolare della energia elettrica.

È quanto chiede CIA – Agricoltori Italiani di Puglia in una nota inviata nelle ultime ore al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, al Ministro per le Politiche Agricole Stefano Patuanelli, al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e all’Assessore regionale alle Risorse agroalimentari Donato Pentassuglia.

“L’aumento indiscriminato dei costi delle materie prime sta seriamente compromettendo il futuro di migliaia di aziende agricole pugliesi – si legge nella nota a firma del presidente di CIA – Agricoltori Italiani Puglia Gennaro Sicolo, che è anche vicepresidente nazionale della organizzazione agricola -. In particolare a mandare in default tantissime imprese è l’aumento spropositato del costo della energia elettrica.

In queste settimane, nelle aziende agricole di Puglia stanno arrivando bollette della energia elettrica sulle quali si registrano aumenti da 3 a 5 volte rispetto ai costi della primavera scorsa.

Il che, aggiunto alla indispensabile necessità di procedere alle irrigazioni a causa della siccità persistente, sta mettendo davvero in difficoltà tante imprese.

Migliaia di aziende agricole – soprattutto del settore ortofrutticolo ed olivicolo - a causa della siccità persistente e delle temperature elevate che hanno caratterizzato questa stagione estiva, stanno ormai irrigando costantemente dalla fine di maggio. Le irrigazioni di soccorso sono necessarie per cercare di salvare i raccolti nelle campagne pugliesi, ed anche nelle aziende zootecniche per garantire il benessere animale. Da ciò un elevato consumo di corrente elettrica che con l’aumento indiscriminato del prezzo della energia sta portando allo stremo le aziende agricole, molte delle quali per pagare le bollette mensili hanno fatto ricorso alle rateizzazioni.

Stessa situazione la stanno vivendo anche le aziende agrituristiche, che registrano aumenti del costo della energia elettrica anche del 500%”.

Il tema degli aumenti dei prezzi energetici è sempre più preoccupante, per famiglie e imprese. Il prezzo della componente energia è passato dai 0,05-0,07 €/kWh per l’anno 2021 a 0,35 €/KWh circa per l’anno 2022. Per un’impresa di piccole dimensioni con consumo annuo di 100.000 kWh l’aumento in bolletta è pari a circa 29.000 euro, lasciando tutti gli altri oneri e imposte invariati. Cifre non piccolissime che, andandosi a sommare agli altri importi dei materiali rincarati, pesano sulla gestione di un’azienda.

“Si tratta – spiega Sicolo - di una situazione davvero insostenibile che rischia di portare alla chiusura migliaia di aziende agricole e alla perdita di migliaia di posti di lavoro.

E’, ormai, diventato impossibile produrre a costi italiani e vendere i prodotti agricoli a prezzi europei ed extra europei, ben sotto la soglia minima che consente ai produttori di recuperare almeno le spese di produzione. L’aumento indiscriminato del costo della energia elettrica sta dando il colpo di grazia a migliaia di aziende agricole che pur di non perdere la produzione si stanno indebitando pur di garantire le irrigazioni di soccorso per salvare i raccolti”. 

In conclusione alla nota, la CIA Puglia chiede “un immediato intervento, sia da parte della Regione Puglia (magari con la attivazione di specifiche misure nel PSR) che del Governo nazionale, per mettere in campo tempestive azioni che vengano incontro alle aziende agricole ormai allo stremo”.

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Dati del giorno: 24 agosto 2022

1.582
Nuovi casi
11.306
Test giornalieri
8
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 362
Provincia di Bat: 109
Provincia di Brindisi: 160
Provincia di Foggia: 199
Provincia di Lecce: 490
Provincia di Taranto: 190
Residenti fuori regione: 71
Provincia in definizione: 1
21.627
Persone attualmente positive
286
Persone ricoverate in area non critica
16
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.445.300
Casi totali
12.408.847
Test eseguiti
1.414.705
Persone guarite
8.968
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 465.968
Provincia di Bat: 125.611
Provincia di Brindisi: 136.520
Provincia di Foggia: 204.966
Provincia di Lecce: 295.711
Provincia di Taranto: 196.703
Residenti fuori regione: 14.931
Provincia in definizione: 4.890

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Pomeriggio di fuoco a causa delle fiamme che si sono sprigionate nel bosco di Santa Teresa, ai confini dell’agro di Brindisi, Tuturano e Mesagne. Dopo aver lanciato l’allarme sul posto sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco, dell’Arif e dei volontari della Protezione civile che dopo alcune ore di lavoro a terra hanno chiesto l’intervento di due canadair per spegnere le fiamme che sono divampate in una zona poco accessibile. L’operazione antincendio si è conclusa alle ore 18,30. Il forte vento che ieri pomeriggio ha sferzato la provincia di Brindisi ha facilitato l’incendio che, per cause ancora in fase di indagine, è divampato all’interno del bosco.

L’allarme è scattato alle ore 13,15 quando alla centrale operativa dei vigili del fuoco è giunta una richiesta di intervento nell’area boschiva di Santa Teresa poiché un incendio si era sviluppato al suo interno. Immediatamente è scattato il protocollo di intervento e sul posto sono giunte quattro squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi, con complessivamente 12 uomini, due squadre di dipendenti dell’Arif Puglia e altre squadre di volontari della Protezione civile. In fiamme c’erano circa 8 ettari dei 18 che costituiscono l’oasi verde. Una delle poche rimaste nell’intera provincia di Brindisi in cui vi sono delle essenze tipiche mediterranee come, ad esempio, il Lentisco, il Mirto, il Caprifoglio, il Cisto a cui si aggiungono esemplari di Leccio. Per salvare queste particolari specie arboree gli uomini hanno lottato contro le fiamme metro dopo metro, albero dopo albero. Tuttavia, dopo alcune ore si sono resi conto che, a causa, del forte vento le fiamme si stavano estendendo e pertanto hanno chiesto, attraverso la prefettura, l’intervento di un canadair. Poco dopo sono giunti nell’area interessata due aerei Fire boss, una particolare tipologia di veicoli nati per il lavoro agricolo, ma utilizzati con successo nel ruolo antincendio.  

Ogni sgancio è stato di circa 2 mila litri di acqua e ritardante. Gli aerei hanno effettuato diversi sganci sull’“obiettivo”, andando a ricaricarsi nel mare prospiciente Brindisi, riuscendo a spegnere le fiamme. Poi è toccato agli uomini a terra proseguire il lavoro ed estinguere completamente i focolai in diverse zone del bosco. Alle ore 18,30 le fiamme erano state completamente spente e i vigili del fuoco hanno concluso l’intervento. Adesso toccherà ai volontari della protezione civile monitorare la zona, anche nei prossimi giorni, per evitare che le fiamme ritornino a distruggere l’oasi verde. Intanto, i vigili del fuoco hanno effettuato dei sopralluoghi per determinare le cause dell’incendio che saranno comunicate con apposita relazione agli organi inquirenti.  Lo scorso mese di giugno un incendio aveva distrutto 5 ettari del bosco dei Lucci e 5 ettari di sterpaglia. Anche in quella occasione fu richiesto l’intervento di un canadair per domare le fiamme.

canadair_bosco_preti_24_agosto_2022.jpg

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A seguito dell’approvazione del V Piano Regionale delle Politiche Sociali 2022-2024, approvato con delibera di Giunta regionale n. 353 del 14/03/2022, è stato avviato il percorso di programmazione partecipata e di concertazione per la stesura del V Piano Sociale di Zona sul territorio pugliese.

Il Consorzio dell’Ambito Territoriale Sociale BR4 – del quale sono parte i Comuni di Cellino San Marco, Erchie, Latiano, Mesagne, San Donaci, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico, Torchiarolo, Torre Santa Susanna – informa che sono stati riaperti i termini dell’Avviso pubblico rivolto a tutti gli attori sociali, pubblici e privati, interessati alla pianificazione degli obiettivi riportati nella legge 328/2000 e nella legge regionale 19/2006.

Il processo di partecipazione e di concertazione ha come obiettivo il consolidamento del sistema di servizi sociali e sociosanitari, quindi il miglioramento della qualità della vita delle persone con fragilità e l’inclusione sociale dei soggetti svantaggiati. Il percorso è finalizzato all'individuazione, da parte del Consorzio, dei bisogni da soddisfare, degli interventi a tal fine necessari, delle modalità di realizzazione degli stessi e delle risorse disponibili.

I soggetti interessati a prendere parte al percorso di partecipazione e cittadinanza attiva per la programmazione del Piano Sociale di Zona 2022-2024, potranno far pervenire la loro manifestazione di interesse all’ufficio di Piano del Consorzio all’indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o tramite Pec all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. L'istanza dovrà pervenire entro il 31.08.2022.

L’avviso completo, unitamente al modello di manifestazione di interesse da utilizzare, è disponibile sul sito istituzionale del Consorzio BR4. 

 

Monitoraggio e prevenzione dei tumori professionali, nella Asl Brindisi nasce il GOIP. 

Nasce a Brindisi il Gruppo Operativo Interdipartimentale Permanente (GOIP) per il monitoraggio e la prevenzione dei tumori professionali. Si tratta di un organismo costituito allo scopo di perfezionare le attività di ricerca sulle neoplasie contratte in ambienti di lavoro, e compilare - questo il fine ultimo - la prima mappa del rischio cancerogeno legato all'attività lavorativa. Un obiettivo ormai indifferibile in una provincia, come quella brindisina, in cui tra l'altro sono presenti un'area ad alto rischio di crisi ambientale ed un sito di interesse nazionale per le bonifiche. 
Il GOIP ha già definito un piano triennale di attività.  Per quanto riguarda l'anno in corso, si punta a realizzare una banca dati degli elementi inquinanti e delle persone esposte a sostanze cancerogene. Verrà approntato un documento informativo da inviare a tutti i medici della Asl. Quindi si procederà con un corso di formazione che fornirà ai medici gli elementi necessari ad effettuare in tempo reale le denunzie dei tumori professionali di cui vengono a conoscenza.
“È fondamentale coinvolgere innanzitutto i medici di famiglia - dichiara il dottor Luca Convertini, coordinatore del GOIP - affinché acquisiscano un minimo di anamnesi lavorativa dai loro assistiti affetti da tali patologie, in maniera da costituire informazioni utili per successivi interventi di indagine più dettagliate. Abbiamo necessità della partecipazione attiva dei Medici competenti aziendali così come dei medici del lavoro inseriti nelle varie commissioni invalidi presenti sul nostro territorio. Contiamo molto sulla collaborazione dell’Ordine dei Medici di Brindisi per il coinvolgimento dei medici che operano sia nelle strutture pubbliche che private, anche attraverso la realizzazione di crediti formativi".
Oltre a raccogliere ed analizzare i dati, il GOIP si occuperà anche di educazione sanitaria, di informazione aziendale e consulenza per i lavoratori interessati dalle patologie, rivolgendo attenzione non solo alle grandi strutture industriali ma soprattutto alle piccole e medie attività artigianali. Le priorità di indagine riguarderanno i tumori classificati “a frazione eziologica professionale medio-alta,” ovvero riconducibili ad una esposizione lavorativa: i mesoteliomi, le neoplasie naso-sinusali, gli angiosarcomi del fegato, le neoplasie dello scroto. Ma si porrà attenzione anche ai tumori a “bassa frazione eziologica professionale” ovvero meno correlabili ad esposizione lavorativa: quelli dei polmoni, della vescica, dell’ovaio e le leucemie; e ciò soprattutto per poter catalogare attività lavorative e provenienza geografica e localizzare la presenza di fattori di rischio.
"Vogliamo andare alla ricerca dei tumori perduti - prosegue il dottor Convertini - per riportarli alla luce. Innanzitutto al fine di curarli e dare la possibilità a chi ne rimane vittima di poter ottenere un giusto indennizzo così come previsto dalle leggi. Infine, riuscire a conoscere meglio i potenziali rischi presenti in una determinata azienda che producono danni alla salute diviene elemento di sicuro giovamento alla prevenzione".
Del GOIP fanno parte Stefano Termite, direttore  del Dipartimento di Prevenzione; Maurizio Portaluri, direttore del Dipartimento Oncoematologico-Radioterapico e Radiodiagnostico; Nicola Di Palma, direttore del Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro; Antonino Ardizzone, direttore dell’Unità di Statistica ed Epidemiologia e responsabile del Registro tumori; Marcello Bacca direttore dell'Unità Controllo di Gestione; e, in qualità di coordinatore del gruppo, Luca Convertini, responsabile del Centro Osservazione e Monitoraggio Infortuni sul Lavoro e Malattie Professionali (COMIMP) della Regione Puglia per la ASL di Brindisi.
 

Eugenio Finardi in concerto a Mesagne, giovedì 25 agosto in Piazza Orsini. 

La musica come strumento che smuove le coscienze, cambiando la percezione di ciò che può essere: la lunga carriera di Eugenio Finardi segna la storia della musica italiana con brani che sono entrati nel patrimonio artistico comune grazie ad un modo di scrivere e interpretare sempre unico e originale.

Un musicista completo, che è rock’n’roll, brani impegnati, emozioni spillate a ritmo: le canzoni del cantautore milanese, figlio d’arte – la madre è stata una cantante lirica statunitenese, il padre un tecnico del suono - ​ sono intense, mai scontate, raccontano il tempo ma non restano intrappolate nelle mode. “Musica ribelle”, “La radio”, “Un uomo”, “Extraterrestre”, “Le ragazze di Osaka”, “Amore diverso”, “Dolce Italia”, “E tu lo chiami Dio” sono solo alcuni dei successi che potranno essere ascoltati in occasione del concerto che Eugenio Finardi terrà domani, giovedì 25 agosto, a Mesagne. L’evento, un godibile catalogo di produzioni che dal 1975 ad oggi non si sono praticamente mai interrotte, si svolgerà in Piazza Orsini del Balzo a partire dalle ore 21.30 Organizzata nell’ambito del cartellone estivo “MesagnEstate 2022 – lo spettacolo dell’inclusione”, l'iniziativa è promossa dall’Amministrazione comunale. Ingresso gratuito.

PREZZIARIO REGIONALE – CONTESSA (ANCE): IL PRESIDENTE EMILIANO CONVOCHI IL GRUPPO DI LAVORO PER IL VARO DEL NUOVO PREZZIARIO.

La gravità della situazione impone decisioni immediate ed uno snellimento delle procedure per giungere al varo di un nuovo prezziario regionale utilizzabile nel 2023. La filiera dell’edilizia scoppia di lavoro ma ha grosse difficoltà a gestirle e quindi è in forte crisi ed è in gioco il futuro economico dell’Italia e, per quanto ci riguarda, della nostra regione.

Certo, grazie al decreto 215/22 del MIMS finalmente è stata fatta chiarezza su un elemento fondante per la stesura e l’approvazione omogenea dei prezziari regionali. Ossia “l’approvazione delle linee guida per la determinazione dei prezziari di cui all’art.23 - comma 7- DL n.50/2016”, ottemperando a quanto previsto a sua volta dal “Decreto Sostegni Ter, all’art.29, comma 12”.

In un momento con forti oscillazioni sui costi dei materiali e con l’inflazione galoppante ma con grandi investimenti nel settore dell’edilizia (grazie al PNRR ed ai Bonus Edilizi) avere dei prezziari “dinamici e omogenei” potrà significare avere il giusto “equilibrio contrattuale” che consenta all’impresa di maturare il suo utile e nel contempo di avere opere eseguite a regola d’arte, per giunta nella trasparenza e nella  legalità.

Novità importante è che potrà migliorare la qualità progettuale poiché l’indicazione presente nelle linee guida (tenere conto nella redazione delle voci di elenco prezzi in modo progressivo e secondo metodologie di codifica) consentirà una interazione diretta con metodi e strumenti di Building Information Modeling “BIM” ormai necessari per ottimizzare pianificazione, progettazione, realizzazione e gestione delle costruzioni.

Ulteriore ed importante novità è la costituzione della “Rete Regionale delle Opere Pubbliche” che avrà il compito di monitorare i prezzi dei materiali con l’obiettivo di garantire lo scambio informativo tra le Regioni ed il MIMS per evitare difformità e/o distorsioni, in maniera da attivare un tempestivo monitoraggio infra-annuale, in momenti particolari come quello che stiamo vivendo. Si comprenderà, pertanto, l’importanza della “rete” anche se al momento non si hanno notizie sulla sua costituzione.

Giova evidenziare che in data 22 aprile 2022 il Presidente ANAC Busia ha ribadito ancora una volta che è “urgente intervenire sui prezzi perché non si possono sospendere tutte le gare in corso” e che “il prezzo a base di gara non può prescindere da una verifica puntuale sulla congruità rispetto a costi e prestazioni”, e questo vale sia per gli appalti in corso che per le gare bandite con progetti e relativi quadri economici con prezziari, alcune volte anche ante pandemia.

La Regione Puglia, già in forte ritardo, ha affidato ad un soggetto esterno (DEI) la redazione del prezziario infrannuale che è stato approvato dalla Giunta regionale il 28 luglio 2022 ma che, purtroppo, non soddisfa le esigenze dei progettisti e dei costruttori, sia dal punto di vista metodologico che della congruità di molti prezzi e quindi i problemi rimangono tutti e rischiano di bloccare ancor di più la filiera dell’edilizia già fiaccata da crisi finanziaria, pandemia, guerra in Ucraina e blocco cessione crediti fiscali, con seri rischi di tenuta aziendale e, di conseguenza, per i lavoratori, oltre che per la collettività che non potrà usufruire delle opere pubbliche necessarie a modernizzare il nostro paese.

Le stazioni appaltanti, i progettisti e le imprese non possono più aspettare. Da qui la richiesta al Presidente Emiliano, come da impegno assunto nella seduta del Consiglio Regionale del 6 luglio 2022, riguardante l’immediata costituzione dell’apposito gruppo di lavoro tra l’assessore al ramo, i consiglieri di maggioranza/opposizione, Ance e gli ordini professionali per lavorare da subito al nuovo prezziario adeguato alle linee guida ministeriali e che dovrà vedere la luce entro il 31/12/2022.

Angelo Contessa – Presidente ANCE Brindisi

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Il Lotto premia la Puglia: in provincia di Bari, come riporta Agipronews, sono arrivate due vincite per un totale di 38.500 euro. Un fortunato giocatore di Turi ha vinto 26.250 euro mentre uno di Monopoli ha conquistato 12.500 euro. L'ultimo concorso del Lotto ha distribuito 5,1 milioni di euro, per un totale di 676 milioni da inizio anno. Nel concorso del 23 agosto, come riporta Agipronews, è stato centrato un “5” del valore di 29.329,23 euro. La giocata vincente è stata registrata nella tabaccheria di piazza Umberto I 47 a Noicattaro, in provincia di Bari. Il Jackpot, intanto, continua a salire toccando quota 259,6 milioni di euro - record nella storia del gioco - che saranno in palio nella prossima estrazione. L'ultima sestina vincente è arrivata il 22 maggio 2021, con i 156,2 milioni di euro finiti a Montappone (FM), mentre in Puglia l’ultimo "6" è quello da 26 milioni di euro realizzato a gennaio del 2014, a Bari.

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Pubblicate le modalità operative della misura ‘Parco Agrisolare’, inserita nella missione "Rivoluzione verde e transizione ecologica" del PNRR.

Contro il caro energia al via l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di circa 2mila aziende agricole, serre e stalle in Puglia senza consumo di suolo, contribuendo alla transizione green e alla sovranità energetica con cittadini e imprese in difficoltà per i rincari dell’elettricità scatenati dalla guerra in Ucraina. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in seguito alla pubblicazione dell’avviso pubblico con le modalità operative della misura ‘Parco Agrisolare’, inserita nella missione "Rivoluzione verde e transizione ecologica", che mette a disposizione 1,5 miliardi di euro a valere sui fondi del PNRR a disposizione dei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.

Una opportunità – aggiunge Coldiretti Puglia – che consente l’installazione di pannelli fotovoltaici ma senza consumare terreno fertile, una prima importante risposta alla mobilitazione di Coldiretti a sostegno delle campagne, nell’interesse degli agricoltori e dei consumatori, con la stangata per il caro gasolio di 1,2 miliardi a carico dell’agroalimentare che assorbe in Puglia dal campo alla tavola oltre il 10,3% dei 5,578 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all’anno dei consumi totali.

Le domande di accesso agli incentivi potranno essere presentate dalle ore 12:00:00 del giorno 27 settembre 2022 e fino alle ore 12:00:00 del giorno 27 ottobre 2022, attraverso il portale messo a disposizione dal GSE e accessibile dall'Area Clienti. L’esplosione del costo dell’energia – sottolinea la Coldiretti Puglia – ha un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola, in un momento in cui la siccità ha devastato i raccolti con perdite stimate a 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nelle campagne – denuncia la Coldiretti – dove più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività e ben oltre 1/3 del totale nazionale delle imprese agricole (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari, secondo il Crea. In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio ma aumenti riguardano l’intera filiera alimentare con il vetro che costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra un incremento del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti.

Nel sistema agricolo i consumi diretti di energia includono i combustibili per trattori, serre e i trasporti mentre i consumi indiretti ci sono quelli che derivano da fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica. Il comparto alimentare richiede invece – continua la Coldiretti regionale – ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed energia elettrica, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro.

Per le operazioni colturali gli agricoltori – insiste la Coldiretti Puglia – sono stati costretti ad affrontare rincari dei prezzi fino al 50% per il gasolio necessario per le lavorazioni dei terreni, senza dimenticare che l’impennata del costo del gas, utilizzato nel processo di produzione dei fertilizzanti, ha fatto schizzare verso l’alto i prezzi dei concimi, con l’urea passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%). L’aumento dei costi – continua la Coldiretti regionale – riguarda anche l’alimentazione del bestiame, il riscaldamento delle serre per ortaggi e fiori che molti sono stati costretti a spegnere mettendo a rischio il futuro di alcune delle produzioni più tipiche del florovivaismo nazionale come tra gli altri il ciclamino, il lilium o il ranuncolo. Il rincaro dell’energia – continua la Coldiretti regionale - si abbatte poi sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica (+72%) per i vasetti dei fiori alla banda stagnata per i barattoli (+60%), dal vetro (+40%) per i vasetti fino alla carta (+31%) per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi.

Si tratta di una bolletta energetica pesante nonostante nel tempo si sia verificato un contenimento dei consumi energetici grazie alle nuove tecniche e all’impegno degli agricoltori per la maggiore sostenibilità delle produzioni anche con l’adozione di tecnologie 4.0 per ottimizzare l’impiego dei fattori della produzione. Senza dimenticare che a migliorare il bilancio energetico della filiera ci sono gli investimenti nell’economia circolare con la produzione di bioenergie, dal fotovoltaico sui tetti di stalle e capannoni rurali fino alla valorizzazione dei reflui degli allevamenti con il biometano.

Un sostegno per le imprese agricole e zootecniche che possono avvantaggiarsi del contenimento dei costi energetici ma anche – conclude Coldiretti Puglia –  per l’agricoltura che può beneficiare di fonti energetiche rinnovabili in una situazione di forti tensioni internazionali che mettono a rischio gli approvvigionamenti alimentari, assicurati in Puglia grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione tra negozi, supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica, nonostante le preoccupazioni per la sicurezza, i vincoli, le difficoltà economiche e gli ostacoli oggettivi all’operatività, dalla ridotta disponibilità di manodopera ai blocchi alle frontiere per i trasporti, un  impegno quotidiano senza sosta che è stato sostenuto anche dalle consegne a domicilio, dall’asporto e da importanti momenti di solidarietà verso i 210mila indigenti.

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Il calendario della Polizia di Stato 2023 racconterà, attraverso gli scatti fotografici, l’attività delle poliziotte e dei poliziotti al servizio delle comunità.

Questa edizione del calendario è stata realizzata dai fotografi della Polizia di Stato, valorizzando così lo spirito identitario con l’obiettivo di mettere in risalto i valori della legalità, della sicurezza e del rispetto per l’ambiente e la natura.

Le 12 tavole del Calendario fotografano l’impegno quotidiano della Polizia di Stato e sono un inno alle bellezze dell’Italia: le foto, infatti, sono state realizzate in giro per il bel paese ed il patrimonio ambientale ed artistico d’Italia impreziosiscono le immagini che catturano il lavoro dei poliziotti.

Gli scatti sono stati valutati e selezionati dal Maestro Gianni Berengo Gardin che ha così arricchito il calendario 2023 con il suo professionale giudizio.

Come di consueto si procederà alla vendita dell’edizione da parete - al prezzo di € 8.00 - e di quella da tavolo - al prezzo di € 6.00.  

Chiunque potrà prenotare il calendario da parete (costo 8 euro) e il calendario da tavolo (costo 6 euro), entro e non oltre il prossimo 21 settembre, effettuando un versamento sul conto corrente postale nr. 745000, intestato a “Comitato Italiano per l’Unicef”. Sul bollettino dovrà essere indicata la causale “Calendario della Polizia di Stato 2023 per il progetto Unicef Emergenza siccità Etiopia”. Copia dell’attestazione di versamento dovrà poi essere presentata all’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Questura competente.polizia_scientifica.jpeg

Per il 2023 con il ricavato della vendita l’Unicef intende raggiungere oltre 2 milioni di persone con il ripristino di pozzi e sistemi idrici, il trasporto d’emergenza dell’acqua, il trattamento dei bambini malnutriti e la fornitura di istruzione e supporto per la loro protezione. 

Tutte le informazioni sull’acquisto del calendario sono riportate sul sito della Polizia di Stato www.poliziadistato.it.polizia_auto_civetta_appostamento_pedinamento.jpeg

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